Opzione donna 2023, ripristino requisiti o allargamento platea? Parla Armiliato

In questi giorni si stanno susseguendo molte notizie circa l’istituto dell’opzione donna ed inoltre sono state presentate anche alcune risoluzioni quella dell’onorevole Rizzetto (FdI), e quella dell’onorevole Tenerini (FI), entrambe non risolverebbero in toto il problema ma hanno dalla loro la bontà di tenere alti i riflettori sulla questione. Le lavoratrici chiaramente dalla loro paiono ‘sorde’ ad ogni misura che punti all’allargamento di platea , per loro l’unica soluzione ammissibile è il ripristino dei requisiti originari, in quanto questo era stato loro promesso in campagna elettorale e molte erano convinte di essere prossime alla pensione.

Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del CODS, dalla sua fa notare come sia importante prendere parte alle iniziative e non solo ‘lamentarsi’ per la risoluzione del problema, invita dunque le iscritte a non perdere di vista il focus per cui è stato istituito il Comitato, che non è certo quello di raccogliere insulti e commenti negativi nei confronti di chi amministra o dei politici, ma deve servire come ponte per tenere aperto il dibattito con i sindacati ed il Governo. Di seguito l’intervista che ci ha rilasciato in cui facciamo il punto al 5 agosto.

Pensioni 2024, opzione donna: L’intervista ad Orietta Armiliato

Pensionipertutti: Orietta Armiliato può dirci a che punto siamo con l’Opzione donna al 5 agosto 2023, mi pare che gli animi delle sue iscritte siano un pochino esagitati, forse a causa delle poche mosse in avanti fatte ad oggi dall’attuale Governo per ripristinare la misura, la mia percezione è corrretta?

Orietta Armiliato: “Guardi Erica, la sua intervista ‘cade a fagiolo’ perché mi permette di mettere i punti sulle “i ” nel comitato che ho fondato e che amministro, mi pare che, effettivamente,  sotto l’ombrellone, del quale quest’estate abbiamo ottimizzato l’utilizzo tant’è che lo stiamo adoperando più per ripararci dalla pioggia che dal sole, stiamo assistendo ad un preoccupante crescita del disagio sociale.

Disagio che si manifesta anche nella scarsa lucidità con la quale si commentano le notizie sia attraverso gli strumenti di comunicazione nazionali sia sui Social che ci ritornano un’istantanea poco edificante di una popolazione che oramai é contro Tutto e Tutti.

A torto? A ragione? Difficile da dire anche perché, teoricamente, il diritto alla critica dovrebbe essere appannaggio di coloro i quali hanno concesso a questo esecutivo, soprattutto non esercitando il diritto di voto, di governare. Badate bene: governare, non comandare che è altra pratica. Ma oramai tutto si confonde.

Ed é proprio Il CODS, il Comitato che ho fondato e che amministro e che ha una presenza settennale sulla piattaforma FB ed annovera quasi 12.000 iscritti, che ci offre uno spaccato piuttosto significativo di questa società, che non si può non tenere in considerazione anche alla luce del fatto che persegue obiettivi specifici e ben delineati ed é frequentato per oltre il 98% da Donne. 

Quelle stesse Donne che prima sollecitano la piazza e poi non partecipano, che reclamano interventi parlamentari e poi ne contestano costantemente il tipo di azione, che denigrano il lavoro dei sindacati ma che non offrono contestualmente un’alternativa, che si iscrivono ad un Gruppo o Comitato che persegue scopi puntuali e poi neppure condivide sulle proprie bacheche seppur ben sappiamo essere un ottimo veicolo di sensibilizzazione, né post, né articoli….però contesta e contesta tutto a prescindere“.

Pensionipertutti: Ma lei giustifica o comprende in parte tali atteggiamenti oppure li considera assolutamente controproducenti per raggiungere il risultato finale che vi siete poste?

