Come ha sottolineato nell’intervista esclusiva che ci ha rilasciato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, é evidente che qualcosa si é arenato nel confronto iniziato tra Governo e parti sociali, anche se non é dato sapere la ragione visto che il tema pensioni resta il fulcro di discussione dei lavoratori che vorrebbero comprendere quale sarà la loro sorte previdenziale. Molti si dicono esausti delle misure ‘tampone’, di quelle ‘ponte’, e vorrebbero poter contare su una riforma strutturale, con linee guida valide almeno per qualche anno, non a scadenza o sperimentali.
La riforma Fornero, dal canto suo, per quanto rigida, almeno ha tracciato linee guida tutt’oggi vigenti. Per comprendere a che punto siamo e se realmente il Governo abbia ancora intenzione di concedere qualcosa di ciò che i sindacati, dal canto loro, chiedono da mesi, ci siamo confrontati con uno dei massimi esperti in materia previdenziale, nonché giuslavorista, il Professor Giuliano Cazzola. Ne é emerso un confronto construttivo e un’intervista dal sapore ‘agrodolce‘ da cui emerge il reale stato dell’arte con una punta di ironia anche sul nome del nostro sito. Le sue dichiarazioni:
Pensioni per tutti o per nessuno? Parla Giuliano Cazzola
Pensionipertutti: Professor Cazzola, Proietti fa notare nell’intervista che ci ha rilasciato nei giorni scorsi come il Governo abbia assunto un atteggiamento imbarazzante nei confronti della tematica pensioni e come si siano fermati gli incontri iniziali intrappresi con le parti sociali. A suo avviso il Governo ha già deciso cosa ne sarà della prossima riforma pensioni oppure terrà conto delle richieste dei sindacati per concedere maggiore flessibilità in uscita?
Prof. Giuliano Cazzola: “Se le cose continuano così, cara Erica, dovrà cambiare nome al suo sito e chiamarlo non più pensione per tutti, ma pensione per nessuno. Non mi fraintenda. E’ evidente che le pensioni continueranno ad essere liquidate ed erogate. Io mi riferisco alla riforma di cui lei parla da tanto e che i sindacalisti periodicamente intervistati davano per fatta da tanto tempo esibendo una grande sicurezza per la sostenibilità della loro piattaforma. Non mi pare che il negoziato in corso abbia raggiunto dei punti fermi. Ho l’impressione che da quei tavoli si mandino di tanto in tanto dei segnali rassicuranti. Si faccia circolare quota 41 per tranquillizzare la Lega e di flessibilità in uscita per tenere buono il sindacato. Ma le priorità sono altre“
Pensionipertutti: Quali sono queste priorità?
Prof. Giuliano Cazzola: “Mi sembra che al primo posto ci stia il fisco. Se ha seguito il Congresso della Cgil avrà avuto questa impressione anche lei. Se legge l’articolo con cui Collettiva, il giornale online della Cgil, ha commentato le conclusioni di Landini, vedrà che le mie non sono sensazioni del tutto infondate. Anzi le segnalo un brano importante anche per facilità dei suoi lettori.
‘’Per questo la battaglia sul fisco diventa centrale. A sentire l’enfasi e il peso che Maurizio Landini carica su questo tema si capisce che la considera la madre di tutte le battaglie. Solo utilizzando quella leva che oggi schiaccia a terra lavoratori e lavoratrici dipendenti, pensionate e pensionati, su cui grava “il 94% dell’Irpef, in un Paese che ha 100 miliardi di euro di evasione” e nel quale le rendite di varia natura hanno unna tassazione inferiore a quella di lavoro e pensioni, si potrà permettere la crescita dei salari, recuperare soldi da investire nella sanità, nella scuola, in politiche industriali e produttive che diano nuova spinta all’occupazione’’.
Come vede – non che la cosa sia più di tanto importante – non vi sono riferimenti alle pensioni. Anche se Landini ne ha parlato nella relazione introduttiva. Ma è il nodo del fisco che è stato al centro del dibattito (significative le parole di Landini sul fisco nell’incontro con i partiti), anche degli interventi dei leader delle organizzazioni cugine. Del resto oggi il tema all’ordine del giorno è la delega fiscale.
Fisco e pensioni: quanto uno incide sull’altro?
