Ultime ad oggi su opzione donna, l'intervista a Barboni e Molinaro

Opzione donna, la lettera di Armiliato a Governo, sindacalisti e media: le richieste

Orietta Armiliato Fondatrice e Amministratrice del Comitato Opzione Donna (CODS) nonché portavoce di oltre 10.600 Donne iscritte ha deciso di scrivere e pubblicare sulla pagina Facebook del Comitato una lettera aperta che riassume lo stato dell’arte relativamente alla ‘nuova’ opzione donna e che contiene le richieste delle lavoratrici in vista dell’incontro tra Governo e sindacati previsto per il prossimo 19 gennaio.

Nella lettera sono ben delineati i vecchi requisiti su cuisi fondava opzione donna e dei quali si richiede la proroga, altrimenti la misura, fa intendere Armiliato, avrebbe dovuto cambiare nome, giacché di proroga ha ormai nulla, avendo assunto le vesti di una misura di uscita anticipata con paletti che la rendono un ibrido tra l’Ape Sociale e la legge vigente relativa all’Invaliditá Civile.

L’Armiliato invita dunque il Governo a ripristinare, mettedno ‘una pezza’ in extremis al danno fatto alle donne, quanto prima l’oriiginaria opzione donna per almeno un anno, invita le parti sociali a continuare il pressing affinché ciò avvenga, ed invita le proprie iscritte a spedire la missiva ovunque al fine possa essere letta da tutti coloro che hanno possibilità di agire per sanare il maltolto alle donne che da sempre già risultano ‘in credito’ e di certo non meritavano questo trattamento decisamente penalzizante.

A voi la lettera a cui null’altro abbiamo da aggiungere data la chiarezza della stessa:

Opzione donna, Armiliato al Governo: prorogare non si significa stravolgere

Così la fondatrice e amministratrice del CODS: “Vi propongo il testo di una lettera aperta da inviare a chi ritenete, (politici, sindacalisti, Tv, quotidiani, sindaci, assessori, etc.) in vista dell’incontro fra Governo e Parti Sociali, scadenzato per Giovedì 19 Gennaio c/o il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Roma”

🔺LETTERA APERTA

Gentili,
quello che è più che evidente, é che non si può parlare di proroga della misura dell’Opzione Donna. Piuttosto parliamone definendola “una nuova versione” giacché é opzionale appunto e consente l’accesso solo alla platea femminile ma, badate bene, solo ad una parte di essa poiché la misura è stata per scelta politica dell’Esecutivo in carica, radicalmente variata rispetto alla sua struttura, fino a stravolgerla facendole assumere tutt’altri connotati che nulla hanno a che vedere con l’istituto in vigenza nel nostro ordinamento previdenziale, il cui accesso é stato limitato a chi raggiungeva i requisiti necessari entro la data limite del 31 Dicembre 2021.

Quindi, dato che é cambiata la platea di riferimento e con essa le caratteristiche richieste per poterne usufruire, quella che troviamo oggi rubricata in Gazzetta Ufficiale altro non é che una norma sí opzionale ma che si pone a cavallo fra l’Ape Sociale e la legge vigente relativa all’Invaliditá Civile.

Ergo: l’istituto dell’Opzione Donna é scaduto, é in giacenza ed attende di essere prorogato.
Ricordo che con il termine “proroga” si intende spostare, alle medesime condizioni, la scadenza di qualcosa o, come meglio definisce Treccani:
Prolungare oltre il termine stabilito o accordato (cioè concederne il prolungamento); differire nel tempo la scadenza di qualche cosa: p. i termini di consegna o d’invio dei documenti, delle domande d’iscrizione o d’esame; p. il tempo di apertura di una mostra; p. una licenza; p. un contratto per sei mesi, per un anno; p. il comando a un ufficiale; p. il potere di un magistrato; p. la durata delle Camere legislative etc”.

