Le ultime novità sulle Pensioni 2019 arrivano dalle parole di Domenico Proietti, Segretario Confederale della UIL Nazionale con delega proprio sulle questioni previdenziali. Vediamo le sue parole durante l’intervista alla trasmissione “Attenti al Lupo”, con i suoi passaggi principali su quota 100 e sulle altre possibili proposte per superare la legge Fornero.
A fine articolo potrete trovare anche il video integrale di 9 minuti con l’intervista completa in cui sono trattati tutti i temi. Il Sindacalista è stato critico con le proposte di Governo, soprattutto perchè i sindacati ancora una volta non sono stati interpellati e Di Maio non ha ancora accolto la proposta di incontrarsi ad un tavolo per discutere su quota 100, donne e gli altri interventi.
Pensioni ultime novità in arrivo, parla Proietti e chiede confronto con il Governo
Come prima cosa, Domenico Proietti ha rimarcato ancora una volta l’importanza di un incontro tra i Sindacati ed il Governo, anche se fino ad ora l’esecutivo sembra intenzionato a proseguire da solo, senza convocare le parti sociali: “Abbiamo scritto al Ministro Di Maio di convocarci per un tavolo tecnico, perchè crediamo che dal confronto tra Governo e sindacati può venire una risposta positiva alle attese dei cittadini.”
Poi riferendosi alle ultime novità sulle pensioni, parla di una delle possibili novità in arrivo, la quota 100 (da 62,63 o 64 anni): “Dal primo gennaio 2019 l’età pensionabile è di 67 anni, quota 100 è percorribile, ma a condizione che non ci siano paletti troppo stretti, 64 anni di età è troppo alto. Bisogna fare in modo che gli anni di contribuzione, in questo caso 36 o 38, (siano di ogni tipo, quindi non va tolta la contribuzione figurativa da questo calcolo. Infine assolutamente non bisogna prevedere penalizzazioni per ogni anno che si anticipa rispetto ai 67, altrimenti si fa una tale confusione che in realtà i lavoratori sarebbero ancora penalizzati.
Ultime novità Pensioni 2019: Proietti sulla quota 100 in arrivo, donne e su quota 41
Proietti poi tornando sul tema della quota 100 parla anche dei problemi delle donne e del sud: “Nel nord e nelle grandi aziende del lavoro pubblico 36-38 anni di contribuzione si sono raggiunti in maniera diffusa, ma nel centro sud no e per le donne ancora meno perchè c’è tanta discontinuità. Quota 100 senza paletti è sicuramente una risposta positiva per larghi strati dei lavoratori italiani, ma rimane aperto il tema delle disparità di genere che penalizza le donne e il tema dei lavoratori che sono nel centro-sud”.
Infine ecco le sue parole su quota 41 “Dopo gli interventi dell’ultimo anno, per 15 settori di lavoratori 41 anni di contributi bastano a prescindere dall’età anagrafica. Noi ci stiamo battendo di estendere a tutti i lavoratori che hanno 41 anni di contributi di andare in pensione a prescindere dall’età. La Legge Fornero ha realizzato un prelievo di 80 miliardi di euro in 20 anni solo su lavoratori dipendenti e pensionati, le risorse bisogna prenderle anche in altri settori: lottando l’evasione fiscale, creando interventi sulle grandi rendite”.
Ma perché non dicono che anche l’APE Social prevede trattenute economiche? Io ho iniziato il quarantaduesimo annodi servizio,a maggio avrò 64 anni svolgo un lavoro usurante ,ma non sono potuta andare in pensione con l’APE perché non avrei avuto una pensione che mi permettesse di mantenermi dignitosamente dovendo pagare anche un mutuo.Chi vuole uscire con quota 100 paghi qualcosa, di contro si riducano le aspettative di vita in modo che chi ha 40 e più anni di contributi vada in pensione serenamente e senza ulteriori vessazioni.
