Riforma pensioni: opzione donna al 2023, lavori gravosi

Opzione donna è divenuta discriminazione donna: l’appello di Appendino  (M5S) alla Camera

Riportiamo per intero l’intervento che ieri Chiara Appendino, M5S, ha fatto in Aula alla Camera parlando di Opzione donna e facendo presente come la riformulazione annunciata della misura non possa bastare, serve, fa intendere, per correttezza nei confronti delle donne che si sono fidate delle promesse fatte in campagna elettorale, ripristinare la misura con i requisiti di accesso originari. Di seguito l’intervento integrale che ho trascritto per voi per permettervi di leggerlo interamente. In Chiusura l’Appendino, Movimento 5 Stelle, chiede al Governo di ripensarci e di ravvedersi, servono fatti subito. Le sue parole e a fondo articoli il video integrale:

Opzione donna, l’appello di Chiara Appendino alla Camera: ripendateci

“Grazie presiedente, non accettiamo la riformulazione, perché questo è l’ennesimo caso in cui prendete in giro queste 30 mila donne, guardate colleghi, noi a fronte di tutto ciò dovremmo indignarci, dovreste indignarvi ed io sono indignata. Noi dovremmo arrabbiarci ed io sono arrabbiata, lo confesso. Dovremmo scendere in piazza e le donne lo hanno fatto, le ringraziamo, quelle donne che si sono mosse per difendere un proprio diritto, in difesa di opzione donna.

E dovremmo stupirci ma ormai non ci stupiamo più perché doppo 100 giorni vi abbiano visto all’opera, e questo è esattamente coerente con quello che avete fatto su tutti gli altri provvedimenti. Ma la domanda che io vorrei porre a tutti noi e se vi rendete conto che queste donne non sono numeri, queste donne sono vite reali, perché sono persone che hanno acquisito il diritto di andare in pensione, non a gratis, non per un capriccio, non per una gentile concessione di qualcuno. Quel diritto lo hanno maturato, e voi glielo state togliendo ed è inaccettabile. E guardate questo accade anche a causa di un mercato del lavoro che purtroppo in Italia penalizza ancora le donne, non so se vi è chiaro. Donne che guadagnano il 20, 30% in meno degli uomini per svolgere lo stesso lavoro, donne che spesso hanno lavori precari con paghe da fame, donne che magari si sono viste accompagnare alal porta perché erano incinta. Voi allora è anche a queste donne che state togliendo un diritto.

Opzione donna va ripristinata era una vostra promessa: perché vi siete rimangiati la parola data?

Così Prosegue Chiara Appendino: “Un diritto che, attenzione, voi avete alimentato perché loro se lo aspettavano.  E perché se lo aspettavano? Perché nel corso della vostra campagna elettorale c’era scritto chiaramente che vi impegnavate a prorogare opzione donna e non basta perché poi avete giocato con questa volontà e aspettativa.

Perché andate in consiglio dei ministri, trasformate opzione donna in discriminazione donna perché devi avere questo diritto solo se hai figli altrimenti sei colpevole in questo Paese secondo voi e cosa fate? Create l’aspettativa no no ma la mettiamo apposto, prima in manovra, poi durante gli emendamenti , poi con il milleproroghe, e siamo ancora qui, allo stesso punto. E allora perché? Perchè vi siete rimangiati questa parola, perché vi siete rimangiati questo impegno? Io non lo riesco a capire, perché diciamolo a chi ci ascolta, si tratta di 300 milioni in 3 anni, a me non sembra che sia una cifra introvabile, e state facendo cassa sulla pelle delle lavoratrici.

Perché non trovate 300 milioni. E allora io vi dò una notizia colleghi e colleghe, il fatto che voi non troviate 300 milioni, non é un caso, capita perché é solo ed esclusivamente della vostra scelta colpevole e consapevole di averci riporatto all’austerità. Questa é austerità, perchè da un lato incassate senza imbarazzo i complimenti dei rigoristi che additavate come il male dell’Italia, da un lato fate questo, vi piegate ai diktat, sono vostre definizioni, dell’Europa, rivendicate quello che voleva fare Draghi, guardate siete più draghiani di Draghi ormai. Da un lato questo siete, dall’altro rincunciate ad uno stato che fa investimenti, con una manovra che manco arriva ad una crescita dell’1% di PIL, siamo a 0.6%, e peggio tagliate, oggi tagliate opzione donna, che é un taglio perché non avete trovato risorse, ma di tagli ne abbiamo visti: sanità, transizione 4.0, superbonus, reddito di cittadinanza e elenco lungo. L’unico posto per cui trovate le risorse sempre sono le armi, opzione donna no, ma per le armi il portafoglio riuscite sempre ad aprirlo.

