Pensioni 2019, tra opzione donna, bonus figli, lavoro di cura: le ultimissime ad oggi

Le ultime novità sulle pensioni donne al 28 febbraio 2019 riguardano più fronti da un lato la continua e pressante richiesta di estensione al 2019 da parte delle donne nate nel 61, capitanate da Paola Viscovich, rimaste escluse dall’attuale proroga di opzione donna, dall’altra la richiesta di Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, circa l’importanza del riconoscimento del lavoro di cura per tutte le donne, ed infine il dibattito sviluppatosi intorno all’ultima proposta, resa nota dal Minsitro Durigon, circa l’eventalità di riconoscere un bonus contributivo figli per le donne lavoratrici. In dettaglio le varie considerazioni sulle tematiche sopra enunciate e il punto aggiornto ad oggi 28/2.

Pensioni, opzione donna: nate nel 61, proroga più vicina?

Paola Viscovich, amministratrice del gruppo ‘opzione donna: le escluse’ aggiorna le iscritte circa la risposta ottenuta dalla Senatrice Matrisciano sull’ODG presentato a favore dell’estensione della misura al 31/12/2019. :” Questo il Twitt della senatrice Susy Matrisciano “L’Aula del Senato ha approvato un mio Ordine del giorno che impegna il Governo a prorogare di un anno #OpzioneDonna, estendendo il diritto alla pensione anticipata a tutte le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2019. #selodiciamolofacciamo #Decretone””. Poi così commenta: Abbiamo interloquito con il governo per avere “almeno” un ODG, e per questo ringraziamo lei e chi ci ha ascoltato, però c’è anche da dire che il contratto di governo NON è stato per noi rispettato, eravamo dentro, ma avendo modificato i requisiti di un anno e fissando la data di maturazione retroattiva al 31/12/18 siamo state ingiustamente “escluse”. Speriamo ancora in un miracolo che sposti da subito la data al 31/12/19″.

Stamane invece l’amministratrice ha postato sulla pagina Fb una sintesi che ritiene ottima fatta da Rita Claudia Salvatori, una delle richiedenti la proroga dell’ opzione donna al 31/12/2019: “Chi siamo? Le ragazze del 61 , Cosa vogliamo?:OD al 31/12/2019, Quando la vogliamo? Nel testo di legge che converte il decretone entro il 29/3/19, A chi la chiediamo? A tutti i rappresentanti della Camera dei Deputati da noi eletti. Perché la chiediamo? Perché non è giusto discriminare le donne sulla base dell anno di nascita. Le risorse dove le troviamo? Sono già cash cash nelle casse dell’ inps. Barra a dritta Aggiungo solo: eravamo già nel contratto di governo . Giustizia per le donne del 1961, tutto è possibile”.

Pensioni donne, Armiliato: madri o no, paid care work

Dal canto suo Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, nel proseguire il dibattito acceso incentrato sulla recente proposta del Governo di concedere uno sconto contributivo per le lavoratrici-madri che opteranno per quota 100, cerca di far il punto su quali siano le reali necessità di tutte le donne, sia esse madri o meno. Stiamo parlando delle lavoratrici che quotidianamente si occupano del lavoro di cura/domestico troppo spesso dato per scontato dalla società e che vorrebbero vederselo, invece, ora riconosciuto ai fini pensionistici, giacché si traduce in doppio/triplo lavoro che grava sulle loro spalle.

Così Armiliato: ” Il CODS sta lavorando da anni affinché si possa trovare una forma che consenta il realizzarsi del reiterato concetto di flessibilità in uscita dal lavoro per le donne. Ben sappiamo che le lavoratrici si videro innalzare, nel giro di un notte, il requisito necessario per raggiungere la quiescenza ma, oltre a ciò, il CODS persegue il diritto al riconoscimento ed alla valorizzazione del lavoro di cura/domestico, quel lavoro di cura che é considerato il “welfare informale” e che le donne si sobbarcano a fronte di una consolidata cultura e assegnazione implicita di ruoli che fanno comodo a tutti, soprattutto al sistema Paese ma che le penalizza in tutti i sensi ogni giorno tutti i giorni. Ora: che siano madri o meno é del tutto ininfluente da un punto di vista concettuale ma, naturalmente, non lo è di fatto e dunque il CODS assume verso questa questione come aspetto dirimente, il fatto che a TUTTE le donne debba essere riconosciuto il lavoro di cura svolto ma, con un contributo maggiore, per coloro che sono anche madri. E, in questo senso, il CODS ispirandosi al banale principio dell’equitá, porta da sempre e continuerà a portare avanti le proprie istanze per le DONNE, tutte le donne in quanto tali, a prescindere dalla maternità”.

Con quali di queste richieste vi riconoscete maggiormente? Opzione donna estesa al 2019? valorizzazione del lavoro di cura per TUTTE, con un bonus ulteriore per le lavoratrici madri? Fatecelo sapere attraverso un vostro commento. O se avete proposte ulteriori fatecele presenti.

6 commenti su “Pensioni 2019, tra opzione donna, bonus figli, lavoro di cura: le ultimissime ad oggi”

  1. Questa è la mia situazione :sono del 1959ho iniziato a lavorare a 14 anni per esigenze familiari, chi ha iniziato con me a lavorare sono già molti anni che sono in pensione ,sono rientrate nella legge prima della Fornero. Io ho dovuto lasciare il lavoro dopo 16anni per poter crescere i miei due figli di cui il secondo nato con una invalidità importante. Ho ripreso il lavoro qualche anno più tardi nel 2001quando ho risolto i problemi di salute e crescita dei figli ,mi sono iscritta all’artigianato e fino al 2010 ho sempre lavorato nella ditta di famiglia con mio marito. Dal 2010al 2012 di nuovo sospeso l’attività per problemi di crisi nel mio settore ,produzione abbigliamento. Dal 2012ad oggi sono di nuovo al lavoro ho 60 e mi aspettano ancora cinque anni di lavoro per andare con 38anni di contributi .Purtroppo per me è dura mantenere una produzione e un ritmo di lavoro come all’età di 40anni ,ogni giorno è sempre più insostenibile visto che mi servirebbe un minimo di tranquillità familiare che non ho. Per come è ora la legge ne deduco che io in pensione non credo che ci andrò mai.

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  2. Io credo che in virtù di tutte le considerazioni in difesa della differenza di genere bisogna, ai fini previdenziali, prevedere per le donne uno sconto sui requisiti per la pensione e lasciare la possibilità di scegliere se farlo valere sugli anni di contribuzione o sull’età.

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  3. Ho 58 anni sono commerciante 1960 non rientro opzione donna e anche se rientrassi 30% di penale e prendere € 320,00 …sapete con 41 e 10 mesi ? Meno di € 600,00 …..vergogna
    ….andro con quota 100 ….sapete darmi notizie avendo avuto 2 figli se potro accedere con quota 98?

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    • Al momento il bonus contributivo donne (Quota 98) é solo una proposta vedremo se verrà concretizzata e se diverrà legge. La terremo certamente informata

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  4. Opzione donna per le nate 1961. Eravamo incluse nel contratto abbiamo gia 58 anni. Proroga requisiti con questo decreto al 31.12.2019. Grazie

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