Sul green pass obbligatorio a scuola scatta la rivolta dei sindacati. Fa discutere la decisione del Governo di rendere obbligatorio il green pass in ambito scolastico, imponendo la presentazione della certificazione verde per tutto il personale scolastico e universitario. Il mancato rispetto del requisito sarà considerato assenza ingiustificata e il rapporto di lavoro verrà sospeso a decorrere dal quinto giorno di assenza (con sospensione dello stipendio). A livello nazionale, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Snalf, Gilda e Anief hanno firmato un documento in cui si parla di «decisione unilaterale» del Governo.
Green pass a scuola, la posizione dei sindacati
La polemica rimbalza: «Non siamo No Vax — precisa Pasquale Cuomo della Cgil scuola — ma la decisione governativa potrebbe creare un precedente in cui il datore di lavoro multa i propri dipendenti, la nostra è una posizione di contrarietà soprattutto da un punto di vista giuslavorista». Secondo Cuomo, inoltre, non sarebbero pochi «gli insegnanti impossibilitati a vaccinarsi perché allergici o con terapie in corso». È pur vero che il decreto del Governo prevede delle specifiche esenzioni in caso di problematiche sanitarie, ma secondo Cuomo «il ventaglio delle criticità sanitarie rischia di essere troppo stretto».
Attualmente, secondo un monitoraggio regionale, sono circa il 90% i docenti già vaccinati, per cui il problema della mancanza di green pass riguarderebbe un numero esiguo di insegnanti. Contrario all’obbligo del green pass anche Roberto Malzone della Cisl scuola: «Quelle del Governo sono minacce al personale scolastico. Ci sono docenti che hanno fragilità per cui non possono vaccinarsi e che rischiano di non rientrare nelle categorie esentate dal green pass previste dal decreto. A loro cosa diciamo?». Secondo Malzone, invece di rendere obbligatoria la certificazione verde anti covid, “bisognava risolvere i problemi atavici della scuola, primo fra tutti il sovraffollamento delle classi, questo sì che è un vero rischio di infezione per gli studenti, molti dei quali non saranno vaccinati perché troppo piccoli».
Green Pass a scuola obbligatorio: Presidi favorevoli
E se i sindacati sono contrari, dall’altro lato ci sono i presidi. A sottolineare la posizione dei dirigenti scolastici c’è Alessandro Artini, presidente dell’associazione nazionale dei presidi: «Il green pass a scuola rappresenta una difesa per tutta la popolazione, bambini compresi. Quella espressa dai sindacati mi sembra una posizione contraddittoria, perché da un lato difendono l’incolumità dei lavoratori ma dall’altro si dichiarano contrari al green pass». Per quanto riguarda i controlli da eseguire sugli insegnanti vaccinati, Artini si dichiara «pronto a controllare i propri dipendenti ma sarebbe opportuno che il ministero ci mettesse a disposizione ulteriore personale per effettuare verifiche più capillari». Quanto invece alle possibili sanzioni ai presidi che avranno nelle scuole personale senza green pass, Artini aggiunge: «Accettiamo le sanzioni dal momento che c’è un obbligo ma dovrebbero essere mitigate perché si parla di centinaia di euro».
Favorevole all’obbligatorietà del green pass anche Maria Francesca Cellai, preside del Buontalenti: «Così come si va all’ospedale e si pretende che il personale sanitario sia vaccinato, credo che i nostri studenti, dopo due anni in Dad, abbiano il diritto di venire a scuola e non correre il rischio di essere contagiati dagli insegnanti». E’ invece contrario al green pass obbligatorio il preside del Marco Polo Ludovico Arte: «Sono vaccinato e sono favorevole al vaccino, ma l’obbligo a scuola non mi convince. Il 90% dei docenti è vaccinato, sensibilizziamo di più, non alla caccia alle streghe».
Noto con grande dispiacere che ancora qualcuno pensa che andare a scuola vuol dire studiare ed imparare.
Circa un 80% degli alunni viene a scuola attrezzato di telefonino e con quello sta connesso ai social ,infischiandosene di quello che fa e dice il professore, tanto sa già che verrà ,comunque, promosso. Quindi ?
Siete convinti che andranno a scuola? Quest’anno hanno promosso nonostante non aver frequentato. Non lamentiamoci se la scuola italiana è fra le peggiori.
giovanni perdonami; trova il lato positivo: tra poco vai in pensione; non so quanti anni hai ma immagino che tu non sia del 1960 come me; io ho già la quota 101 ma non vado in pensione; non ho 38 anni di insegnamento ma siamo vicini; nel lontano 1988 subii una legge, io come gli insegnanti di ed. tecnica, (io sono un prof. di ginnastica) da spezzarci le gambe in senso figurato; dovetti fare 13 anni di sostegno e per fortuna mi trovavo bene con questi ragazzi sfortunati ; trovai colleghi in gamba e altri……………………. lasciamoli perdere…………………… e adesso: chissà quando riuscirò ad andarci in pensione …… ho trovato genitori in gamba e altri……………………… alunni veramente seri e altri; mi piace il mio lavoro ma sono veramente stufo anch’io; e sul vaccino io li ho sempre fatti i vaccini tra quelli antinfluenzali e quelli attuali
Solite umiliazioni,senza senso, per i docenti che si dimostrano sempre più incapaci di reagire.
