Aumento pensioni di invalidità: Cgil su sentenza 152/2020

Aumento Pensioni di invalidità 2020, ultime novità su sentenza 152/2020

Con la Sentenza n. 152/2020 pubblicata in data 20 luglio 2020 dalla Corte Costituzionale i giudici si sono pronunciati sull’incostituzionalità dell’art 38 della legge 448/2001 anticipata lo scorso 23 giugno dalla Consulta riguardo alla misura di prestazione assistenziale a favore degli invalidi civili totali. La decisione della Consulta non avrà effetto retroattivo e ne beneficerà solo una parte degli attuali percettori di reddito, questo perché le soglie reddituali previste per ottenere l’incremento al milione non sono le medesime previste attualmente per il riconoscimento della prestazione. Sulla bontà della sentenza pubblicata da pochi giorni dalla Corte Costituzionale é intervenuta attraverso un comunicato Stampa datato 21 luglio anche la Cgil, che ha il focus proprio su “Disabilità: bene sentenza Corte, pensione di inabilità è inadeguata“. I dettagli del comunicato che qui riprendiamo.

Aumento Pensione di invalidità civile: buona notizia, ma occorre fare di più

Quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza pubblicata ieri è una buona notizia, anche se è necessario fare di più: l’attuale pensione di inabilità è inadeguata, non permette la sopravvivenza degli stessi disabili che la percepiscono. Abbiamo sempre sottolineato l’insufficienza dell’assegno, che risulta essere quasi offensivo per la dignità stessa delle persone”. Così in una nota si é espressa la responsabile dell’Ufficio Politiche per la disabilità Cgil Nina Daita.

Poi la dirigente sindacale ha aggiunto, dicendosi in totale accordo con il principio della sentenza 152/2020: “La Corte ha stabilito che agli invalidi civili totali, con gravissima disabilità e privi delle residue capacità lavorative, deve essere garantito l’incremento di cui alla legge 448 del 2011, senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età”. Poi Daita specifica: “La disabilità, come dice la Corte Costituzionale, deriva da una condizione patologica e non dall’invecchiamento. I bisogni delle persone con disabilità devono essere tutelati a prescindere dall’età. Quindi, dopo quanto stabilito dalla Corte, auspichiamo che l’incremento venga adeguato ed erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni”.

Aumento pensioni di invalidità, Daita: si abbassi la soglia di invalidità richiesta

Molti sul nostro sito nei giorni scorsi hanno lamentato dei paletti troppo stringenti per ricevere l’aumento, a partire dalla soglia, che vedrebbe rientrarvi solo quanti hanno il 100% di invalidità, per arrivare al limite reddituale richiesto, che é nettamente inferiore rispetto agli attuali 16.982,49, l’aumento stabilito riguarderà solo coloro che abbiano un reddito annuo che non sia superiore a 6713.98.

Per la responsabile dell’ufficio Politiche per le disabilità, si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Cgil, si tratta di un ottimo primo passo, che però non é ancora sufficiente a salvaguardare quei disabili che pur non avendo il 100% di invalidità soffrono comunque di patologie gravi ed invalidanti che impediscono loro di lavorare. Da qui l’appello al Governo a farsi carico di una seria e chiara riforma delle provvidenze economiche a favore delle persone affette da disabilità. Così Daita:Ad oggi tale assegno non è certamente sufficiente, poiché migliaia di persone che non hanno una invalidità al 100%, ma ugualmente senza lavoro, in difficoltà e con gravi patologie dovranno continuare a sopravvivere con poco più di 280 euro mensili”. Poi conclude: Chiediamo al Governo, soprattutto in questo momento di profonda crisi, che si faccia carico di una seria e chiara riforma delle provvidenze economiche a favore delle persone con disabilità, troppo spesso oppresse da solitudine, discriminazione, e in condizioni di indigenza.

