Pensione, atto finale: nuova petizione su change.org: scendiamo in piazza
Di seguito riportiamo Petizione lanciata su change.org dalla signora Sonia Vitale, che ci é stata segnalata dai nostri lettori sul sito, che vede come oggetto ‘Pensione, atto finale’. Nella petizione si chiede ai sindacalisti di appoggiare i lavoratori nelle loro richieste al Governo e di scendere in Piazza, come sta accadendo in Francia dove la popolazaione si é riversata nelle piazze allo scopo di contrastare la nuova riforma pensioni proposta. Le richieste esposte sono l’uscita dai 62 anni d’età, la quota 41 senza paletti anagrafici, riprostino requisiti originari di opzione donna, lavori usuranti. Riportiamo il testo della petizione, che é appena stata lanciata e quindi al momento ha poche firme, ma che siamo certe possa trovare l’interesse di molti dei nostri lettori, chi fosse interessato può firmare qui
Pensione, atto finale: e’ ora di agire, scendiamo in piazza
“Amici tutti e colleghi del lungo lavoro, siamo tutti consapevoli dei nostri trascorsi e delle fatiche fin qui sostenute per realizzare i nostri sogni personali, nel tentativo di aiutare noi stessi, la società e le nostre famiglie, affrontando con determinazione, sacrificio e abnegazione i nostri ideali in quella che è, è stata è sarà la nostra vita. Quando ci hanno raccontato l’importanza del nostro contributo per la realizzazione di un mondo più giusto, più equo, più socialmente sostenibile, che si sarebbe generato con la nostra forza lavoro, che dovevamo guardare avanti senza mai soffermarci a pensare, senza mai voltarci indietro, l’ho abbiamo fatto, abbiamo creduto e confidato in questo e a testa bassa ci siamo impegnati, abbiamo pagato con ogni ora del nostro tempo e offerto tutto quanto potevamo sull’altare del dovere, della responsabilità, del contributo e del buon senso.
Ora, cari amici, siamo giunti a un bivio. I nostri governanti da tempo immemore, qualsiasi sia la loro casacca, ci stanno continuando a chiedere la tassa su quanto abbiamo già pagato e le nostre certezze sulle loro buone regole di una comunicazione intrisa di onestà intellettuale, stanno finalmente vacillando. Quello che ci stanno chiedendo da tempo e di avere una fede incrollabile nelle loro sentenze e allo stesso tempo di continuare in silenzio il nostro eterno compito di massa lavoratrice. Noi stessi ci poniamo ancora in dubbio e all’occasione, ci improvvisiamo di volta in volta tuttologi, politologi e infine economisti con la speranza di cercare ancora una volta per la pace della nostra coscienza e della loro, una giustificazione a quella che è divenuta una ingiustizia sociale che si trascina da moltissimi anni.
Arrivati a questo punto, vi chiedo di farvi portavoce nei confronti di queste Istituzioni e di questi Sindacati asserviti che NON SI MOBILITANO e che ci stanno togliendo il diritto indiscutibile al giusto riposo, al rispetto della nostra dignità dopo una vita lavorativa gravosa, chiediamo quello che secondo gli ultimi canoni del buon senso siano le regole da adottare:
· 41 anni di attività lavorativa;
· compimento del 62° anno di età;
· ripristino opzione donna;
· nuovo studio e proposta di anticipo pensionistico per coloro che nella categoria protetta hanno sempre combattuto accanto a noi;
· nuovo studio e proposta di anticipo pensionistico per coloro che compiono il proprio dovere lavorativo e al contempo assolvono il compito di assistere i propri familiari disabili;
· nuovo studio e proposta anticipo pensionistico per le categorie dei lavori usuranti.
Ridateci la DIGNITA’, restituiteci IL NOSTRO TEMPO, concedete questo parimenti ai giovani che devono e vogliono ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO per costruire le loro vite e i propri sogni qui in una ITALIA, Repubblica democratica, fondata sul lavoro la cui sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Che allora siano questi i PALETTI per noi e per le generazioni future, affinché i nostri figli possano avere delle famiglie in un Paese che li ha visti nascere e che non deve vederli fuggire oltre confine. Questa è la giustizia sociale che bisogna volere ad ogni costo.
