berlusconi fornero

Morte Berlusconi: quale impatto sulla riforma pensioni e a chi la sua eredità politica?

La morte di Silvio Berlusconi ed i funerali di Stato hanno fatto molto discutere l’opinione pubblica, hanno creato grande scalpore mediatico ed in questi giorni l’attenzione è stata catalizzata da questo evento. Silvio Berlusconi era un personaggio molto noto negli ambienti politici, un imprenditore e un uomo che già in vita ha sempre fatto discutere. Cosa accadrà oggi, chi prenderà la sua eredità politica? quale impatto avrà la sua dipartita sul suo partito e sulla riforma delle pensioni? Queste sono alcune delle domande che abbiamo voluto fare al nostro esperto previdenziale il Dott. Claudio Maria Perfetto, sul sito non siamo soliti, eccetto i sondaggi poltiici, a parlar molto di politica preferiamo sempre darvi il punto sul fronte pensioni. Ma crediamo che affrontare l’argomento a 360° gradi questa volta possa far emergere delle riflessioni significative, anche perché nel bene o nel male la morte di Berlusconi avrà un impatto su molti fronti. Ringraziano di cuore il Dott. Perfetto per essersi prestato ad una non facile intervista, a cui solo una persona saggia e super partes avrebbe potuto prestarsi. A voi l’intervista esclusiva che per la lunghezza e l’importanza dei contenuti divideremo in due parti, la prima si occuperà più dell’eredità politica di Berlusconi la seconda sarà più mirata alla riforma pensioni. Buona lettura:

Morte Berlusconi: A chi andrà la sua eredità politica, doverosi i funerali di Stato?

Pensionipertutti: Dott. Perfetto, gli ultimi avvenimenti di questi giorni stanno facendo tanto discutere l’opinione pubblica e politica. Mi riferisco alla morte di Silvio Berlusconi. Funerali di Stato, una folta rappresentanza del mondo politico italiano ed estero, partecipazione di migliaia di comuni cittadini. Qual è stata la prima cosa che lei ha pensato quando ha saputo della morte di Berlusconi?

Dott Perfetto:Le dirò, la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho saputo della morte di Berlusconi è stato l’incipit della poesia “Il cinque maggio”, l’ode che Alessandro Manzoni scrisse in occasione della morte di Napoleone Bonaparte: “Ei fu”.  Due monosillabi che sottendono un’esistenza intera. Che si tratti di un Imperatore, o di un Cavaliere, è di poco conto dinanzi alla morte, perché la morte è come una “livella”: rende tutti uguali.

Pensionipertutti: Bellissimo riferimento e molto calzante direi, e per quanto riguarda invece la politica, cosa ne sarà della destra da oggi in poi? È un capitolo di storia importante, ci vuole dire la sua opinione?

Dott. Perfetto: “In genere evito di parlare di politica. Non perché non mi appassioni parlarne, ma piuttosto perché non trovo interlocutori con i quali potermi sintonizzare sulla stessa lunghezza d’onda. E questo non dipende dal fatto che i miei interlocutori siano di sinistra, di centro, o di destra.

Pensionipertutti: E da che cosa dipende allora, scusi se insisto ma la sua opinione mi interessa particolarmente, perché in questi mesi, anche quando si é parlato di argomenti ‘scomodi’ a livello previdenziale lei non si è mai tirato indietro, mai ha scritto solo per ‘compiacere’ il lettore, ma dando sempre un punto di vista ‘onesto’ e ‘super partes’, questo vorrei