Orietta Armiliato: “Ma guardi ben si comprende l’amarezza di non riuscire a pianificare il proprio futuro lavorativo ed economico e ben si giustifica il disagio per  l’incertezza di non sapere se e quando si raggiungerà la quiescenza e ancora, ben si tollera la delusione per aver visto disattese le proprie aspettative; questo però non può e non deve essere una scusante per la contestazione fine a se stessa ed a prescindere.

Pensioni per tutti: A quali atti parlamentari si riferisce?

Orietta Armiliato: L’ultimo esempio lo abbiamo avuto con la presentazioni dell’ultima mozione da parte del Presidente Rizzetto (FdI) e ancora, solo ieri, della presentazione di una risoluzione parlamentare da parte dell’On. Tenerini (FI).

Intendiamoci: la mozione é piuttosto generica ma…c’è, mentre la risoluzione é assolutamente parziale rispetto alle richieste poste dalle lavoratrici ma, per la prima volta, viene posto chiaramente il delicato tema della iniqua tutela delle donne che, licenziate, vorrebbero optare per la formulazione 2023 dell’opzione donna ma che a causa di insormontabili limitazioni, oggi non lo possono fare.

Chiaro che tutto questo é davvero troppo poco, chiaro che tutto questo non ci soddisfa né ci piace, chiaro che tutto questo non va nella direzione di una auspicata proroga dell’istituto dell’opzione donna nella formulazione vigente ante LdB targata Governo Meloni, formulazione per la quale il CODS, comunque, continua a lavorare senza distrazioni e con grande impegno, senza demordere, nonostante le mancanti o diverse spesso anche avverse risposte.

Pensionipertutti: Il suo suggerimento alle iscritte al CODS dunque?

Orietta Armiliato: “La suggestione dunque é una sola: manteniamo il focus sui nostri obiettivi senza farci coinvolgere e portare a spasso da altre tematiche ma, soprattutto, lasciamo che a far politica siano coloro che si occupano di politica e che sanno percorrere quelle strade di interesse partitico che poco ci riguardano, rispetto al raggiungimento dei nostri obiettivi“.

Ringraziamo come sempre Orietta Armiliato per i chiarimenti e le specifiche, dalla nostra, non possiamo far altro che invitare le lavoratrici a non demordere e a proseguire il pressing ‘sano‘ nei confronti del Governo e dei sindacati al fine di raggiungere il loro obiettivo: il ripristino dei requsiiti originari di Opzione donna.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

30 commenti su “Opzione donna 2023, ripristino requisiti o allargamento platea? Parla Armiliato

  1. Non ci resta che ammanettarci tutte davanti ai palazzi con l’aggiunta di sciopero della fame !
    Milioni di euro x spedire armi per portare la pace…quelli li abbiamo ma per le misure risorse per OD no !

  2. Gent.ma Orietta, non si tratta di rassegnazione, ma si tratta semplicemente di essere delusa da un sistema che di qualsiasi colore esso sia, che non rimane fedele agli impresi presi, illudendo e sapendo bene (perché quando non si vuole non si può) che non potrà mantenere quello che era Opzione Donna, visto che l’Europa spinge per avere tutti in pensione dopo i 60 anni. E delusa anche quando pronta per Roma, la sera alle 22, si è saputo che l’incontro tra Governo e parti sociali era saltato. In ogni caso sono partita con altre per Roma, perché quello era il mio e di altre l’intento di manifestare, anche in silenzio perché almeno il silenzio rimane un diritto. Non voglio fare polemica a prescindere, ma questi sono i fatti. Ultima considerazione com’è che nelle ultime notizie si parla solo più di donne licenziate, senza nulla togliere. Siamo una schiera di donne che vogliamo uscire dal mondo del lavoro, ognuna per le proprie motivazioni e situazioni famigliari. Indipendentemente dall’essere licenziate, cargiver, madri, malate o no. Semplicemente Donne che hanno voglia di godersi il proprio tempo. Fin che ce ne sarà. Buona Vita a tutti.

