L’editoriale di Pensioni per tutti: qualche nube sulla nuova legge previdenziale
Sono passati quasi due mesi dall’approvazione della legge di bilancio e si profila più di qualche nube sulla nuova legge previdenziale organica e strutturale che dovrà nascere in questo 2023. L’anno si era concluso con un solo provvedimento confermato dall’anno precedente vale a dire l’Ape Sociale. Era stata poi istituita per un solo anno la “Quota 103” (41 anni di contributi sommati ai 62 anni di età) e quello che impropriamente viene ancora definita Opzione Donna in quanto trattasi non più di una scelta volontaria ma di un istituto destinato solamente a categorie di donne svantaggiate.
Riforma Pensioni 2023: quota 1013 e Opzione donna non bastano
Appena pochi giorni fa sul sito dell’INPS è comparsa la possibilità di fare domanda per accedere a Quota 103 con un ritardo di quasi due mesi soprattutto per quanti devono dare il preavviso al datore di lavoro e con pochissimi giorni a disposizione per chi opera nel mondo della scuola che deve necessariamente fare domanda entro il 28 febbraio per lasciare il lavoro al 31/8/2023. Per Opzione Donna o quello che ne è restato molto più assimilabile ad una sorta di Ape Sociale Donna, nonostante le promesse di cambiare il testo ripristinandolo ante legge di bilancio 2023 è ancora tutto fermo alla data del 31/12/2022. Abbiamo assistito in questi due mesi a continue e stucchevoli dichiarazioni di autorevolissimi esponenti della maggioranza di governo sulla volontà dell’Esecutivo di voler ritornare al testo della legge come era nell’anno 2022, paventando un inserimento del decreto milleproroghe, (cosa poi non avvenuta) o eventualmente con l’approvazione di un decreto ad hoc ma, al momento, nulla vi è di certo nonostante le continue pressioni dei partiti dell’opposizione, dei sindacati e dei vari comitati e movimenti di donne che incessantemente lavorano per l’obiettivo del ripristino integrale della norma.
Quest’anno dovrebbe essere, a detta di tutti, l’anno della riforma delle pensioni che i cittadini italiani aspettano da oltre un decennio in sostituzione della legge Fornero, ma se queste sono le premesse, più di qualche perplessità emerge. I due incontri con le parti sociali, di cui l’ultimo rimandato di qualche giorno e senza la presenza del Ministro competente sono stati per usare un eufemismo, interlocutori, e la promessa calendarizzazione settimanale con incontri specifici su temi determinanti come la flessibilità e i lavoratori precoci, al momento è assente. Dopo l’ultimo incontro del 13 febbraio nulla, all’attualità, è in programma e quello che era l’auspicio di tutti in particolare delle forze sindacali di poter addivenire ad una sintesi entro il mese di aprile 2023 per inserire le linee guida ed i costi previsti nel DEF, appaiono lontani.
Pensioni 2023, l’ editoriale: il governo non ha idee chiare sulla riforma
C’è la sensazione che, al di là di affermazioni stereotipate e convenzionali, l’Esecutivo non abbia ancora le idee chiare su un tema importantissimo quale è quello previdenziale e che navighi a vista, imbrigliato dalla questione della guerra in Ucraina, dai discorsi sul superbonus e da come gestire la patata bollente del reddito di cittadinanza che dovrebbe scadere tra pochi mesi. Se ha difficoltà a trovare cento milioni per risolvere la questione di Opzione Donna rimpallando responsabilità al MEF, come se a capo del Dicastero economico non ci fosse un autorevolissimo esponente della maggioranza, come farà a trovare quel paio di miliardi annui per approvare una riforma previdenziale che sia strutturale e duratura?
