Pensione anticipata 2021: Ok alla proposta Tridico, meglio della Fornero?
Quando si parla di pensioni anticipate e di varie proposte che si stanno ponendo sul tavolo in vista, si spera, dei prossimi incontri, non ancora calendarizzati tra Governo e sindacati, non si può non considerare l’acceso dibattito che ha suscitato la proposta Tridico. Tra i tantissimi lettori che hanno commentato negativamente l’idea di poter accedere alla pensione in due step post quota 100, una anticipata rispetto all’attuale Fornero, dai 63 anni, ma solo con contributivo fino a raggiungere i 67 anni in cui scatterebbe la parte retributiva, alcuni si sono schierati, forse, per la forza della disperazione, non vedendo null’altro di fattibile al momento pro proposta Tridico.
Ci pare di intuire che le persone sebbene non eccessivamente convinte di dover temporeggiare per poter accedere alla pensione piena, siamo quasi disposti, pur di non dover attendere i tempi della Fornero, a scendere a compromessi. Quantomeno, dicono, post quota 100, ormai in scadenza e non rinnovabile, sarebbe comunque un’alternativa, dunque, come a dire sempre meglio questa proposta, penalizzante ma solo provvisoriamente, che tornare in toto alla rigida Fornero. Ecco le parole di chi si è detto favorevole alla proposta del Presidente Inps e le ragioni:
Pensioni anticipate 2021: proposta Tridico saggia e sostenibile?
Giuseppe pare molto convinto relativamente alla proposta di Tridico: “ La proposta del Presidente INPS Tridico è molto saggia e mi auguro venga presa in considerazione dalle parti coinvolte. Rappresenta realmente il giusto equilibrio tra sostenibilità dei conti INPS e la flessibilità in uscita che le altre proposte non garantiscono. Pensiamo a tutti quei lavoratori che dopo oltre 30 anni di lavoro sono stati espulsi dal mondo produttivo a causa delle ristrutturazioni o chiusure aziendali e non riescono più a rientrarvi. Per loro è seriamente un dramma in quanto a volte non riescono neppure ad aderire all’APE sociale”.
Pietro, sposa la quota 41, ma non disdegna l’idea di riforma pensioni che ha in mente il Presidente Inps: “ Va bene 41 di servizio a prescindere dall’età. Ma sono d’accordo con la proposta Tridico. Chi come me, ha lavorato sempre nel settore privato, spesso ha dovuto fare i conti con fallimenti aziendali. Per tre anni, ho lavorato con contratti a progetto i cui contributi finiscono in un fondo a parte e valgono zero come anzianità contributiva. Era il periodo della grave crisi del settore informatico e trovare un’azienda che assumesse era un’impresa. Quindi arriverei a quota 41 alle soglie della pensione di vecchiaia. D’accordo a lasciare il lavoro tre anni prima sia pure con un assegno relativo solo alla quota contributiva. Sarebbe una mia scelta”
Pensioni anticipate 2021: Ok proposta Tridico, al momento nulla di meglio?
Massimo, dalla sua pare un po’ rassegnato dal fatto che non vi siano misure alternative alla quota 100 sostenibili e dunque facilmente accettabili dal Governo, ragion per cui sostiene che sia meglio la proposta Tridico piuttosto che il nulla: “Sono d’accordo con la proposta Tridico. Tanto meglio di questa non c’e’ niente. Chi può se ne va, a 63 anni con pensione piena a 67. Pero’ il conto lo pagano tutti quelli che non rientrano nella famigerata legge Dini e i famosi 18 anni di retributivo al 31/12/1995. E le baby pensioni chi le ha pagate e chi le paga. Per non dire dei vitalizi. E’ stato scaricato tutto questo sulle spalle di una generazione molto distratta e qualunquista che francamente non ha capito niente che nel brodo ci sono finiti loro”
Andrea dice in fin dei conti la penalizzazione sarebbe solo momentanea, dunque giacché si tratta di una questione di scelte, potrebbe essere una buona idea: Mi trovo d’accordo con la riforma Tridico che ti permette a 63 anni di andare in pensione con la quota contributiva e a 67 anni di percepire l’assegno pieno calcolando il periodo retributivo ( misto ). La penalizzazione sarebbe solo provvisoria ma permette al lavoratore di ritirarsi qualche anno prima rispetto alla pensione di vecchiaia”.
Dal canto vostro cosa ne pensate degli spunti di riflessione aperti da questi nostri lettori? Corretto quanto sostengono basandosi sull’ importanza delle scelte individuali e sul fatto che sia comunque sempre meglio una penalizzazione temporanea che tornare alla Fornero in toto? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Qualcuno ha tentato una simulazione?
C’è qualche sito web che ha un simulatore?
Io ho solo 5 anni di retibutivo, per me sembrerebbe conveniente, che mi potete dire?
Insieme alla contributiva si dovrebbe permettere al lavoratore (se la pensione è bassa) di fare un part time parallelo fino ai 67 calcolato sulla parte mancante della pensione che rende più leggeri gli ultimi anni ma economicamente affrontabili ….
Sarebbe meglio continuare con quota cento di Salvini, e cancellare definitivamente il reddito di cittadinanza!! E il reddito di solidarieta’ ecc….
La legge era che entro tre mesi dovevano andare a lavorare?
Invece stiamo dando redditi di cittadinanza e di solidarieta’ ai Rumeni, agli Ucraini,ecc..
Che vanno e vengono dalle loro rispettive nazioni a prendere soldi gratis in Italia!!
E continuano indisturbati a lavorare in nero!!!!!
Siamo un popolo di coglioni che dobbiamo lavorare fino a 67anni, per dare soldi gratis a chi non fa’ niente, e agli stranieri che lavorano in nero e prendono reddito di cittadinanza, e reddito di solidarieta’.!!!
La poposta Tridico è molto valida, considerando le modeste risorse disponibili. Affiancherei, se possibile, anche la possibilità di uscire al compimento dei 41 anni di contributi con pagamento iniziale della sola quota contributiva, e corresponsione della quota retributiva due anni dopo, al compimento dei 43 anni.
Ma se va in Pensione come fa a maturare altri 2 anni di contributi lavorativi?
Non si tratta di maturare altri due anni di contributi, si tratta solo di dire che due anni dopo la maturazione del diritto alla pensione (41 anni) quest’ultima cessa di corrispondersi secondo il calcolo contributivo e viene erogata secondo il valore che risulta dal calcolo contributivo.
Esattamente quello che avverrebbe con chi compie 63 anni e percependo intanto la pensione “contributiva”e aspetta il calcolo misto ai 67 anni (mica dai 63 anni ai 67 si versano altri contributi)
Dico solo una cosa che 41 anni di lavoro sono anche troppi……e Basta!!!!reny 62
Classe 65, ho iniziato a 14 anni a lavorare, per gli uomini avete chiesto all’ INPS per il servizio militare, per le donne informatevi all’ INPS e chiedete se avete diritto alla pensione di servizio di casalinghe perché anche questo è un lavoro e anche per chi è rimasta a casa per la gravidanza, per i politici state continuando e continuerete a prenderci per i fondelli, potete pure aumentarvi la pensione e altro…fino a che scoppierà tutto… chi troppo vuole nulla stringe…io a 60 anni andrò in piazza..le prenderò mi metteranno in galera poi uscirò e andrò ancora e ancora….
gian paolo
a gennaio 63 anni – 27 di contributi – ho un buco di 15 anni in quanto prima della riforma Amato nel settore dove opero non esisteva una cassa previdenziale.
quindi allo stato attuale dovrei andare in pensione con Fornero a 67 anni. Ok proposta Tridico pochi maledetti e subito
Nessuno dice che la pensione contributiva dal 1996 in poi, è di 2,6 volte superiore a quella contributiva ante ’96, rapportate agli anni di lavoro. Per cui, per coloro che rientrano nel sistema misto, calcolare col metodo contributivo la parte ante ’96 si commette un errore madornale, avendo metodi di calcolo sproporzionati le pens. contributive ante e post 1.1.1996 .
Mi piacerebbe sapere l’opinione dei partiti che hanno nominato presidente dell’INPS il voltagabbana Tridico riguardo la sua vergognosa proposta inerente la riforma delle pensioni. Ritengo che la sua proposta sia di gran lunga peggiore della riforma Fornero.
La proposta Tridico è la miglior proposta in assoluto, la più giusta e realistica. Tutte le altre sono solo fantasie.