“Il contadino che semina con il pugno chiuso non otterrà il buon raccolto perché’ i semi, devono essere sparsi con la mano aperta”.
Fra poco l’Italia non avrà più i suoi figli.
Costringiamo dunque i Sindacati a scendere in piazza con noi per ritrovare l’orgoglio che hanno perduto, per riscattare una posizione compromessa e anche se da tempo hanno maturato la convinzione che dopo di noi, nessuno avrà più bisogno di loro, dovranno riparare a quella onestà di missione a cui non si affidano e non credono da molto tempo.
RIEMPIAMO LE PIAZZE E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE, E’ ORA DI DIRE BASTA!“
Fateci sapere se siete favorevoli a questa petizione o se avreste modificato qualcosa nelel richieste, e soprattutto diteci se firmerete o meno. vi asepttiamo come sempre, per confrontarci, nella sezione commenti del sito.
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Perdonate il ritardo. Rispondendo ai commenti, il refuso “contributivo 41”, è stato corretto da tempo così come si vede rientrando nel sito delle Petizioni. Mi dispiace, mi sono concentrata più sul contenuto dello scritto che sulla foto che doveva essere allegata … In ogni caso, tenuto conto della grande platea delle persone che potevano firmare e che potevano essere interessate a smuovere le acque, ad oggi dopo tre settimane, le firme sono ferme a 116 … questo malgrado i miei sforzi nel cercare di coinvolgere i media e i siti che trattano gli argomenti a noi cari che, a differenza della redazione di “PENSIONI PER TUTTI” che ancora ringrazio, si sono dimostrati poco “empatici”. Pertanto, i risultati sperati tardano a giungere e di questo mi assumo parte della responsabilità … Grazie a tutti coloro che mi sostengono e che mi sosterranno e mi scuso ancora verso coloro che non si sono sentiti sufficientemente tutelati dal mio pensiero e dalle miei intenzioni tanto da concedermi la fiducia e le proprie speranze … un saluto e un augurio a tutti …
Firmato! Grazie alla promotrice e a pensionipertutti.it per averlo pubblicizzato . OD ritorni si requisiti previgenti
41 senza penalizzazioni.Proposta Tridico per i poveri cristi.OD non condivido le penalizzazioni così gravi per le donne.Poi venga quel che venga.Dal mio punto di vista il NULLA del NULLA.Saluti a tutti.Fac59
Sentitissimi complimenti a Sonia, per una iniziativa che cerca di surrogare i sindacati, che mi sembra non ci facciano avere più neanche informazioni e aggiornamenti concreti.
Speriamo che grazie ai social l’iniziativa abbia la meritata diffusione
Ricordatevi delle Casse obbligatorie, altrimenti continua la discriminazione con INPS.
Riguarda moltissime persone e non è una nicchia.
Io, ad esempio, ho Cassa Ragionieri e INPS.
E adesso sono disoccupato a quasi 65 anni.
Non posso cumulare niente neanche figurativamente, pur avendo un totale di 36,5 anni di contributi complessivi tra le due casse, il militare e la disoccupazione.
Se si vuole superare la Fornero deve essere per tutti.
Lo scrivo da anni ma pare non freghi niente a nessuno.
ho firmato , anche se ritengo che ci sia stato un errore di spaziatura nella tabella iniziale la prima riga era
anagrafico 62 anni contributivo e seconda riga quota 41.
Ritengo che la proposta tridico sia sempre migliore del 62 contributivo, cioè contributivo da 63-64 anni e ritorno al retributivo da 67 , 62 anni tutto contributivo è troppo penalizzante per i misti .
Comunque ho firmato . saluti .
Per me la cosa più giusta sarebbe, se è quota 103 ,devono fare la possibilità di andare in pensione a tutti coloro che sommando i contributi +l’età arrivano a 103 senza il paletto 41.
Oppure 64 anni di età col contributivo.