  3. Sono del 64, disoccupata dal 2017. Ho curato i genitori entrambi deceduti recentemente, ho due figlie delle quali mi occupo da sola perché il padre si è rifatto una vita dimenticandosi delle figlie. La legge tutela i farabutti non i deboli. Quindi contavo molto su OD perché a 59 anni servi solo a fare pulizie in nero. Questo lo Stato non lo sa forse? Allora noi donne non ci arrendiamo forse ci rassegnamo stanche di non vedere ancora riconosciuti i nostri e sacrifici, e siamo nel 2023 non negli anni ’50 !!! Spero che prevalga il buon senso delle persone e non della politica, ormai inesistente.
    Non si può rimpastare tutto senza tenere conto dei casi soggettivi che sono comunque tantissimi, senza dimenticare che noi donne rinunciamo ad una parte della nostra pensione per dedicarci alla famiglia, figli e nipoti. All’uomo questo non è
    chiesto. La destra questo dovrebbe capirlo più di tutti dato che per loro la famiglia è sacra !!!!
    È ora di dire BASTA !

  4. Buona domenica! Auguro che i membri del Governo e del Parlamento italiano passino serene vacanze, per arrivare più rilassati e disponibili ad un autunno pieno di soluzioni a favore di tutti i futuri pensionati.

  5. Morena classe 1965 !!!!!!pensione incerta con opzione donna requisiti raggiunti quest’anno,ma per andare ti augurano di avere qualcuno malato o essere malata tu!!!!!!!e non tutte abitano con mamma o papà da assistere per essere gargiver ;visto che nella vita una si sposa e se ne va !!!grazie mille governo

    1. Brava Morena condivido pienamente sono sel 1965 anch’io come te spero che a settembre si mettano una mano sul cuore e ci ragionano come si deve.

  6. I soldi x i vitalizi dei parlamentari ci sono, x pensioni O.D. non si trovano con tutti gli anziani purtroppo morti x covid..che gioco giochiamo? Basta prendere in giro…..

  7. Concordo.
    Ogni azione mirata al ripristino di Opzione Donna ante LdB 2023, anche quando ci sembra limitativa e insufficiente, ha un suo peso, in particolare quando questa azione/mozione viene promossa dai membri della maggioranza perché rileva una presa di coscienza del danno che ci è stato creato e la volontà di restituirci, per quanto possibile, il maltolto. Ricordiamoci che il governo attuale ci ha praticamente cancellato la misura OD e ora dobbiamo lavorare TUTTI assieme perché ci venga restituita possibilmente com’era prima della LdB.
    Lavorare tutti assieme significa soprattutto agire da protagoniste e non solo da spettatrici, continuare il confronto fra noi e con tutte le parti, continuare a farci sentire e anche a farci vedere partecipando alle manifestazioni organizzate dalle OOSS e ai presidi organizzati dal CODS.
    #LavorarePerLavorareCon per riavvicinarci il più possibile al nostro obiettivo trovando la forza di non demordere.
    Grazie a Erica Venditti e a Orietta Armiliato.

  8. “Gestire la rabbia” è un’abilita’ molto complessa, le persone spendono e vanno per anni dagli psicologi per apprendere questa abilità. Non stupiamoci e non arricciamo il naso per chi è arrabbiato, piuttosto spendiamo un po’ di tempo per COMPRENDERE. Anni di vita stracciati da una legge di bilancio E GRAN FURTO ELETTORALE. Non sono per nulla d’accordo con chi prova a fare piccoli aggiustamenti all’originale e neanche con chi li sostiene. OPZIONE DONNA NELLA SUA VERSIONE ORIGINALE È GIÀ FRUTTO DI UNA GRANDE MEDIAZIONE, in quanto è CONTRIBUTIVA.
    Piuttosto che niente meglio piuttosto? È la consueta ottica divisiva che spaccherebbe il gruppo delle donne, come ha già spaccato i Sindacati che mi sembra non contino granché.