Buongiorno, sono un infermiere con quasi 40 anni di età lavorativa e con il periodo covid ancora in corso. Io ki chiedo dove viva questa gente , sulla luna? Certo che uno che guadagna 10.000 o 15.000 euro al mese è facile parlare. Mi chiedo con che faccia la Sig. Fornero possa aver accettato la consulenza x la riforma delle pensioni dopo i danni che ha prodotto.
Ma secondo voi quanto deve lavorare un povero cristo….ma non bastano 41 anni di sanità x avere diritto alla pensione?
Questo paese sono anni che non tutela più i lavoratori, e lo stato con la complicità dei sindacati mette alla gogna persone che avrebbero il sacrosanto diritto alla pensione. Bisognerebbe fare la rivoluzione e prendere a bastonate tutta la classe dirigente attuale.
Vergognatevi
D accordissimo, anche io ho iniziato a lavorare a 15 anni e credo che in un paese giusto e moralmente civile dopo quasi 42 anni di contributi dovrei andare in pensione anche se ho solo 57 anni da compiere. Andrea da Bologna.
Mi chiamo Andrea ho 52 anni e lavoro da quando avevo 14 anni purtroppo sono stato ” fregato ” dal classico furbo commercialista che si è intascato i soldi dei miei contributi x quasi 5 anni , ben venga la proposta del presidente almeno andrò in pensione dopo 49 anni di lavoro ….. Ma perché non fanno qualcosa x tutti i lavoratori che come me sono stati fregati ??? Io penso che a 60 anni dovremmo smettere tutti di lavorare e fare lavorare i giovani..
Sono pienamente d’accordo.
E poi con la sola quota contributiva chi riesce a campare. Non è forse vero che, chi può continuerà a lavorare, magari in nero?.
Io ho quasi 41 anni di contributi, al momento in disoccupazione. Sarebbe una grande presa in giro se non potessi più accedere alla pensione anticipata. ( 41 anni e 10 mesi per le donne).
La proposta di Tridico 63 e 20 anni di contributi minimo potrebbe essere pure accettata ma senza la clausola di 1,2 la pensione sociale altrimenti molti con 63 anni di età e senza lavoro da anni non né potranno beneficiare.
Giustizia? Contributivo per tutti, subito, e retroattivo (anche per le baby pensioni). Allora vai in pensione quando ritieni, usufruendo di quanto hai versato e calcolato sulla sostanza di vita. Tutto il resto è solo il tentativo di difendere o assicurarsi dei privilegi.
Ma che proposte sono tutte queste che leggo.
Io sono uno di quelli che ha iniziato presto a lavorare ( 16 e 3 mesi) oggi ho 55 anni e 3 mesi e sono entrato nel 40 anno di contributi.
Quindi se passa la proposta di quello lì devo lavorare ancora 8 anni e arrivo a versare quasi 48 anni di contributi quindi è meglio la legge di quella la.Ma siccome sento vedo gente che con 38 di contributi in questi anni sono andati in pensione mi faccio la mia di legge già postata più volte e si chiama PDMI .
Ma quale Tridico quale Fornero ??? BASTA !!! Che vengano loro al posto mio a 1800 metri di quota come in questo momento sotto il sole cocente a scavare con il piccone e la pala…a 61 anni di età e 42 di contributi!! 41 ANNI X TUTTI SENZA PALETTI DI ETÀ!!!!
Dopo 35/40 anni un lavoratore non da’ certo il meglio di sé. Soprattutto in alcuni lavori pesanti o di forte stress dove si rischia la propria e l’altrui incolumità. Contributi versati in 41 anni non sono certo pocchi.Se pensiamo al’errore madornale di mandare in pensione con 15/20 anni di lavoro…….
Almeno si prendesse in considerazione di allargare la definizione di lavoro usurate ad altri lavori che non sono certo idonei ad una persona di 67 anni.
Non parliamo poi di come viene gestito oggi il versamento della liquidazione. Una vera presa in giro.
Scusate, ma la proposta del presidente Tridico cancellerà la possibilità di pensione anticipata con 41 e 10 mesi – 42 e 10 mesi della Fornero? Perché in questo caso i lavoratori precoci come me che sono vicini a quel traguardo sarebbero ulteriormente fregati! Chi a 18 anni come me già lavorava non può accettare una simile proposta. Bisogna lasciare anche quella possibilità, altrimenti si scende in piazza, ma seriamente! Lasciamo anche la Fornero (cosa mi tocca dire!)
Ho letto un po’ i vostri commenti contradittori l’un l’altro in base le vostre fatiche lavorative dopo 40/42 anni. ( Avete pienamente ragione, e un casino totale, per non dire come fottere il lavoratore). Comunque la mia esperienza lavorativa nel settore statale, fa schifo, facendo capo che la vita economica aumenta per esempio un caffè 10 anni fa costava 0,70/0,80 centesimi oggi 1,00/1,20 euro, il tutto che vorrei dire o gridare, perché un pensionato statale dopo 40 anni di lavoro percepisce una pensione pari o circa 2100/2500 euro al mese, perché dopo la legge Fornero lo stesso pensionato con gli stessi anni lavorativi prende di pensione circa 1750/1850 euro. La morale, le spese per campare o vivere dignitosamente dopo 40 anni di lavoro aumentano, ma le pensioni per il popolo o lavoratore calano, c’è qualcosa che non funziona perché ai politici la pensione aumenta costantemente.credo di aver detto tutto, perciò rassegnatevi questa e la vita Italiana.
P.S. noi popolo siamo agli occhi dello stato come dei figli e loro i genitori, ma se i genitori sarebbero dei farabutti o scrocconi, pensante un po’ che insegnamento o educazione protebbero da ai figli. No Comment.
Sono d’ accordo con la proposta di Tridico, ma la penalizzazione è davvero troppo onerosa: sembra una forma di scoraggiamento
Secondo me la proposta Tridico e valida e potrebbe aiutare tanta gente, sia chi non ce la fa più a lavorare per via dell’età avanzata, ma non ha tanti anni di contributi, sia molti giovani disoccupati, che finalmente avrebbero spazio anche loro nel mondo del lavoro.
Per me 63 andrebbe bene anche 39 anziché 38 senza penalizzazioni come quota 100. La formula sarebbe semplice perché tra pochi anni si andrà solo col contributivo per cui una riforma andrà fatta solo per le nuove generazioni. Abbiamo dato più di quello che ci spetterebbe caro Tridico.
Personalmente la proposta Tridico è accettabile ma a 62 anni non a 63 anni.
D’accordo con la proposta Tridico diamo la possibilità a chi non ce la fa più, anche con assegno ridotto di respirare avendo già 62 – 63 anni d’età, chi ha iniziato a lavorare 15 anni e ha 41 di contributi buon per lui che non si è scervellato nelle scuole, facendo un altro anno e 10 mesi andrà anch’esso in pensione con il massimo, non vedo il problema, secondo i calcoli massimo a 59 anni.
Sono d’accordo con Ernesto, sono 35 anni che preparo banchi di ortofrutta in un supermercato, sollevero’ 300/400 chili al giorno, faccia i conti il signor Tridico quante tonnellate ho già sollevato, schiena a pezzi e ginocchia con l’artrosi, la mia proposta è con 41 di lavoro fisico si va in pensione, impiegati, bancari etc etc se vanno a 43 non sarebbe un dramma
QUOTA CONTRIBUTIVA ??? NON SCHERZIAMO !!!! SVEGLIA SIGNORI !!! FATEVELI FARE I CONTI !!! EBBENE CHI HA INIZIATO A LAVORATE NEL 1980 PRENDEREBBE UNA PENSIONE DEL 50% RISPETTO ALL’ULTIMA BUSTA PAGA !!! RIPETO 50% !!! .. TI DAREBBERO LA METÀ RISPETTO A QUANTO PRENDI ORA !!! PURA FOLLIA !!! QUESTA PROPOSTA CON IL CONTRIBUTIVO HA UN SOLO NOME : FURTOOOO !!!!!! SINDACATI NON FACCIAMO USCIRE PROPOSTE INDECENTI !!! È CERTO CHE SE AGLI ITALIANI DOPO 41 ANNI DI LAVORO GLI RUBI I PROPRI SOLDI.. “APPENA SE NE ACCORGERANNO”.. AVREMO UN PAESE ALLA FAME CHE ESPLODERÀ !!!
Quota 41 per tutti.
NON PER FARE LA FAME
Ormai tra i messaggi mi sembra di origliare:
Fottete pure chi a breve potrebbe raggiungere la soglia della “Anticipata Fornero”, purché al sottoscritto sia concessa la “Anticipata Tridico”.
Italiani, che popolo strano!