Sono tutte opzioni peggiorative con Penalizzazioni ,,ce poco da Fare vogliono Mandarci in Pensione con la Legge Fornero stanno Giocando con la nostra Vita si devono Vergognare avete dato e stato dando Soldi a Tutti a noi Lavoratori essendo i più Vulnerabili ci state Massacrando cosa C…o Volete da noi e da una vita che Lavoriamo, ci trattate peggio dei criminali che amarezza di Paese che vivo
I nostri politici e sindacati sono solo capaci di essere forti con i deboli (trattando i lavoratori a calci in c…o!) e debolissimi con i forti (confindustria, banche, finanza, mafie ecc….). In Francia stanno lottando tutti uniti per salvaguardare diritti conquistati con anni di lotte e battaglie politiche e sindacali cercando di mantenere il diritto ad vita dignitosa da persone libere e non da schiavi! Macron potrà anche vincere da arrogante quale è una battaglia (ma non sarà rieletto!) ma la guerra la vinceranno i lavoratori e le opposizioni con un ritorno a quei requisiti per la pensione che dovessero essere temporaneamente modificati dimostrando che ci si può opporre ai diktat di governi venduti e di una finanza predatrice.
41 contributivo non se ne parla nemmeno!
41 contributivo …
C’ e’ scritto nel riquadro colorato inizio articolo.
Poi ovviamente tutto si puo’ interpretare….
é proprio ora che vada in pensione, lo avevo preso per un riquadro pubblicitario e lo avevo saltato. 41 contributivo per tutti non se ne parla. Non è quello che avevano promesso in campagna elettorale ed è peggio che la Fornero.
Mi era sfuggito pure a me, 41 contributivo se lo tengano!
Io ho interpretato il 62 contributivo perchè molti lavoratori hanno varie scale contributive. C’è chi ne ha solo 25, chi 30, chi 34, mi sembrerebbe più logico pensare che chi ne ha già 41, piuttosto che il tutto contributivo, preferisca la Fornero rimanendo nel misto. Chi gliela fa fare ?
Esatto ma a questo punto la proposta lascia troppo spazio a più interpretazioni
Penso sia inteso come anni 41 cioè almeno quello che avevano promesso, non contributivo …
Vero, max 1; secondo me è stato 1 errore; voleva dire di contributi; vedremo; saluti a te e ai gestori del sito
Buongiorno, ringrazio la redazione per essersi fatta portavoce di questa mia richiesta di partecipazione e ringrazio tutti coloro che potranno e vorranno aiutarmi a portare avanti questa petizione. Chiaramente sono convinta che questo sia solo un punto di partenza sul quale e per il quale, bisognerà lavorare tutti insieme per migliorarlo, ognuno di noi con le proprie proposte con le proprie intuizioni, ma a mio giudizio, occorrerà a farlo discutendone civilmente, lontano da questo silenzio opprimente che pregiudica le nostre vite dal punto di vista materiale ma soprattutto morale e per fare questo, dovremo farlo da dove tutti ci possono sentire, suppongo dalla “piazza”. Grazie ancora, grazie a tutti e a presto.
Grazie a lei per avercela indicata, Erica
Iniziativa cmq lodevole per un malessere diffuso che a parte promesse non trova punti di incontro.
Auspicio : che a fianco della fornero si crei un canale di uscita flessibile (anche contributivo o con penalizzazioni) e che questo possa attenuare/sostituire anche gli automatismi previsti di aumento incentivando piu versamenti e piani previdenza complementari.
Curiosità: l momento si moltiplicano le persone che raggiunti i 42 anni e 10 mesi , acquisita la pensione, riattivano un altro lavoro a tempo determinato/indeterminato.
Quindi , questo significa pensione calcolata con il sistema misto (non contributiva) + nuovo reddito da lavoro dipendente.
La pensione che si percepisce non e’ piu una quiescenza lavorativa ma un modo di avere un doppio reddito (fra l’altro non contributivo).
Nulla contro queste persone visto che il sistema lo consente: ma qualcosa che non va credo ci sia,.
La pensione . per i precoci (ma non solo) , e’ un modo di avere un secondo reddito?
Essendo in un sistema di ripartizione e quindi diverso dalla previdenza pura e’ corretto il calcolo delle pensioni? Chissa cosa ne pensa i vari esperti ….
