Libertà finanziaria in pensione: la cessione del quinto come tua alleata
Quando sono prossime al traguardo pensionistico, molte persone attendono con una certa trepidazione il giorno in cui si ritireranno finalmente dal lavoro e potranno disporre di molto tempo libero, importante non solo per godersi un maggiore riposo, ma anche e soprattutto perché potranno finalmente realizzare più facilmente determinati progetti e avere più tempo a disposizione per le loro passioni e i loro hobby.
Si deve però precisare che per poter gestire con soddisfazione la maggiore disponibilità di tempo libero è sicuramente fondamentale godere di una certa libertà finanziaria. In sé e per sé, l’assegno pensionistico comporta entrate che sono sicuramente inferiori a quelle garantite da una professione ed è quindi importante prepararsi per tempo a essere comunque liberi finanziariamente, che sostanzialmente significa potersi godere la nuova vita senza sentire preoccupazioni di tipo economico. Qualora tu sia un pensionato o tu sia comunque prossimo al “ritiro dal lavoro” ecco qualche consiglio in merito.
La libertà finanziaria in pensione si prepara in anticipo
Quando inizi a lavorare, quello della pensione è un traguardo che ti appare molto lontano, ma questo non deve distoglierti dal fatto che è importantissimo prepararsi con largo anticipo. Questo puoi farlo adottando una corretta pianificazione finanziaria, ovvero una lungimirante strategia il cui obiettivo è quello di far comprendere quali siano le proprie esigenze immediate e quali saranno quelle future.
Pianificare vuol dire sostanzialmente analizzare criticamente la propria situazione finanziaria, personale o familiare che sia, e fissare obiettivi realistici di spesa e di risparmio. A quest’ultimo proposito può essere fondamentale, fin dall’inizio dell’attività professionale, predisporre oculati piani di risparmio i cui risultati ti torneranno utili sia per fronteggiare eventuali emergenze, sia quando finalmente ti troverai in pensione.
Le possibilità sono molte: piani di accumulo, fondi pensione privati, conti deposito ecc.; in questo può venirti d’aiuto un consulente finanziario, per esempio quello di un istituto bancario oppure il tuo commercialista di fiducia se ne hai uno.
La cessione del quinto: una preziosa alleata per chi si trova in pensione
Come accennato, una volta in pensione avrai la possibilità di realizzare sogni e progetti che da anni avevi nel cassetto. Tuttavia, gli imprevisti possono sempre verificarsi: spese mediche impreviste, un grave danno al motore dell’auto, un’improvvisa necessità economica di un figlio ecc.
In questi casi, un notevole alleato per i pensionati è la cosiddetta cessione del quinto. Si tratta di una nota forma di prestito personale non finalizzato (puoi cioè utilizzare il denaro ricevuto nel modo che ritieni più opportuno senza fornire spiegazioni di sorta all’erogante) caratterizzata dal fatto che la rata mensile non può eccedere il 20% (ovvero il quinto) dell’importo netto dell’assegno pensionistico mensile.
Una delle caratteristiche di questo prestito è che non è il pensionato che versa mensilmente la rata di rimborso, ma è l’ente pensionistico che effettua una trattenuta sull’assegno che viene poi trasferita alla banca o alla finanziaria che ha concesso il finanziamento. Al pensionato verrà quindi accreditata una somma decurtata della rata stabilita.
La cessione del quinto è un prodotto finanziario interessante perché consente di ottenere rapidamente una certa somma di denaro liquido che può essere restituita in periodo anche molto lungo (la durata massima è di 10 anni).
Fra i vantaggi di questo prestito sono da considerare il tasso di interesse solitamente molto conveniente e una rata fissa mensile ragionevole (20% al massimo). Altro plus della cessione del quinto è che è impossibile dimenticarsi di pagare una scadenza perché è l’ente pensionistico che provvede al trasferimento del denaro al creditore.
Libertà finanziaria in pensione: la strategia 50-30-20
La libertà finanziaria in pensione passa anche da una responsabile strategia di gestione delle entrate. Un metodo interessante è quello ideato da Elizabeth A. Warren, giurista statunitense, la strategia 50-30-20. È un metodo che si basa sulla suddivisione delle entrate nette nel seguente modo: 50% bisogni, 30% desideri, 20% risparmi.
Esempio: se il tuo introito mensile è di 2.000 euro mensili, secondo questo metodo dovresti destinare 1.000 euro ai bisogni (spese necessarie per vivere, rate di finanziamento, bollette ecc.), 600 euro ai desideri (vacanze, abbonamenti, cene fuori ecc.) e 400 euro ai risparmi (piani di accumulo, investimenti a breve termine ecc.).
E i parlamentari dopo quanti anni maturano il diritto alla pensione ???? … ah ah ah ah
Caro Pio, siamo alla follia, invece di dare più soldi ai pensionati, vogliono che si indebitino: è un segnale terribile cosa succederà delle liquidazioni le daranno agli eredi? Non se ne può più! Un caro saluto. Lilli Reolon