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129 commenti su “Aumento Pensioni di invalidità 2020, ultime novità su sentenza 152/2020

  1. A partire dal 1° gennaio 2019 per l’assegno sociale sostitutivo della pensione d’inabilità civile, per l’assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali nonché per l’assegno sociale sostitutivo della pensione non reversibile ai sordi, il requisito anagrafico è innalzato di 5 mesi e, pertanto, l’età richiesta per poter accedere alle prestazioni in oggetto sarà pari a 67 anni rispetto ai 66 anni e 7 mesi previsti per il 2018. Lo rende noto l’Inps con un messaggio del 6 dicembre 2018.Ergo,se cade la soglia dei 60 o piu’ l incremento dalla pensione di inabilita civile ad assegno sostitutivo sociale,ci sara da subito e prendendo come riferimento,il limite reddituale della pensione di una inabilita totale non di quella sociale.E legge questa.

  2. piacere sono claudio invalidito al 100% tetraparalasi spastica 45 anni con il reddito personale che nn supera i 4000€ annuali io sono spostato e il reddito coniuguale supera i 19.000€ annuali chiedo questo
    per l’aumento che ci sarà a 516€ o al max 650€ al mese io personalmente percepisco solo 290€ al mese volevo sapere:

    1) per avere diritto all’aumento guardano il reddito personale o coniuguale?
    2) guardano il reddito ordinario ISEE o situazine redditoria economica ISEE??

    grazie mille a presto

    1. e per le persone separate legalmente. con un CUD 15700.00 da questa somma devo dare alla mia famiglia 900.00 al Mese per 12 mesi in totale 10800.00. la restante somma che mi rimane la somma di Euro 4900.00. vorrei precisare che sono inabile al lavoro 100% con legge 104/92 con annotazione di Gravita’.posso sapere se rientro nella fatitica somma delle 516.00.GRAZIE

      1. La domanda è troppo specifica non sonp purtroppo in grado di risponderle…rimando a qualche esperto se si sente di intervenire. Esistono cmq, lo ricordo, sempre pe sedi competenti

  3. Questo dice la legge in materia di aumento a 516 euro da Pensione di inabilita’ totale ad assegno sociale, ora da subito e non piu’ a 65 anni.Circolare numero 86 del 27-4-2000.htm

    Il Ministero del Lavoro ha espresso l’avviso che per l’accertamento dei requisiti reddituali per il riconoscimento della pensione sociale o dell’assegno sociale sostitutivi delle provvidenze economiche per l’invalidità civile, debbano essere applicati i criteri previsti prima del compimento del 65mo anno.

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    DIREZIONE CENTRALE
    DELLE PRESTAZIONI

    Ai

    Dirigenti centrali e periferici

    Ai

    Coordinatori generali, centrali e

    Roma, 27 aprile 2000

    periferici dei Rami professionali

    Al

    Coordinatore generale Medico legale

    e Dirigenti Medici

    Circolare n. 86

    e, per conoscenza,

    Al

    Presidente

    Ai

    Consiglieri di Amministrazione

    Al

    Presidente e ai membri del Consiglio

    di indirizzo e vigilanza

    Ai

    Presidenti dei Comitati amministratori

    di fondi, gestioni e casse

    Ai

    Presidenti dei Comitati regionali

    Ai

    Presidenti dei Comitati provinciali

    OGGETTO:

    Accertamento dei requisiti reddituali per il riconoscimento della pensione sociale o dell’assegno sociale sostitutivi delle provvidenze economiche per invalidità civile. Rilevanza temporale della situazione reddituale e non computabilità dei redditi esenti da IRPEF.

    SOMMARIO:

    Il Ministero del Lavoro ha espresso l’avviso che per l‘accertamento dei requisiti reddituali per il riconoscimento della pensione sociale o dell’assegno sociale sostitutivi delle provvidenze economiche per l’invalidità civile, debbano essere applicati i criteri previsti prima del compimento del 65mo anno.

    In sede di accertamento o di verifica delle condizioni reddituali ai fini del diritto alla pensione sociale o all’assegno sociale sostitutivi dell’invalidità civile, l’Istituto ha applicato sinora la disciplina seguita per la concessione degli stessi trattamenti in favore della generalità dei soggetti.

