Pensioni 2018, ultim’ora Boccia al Governo: aspettative alte, ma chi paga?

Le ultime novità sulle pensioni all’11 luglio 2018 arrivano dal Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che è tornato a criticare il Governo su quelle che parrebbero essere in base agli obiettivi annunciati le priorità, misure che però non solo devono poi misurarsi alla prova dei fatti, ma rischiano anche di non essere all’altezza delle promesse fatte. Il riferimento è ovviamente all’annunciata cancellazione della Riforma Fornero, che in tanti si attendevano e alle misure che invece ad oggi sono state proposte e che non sembrano per nulla in linea con quanto annunciato. Il pensiero dei lavoratori delusi non può che andare alla quota 100 dai 64 anni, a quota 42, al superbonus e all’annunciato contributo di solidarietà per tutti. Diariodelweb.it riporta alcune dichiarazioni del Presidente di Confindustria rilasciate  durante la giornata conclusiva del seminario estivo della Fondazione Symbola a Treia.

Boccia sulle pensioni: Tante idee, molte aspettative, ma chi paga, dove sono le risorse?

Così Boccia a Treia, rimarcando le tante promesse fatte in campagna elettorale, che se anche venissero mantenute si scontrerebbero con il problema delle risorse non sufficienti alla loro realizzazione : “Siamo in un paese ideale, dalle aspettative alte, dove aumenteranno le pensioni, diminuiranno le tasse, arriverà il reddito di cittadinanza. Un paese bellissimo dove le aspettative sono alte, e i sondaggi sono alti. Ma questo pone un interrogativo, il punto è chi paga? dove sono le risorse?”.

Poi Boccia suggerisce al Governo, tra le righe, di staccarsi dagli slogan sulle pensioni e sulla migrazione e di pensare a riforme davvero spendibili per il Paese che servirebbero a rilanciarlo, affinché questo possa accadere, dice, occorre una politica con una visione di lungo respiro e che non faccia delle pensioni e dei porti la priorità dell’Italia: “la politica può definire le priorità che per noi sono per una società inclusiva e aperta, un grande piano inclusione giovani, detassando, riducendo il cuneo fiscale dei lavoratori, con il patto della fabbrica”. “Non si può parlare solo di pensioni e di porti”

Boccia critica Salvini e la sua politica che cavalca la rabbia: serve coesione

Poi l’aspra critica a Salvini “La politica si misura sui risultati, non dagli obiettivi, bisogna tornare ai fondamentali macroeconomici” Poi ancora “Bisogna aprire un dibattito forte – ha aggiunto – sulla politica del paese. Su questo siamo a un bivio, tentare, anche in una logica evoluzione del sistema di rappresentanza, di trasformare la rabbia in passione mentre c’è chi rabbia e rancore invece li cavalca. Ma l’economia non ha alcun interesse ad avere un mondo che non ha coesione, perchè la coesione è precondizione per lo sviluppo”.

Il rischio di una ritorsione contraria ad una politica che cavalca la rabbia, si basa su slogan e pensa a breve termine è davvero grande, specie per il fatto che a breve si dovranno fare i conti con le risorse scarse e dunque con proposte di difficile realizzazione nella legge di bilancio: “Il rischio è che a settembre  dovendo fare i conti con il nodo risorse per la legge di bilancio e per le promesse fatte non realizzabili in una visione a breve termine, se la politica si pone un orizzonte di sei mesi e solo la campagna elettorale per le europee, aumentano deficit e debito pubblico, cosa che l’Europa non può permettere, e dunque inizia una campagna solo contro l’Europa”. Siete d’accordo o meno con la visione d’insieme del Presidente Boccia, o siete tra quelli che pensano che le pensioni e i migranti siano la priorità del nostro Paese ?

 

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