Eppure, le proposte non mancano. Anche volendo scartare la proposta Tridico che essendo ideata da un esponente del M5S sicuramente non sarà presa in considerazione, ed anzi alla scadenza del mandato tra un paio di mesi il Professore non sarà riconfermato, c’è per esempio l’interessante proposta del gruppo UTP, elaborata da semplici cittadini e che contempla sia un’amplissima flessibilità in uscita, che la tutela dei lavoratori precoci, oltre all’implementazione della previdenza complementare, la riscossione del TRF/TFS per i dipendenti pubblici entro sei mesi dall’uscita del mondo del lavoro e la tutela per giovani, donne e chi è già pensionato.
Il Governo, in sostanza, deve, come promesso, porre la questione previdenziale nella sua organicità tra i temi fondamentali da affrontare subito e non come da recenti dichiarazioni entro la durata della legislatura, con chiarezza e raziocinio e anche, perché no, prendendo idee e soluzioni da chi la questione previdenziale la studia da anni.
Buongiorno a tutti, tra questi governanti non saprei quale scegliere, ma sicuramente Calderone ( consulente del lavoro, non dei lavoratori) è l’elemento che ci interessa di più e che ha una atteggiamento di supponenza tale da suscitare la rabbia di chi lavora.
Pertanto non mi aspetto proprio niente di buono per i lavoratori e le lavoratrici.
Un Saluto a tutti. Lilli Reolon
Dopo quelle che chiamerei FPE – False Promesse Elettorali della Lega, mi aspetto che governo e sindacati discutano per mesi (anche perché al massimo si incontrano 2 volte in un mese) per arrivare a fare quello che avrebbe fatto anche il governo Draghi : uscita flessibile 62 anni ma con calcolo puramente contributivo, con la sola variazione che vi sarà una piccola integrazione per importi dell’assegno inferiori alla pensione minima …poi avranno il coraggio di dire che hanno fatto meglio del governo Draghi, ma fin qui ci sarebbe arrivato anche quest’ultimo …e chiaramente non erano queste le promesse elettorali !
Poi diranno che il problema è nato per la crisi economica e il nodo risorse …peccato che la situazione economica fosse già analoga a quella attuale durante la campagna elettorale (anzi, il gas costava molto di infrazione più ).
Cosa dovrebbero dire i lavoratori a Salvini e Durigon ? Secondo me non a caso Salvini non parlerà più di pensioni per molto tempo…
Vediamo se qualcuno mi da ragione ….. Se le cose stanno così (poveracci che pagano le tasse) come pensate che possa cambiare la situazione……Unica soluzione é che i ricchi e gli evasori paghino le tasse….
Non solo Andrea, perché indubbiamente bisogna controllare e punire gli evasori ed i ricchi che evadono, ma assolutamente bisogna aprire corridoi di salvataggio per precoci, donne ed anziani con contributi non sufficienti, altrimenti assisteremo ad un disastro totale, con gente che affanna per i troppi anni lavorati, con donne impegnate su più fronti e allo stremo, con gente che a più di 60 anni non raggiungerà mai la vetta dei 41 anni e non può certo tirare avanti ad oltranza , raggiungendo età proibitive , con scarse probabilità di arrivare alla meta finale- vorrei che questa semplice analisi fosse fatta in sede di incontro al tavolo del 28 febbraio, ma ho molti dubbi che analisi concrete ed efficaci vengano fatte dai partecipanti….probabilmente si analizzerà quando fare il prossimo tavolo, per poi farne altri…..col tempo che passa inesorabilmente……e nel 2027 questi analisti dei tavoli si beccheranno la loro bella pensioncina , alla faccia nostra.
Caro Andrea, certo che hai ragione da vendere, ma resta il fatto che gli evasori e gli elusori non li cercano mai, tanto hanno noi dipendenti che paghiamo le tasse (no le paga il sostituto d’imposta!!!) non abbiamo nessun controllo su quanto prendiamo e quanto dovremo pagare le tasse. Così siamo messi. Un saluto Lilli Reolon
Notizie dall’interno:
1) Oggi quattro gatti si recheranno ai gazebi per eleggere il nuovo segretario del PD. PD vuol dire forse partito di destra?