Ci lamentiamo dei politici, dei lazzaroni, delle pensioni d’oro, del fatto che in 40 anni di lavoro ci hanno cambiato di continuo le regole.
Ma poi, al momento giusto ……….. va bene la regola nuova, importante che la si trovi comoda a qualcuno tra noi.
VIVA LA FORNERO.
Non avete capito che la proposta di Tridico ha solo lo scopo di esplorare o sondare il campo,
Se viene accolta tra la platea vedrete che andranno ancora in ribasso. Quindi net la Fornero ne la Tridico.
Non meritano nemmeno di esistere costoro.
Trovo la proposta di Tridico peggiorativa rispetto alla gia’ orribile legge Fornero .
Bisogna uscire dall’euro … E togliere dalla costituzione il vincolo del pareggio di bilancio …
L’UE con la BCE non fa una politica a favore della collettività. L’UE attraverso la BCE sta permettendo al liberismo di spolparsi l’Italia.
Ricordo che nel mondo ci sono 70 milioni di persone che detengono il 99% delle ricchezze del pianeta etra questi, 8 ne detengono il 50%.
In tutto questo c’è da capire l’importanza di avere una banca centrale controllata dal governo …
Prendiamo ad esempio i tassi di interesse sui i titoli italiani. Sono sotto lo 0,5% e questo perché i titoli invenduti vengono ricomprati dalla BCE. Questo è un normale meccanismo che fanno le banche centrali per supportare il debito pubblico e lo faceva la banca d’Italia fino ai primi anni 80 quando criminalmente la separarono dal ministero del tesoro e lo stato non poté più ricomprare i propri titoli per cui gli interessi salirono fino al 12% e accumulammo la maggior parte del debito pubblico attuale. Fu la prima mossa dell’allora nascente UE per permettere al liberismo di spolparsi l’Italia con le svendite degli asset.
Poi dal 95 ad oggi l’Italia ha fatto sempre avanzo primario ma inutilmente in quanto, sempre per mancanza del supporto di una banca centrale che emette denaro, i tassi sono stati molto alti. Ed infatti ad oggi abbiamo ripagato oltre 3500 miliardi di euro di interessi (e potrebbe pure bastare). Ricordiamoci inoltre che il debito rappresenta un credito per le famiglie e le imprese. Più avanzo primario si fa e più si impoveriscono imprese e famiglie.
Ma allora se un governo centrale può emettere tutto il denaro che vuole perchè emettiamo titoli? Per sostenere i tassi di interesse.
Ma allora perché si pagano le tasse? Prima di tutto per avere forza lavoro (giudici, impiegati, artigiani etc), poi per regolare l’inflazione, poi per redistribuire il reddito, ed infine per disincentivare comportamenti errati come fumo, alcolici, gioco d’azzardo etc (dovrebbero almeno … tipo l’avidità, l’egoismo ambientale e la fede e potremmo parlare del limite sociale di profitto, di tassare di più chi vuole più di due figli e chi ha fede sulla falsa riga di quanto accade in Germania per i cattolici).
Quindi uno stato con una banca centrale a disposizione, prima spende e poi tassa non il contrario.
Inoltre spero che si sia capito che uno stato con una banca centrale indipendente (la normalità), ha una posizione privilegiata rispetto alle famiglie e alle imprese che devono avere bilanci in attivo o in parità. Un siffatto stato può emettere denaro dal nulla.
Insomma viviamo in un mondo fatato, fatto di fake news di stato come “il debito pubblico che graverà sulle future generazioni”.
Uscire dall’euro. Subito.
video-reporter.blogspot.com/2020/09/cossiga-demoli-draghi-un-vile-affarista.html?m=1
Sono discorsi che molti di noi hanno sentito, in larga parte, se non tutti, condivisibili.
Io credo siano la conseguenza del mondialismo finanziario.
Una situazione in cui chi veramente detiene il “potere” è capace di imporre la sua volontà in un attimo, con la forza di un click (l’anno 2011 ne è stato un piccolo esempio) agitando il “mercato” e ribaltando perfino i governi, usano metodi che ci riconducono velocemente a miti consigli e ad accettare ulteriori sacrifici.
Certo è che esiste l’Euro, ma non esiste l’Europa.
Certo è che i sacrifici sono chiesti sempre alla gente comune, alla massa.
Guardi alla UE in fatto di pensioni, l’argomento fondante di questo sito, e al fatto che in UE si mantiene questo atteggiamento:
“ l’aliquota di rendimento annuo è dell’1,8 % per il personale assunto a decorrere dal 1° gennaio 2014, dell’1,9 % per il personale assunto tra il 1° maggio 2004 e il 31 dicembre 2013 e del 2 % per chi è stato assunto fino al 30 aprile 2004;” con calcolo riferito all’ultimo stipendio.
Un virgolettato che ci rimanda a ricordi passati a quando in Italia il sistema prevedeva un rendimento annuo del 2% (40 anni di contributi x 2% annuo = 80% calcolato sulla media degli ultimi 5-10 anni di retribuzione) mentre ora la UE ci ha imposto un metodo che avvicinerà sempre più l’1,25% ( 1,25 x 40 = 50% ) calcolato sul montante.
E così all’interno del simbolo stesso di un potere, l’UE rimane il DIRITTO AL METODO RETRIBUTIVO, una realtà che contraddice alla base le stesse sue intenzioni.
Forse l’UE non dovrebbe imporre alla gente come vivere, meglio sarebbe prima lo dimostrasse con l’esempio.
Saluti
Meglio la proposta Tridico che la Fornero; si tratta di arrangiarsi per il periodo contributivo .e poi passare alla pensione con il misto
Due considerazioni: il misto deve essere calcolato senza penalizzazioni ai 67 anni e dovrebbe essere abbassato l importo iniziale per accedere al periodo contributivo altrimenti molte e molti non potrebbero aderire.
Concordo cmq quello che conta non dovrebbero essere gli anni lavorativi ma l’eta io per esepio ho 5 anni lavorati all’estero prima del 1995 che l’INPS non mi lascia riscattare (assurdo perfino gli uffici dell’INPS mi hanno detto che non capiscono)
Quindi la mia finestra di uscita sara’solo a 67 anni…quindi a 67 anni avro’lavorato 42 anni + 5 anni estero totale 47 di lavoro…quindi io dovrei lavorare 47 e altri vorrebbero uscire a 41 magari a 59/60 anni…proposta di Tridico tutta la vita.
Certo i benestanti, quelli che hanno la fortuna di aver ereditato dai genitori, dai nonni considerevoli (piu’ o meno) si possono permettere di aspettare e vivere d’ aria fino a 67 anni….
Nb. Consiglio prima di fare tali proposte, di tornare alla realta’… cioe’ fatta di famiglie che nonostate lavorino fanno fatica ad arrivare alla fine del mese…. e gli vogliamo tagliare poi anche la pensione ?
Sì a proposta Tridico. Se a qualcuno non va , vada a 67 anni, ma non impedisca agli altri di usufruire
Buongiorno Giosanna
scusa ma a te non va bene 41 o 62? Immagino che tu abbia 63 anni oppure sei vicino, noi che abbiamo iniziato a lavorare a 15 anni perchè si dovrebbe lavorare 48 anni ? Ma vi rendete conto di cosa state dicendo voi che siete d’accordo con Tridico?
Almento la proposta di 41 anni di contributi oppure 62 anni di età veniva incontro anche a voi mentre questa aiuta solamente chi ha iniziato a lavorare tardi oppure ha avuto un lavoro discontinuo e penalizza tantissimo quelli che hanno iniziato presto ed hanno tirato la carretta anche per voi
Buongiorno.
Sia più precisa gentile signora Giovanna.
“Se a qualcuno non va, vada a 67 anni ” aggiunga o vi acceda con le altre regole attualmente vigenti.
Grazie.
Concordo pienamente.
Se qualcuno ha perso il lavoro a 61 anni e non ha 41 anni di contributi in questo modo dopo 2 anni di naspi ha almeno la possibilità di avere un sostentamento perché a 62 63 anni le probabilità di ritrovare un lavoro sono bassissime.
Inoltre questa deve essere una scelta del lavoratore che può decidere di arrivare a 41 anni o aspettare 67 anni.
Io la vedo molto utile e ragionevole come proposta.
Buongiorno.
Io credo e lei mi insegna che il lavoro si perde non solo a 61 anni ma anche a 55,56,57,58, ecc., se non prima e per tutti ad un certo punto termina la Naspi.
Se il problema è visto riferendosi ai presunti 63 anni proposti dal dottor Tridico, si renderà conto che non si potrà mai creare una condizione valida per tutti i casi, non solo da noi in Italia, ma credo in nessuna parte del mondo.