    In particolare , fermi restando i limiti di reddito previsti per gli invalidi civili, ai fini di cui sopra si è fatto riferimento al reddito presunto dell’anno in cui cade la decorrenza della prestazione (ossia dell’anno di compimento del 65° anno di età), rapportato al limite previsto per l’anno stesso ed in tale reddito sono state comprese le prestazioni aventi carattere risarcitorio (rendite INAIL, pensioni di guerra).

    Il Ministero del Lavoro, con nota del 27 marzo 2000, ha espresso l’avviso che per gli invalidi civili ultrasessantacinquenni la titolarità della prestazione sostitutiva ex articolo 19 della legge 30 marzo 1971, n. 118, continui a trovare esclusivo fondamento nello status di invalido civile, mentre l’INPS funge da mero ente erogatore del beneficio stesso.

    Ciò nella considerazione che la titolarità della pensione di invalidità civile costituisce il presupposto necessario e sufficiente per l’ammissione al godimento della pensione o dell’assegno sociale e per il mantenimento del relativo diritto; pertanto, stante la diversa natura dei due istituti, occorre prescindere dalle condizioni specificatamente prescritte per farsi luogo alla liquidazione delle pensioni assistenziali in favore della generalità dei soggetti.

    Secondo il Ministero del Lavoro sarebbe assolutamente illogico che l’invalido, dopo il compimento dei 65 anni di età venisse penalizzato a causa dell’applicazione di criteri di verifica stabiliti per l’erogazione dell’assegno o pensione sociale ai cittadini ultrasessantacinquenni sprovvisti di reddito, ma che invalidi non sono.

    In conformità alle direttive del Ministero del Lavoro, in sede di accertamento o di verifica delle condizioni reddituali nei confronti degli invalidi civili ultrasessantacinquenni, si dovrà fare riferimento al reddito percepito dall’interessato nell’anno precedente, in rapporto al limite stabilito per l’anno di riferimento della prestazione.

    Dovranno inoltre essere presi in considerazione i soli redditi assoggettati a IRPEF, con esclusione dei redditi esenti ( pensioni di guerra, provvidenze economiche in favore di minorati civili) o comunque non computabili agli effetti dell’IRPEF (rendite INAIL), secondo quanto stabilito dall’articolo 14 septies della legge 29 febbraio 1980, n. 33.

    A domanda degli interessati dovranno essere riesaminate, sulla base dei criteri suesposti, anche le posizioni già definite negativamente in applicazione delle precedenti istruzioni con erogazione degli arretrati nei limiti prescrizionali ordinari.

    Del pari dovranno essere esaminati e definiti in conformità ai nuovi criteri i ricorsi o le richieste di riesame non ancora decisi, mentre dovranno essere sospesi i recuperi di prestazioni considerate indebite sulla base delle precedenti disposizioni provvedendo altresì al rimborso agli interessati di quanto eventualmente recuperato nel frattempo.

    Con successiva comunicazione saranno indicate le modalità con le quali le Sedi dovranno acquisire i dati reddituali per le prestazioni in argomento in attuazione dei criteri innanzi riportati.

    IL DIRETTORE GENERALE

    TRIZZINO

  4. Ho letto la sentenza per intero e non fa mai pensione di questa soglia di 6713 euro.La corte costituzionale forse intende che in generale e’ incostituzionale dare 286 euro ma non dice che la nuova legge impedira agli eventi diritto cioe chi rispetta i criteri dei 1698249 non abbia aumento.Dovrebebro cambiare l itera legge che norma questa pensione.O il limite e sempre a 6713 oppure si e voluto evidenziare le perone maggiormente colpite senza pero tralasciare tutte le altre.l oh letta e non parla mai di quelli 6713 euro!!