Pensionipertutti: La questione fisco in ogni caso riguarda anche i pensionati, dico bene?
Prof. Giuliano Cazzola: “Si la questione del fisco riguarda anche i pensionati (il 33% dei contribuenti) che versano all’Erario circa 50 miliardi l’anno. Credo però che i sindacati abbiano il dover di tener conto di uno squilibrio di cui non si parla mai. Il 9,3% dei pensionati contribuenti paga quasi il 40% del totale IRPEF della categoria. Sul fronte opposto troviamo il 44,2% dei pensionati, che presenta un reddito inferiore a 15mila euro l’anno e che contribuisce per nemmeno il 7%. Nel mezzo si collocano i soggetti in quiescenza con redditi tra i 15 e i 35mila euro lordi l’anno, che corrispondono al 46,5% e versano il 54%.
Pensionipertutti: Vi sono alcuni aspetti che apprezza del dibattito sindacale? Crede che alcune delle misure proposte al Governo potranno mai vedere la luce?
Prof. Giuliano Cazzola: “Almeno, finalmente aggiungerei, ora nel dibattito sindacale cominciano ad entrare (sia pure con grave ritardo) altre valutazioni, tra cui l’emergenza demografica. Vi è la consapevolezza che il declino demografico stretto nella morsa della denatalità e dell’invecchiamento produrrà dei danni anche sul mercato del lavoro, non compensati neppure dall’immigrazione (il cui apporto dovrebbe aumentare). Tra qualche decennio verranno a mancare alcuni milioni (tra i 5 e i 6) di persone in età di lavoro. In tale contesto è evidente la mancata sostenibilità del sistema quando un maggior numero di pensioni provenienti da generazioni ‘’piene’’ finiranno a carico di coorti di contribuenti in numero inadeguato, per il semplice fatto che non sono neppure nati”
Cosa ne pensate delle osservazioni del Prof Cazzola? Ditecelo, se vi va, nell’apposita ‘sezione commenti del sito’. Ricordiamo, invece, a chi volesse riprendere parti delle dichiarazioni di Cazzola, che ringraziamo per la solita gentilezza, che, tratatndosi di esclusiva, si é tenuti a citare la fonte.
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Sito di moderati e perbenisti
Buongiorno a tutti,
faccio parte di una categoria di lavoratori per i quali era in discussione lo status di usurante; ovviamente non c’è stato concesso mentre hanno parlato di valorizzazione previdenziale dando maggior peso ai contributi previdenziali per ogni anno lavorato in questo settore; qualcuno sa spiegarmi cosa vuol dire?
grazie per l’attenzione
C’è una soluzione migliore per i lavoratori attuali:
1) eliminare i diritti acquisiti che valgono solo per i pensionati e ricalcolare tutte le pensioni-vitalizi-bonus ora in essere secondo i contributi versati, ma proprio tutte (tanto per non fare discriminazioni)
2) alzare i coefficienti
3) separare previdenza da assistenza
In alternativa rimane la protesta alla Francese
Non riusciamo , vuoi per incompetenza , vuoi i paletti europei direi di passare con le maniere francesi . Purtroppo è l’unica arma che ha il popolo per cambiare -in questo caso- la situazione.
Palchi nelle piazze a urlare , scioperi , show televisivi nauseanti ……ma basta !!!
Vede Prof. Cazzola, siamo alle solite, questo Governo sta dilapidando una marea di miliardi di euro, vogliamo dirla tutta??? è allora diciamola! 1°) quanti miliardi di euro ci costeranno gli studi di fattibilità del ponte sullo stretto, che non si farà mai??? 2°) quanto ci costa mantenere ogni anno “l’Ente Ponte sullo stretto”?? ( questo, mentre in sicilia abbiamo le trazzere per strade e le carrozze trainate dai buoi come mezzi pubblici) però poichè si debbono soddisfare le esigenze dei venditori di fumo della Lega, allora diventa tutto lecito (come è stato lecito spalmare in 80 anni, i 49 milioni di euro di rimborsi elettorali (percepiti indebitamente) 3°) quanto ci costa questa famigerata riforma fiscale (a 3 aliquote) che, ormai è più che chiaro andrà a favorire i redditi Alti?? 4°) quanti miliardi di euro ci costa il condono che serve a favorire gli evasori?? Egregio prof. Cazzola è inammissibile ed intollerabile che il sig. Salvini, Durigon, Giorgetti e la sig.ra Meloni, prima delle elezioni fanno promesse, “…subito quota 41 senza vincolo di età e pensioni minime a mille euro” adesso tutte le scuse sono buone per tirare il freno a mano e dire,…non si parte più, le risorse non bastano, però, forse tra un anno, anzi vediamo alla fine della legislatura, ed ancora lor signori hanno il coraggio di presentarsi in TV, con le facce di bronzo che, in confronto, i bronzi di Riace sembrano gommapiuma!!