Chissa cosa ne pensano quelli che vedranno a breve passare i 42 anni e 10 mesi a 44/45 anni obbligatori…
Gentile Roberto, interessante le sue evoluzioni di pensiero, ma se uno raggiunge i 42,10, che poi sono 43,1 effettivi, credo abbia già dato abbastanza, che poi è la legge Fornero già dura che tutti contestano. Lei dice che questi precoci poi si riattivano con un secondo lavoro aggiungendo un nuovo reddito alla già acquisita pensione. Se a lei sembrano pochi 43,1, figuriamoci allora quelli che sono andati con soli 38 anni di contributi appena 4 anni fa, quanti ceri alla madonna devono accendere. Il suo commento è davvero arzigogolato, sembra quasi che paventi che l’anticipata Fornero 43,1 potrebbe diventare ancora peggiore, arrivando a 44/45. Sogno o son desto ? Dopo la favorevolissima quota 100 passiamo all’ anticipata di 45 di contributi ? Ma per questi poveri precoci non sarebbe un incubo, ma una condanna a morte. Possiamo cominciare a pensare al rogo, all’impiccagione o alla ghigliottina ? Lasciamoci almeno questa libera scelta !!!!!
Roberto, sono d’accordo con te; se una persona raggiunge i requisiti della legge Fornero e continua a lavorare a mio parere c’è qualcosa che non va salvo situazioni estreme; esistono queste persone che non smetterebbero mai; ne conosco; saluti a te e ai gestori del sito
Personalmente dico che il sindacato che non ha contestato la Fornero al momento giusto non può adesso rinnegarsi… In Francia e’ tutta farina di Macron ? I continui viaggi in Italia della presidente UE a ridosso delle riunioni governo sindacati sul tema pensionistico per rabbonirci son quelli da contestare….Ora l’Italia ha un nuovo paletto la pensione “intera” non prima dei 64 anni….Si dovrebbe scendere in piazza contro questa UE e non contro questo o quel governo ricattato al momento…..
Santo
Questa volta, mi vergogno, ma per la prima volta non per quello che fanno i sindacati o il governo, ma per tutti quei detrattori che in questa pagina svalutano tutto e tutti, compreso quelle persone che cercano di smuovere dalla palude, il ristagno delle idee e delle azioni. Un plauso alla signora Sonia, per aver avuto il coraggio non solo di parlare, ma di agire non come quelli che con l’opportunità in questo sito, scrivono solo per compiacere se stessi in merito alle proprie idee, ma che sterili come queste, non sono in grado di uscire dall’anonimato e di mettersi in gioco uniti insieme a coloro che di buona volontà vogliono partire da almeno una ipotesi iniziale per cambiare qualcosa. Vergogna ai detrattori che preferiscono sparlare e rimanere nell’ombra del speriamo che “io” prima o poi me la cavo! Vergogna.
Finalmente un’iniziativa, vediamo quanti lavoratori parteciperanno ed i sindacati che faranno
Ho riletto più volte la petizione della Sig.ra Sonia Vitale per capire se mi ero perso qualcosa. Da nessuna parte leggo che la sua petizione contiene la proposta del “tutto contributivo”, perciò, per favore, non mettete in bocca a Sonia cose che non ha mai detto, scritto o pensato. Grazie.
Nel primo riquadro con lo sfondo azzurro ci sono elencati i punti chiave :
Pensione atto finale
Anagrafico 62 anni
Contributivo quota 41
Ecc….
Cosa vuol dire ?
Continuiamo con le interpretazioni ….
Buongiorno Sig. Franco Giuseppe, anch’io ho fatto la sua stessa considerazione, ma leggendo attentamente il titolo dell’articolo mi sono accorto che mettendo delle linee di separazione tra le varie ipotesi elencate mi è uscito un “Anagrafico 62 Anni Contributivo” che potrebbe essere il vero significato, magari un’ Opzione Tutti legata all’età.