Allora chiudo, colleghi e colleghe ripensateci, ma non per noi, perché lo dovete a quelle 30 mila donne che si sono fidate di voi quando vi hanno votato legittimamente, quando vi hanno sentito in aula prendervi l’impegno sulla manovra, quando vi hanno sentito in Aula prendervi l’impegno sull’ordine del giorno e si aspettano fatti concreti che oggi continuano a non esserci. Grazie Presidente”. Ecco il video integrale:

34 commenti su “Opzione donna è divenuta discriminazione donna: l’appello di Appendino  (M5S) alla Camera

  1. Riportate Opzione Donna a come era prima. Molte donne che hanno raggiunto età e contributi per poter rientrare in Opzione Donna non possono farlo perché NON POSSONO CUMULARE i contributi versati in casse diverse. Io che ho 62 anni, sono disoccupata, e ho versato in Ago e Gestione separata, faccio parte di questa tipologia. Quindi quando viene detto Opzione Donna per tutte ricordatevi anche di noi e sistemate questa stortura, non solo ripristinare i paletti che c’erano prima, ma anche finalmente dopo tanti anni di ingiustizia dare la possibilità a TUTTE le donne che hanno raggiunto i requisiti di potere accedere ad Opzione Donna. Quindi 35 anni di contributi, 58/59 anni di età e cumulo gratuito dei contributi.

    1. Orlando 2 giorni fa ha dichiarato…..è incredibile che non si riescono a trovare 50 milioni per ripristinare OD- vorrei dire a Orlando che è vero tutto questo ma aggiungerei…..tu Orlando che c……o hai fatto quando eri ministro del lavoro……un beneamato c……o- è bello parlare eh caro Orlando……siete tutti uguali.

  2. Già la legge Fornero aveva innalzato l’età anagrafica pensionistica delle donne, equiparandola a quella maschile.
    L’ Opzione donna è di per se comunque penalizzante perché calcolata esclusivamente sul sistema contributivo e consente di anticipare l’età pensionistica soprattutto a quante necessitano di dedicarsi alla famiglia o non ce la fanno + per vari motivi.
    Forse d’ora in poi se i giovani maschietti si dedicheranno ai figli , alla spesa, alla casa etcc..si potrà parlare di parità e avrà ragione l’EU ma non penso che nel passato tranne in pochi casi sia stato così, le donne hanno sempre fatto un doppio lavoro. OD è nata nel 2004 proprio per la disparità che esisteva , e che esiste ancora tra uomo e donna .Poi la parità cosa porta ? alle donne che lavorano e che fanno carriera e all’italia senza bambini ? Per me opzine donna è giustissima .

  3. Gli italiani hanno davvero la memoria corta e sono dei creduloni: il governo 5 stelle, Appendino compresa, insieme alla Lega ha penalizzato tutti i lavoratori, quindi anche le donne, introducendo la folle finestra di 3 mesi alla cosiddetta anticipata Fornero; in pratica ti dicono che dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro (41 anni e 10 mesi per le donne) e contributi non puoi avere la pensione, è stato uno scherzo! Vuoi la pensione? lavora oppure campa di elemosina ancora per 3 mesi! Grazie Appendino!

    1. 3 mesi va grassa! Con opzione donna la finestra è di 12-18 mesi…e adesso che l hanno modificata in opzione danno non mi risulta che sia stata modificata la simpatica finestrella di un annetto…così ti dicono che puoi andare in pensione a 58 anni…ma in effetti…sono 59…o a 60 anni ma in realta sono 61!!!!!

      1. Hai ragione però ti posso assicurare che a 65 o 66 anni di età dopo 43 anni di fabbrica tre mesi ulteriori sono una ingiusta vessazione e una vera tortura. Comunque tutte le cosiddette finestre sono indecenti e solo le menti perverse e sadiche dei nostri politici potevano partorirle!

  4. Se vogliamo parlare di discriminazione pensiamo a quella che si sta perpetrando da 18 anni a questa parte. Tra donne che possono andare in pensione con Opzione Donna e quelle che non avendo un’unica Ago si ritrovano a dover lavorare fino ai 67 anni. Non è discriminazione questa? Eppure nessuno ne parla non ci sono trasmissioni che affrontino questo argomento né Comitati o Movimenti che ci sostengano. Di noi nessuno ne parla. Sono del ’60 con 35 anni di contributi e leggo che si lamentano quelle nate nel 64? Capisco che andare in pensione 9 anni prima sia allettante…

