Pensioni 2019, ultime novità oggi su anticipate e quota 100: parla Elsa Fornero

Le misure per le Pensioni 2019 previste nella prossima legge di bilancio continuano a far parlare, e anche nella serata di ieri, durante la trasmissione televisiva DiMartedì c’è stato un interessante dibattito su quota 100, Ape Social e volotnaria e eventuali correttivi all’attuale legge Fornero. Proprio l’ex Ministro del lavoro del Governo Monti è intervenuta su questi argomenti, vediamo le sue parole rilasciate a Giovanni Floris.

Pensioni 2019 ultime notizie oggi 26 settembre: Fornero a Di Martedì su quota 100

Nella prima parte del suo intervento, Elsa Fornero torna a parlare della misura quota 100 spiegando chi ci guadagna e chi ci perde con questa soluzione: ” Ci guadagnano tutti quelli che secondo la riforma del nuovo Governo avrebbero ancora davanti 1-2-3 anni di lavoro prima della pensione, e se uno vuole andare effettivamente in pensione questo è un beneficio, ma ci sono molte cose che bisogna qualificare: per esempio è chiaro che restare al lavoro aumenta la pensione, ed oggi con il metodo contributivo continuare a lavorare vuol dire aumentare la pensione in maniera proporzionata. Con le pensioni di anzianità che saranno introdotte la pensione ad oggi è più bassa. Insomma rispetto a prima se uno esce con quota 100 prenderà una pensione più bassa”.

Pensioni anticipate 2019: la Fornero parla di Ape Social e lavori usuranti

L’ex Ministro del Lavoro prosegue poi citando le misure introdotte recentemente, come l’APE: “L’ape social aveva cominciato ad aiutare le persone in difficoltà e l’ape volontaria permetteva a chi vuole uscire in anticipo di farlo a spese sue e senza mettere nuovamente il costo dei pensionamenti anticipati a carico di altri”. Poi prosegue: “C’è una cosa che gli italiani devono considerare, siamo sicuri che con una controriforma alla Fornero il sistema pensionistico tra dieci anni ci sarà ancora?”

Pensioni 2019: la Riforma Fornero è stata iniqua

Nel dibattito in studio è intervenuto anche Nicola Fratoianni di LeU che ha chiesto alla Fornero se la sua riforma è iniqua e se si può introdurre una retromarcia: “Abbiamo imparato troppo lentamente a distinguere tra le categorie, chi fa un lavoro usurante  ha il diritto di andare in pensione prima, ma grazie a dio non tutti facciamo quei lavori e molte sono contente di continuare a lavorare e andare in pensione più tardi.

Infine la Fornero conclude: “Dobbiamo ricordare che quando facciamo pensioni anticipate, noi creiamo nuovi poveri. Per capire chi ha bisogno, si dovrebbe cercare un criterio di reddito e anche un criterio patrimoniale. Oggi molte famiglie giovani la casa di abitazione non ce l’hanno, Il problema riguarda soprattutto i giovani e le famiglie giovani, non gli anziani che da anni sono destinatari di risorse anche quando il paese non ne creava”.

33 commenti su “Pensioni 2019, ultime novità oggi su anticipate e quota 100: parla Elsa Fornero”

  1. Temo che, prima o poi, a partire dal 2011 per arrivare ad oggi, il risultato sarà quello di far fallire l’INPS e quella che una volta era la Previdenza pubblica.
    E, di notte, le assicurazioni di previdenza private, si fregano le mani!

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  2. LA POVERTA’ NON VA INCORAGGIATA, VA COMBATTUTA DANDO LAVORO, NON SUSSIDI, che devono essere solo temporanei, essere l’eccezione e non la regola … e pagati dalla fiscalità generale, non coi tagli alle pensioni altrui, definite “privilegiate”.

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  3. Il patrimonio?
    Ma che c’entra con la Previdenza!
    Ma, chiedo, ho capito male forse io ciò che leggo o, ormai, non si conosce più la differenza tra PREVIDENZA ed ASSISTENZA, quelle due cose che andrebbero SEPARATE, COME NEGLI ALTRI PAESI e, l’assistenza, come negli altri Paesi, fatta pagare a TUTTI sul reddito con la fiscalità generale e in maniera molto progressiva come da Costituzione, la quale chiede che chi ha di più paghi di più, e non solo a lavoratori, pensionati e pensionandi?