2) La giornalista Rai Giovanna Botteri è stata premiata come migliore giornalista dell’anno (??!!). Mi sembra che guadagni oltre 200.000 Eur. annui. generosamente elargiti dal servizio pubblico o presunto tale. Ci ricordiamo bene i suoi servizi da Pechino, molto edulcorati, e ora da Parigi. La figlia lavora presso un azienda fondata da cinesi che si occupa di telecomunicazioni…….
Potrei continuare all’infinito.
E Voi pensate davvero che non ci siano i soldi per la riforma delle pensioni?
Poveri italiani……mica tutti però…….
Ma cosa vuol dire e cosa c’entra con il tema pensioni?
Antonio, la risposta alla tua domanda sta nel nome chi ha scritto il commento… 🙂
Io scrivo da sobrio forse chi legge non capisce
Era un esempio di politica e sprechi
Per me era chiaro Brillo e sono d’accordo con te, perché per colpa di sprechi e di risorse dirottate a destra e a manca, ci troviamo noi lavoratori con l’acqua alla gola ed in procinto di affogare, con la complicità dei sindacati che girano la faccia dall’altra parte, come e peggio di chi ci governa.
Bravo! È evidente che il PD non è più un partito di sinistra. Alla Rai c’è un sacco di gente che guadagna cifre spropositate. E qualcuno ti dice pure che questo non c’ entra con le pensioni?
Cioè, sta dicendo che alla RAI lavora solamente gente di sx ? Perchè dal suo commento e da quello di Brillo se ne deduce questo.
No le due notizie non sono collegate
Ciao Brillo, che ne dici dell’elezione PD della nuova segretaria del PD? Forse si sposterà un po’ il PD in posizione più vicina ai bisogni delle persone? o sono solo mie fantasie? Ciao . Lilli Reolon
Da tutti i commenti leggo sempre più spesso la desolazione in cui ci hanno precipitato dal 2019 con assurde norme, fino al punto di sperare che almeno non tocchino la Fornero. Piano piano, ci si sta accorgendo della gravità di quanto accaduto: Norme solo per pochi e nemmeno i più meritevoli. Ancora adesso non mi riesco a spiegare perchè si è scelto di mandare in pensione gente più giovane di altre, gente con meno contributi di altri e soprattutto non si è valutato il fatto che ci sono una marea di ultrasessantenni senza lavoro e senza prospettive di una entrata familiare certa se non qualche misero obolo dello Stato assistenziale. Non era meglio mandare in pensione questi 64-65-66 enni anche con soli 30-33-35 anni di contributi piuttosto che un 62-38 ?
Come ho sempre sostenuto senza interessi personali, era senza dubbio più comprensibile abbassare l’età anche se poco alla volta e da 67 si sarebbe arrivati nei fatidici 3 anni ad una quota 64, a seguire invitare a pensionarsi con piccole penalizzazioni chi di anni di contributi ne aveva già accumulati oltre 40. E invece si è mandati quelli con 38 ma non con 42. Pazzesco. Chi all’epoca esultava per la quota 100 oggi non frequenta più questo sito, prendi il malloppo e scappa, e chi è rimasto solo oggi si accorge che qualche problema è stato creato ai futuri pensionati. Ma la vostra lungimiranza dove era nascosta nel 2018 ?
Tra le ipotesi per il 2024 ci sono sul tavolo 64 anni per tutti. Che poi sarebbe una via di mezzo tra i nostri 67 e la media Europea di 62. Se fosse davvero 64 per tutti o quota 41 per tutti mi parrebbe una buona soluzione.
Se i costi sono alti si potrebbe partire dai 65 anni, sempre per il 2024. L’importante è superare gradualmente la Fornero. Ovviamente tenendo presente gli ultra60enni disoccupati.