  5. Io non credo di essere l’unico, tra gli invalidi con più del 74%, a non avere più le capacità psico-fisiche per affrontare persino un lavoro semi-impegnativo (che non c’è… ) e ciò a causa dei troppi problemi di salute e di altri problemi che mi impediscono di svolgere una qualsiasia attività lavorativa (purtroppo), e questa conclusione non deriva dalla mancanza di volontà bensi da amare constatazioni che derivano da fatti concreti e frustranti, cioè sulla carta c’è scritto “invalido parziale” ma nella realtà la situazione è decisamente peggiore; perciò, alla sfortuna di non avere il riconoscimento del 100% si associa pure l’atroce consapevolezza della reale situazione, cioè, io so perfettamente di non avere alcuna possibilità di integrare l’assegno d’invalidità parziale al fine di sopravvivere e riuscire a pagare almeno affitto, cibo e bollette. Grazie al RDC ho potuto sbarcare il lunario… ma dopo come farò? Ritornerò a dormire per strada? Penso che molti invalidi abbiano problemi simili ai miei e, inoltre, penso che molti, come me, non abbiamo mai potuto trovare un lavoro stabile, nè attraverso i centri dell’impiego nè con i privati, in quanto è oramai
    risaputo che le malattie impediscono e limitano troppo e che di conseguenza la maggior parte dei datori di lavoro non assume gente malata. E ancora, più il tempo passa e più diviene difficile persino
    andare dal medico di base, prenotare visite ed esami e, come nel mio caso, viene difficile persino conciliare i problemi di salute con gli orari delle Usl o con gli orari dei trasporti pubblici… tutto è diventato di difficile fattibilità pratica e, perciò, come si può pensare di avere energie e tempo per effettuare le innumerevoli visite ed esami medici richiesti per arrivare al riconoscimento del 100%? Impossibile! Ci vorrebbero tanti anni e tanta ulteriore sofferenza! Ma
    davvero non c’è nessuno al Governo che comprenda tutto ciò?

  6. Salve Erika volevo qualche spiegazione riguardo all’ aumento io sono invalido 100%100 con totale inabilità lavorativa 297 di pensione mi spetta l aumento? ma se sarà sarà in automatico o su deve fare qualche domandina? come si fa a calcolare il Red calcolando la pensione x 13 mensilità?

  7. sono disabile al 1100% inabile al lavoro come scritto su verbale Inps poi ho leg 104 3.3 non riesco a far nulla non ho l’accompagno reddito isee 4600 euro mi chiedo io chi sono per non avere aumento con moglie a carico ed affitto e tutto altro da pagare ? Non so come calcolano il reddito personale se qualcuno m i illumina grazie a tutti Mario

  8. Ogni modo l’accompagnamento è di euro 520 al mese in un anno fa 6240 euro se poi mettono il lordo allora non la danno a nessuno grazie

  9. A proposito dell’indennità di accompagnamento, ricordo che già nel 2016 si è pronunciato definitivamente il Consiglio di Stato sentenziando che l’indennità non è un reddito, impedendo che fosse inserita nell’ISEE, come avrebbe voluto l’allora Governo Renzi, nella persona del ministro del lavoro e delle politiche sociali ( e meno male!) Giuliano Poletti.

  10. Sarebbe una vera anomalia, e ingiustizia, considerare l’indennità di accompagnamento come un reddito, dal momento che non lo è.

    1. È vergognoso sentire tutto questo sui disabili, non sono integrati nella società, perché tutto parte dai politici ,non possono integrarsi laccompagno non serve ne anche per pagare 4 ore di badante al giorno

    2. Ma tutti i disabili che hanno un’ invalidita dal 60 al 95 % possono vivere con 280 € al mese, oltre al fatto che per avere un’ invalidità in Italia del 100 % devi essere quasi morto, è una vergogna!