Il contratto nazionale è scaduto da ben tre anni e per tanti anni prima ancora è rimasto bloccato. Le retribuzioni sono da braccianti e manovali della cultura, ma si trovano sempre docenti nuovi tra i tanti giovani disoccupati intellettuali disposti a vendere la dignità per un tozzo di pane.
Il mestiere di docente si è quasi completamente femminilizzato anche perchè un maschietto difficilmente può attendere 15/20 anni per un posto di ruolo.
Ai ragazzi che trovano quasi solo donne in cattedra,si trasmette un messaggio negativo, e cioè che la cultura sia un fatto di modesta importanza e comunque non da uomini.
Le famiglie ,mettono becco su tutto al punto da pretendere di essere loro stesse a valutare gli alunni a cui non Trasmettono più nessuna forma di educazione e nessun tipo di valore in cui credere.
Poi al tg, si sente che ogni e qualsiasi problema deve essere affrontato e risolto a scuola e possibilmente a gratis.
Dopo aver prestato 38 anni di servizio come docente, impegnandomi al massimo, sto per andare in pensione col cruccio di non potere rimpiangere quasi nulla….ho solo qualche vecchio bel ricordo e nulla più.
Perdonatemi lo sfogo !
I genitori mettono becco su tutto. Vero! Ma a volte bisogna mettere becco. Sapete solo dire che il ragazzo è intelligente, ma non ha voglia. Non immaginate che non invogliate ad ascoltare lezioni spiegate in modo noioso, i ragazzi sono degli individui con una loro personalità che la scuola affossa, non siete imparziali c’è lo studente che decidete che è un asino senza esplorare le potenzialità che può avere, e c’è il figlio di un collega che nonostante sia incapace va promosso. La scuola prepara ad essere dei favoriti o sfavoriti. La meritocrazia non esiste nella scuola come in società.
Sono veramente allibito. Ho soltanto insegnato 6 mesi nel lontano 1986 ma era una scuola che pur con tutti i suoi problemi cercava di aiutare i ragazzi a diventare uomini e soprattutto a pensare con la propria testa. E in cui quasi tutti i professori erano come quello così ben impersonato da Giorgio Faletti in Notte prima degli esami. Credo che chiunque ragioni con la propria testa non possa che considerare inaccettabile un green pass obbligatorio con sanzioni pecuniarie e lavorative. Se lo scopo è quello di cercare di contenere il movimento e la trasmissione del virus le soluzioni sono altre
1) Classi con non più di 15 alunni per classe
2) Sistemi di areazione funzionanti e con filtri controllati periodicamente
3) Eventuale utilizzo di lampade a raggi UVA
4) Aumento dei mezzi di trasporto in sinergia anche con Società private.
Buona parte di queste proposte sono già state fatte da tempo. Bene dopo 2 anni di pandemia non è stato fatto nulla di nulla. Per cui per evitare un elevato numero di morti l’unica soluzione è vaccinare il maggior numero di persone possibile con un vaccino che pur dimostratosi piuttosto sicuro è pur sempre un vaccino sperimentale. Ricordo che un vaccino non è più sperimentale dopo 10 anni di osservazione dei suoi effetti sulla popolazione vaccinata. Per cui è assolutamente normale che ci siano persone ed insegnanti che hanno paura a vaccinarsi specialmente se relativamente giovani. Etichettare e bollare queste persone come no va è prima di tutto una falsità se non una nuova forma di razzismo. Se lo scopo non fosse soltanto quello di costringere tutti gli insegnanti alla vaccinazione si sarebbe proposto per i cosiddetti no vax il tampone salvare e non quello molecolare orario. Da Settembre a Giugno una persona che non si vuole vaccinare deve fare circa 100 tamponi oro-faringei, un vero paradiso per la propria gola e il proprio naso !
Credo che nella scuola degli anni 70 e 80, quella di cui parlavo prima sarebbe partito uno sciopero ad oltranza di tutti gli insegnanti e anche degli studenti. Ma purtroppo vedo che pian piano stiamo buttando nella spazzatura tutto quello di buono che i nostri padri e nonni ci hanno regalato con i loro sacrifici e le loro battaglie. Se non ripartiamo anche noi da lì e non proviamo a far rinascere un nuovo umanesimo saremo soverchiati dagli oligarchi che ci governano e che in quanto pensiamo con la nostra testa ci considerano alla stregua di bambini da rieducare o da comprare con il vil denaro.
Temo che questa sia una delle ultime occasioni che ci rimangono.