Attenzione, notizia di pochi minuti fa tratta da il sussidiario. it – pare che è stato fissato per il 28 febbraio il terzo tavolo di discussione della riforma in cui secondo il giornalista dovrebbe uscire fuori la bozza per la quota 41 per tutti o la proposta Tridico- allora , prima cosa , per me già e vergognoso che i sindacati non ci avvisano nemmeno di questo incontro- seconda cosa, se queste sono le premesse, non si va da nessuna parte, perché ammettiamo che vogliano discutere su quota 41 per tutti, vi rendete conto che migliaia di lavoratori anziani , che per decine di motivi non arriveranno mai a 41, se non da morti, resteranno fuori dal gioco e per sempre nel limbo ? – terza cosa , volete discutere della Tridico, ed allora che si faccia e si metta in campo subito, affiancandola alla sporca 103 che avete creato, che a nulla serve , se non a favorire quattro gatti- sindacalisti del piffero, ma vi volete dare una mossa, invece di andare a fare scena muta a quest’altro tavolo del cacchio? Parlate di cose concrete…..la quota 103 libera da paletti, la proposta tridico, la proposta Utp…..la carne a fuoco è tanta e sfamerebbe migliaia di noi , risolvendo per sempre la maledetta fornero che ci ha devastati per anni- ultima chiamata, ultima corsa, ultimo appello…..o vi svegliate cari Landini,Sbarra e Bombardieri, o ritiratosi in un eremo……e non date più fastidio……ce la vediamo da soli nelle strade.
Accetterei molto volentieri la proposta Tridico a partire dai 62 anni, e a 67 mi accontenterei anche, secondo il principio della proposta UTP, di un assegno che comprenda anche la quota retributiva decurtata dell’1,5% per ciascun anno di anticipo. Va benissimo, basta che si chiuda al più presto e si possa addivenire ad una legge che dia al lavoratore la certezza dei tempi e la libertà di potersi ritirare dal lavoro quando meglio crede.
La proposta Tridico mi pare difficile che venga presa in considerazione essendo lo stesso Tridico del M5S.
Per quanto concerne la quota 41 se pensano di farla tutta contributiva se la tengano.
Comunque penso che nell’incontro faranno come sempre e cioè decidiamo alla prossima volta.
E stavolta Don dovremo avere il coraggio di andarli a spernacchiare sotto gli uffici, perché se nemmeno al 3′ tavolo si decide qualcosa, siamo fritti e quindi non ci resta che passare ai cortei – il problema è sempre lo stesso…..chi ci coordina?
così il 28 febbraio si radunano sindacati e governo per parlare della proposta tridico; sei sicuro che non sia il 29 febbraio? la proposta tridico non sarebbe neanche male; a partire da che età? dai 62 anni? la vedo dura, magari 63 anni ma secondo me il sindacato proporrà 63 e il governo dirà 64; e sarebbe un mezzo miracolo; saluti a te e ai gestori del sito
Il vero problema per coloro che sono stati, sono tuttora e saranno…al governo, è la gravissima perdita di credibilità nei confronti degli amministrati.
Una volta persa…recuperare la credibilità è un’impresa MOLTO, MOLTO ardua.
Essere governati con la logica del “tanto peggio…tanto meglio”, in una sorta di colpevole menefreghismo da parte di chi dovrebbe avere a cura l’interesse generale, è veramente triste e demoralizzante!
Purtroppo leggo spesso e volentieri commenti di parte, ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Chi vuole quota 41 per tutti, ma come sapete non tutti anzi la maggior parte delle persone che hanno iniziato tardi a lavorare per motivi di studio, per mancanza di lavoro, per buchi contributivi ecc.. arriveranno a 41 anni di lavoro forse a 75 anni. Io sarei uno di quelli e scusate non è che io devo lavorare sino alla morte per pagare le vostre pensioni.