Dott. Perfetto: “Se insiste e ci tiene così tanto, Va bene, le dirò la mia opinione. Quando penso alla politica non mi viene in mente alcun politico italiano. Non mi è stato mai dato di vedere un politico italiano che abbia mai avuto a cuore le sorti d’Italia. Non occorre che mi si ricordi la Storia d’Italia. Io mi riferisco al periodo da me vissuto, da quando cioè ho cominciato a votare all’età di diciotto anni. Per me il politico è colui che ha a cuore le sorti della nazione, colui che pensa ai bisogni degli altri ancora prima che ai bisogni propri, colui che sviluppa progressivamente una visione interiore di natura spirituale. Spiritualità non significa religione. La religione spesso divide, la spiritualità invece unisce. Da cosa sono uniti i nostri politici, propensi più a dequalificarsi l’un l’altro che a trovare punti comuni ai loro programmi? A quali bisogni umani essi danno riposte, essendo impegnati più a gestire la contabilità nazionale che a provvedere al benessere dei cittadini? Politico fu Mahatma Gandhi. Berlusconi fu un abile imprenditore, ha dato lavoro a migliaia di persone, ma politico non lo fu giammai. Lei mi domandava cosa ne sarà della destra da oggi in poi. Ebbene, penso che Forza Italia sia destinata a cambiare pelle, ma non la rotta. Non vedo al momento alcuno dotato dello stesso carisma di Berlusconi tale da potere rappresentare Forza Italia così come Berlusconi l’ha rappresentata, anzi, incarnata.

Pensionipertutti: “Incarnata?

Dott. Perfetto:Sì, proprio così, “incarnata”, allorquando Berlusconi, diventando presidente di una squadra di calcio, da magistrale comunicatore qual era, trovò la formula magica per attirare voti di milioni di elettori associando il nome del partito al grido di incoraggiamento “Forza Italia!” che milioni di tifosi italiani rivolgono alla squadra nazionale.

Pensionipertutti: Non ci avevo mai pensato, all’associazione tra il nome del partito ‘Forza Italia’ ed il grido di incoraggiamento dei tifosi, così fosse, idea comunque originale, a mio modesto parere, se non brillante. Ma quindi l’eredità politica di Berlusconi a suo avviso chi la prenderà, se non vi è nessun leader ‘degno’ di poter rappresentare Forza Italia?

Dott. Perfetto: Mi è facile pensare che molti deputati ed elettori di Forza Italia possano migrare verso Fratelli d’Italia – in fondo, da FI a F(d)I c’è solo la breve distanza di una “d”. Giorgia Meloni acquisirebbe, di fatto, l’eredità politica di Silvio Berlusconi. La destra di Giorgia Meloni accrescerebbe – e di molto, c’è da aspettarsi – il suo distacco dagli altri partiti.

Riforma pensioni, quali ricadute avrà la morte di Berlusconi sul Governo?

Pensionipertutti: Lei dice che la destra di Giorgia Meloni, cioè Fratelli d’Italia, vedrebbe crescere il suo distacco dagli altri partiti, e quindi anche dalla Lega. Fratelli d’Italia acquisirebbe quindi un peso ancora maggiore all’interno della coalizione di Governo. A seguito di ciò, quali ricadute lei vedrebbe sulla Riforma delle pensioni?

A questa domanda ed a molte altre il Dott Perfetto non si é sottratto, ma come anticipavo in apertura, vista la lunghezza e lo spessore delle risposte, dedicheremo l’articolo di domani alla seconda parte dell’intervista al Dott. Perfetto. Dove il fulcro sarà la questione previdenziale, cosa potrebbe cambiare?

Ringraziamo davvero di cuore il Dott. Perfetto per la disponibilità che lo contraddistingue, e vi chiediamo, se vi va, di dirci la vostra prima impressione, nella sezione commenti del sito, relativamente alle considerazioni qui fatte. Anche secondo voi l’eredità politica di Berlusconi andrà in mano di Giorgia Meloni?

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

4 commenti su “Morte Berlusconi: quale impatto sulla riforma pensioni e a chi la sua eredità politica?

  1. Splendida intervista a cui è fatica far seguire un commento. Personalmente più che la morte di S.B. mi preoccupa la vita politica di S.B. e le sue negative conseguenze. E ancora più preoccupante è la corsa a tesserne l’inoportuno elogio. Personalmente mi ha fatto vergognare molte volte e la stampa estera ha fatto spesso eco alle sue incapacità, anche lo spread più volte si è espresso in modo significativo e negativo oltre ad altri indici. Il popolo italiano non è smemorato e non ha tutto questo bisogno che qualcuno ne guidi l’intendere. Non mi compiaccio ne auguro la morte a nessuno ma per il resto condivido a pieno le considerazioni di Oliviero Toscani. S.B. uno dei maggiori fautori del deficit, un depauperatore a mani basse della figura femminile, dello sport e dello spirito imprenditoriale ecc. Una diffusione sistematica ed assolutizzante della mentalità del busines man in ogni ambito della vita. Una legittimazione della manipolazione in ogni ambito della vita. Purtroppo la sua eredità non andrà perduta. Solo una domanda mi rimane, quando in politica si esalta contro ogni evidenza, in questo caso dove si vuole arrivare? Quale nefandezza si vuole giustificare?