il titolo in colore giallo su sfondo celeste è fuorviante su 1 punto; va bene ripristino opzione donna; va bene per i lavori usuranti; va bene anagrafico 62 anni; c’è una parola che stona: contributivo 41 anni: se voleva intendere che ci vogliono 41 anni di contributi va bene, ma il termine contributivo da adito a tanti dubbi; ti lascio andare con 41 anni ma tutto contributivo? è bene che chiarisca ; saluti ai gestori del sito
Vero sig. Franco Giuseppe, non c’è scritto, ma l’esperienza mi insegna che quando si fanno i contratti, gli accordi, il non detto è sempre fonte di sorprese e guai per qualcuno. Il non dire “senza penalizzazioni” e non solo “senza paletti”, e non escludere esplicitamente il tutto contributivo vuol dire lasciare la possibilità. Nella prassi contrattualistica l’oggetto del contratto deve essere sempre specificato dettagliatamente e positivamente. Per il resto sul preambolo trovo molti punti di accordo, ma il preambolo non basta. Una trentina di anni or sono ho bloccato la firma di un contratto aziendale condivisibilissimo nelle premesse ma con raffinate ambiguità e non detti o detti in modo troppo generale nel dispositivo. Li c’era malafede, qui non credo proprio anzi, grazie alla redattrice che ha comunque imboccato la strada giusta della partecipazione attiva.
Ciao Franco Giuseppe e un saluto a tutti. L’uscita con 41 anni di contributi o 62 di età, aumenta in modo significativo il numero delle uscite e considerato lo stato in cui versano le finanze dell’Inps e più in generale della nazione, credo sia scontato ed inevitabile che per fare fronte a tutte le nuove pensioni, l’importo dell’assegno verrà ridotto o mediante il calcolo col contributivo puro o con qualche altra penalità che forse porterebbe a risultati ancora peggiori. Credo sia perciò comprensibile il punto di vista di chi, non disponendo di reddito elevato e con prospettive di pensioni mediocri, teme di vedersele sensibilmente ridurre portandole ai limiti della povertà.
Si ma questa è la tua opinione!!!! La tua odiata “Quota 100” conteneva comunque delle limitazioni: sia sulla pensione e sia sulla liquidazione!!!!! E l’hanno tolta!!!!….Se pensi che facciano una “Quota 41” senza una penalizzazione tutto contributivo SEI SOLO UN ILLUSO!!!!!
Sig. Silvano62 mi/ci vuole spiegare che limitazioni conteneva la quota 100 ? Parla di limitazioni o di penalizzazioni, perchè vede non sono la stessa cosa.
Mettiamo in ordine le cose: la quota 100, l’unica limitazione che aveva era quella che non si poteva fare un secondo lavoro che superasse la soglia monetaria di euro 5000. Per il resto non aveva nessuna limitazione/penalizzazione. Il tuo assegno viene assegnato esattamente per quanti contributi hai versato, compresa la parte retributiva. Stessa cosa per la liquidazione: Se hai lavorato 38 anni prendi una liquidazione per 38 anni, se ne hai lavorato 42 prendi per 42.
Discorso diverso sarebbe una 41 con penalizzazioni o peggio ancora tutta contributiva. ( vedi schema ).
Quota 100 : Assegno x 41 con parte retributiva e parte contributiva.
Quota 41 con penalizzazione 1,5 % : Assegno x 41 meno 3% di anticipo sull’anticipata Fornero.
Come vede il lavoratore che si è pensionato con la quota 100 riceverà un assegno superiore rispetto a chi ha subito anche la penalizzazione anche se il N° di contributi è lo stesso.
Non parliamo poi di 41 tutto contributivo: A parità di contributi un quota 100 con 41 prenderà sia la parte retributiva che quella contributiva; Quello con 41 tutto contributivo prenderà molto meno del primo e parliamo di un paio di 100 euro di meno.
Ah, beata ignoranza !! ( Voce del verbo ignorare ).
Ma si vede proprio che delle penalizzazioni di Quota 100 non hai compreso niente….a parte che il Tfr, o il TFs per la PA, te lo elargiscono con un tempo compreso tra 2 anni e più fino a oltre 7 anni dalla presunta data del tuo teorico pensionamento. Tanto è vero che l’INPS ti rilascia un modulo chiamato “Quantificazione del TFS” valido 15 GG. da consegnare alla tua banca per farti anticipare la tua liquidazione pagando naturalmente gli interessi alla banca!!!! Ma che film hai visto?