Quindi lottiamo per tutti e non ognuno in base alle sue convenienze per questo motivo va bene quota 41 per i precoci ma dobbiamo assolutamente diminuire il limite minimo di 67 anni per andare in pensione di vecchiaia. Mettiamo un limite a 65 anni poi che vuole per me può lavorare sino a 80 anni ma deve essere una sua libera scelta.
Bheeee Stefano l’analisi di Sergio non mi sembra di parte.E sopratutto non mette paletti fissi.Buona serata.Marco
Perfettamente d’accordo con te Stefano, appunto per questo credo che la quota 103 senza paletti da me indicata, sia il viatico per salvare i precoci, le donne e quelli come te e me che , per motivi di studio, vuoti contributivi etc, non raggiungeranno i 41 anni a 67 anni- quindi quale sarebbe il nostro destino? tirare la carretta fino a 70 o 75 anni? Non scherziamo e dico alla Calderone di non perdere più tempo prezioso e di darsi una mossa- se poi non sa che pesci prendere, facesse un passo di lato e dando spazio a qualcuno con le palle…. e finiamola con questa storia indecente che non si regge più in piedi….. vogliamo giustizia, per tutti i sacrifici che stiamo facendo…..per pagare le magnifiche pensioni dei super fortunati!
Caro Sergio, se si parla di quote (sottolineo senza alcun paletto) allora 100/102 è il massimo che si potrebbe accettare.
Altrimenti, quote a parte, la proposta UTP è quella più sensata e sostenibile.
Sono completamente d’accordo, non bisogna proporre ciò che conviene al singolo caso, ma avere una legge equa e che dia libertà di scelta a tutti.
Siamo sempre d’accordo. Siamo proprio italiani. Si fa fatica a fare una cosa che valga per tutti. Io ho sempre detto che la FORNERO andava ritoccata poco alla volta. 65 anni vanno bene ma ricordiamo anche dei “non occupabili” disoccupati. E di tutti i regimi obbligatori e non solo INPS. Così si fa una cosa per tutti senza discriminazioni.
Lo scrivi sempre ma vedi che fa fatica a passare.
Buonasera Eugenio ha fatto un analisi perfetta,e proprio così.
Paolo buonasera ma,non riesco ad interpretare il fatto che Eugenio parli di retributivo.Non capisco.Marco
Contributivo intendeva secondo me!
Un appello ai sindacati se ci siete battete un colpo o anche voi come la CISL siete passati dalla parte del ragioniere casaria?
Cari sindacati se a draghi per una pisciata in testa avete risposto con un giorno di sciopero a questo governo che vi sta cagando in testa una piccola risposta la darete?
Nessuna risposta Bruno, questi si faranno ancora cagare in testa ed alla fine saranno sommersi di merda……e noi saremo sempre di più nella cacca , per colpa loro.
I sindacati si sveglieranno a primavera e diranno che ci vuole un tavolo sulla riforma pensioni lo programmeranno ento l’estate dove diranno ci vuole un tavolo a settembre quindi ci sarà il nuovo l’etargo .mentre per i politici si maturerà il primo anno utile per la loro pensione essi diranno tra loro ei ne mancano solo quattro.quest personaggi noi sosteniamo? Svegliamoci a calci in culo prendiamoli.
Io sono pronto, tu sei pronto e gli altri sono pronti? Qua mi sembra che stiamo a contare i tavoli di questi parassiti….. e intanto il tempo se ne va …. come cantava Toto Cutugno.