    1. Sig. Bernardo, stimolato dalle sue riflessioni, vengo a parlare di Berlusconi, non a tesserne l’elogio.

      Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto assieme alle loro ossa. E così sia di Berlusconi.

      Il fotografo Toscani dice che “Berlusconi è stato la rovina dell’Italia, in tutto: la sua etica, la sua educazione, il modo di trattare le donne” (Adnkronos, 21 giugno 2023).

      Se così è stato, fu certo una colpa grave e in modo grave Berlusconi l’ha scontata.

      Egli non era mio amico, né mai ci siamo conosciuti di persona. Eppure, mai ho provato verso di lui alcun sentimento di rancore, nemmeno quando in terra di Germania mi ricordavano di lui con sorriso di scherno il “Bunga Bunga”.

      Il fotografo Toscani dice che “Se parliamo di Berlusconi all’estero ci prendono in giro” (Adnkronos, 21 giugno 2023). E Toscani ha ragione nell’affermare ciò che afferma.

      Ma è forse questo motivo per provare amarezza verso un nostro connazionale in terra estera?

      Oh no. Di Berlusconi si può dire tutto il male che si vuole, ma non che non fosse un italiano!

      Italia era la sua Patria, e Forza Italia la sua forza. Si può forse negare questa verità?

      Quando Berlusconi fondò Forza Italia il 18 gennaio 1994, divenendone Presidente, lo fece forse in vista del campionato mondiale di calcio la cui finale si sarebbe disputata negli Stati uniti il 17 luglio 1994? Proprio quella finale di Brasile-Italia, vinta dal Brasile per 3-2, dopo lo 0-0 maturato fino alla fine dei supplementari? Forse, sarà pure così. Forse.

      Ma certamente per quella partita di calcio persa, furono in molti gli italiani a piangere. Forse, Berlusconi ha lacrimato egli pure assieme ai tifosi che incoraggiavano col grido di “Forza Italia!” non solo la squadra nazionale ma anche il suo partito appena nato. Forse.

      Io non parlo per smentire ciò che Toscani ha detto: parlo soltanto di quel che so.

      Molti hanno amato Berlusconi, e ne avevano ragione; quale ragione dunque impedisce loro ora di piangere per lui?

      Io non ho amato Berlusconi, né l’ho odiato. Ma ora il mio cuore si trova là, nella bara con Berlusconi, altrimenti non avrei potuto concedere questa intervista, perché non avrei potuto parlare di Berlusconi come ne ho parlato. Come ne parlo. Ed ora, in quella bara, c’è un grande silenzio.

      Ed anch’io debbo tacermi in segno di rispetto. Per uno che sia pure a modo suo è stato più Grande dei nani che l’hanno circondato.

  2. secondo me si rafforzerà ulteriormente il partito di Giorgia Meloni; almeno credo; sulle pensioni la vedo nerissima; saluti al dott. Perfetto e ai gestori del sito

  3. Dottor Perfetto qualche tempo fa scrissi che entrando a Montecitorio guardandomi intorno avrei faticato ad affidare le mie sorti a qualcuno che sedeva su quei banchi ebbene mi fa piacere constatare che anche lei più o meno è della mia stessa idea. Detto questo l’unico politico che io ricordi con piacere avendolo letto sui libri di storia fu Camillo Benso conte di Cavour il quale disse ai suoi sottoposti che non avrebbero voluto pagare né il treno né il bus che pagandolo avrebbero rappresentato meglio il popolo da cui sono stati eletti. Ad oggi è il buio totale e lo dico senza nessuna vena polemica i risultati in qualunque campo amministrato dal ministro di turno (scusate il giro di parole)sono stati negativi e non hanno prodotto i risultati che tutti noi auspicavamo. Prevedo tempi bui ovviamente spero di sbagliare previsione per il bene del paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su