      1. in realtà fanno tante leggi ma servono solo per togliere diritti, fare vedere che fanno qualcosa, ci studiano tanto per mettere tanti pialletti per dare solo a pochissimi. le sembra giusto che chi ha un familiare con 104 puo andare in pensione prima ,il disabile con 104 non può

    3. È una vergogna,è una vergogna dare 515 euro a chi ha il 100% è una vergogna,gli devono dare 780 euro,che è la cifra stabilita per il rdc.
      515 euro li devono dare a chi ha il 75%

    4. Avete ripetuto in vario modo l’aumento pensione d’invalidità ma dopo aver letto per mezz’ora nessuna risposta. Per avere l’aumento e in automatico, oppure occorre fare domanda.

      1. Giuseppe o lei non comprende quanto legge o noi siamo stati poco chiari, penso di aver scritto circa un centinaio di volte che l’aumento dovrebbe avvenire in automatico per gli aventi diritto, non ho letto in nessun dove di domande da prsentare.

    1. Mia figlia 23 anni invalida al 100×100 con accompagnamento. E pensione non ha altri redditi ha diritto all aumento?

    2. Mio marito perché disoccupato al momento che è diventato invalido, non riesce ad avere la pensione di inabilità, ma quella di invalidità di 286 € … è assurda la regola dei tre anni di contribuzione negli ultimi cinque…con tutta la disoccupazione che c’è e pazzesca questa regola!
      Noi siamo in tre in famiglia, io non posso lavorare perché devo accudire mio marito…se dovesse venire a mancare non avremo nemmeno la reversibilità !!!
      Per mio marito è una continua preoccupazione e angoscia ..oltre alla disgrazia che ha avuto che non si è cercato deve avere anche la preoccupazione come questa.. è un insulto e una presa in giro !!!

  11. Mio marito e INVALIDO al 100% con totale inabilità lavorativa, E percepisce una pensione di 290 euro al mese con seguenti patologie linfoma hacking, 6 ernie discali multiple ,endocardite cronica cardiopatico ,sostituzione valvola mitralica e cuspite, operato a cuore aperto amputazione falange sinistra per via infezione trombo al cuore ,secondo voi è giusto percepire tale pensione non ci si può pagare neanche le medicine.

    1. Se ha un reddito inferiore o uguake a 6713.98 avrà l’aumento non appena verrà pubblicata in Gu la legge, si ricordi però che non avrà effetto retroattivo

  12. Tempo fa ho risposto ad un tw del PD dove si diceva che se continua così perderanno tutti i voti, ho scritto che io alle ultime el. votati per un argomento che mi interessava e perchè speravo che avrebbero alzato le pensioni e uno mi rispose che avrei dovuto fare una proposta penso da iscritto; mi domando: è possibile che dal 2007 nessuno abbia fatto una proposta del genere ?!

  13. SALVE ERICA
    WALTER CON IL 100X100 ISEE CON 6500
    VIVO DA SOLO CASA IN AFFITO POPOLARE
    DOVREBBE ASPETTARMI AUMENTO?
    AUMENTO DOVREBBE PARTIRE DA AGOSTO O CONTROLLATO SUL PORTALE INPS NON CE AUMENTO

      1. Scusa la domanda un pò banale, come si calcola il proprio reddito? Cioè cosa sono le cose personali che fanno reddito? Perchè fino all’isee ci sono arrivato, al reddito personale no.
        Grazie mille per la risposta.

      2. Ciao, scusa se la domanda può sembrare sciocca, ma quali sono i beni che vengono conteggiati per stabilire il proprio reddito? Fino all’isee ci sono arrivato, al proprio reddito no perché non so cosa sono le cose che contano che appunto fanno innalzare il proprio reddito.
        Grazie mille in anticipo per la risposta.
        Saluti.