Ma allora lei insiste proprio !!!! Il TFS-TFR viene erogato a tutti dopo 2 anni e dopo 3 mesi di istruzione pratica, non solo ai quota 100. L’opzione chiariva e si sapeva prima, che la tempistica sopracitata, sarebbe partita dal momento che si sarebbero compiuti gli effettivi requisiti Fornero. Quindi se un lavoratore si pensionava con 41 anni di contributi, la tempistica sarebbe partita dopo 1 anno e 10 mesi, portando quindi l’attesa a 3 anni e 10 mesi + 3 mesi di istruzione pratica. Non soltanto un quota 100 si è potuto pensionare con anni di anticipo rispetto a chi è stato costretto a sorbirsi per intero i 42,10 dell’anticipata o i 67 della vecchiaia della Fornero, volete anche la liquidazione prima !!! Poi le pretese sono finite o volete qualcos’altro ?
Le comunico che io mi sono pensionato OBBLIGATORIAMENTE, senza possibilità di scelta di anticipare, con 43,2 della Fornero e che la liquidazione l’ho vista dopo 2 anni di attesa + 3 mesi di istruzione pratica e l’incasso vero è arrivato dopo ulteriori 3 mesi, solo perchè ho sollecitato la pratica.
Se non vuole pagare gli interessi alla banca deve attendere i tempi della sua liquidazione come ho atteso io. Se invece vuole l’anticipo paga gli interessi dell’anticipo bancario.
Faccia come vuole ma non la chiami penalizzazione o limitazione che certe cose da un quotista non si possono sentire, essendo solo delle pretese.
Con rispetto Franco Giuseppe.
hai perfettamente ragione silvano; adesso come adesso una quota 41 senza penalizzazioni è un vero miracolo; tutto sta su che tipo di penalizzazione: se è tutto contributivo è una cosa, se è un 2% all’anno fino ai 67 anni è un’altra; se è il 2% all’anno fino ai 42 anni 10mesi (per fare un calcolo preciso diciamo 43 è un’altra ancora; sulle limitazioni su quota 100 franco giuseppe ha ragione su 1 cosa; nessuna penalizzazione del tipo 1,5% sull’importo della pensione; è chiaro, diceva il giornalista, che la pensione è commisurata agli anni di contributi e all’età; aggiungiamoci anche il non poter fare altri lavori oltre i 5000 euro all’anno; aggiungiamoci il tfr e il tfs in ritardo anche di 6-7 anni ( 67-62) e più 2 anni , aggiungiamoci anche , e tu sicuramente hai letto un quesito di un’artista che chiedeva lumi sulle limitazioni di quota 100 e un esperto spiegava tutta una serie di paletti che alla fine questa artista avrà pensato: è meglio che continuo a lavorare; altrimenti andava in pensione con quota 100 ma oltre al fatto della pensione inferiore avendo meno anni e meno contributi avrebbe speso tanti soldi di medicinali per l’insonnia e il mal di testa per capire cosa poteva fare e cosa no; una cosa è certa: noi del 1960 il problema di quota 100 non l’avevamo ; ce l’hanno proprio impedito; se tu sei riuscito saprai di eventuali ulteriori limitazioni che a me sfuggono; saluti a te, a franco giuseppe e ai gestori del sito
ti avevo già risposto ma non vedo il commento e quindi la riscrivo: quota 41 senza penalizzazioni è praticamente impossibile: quali penalizzazioni? dipende: se tutto contributivo è una cosa, se un 2% all’anno fino ai 67 anni è un’altra cosa; se un 2% all’anno fino ai 43 anni è un’altra ancora; sulle limitazioni di quota 100 elenchiamole: ha ragione Franco Giuseppe che la penalizzazione dell’1,5% non esiste; pero: i soldi sono inferiori perchè ci sono meno contributi; il tfr o il tfs dopo 5-6 anni è un fatto e dipende dall’età; i 5000 euro lordi all’anno massimi è un fatto; c’era un quesito non su questo sito di un’artista che chiedeva lumi ad un esperto su quello che poteva fare o non fare aderendo a quota 100; c’erano tanti di quei paletti che credo alla fine abbia deciso di continuare a lavorare, altrimenti smetteva ma poi le toccava spendere soldi in medicine per l’insonnia e il mal di testa per capire quello che poteva e non poteva fare anche perchè un conto è una persona che ha un lavoro codificato, un conto è l’artista tra collaborazioni varie, mostre, etc; credo che tu lo abbia letto questo articolo ma non mi ricordo su quale sito; saluti a te, a Franco Giuseppe e ai gestori del sito
Come sempre cercano attraverso slogan/proposte di rendere attuabili proposte peggiorative dilatate un po’ alla volta nel tempo.Il solito metodo della ” Rana Bollita” – Finestra di Overton.