È chiaro che il Legislatore con l’ultima Legge di Bilancio, NON ha preso in considerazione questa misura ma ne ha creata un’altra, tant’è che la norma a parte riferire all’articolo di legge che l’ha a tutti gli effetti prorogata per l’ultima volta, non menziona nel capitolo riservato oggi in vigenza, la denominazione “Opzione Donna”… …
Quindi, continuiamo a chiedere🔺 LA PROROGA 🔺 di codesta misura per almeno un ulteriore anno, restando in attesa di poter annoverare nel nostro ordinamento pensionistico una, peraltro annunciata da tempo, riforma complessiva della quale oggi non si conoscono ancora neppure i contorni.

Pensioni 2023, opzione donna: le richieste al Governo ed alle parti sociali

Così Conclude Armiliato elencando le richieste:

Chiediamo dunque alle parti sociali attese al tavolo programmato dal Governo per il prossimo 19 Gennaio, di inserire in agenda e perorare questa nostra mozione che, come promesso soprattutto da chi oggi siede sugli scranni dove si legifera, mantenga la parola data all’elettorato femminile, e proroghi la misura poiché, evidentemente, ha “DIMENTICATO” di farlo.

Ricordiamo altresì alla Ministra Marina Calderone che comprendiamo il fatto che la fretta sia stata complice ma, come dice la/Il Presidente Giorgia Meloni ogni piè sospinto, “si può sempre rimediare”

E allora, senza indugio, si RIMEDI ! Perché, da sempre, #ledonnesonoincredit

Orietta Armiliato (Fondatrice e Amministratrice del Comitato Opzione Donna-CODS) E le oltre 10.600 Donne iscritte

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

26 commenti su “Opzione donna, la lettera di Armiliato a Governo, sindacalisti e media: le richieste

  1. ringrazio la Sig.ra Armillato per quanto sta facendo per noi donne. Sono rimasta molto delusa dalla nuova O.D. e ormai non se ne parla più. Questo nuovo governo ha tradito le nostre aspettative e in campagna elettorale non ne hanno affatto parlato.Speriamo in un ripensamento con i vecchi requisiti per sempre.

  2. Opzione donna deve essere rimessa com’era nel 2021,….. hanno stravolto non rinnovata, quindi con mille proroghe mi aspetto che la rinnoviamo come promesso in campagna elettorale, le promesse vanno mantenute, ……da un Premier donna mi aspetto che si ricordi delle Donne, grazie

  3. cinzia
    sono delusa da questo governo in carica……ci avevo creduto….ma nulla torna con la campagna elettorale effettuata . ci ha portato alle elezioni con un entusiasmo infinito poi di colpo una più totale delusione. SPERO CHE OPZIONE DONNA TORNI AD ESSERE LA FORMA DI SCELTA DA PARTE DI TUTTE LE DONNE INDISTINTAMENTE DI POTER SCEGLIERE SE USUFRUIRNE O MENO DI TALE OPPORTUNITA’…COME SEMPRE E’ STATA DAL LONTANO ANNO 2004
    SPERO IN UN RIPENSAMENTO SANO E NECESSARIO PER POTER CREDERE ANCORA NELLE DONNE MA IN TUTTE LE DONNE INDIPENDENTEMENTE COME SONO.

  4. Buongiorno, mi duole proprio tanto, OD non serviva, le donne che lavorano prendono sempre meno soldi di stipendio e di pensione rispetto agli uomini, e farsi di nuovo rinchiudere in un recinto con OD modificata da un governo che dimostra tutta l’arretratezza di pensiero rispetto alle donne è demenziale. Signora Armillato, la saluto con cordialità e grazie comunque per quello che fa. Lilli Reolon

  5. Grazie sempre ad Orietta per il focus sulla MANCATA PROROGA di OD promessa in campagna elettorale dalle forze dell’esecutivo, se il significato delle parole ha ancora un senso.
    Ciò che più amareggia, per usare un eufemismo, è la narrazione di questo rimpallo tra il ministero del lavoro (leggi Calderone Rizzetto Durigon) ed il Mef, sempre in quota Lega, i primi favorevoli alla proroga in versione originaria, i secondi intenti alla formulazione di scenari per le coperture: parliamo di qualche milione di euro vs una manovra di oltre 30 miliardi: davvero volete continuare ad offendere l’intelligenza dell’elettorato, in primis delle donne?
    presidente Meloni, ministri Giorgetti e Calderone, onorevoli Durigon e Rizzetto, se avete cambiato idea e non ritenete opportuno prorogare OD, ditecelo apertamente ed esplicitate i razionali di questa decisione. Penso lo dobbiate a tutte le donne e alle loro famiglie!
    Ancora potete rimediare
    Grazie