vorrei che qualcuno mi spiegasse questo:oggi non ci sono 4 miliardi di euro per chi ha 41 di contributi
ma fra 2 anni ci saranno visto andremo con la fornero e i 4 miliardi sempre quelli sono o forse sperano che nel frattempo molti di noi passino a miglior vita?
Ale, non ci siamo capiti: il governo italiano non vuole infastidire l’europa che ci deve dare tanti soldi per il pnrr; i 41 anni di contributi se non sono legati ad un età e mi ha sorpreso che fosse 62 perchè pensavo ai 63 anni per un calcolo matematico: l’europa ha detto chiaro: ti do tanti soldi ma non per le pensioni; il 3 per mille sui fondi che arriveranno; tutto chiaro? e secondo me fino al 2026 sarà così; poi spero di sbagliarmi tantissimo; saluti a te e ai gestori del sito
Dottoressa Erica, le consegno umilmente le uniche 119 firme di cittadini che sul sito di petizioni charge org “pensioni atto finale” hanno creduto in un miracolo, questo è quello che sono riuscita e siamo riusciti ad ottenere in quasi quattro settimane … Ahimè, non c’è visibilità, non c’è volontà, non c’è fermezza e caparbietà, non c’è speranza di cambiamento, di rivalsa, di orgoglio nazionale e forse non c’è stata neanche la mia capacità del fare … Evidentemente, sono troppo piccola e troppo sola, contro un sistema che sembra un muro di gomma ben consolidato … Sventolo la bandiera francese … La mia l’ho riposta … Viva tutti quei paesi, dove l’unità nazionale accende i cuori e le speranze di giustizia e miglioramento sociale.
Faccio un ragionamento partendo dalla spesa sostenuta per le varie quote con fonti accertate dai vari siti di finanza:
Quota 100 è costata 23 miliardi di euro. ( 480.000 domande accettate ).
Quota 102 è costata 176 milioni di euro ( 3800 domande accettate ).
Quota 103 è costata 476 milioni di euro con previsione 1,2 miliardi nel 2024.
E siamo entrati nel 5° anno di sistema quote che in totale è costato 23,6 miliardi.
A parte il fatto che le quote avrebbero avuto un senso a decrescere e cioè partire da una quota 103 e scendere a quota 100 negli anni, facendo l’inverso invece hai mandato in pensione gente giovane con pochi contributi ed hai tenuto al lavoro persone molto più anziane ( 65-66 ) e altre con più contributi ( 40-41-42 ). Quindi era una menzogna voler cambiare la Fornero !!!! Se i presupposti erano la troppa anzianità o i troppi contributi utili della Fornero perchè hai mandato in pensione gente con soli 62-38 che il lavoro e uno stipendio lo avevano regolarmente ? Dove finisce la logica comincia la Lega. La logica avrebbe voluto che ad andare in pensione prima erano quei lavoratori disoccupati o licenziati che oltre una certa età non erano più ricollocabili nel mondo del lavoro con qualsiasi N° di contributi avessero. Al secondo punto i più anziani a scalare dai 66-65-64 abbassando quindi la vecchiaia. Al terzo punto chi aveva un numero elevato di contributi. Si sarebbe arrivati nel quinquennio ad avere una Fornero con dei requisiti più accettabili e a livello europeo, il tutto spendendo la stessa cifra se non addirittura meno, perchè chi è rimasto escluso nel frattempo si è pensionato lo stesso ma con l’assegno pieno mentre quei 23 miliardi hanno solo regalato un anticipo ingiustificato solo a qualcuno, i meno meritevoli che oggi a quell’età ( 62 )e con i pochi contributi (38 ), staranno facendo sicuramente un lavoro in nero portando a casa un doppio assegno, pensione+ nero, occupando il posto di chi un lavoro lo cerca davvero. Una vergogna e un suicidio sociale.
