Contributi volontari INPS: versamento, costo e calcolo

Cosa sono i contributi volontari? E come possono esser versati? L’istituto della prosecuzione volontaria consente ai dipendenti che hanno interrotto il rapporto di lavoro di continuare il versamento dei contributi con onere interamente a proprio carico. Questo vale, ad esempio, nei rapporti di lavoro a part-time, nel caso di interruzione del lavoro per aspettativa per motivi di famiglia, per i periodi di congedo per la formazione e così via. Questi consentono di perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto ad una prestazione pensionistica, e per incrementare l’importo del trattamento pensionistico a cui si avrebbe diritto, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti. Ricordiamo che in una nostra passata guida abbiamo parlato nel dettaglio dei contributi figurativi.

Quando chiedere il versamento dei contributi volontari?

E’ possibile chiedere la prosecuzione volontaria anche in costanza di rapporto di lavoro nei seguenti casi elencati di seguito:

  • di sospensione del rapporto di lavoro per periodi non coperti (aspettativa per motivi di famiglia o altri)
  • di formazione professionale, studio, ricerca finalizzati alla riqualificazione professionale
  • di non effettuazione dell’attività di lavoro all’interno di un rapporto di lavoro part-time di tipo orizzontale, verticale o ciclico
  • di astensione facoltativa per maternità oltre il sesto mese e tra il terzo e l’ottavo anno di età del bambino, ad integrazione dei contributi figurativi
  • di assenza dal lavoro per malattia del bambino, tra il terzo e l’ottavo anno di età del bambino, ad integrazione dei contributi figurativi
  • sospensione o interruzione del rapporto di lavoro previsti da specifiche norme di legge oppure disposizioni contrattuali successivi al 31 dicembre 1996 (ad esempio i congedi per formazione, congedi per gravi e documentati motivi familiari, aspettativa non retribuita per motivi privati o malattia, sciopero).

In questi casi non è necessaria la cessazione dell’attività lavorativa che resta, invece, condizione necessaria per l’autorizzazione negli altri casi.

Contributi volontari: quali sono i requisiti per il versamento?

Per ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, l’assicurato deve poter far valere uno dei seguenti requisiti: almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati; un anno di contributi nei cinque anni precedenti la domanda per i lavoratori subordinato; un anno di contributi nei cinque anni precedenti la domanda per i lavoratori a tempo parziale; un anno di contributi nei cinque anni precedenti la domanda per i lavoratori dipendenti su base stagionale, temporanea e discontinua, per i periodi successivi al 31 dicembre 1996 e per cui non stati versati contributi obbligatori o figurativi.

In assenza di contributi per 5 anni ne sufficienti 3, purché presenti negli ultimi 5 anni precedenti la domanda. In deroga a quest’ultimo requisito, è possibile far valere un requisito ridotto, non inferiore ad un anno negli ultimi 5, nel caso di prosecuzione volontaria per i seguenti periodi: a) intercorrenti tra un rapporto di lavoro e l’altro, a carattere stagionale, ovvero all’interno di rapporti di lavoro temporaneo o discontinuo, come l’interinale; b) di non effettuazione dell’attività lavorativa, non coperti da contribuzione e all’interno di rapporti di lavoro a part-time orizzontale, verticale o ciclico; c) quando essa venga effettuata nella gestione speciale dell’INPS per i lavoratori parasubordinati.

Contributi volontari: come si calcola l’importo? Esempio pratico

Dal 12 luglio 1997 l’importo della somma da versare si determina moltiplicando l’aliquota di finanziamento prevista nella gestione obbligatoria in cui si chiede la prosecuzione ai volontari alla retribuzione settimanale imponibile percepita nell’anno di contribuzione precedente la data della domanda di autorizzazione. In generale quindi l’importo da versare varia sia a seconda della retribuzione percepita nell’anno antecedente sia in base alla gestione previdenziale in cui si è iscritti.

Ad esempio nella gestione FDEL l’aliquota di finanziamento per il 2014 è pari al 32,37% per gli autorizzati ai volontari dal prima gennaio 1996 (27,87% per gli autorizzati sino al 31.12.1995): dunque per comprendere l’importo da versare settimanalmente all’Inps sarà sufficiente individuare la retribuzione settimanale dell’ultimo anno di lavoro (immaginiamo di 346 euro, pari a 1500 euro lorde al mese) e moltiplicare tale importo per il 32,37%. Il versamento sarà dunque pari a 112 euro a settimana (96,4 euro se autorizzati prima del 1995).

1 commento su “Contributi volontari INPS: versamento, costo e calcolo”

  1. Buona sera sono interessato al versamento di contributi volontari per periodi di lavoro discontinui.mi.potreste indicare come effettuare i versamenti. Grazie

    Le consiglio di contatattare su messanger il dOTT. Cosentino Domenico, esperto previdenziale nonché già presidente di Patronato

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