Purtroppo la pensione per come è concepita da più di un secolo è da intendersi un reddito da percepire sulla base di una vita lavorativa, non di sussistenza, solo in età avanzata (e più campiamo, più ci allungheranno il brodo); un assegno sostanzialmente dimensionato a quanto si è in fatto di contributi versato.
Se non fosse così si rischierebbe di equipararla a una giostra dove è permesso salire e scendere a piacimento. Il problema è che a chi può lavorare, dovrebbe essere garantito di poterlo fare.
Comunque le faccio i migliori auguri.
Devono lasciare decidere il lavoratore se hai 41 di contributi ,oppure 62/63 anni con meno contributi sarà il lavoratore a decidere; la flessibilità deve essere per entrambi i casi; quota 100 ha penalizzato tantissimi lavoratori ,
Non sono d’accordo con nessuno perché con l’attuale formula chi come me non rientra con quota 100 solo per pochi giorni, ma ha già una cospicua anzianità contributiva molto vicina a 41 anni e 10 mesi, si vede sfuggire anche questa opportunità dovendo attendere il compimento dei 63 anni con anche una formula ridotta. L’ennesima ingiustizia. Tridico dice che quota 41 per tutti costa troppo, ma dicesse pure quanto l’INPS ha risparmiato sulla pelle dei morti per covid ed altro che percepivano la pensione o che ne erano alla soglia e sono morti… e non contiamo tutte le indennità di accompagnamento che non deve più erogare.
Buongiorno.
Concordo con Lei.
Se l’idea Tridico fosse così strutturata, sarebbe l’ennesima beffa per chi ha lavorato, versato contributi e tasse più di altri.
Pensi solo che tra coloro che sostengono questa idea, alcuni potrebbero appartenere, volenti o nolenti, al mondo di chi ha lavorato in nero (ribadisco perché nessuno si offenda ALCUNI) e che tutti, indignati, abbiamo collocato tra gli evasori!
Le terribili conseguenze del Covid, come sempre il riferirci al fatto che dobbiamo pensare a lasciare il posto di lavoro per favorire l’ingresso dei giovani, sebbene siano due cose GIUSTISSIME, rischiano solo di fuorviare il discorso attuale.
Rammentandoci che anche gli anziani di oggi una volta erano giovani e che da anziani stanno subendo le false ipotesi di un tempo passato. I giovani di oggi ai quali, a mio parere la politica finge di pensare, fintanto che il mondo resterà questo, vivranno anche loro molti cambiamenti forse simili a quelli che oggi stanno subendo le persone come Lei.
Non esiste cambiamento, riforma, ipotesi o quant’altro valido da oggi ai prossimi 40 anni,
Saluti
Ma di che ti lamenti? Beata te che puoi andare in pensione anticipata con la Fornero al raggiungimento, a quanto pare vicino, dei 41 anni e 10 mesi (per le donne), a prescindere dall’età. Non devi quindi aspettare i 63 anni. La proposta di Tridico è ragionevole e può interessare chi, come il sottoscritto, è vicino ai 63 anni e non ha i requisiti contributivi della pensione anticipata previsti dalla Fornero (42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne), ma non intende lavorare (o attendere) fino ai 67 anni e oltre per percepire la pensione. Intanto ci si può “accontentare” dell’assegno ridotto calcolato col sistema contributivo, lasciare il lavoro (ai giovani) e attendere “solo” 4 anni per percepire la pensione piena con sistema misto.
D’accordo con la proposta Tridico, anche perché è sicuramente meno discriminate di quota 100 (metti per chi non raggiunge uno solo dei due parametri) e della proposta 41 per tutti (discriminate per le donne).
Io rimango dell’idea che i politici pensano che non ci siano più persone che abbiano iniziato a lavorare a 14 anni,io ho già lavorato 41 anni e ho solo 56 anni cosa devo fare ,non pensate che abbia già lavorato abbastanza?e torno a dire che non esiste lavoro usurante e lavoro non usuranti, penso che ogni tipo di lavoro dopo 41 anni abbia usurato la persona !!
d ‘accordissimo io ho 58 anni cuoco ho iniziato a 14 anni ma nei lavori come il mio ,stagioni e via dicendo il lavoro è stato discontinuo,il progresso di una civiltà starebbe nel lavorare si,ma anche vivere la vita,ma scusate perchè devono decidere i politici?perchè i politici lavorano?ladei e fannuloni per essere educati.
Sono d’accordo con Francesco ed è proprio per questo che viene messo il paletto della pensione contributiva così ti spingono a lavorare fino a raggiungere la soglia della fornero oppure a prendere una misera pensione per 10 anni.
Certe cose le studiano a tavolino, mentre loro si aumentano lo stipendio quando vogliono.
Cari Signori 41 di contributi sono troppi e i Giovani non potranno mai arrivarci grazie ai lor dignori politici che ci rappresentano 62 anni di età come in Francia andrebbero bene , anche se Ritengo che sono yroppi ; per Risolvere l’elevata Disoccupazione Giovanile
Sono d’accordissomo!! Il punto e che ai politici, sindacati e in generale, di chi a lavorato tanto e ancora sta lavorando non gli importi molto.
O si scende in piazza o muti.
Sono entrambi delle proposte del c…. ma che vadano a casa !
La proposta Tridico è stata valutata ed è stata bocciata!. Ancoira una volta pone una proposta iniqua che va incontro alle esigenze di quei lavoratori che non raggiungeranno mai i 41 anni di lavoro, permettendogli di andare in pensione all’eta di 62 anni con una penalizzazione. Ancora una volta TRIDICO si ostina a valutare solo e soltanto una parte di lavoratori e sempre quelli che hanno lavorato meno e non guarda a chi ha gia dato molto e che adoggi hanno gia contribuito con 40 anni di lavoro iniziando a lavorare da giovani. Ma che razza di proposta. Vogliamo partire da chi ha gia dato o li vogliamo far morire sul lavoro??? a TRIDICO nel 2018 in un intervista sulle pensioni da Floris dicevi:
“mi sembra ragionevole pensare che una persona dopo aver lavorato 40 anni possa andare in pensione”.
Hai forse cambiato idea? Oppure era solo un modo per racimolare voti??
Che dire mi pare che la coerenza non sia il tuo forte….
Ob torto collo sono d’accordo con la proposta di Tridico visto che di meglio ci sarebbe di nuovo la Fornero. Arrivare a 67 anni alla pensione (sempre che non si muoia prima visti tutti i cambiamenti rapidi del mondo attuale) stanchi e demotivati è una cosa pesantissima..sono sempre fautrice del: meglio un uovo oggi…
Dopo avere lavorato 41 anni non vedo perché devo andare in pensione con il contributivo e aspettare… Con i miei soldi 67 anni per avere il resto del retributivo…. E chi li paga gli interessi di questi anni? E se nel frangente uno crepa che fine fanno? Questo è un vero ricatto di gestione per chi ha lavorato una vita!!!!
A me la proposta Tridico non conviene! Preferisco l’anticipata della Fornero con 41 anni e 10 mesi. Andrò nel settembre 2023, a quasi 64 anni, però con la mia quota retributiva. Meglio la proposta dei sindacati: 41 anni o 62 di età! Però capisco che è la mia situazione è che ce ne sono molte altre….
Il problema e’: quanto si perderebbe andando in pensione a 62 o 63 anni in attesa di
i 67 anni? Qualcuno puo’ quantificare? Fateci sapere,qualcuno’ sa’ quantificare quanto si perderebbe in quei 3 o 4 anni? Perche’ se la somma e’ minima si potrebbe anche accettare….
Chiedo scusa
Ma quale pensione anticipata?quando ho iniziato a lavorare erano 35 anni di lavoro,poi sempre aumentati fino a che se va bene,starai in pensione 10/15 anni
Ma di cosa si parla?
Non sarei tanto sicuro che sia meglio la proposta Tridico che la Fornero. Certo, lascerebbe la libertà di scelta ed io allora dico: ” Molto, ma molto peggio la proposta Tridico che la quota 100 !!!!” Forse non tutti si sono pienamente accorti che nel caso di pensionamento a 63 anni con il calcolo contributivo per almeno 4 anni, si andrà a percepire un assegno pari se non addirittura inferiore ad un quota 100 con soli 62-38. Un consiglio, fatevi fare i conti di quanto perderete ogni mese. A spanne sono circa il 3% per ogni anno di anticipo che per 4 anni fanno il 12%. Quindi ogni mese per 4 anni il 12 % in meno che all’anno equivale circa ad un assegno mensile di pensione in meno. Ipotizziamo una penalizzazione di 100 euro mensili, ( temo siano di più ), per 12 mesi fanno 1200 euro che è la perdita annuale, per 4 anni fanno 4800 euro. Domanda: ” Quanti se lo possono permettere ?” Che penalizzazione hanno avuto i quota 100 ? Nessuna !! Loro sono andati con la loro parte retributiva e quella contributiva e stanno percependo esattamente quanto spettante sin da subito. Che disdetta, che sfortuna. Per tre anni i soldi c’erano, dice qualcuno, il giorno dopo i soldi sono finiti e i conti dell’INPS sono traballanti.