41 anni di lavoro, completamente contributivi, questo sarebbe il primo passo della proposta ? …ma per favore….
Buongiorno Erica ha mai letto sui libri di storia la Rivoluzione Italiana? Ne dubito Extrema Ratio la “passeggiata” su Roma quindi pur approvando lo scendere in piazza dubito che gli italiani se non si tratta di calcio scendano in piazza. I francesi l’animus pugnandi lo hanno sempre avuto dalla Rivoluzione Francese ai giorni nostri, noi popolo di bla bla bla infatti ricordando un signore che saliva sui balconi un centinaio di anni fa ( tempi nefasti purtroppo) una delle poche cose da stigmatizzare è la frase Italiani popolo di pecoroni, come non essere concordi? Senza nessuna vena polemica ma come dato oggettivo. Buon lavoro Erica e saluti a tutta la redazione.
Non firmo chiedere il contributivo per chi ha 41 anni è assurdo , persone andate in pensione con il misto e 38 anni di contributi sì e chi ne ha 41 deve rimetterci ? Ma di che stiamo parlando la signora forse non si rende conto dell’ enorme danno economico. Allora meglio che resti la Fornero.
guarda angela che secondo me ha fatto un errore di trascrizione: intendeva dire che i 41 anni erano di contributi, non contributivo; ci piacerebbe che scrivesse un commento per chiarire a tutti noi il tutto; saluti a te e ai gestori del sito
Se passano i 41 anni di contributi sicuramente ci sarà il calcolo con il contributivo puro! Questo lo hanno ben presente tutti quelli che vogliono cancellare la Fornero? Si facciano una simulazione sul sito dell’INPS e poi vediamo se saranno ancora così tanto entusiasti, perché, come dice Peppe61, la differenza ė davvero tanta e solo se la tua pensione parte da livelli alti puoi sostenere il taglio senza rischiare di andare sotto la soglia povertà. Quindi, come giustamente dice Faust, no 41 per tutti ma solo per chi decide di sua spontanea volontà. Anche perché ci sarebbero un bel po’ di esodati che si troverebbero una bella sorpresa.
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza , stiamo parlando di due paletti , che sono 41 di contributi e 62 anni d’età , buttiamo un occhio in avanti e mettiamo che una persona che lavora per 41 anni con un reddito lordo di circa 30.000 € , mette sul montante contributivo 410.000 € e arriva a questo traguardo a 62 anni d’età .
Bene il calcolo risultante della pensione netta è di 1.150 € x 13 mensilità : MA DI COSA STIAMO PARLANDO , hanno già cambiato le regole da molto tempo , e non si sono curati delle aspettative di vita , di che tipo di lavoro è stato fatto da ogni individuo , la lista è lunga , ma vi voglio informare della mia situazione , così ne prendete atto .
Ho 61 anni da poco compiuti , faccio 42 anni di marchette fra 3 mesi , ho fatto per 30 anni un lavoro usurante ( cosa diversa dal gravoso , c’è una legge apposita ) turnista a ciclo continuo , ho una malattia professionale riconosciuta , dovuta all’orario di lavoro ( Sindrome del turnista ) ho trovato un’accordo con il datore di lavoro ed ho accettato un licenziamento consensuale , così adesso sono in NASPI , perciò , quest’anno faccio quota 103 ma non mi mandano in pensione , nooo sono giovane , cosa importa se prendo uno psicofarmaco per dormire 5 ore , ma il vaccino del Covid lo dovevo fare perché fragile , se si guardano allo specchio si contraddicono da soli .