  6. Ho lavorato x 36 anni in fabbrica, 59 anni ,seri problemi di salute, stanca e depressa, l’anno scorso x soli 5 giorni non sono riuscita ad andare in pensione con OD e ora questa mazzata

  7. Sempre le donne ci rimetto,
    Lavorano per portare a casa un pezzo di pane, sono mamme accudiscono i figli e curano la casa.
    Quanto devono lavorare?
    Non bastano 35 anni di lavoro?
    Adesso hanno aggiunto dei paletti per non andare in pensione.
    Ma cosa avete ancora coraggio di chiedere alle donne?
    Spero che si mantengano i 35 anni di lavoro senza nessuna altra limitazione.
    Diminuite le pensioni dei politici, così trovate i soldi per opzione donna e saremo tutti felici e contenti

  8. Chiedendo la proroga mi sembra il governo con le farse di quote.Perche ieri oggi alcune donne avranno la fortuna di accedere a OD e magari una donna degli anni 68 69 70 no.Sbagliatissimo chiedere un anno o due sembra che serve per sistemare qualche parentela qualche amicizia.Visto che c e tempo riscriva la lettera e chieda cheche OD deve diventare strutturale

  9. Buonasera! Spero che Governo Italiano e Sindacati, nell’incontro previsto per il prossimo 19 gennaio, dialoghino e cooperino insieme, nell’interesse delle donne. Grazie a tutti dal profondo del cuore!

  10. Scusate un attimo: ma avete capito l’aria che tira attualmente? credo proprio di no; vediamo di inquadrare i problemi: quota 41 indipendentemente dall’età non l’hanno fatta; perchè? facendo 2 calcoli ( ipotetici) diciamo 100.000 persone; a Bruxelles avrebbero detto semplicemente: la tranche di aiuti vedi pnrr sicuramente ti verranno dati: e i nostri governanti avrebbero risposto: grazie; e l’altro avrebbe detto: non ti ho detto quando: nel 2040; e se non hanno fatto quota 41 indipendentemente dall’età facevano quota 93 o 94 con 35 e 58 anni? avete capito che l’italia deve avere 200 miliardi di euro fino al 2026; quanto per le pensioni: 600 milioni di euro cioè quasi niente; e vi ricordo sempre che all’Europa piace tantissimo la legge Fornero; tutto chiaro? poi sono il primo a essere strafelice se cambiano idea ma la vedo molto dura, quasi impossibile ma mai dire mai; saluti a tutte le donne e ai gestori del sito

  11. Io sono daccordissimo con tutte le donne io sono una donna che ha lavorato x 44 anni ero una ragazzina purtroppo ho perso i contributi x azienda in crisi ho 3 figli e 3 nipoti in più x crescere ultimo figlio ho dovuto fare aspettativa ora che finalmente ho tutti i requisiti mi sono illusa e mi avete delusa chiedo che le promesse fatte della legge donna
    almeno x 1 anno siano mantenute grazie ad Orietta armiliato che sta combattendo x noi.

  12. Grazie a tutta la redazione per dare spazio alla tematica Opzione Donna . Ci sentiamo seguite ed incoraggiate a continuare questa “lotta”.

  13. Grazie Orietta, la lucidità di queste tue righe mette il Governo davanti alle proprie oggettive responsabilità sulla vicenda Opzione Donna e pone l’accento sull’urgenza di riparare a questo inverosimile torto fatto a tutte le donne. Mi auguro che chi di dovere, e potere, ne faccia buon uso. Luisa

  14. Grazie Orietta come sempre chiara e puntuale nel dar voce a tante donne che oggi si sentono beffate …!!
    Spero che chi deve/può prenda in serio esame questa missiva.
    Cordialmente
    Roberta

  15. Grazie Sig.ra Armiliato per l’onestà e il coraggio. Siamo state beffate da una campagna elettorale, siamo state sbeffeggiate nei nostri bisogni di donne lavoratrici e dentro e fuori la famiglia. Oserei dire trattate da ‘invisibili’ perché la presunta ‘proroga’ non tiene conto della vera Opzione D., è stata prima ignorata poi disattesa.

