Green Pass Covid in Italia: si va verso il decreto, ma è scontro

Giornata politica caratterizzata dalle discussioni sull’utilizzo del green pass. Le prime ipotesi su dove potrà essere obbligatorio il green pass italiano, a cui stanno lavorando Cts e governo, riguarda gli aerei e i treni a lunga distanza. Purtroppo gli ultimi dati (2.455 nuovi positivi e 9 morti, con il ritorno delle terapie intensive in aumento) e le stime di un indice Rt che torna sopra 1 confermano la ripresa dell’epidemia trainata dalla variante Delta. Anche l’Oms lancia un allarme su possibili mutazioni del virus ‘più pericolose’ delle attuali. Ricordiamo che ad oggi in Italia sono circa 25 milioni i cittadini in possesso del green pass, i vaccinati e i guariti dal Covid 19.

Green Pass in Italia per Covid, opinioni divergenti

In queste ore sembra sempre più probabile un decreto legge che renderà obbligatorio il Green Pass per i luoghi in cui si creano assembramenti. Entro la fine del mese tutto dovrebbe esser attivo, per evitare nuove crescite di contagi. Si al green pass obbligatorio quindi per Stadi, concerti, spettacoli, eventi pubblici e convegni. Stessa sorte con ogni probabilità anche per  i banchetti che seguono le cerimonie civili o religiose e per viaggiare in aereo o in treno. Resta invece ancora arduo il confronto su ristoranti e bar, anche all’interno del Governo stesso.

Anche all’interno dei partiti di maggioranza infatti ci sono punti di vista e opinioni diverse. Stessa discordanza sull’uso della certificazione di vaccinazione verde anche tra le regioni italiane che chiedono comunque chiarezza al governo. La ministra degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini (Forza Italia) ha annunciato che il governo prenderà una decisione a breve dopo un’attenta discussione e «ci saranno le condizioni per compiere queste scelte in un clima di coesione e condivisione. E’ normale avere sensibilità differenti, ma sono fiduciosa che anche su questo tema, come ha detto il presidente delle Conferenza delle Regioni Fedriga, si troverà una soluzione unitaria».

Un altro ministro forzista come Renato Brunetta lo considera «uno strumento di responsabilità individuale per la salute collettiva». In Francia Emmanuel Macron ha spinto sull’acceleratore prevedendo restrizioni per chi non ne è in possesso. Questo tipo di approccio, alla francese, piace a Pd e Iv, il M5S non ha una posizione precisa al proprio interno, no su tutta la linea invece da Lega e FdI.

Green pass in Italia per ristoranti e bar? Salvini contrario

Come sottolinea il leader della Lega Matteo Salvini: «Ne parleremo se ce ne sarà la necessità. Se oggi non piove, perché devo andare in giro con la mantella e gli stivali di gomma? Bisogna essere preparati e sul piano vaccinale si sta correndo. Quando si presentasse il problema, si interviene». Lo ha detto a margine dell’inaugurazione di un punto Lega in viale Abruzzi a Milano, rispondendo a chi gli chiedeva che cosa direbbe alla ministra degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, che è molto propensa a una sorta di green pass “alla francese”.

A Salvini replica il coordinatore dei sindaci Pd Matteo Ricci che chiosa: «Le polemiche della destra sul green pass sono francamente assurde, incomprensibili e dannose. Vaccinazione e green pass sono elementi indispensabili per salvaguardare la stagione estiva, il turismo e le attività commerciali e di ristorazione, e saranno decisivi anche per la ripresa a settembre».

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