Firmerò la petizione , credo sia un atto dovuto , ma credo che non ci daranno visibilità ……
A proposito di sindacati , è mo che ho levato la tessera di tasca , ma siete a conoscenza che poi loro prenderanno doppia pensione , forse si spiega il fatto che non facciano proprio i nostri interessi .
Un saluto a tutti e un grazie hai gestori del sito
Io plaudo tutti quelli che si sbattono e fanno qualcosa, contrariamente a quello che fanno la maggior parte degli italiani. Purtroppo il fisco e la previdenza sono piene di norme incostituzionali. Potrei fare mille esempi.
Ne faccio solo uno che riguarda la soglia minima di povertà assoluta. Come fa un sussidio a essere l’importo inferiore, se una è completamente sprovvisto di reddito?
Riguarda la tua proposta sarebbe molto bello che tutti la recepissero. Io più modestamente penso che bisogna superare la Fornero gradualmente. Già nel 2024 potevamo ridurre di un anno l’età anagrafica e contributi.
E permettere dai 62 anni, di andare in pensione con ragionevoli decurtazioni che siano accettabili singolarmente da ogni individuo rispetto alla sua situazione.
La vera rivoluzione sta nel fatto che bisogna passare dall’ obbligatorio al facoltativo.
Finché ci saranno paletti e opzioni non si va da nessuna parte.
Sig. Giovanni, lei dice che finchè ci saranno paletti e opzioni non si va da nessuna parte e dichiara che già dal 2024 si poteva ridurre di un anno l’età anagrafica e contributiva.
Ben arrivato, seppur con ritardo. Io lo sto dicendo dal 2018, quando hanno varato quell’orribile quota 100, costata la bellezza di 23 miliardi di euro, ( fonte CdS finanze ) .
Lei forse dimentica che nel frattempo, migliaia di lavoratori hanno continuato a pensionarsi con la legge Fornero senza nessuna riduzione di ” un anno anagrafico o contributivo “.
La sua idea è in ritardo solo di un lustro.
Cara Sonia Vitale, forse tu non sei al corrente che, un lavoratore con un reddito da lavoro annuo di Euro 20 mila e con 12 anni di lavoro nel retributivo, (con 41 anni di lavoro continuo e sistema di calcolo misto) applicando il contributivo puro, viene a perdere almeno il 25%-30% vale a dire che, su una pensione lorda (se ti va bene) di 1.300 euro circa, (che è già da fame) con il contributivo puro verrebbe a perdere almeno 250-300 euro nella quota retributiva, almenocchè, cara Sonia, quei lavoratori che prenderanno quell’importo non decidano di trasferirsi armi e bagagli alla CARITAS per poter sopravvivere.
Allora, sapete cosa dico? Cortesemente lasciateci la Fornero, altrimenti questi venditori di fumo al governo ci appiopperanno qualche “mostro” di riforma che la farà rimpiangere!!!
Saluti ai gestori del sito che quantomeno permettono di sfogarci!
Tutto quello che volete se è un’opzione e non una scelta obbligata , MA CHE NESSUNO PROVI A TOCCARE L’ ANTICIPATA della FORNERO !!!
Chi ha già passato i 42 anni di lavoro ha già dato ! In tutti questi anni SIAMO STATI RIPETUTAMENTE MASSACRATI E DERUBATI ! Genuflessi con il capo chino , ci hanno fatto investire tutto il nostro futuro E NON SOLO legandolo come un agognato miraggio , obbligandoci a inseguire e a raggiungere una data !!! Ora che siamo a un passo a un soffio dal traguardo però BASTA , non ne possiamo più ! Vogliamo essere lasciati fuori da “finte concessioni” che trasformeranno poi in una nuova “RAPINA DI STATO” mimetizzata dalla parola “41” e dalla parola “flessibilità” !
Ladri….i ricchi diventano ogni anno più ricchi e loro non sanno dove prendere i soldi …..
Contributivo quota 41??? EH???????????
ahahahahah!!!!
Che si lasci la Legge Fornero, tutto il resto dovrebbe, anzi deve, essere un’opzione non una scelta obbligata!
Brava Sonia Vitale era ora che qualcuno prendesse l’iniziativa. Mi raccomando quota 41 senza paletti come avevano promesso. Tutti in piazza come i francesi.
Si certo