Ora dirò qualcosa che farà in…zare qualcuno.
Su questo sito, scrivono e vengono intervistate molte persone su come e quale potrebbe essere il post Fornero e il post quota 100. Tra questi ci sono il Dott. Perfetto e il Dott. Marino che, giustamente, fanno notare il bisogno di una riforma duratura, definitiva, sostenibile ed equa e ciascuno propone delle soluzioni. Pur avendo il massimo rispetto di questi signori non posso fare a meno di rimanere imbarazzato a sentire due fervidi e convinti sostenitori che ci espongono le loro proposte tutte peggiorative rispetto alla quota 100 di cui loro stessi sono stati fruitori, non avendo la quota 100 nessuno dei requisiti sopra richiesti, non essendo duratura ma a tempo, non ha cancellato la Fornero, sono stati spesi miliardi che hanno incrementato il debito pubblico e per giunta non era nemmeno equa.
Faccio anche io una proposta: ” Se un prossimo pensionato è costretto ad accettare un assegno temporaneamente contributivo fino al raggiungimento dei requisiti Fornero, sarebbe equo e porterebbe sostenibilità che chi ha usufruito della quota 100 pensionandosi prima dei 67 anni della vecchiaia o prima dei 43,3 anni dell’anticipata, ricevesse temporaneamente l’assegno tutto contributivo e partecipasse così al riequilibrio dei conti INPS. Ovviamente dovrà rimborsare l’INPS della parte retributiva ricevuta fino ad adesso, altrimenti’ che equità è ?
Sig. Franco Giuseppe, le confesso che sono capitato “su questo sito” perché cercavo con Google la parola chiave “Quota 100”.
Da Google venivo sempre indirizzato su pensionipertutti.it.
Pur avendo davanti a me la possibilità di una lunga carriera di lavoro (avrei potuto lavorare fino a oltre i settant’anni), tuttavia all’età di 65 anni e con 41 anni di contributi interamente versati, aderendo a Quota 100, ho preferito lasciare volontariamente il lavoro, cogliendo in tal modo l’opportunità di potermi ritirare nel mio eremo di solitudine e di silenzio (c’è ancora una finestra aperta sul mondo tramite internet: ma presto chiuderò anche quella) per continuare in maniera più spedita la mia evoluzione verso stati di miglioramento sempre più elevati.
Me lo si lasci dire ancora una volta: equità e giustizia non esistono in questo mondo. Sono ideali di perfezione che non potranno mai esistere in un mondo imperfetto come il nostro. Ciò che esiste è il tendere all’equità e alla giustizia.
La Riforma Fornero è il meglio che i nostri economisti siano in grado di elaborare. Quando si scoprirà che la Riforma Fornero è vecchia, retrograda, inadatta alla società digitale e all’economia digitale, ebbene, solo allora si metterà mano ad una nuova Riforma Pensionistica. Per il momento i lavoratori si mettano il cuore in pace: la Riforma Fornero resterà (al più con qualche lieve concessione addizionale che senz’altro non sarà gradita ai lavoratori).
La Riforma Fornero resterà perché: 1) non se ne è mai andata; 2) lo ha raccomandato la Commissione europea; 3) tale raccomandazione è stata recepita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (per poter ricevere i finanziamenti dall’Europa); 4) i nostri economisti non riescono proprio ad andare oltre la Riforma Fornero, non hanno le basi economiche per andare oltre, non conoscono l’economia digitale, che è l’economia che sta gradualmente soppiantando l’intera economia tradizionale (la sola economia che i nostri economisti conoscono).
Per quanto riguarda la sua proposta, ebbene le dico che non sta in piedi. La sua proposta poggia sul principio di equità (“sarebbe equo”, dice lei): ma l’equità, come ho detto in precedenza, non esiste in questo mondo (se esistesse, non staremmo qui a parlarne).
Sig. Franco Giuseppe, diciamoci la verità: sia lei che io siamo in pensione, siamo saliti su quello stesso carro che prima come muli ci trascinavamo dietro. Ora che siamo noi su quel carro e altri lavoratori trasportano i nostri pesi, dovremmo forse scendere? Dovremmo dire all’Inps di non retribuirci la pensione? Forse lei no, perché ha la pensione “equa”. Ma io, io che ho la pensione anticipata Quota 100, per di più finanziata con la fiscalità generale e non con il gettito contributivo, dovrei forse dire all’Inps che non merito tale pensione “iniqua”?
Spesso ripenso a ciò che diceva Dante: “più lieve legno convien che mi porti” .
https://www.pensionipertutti.it/pensioni-anticipate-2021-riforma-fornero-quota-100-proposta-tridico-quale-la-piu-equa/ citato
Buongiorno ,non sono d’accordo con i 63 anni ,visto che attualmente sono ben 41 anni che lavoro a tre turni da sempre ,va bene per chi ha perso anni e per chi ha fatto le sue cazzate anni indietro, bella iniziativa di andare a 63 e poi assegno pieno a 67 ,ma se dobbiamo guardare le tasche di persone inutili con vitalizi, e pensioni d’oro be non mi sta bene .. i conti INPS sono in attivo ,ovvio se poi li sperperare per persone inutili ,non deve essere un problema di noi laboratori quindi io dovrei lavorare ben 49 anni ?? Un vero schifo di nome italia !!! Buona giornata a voi !!!
Ripeto, considerando la situazione, la chiara linea di pensiero del governo Draghi e l’esigua forza dei sindacati, non vedo grosse alternative . il sindacato lo sà benissimo e come tutte le trattative chiede molto per poi raggiungere un compromesso.
Piuttosto perchè 63 anni e non invece 62 ?
Tra l’altro a 62 anni si potrebbe richiedere la liquidazione (totale o parziale) della pensione integrativa
che ti accompagnerebbe ai 67 anni praticamente colmando il gap della pensione con il calcolo retributivo.
Sono andata in pensione da un mese con opzione donna eta 64 e contributi 36 anni e quindi tutto con contributivo, a 67 avrei avuto il misto, quindi penalizzata parecchio. Perchè mi dovrei trovare discriminata rispetto ad una legge Tridico che esce ora? Quante volte devo essere penalizzata? Vi sembra giusto? Allora prevedano un ristoro o riconteggio anche per i casi come il mio!!
Lei ha ragione da vendere!
Più certi personaggi, che solo alcuni anni fa erano agli occhi di molti dei perfetti sconosciuti, pasticciano il sistema con nuove proposte, più ricadremo negli errori del passato.
Difficile se non impossibile pensare a una “proposta equa”.
L’unica cosa che mi sento di dire a riguardo delle attuali pur trascinanti al pari della musica di un “Pifferaio”, è che l’ultima parola resterà nelle mani della UE o dei suoi mandanti.
A meno che qualcuno desideri scendere da carro!
Pertanto staremo a vedere, in autunno, se al risveglio dal sogno potremo ancora dire “Buongiorno” oppure se dovremo aggiungervi “salvo complicazioni”.
Saluti
Io credo che la proposta Tridico dovrebbe partire da 62 anni per coloro che riescono a raggiungere dopo quattro anni i 42 e 10 mesi della Fornero.
Ci sono lavoratori che con 63/64 anni si trovano, per svariate ragioni (ristrutturazioni aziendali, sfoltimento organico, chiusura) senza lavoro e con 32/33 anni di contributi. Penso che per questi che comunque non rientreranno nel mondo del lavoro, la proposta tridico sarebbe una buona cosa.
Ecco! Tutti calano le braghe… Bisogna sostenere una vera riforma pensionistica, che non è quella proposta da Tridico. Bisogna pensare al nostro futuro e quello dei giovani, altrimenti il nostro paese è destinato.
Non pensavo che tridico potesse pensare ciò…una piacevole sorpresa….condivido ciò anche perché è realmente flessibile più ancora di quota 100…
Più flessibile della quota 100 ? Ma Lei non ha capito una beneamata mazza !!! Intanto con la quota 100 sono andati con 62 anni e non con 63. I quota 100 ricevono già adesso la pensione piena, retributiva e contributiva, che Lei per 4 anni non riceverà e perderà migliaia di euro. Per me è una spiacevole sorpresa che esistano persone cosi male informate. Mi perdoni per la franchezza.