La vergogna totale- questo è il titolo che suggerirei in questo momento ai quotidiani per descrivere il comportamento sibillino dei sindacati che si sono cuciti la bocca- dove sta landini, dove sta Sbarra, dove sta bombardieri, dove stanno gli altri sindacati- nemmeno una parola sulla decisione della Calderone di vedersi tutte le settimane- sono passate più di due settimane dal tavolo su Od e nessuna convocazione, senza che questi personaggi dicano qualcosa- ma veramente sono ridicoli e stanno scherzando con la nostra pelle….ma che aspettiamo a metterli al muro e prenderli a pedate…..loro la Calderone e tutta la compagnia bella, che se la intendono bene e mischiano le carte a loro piacimento- ci sta bella e pronta la proposta utp e loro niente- ci sta la quota 103 che si potrebbe rendete strutturale, eliminando I paletti e parametrandola a 37 anni di contributi e 66 anni di eta’ e così via, basandosi sulla semplice somma 66-37-65-38-64-39-63-40-62-41-61-42-60-43, e loro niente- ci sta la proposta Damiano è loro niente- ci sta la proposta Tridico e loro niente- quindi non crediamo più a questi compagni di merende e non votiamo più, stracciato le tessere sindacali e facciamo un fiume di persone per le strade, poi vediamo che succede.
Condivido pienamente Sergio: anche secondo me il frequentissimo silenzio dei sindacati e la rassegnazione a subire false promesse e continui rinvii dei politici sono impressionanti …mi aspetterei la disdetta delle tessere sindacali da parte di migliaia e migliaia di lavoratori… non protestano neanche se vengono convocati una volta al mese anziché settimanalmente come promesso dal ministro …secondo me dire che sono molli e’ il minimo, e mi aspetto veramente tantissime cancellazioni delle iscrizioni sindacali …chiedo alla redazione, magari la gentilissima Erica, se può chiedere a Sbarra, Bombardieri e Ferrari/Landini perché intervengono solo una massimo due volte al mese sul tema della riforma pensioni…e perché non protestano per la mancata promessa degli incontri settimanali con il ministro …secondo me i lavoratori non si sentono rappresentati minimamente, da sindacati che si comportano così
Tra l’altro penso che per un po’ non si faranno più neanche intervistare…per intuibili motivi !
Staranno contando i tesserati rimasti?
Figurati Dome se la triplice risponde a Erika….hanno la coscienza sporca e non saprebbero cosa dire – ma ci rendiamo conto che Landini è sparito completamente, non fa più un intervento, una dichiarazione, un’intervista…..mah cosa dire , evidentemente i tempi della Fiom sono lontani e le sue brame sono ben altre, altro che difendere i lavoratori……questo qua mira ad entrare al Parlamento come la compagna Camusso – e noi restiamo sempre ai blocchi di partenza, senza fare un passo in avanti.
Sergio buongiorno.Il tuo ragionamento pur essendo estremamente semplice,non credo venga recepito,il che sarebbe già un traguardo esaltante,ma anche solo capito dai nostri politici e sindacalisti.Marco
È così Marco, purtroppo siamo nelle mani di malvagi dilettanti.
Bisognerebbe chiedere a gran voce le dimissioni immediate della Ministra per assoluta incompetenza e attività antisindacale.
Sono d’accordo con te parassita, questa donna che sembrava intenzionata a fare qualcosa, deve dimettersi……non è cosa sua- e mi meraviglio che l’opposizione non l’attacca , anzi non dice e non fa niente- ma vi rendete conto in che mani siamo? Mani sporche del sangue nostro e la dovranno pagare prima o poi……ma se non scendiamo in strada , la vedo molto dura .
Il popolo dovrebbe essere sovrano ma il referendum sulla fornero non si e’ potuto fare: che non e’ che si sconquassavano le casse dello stato.. lo stato doveva trovare/ricollocare le risorse. (anche perche alla fine le tasse le paghiamo ancora noi).
Ottenere qualcosa (la poltrona e lo stipendio) con l’inganno e’ punibile dalla legge?
Neppure quello , non sono loro che ingannano la colpa e’ di noi che abbocchiamo e li votiamo a turno ..
Come nella vita di tutti i giorni .. e’ quasi sempre il truffato che deve giustificarsi…
Sentirli su opzione donna… flessibilità… vergognosi tutti!
Un pò vecchiotto, aiutati con il traduttore se necessario.