Propongo a chi fosse interessato la lettura di un romanzo di P.K. Dick intitolato La Penultima Verità. Descrive un mondo in cui poche persone ricchissime vivono sulla terra mentre tutto il resto della popolazione vive sottoterra facendo loro credere che la superficie non è abitabile e prelevando ogni tanto alcune di queste persone ed utilizzandolo come donatori di organi per questi super-ricchi.
Scusate lo sfogo, sono vaccinato, non sono no-vax, ma semplicemente la scuola mi ha insegnato ha pensare e a ragionare con la mia testa.
Un docente contrario al vaccino deve fare il tampone ogni 24ore, mentre un docente vaccinato è libero di andare in giro, magari positivo al covid, per 9 mesi… raccontiamo bene le cose, ergo il non vaccinato va in giro più sano del vaccinato
È risaputo che il green passo non ha nessun valore sanitario, i contagi non diminuiscono con il green pass, è solo un obbligo, un imposizione per convincere la minoranza esigua di docenti e personale scolastico, tutto qua.Inoltre è vergognosamente anticostituzionale!!Io sono un insegnante che crede e ha sempre creduto al valore della libertà, democrazia, senso civico, valori che trasmetto ai miei alunni, credo ai vaccini, alle terapie sanitarie in alternativa all’ imposizione di questo pseudo- vaccino, proclamato, esaltato, e pubblicizzato in tutti i modi e a qualsiasi costo!!Io accetto ciò che mi impone il governo perché altrimenti mi sospendono dalla professione, pago i tamponi, per preservare la salute della mia comunità scolastica ma non obbligatemi a fare un vaccino sperimentale e indubbio.Una volta si rispettava la Costituzione, una volta c’era la democrazia…una volta…una volta….
Firmato
Un insegnante qualunque
Nessuno può essere obbligato a subire trattamenti sanitari sperimentali. Estorcere un consenso (che è discarico delle responsabilità per gli estorsivi) è la più squallida forma di ricatto pensabile.
per me non è un problema perchè ho finito il ciclo completo a giugno; credo che la decisione sia anche giusta anche perchè ci sono categorie di persone che non possono vaccinarsi e rischiano moltissimo; poi decidano quello che vogliono, i sindacati invece di preoccuparsi di questo ci facciano andare in pensione a noi del 1960 che ne abbiamo le palle piene………………………………………
Si puo essere anche d accordo in linea di principio con l obbligo del green pass, ma non è giusto far ricadere tutti i rischi sul povero lavoratore che per avere il green pass verrebbe automaticamente costretto a sottoscrivere un consenso informato che magari non comprende in tutti i suoi termini o che semplicemente non vuole accettare visto che i vaccini anche i loro effetti collaterali , e non garantiscono neppure l immunità dal covid .
Se il lavoratore non può scegliere e viene ricattato con la sospensione dello stipendio, perché di questo si tratta, (ditemi chi ,Con poco più di 1000, 00 euro al mese figli a carico e rata del mutuo può permettersi di rimanere senza ) lo stato deve rendere il vaccino obbligatorio con una legge, e farsi carico degli indennizzi per danni da vaccino , contemplati per tutti quei vaccini che tutti ben conosciamo come obbligatori. Ad oggi una legge sui vaccini covid non c’è , ed in mancanza ,non si può impedire al lavoratore o a qualsiasi privato cittadino , di rinunciare aprioristicamente a rivolgersi ad un tribunale , laddove le cose andassero male ,il tutto sulla base di decreti non convertiti.
Io non sono ne prò e ne no vax, dico solo che se deve essere obbligatorio, NON dovete chiedermi di assumermi la responsabilità di niente. E’ vero che la legge NON ammette ignoranza, ma io NON sono un dottore e NON posso assumermi la responsabilità di scegliere se si. se no e se uno piuttosto dell’altro. ( è anche vero che la gran parte del caos, a mio avviso l’hanno creata giornalisti, opinionisti,virologi da TV,ecc) Caso mai siete voi ” governo, sanità, e oms” a dovervi assumere la responsabilità di ciò che avete deciso di “imporre” liberandovi la coscenza con lo scarico di responsabilità. E’ vero che se si leggono i bugiardini, uno non assumerebbe nemmeno un’aspirina, ma questa è comunque una scelta personale, dettata comunque da un’offerta commerciale! C’è chi “abusa” di farmaci e chi evita di assumerli. Forse uno tollera di piu’ il mal di testa e l’altro un pò meno, ma comunque si riesce a vivere senza insultarsi l’un l’altro come stà succedendo adesso per il vaccino.
Riguardo al grinpas, penso che sia stata la scelta meno azzeccata a livello mondiale, personalmente mi “puzza” tanto di una scusa per aumentare la richiesta di vaccini, illudendo la gente di poter andare in giro senza problemi……. Ricordo che in molti avevano criticato la scelta di fare le Olimpiadi a porte chiuse…… Mi sa che avevano ragione loro!