    1. Buongiorno.

      Lei ha ragione, anche se non conosco la Ago.
      Se Lei quest’anno, essendo del 60, compirà 63 anni e disponendo di 35 anni di contributi non potrà accedere alla OD ma sarà costretta a lavorare fino a 67 anni; allora Lei è discriminata da chi qui si lamenta ma che poi, spesso, la rivendica per il solo anno di proprio interesse.
      Saluti

  5. Mi dispiace donne facevo il tifo per voi perché fosse ripristinata OD come era l’anno scorso ma purtroppo questo Governo e questi Sindacati vi hanno fregato. Ma consolatevi hanno fregato anche noi uomini, nessuna flessibilità in uscita, niente quota 41, niente abolizione L. Fornero (e meno male perché avrebbero fatto casini anche li) in conclusione possiamo dire che sia voi che noi l’abbiamo preso nel solito posto. Cosa ci resta? Speriamo la salute che ci permetta di vivere a lungo così forse andremo in pensione, io purtroppo sono del 1964 ma dovrò andare a 67 anni con la legge Fornero mentre spero tanto per voi in un ripensamento di questo governo per OD ma un detto diceva chi vive sperando…muore cantando….

  6. Non ho altro da aggiungere ai commenti precedenti,se non che ringrazio anche io l’On Appendino e Erica Vendtti per la puntuale informazione

  7. Chiediamo la proroga secca con i vecchi requisiti, anagrafici e contributivi.
    L’innalzamento dell’età a 59 anni, rappresenta un’ assurda penalizzazione delle dipendenti nate nel 1964, che hanno maturato i requisiti nel 2022 e costituiscono la maggioranza delle 20.000 esodate della nuova OD.
    Alzare l’asticella dell’età ha poco senso in quanto vige la cristallizzazione del diritto, per cui chi lo maturato negli anni precedenti può decidere di esercitarlo quando ritiene opportuno.

    1. Infatti sarebbe un’altra ulteriore Beffa…
      Qua in Veneto si dice :
      Xe pezo el tacon del sbrego !
      (La toppa è peggio del buco ) ….

  8. La mia opinione è questa: finché le donne al potere si occuperanno soltanto delle altre donne e non dell’intera collettività (che comprende anche gli uomini), non saranno mai credibili, perché non imparziali, ma di parte. Per questo la Schlein e le donne di sinistra non riusciranno mai ad andare al potere grazie al voto dei cittadini. Ripeto: questa è la mia convinzione.

  9. Cosa avete fatto donne del ’64 ? Probabilmente quello che abbiamo fatto noi, uomini e donne del ’60; siamo nati con un anno di ritardo e lo stiamo pagando a caro prezzo, per colpa di governi e sindacati capaci soltanto di assecondare le richieste dell’Unione europea e non di chi permette le loro vite da nababbi.

  10. Ringrazio l’On Appendino per il suo intervento alquanto tenace, esauriente e determinato.Si spera che sia di sensibilizzazione per il governo per non per ripristinare opzione donna com’era per tutte e per non cambiare l’età anagrafica di accesso. Sono della classe 1964 e non mi sembra giusto rimanere fuori , a maggior ragione con 37 anni di contributi già maturati.

  11. Caro Presidente Meloni,
    già lo scorso anno per la sola età anagrafica non sono riuscita ad usufruire di opzione donna.
    Se nelle prossime settimane verrà modificata portando a 59 anni l’età per opzione donna, sarò fregata un’altra volta (perchè li compio ad aprile ma ho già 37 anni di contributi).
    Se poi si aggiunge anche che dal 01.01.2027 aumenterà ancora l’età pensionale, siamo davvero messi molto male.
    Anche Lei, come alcuni suoi predecessori, è stata bravissima ad infinocchiare i suoi elettori.
    Come donna, sono veramente delusa, perchè da una persona come Lei ci aspettavamo davvero molto di più o quantomeno che lasciasse i vecchi requisiti.
    La storia, ormai trita, che non ci sono fondi, è diventata ormai una barzelletta. Abbiamo versato tanti ma tanti soldi nelle casse dello Stato e abbiamo anche il diritto di poterli riavere indietro.
    Si metta una mano sulla coscienza e pensi a chi, per un motivo o per l’altro, abbia la necessità di dire basta e di potersi godere il meritato riposo.
    Luciana

    1. Cara Luciana, basta con questo fidarsi di una donna perché è una donna è come dire di fidarsi di un uomo perché è un uomo!. Direi che vorrei vedere uomini e donne insieme contro le ingiustizie non fidarsi di una scatola vuota da riempire con quello che si può!. Un saluto. Lilli Reolon

  12. Anche io del 64 ,58 anni compiuti nel 2022 con 37 di contributi, se dovesse passare 59 di età chi ci rimette siamo noi della classe del 64.
    Perché questa ingiustizia, cosa abbiamo fatto di male,vogliamo godere della nostra pensione,pagata da noi !!
    Ripensateci, noi vogliamo la proroga secca 58/59 con 35 di contributi.
    Siamo stanche!!!!

