Covid-Zona-gialla

Nuovo lockdown: 6 regioni a rischio zona Arancione, i comuni in zona rossa

Come ormai di consueto, dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore della Sanità alcune regioni, potrebbero avere un Rt superiore all’1 e cambiare classe di rischio passando così da zona gialla a zona arancione. Il Governo sta quindi aspettando gli esiti del monitoraggio per decidere se passare a zona arancione ben sei regioni a rischio, che sono: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. Situazione ancora peggiore in Toscana e Abruzzo, soprattutto in quest’ultima regione infatti ci sono già due province in zona rossa, quelle di Pescara e Chieti. Da venerdì c’è il serio rischio che l’intera regione sfori l’indice Rt 1.25 (il limite per passare in rosso).

Zona gialla e arancione: i cambi delle regioni a rischio

Come detto quindi sono ben sei le regioni a rischio che potrebbero passare nel week-end in zona arancione: Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia,Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. Per quanto riguarda la situazione della regione sabauda lo conferma l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, in un’intervista a Grp: “I dati sull’andamento dell’epidemia sono positivi, il parametro Rt resta, anche se di poco, sotto 1, dunque la Regione dovrebbe rimanere un’altra settimana in zona gialla, ma la decisione finalepetta a Roma”.

Ricordiamo che un nuovo passaggio delle regioni da zona gialla a zona arancione significherebbe circolazione solo nel Comune di residenza e bar e ristoranti chiusi, con possibilità di fare asporto dalle 5 alle 18, prolungata alle 22 per i ristoranti. Le consegne a domicilio restano senza limiti di orario. Anche i musei sarebbero di nuovo obbligati a sbarrare le porte ai visitatori. Nessun cambiamento per le scuole, nemmeno alle superiori: qui la didattica resterebbe in presenza al 50 per cento. Intantoanche le Rsa lanciano un nuovo grido d’allarme.

Il vicepresidente dell’associazione di gestori, Confapi Sanità, Michele Colaci, è netto: “A fine marzo, con la fine del blocco dei licenziamenti, rischiamo di lasciare a casa il 20 per cento degli oss, ottomila persone». Tutto ciò perché l’occupazione dei letti non supera il 70 per cento, dato che le Asl non stanno più inserendo gli anziani nelle strutture, le tariffe andrebbero riviste e i ristori per le spese extra causa Covid non sono ancora arrivati”.

Nuovo Lockdown locale anche nel weekend per alcuni comuni

In ogni caso per scongiurare il lockdown nazionale il Governo continuerà con lockdown locali, soprattutto per il rischio derivante da nuove varianti. Ad esempio in in Lombardia sono state istituite quattro nuove zone rosse, per circoscrivere alcune aree a rischio per l’esplosione di nuovi casi e di varianti. I comuni interessati sono: Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù. I quattro comuni verranno “chiusi” fino al 24 febbraio come stabilisce l’ordinanza il presidente della Regione Attilio Fontana.

Anche in Abruzzo, il presidente Marco Marsilio ha emanato nei giorni scorsi un’ordinanza più restrittiva per le province di Chieti e Pescara a cui viene applicato il regime di zona rossa. Dal 15 febbraio, e per 14 giorni, è in zona rossa Roccagorga, paese di circa 4mila abitanti in provincia di Latina. Infine in Umbria tutta la provincia di Perugia sei piccoli comuni del Ternano (Lugnano in Teverina, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Amelia, San Venanzo e Montegabbione) sono in zona rossa.

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