caro Franco Giuseppe; il tuo ragionamento fila che è una meraviglia ma dimentichi tantissimi particolari e adesso li evidenziamo: ti sei concentrato sugli ultimi 3 provvedimenti e cioè quota 100- 102-103; legittimo, sono i più recenti ma fra i 3 c’è un abisso: se noti in quota 100 si parla di quasi mezzo milione di persone, degli altri 2 provvedimenti 4 gatti; secondo te perchè è così scandaloso mezzo milione di persone tra il 2019 e il 2021 ma potevano anche successivamente? allora andiamo al 2011; quando all’improvviso da che c’erano le varie quote e c’era pure prima la legge Sacconi Brunetta si è passati a 1 legge: Fornero; tu in ogni occasione massacri quota 100 e non massacri la legge Fornero ; dici che sei stato costretto a sorbirti per intero la legge Fornero e cosa fai? massacri quota 100; ma andiamo ancora prima della legge Fornero e della legge Sacconi brunetta: da quanti anni ci sono le quote? da 20 anni se non più; ed era 35 e 57 fino ad arrivare ai 35 e 60; ma andiamo ancora prima: perchè non massacri le baby pensioni? c’è stata gente che è andata in pensione a 40 anni (età, non contributi); questo è il vero scandalo; io dovrei dire peste e corna di quota 100 visto che hanno messo il limite a 62 anni e io l’avevo già raggiunta a 61; ci voleva dopo che per molti anni non c’era alcuna alternativa; dici che è scandaloso che persone di 62 anni con 38 di contributi sono andati in pensione? era il minimo di 62 e 38 ma le statistiche dicono che molti avevano 63-64-65 anni e anche 39-40; dici che abbassando l’età gradatamente a 66-65 anni sarebbe stato meglio? certo; l’europa te l’avrebbe permesso? forse si, ma secondo me no; il vero scandalo sono state le baby pensioni ; erano favori in cambio di voti; comunque Franco Giuseppe visto che sei un acuto osservatore fatti una cultura sulle baby pensioni; ti saluto sempre con il massimo rispetto perchè sei un grande punto di riferimento per questo sito; saluti ai gestori del sito
Che non vogliano fare niente o poco più di niente per le pensioni francamente si era capito.
Detto questo è già tanto se prorogheranno le attuali forme di uscita che accontentano pochi e scontentano quasi tutti e sopratutto si spera che non peggiorino la Fornero.
Staremo a vedere quello che succederà ma ad oggi sono molto pessimista
Prof. Cazzola, è così difficile ipotizzare pensioni anticipate per tutti a costo zero?
Mi sa che stiamo perdendo il senno.
Io credo sia difficilissimo perché è una delle conseguenze del sistema economico vigente.
Ovvero a un sistema che si regge sulle CRISI; al ricorrere di CRISI su CRISI.
Infatti ho l’impressione che si stia tornando velocemente alla situazione del 2011 iniziata con le CRISI bancarie, del debito pubblico e privato.
Ora, da un anno, ci ritroviamo con le problematiche dovute al costo dell’energia, a parlare di armamenti, al ritorno di una elevata inflazione, di una imminente probabile recessione , ecc. ecc.
E mentre Macron, l’ultimo neoliberale, porterà a 43 anni nel 2027 la soglia contributiva per accedere liberamente a percepire la pensione completa (il limite attuale della nostra anticipata); qui si resta immobili, fermi alle promesse mancate.
Dimenticandoci forse che se si scava un poco più a fondo alla ricerca delle ragioni che ci hanno portato a questo, le ritroveremmo in buona parte in quanto iniziato negli anni 80.
Già, ma chi lo fa questo sforzo di capire le ragioni profonde del disagio e dell’ingiustizia in cui siamo costretti a vivere? Purtroppo il potere prospera sull’ ignoranza dei più. D’altra parte, se la maggioranza delle persone fosse consapevole delle reali motivazioni di ciò che accade il giorno dopo sarebbe la Rivoluzione (quella vera, però, non le “finte” rivoluzioni del passato).