    1. cara Odilia, qualcuno si chiede cosa avete fatto di male: niente; diciamo che sono saliti al governo persone che la pensano così: l’uomo , che campa 3-4 anni in meno di una donna, non riesce ad andare in pensione a 61 anni e la donna a 58? non esiste; ma voi dite: noi veniamo penalizzate con tutto contributivo ed è vero; e cosa cambia? la pensione comunque ve la danno e non avete nemmeno 60 anni; e così via; e poi alla fine sai qual’è il problema maggiore? sai qual’è l’anno , nell’ultimo secolo, più prolifico? quelli del 1960 come me? no, proprio il 1964 (almeno mi risulta); come ci hanno fregato a noi di brutto ( i fregati del 1960) adesso ci saranno le fregate del 1964 ; io la coscienza a posto ce l’ho e questi il voto mio non l’hanno avuto; Odilia e tutte quelle del 1964; tenete duro e sperate in qualcosa di positivo ma la vedo dura; saluti a te e ai gestori del sito

  13. Anch’io mi complimento con l’on Appendino che mi sembra ben più energica e incisiva dei ns sindacalisti .
    Le chiederei di completare il suo prezioso intervento ricordando a Durigon che fino a settembre prometteva Quota 41 SECCA SUBITO, in una situazione economica analoga a quella attuale…se poi potesse anche chiedere a Salvini perché ora non parla più di pensioni sarebbe il Top !

    1. Ma nella precedente intervista di Pensionipertutti Durigon ora dice che : “Hanno 5anni di tempo per fare La Riforma Previdenziale ” !…
      Allucinante !!!
      Mi risulta che dovesse essere pronta entro il 2023 ….

  14. GRAZIE sig.ra Venditti per il suo aiuto puntuale e costante per OD. Ora sembra vogliano discriminare le nate nel 1964!
    grazie

  15. Grazie infinite, Onorevole Appendino, per la sua vicinanza e per la sua tenacia.
    Grazie, Erica Venditti, per il sostegno costante a noi donne che ci aiuta ad andare avanti in questa terribile situazione.
    Ieri il tema del mancato rinnovo di opzione donna è stato trattato su più fronti, tuttavia l’incertezza regna ancora sovrana.
    Alle 12:30, su La 7, l’Onorevole Rizzetto ha aperto uno spiraglio, riferendo di aver discusso con il MInistro Calderone riguardo all’emissione di un Decreto a metà marzo che allargherebbe l’esigua platea mutilata dall’ultima manovra di bilancio.
    Su alcune fonti di stampa, tuttavia, sempre ieri si leggeva che nel Decreto di marzo l’intenzione sarebbe quella di elevare l’età di accesso a 59 anni e allora mi chiedo: “cosa abbiamo fatto di male noi donne del 1964???”
    Questo eventuale decreto sarebbe sì un correttivo all’attuale situazione, ma TUTTE le donne del 1964 (a eccezione di caregivers – e molte di noi lo sono state per anni, ma, nel frattempo hanno perso i loro cari – invalide o licenziate) sarebbero nuovamente ESCLUSE!
    Le donne del 1963 hanno già usufruito di opzione donna lo scorso anno e, se non l’hanno fatto, il loro diritto resta, ma il 2023 era il “turno” delle donne del 1964, perché togliere loro la possibilità di accedere all’unica misura di anticipo pensionistico possibile????
    Se il governo vuole realmente aprire un varco per le donne, va fatto senza ulteriori limitazioni!
    Abbiamo già sofferto troppo per la proroga promessa in campagna elettorale e cancellata dalla manovra di bilancio!
    Basta con le discriminazioni su una misura che ci siamo guadagnate e che in pochi anni rappresenta un risparmio per le casse dello Stato!
    Per sanare una stortura l’unica via è agire con equità.

    1. Sono d’accordo con lei anch’io del 1964 oltretutto dei primissimi giorni di gennaio e come nel 2022 non ho potuto accedere per 3 giorni ora se passa l’aumento dell’età si 59 anni non potrò accedere sempre per 3 giorni ..sono stata caregiver ma entrambi i miei genitori sono morti ..mi sentirei proprio un esclusa e anche una bella beffa

    2. Bravissima e mi associo cara Mariagrazia classe 1964 come me…
      Quest’anno ” Era il nostro turno ” !
      …..Sto piangendo…

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