Poi possiamo dirci se sia una priorità il “referendum sulla Fornero”
https://www.washingtonpost.com/italys-culture-threatens-its-economic-future/2012/06/28/gJQAM4OTBW_story.html
L’articolo che ti suggerisco lo ho conosciuto dopo la rilettura di un libro del 2012 che avevo mantenuto sullo scaffale, (ti consiglio anche questo) non credo che da allora sia cambiato nulla in meglio visti gli accadimenti successivi ad oggi.
La prefazione era questa: “Molti sono convinti che il nostro welfare è un lusso, che mantenendo certe conquiste sociali abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi, e che è ora di ridimensionarci. Ma siamo sicuri che sia l’unica alternativa possibile? Siamo davvero sicuri che l’Europa è in declino perché statalista e assistenziale? Chi lo ha detto che lo Stato sociale deve essere smantellato?” cit. Federico Rampini in: “ Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale … Falso”.
Saluti
Certo con 100 miliardi di evasione (record europeo) e la tassazione quasi inesistente sui patrimoni, tutto diventa un lusso.
Peccato che lorsignori quando vogliono i soldi li tirano fuori.
Giusto Giovanni! Devo desumere che hai letto l’articolo?
100 miliardi, cifra ricorrente in questi giorni anche per altri motivi.
Ma guardati attorno e rifletti sulla frase: Basterebbe guardare al solo rapporto dichiaranti/abitanti (pari a 1,44) per porsi qualche domanda: è davvero credibile che più del 50% degli italiani viva con meno di 10mila euro lordi l’anno? cit. Brambilla.
Eppure ci si sente spesso e tutti autorizzati a scagliare la prima pietra.
Ma sai io ho pagato un vagone di imposte e contributi. Se a quasi 65 anni non sono ancora in pensione, è perché ho Inps + altro ente obbligatorio. È evidente che chi ha lavorato in nero può anche esimersi dallo scrivere su questo forum.
Caro Wal52, poco c’importa di quello che dice il quotidiano USA Washington Post, negli USA non hanno politiche sociali o pensionabili come in Europa, e che pensino ai fatti e morti ammazzati loro. Cosa vuoi che sappiano dell’Italia? Il welfare non è un lusso è un diritto, non vogliamo finire homeless perché non abbiamo pagato un affitto o non avere previdenza sociale. Detto questo se fossimo in grado di avere tutto il nostro stipendio e pagandoci direttamente le tasse e la previdenza, senza avere questo ineffabile sostituto d’imposta, andremmo di sicuro meglio. Un caro saluto. Lilli Reolon
Io continuo a scrivere che ci sono un sacco di oltre 60 anni poveri e disoccupati e, al 90%, non per colpa propria.
E tutti continuano a rispondermi che, no le pensioni sarebbero troppo basse con la decurtazione. Se tutti pensiamo che il sistema sia rigido e non si possa derogare, allora alzo bandiera bianca per la terza volta.
Qui non si tratta di opinioni, si tratta di ragionare.
Se passiamo ad un sistema facoltativo dove ognuno decide la propria sorte, forse è meglio.
Se la pensione contributiva anticipata sia troppo bassa lo decido io.
L’alternativa, a quasi 65 anni, è continuare a darmi sussidi di stato CHE PAGHIAMO TUTTI.
Sono anche stufo di scriverlo, perché è facile da capire.
Purtroppo poi passerebbe il decurtamento automatico per tutti….
Gli dai il dito si prendono il braccio.
Trovare un sistema serio che aiuti tutti senza penalizzare nessuno
Facoltativo fratello
La soluzione sta nella quota 103 da rendere strutturale ma togliendo i paletti e legandola alla somma di età e contributi, partendo da 37 anni- accontenterebbe tutti e eliminerebbe l’obbrorio di 41 +62 – quindi avremmo il binomio 37-66 poi 38-65- poi 39-64- poi 40-63- poi 41-62 e così via- ma questo Governo è sordo e cieco e bisogna andare nelle strade per aprirgli occhi e orecchie .