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  4. Mi sembra che stia bene anche qui:
    Domanda uno, e la riferisco A PRIMA DEL 2011: non capisco come mai gli impegni dello Stato verso L’UE siano da onorare immancabilmente e gli IMPEGNI DELLO STATO VERSO I LAVORATORI, OVVERO IL CONTRATTO PENSIONISTICO STRAVOLTO più volte, e più vistosamente NEL 2011, non siano da onorare immancabilmente alla stessa stregua; i lavoratori contano meno DEGLI ALTRI creditori dello Stato?
    Domanda due: perché dei tanti modi di onorare gli impegni dello Stato verso l’UE e, comunque, per abbassare il debito, non ne è stato usato uno PIU” EQUO invece di quello più facile di fare cassa presso i lavoratori coi soldi delle LORO PENSIONI?
    UN MODO PIU’ EQUO SAREBBE STATO QUELLO DI FAR PAGARE I 110 MILIARDI DI EVASIONE FISCALE ANNUA, O DI METTERE UNA IMPOSTA DI SCOPO SUL DEBITO ALTAMENTE PROGRESSIVA SUI REDDITI DELLA FISCALITA’ GENERALE, AFFINCHE’ AVESSERO PAGATO TUTTI IL DEBITO (e non solo i lavoratori, i pensionandi e i pensionati), E IN MANIERA PROGRESSIVA, SECONDO LE LORO POSSIBILITA,’ COME DA COSTITUZIONE!
    Per il resto, non entro neanche in merito, perché ricevo l’impressione, posso sbagliare, che ormai il tutto sia ridotto ad un mero tentativo di stravolgere la realtà confondendo ASSISTENZA E PREVIDENZA, facendo pagare la prima togliendo a chi si sia pagata, inutilmente?, la seconda. Perché, ricevo l’impressione: o non si sia in grado o non si voglia, per tenere bassi gli stipendi, creare occasioni di lavoro serio, ben retribuito e a tempo indeterminato, con cui costruirsi presente e futuro sereni, versando per una EVENTUALE, ORMAI OCCORRE DIRLO, pensione futura per trascorrere in pace gli ultimi anni di vita. OVVERO PER AVERE LA NORMALITA’, COME UNA VOLTA.

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  5. Gentile Professoressa Fornero,
    ritengo che il sistema di calcolo contributivo sia iniquo perché, a fronte di un prestito quarantennale che il lavoratore eroga, OBBLIGATORIAMENTE PER LEGGE, sotto forma di contributi pensionistici allo Stato, ovvero all’INPS, RIDA’ SOLO QUANTO VERSATO E NON GLI INTERESSI COME FANNO BANCHE E FINANZIARIE QUANDO EROGANO UN PRESTITO; e si tenga presente che ai miei tempi, anni ’70, gli interessi sui titoli di Stato, e sui mutui erogati, viaggiavano intorno al 17%, come ben ricorda o può controllare chi acquistava CCT o ne abbia ancora copia dei contratti.
    QUINDI ANDREBBE RIPRISTINATO IL SISTEMA RETRIBUTIVO CHE, UN MINIMO, GARANTISCE CHI ANTICIPA PER DECENNI I SUOI SOLDI ALLO STATO.
    Peraltro, col contributivo che, si dice, ridà solo quanto versato, mi viene da chiedere perché, uno, per andare in pensione, debba attendere tot anni di età e/o tot di servizio SE RIPRENDE SOLO QUANTO VERSATO! Dovrebbe poterci andare quando vuole SE RIPRENDE SOLO QUANTO VERSATO! Anche dopo una settimana!
    DIMENTICAVO: IL TFR/TFS SONO SOLDI INELUDIBILMENTE DI PROPRIETA’ DEL LAVORATORE, COSTITUITI DA UNA MENSILITA’ L’ANNO ACCANTONATA E, DA CONTRATTO, ANDREBBERO RESTITUITI IL GIORNO DOPO IL PENSIONAMENTO (O LICENZIAMENTO); QUESTO ISTITUTO E’ NATO PER SOPPERIRE AI BISOGNI DEL LAVORATORE FINTANTOCHE’ TROVASSE UN ALTRO LAVORO O INIZIASSE A PERCEPIRE LA PENSIONE CHE, ULTIMAMENTE, PERALTRO, SI FA SPESSO ATTENDERE MESI! QUINDI VA SCONGELATO E NON TRATTENUTO PER DUE/QUATTRO ANNI ABBONDANTI!

