Pagamento Pensioni agosto 2023: date posta e banca e chi riceverà l’aumento
La questione delle pensioni sarà uno dei principali temi di dibattito politico nei prossimi mesi, poiché il Ministero del Lavoro e i sindacati si impegneranno in discussioni volte a riformare i meccanismi previdenziali in vista dell’approvazione della legge di Bilancio per il 2024. Nel frattempo, l’INPS ha annunciato il calendario che sarà seguito da Poste Italiane e dalle banche per il pagamento delle pensioni di agosto 2023 direttamente presso le sedi designate.
Pensioni agosto 2023 pagamento per poste italiane e banca: tutte le date e il calendario
La procedura di accredito delle pensioni INPS nel mese di agosto 2023 avverrà senza alcun anticipo, come di consueto. Sarà possibile ritirare le pensioni a partire dal martedì 1° agosto 2023. È importante ricordare che Poste Italiane offre la possibilità ai cittadini con un’età pari o superiore a 75 anni di richiedere la consegna gratuita delle somme in denaro direttamente presso il proprio domicilio. Tale servizio prevede la delega al ritiro all’arma dei Carabinieri, che si occuperanno della consegna delle pensioni a domicilio per i cittadini che ne fanno richiesta.
Di seguito è riportato il calendario per il ritiro dei cedolini delle pensioni presso gli sportelli delle Poste durante il mese di agosto 2023. Il calendario è suddiviso in base alla prima lettera del cognome. Per coloro che hanno già scelto l’opzione di accredito del cedolino direttamente sul proprio conto corrente, il versamento sarà effettuato dall’INPS martedì 1° agosto 2023.
| Data | Iniziali del cognome |
|---|---|
| Martedì 1° | Dalla A alla B |
| Mercoledì 2 | Dalla C alla D |
| Giovedì 3 | Dalla E alla K |
| Venerdì 4 | Dalla L alla O |
| Sabato 5 | Dalla P alla R (solo mattino) |
| Lunedì 7 | Dalla S alla Z |
Aumento Pensioni agosto 2023: salgono ancora le minime
La Legge di Bilancio 2023 ha previsto un aumento delle pensioni minime. L’aumento sarà del 1,5% per i pensionati under 75 e del 6,4% per gli over 75. L’aumento del 1,5% sulle pensioni minime riguarderà tutti i pensionati di età inferiore ai 75 anni che ricevono tale trattamento integrativo.
Di conseguenza, l‘assegno mensile salirà a 572,20 euro. Per quanto riguarda gli individui di età superiore ai 75 anni, l’aumento sarà ancora più significativo. La rivalutazione del 6,4% sarà applicata a tutti coloro che hanno diritto alla pensione minima e hanno superato i 75 anni di età. In questo caso, l’assegno mensile arriverà a 599,82 euro.
Come previsto dal Governo e dall’INPS, ad agosto verranno saldati anche tutti gli arretrati relativi alle rivalutazioni delle pensioni minime. Pertanto, tutti i pensionati che ricevono la pensione minima avranno accreditati sul proprio conto corrente non solo l’assegno mensile normale, ma anche tutti gli arretrati dal gennaio di quest’anno. Per gli over 75 che ricevono il trattamento minimo, questo vuol dire arrivare ad un assegno di 852,38 euro, un aumento di oltre 250 euro rispetto all’importo previsto ogni mese.
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La vita è un’ avventura da vivere, non un problema da risolvere, è La povertà è la peggiore forma di violenza. Tutti pensano di cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. Siamo nati tutti ignoranti, ma bisogna lavorare sodo per restare stupidi. C’è una sola cosa da capire, che la causa di ogni disuguaglianza , ecc .come diceva Mark Twain, il denaro è il male di ogni società. Quindi quando capisci quanta ricchezza monetaria si puo creare dal nulla, possiamo prosperare ovunque senza sofferenze umane, perché non è un problema di soldi ma se mai di risorse , materie prime è logica. Con i soldi non costruisci nulla se non hai a disposizione alcun risorsa. Volete un alternativa a tutto questo, il venus project di Jacque Fresco, un luminare, troverete tutte le risposte. La difficoltà non sta nelle idee nuove ma nel emancipare quelle vecchie.
Buon pomeriggio! Mi auguro che il Governo Italiano, oltre alle pensioni minime, incrementi anche gli assegni di invalidità civile parziale. Ringrazio tutti immensamente!
… e intanto, i capi-gruppo parlamentari, si sono aumentati leggermente lo stipendio, di “soli” 1300 euro.
e la burla (per non usare altri termini) continua
Ormai è chiaro e lampante che si pensa solo ai pensionati con aumenti, adeguamenti e via dicendo- ma con tutto il rispetto, se penso che ci sono 400 mila pensionati che se la godono da più di 40 anni, con pensioni rivalutate e sempre più grasse , grazie ai nostri contributi…..mi viene il voltastomaco- dove sta scritto che precoci con più di 40 anni di lavoro sul groppone, anziani che a quasi 67 anni non raggiungeranno mai i 41 anni di contributi, donne che hanno pure perso la speranza di uscire con Od, ripeto…..dove cavolo sta scritto che dobbiamo morire dannati, come galeotti al 41 bis che non usciranno mai dall’inferno, mai vedranno la luce, mai si godranno la pensione, se non per pochi anni- questo sistema di merda a ripartizione va ribaltato , incominciando a toccare i pensionati privilegiati, dandogli la pensione che gli spetta secondo i contributi versati, eliminando l’adeguamento e tutti i benefici- è arrivato il momento di dare una mano a noialtri che abbiamo dato tanto e ricevuto nulla, dandoci la possibilità di aggrapparci a quota 103 pura , senza gli sporchi paletti e poi ci meritiamo anche la Tridico che nessuno prende in considerazione, a riprova del fatto che questo Governo dittatoriale usa il pugno duro sempre con noi galeotti sociali, lasciati marcire indifesi e bastonati , per il gusto di farlo e per la gioia dei potenti che dopo anni di opposizione, ora spadroneggiano in parlamento con una nuova opposizione che vale lo zero cosmico e chiaramente è meglio non menzionare i sindacati, che ormai hanno le unghie spuntate e la ruggine in testa.