Caro Sergio, onestamente la soluzione starebbe nella quota 100 senza paletti.
Sarebbe accettabile al massimo una quota 102 sempre senza vincoli.
Sempre che si voglia parlare di quote ovviamente…
Altrimenti la proposta del gruppo UTP sarebbe da sottoscrivere immediatamente e farebbe risparmiare tempo a tutti: governo e sindacati in primis.
Ah già, le soluzioni troppo semplici non fanno il paio con le istituzioni del nostro (?) paese.
E poi perché risparmiare tempo quando i nostri governanti hanno tempo da perdere almeno fino al 2027.
Un saluto a tutti e complimenti al buon Mauro Marino e ai gestori del sito
Caro Paolo, anche a me, anche a tutti andrebbe di lusso la quota 100 senza paletti, ma figuriamoci se questi scellerati prenderanno mai in considerazione una cosa del genere- si stanno aggrovigliando nelle carte per 50 milioni per ripristinare OD , mettendo in campo allo stesso tempo fior di miliardi per le armi, le squadre di calcio- questa è la tragedia, percio non chiediamo la luna che tanto non ci cagano proprio, ma secondo me una quota 103 senza pali e paletti, sarebbe un successo……ma non ci illudiamo…..il 28 febbraio altro giro altra corsa 🏃♂️ 🏃♀️ 🏃♀️…….speriamo in avanti e non indietro ,corna facendo 🤞
quota 100 o 101 o102 o103 senza paletti? e quando mai? li hanno sempre messi ; quando c’era 35 e 57 etc; lo fanno apposta: devi avere entrambi i requisiti; lì ti fregano oppure una volta era 40 anni, adesso 42 e 10 mesi + finestra, 1 anno in meno le donne perchè quota 100 ha bloccato l’aspettativa di vita fino al 2026 altrimenti adesso avremmo anche 1 anno in più (circa) ; saluti a te e ai gestori del sito
Navigano a vista con poche idee e pure confuse.
Se questi intervengono fanno solo danni, è meglio che lascino le cose così come stanno.
Sono stufo di continue prese in giro.
Le proposte arrivate dal gruppo UTP e/o dal dottor Perfetto sono fatte bene, sono sostenibili e accontentano tutti, ma chi deve decidere non le prende in considerazione.
La mia paura è che riescano nell’impresa di peggiorare la Fornero, per quello che preferisco a questo punto che non facciano niente.
Sui sindacati solo grandi delusioni… non fanno letteralmente niente veramente incomprensibile tale atteggiamento, 4 dichiarazioni di facciata inutili e via così!
Da parte mia fine delle illusioni.
Penso che una maggioranza di Governo, che a leggere i sondaggi viaggia tranquillamente a quota 48 %, neanche si preoccupi di mettere a fattor comune qualsivoglia soluzione: stanno solo aspettando di vedere le effettive adesioni a quota 103 per poi ragionarci su. In fin dei conti la soluzione è già pronta : se le adesioni sono in linea con i risparmi di spesa continueranno con quota 103 e potrebbero pure renderla strutturale. Per l’anticipo c’è già la soglia dei 64 anni con retributivo puro; è sufficiente modulare il limite a 1.5 la pensione minima. Per tutto il resto rimane la Fornero che già racchiude risparmi di spesa . Opzione Donna? Un ricordo dei tempi passati.
La tua è un analisi che condivido, penso anch’io che faranno così!
Buongiorno.Credo non ci siano più parole adeguate per descrivere il problema previdenziale.Marco
Sono falsi ed ipocriti, promesse disattese e mi fermo qua per non rischiare querele.
Io non gli ho creduto, ma non nego che ci ho sperato a ciò che promettevano, anche se la ragione mi diceva chiaramente il contrario.
Ma guarda che il problema c’è ė dei politici non della previdenza.