Le ultime novità di oggi 2 agosto sulla manovra delle Pensioni riguardano soprattutto il vertice organizzato per oggi pomeriggio da parte del Governo in cui si discuteranno i provvedimenti da prendere in tema di welfare e pensioni anticipate. Sarà importante per capire quante risorse ci sono a disposizione e quante verranno stanziate per la previdenza. Infine vediamo anche cosa ha scritto la sociologia e filosofa Chiara Saraceno sul lavoro di cura per le Donne, tema sempre molto attuale.
Ultim’ora su Pensione anticipata 2018: Oggi Consiglio dei Ministri
Il Governo ha promesso il superamento della legge Fornero, una riforma del welfare grazie alle misure di reddito e pensione di cittadinanza e il nuovo sistema fiscale basato sulla flat tax. Ma quali saranno i margini economici che ci sono, considerando anche la situazione del nostro PIL che vi abbiamo descritto ieri? Nel Consiglio dei Ministro convocato per oggi potrebbe venire fatta chiarezza per capire quali sono i provvedimenti più urgenti e quelli sostenibili economicamente.
Al vertice di Governo parteciperanno il Premier Giuseppe Conte, il Ministro del lavoro Luigi Di Maio e quello dell’Interno Matteo Salvini, insieme al Ministro dell’Economia Giovanni Tria e al Ministro agli Affari europei Paolo Savona. Noi restiamo in attesa di fornirvi nuovi aggiornamenti su quali saranno le misure inserite nella prossima legge di Bilancio 2019 e quali saranno le soluzioni sul tema della pensione anticipata.
Pensione anticipata e Donne, news oggi 2 agosto: parla Chiara Saraceno
La sociologa Chiara Saraceno ha scritto un interessante articolo sulla Rivista delle Politiche Sociali in cui si è soffermata sul sistema di welfare per le donne e sui lavori di cura. Nell’articolo si può leggere che “le Analisi di genere hanno evidenziato come i sistemi di welfare non siano neutri, né neutrali, rispetto ai modelli di organizzazione famigliare e di rapporti di potere tra uomini e donne, dentro e fuori la famiglia, che sostengono e talvolta promuovono”.
Poi continua: “Il livello e tipo di offerta di servizi, i trasferimenti alle famiglie, i sistemi fiscali, le politiche per la casa, oltre che le pensioni o le indennità di disoccupazione, così come le forme di regolazione del mercato del lavoro e dell’orario di lavoro, a uno sguardo di genere escono da una loro presunta neutralità e rivelano gli assunti dati per scontati rispetto alla divisione del lavoro tra uomini e donne.
Senza contare il lavoro familiare e di cura non pagato come lavoro necessario, che non solo va meglio redistribuito tra uomini e donne e tra famiglia e società, ma che va anche riconosciuto nel suo valore e per il quale occorre garantire tempo, alle donne e agli uomini. Una visione della (dis)uguaglianza di genere basata non solo sulla partecipazione al lavoro remunerato, ma anche al lavoro di cura, complica la dicotomia familizzazione-defamilizzazione e il modo in cui si possono valutare le politiche in questo campo”.
Per chi fosse interessato vi rimandiamo sul sito della Rassegna Sindacale dove potrete trovare la sintesi integrale dell’articolo a firma Chiara Saraceno. Come sempre noi vi terremo aggiornati su tutto quello che riguarda le ultime sulla pensione anticipata, quindi tornate a trovarci e passate dalla nostra pagina facebook pensionipertutti!
Mi sembra assurdo che chi ha 36 anni di contributi può andare in pensione e chi ne ha 41 no. Non bastano? Pensateci
Veramente iniquo anche verso chi è precoce ha lavorato prima dei 18 anni. Addirittura 2 anni fa quando si incominciò a parlare dei lavoratori precoci l.allora governo prometteva che gli anni lavorati prima della maggiore età dovevano valere doppio. Non solo non è passata sta norma ma ora noi precoci prima dei 18 anni dobbiamo far andare in pensione i 64 anni con 36 anni. E bastaaaaa… 60 più 40 e mandateci a casaaaaaaa…