Sono assolutamente d’accordo con la proposta di tridico di poter uscire dal lavoro a 63 anni anche con la pensione contributiva perché c’ è
Comunque la libertà di scelta. Uno può scegliere se uscire prima dal lavoro senza attendere i 67 anni che sono davvero troppi anche rinunciando una parte dell’assegno L’importante è che ci sia la libertà di scelta 41 anni per tutti limita molto gli accessi alle pensioni Perché pochissime persone hanno 41 anni di contributi specialmente tra le donne.
Non condivido la proposta di dividere in due la pensione insomma dopo 38 anni e tutti i contributi versati non penso di dover andare in pensione con appena 900 €. di pensione piuttosto dividiamo la previdenza dall’assistenza e puntiamo sull’evasione fiscale insomma non possiamo essere sempre noi ad essere penalizzati
Fate quello che volete. Triplicate lo stipendio a Tridico per questa genialata. Io lo licenzierei.
Ma basta che lasciate l’anticipata Fornero (che mi tocca dire) a quelli come me dei primi anni ’60.
Per metà del suo stipendio (tridico dico) vi trovo soluzioni più favorevoli ai lavoratori oppure al bilancio dello stato in 10 minuti.
Ma è uno stipendio da capro espiatorio: vi ricordate il Malaussene-tridico di Pennac?
Basta . Io la proposta l’avevo fatta.
Mi arrangero’ con Debord.
Paolo 61 eta’ + 41.9 contributi = oltre quota 102!
Assolutamente d ‘accordo con la proposta Tridico, per chi come me non ha la speranza di arrivare a 42 anni di contributi ed essere ancora vivo….. Mancandone parecchi, la proposta permette di uscire prima ad una età ragionevole, avendo solo 32 anni di contributi e 62 di età.
Io nove anni fa ho avuto un infarto non molto grave lavoro con l’ex comunità montana mi fanno fare sempre le cataste della legna perché io sono l’unico invalido che quello che mi dicono di fare i capi lo faccio invece gli altri invalidi tutto il giorno non fanno guasi nulla io ho iniziato a lavorare a 15 anni adesso ne ho 60 sono 45 anni che lavoro purtroppo quei tempi i versamenti non me li hanno fatti tutti e mi sono mancati guasi 7 anni sennò potevo già andare in pensione anche perché con il lavoro che faccio all’ospedale mi dissero che i sforzi non li dovevo fare.
Buongiorno, in merito alla proposta Tridico sull’uscita anticipata, non riesco a capire perché bisogna a tutti i costi dare il “contentino” ai sindacati senza andare a scrivere una seria riforma pensionistica che sia equa per tutti e non richieda nel tempo di remetterci le mani come è già successo con le altre formule proposte: quota 100, ape sociale, RITA, quota donna ecc. e che comunque hanno sempre lasciato a bocca asciutta chi ha iniziato presto a lavorare ( sono forse più stupido degli altri?) . Io dico di no’ assolutamente!!!! Chiedo una vera riforma che sia più moderata rispetto la Fornero, che dia la necessaria flessibilità in uscita e che rimanga tale nel tempo senza dover intervenire nuovamente come è successo con le varie riforme Dini e Fornero!!! È il momento che il denaro pubblico venga speso in maniera seria su chi ha maturato i diritti nel tempo e si vada a recuperare quel fiume di denaro che viene sprecato nelle pubbliche amministrazioni o per mantenere una macchina pubblica che è in certi versi una vera zaforra e una falla per le casse dello stato!!!!!
sono dell’idea che bisognerebbe dividere l’assistenza dalla previdenza,poi ripristinare quota 100,e mettere limite 41 anni di età Se non ci sono i soldi tassiamoci tutti . facciamo questo benedetto ricambio generazionale. Basta bonus inutili.
Buongiorno, chi come me ha sempre lavorato a singhiozzo e avendo perso il lavoro nel periodo della grossa crisi che si e abbattuta nel 2008,avendo avuto 50 anni anni e non riuscendo più ha trovare lavoro,se non qualche mese qua e là,non so fino a che punto sarebbe conveniente
Ancora state a pensare di accedere alla pensione con questa proposta credendo che ci sia solo il peggio, ma fatemi il piacere, dite che stiamo pagando lo sperpero fatto negli anni passati, ma allora cosa diciamo sul reddito di cittadinanza dato a cani e porci, poi smetto che è meglio
CI SONO MODI RAGIONEVOLI ED EQUILIBRATI PER RISOLVERE PROBLEMI SPINOSI COME RISULTANO ESSERE QUELLI LEGATI AL PENSIONAMENTO. IO, PERSONALMENTE DALL’ALTO DEI MIEI 57 ANNI DI LAVORO, AVENDO FATTO DI TUTTO, DALL’ETA’, DI 5 ANNI, PUR PRENDENDO UN TITOLO DI STUDIO, HO PIU’ DI 40 ANNI DI CONTRIBUTI EFFETTIVI MATURATI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AVENDO ORA COMPIUTO 61 ANNI, E A BUONA RAGIONE DI MERITO, AVENDO DATO LE MIE ENERGIE E RISORSE A NON FINIRE ALLO STATO ITALIANO, DICO CHE 41 ANNI DI LAVORO O AL MASSIMO 42 SONO ABBONDANTEMENTE SUFFICIENTI PER GODERSI GLI STRAMERITATI DIRITTI ACQUISITI, DURANTI I TANTISSIMI ANNI LAVORATIVI, OVVERO A QUANTO ATTIENE ALLA LEGGE CHE TUTELA I DIRITTI INCOERCIBILI DEI LAVORATORI, E DUNQUE LO STESSO CONCEDO DA LAVORO, O PENSIONAMENTO CHE DIR SI VOGLIA. IL GOVERNO TROVI IL MODO DI GARANTIRE TUTTO QUESTO ADOTTANDO UNA GIUSTA ED EQUILIBRATA ECONOMIA CHE MEGLIO E PIU’ TUTELI LE PERSONE CHE MAGGIORMENTE HANNO CONTRIBUITO A PAGARE LE TASSE DA DECENNI E DECENNI E RESTRINGERE LE ENTRATE A COLORO CHE PRENDONO FIOR DI STIPENDI O VITALIZI INDEBITAMENTE, CHE SONO UNA OFFESA PER TUTTE LE PERSONE ONESTE DI QUESTO PAESE. PIU’ GIUSTIZIA E PIU’ PARITA’ DI TRATTAMENTI SENZA PRIVILEGI SPROPOSITATI AI SOLITI. MOLTO DISTINTAMENTE SALUTO SPERANDO CHE PREVALGA L’ONORE, IL BUON SENSO, LA RAGIONE, E LA BUONA GIUSTIZIA SOCIALE PER FARE UN PASSO AVANTI NELLA GIUSTA DIREZIONE SENZA DISCRIMINAZIONI DI NESSUN GENERE.
Si è una buona proposta meglio senz’altro di opzione donna che ti taglia x sempre il 30%. E’ NON È POCO!!!!!
Credo che non sia così. Il taglio alla pensione ci sarà eccome! La strada è tagliare l’assegno pensionistico come l’opzione donna. Accettare per disperazione è quello che otterranno.
Proposta a dir poco, indecente. non tiene minimamente in considerazione chi, dopo 42 anni di lavoro svolge un lavoro gravoso e usurante da 13 anni consecutivi. Dopo visita ispettiva Inps, caro Tridico, l’Ente non si è mosso affatto e per via di un codice Istat viene negata la pensione anticipata. ALLUCINANTE. Dovrebbe bastare una semplice busta paga per riconoscere il diritto alla pensione anticipata per i lavori gravosi, usuranti e precoci, non attaccarsi ad un codice Istat. È successo a mio fratello, non è una storia inventata. È nato nel 1962, ha iniziato a lavorare nel settembre 1979 e ad oggi è dipendente con la mansione di autista autobotte. Lo sbaglio dell’azienda per la quale lavora, lobsta pagando mio fratello.
Ma questa opzione donna!!! Verrà rinnovata? E se vero che ci saranno modifiche sulla penalizzazione più soft!
Sono d’accordo con il presidente INPS Tridico. Non capisco perché i sindacati lo ostacolino! Forse vogliono lasciarci senza niente al fresco fino a 67 anni? Ma da quale parte stanno!! E cosa propongono di meglio? Il nulla!!!