        1. Tale condizione viene accertata con riferimento ai soli redditi personali della persona disabile, senza considerare quelli del nucleo familiare di cui fa parte ( (art. 14-septies, L. 33/1980).
          Vengono valutati i redditi di qualsiasi natura, calcolati agli effetti IRPEF, al lordo degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
          Redditi da dichiarare

          stipendi, pensioni, terreni, fabbricati, redditi da impresa e da lavoro autonomo,
          assegno di mantenimento pagato al coniuge separato o divorziato, ecc.

          soggetti a tassazione separata riferiti ad anni precedenti a quelli di effettiva
          corresponsione

          soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva (interessi
          derivanti da depositi bancari o postali, BOT e CCT, ecc.)

          prodotti all’estero che, se prodotti in Italia, sarebbero assoggettabili all’IRPEF

          da lavoro, conseguiti presso Enti Internazionali operanti in Italia e non soggetti alla normativa tributaria italiana

          da pensione concessa da organismi esteri o enti internazionali

          relativi a indennità corrisposte ai cittadini colpiti da tubercolosi

          trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sugli stessI

  14. Per quanto riguarda il limite di reddito,si somma anche la pensione di reversibilità,che tocca a chi ha il 100%e non è sposato?

  15. i disabili sono considerati dai politici gli ultimi della società, ecco perchè non se ne sono mai occupati. anche Berlusconi quando ha aumentato le pensioni a un milione di lire ha dimenticato i disabili.Le famiglie dei disabili si ricordino quando vanno a votare. Grazie a SALVINI E MELONI per la loro sensibilità nei confronti di queste categorie.

    1. Guardi che Meloni e Salvini c’entrano ben poco con questo aumento.
      È stata la corte di cassazione con sentenza il 23 Giugno a stabilire l’aumento. Il merito è tutto dei giudici e della nostra costituzione.
      Il governo doveva necessariamente adeguarsi, e la Meloni furbescamente e propagandisticamente ha semplicemente presentato alla prima occasione e per prima un emendamento all’interno del decreto legge rilancio che era già in votazione dal parlamento. Ovviamente il governo non poteva respingere l’emendamento della Meloni e scriverne uno nuovo di proprio pugno.
      Anche perché la Meloni è stata così furba da fare copia incolla della sentenza della Cassazione, quindi non dando nessun pretesto al governo x poterlo respingere.
      Ma ribadisco che se c’è un merito per l’aumento della pensione di inabilità è TUTTO dei giudici.

        1. Carmine conta il suo reddito personale, oggi esco con un pezzo sulal questione, lo legga per comprendrer meglio

      1. Esattamente, la meloni furbamente si voleva prendere i meriti,ha esultato e cantato vittoria,non sapendo nemmeno che sono rimasti esclusi quelli con invalidità inferiore al 100% che sono 1 milione?di persone che non si dimenticano quando vanno a votare,non preoccuparti.

  16. Salve, perchè quasi tutte le fonti di informazione parlano di un aumento delle pensioni di invalidità al 100% fino ad arrivare a 515 euro circa e alcune ma poche parlano di 650 euro dovuto ad un bonus o incremento al milione nel 2021? Ne sa qualcosa? grazie per la risposta..arrivederci

    1. Ho letto anch’io Filippo, seppure le fonti paiono autorevoli, ho chiesto una verifica, non glielo nego, perché a me non risulta proprio 650 euro, eppure la notizia sta circolando. Ma l’incremento al milione, il raddoppio dell’attuale pensione, che si legge ovunque, fanno invece pensare che sia molto più corretto l’aumento a 516 euro, 650 non mi pare sia il vecchio milione. Appena chi ho interpellato mi darà riscontro su questa anomalia , faremmo chiarezza

      1. Ho sentito ieri l’INPS… Nessuno sa nulla di preciso, non hanno ricevuto circolari in merito , per cui in ogni caso i cedolini di agosto sono già visibili e non c’è nessun aumento per le invalidità civili al 100%. Reddito zero con isee zero.

        1. Non conta l’isee ma il reddito personale, anche questa cosa dell’isee che sta circolando é errata. Effettivamente si aspettano specifiche in merito, fino a quando non verràpubblicata in GU la legge non vi sarà nessun aumento

      2. Aspetterei notizie allora, altrimenti è più fattibile a questo appunto aspettare l’arrivo della pensione…
        grazie arrivederci

    2. Anche io mi sono posto la stessa domanda leggendo in giro quella cifra di 650€, diversa dai 515€ stabiliti dalla corte costituzionale.
      Se posso azzardare un’ipotesi, ribadisco ipotesi: credo si riferisca alla maggiorazione dovuta all’ANF (assegno nucleo familiare). Che in base al reddito credo per un pensionato inbabile possa arrivare a 150€ mensili. Ma bisognerebbe andare a verificare le tabelle specifiche.