  9. Purtroppo dall’intervista non di capisce nulla. Questi comitati o pseudo tali hanno il solo svopo di farsi pubblicita’ e sperare di accogliere followers. Sempre la solura Erica vhe intervista Armillato, che sproloquia per non dire nulla

  10. Mi rivolgo alla dott. ssa Armiliato; mi stupisco che lei si stupisca; le donne sono arrabbiate perchè hanno sperato in promesse non mantenute; sono arrabbiate perchè per tantissimi anni c’era una situazione e poi è cambiata totalmente; io le ragioni del perchè opzione donna è stata profondamente modificata le ho capite e l’ho anche detto più volte su questo sito; sono arrabbiate perchè le risoluzioni di uno e la mozione dell’altra mandano ancora in più in bestia la gente ; sanno di presa per il c…..; detto questo meglio poco che niente ma questo poco quanto poco sarà? giusto ieri sentivo che adesso il parlamento va in vacanza per 1 mese; a parte che sono praticamente sempre in vacanza per quanto lavorano; e poi discutono se mettere o no la cravatta? Lasciamo perdere; saluti a lei e ai gestori del sito

  11. Grazie Orietta per tutto il tuo impegno. Ripristino requisiti sarebbe l’ ideale. Sull’ allargamento platea sarebbe doveroso darsi sei criteri anche in base alle tipologie di lavoro o alla condizione di salute della lavoratrice. Non tutti i lavori sono ugualmente gravosa. Soprattutto nei servizi sanitari.

  12. Opzione donna farla ritornare come prima 58 anni dipendenti 59 anni autonome 35 anni di contributi..spero in una grandissima manifestazione per questo.
    E se non saremo ascoltate andare a Roma e gridare e fare casino e se non l ha capiscono tirare uova e pomodori contro le finestre del governo..io non sono per le cattive maniere ma se ci vogliono far morire di fame e non darci una misera pensione di Opzione Donna se non capiscono bisogna usare un pochino le cattive maniera.
    OPZIONE DONNA COME PRIMA..Vi prego non fate incavolare le Donne perché sono cavoli Amari per non dire peggio..Avere tutte le Donne D Italia contro penso che sia la cosa peggiore al mondo e quando ci si mettono le donne sono guai seri…OPZIONE DONNA COME PRIMA..

  13. Forza dott.ssa Armiliato, speriamo ad un presto ritorno di opzione donna con I vecchi requisiti. Solo lei dott.ssa Armiliato, con la sua tenacia, può
    seguire costantemente le forze governative per il ripristino di opzione donna con I requisiti precedenti all’attuale .

  14. Sono d’accordo con Orietta, siamo arrabbiate e deluse e le nostre parole amare colpiscono a destra e a manca senza concludere nulla.
    Dovremmo essere unite e non pensare ai nostri singoli casi personali ma puntare a portare a casa il miglior risultato possibile.
    Io cerco di essere positiva e confido che entro fine anno ci sia una soluzione positiva per le donne.
    Grazie Orietta e grazie a chi ci sostiene.

  15. Penso che opzione domani sia giusto ripristinarla per dare sollievo a noi donne che nella vita facciamo il doppio di lavoro, lasciando perdere che ci toglie il 30 % di ciò che versiamo lo accettiamo pur di avere qualche anno prima il meritato riposo

  16. Buon giorno volevo ricordare che tutte le caregiver come me non posso partecipare alle manifestazioni perché non possiamo abbandonare le persone fragili…. Gabriella

  17. Spero venga ripristinato OD con I vecchi requisiti è un anno che aspettiamo!!! Abbiamo diritto di sapere quale sarà il nostro futuro dopo tanto lavoro e sacrificio grazie a chi ci ascolterà e ci prenderà in considerazione

  18. Buon pomeriggio! Auspico che il Governo Italiano ed il Parlamento, soddisfino i desiderata di tutte le future pensionate e di tutti i futuri pensionati. Ringrazio tutti vivamente!

    1. sono d’accordo, le leggi devono essere create uguali per tutti: DONNE e UOMINI, GIOVANI e VECCHI e non si deve essere messi in contrapposizione gli uni agli altri. Consiglierei anche di rivedere il concetto dei lavori USURANTI che consentono l’uscita privilegiata a qualcuno a discapito di altri e creano troppe DISCRIMINAZIONI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su