Dottoressa Erica, le consegno umilmente le uniche 119 firme di cittadini “nostrani” che sul sito di petizioni charge org “pensioni atto finale” hanno creduto in un miracolo, questo è quello che sono riuscita e siamo riusciti ad ottenere in quasi quattro settimane … Ahimè, non c’è visibilità, non c’è volontà, non c’è fermezza e caparbietà, non c’è speranza di cambiamento, di rivalsa, di orgoglio nazionale e forse non c’è stata neanche la mia capacità del fare … Evidentemente, sono troppo piccola e troppo sola, contro un sistema che sembra un muro di gomma ben consolidato … Sventolo la bandiera francese … La mia l’ho riposta … Viva tutti quei paesi, dove l’unità nazionale accende i cuori e le speranze di giustizia e miglioramento
sociale.
Egregio Cazzola, proporrei di calare, in percentuale sul percepito, le pensioni già in essere; magari zero fino a 1500, 2% da 1501 a 3000, 5% da 3001 a 5000 e 10% oltre i 5001; come dice ? Si tratta di diritti acquisiti, già, solo noi non abbiamo diritti…è incostituzionale, allora si cambi la costituzione. La verità è che a lei non ne frega niente, come ad altri.
Un saluto ai gestori del sito
Come ho già detto più volte in Belgio stavano messi peggio di noi. Hanno fatto una seria spending review e sono andati in attivo.
Si potrebbero ricavare centinaia di miliardi sprecati. Lo diceva Cottarelli non io.
Qui invece tagliano le spese per i poveri e la sanità. E tartassano di imposte i pensionati.
Sono troppo vecchio per fare la rivoluzione.
Buongiorno! Spero che riprendano, al più presto, gli incontri tra Governo Italiano e parti sociali e che si torni a parlare di Riforma Previdenziale. Ringrazio tutti vivamente.
Speriamo Teodora, ma sembra tutto arenato!
SIGNORI L’UNICA RISOLUZIONE E’ : SCIOPERO GENERALE!!!!
CI HANNO PRESO IN GIRO, ALLE ELEZIONI MILLE PROMESSE NON MANTENUTE!!!
VEDIAMO I NOSTRI CUGINI FRANCESI
SONO FURIOSO
QUOTA 41 SENZA PALETTI, SIGNORA MELONI CI HA DELUSO!!!!!!
MARCO
Caro il problema è la presidente della commissione europea che ricatta e costringe le nazioni europee ad alzare gli anni per la pensione ….occorre cambiare e dare il voto alle europee solo a chi presentera’ un chiaro e realistico prospetto pensionistico a favore dei lavoratori iniziando a trovare i soldi togliendoli da quei miliardi dedicati alla guerra…
Santo
Evidentemente a Cazzola piace non solo il titolo del sito in Pensione per nessuno, ma ci augura che tutto questo avverrà, tanto l’importante avere la sua pensione:
Vergogna non dovrebbe e non merita neppure di essere nominato
E’ vero la priorità dello stato italiano è fare quadrare il bilancio entrate uscite .
Entrate = fisco . Pensioni = uscite
Prima di pensare alle uscire lo stato deve pensare alle entrate , ma se le entrate calano per evasione fiscale, per buracrazia, per truffe sul 110 di svariati miliardi ! , per paradisi fiscali, per la furbizia dove gli italiani sono i primi al mondo , etc.. etc.. etc.. come fa lo stato a pensare alle uscite ?
Il costo di una uscita flessibile 62 o 41 , fra l’altro a carico del pensionato stesso sarebbe ridicolo in confronto a quanto lo stato perde sulle entrate . Ma è più facile per lo stato distruggere opzione donna che recuperare un miliardo di evasione .. come mai ? Perchè certi interessi non si possono toccare .
E quindi chi deve pagare il conto naturalmente quelli che sono trasparenti con reddito fisso lavoratori e pensionati . In una economia interamente digitalizzata tutto sarebbe sotto controllo e nessuno potrebbe più evadere ma figuriamoci si alza il tetto del contante ,si aumenta la burocrazia … il 110 ne è un esempio una burocrazia allucinante fuori controllo che ha permesso truffe per miliardi di euro . Finalmente i sindacati si stanno iniziando a muovere per uno sciopero generale ma bisognerebbe scioperare non per le pensioni ma per tutto il sistema italia che non funziona .