Margherita Ape sociale è a carico dello Stato ma per alcune categorie maggiormente disagiate, forse lei si sta confondendo con l’Ape volontaria a carico dei lavoratori che intendono uscire prima
IL REDDITO DI CITTADINANZA NON HA IL CONSENSO DEL POPOLO ( OLTRE IL 46%) , SE LA VOGLIONO PROPRIO FARE “. LA DEVONO FINANZIARE ” OBBLIGATORIAMENTE CON I 49 MILIONI USURPATI DALLA LEGA, TUTTI GLI INTROITI DELLA PIATTAFORMA RUSSEAU,I 110 MILIARDI DELL’EVASIONE DELL’IVA DELLE PARTITE IVA ( altro che FLAT-TAX ). AVANZEREBBERO 80/90 MILIARDI PER LA SALVAGUARDIA DELL’IVA,TAGLIO DELL’IRES E TAGLIO DI 3/4 PUNTI DEGLI SCAGLIONI FISCALI. A QUESTO SI POTREBBE BLOCCARE l’ADV CON UNA SPESA CONTENUTA E NIENTE INGIUSTIZIE CON UNA ABBOMINEVOLE QUOTA 100. QUESTA MANOVRA. NON COSTEREBBE PIÙ DELLO 0,2/0,4 %. E SI RISPETTEREBBE LA PIÙ SOLENNE DELLE PROMESSE ELETTORALI.
Sempre la solita storia x noi precoci!!!
SOLO PAROLE!!!
Non ci sono mai risorse,mandano prima chi ha pagato meno CONTRIBUTI….
Ci fanno fare la guerra tra noi..
Altro che ABOLIRE LA FORNERO!!!
Sono come il pd….!!!
Faranno la stessa fine appena possibile!!!
Leggo che la Professoressa Fornero, riferendosi alla “riforma” della Sua controriforma pensionistica, dichiara:
“… Sono triste perché mi sembra che esultare e chiamare atto di coraggio quello di fare cose mettendole a debito di altri… e “… Non è una cancellazione della mia legge, le misure dobbiamo ancora vederle. Il problema sono i costi che discendono da queste scelte…”.
Le obietto che:
anche Lei, ricevo l’impressione che abbia messo “a debito di altri”, ovvero dei pensionandi e pensionati, qualcosa che doveva essere messo a debito della fiscalità generale, non essendo stati i pensionandi e i pensionati a provocare la crisi che, semmai, grazie alla Sua controriforma, hanno subito due volte; io, semmai, avrei fatto pagare agli evasori i loro 110 miliardi annui di evasione fiscale.
E, per non mettere cose “a debito di altri” chiederei di restituire all’INPS gli 80 miliardi “risparmiati” con la controriforma pensionistica Fornero dato che, a me sembra, posso sbagliare, che sia stato improprio “dirottarli” ad abbassare il debito invece che a rafforzare l’INPS, trattandosi di “Previdenza” perché derivante da tagli effettuati a anni di vita, fatiche, diritti e soldi dei lavoratori.
In pratica: è bene non indebitarsi, ma non è bene pagare i debiti, come la Professoressa stessa dichiara, “a debito di altri”, ovvero con soldi e diritti altrui, ovvero dei lavoratori pensionandi e pensionati e non onorando il contratto pensionistico che lo Stato stipula con loro, come ricevo l’impressione, posso sbagliare, sia accaduto!
Comunque sia, sarebbe bene che, chi asserisca cose, le argomenti e le documenti!
Per quanto da me argomentato ritengo che “i costi”, quali che siano, non siano il problema; il problema è “i costi chi debba pagarli” e “perché, debba pagarli”; e non vedo perché a pagarli, i costi, debbano essere gli innocenti; solo perché con loro, e “con le loro vite”, è più facile far cassa?
“33% di contributi pensionistici mensili pagati dai lavoratori e datori di lavoro; 110 miliardi annui di evasione fiscale, non pagata dagli evasori”!
Noi lavoratori e pensionati, cosa c’entriamo con i “costi”?
Comunque sia, sarebbe bene che, chi asserisca cose, le argomenti e le documenti!