      1. Giuseppe non ne ho idea, ma so per certo che l’aumento massimo é 516 euro, il vecchio milione appunto, queste cifre non comprendo da dove siano uscite

    3. Salve a tutti ho letto che l”aumento spetta all”invalido che non supera un certo reddito personale. Se coniugato prima del 1994 non devi superare di 26783 euro , contrariamente se coniugato dopo il 1994 il reddito scende a 20087 euro, mi pare che ci sia una certa discriminazione cosa ne pensate ?

      1. Angelo le uniche indicazioni riguardano il reddito personale, e viene richiesto di non suoerare i 6713,98, unica cosa bisogna attender ele disposizioni Inps per comprendere bene cosa fa reddito, si ipotizza che l’accompagnamento non faccia reddito, ma preferiamo non pronunciarci fino a che non ne siamo certissimi

        1. Sono invalido al 100 per 100 ma nn posso usufruirne dell aumento in quanto il mio reddito è superiore al minimo consentito. Darei indietro la mia invalidità per stare bene ,ma per lo stato nn è cosi

    1. Ai fini Irpef no, ma bisogna attendere specifiche Inps per comprendere se anche in questo caso non verrà conteggiato

  17. Cmq spero che ci sia questo aumento perché se dobbiamo vivere già con problemi fisici e poi non poterci permettere nemmeno un caffè .la situazione è ancora più critica

    1. Io ho guardato il cedolino della pensione di mio figlio e la aumento non c’è mio figlio ha dalla nascita che invalido al 100per100 per una malattia dalla nascita non capiva non parla e mangia tutto frullato sinceramente non so ne anche se a mio figlio spetta questo aumento ripeto sono entrata nel sito dell’ Inps e la pensione e 287 euro quindi significa che la aumento mio figlio non c’è la?non capisco niente di come ragionano se c’è qualcuno che può rispondermi la ringrazio di vero cuore

      1. Gisella l’aumento é dai 18 anni in su e solo quando sarà pubblicata la legge in Gu, suo figlio é più piccolo o é maggiorenne?

      2. buon giorno l’aumento dovrebbe partire dal 1 settembre signora cosi cera scritto su internet e spero che abbia quello che a chiesto per il bene di suo figlio glie lo auguro di cuore

  18. Mi auguro che questo governo aumenti le pensioni anche ci ha una invalidità del 74 e 99 x cento. Grazie!!!

    1. Giusto io ho il 91 % d’invalidità perché non devo ricevere l’aumento è vergognoso veramente mi vergogno di essere un un’italiano pensano solo a loro questi politici del cavolo ci hanno abbandonati non solo i problemi che abbiamo e anche loro ci abbandonano VERGPGNAAAA

      1. buongiorno, ho invalidità 100%,e ho partita iva con reddito personale annuale circa 8000€ fino anno scorso. Questo anno, non ho lavorato e non ho guadagnato niente. Con la mia situazione come funziona.

        1. Anna non saprei dirle, non sono commercialista, a rigor di logica se facesse richiesta quest’anno avendo reddito inferiroe ai 6713.98 dovrebbe averne diritto, mentre se dovesse tornare a lavorare, credo, verrebbe meno tale diritto. Ma deve provare ad informarsi meglio.

      2. Buongiorno volerò sapere sono invalido 100per100 ,e percepisco la pensione io con reddito 7.852 circa con mia moglie a carico ci rientro per il famoso aumento su l’invalidità

          1. Chi percepisce la pensione invalidità sordomuti hai diritto alla aumento mio figlio e sordo della nascita percepisce anche la indennità di comunicazione.