“Tra qualche decennio verranno a mancare alcuni milioni (tra i 5 e i 6) di persone in età di lavoro.” In un’ottica passiva, arrendevole, fatalista cioè in un’ottica NON POLITICA l’unica è assecondare la contrazione contraendo spese e servizi. Se passa questo atteggiamento, e sta passando non per le parole di Cazzola che meramente descrive, la società avrà enormi problemi che non sto ad elencare, tanto la storia li presenterà dettagliatamente, e le problematiche pensionistiche non saranno le più rilevanti. Spero che questo atteggiamento non contagi ad esempio anche l’ambito sanitario altrimenti il medico, fatta la diagnosi e constatato il trend in deterioramento, non manderà in farmacia ma alle pompe funebri.
Se ci saranno 5o6 milioni di pensioni nuove
Ci saranno anche (penso di più) altre pensioni baby e contributive che verranno a mancare
Quindi non cerchiamo scuse
Questo sito è la massima espressione di informazione e protesta che esiste in questo paese !!!! Dobbiamo purtroppo imparare da loro !!!
https://tg24.sky.it/mondo/2023/03/23/sciopero-francia-riforma-pensioni-oggi
Per cui in Francia l’ eta’ pensionabile passa da 62 a 64 anni… per cui in itaglia da 67 a 69 anni ?
Su questo sicuro che non perderanno tempo in supercazzole
Il sig.Cazzola ha dimenticato di dire che da sempre Landini ha sostenuto che bisogna abbassare le tasse sul lavoro dipendente e se adesso la battaglia sul fisco è diventata centrale e aggiungo necessaria è a causa della riforma fiscale annunciata da questo governo che farà si che chi ha un reddito di 25/30 mila euro annui avrà un’aliquota invariata o addirittura più alta uguale a quella di chi guadagna il doppio o più.Saluti
Cosa ne penso sig.ra Erica? Dobbiamo fare in modo che smettano di proporre placebo, ci occorrono farmaci salvavita! Infatti, penso che se questi economi-politologi non smetteranno di parlare a vuoto, l’Italia rimarrà senza figli e quei pochi andranno a lavorare in altre nazioni, spero in Francia, se vogliono scoprire uno spirito nazionale e solidale e non corporativo come in questa landa desolata creata nella furbizia e nell’individualismo, dove ognuno tira l’acqua sempre e solo al proprio mulino. Mai come questa volta, mi sono vergognato di essere italiano.
Flessibilità, pensione anticipata facoltativa oltre i 62 anni, senza costi aggiuntivi per INPS.
OD e lavori usuranti. Se si va oltre sono chiacchere inutili e proposte irricevibili da parte del Governo. La politica è l’arte del possibile e non il mondo dei sogni.
Purtroppo il Pensionato Cazzola è realista e non fa altro che fotografare la situazione attuale che si traduce in governo fermo e sindacato immobile.
Dal mio punto di vista il Sindacata ha preteso troppo e il famoso detto che troppo vuole nulla stringe si è materializzato. Visto come siamo ridotti non si può chiedere tutto e subito e cioè quota 41, flessibilità in uscita a 62 anni, opzione donna con i vecchi requisiti, ecc.
Secondo me bastava almeno in questo momento richiedere poche cose ma concrete ad esempio:
1. OD con i vecchi requisiti perché è giusto mantenere le promesse almeno per le donne visto che la maggior parte delle volte devono occuparsi di genitori anziani e nipoti;
2. Abbassare l’età di uscita della Fornero da 67 anni a 65 mantenendo comunque l’impianto generale.
Poteva essere un piccolo passo in attesa della riforma vera e propria da fare nel 2024 e invece non abbiamo ottenuto nulla.
Per quanto riguarda il dott. Cazzola meglio non ricordare che lui è andato in pensione ben prima di quando andremo noi comuni mortali.
con l’evasione fiscale esistente in Italia le pensioni possono esserci per tutti.
meglio investire in armi che in sanità e pensioni?
Vive la France, stanno indicando al strada percorrere…