SE NEI PROSSIMI INCONTRI GOVERNO PARTI SOCIALI, NON SORTIRA’ NULLA DI VERAMENTE CONCRETO E STRUTTURALE, ALLORA ACCETTEREI LA PROPOSTA DI TRIDICO: SEMPRE MEGLIO POCO ANZICHE’ NULLA.
Una persona perché non può andare in pensione com i contributi che a .Io ho 37anni di contributi è non voglio lavorare più.quanto mi tocca dì pensione un tot dammelo,e mi ritiro dal lavoro
Sono faverole alla proposta del presidente dell’INPS Tridico, inquanto permette di andare in pensione quattro anni prima, certo all’inizio ti penalizza ma poi al compimento dei 67 anni si rientra nella normalita’.
Mi scusi, ma Lei e’ “proprio sicuro” che a 67 anni ricevera’ la pensione con la quota ecc. ecc. .. ??
Le lascieranno – a 63 anni – fra le mani una stipula (nero su bianco) così come avviene invece con i FONDI PENSIONI INTEGRATIVI (PRIVATI)???
Devo dedurre che lei non ha aderito a un FONDO P. INTEGRATIVO, giusto?
Mi spiace disilluderla ma, con la previdenza pubblica (italiana), le regole possono cambiare in qualsiasi momento e per “motivi vari” !!
Ha parenti o amici in Francia? Germania? Olanda? O in Inghilterra?
Bene, si faccia dire come girano invece regole da quelle parti in materia …
Saluti.
“Buongiorno, salvo complicazioni”.
Ora io penso sia buona regola salutarci in questo modo!
Vorrei vedere che non sia questo il motivo che spinge molti di noi verso la proposta Tridico.
Fossi in Lei seguirei il consiglio di Umberto di vedere un poco come funziona la faccenda nei Paesi del Nord Europa!
“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”.
Saluti Vincenzo.
Io seppur favorevole apporterei delle modifiche alla proposta del Presidente Inps ovvero il 50℅ sistema retributivo fino a 66 anni e a 67 anni quota piena
Mi chiamo Stefania, sono un’insegnante! Sono d’accordo con il Presidente dell’INPS Tridico, è meglio dare la flessibilità in uscita e la sua proposta per quanto poco allettante è l’unica nel panorama della riforma delle pensoni! Poi ognuno è libero di uscire o meno dal mondo del lavoro, accettando anche un assegno momentaneamente più modesto! Io ho 57 anni e quasi 32 anni di servizio, ora sto bene, non ho nessuna patologia, ma potrebbe essere che tra 6 anni io non riesca più a lavorare, per motivi di salute! Per cui per quanto penalizzante é meglio così! Stefania.
Buongiorno, io sono un pubblico dipendente e lavoro in sanita’ il prossimo anno raggiungero’ i fastidi 41 e 10 mesi ma non avro’ la liquidazione se non dopo anni.. Non ho potuto richiedere l’ anticipo se non con cessioni del quinto da rendere a rate e tanti altri aneddoti poco edificanti sulla PA. Quindi quello che voglio dire e’ che chi va in pensione nel privato ha diritto alla sua liquidazione entro sei mesi e con quella puo’ superare il periodo definito da Tridico il P. Dipendente NO
Buon giorno Fiorella.
Mi perdoni se sarò franco nel discorso.
Premetto che chi le risponde è fortunato in quanto lo faccio da pensionato che attende lo diventi anche la moglie.
Entrambi proveniamo dal mondo del lavoro privato, non dal pubblico.
Attendo, come le dicevo, che mia moglie raggiunga, come Lei, il diritto alla Anticipata Fornero a fine Agosto 2022. Aggiungo che mancherà per soli 13 giorni quota 100 ma, senza farne per questo alcun dramma e mettendosi il cuore in pace, si continua a lavorare sperando che la attuale proprietà americana non giochi proprio ora qualche brutto scherzo.
Nella vita professionale della moglie le hanno chiuso 2 società presso le quali lavorava e, nonostante questo, è sempre riuscita a ricollocarsi entrando in altre società, senza perdere un giorno di lavoro, senza casse integrazioni, senza malattie, ma anche senza bonus economici di uscita tra i 2 passaggi.
Io credo che chi ha passato la propria carriera nel Pubblico debba rendersi conto che l’altra metà del cielo Italiano, il mondo del Privato, può procurare drammi molto, ma molto superiori ad un ritardo nella liquidazione del TFR.
In passato, molti lavoratori, il TFR non lo hanno proprio ricevuto.
Guardi poi solo a questi due ultimi anni del mondo del lavoro privato, a cosa sta subendo a causa del Covid: (chiusure, licenziamenti, ristrutturazioni, trasferimenti, fallimenti, ecc.).
Morale: Peggio è perdere il posto di lavoro quando lo si ha che, avendolo “sicuro”, tocca magari il ritardare di un pochino l’eventuale Tridico e/o il TFR.
In ogni caso le faccio un in bocca al lupo e le auguro buona fortuna.
È come se ti chiedessero se preferiresti “essere rapinato” in banca o alle poste !!!
FACCIAMOLA FINITA.. TUTTO CIÒ È VERGOGNOSAMENTE INDECENTE !!! L’ANNO SCORSO AL SIGNOR TRIDICO IN PIENA PANDEMIA È STATO AUMENTATO DEL DOPPIO LO STIPENDIO !!! ECCOME CHE C’ERANO I SOLDI PER LUI !!! NON CI SONO TUTTORA FORSE I SOLDI PER I NOSTRI POLITICI CHE A 60 ANNI DI ETÀ E CON 10 ANNI DI CONTRIBUTI POSSONO ACCEDERE ALLA PENSIONE ???!!! ECCOME CHE CI SONO I SOLDI.. PER TUTTI LORO.. TANTISSIMI SOLDI, UNA MONTAGNA DI SOLDI E SUBITO.. PER LORO !!! TUTTO CIÒ È SINCERAMENTE OSCENO, INSOPPORTABILE !!! MA ANCORA PER POCO !!! “FURTI E RAPINE” SOPPRATTUTTO QUANDO DURANO TROPPO FINISCONO SOLITAMENTE MALE !!! BISOGNA ASSOLUTAMENTE CAPIRE CHE I SESSANTENNI DISOCCUPATI DA PIÙ DI 4 ANNI CHE HANNO 41 ANNI DI LAVORO E DI CONTRIBUTI ALLE SPALLE DEVONO POTER ANDARE IN PENSIONE SENZA PENALIZZAZIONI E PALETTI !!! RIDATEGLI INDIETRO I LORO SOLDI !!!
È CERTO CHE IL LAVORO NON LO TROVERANNO MAI PIU’ E STANNO VIVENDO UN PERIODO TERRIBILE DI DISPERAZIONE DIMENTICATI DA TUTTI !!!
Quello che non capisco è la regola che permane di affidarsi sempre a qualcuno che provenga dal di fuori per porlo al di dentro di una qualsivoglia società facente capo allo Stato.
Riferendomi all’INPS, un ente pubblico che dai dati di rendiconto del 2018 disponeva di ben 28.862 dipendenti, non si è trovato al suo interno una figura che potesse assumere la carica di Presidente.
Ho detto non capisco, ma mi sbaglio, lo capisco molto bene: la politica Italiana si regge sul metodo feudale del mettere a capo dei vari consigli d’amministrazione figure che si rifacciano alle idee proprie del vincente di quel momento storico.
In Inps ora vi ritroviamo il dottor Tridico (5S), prima avevamo il dottor Boeri (PD).
Chiunque abbia governato e governerà il paese seguirà questa logica immutabile.
Chiunque ha governato il paese disfa e disferà quello che ha fatto il precedente e il “popolo” ne paga le conseguenze.
L’augurio che le posso fare, considerato che al momento il presidente è uno dei padri del RdC , è che almeno, costui, abbia maturato nel frattempo concetti più coerenti al suo ruolo; ovvero, pur dubbioso, conto che abbia elaborato il concetto che pensioni spettano più a chi ha lavorato, versato e magari ha nel frattempo superato i 60 anni, mentre a chi ha superato solo i 18 non spetti una “pensione” ma un posto di lavoro.
Quota 41 mi pare un capestro per coloro che vi siano costretti, come si legge dai commenti. Tuttavia, se trova il consenso dei lavoratori, a condizione che resti anche l’attuale formula 42 e 10 mesi per coloro che posseggono tale requisito.