  16. ringrazio la Sig.ra Armillato per il costante lavoro fatto per noi e il supporto. Purtroppo dell’argomento non se ne parla più, siamo state beffate e ora archiviate.
    Non su riesce a mettere in piedi una protesta seria e forse siamo un numero talmente trascurabile per il governo che ci continua a ignorare.
    I fondi li hanno trovati per tutto, dal calcio alle scuole private a infrastrutture inutili passando per invio di armi e riciclo dei trambati dalle elezioni con nuovi incarichi.
    Io non vorrei rassegnarmi ma temo che non ci sia più nulla da fare. Sono molto demoralizzata a 61 anni speravo di poter andare in pensione invece mi cedo buttata avanti di 6 anni….

  17. Questa potentissima lettera di Orietta Armiliato pone proprio l’accento su una delle incongruenze più nascoste di questa pseudo Opzione Donna, quella cioè che nella legge di bilancio 2023, non si fa menzione di Opzione Donna da nessuna parte, ma si rinvia solo alla legge, di fatto abrogata, che la contemplava in precedenza Si tratta, nella pratica, da una parte di una specifica dichiarazione di intenti e dall’altra della piena consapevolezza del misfatto perpetrato a danno della platea di donne in trepidante attesa. Per tentare di non perdere la faccia, arduo direi, si è cercato di far passare agli occhi dell’opinione pubblica la produzione di questo scempio come se si trattasse di fatto di un rinnovo, mantenendo a parole lo stesso nome. In questo modo, i più, i non interessati o le pecore, non recepiscono il vero danno fatto, ma invece una continuità con le promesse elettorali…Oltre al danno la beffa!!! Ma siamo ancora in tempo per rimediare, spero il Governo se ne stia rendendo conto. Grazie sempre e comunque per le opportunità che ci vengono date, a più livelli , per far sentire la nostra voce…Claudia

  18. Spero vivamente che il Governo ci ripensi e faccia marcia indietro su Opzione Donna 2023. La legge approvata nella Legge di Bilancio non ha nulla a che fare con la proroga di O.D. 2022. Noi donne vogliamo poter decidere cosa fare della nostra vita lavorativa dopo 35 anni di lavoro e 58 anni di età indipendente dal numero dei figli, dei problemi familiari ecc . Rivogliamo indietro quello che ci è stato tolto in base a promesse non mantenute. Opzione Donne deve tornare com’era

  19. Dal mancato rinnovo del taglio delle accise sui carburanti arriva un risparmio di 1,1 miliardi oltre all’aumento delle tasse sulla vendita dei prodotti. Quale scusa si troverà adesso per non rinnovare opzione donna dicendo che non
    ci sono fondi?

  20. Il ministro Tajani ha dichiarato che l’Italia è pronta a mandare nuove armi all’Ucraina. Pare che l’Europa abbia già inventariato per l’Ucraina 50 miliardi.
    E noi stiamo qui a parlare di poveri italiani e riforma delle pensioni.

  21. Spero proprio che questa richiesta possa essere recepita! Il Governo ha mentito rispetto a quanto promesso in campagna elettorale su “opzione donna”.
    Aveva, appunto, dichiarato la “proroga ” dell’istituzione, che invece non esiste più!
    Hanno trovato i soldi per dare bonus su qualunque argomento e non trovano le coperture per uno strumento che esiste da anni!
    Poter fare uscire le donne che hanno comunque versato 35 anni di contributi a 58 anni (senza aumentare l’età e mettere tutti quei paletti) lascerebbe posti di lavori per altrettanti giovani che sono a casa.
    Confido che il Governo si ricordi di noi donne che ci abbiamo creduto.

    1. Riconferma OD,non mantenuta….58 anni e 35 di contributi…..lavoro,famiglia e anziani da accudire…..noi donne siamo stremate dalle fatiche che non interessano a nessuno,ma siamo persone….
      Confidiamo in una riconferma con i vecchi contributi x almeno un anno!Grazie e buona serata a tutti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su