Aumento Pensioni 2025: cifra irrisoria nella manovra, soprattutto per le invalidità?

Con la prossima riforma delle pensioni del 2025 i pensionati attendono gli aumento dei trattamenti previdenziali e assistenziali, ma le prospettive per gli aumenti pensionistici del 2025 non sono rosee, in particolare per quanto riguarda le pensioni di invalidità. Le stime più recenti prefigurano scenari poco incoraggianti per i beneficiari di questi trattamenti assistenziali, già tra i più bassi nel panorama previdenziale italiano.

Le previsioni per il 2025: numeri al ribasso

Nel 2024, grazie a una rivalutazione straordinaria del 2,7%, l’assegno mensile di invalidità civile ha raggiunto quota 343 euro, partendo da un importo base di 333,33 euro. Questa cifra, che viene erogata sia agli invalidi parziali che a quelli totali senza maggiorazione, è già considerata ampiamente insufficiente per garantire un dignitoso sostentamento a persone che hanno perso quasi completamente la propria capacità lavorativa.

Le previsioni iniziali, che parlavano di una rivalutazione dell’1,6%, sono state rapidamente ridimensionate. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l’aumento potrebbe attestarsi addirittura all’1%, una percentuale che tradotta in termini monetari significherebbe un incremento di appena 3,43 euro mensili, portando l’assegno a circa 346 euro.

Aumento pensioni 2025, le previsioni: quando si prenderà in più al mese?

Basandosi sulle attuali stime e rumors, l’aumento provvisorio dell’1% si tradurrebbe in cifre che molti considerano inadeguate. Per gli invalidi che percepiscono la prestazione base, l’incremento ammonterebbe a soli 3,43 euro mensili, portando l’assegno a poco più di 346 euro – una cifra che difficilmente potrà incidere in modo significativo sulla qualità della vita dei beneficiari.

La situazione appare leggermente diversa, ma comunque non soddisfacente, per i percettori di pensione di invalidità totale con maggiorazione. In questo caso, all’importo base di 343 euro si aggiunge una maggiorazione di 401 euro, per un totale attuale di 744 euro mensili. Con l’applicazione dell’aumento dell’1%, l’importo complessivo raggiungerebbe a stento i 751 euro mensili.

Per conoscere i dati definitivi sulla percentuale di rivalutazione provvisoria, bisognerà attendere la comunicazione ufficiale del Ministero, prevista per metà dicembre. Solo allora sarà possibile effettuare calcoli più precisi sugli aumenti che spetteranno a ciascun pensionato.

18 commenti su “Aumento Pensioni 2025: cifra irrisoria nella manovra, soprattutto per le invalidità?”

  1. Dico solo che i soldi li potrebbero sperperare meglio invece di spendere più di un miliardo di euro per 4 immigrati potevano fare altro e meglio. Del resto a questa signora cosa gliene frega mica paga lei?! Spendessero meno soldi per le guerre che non ci interessano forse potrebbero fare qualcosa di più per il loro popolo,anche per chi non l’ha votata!

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    • fanno letteralmente schifo, prendiamo una invalidità civile negli ultimi posti in Europa, anche la Spagna ,prende più di noi o la Germania ,per non parlare dei Paesi Scandinavi non c’è neanche il paragone ,l’importante che abbiamo i politici nei primi posti per stipendio in Europa ,la gente non riesce a pagare l’affitto e poi il signor Letta dice in un intervista 5.000 euro non è uno stipendio alto mi fermo mi viene di vomitare

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  2. Sono stanca delle prese in giro fatte a noi invalidi. Quando hai un affitto di 350 euro e non hai nessuno che ti aiuta l’unica cosa che ti resta da fare con un assegno mensile di invalidità RIDICOLO, è andare a chiedere l’elemosina, alla caritas o in chiesa. Loro però 500 euro al giorno minimo, non possono “campare” giusto??? Se non credessi in Dio mi ero già ammazzata

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      • spero che potranno fare un’ aggiornamento all’ Inps per quanto riguarda l’importo delle pensioni in Italia! mi sembra banale questo tasto perchè è davvero impressionante che danno così poco agli invalidi, NON SO SE IN ALTRI PAESI IL PILE PROCAPITE SIA LO STESSO DUNQUE CHIARO E NON SO SE MAGARI CI SARà UN’ AUMENTO DELL’ INFLAZIONE SUPERATO….

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  3. E UNA VERGOGNA. CON 330 EURO AL MESE , NON VAI DA NESSUNA PARTE..NON BASTANO NEANCHE PER I BISOGNI DI PRIMISSIMA NECESSITA. CON QUEI SOLDI O CI MANGI O TI PAGHI UNA BOLLETTA E MEZZA

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  4. Io sarei per una flessibilità maggiore nel discorso pensioni.Mi sembra che visto che non ci sono abbastanza soldi si tende a tenere il più possibile le persone al lavoro.Allora perché non pensare a una quota 100 solo contributiva,lo stato ci guadagnerebbe.Le persone che desiderano se ne vanno a 62 anni.Però metterei un limite di 1100 euro che al di sotto non si va.I nonni potrebbero aiutare i figli a gestire i bambini.Quindi ci sarebbero più nascite.Poi dividerei assistenza da previdenza.saluti.Mario.

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    • Il buon senso purtroppo non alberga nelle vuote scatole craniche di lor signori, essi sono lì solo per obbedire e ossequiare i loro padroni e, naturalmente, farsi i comodi loro e delle loro famiglie allargate.

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    • Caro Romario, una quota 100 solo contributiva? vedo di spiegarti perchè non la faranno mai; intanto con quanti contributi? hai parlato di 62 quindi sarebbero 38; attualmente il governo ragiona sui 41 anni e potrebbero bastargli anche 62 anni ma……..; poi ti aggiunge la finestra e in pratica sei quasi vicino ai requisiti Fornero; ma il governo ragiona in un’altra ottica: se può convincere 50 mila persone (cifra a caso) che hanno i requisiti per andare in pensione a rimanere a lavorare fa un duplice servizio: risparmia su 50 mila pensioni; abbassa la spesa pubblica; poi , senza cattiveria, spera che un po’ di persone ………dipartano prima così risparmia; poveri noi, in che mani siamo………; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Se i nonni sono invalidi con 343,66, come possono aiutare ? Se poi hanno una percentuale 74% che non possono lavorare? Chi può rispondere a questi quesiti?

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  5. Buonasera! Mi auguro che il Governo Italiano, incrementi ulteriormente, anche le pensioni di invalidità civile parziale e totale. Ringrazio tutti infinitamente.

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    • Giovanni: esatto; condivido pienamente. Solo che le “risorse” hanno capito, che NON conviene lavorare, perchè ci siamo noi vecchi sessantenni che li manteniamo

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  6. Migranti (che non hanno nessuna colpa): il Governo li spedisce in Albania. La Magistratura li fa ritornare a stretto giro in Italia. Ovvero un giro in nave andata e ritorno. Tutto al “modico” prezzo di qualche centinaio di milioni di euro.
    Se invece di sprecare malamente, li usassero per le pensioni dei bisognosi, sarebbe un bel vantaggio per tutti.

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  7. Pensioni in generale troppo basse basate su retribuzioni non adeguate e adesso c’è ancora un po’ di retributivo, fate almeno una tassazione migliore per le pensioni.

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