  19. Si legge da più parti che conta anche il reddito del coniuge. Non sarebbe personale quindi.
    Contano anche familiari residenti?

  20. buongiorno io invalido al 100% 45 anni avendo la tetraparasalisi spastica dalla nascita atualmente prendo i soli 295€ al mese e come reddito personale annuale nn supero i 4000€ da quello che ho letto ho il diritto di avere i 516€ al mese? e se da settembre 2020 l’accredito sarà autumatico tramite inps? volevo sapere da lei ulteriori informazioni se le possiede grazie anticipatamente CLAUDIO

    1. Tutto corretto Claudio, se il suo limite di reddito é inferiore o uguale a 6713.98 e la sua invalidità é del 100%ha diritto all’aumento, che non sarà retroattivo, ma varrà dal 1 giorno dopo la pubblicazione della legge in Gu

      1. Purtroppo tengono conto anche del reddito del coniuge. Lo ha affermato in un video su YouTube il rappresentante dell’associazione dei disabili Anmic.
        Questo è veramente un’ingiustizia perché non tutti i coniugi sono disposti a farsi carico delle spese del conige disabile. Ci sono persone disabili che restano con il coniuge anche perché non hanno la possibilità economica e la forza per affrontare una separazione e quindi sono costretti ad accettare la triste situazione.

    1. Ok. Ho letto un commento . Solo 100% . Peccato , visto che non riesci a lavorare per le mie patologie. Rip .

  21. ok,però nessun articolo al momento spiega: 1) è stata firmata la legge? 2) se si da quando andrà in vigore l’aumento? potete essere un po’ più chiari?

    1. Marcello La legge deve andare in Gu e l’aumento andrà in vigore dopo la sua pubblicazione, inizialmente si era detto che il pagamento sarebbe stato dal 1 di agosto, così aveva anticipato la Meloni, ma non vi sono certezze al riguardo. A mio avviso eludere volontariamente dal pezzo informazioni non certe, non si tratta di poca chiarezza nell’articolo, ma anzi si tratta di non voler anticipare cose non ufficiali. Ben diverso a mio avviso!

      1. Erica volendo essere più precisi l’articolo che riguarda l’aumento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale insieme all’approvazione del dl Rilancio.
        Quindi l’aumento scatta dal 1 agosto, sempre però x gli inabili al 100% e con reddito inferiore ai 6 e rotti €.
        Questo però non significa che ad agosto necessariamente l’INPS pagherà già le nuove pensioni aumentate, perché probabilmente l’INPS dovrà aggiornare le sue banche dati. Ma in ogni caso se ad agosto non ci sarà l’accredito della maggiorazione questa arriverà a settembre o max ad ottobre con gli arretrati a partire da Agosto.

      2. Erika ma nel caso il disabile prenda anche l’indennita’ di accompagnamento, ha diritto lo stesso all’adeguamento della cifra ai 512 euro? Perche’ teoricamente non e’ redditabile ma si sa che fatta la legge….
        per il resto da come leggo un po’ in giro, il mese di agosto sara’ necessario per l’inps per poter aggiornare tutti i dati.
        grazie

        1. Luca come ho risposto più volte in sede di commenti sto aspettando risposte da esperto per comprendere se l’accompagno rientri o meno

          1. ok grazie, mi terro’ aggiornato. Penso di no perche se comprendesse accompagno non la prenderebbe nessuno con il 100%. Attendo tue notizie

          2. In realtà Luca non tutti qurlli che hanno il 100% hanno anche l’accompagno, cmq la terrò certamente informata

          3. è chiaro che, se l’accompagno facesse reddito, tutti supererebbero i 6.800 e nessuno prende niente

        2. Rispondo io ….anche chi ha l’accompagnamento prenderà 516 euro perché tale assegno non rientra nel computo dei redditi personali.

          1. Giuseppe in teoria dovrebbe essere così, ma finché non ci sono disposizioni precise dell’INps é sempr emeglio non pronunciarsi con tale certezza, perché la gente rischia di illudersi sul ‘nulla di certo’.

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