Negli ultimi giorni si è aperto uno scontro nato dal working paper pubblicato del Fondo Monetario Internazionale che ha ribadito l’allarme relativo all’alto costo della spesa pensionistica in Italia.
Come vi abbiamo riportato nei nostri precedenti articoli, uno dei primi a rispondere al FMI è stato Cesare Damiano che ha etichettato l’analisi sulla spesa politica come ‘un falso ideologico’. Oggi 21 marzo 2018 continua la polemica e questa volta le ultime notizie sulle Pensioni arrivano direttamente dalla Banca centrare Europea e dal suo direttore Mario Draghi, che lanciano un ennesimo campanello d’allarme e ribadisce la necessità di ulteriori riforme del sistema pensionistico. Infine vediamo anche le ultime dichiarazioni della CGIL, con le parole di Roberto Ghiselli.
Ultime Notizie Pensioni 2018: la BCE, necessarie riforme
Non perdiamo altro tempo ed entriamo subito nel vivo delle dichiarazioni sulle Pensioni, che arrivano dall’anticipazione del bollettino economico della Banca Centrale Europea che sara’ pubblicato giovedì mattina e di cui vi daremo ovviamente aggiornamenti. “Molti paesi hanno già implementato riforme dei sistemi pensionistici dopo la crisi del debito sovrano sebbene il passo delle riforme abbia fatto registrare un rallentamento di recente. Ulteriori riforme in questa aerea sono essenziali e non devono essere ritardate, anche alla luce di considerazioni di politica economica”.
La BCE spiega poi che “l’invecchiamento porterà a un declino nella disponibilità di forza lavoro ed è probabile che avrà un effetto negativo sulla produttività mentre le implicazioni in termini di risparmi e investimenti varieranno nel tempo, a seconda di come avverrà l’ingresso fra le file dei pensionati delle varie classi di età, a partire dalla baby-boom generation“.
Per quanto riguarda le misure specifiche della Riforma delle Pensioni nel bolletino si legge nel dettaglio che: “mentre alzare l’età pensionistica contribuirebbe a ridurre gli effetti macro-economici negativi dell’invecchiamento della popolazione, al contrario ridurre i benefit potrebbe anzi ottenere l’effetto opposto. I lavoratori già in pensione con ogni probabilità reagirebbero ai tagli alle pensioni con minori spese per i consumi mentre le persone ancora attive nella forza lavoro potrebbero a loro volta ridurre le spese a aumentare i risparmi proprio tenendo in conto il piu’ basso livello di pensioni che li attende alla fine della loro vita lavorativa.
Infine la BCE osserva come il costo politico delle riforme pensionistiche tenda ad aumentare con il passare del tempo. “Con il progressivo invecchiamento dell’elettore mediano il costo politico da sopportare per adottare una riforma delle pensioni e è destinato ad aumentare”.
Riforma Pensioni ultime novità oggi 21 marzo: parla Ghiselli della CGIL
Infine, tornando alla polemica aperta dal FMI sui costi dell’abolizione della Legge Fornero, eccovi il parere di Roberto Ghiselli, segretario della CGIl che ribadisce come si debba proseguire il cammino iniziato negli ultimi anni per superare la riforma Fornero sulle pensioni:
“Il sistema previdenziale italiano è in equilibrio oggi e in prospettiva, e, al netto delle imposte e degli altri elementi impropriamente computati come spesa previdenziale, determina ogni anno degli avanzi di gestione. Questo vale in particolare per il Fondo pensione lavoratori dipendenti. Pertanto le previsioni del Fmi sono del tutto infondate ed è sospetta la tempistica con cui sono state diffuse.
Ghiselli poi continua spiegando che “Il vero intervento da operare sull’attuale sistema previdenziale è quello di superare strutturalmente l’impianto della legge Monti Fornero, introducendo i necessari elementi di sostenibilità sociale, in particolare nei confronti dei giovani, delle donne e di chi svolge i lavori manuali e gravosi”.
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