Ritengo che “i costi”, quali che siano, non siano il problema; il problema è “i costi chi debba pagarli” e “perché, debba pagarli”; e non vedo perché a pagarli, i costi, debbano essere gli innocenti; solo perché con loro, e “con le loro vite”, è più facile far cassa?
“33% di contributi pensionistici mensili pagati dai lavoratori e datori di lavoro; 110 miliardi annui di evasione fiscale, non pagata dagli evasori”!
Noi lavoratori e pensionati, cosa c’entriamo con i “costi”?
E’ bene non indebitarsi, ma non è bene pagare i debiti, come la Professoressa stessa dichiara, “a debito di atri”, ovvero con soldi e diritti altrui, ovvero dei lavoratori pensionandi e pensionati e non onorando il contratto pensionistico che lo Stato stipula con loro, come ricevo l’impressione, posso sbagliare, sia accaduto!
Teniamo presente che, tale situazione, è dannosa anche per i datori di lavoro, costretti a tenere in servizio, in generale, salvo casi particolari, persone demotivate, stanche, piene di acciacchi e relative assenze per malattie più che giustificate dall’età, e A PAGARLI, PER L’ANZIANITA’ DI SERVIZIO STRAACCUMULATA, MOLTO DI PIU’ DI UN GIOVANE; CHE, NEL FRATTEMPO, SI DOVRA’ TRASTULLARE, SE NON ESPATRIA, NELL’ ATTESA DEI FATIDICI TRE LAVORI ADEGUATI; PRENDENDOSI, COMUNQUE SIA, COSA DA NON BUTTARE VIA, PER OTTO ORE DI LAVORO A SETTIMANA, 780 EURO.
Anche i datori di lavoro, quindi, possono ringraziare la Professoressa per il regalo fatto alle fatidiche, ” FUTURE GENERAZIONI”.
spero che non mettano paletti sui contributi , che restano 36,37,38 con 64,63,62 , perche sarà che hanno fatto questa riforma.
Spero proprio che l’ape sociale venga resa strutturale o sostituita con qualcosa di simile se no i disoccupati in eta avanzata che fine farebbero non ho ancora capito
grande Renato, non tutti gli italiani si rendono conto che ritrovarsi come la Turchia, l’Argentina e il Venezuela non ci vorrà molto se molti dei nostri nuovi politici continuano a parlare a sproposito. Poi saremo costretti ad emigrare sul serio in massa perchè con la pensione di cittadinanza ci compreranno al massimo un pollo e tre patate . Un consiglio a tutti, cerchiamo di stare con i piedi per terra e, soprattutto, in Europa che ci tiene in sicurezza. Andare in Tv e dire abbiamo trovato i soldi per… è una bugia. Trovare i soldi nelle pieghe del bilancio è un conto, fare debiti non è trovare ma chiedere in prestito. Qualcuno vorrà spiegarlo a Di Maio.
Finalmente un governo che pensa agli italiani …..a DiMaio e Salvini un grazie immenso
Ironico Franco o ringraziamento sincero al Governo? non abbiamo colto.
QUESTI BUFFONI SCAPESTRATI IRRESPONSABILI NON SONO ( NON DA ME’ ) PER FARCI BUTTARE FUORI DALL’ EURO ! VOGLIONO DISTRUGGERE L’ITALIA REGALANDO AI LAZZARONI SOLDI CHE NON CI SONO , FORSE I ” TECNOCRATI ” NON GLI HANNO ANCORA DETTO CHE ABBIAMO 2400 MILIARDI DI € NON IN CASSA MA DI DEBITI. VOGLIONO FARE LA CRESTA SU TUTTO PER REALIZZARE LE LORO PROMESSE. E’ MEGLIO CHE VADANO SUBITO CASA ALTRIMENTI I RISPARMI DEGLI ITALIANI DIVENTANO CARTA STRACCIA . ARGENTINA, VENEZUELA, TURCHIA, GRECIA INSEGNANO