La Toscana resta per un’altra settimana in Zona Arancione. È la decisione presa ieri dalla cabina di regia del ministero della Salute, dopo l’analisi dei dati epidemiologici della nostra regione, non accogliendo quindi le richieste del governatore Eugenio Giani. Il nuovo punto sui numeri toscani del coronavirus sarà fatto venerdì 18 dicembre: significa che la Toscana non potrà tornare in Zona Gialla prima di domenica 20 dicembre. E quello sarà l’unico giorno in cui sarà possibile varcare i confini regionali, perché dal giorno successivo, lunedì 21, scatteranno le nuove limitazioni per le festività natalizie, che dureranno fino al 7 gennaio. Buone notizie invece per molte altre regioni che sono passata da ieri in zona gialla, a partire da Piemonte e Lombardia fino a Basilicata e Calabria. C’è uno spiraglio per gli spostamenti tra comuni di zona gialla anche durante le feste, ecco le ultime notizie.
Ultime novità DPCM Natale 2020: Polemica in Toscana, resta zona arancione
Come detto, nessun cambiamento quindi per la Toscana, nonostante il pressing del presidente della Regione, Eugenio Giani che resta Zona Arancione, nonostante su Facebook Giani avesse scritto: “Per la minor pressione, a Firenze chiude il reparto con 22 posti letto Covid high care ricavato per l’emergenza all’ex ospedale Palagi. Non abbassiamo la guardia, continuiamo a fare la nostra parte”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, più prudente, aveva affermato: «La cosa importante è che tutti, dalle imprese ai cittadini, sappiano con chiarezza, semplicità e trasparenza, perché appunto la Toscana è in Zona Arancione. Lo dico senza alcun tipo di polemica. Mi appello al ministro Roberto Speranza perché le motivazioni e i criteri siano comunicati e spiegati in modo chiaro e trasparente”.
La speranza di diventare gialli era condivisa anche dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi: “I dati sui contagi sono assolutamente confortanti in Toscana. A Roma non devono insistere troppo sui tecnicismi che stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese. Regioni messe molto peggio della Toscana sono in Zona Gialla”. Attacco anche della Confcommercio toscana che dice: “Non ci sentiamo rappresentati da queste istituzioni. Quelle nazionali, che non tengono conto delle nostre ragioni, e quelle locali incapaci di farle valere. Quando si mischia incompetenza, incapacità ed inadeguatezza al ruolo tutto è possibile, anche questo schiaffo. Non a noi ma alla Toscana nel suo complesso”.
Nuovo DPCM Dicembre 2020: SI a spostamenti tra comuni in zona gialla? Ecco cosa si può fare
Il governo ha aperto uno spiraglio sullo spostamento tra i piccoli comuni durante le feste per le regioni come il Piemonte e la Lombardia che sono passate in zona Gialla. “Ho ricevuto la telefonata del ministro della Salute Roberto Speranza – ha comunicato il governatore Alberto Cirio -; è un risultato importante perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti finora”.
Ricordiamo quindi cosa si può fare in zona gialla: si agli spostamenti negli altri Comuni e nelle Regioni dello stesso colore, aperti gli impianti sportivi che hanno spazi all’aperto, e via libera a colazioni, pranzi e aperitivi: bar, ristoranti e locali di somministrazione potranno rimanere aperti fino alle 18 Resta attivo il coprifuoco: vietato muoversi dalle 22, salvo necessità. L’ultimo dpcm del premier Giuseppe Conte, inoltre, ha posto un veto preciso a prescindere dal colore del proprio territorio: gli italiani non potranno uscire dal proprio Comune di residenza il 25 dicembre, il 26 e il 1 gennaio.
Un divieto che ha innalzato le polemiche degli enti locali, e ha spinto il governatore Cirio ha scrivere un’accorata lettera al presidente del Consiglio chiedendogli di permettere gli spostamenti tra i paesi di piccole dimensioni, in particolare per la necessità di ricongiungimento familiare. Il sì ufficiale non c’è ancora, ma un’apertura sì: «Pare che la nostra richiesta – ha spiegato abbia avuto un peso importante sulle valutazioni del governo». Ciò che non è ancora chiaro, quindi, sono le modalità. Quel che è quasi certo è che si introdurrà la motivazione «psico-fisica»: in altre parole, sarà possibile recarsi fuori residenza da un parente anziano solo. Come scrive il Corriere per, “Con l’introduzione di limiti chilometrici e di territori, però, si rischia un paradosso: che chi vive a Barolo in provincia di Cuneo potrà andare a fare il pranzo natalizio dai parenti di Alba, ma il giovane che si è trasferito a Torino non potrò in ogni caso andare a trovare i genitori fuori città”. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
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