Green Pass Illimitato in Italia: come averlo, per chi e addio a fine marzo?
Dal 7 febbraio sono in vigore le nuove regole sul Green pass che permettono ai vaccinati con terza dose o ai guariti dopo due dosi di vaccino non solo di potersi spostare senza vincoli, ma anche di avere una Green Pass senza scadenza. Vediamo allora in questo articolo come avere il gren pass illimitato e chi può usufruirne. Ma ha davvero senso?
Green Pass illimitato e ultime news sul Covid: come averlo e per chi
Buone notizie per chi sta in zona arancione o rossa (al momento nessuna Regione italiana è rossa, ma sono 5 le Regioni arancioni) e ha il Super Green pass o Green pass rafforzato (cioè è vaccinato o guarito): non avrà vincoli di spostamento o per fare attività. Da domani intanto addio alle mascherine nei luoghi aperti: abolite le mascherine all’aperto, dovranno essere indossate solo al chiuso fino al 31 marzo. Buone notizie anche sul fronte discoteche, potranno riaprire (solo per chi ha ilSuper Green Pass). Stadi pieni al 75% da marzo. Speranza: “Ci sono segnali incoraggianti, con una decrescita del 30% dei casi in una settimana”.
Ma come si fa ad avere il Green Pass Illimitato, ossia senza la scadenza di sei mesi, come avveniva fino a ieri? Sarà necessari completare il ciclo vaccinale primario e anche la dose booster, oppure due dosi di vaccino e successivamente aver avuto il Covid. In questo caso il Green Pass rilasciato non avrà scadenza.
Per chi non è vaccinato invece resta valido ottenere il Green pass solo con il tampone, ma il documento vale solo 48 ore se il test era di quelli rapidi, 72 ore se molecolare.
Green pass illimitato ha senso?
Riportiamo un editoriale apparso sul settimane OGGI, in cui si parla del senso del green pass illimitato: “Il Green pass non può avere una durata illimitata perché è uno strumento che limita le libertà personali. Ma i dati scientifici oggi disponibili ci dicono che l’efficacia della terza dose nel prevenire il contagio è troppo breve e quella sulla malattia grave non è conosciuta sul lungo termine. Non ci sono evidenze scientifiche per somministrare la quarta dose nella popolazione generale, ma non si può escludere che possa essere necessaria in futuro.
Ecco perché l’utilità del Green pass va letta con una differente prospettiva: se lo strumento è poco efficace sui contagi, la terza dose di vaccino è fondamentale per tutelare la salute individuale e collettiva. La protezione nei confronti della malattia grave èg molto elevata dopo il booster anche con la variante Omicron. Pertanto, l’obiettivo del Green pass “rafforzato” è ridurre la pressione sugli ospedali e non rinviare le prestazioni per pazienti non Covid. In ogni caso, se le decisioni politiche potranno essere rivalutate secondo nuove evidenze scientifiche, ribadisco che la limitazione della vita delle persone impone una precisa scadenza del Green pass”. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui di seguito!