Ma che gliene frega a questa gente…tanto loro non moriranno al lavoro
Favorevole per chi ha contributi ante 95, di uscire a 63 percependo la pensione su base contributiva ed a 67 aggiungere la parte di pensione su base retributiva… Basterebbero 20 anni di contributi…. Sia privati che pubblico
E’ una forma di green pass …un ricatto per chi con il sistema attuale non riesce ad agganciarsi ai parametri attuali… e’ il classico metodo della “rana bollita” … preparare i pensionati futuri ad un taglio permanente dell’ importo delle pensioni. Ti do’ meno oggi per non darti niente domani…
L’Itlia ha una forza lavoro vecchia con capacità limitate, devono permettere a queste persone di andare in pensione, così si può dare spazio ai giovani che spesso superano i trent’anni di età senza esperienza lavorativa perché ancora disoccupati.Bisogna investire di più sui giovani sono il futuro del paese.
mi sembra comunque una proposta iniqua rispetto ai fortunati che hanno e possono usufruire di quota 100, la proposta più ragionevole rimane quella di andare in pensione a 62 anni per che lo vuole, e a 41 anni di contributi per chi li ha e riconoscimento pe le donne lavoratrici che hanno e fanno sempre doppio lavoro senza nessun riconoscimento; non capisco perché tutto debba sempre ricadere sulle spalle dei lavoratori, che sono considerati un “peso” nel momento in cui accedono alla pensione, nonostante anni di contributi versati; si dovrebbe cambiare la mentalità.
È inaccettabile!
63 anni e 38 di contributi senza penalizzazioni!!!!
La proposta che arriva DALL’INPS è da prendere seriamente in considerazione, indipendentemente da quello che dicono i sindacati che pensano solo a una piccola parte
dei loro assistiti, poiché è rivolta a tutti i lavoratori e lavoratrici. Sono loro che devono decidere se andare prima in pensione o no. Ci sono lavoratori che a 63 anni sono “cotti” e non sono più in grado di svolgere lavori assai gravosi.
Sono Antonio, il 31/12/1995 avevo 17 anni e 6 mesi di contributi, fregato dalla riforma Dini dei 18 anni, il 31/08/ 2021 farò i fatidici 42 anni e 10 mesi fregato dalla nuova riforma, mi sa che è tutta una fregatura 43 anni di contributi e una pensione da 900 euro e un sacco di contributi, il tutto perché nel 1995 non avevo 18 anni di versamenti che vergogna
Buongiorno per quelli che hanno iniziato a lavorare tardi oppure hanno avuto un lavoro discontinuo potrebbe andare bene ma per quelli che hanno iniziato a lavorare a 15/16 anni andrebbero in pendione con 48 anni di contributi, ma vogliamo scherzare??????????????
Quindi reputo giusto quota 41 e se a voi stà bene anche la proposta di Tridico ma uno non può lavorare 48 ANNI.
QUOTA 41 SENZA PENALIZZAZIONI VA FATTA IN TUTTI I CASI POI PUO’ ANDARE BENE ANCHE 62-63 ANNI DI ETA’ CON IL CONTRIBUTIVO FINO A 67 ANNI.
RIBADISCO NON FATE SCHERZI PERCHE’ NOI CHE ABBIAMO INIZIATO A LAVORARE A 15/16 ANNI ED ABBIAMO VERSATO TUTTI I CONTRIBUTI E RETTO LA BARACCA FINO AD ADESSO CON TANTE FREGATURE RICEVUTE IN QUESTI ANNI (DA 35 ANNI DI CONTRIBUTI A 40 POI PORTATI A 41 ED ADESSO A PRATICAMENTE 43, DAL RETRIBUTIVO AL MISTO,QUOTA 100 NELLA QUALE NON SIAMO RIENTRATI) SIAMO VERAMENTE STANCHI ED MOLTO ARRABBIATI. STATE ATTENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pienamente d’accordo purché sia limitato o fortemente ridotto il limite minimo di. 2,8 volte la pensione minima che ora vale per una cosa simile, ventilato per questa proposta, e che non sia l’unica possibilità, magari assieme a quota 41 o 42 o 102 o 104 così che ciascuno possa scegliere in base alla propria situazione senza dimenticare precoci ecc.
Perché dopo 41 di contributi la mia pensione dovrebbe essere dimezzata? Ho 59 anni e già sono stato penalizzato con quota 100 perché non raggiungo i 62 anni. Quota 41 per tutti mi sembra una soluzione equa. Posso accettare anche un piccolo taglio percentuale. Oppure invece che 42 e 10 mesi per gli uomini, abbassiamo la soglia di un anno per tutti a 41 e 10 mesi e per le donne 40 e 10 mesi.
Uhm! A 63 anni solo contributivo e poi da 67 anni mista mi sa di fregatura epocale.
Perché sappiamo come funzionano queste cose….dopo ti vengono a dire che non ci sono più soldi…….
Mentre le pensioni d’oro, vitalizi e privilegi vari non vengono toccati se non in minima parte!
Quindi per me no secco!
41 per tutti e uscita dai 62 anni senza paletti e
finestre varie.
Perché non si riesce a cancellare una volta per tutte la legge Fornero? E’ troppo lavorare fino a 67 anni di eta’, la pensione di vecchiaia si dovrebbe portare fino a 63 anni non di più.dopo i 67 anni sei vecchio arrivano le malattie, gli acciacchi vari e non te la puoi tanto godere la pensione,
La proposta di Tridico fa tirare un respiro di sollievo a tutti coloro che hanno maturato almeno 20 anni di contributi e sono realmente stanchi e usurati dal lavoro oppure hanno problemi di salute. Non posso che ringraziarlo e sperare che la sua saggia ed equilibrata e fattibile proposta venga approvata dal governo. Grazie dott.Tridico.
Come alternativa alla quota 100 la proposta Tridico può andare augurandosi che nei 4 anni in attesa del retributivo non cambino le leggi. Non si tocchino comunque le altre forme di anticipata ordinaria e si inizino dei processi di risarcimento in capo chi ha minato la sostenibilità del sistema con scelte che, proprio perché insostenibili, hanno ecceduto l”autonomia politica.
Anch’io sono daccordo con la proposta Tridico. È una questione di scelta. Chi ritiene di poter aderire potrebbe cogliere questa opportunità altrimenti si sceglie di rimanere al lavoro. Questa è flessibilità che sposa l’anticipo pensionistico con la sostenibilità.
Sono d’accordo alla proposta Tridico solo se questo assegno sia non meno di 1300€ , diversamente ,chi accetterebbe? Sono un insegnante con una carriera discontinua fino al 95 , ho 33,8 mesi di contributi + 3 anni di laurea ISEF da riscattare (42.000)circa.e 63 anni non ho i requisiti per quota 100 .Proposta sicuramente più idonea sarebbe anche 64 e 36 con sistema misto ,perché un diritto acquisito deve essere azzerato? sempre con il sistema Tridico , mi dai 1300 per vivere e il resto a 67 anni ,il riscatto laurea , partirà a 67 anni .
È proprio come scrive Lei..la forza della disperazione porta le persone a gettare la spugna. Ma quello è un ricatto e spero che le persone si sveglino e combattano e si facciano sentire come fanno per il greenpass o altre azioni che non intaccano la vita come fa una pensione iniqua o portata alla fine vita.
Perdonate, come puo uno come me con 61 anni e 42 anni di contributi certificati accettare la proposta tridico ? Scherziamo ? Mi porta e 63 anni cosi ne verso 44 di contributi (come mai nessuno al mondo se non volontariamente) con il 30% in meno di pensione ? E’ una barzelletta !! fino al 30/12/2021 si va con 38 anni e pensione in base ai contributi versati. Ma vi rendete conto di cosa state parlando ?
Attenzione, c’è un popolo pronto a scendere in piazza !
Noi che abbiamo raggiunto i 63 anni abbiamo diritto alla pensione , se pur accedendo con la proposta del presidente dell’ INPS considerando vari aspetti.
Inoltre pensiamo ai nostri giovani se non lasciamo il posto a loro, quando potranno iniziare a lavorare ed in conseguenza versare i contributi?????
BUONA LA RIFORMA TRIDICO (che permette a 63 anni di andare in pensione con la quota contributiva e a 67 anni di percepire l’assegno pieno calcolando il periodo retributivo) SOPRATTUTTO PER GLI ULTRASESSANTENNI DISOCCUPATI DA VARI ANNI CHE NON TROVERANNO PIU’ UN LAVORO E CHE HANNO POCO PIU’ DI 20 ANNI DI CONTRIBUTI.
41 e basta.bisogna vedere che lavoro svolge una persona seduto sulla poltrona 67 non fa paura, ma in pieno oceano con navi mercantili, sfido il presidente INPS. E politici.