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  6. Anche gli 80 miliardi di “PREVIDENZA” “risparmiati” con La Sua controriforma pensionistica e destinati non a rafforzare l’INPS come io ricevo l’impressione sarebbe stato proprio, essendo provenienti da fatiche e soldi dei lavoratori, ma “dirottati” ad abbassare il debito, MI FANNO CHIEDERE, mi permetta di chiedermelo quanto Lei, SE IL SISTEMA PENSIONISTICO, IO AGGIUNGO PUBBLICO, TRA DIECI ANNI CI SARA’ ANCORA.

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  7. Vorrei chiedere all Sig.ra Fornero perchè ha accorpato l’INPDAP e l’INPS visto che l’istituto INPS era ed è in attivo.-
    Se l’INPDAP non riesce a coprire le pensioni degli statali deve vedere come fare, e non far pagare ai privati gli sprechi
    della pubblica amministrazione. Un buon padre di famiglia che ha un reddito, deve vedere come far quadrare i conti e non
    può sperperare o spendere di più di quello che quadagna. Da un grande tecnico come la Sig.ra Fornero mi sarei aspettato che
    avesse colpito chi non ha diritto alle pensioni e avesse tutelato chi ha sempre pagato i contributi e ha lavorato per una vita
    per questo Stato.

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  8. RENATO, hai ragione,ma, non è che si ha la bacchetta magica di capire la cialtroneria delle persone come si pongono. Poi non vorrai parlarmi dei precedenti cialtroni, se non peggio, a parlare del pinocchio toscano,della tua amica Fornero ecc..

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    • Cara Fornero , non ti rendi conto che modifica hai fatto ? Hai fatto cassa con la povera gente, tutti sarebbero stati bravi come Te , non dovresti più farti più vedere in tv , credi di aver ragione , i giovani forse faranno i 41 anni a 70 anni , hai messo a pane e acqua un sacco di gente e continui a voler ragione, ma vergognati!!!!!!!!!!!

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      • Non penso che l’INPDAP non sia in attivo ma solamente che, dato che, salvo errori, lo Stato, per i suoi dipendenti, a differenza dei privati, non versa periodicamente i relativi contributi, facendolo solo al’atto del pensionamento, figura, probabilmente, una partita di giro in sospeso ma, comunque, esistente, anche se non liquidata periodicamente.

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  9. È ora di finirla prima di tante chiacchiere bisogna fare i fatti e mandare in pensione chi se l’è guadagnata e in primis tutti quei lavoratori con 41 anni di lavoro con contributi versati ,poi si guardi agli altri ,e non alzare la pensione a chi non ha mai versato nulla perché è una presa per il CULO per tutti quei lavoratori che dopo una vita di lavoro hanno una pensione più bassa di chi si è grattato i Coglioni tutto il giorno ,i nostri politici guardano solo quanti soldi escono per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi e non vogliono vedere quanti ne vengono regalati a chi non ha mai versato .

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  10. MA CON QUALE CORAGGIO PARLA ANCORA LA FORNERO. NON TROVO PAROLE X RIBADIRE LE SUE IN QUEST’ INTERVISTA ..POLITICI MINISTRI DI QUESTO STAMPO CI FANNO VERGOGNARE DI ESSERE ITALIANI

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  11. Dimenticavo, Professoressa Fornero: non le sembra improprio aver destinato ad abbattere il debito gli OTTANTA MILIARDI “RISPARMIATI” con La Sua controriforma pensionistica dato che, derivando da fatiche e denaro prelevato dai lavoratori, SAREBBERO DOVUTI ANDARE, SEMMAI, A RAFFORZARE L’INPS, COSTITUENDO NON IMPOSTE DI SCOPO SUL DEBITO MA “PREVIDENZA”?

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  12. Leggo che la Prof. Fornero dice:
    “’…ape volontaria permetteva a chi vuole uscire in anticipo di farlo a spese sue e senza mettere nuovamente il costo dei pensionamenti anticipati a carico di altri”. Poi prosegue: “C’è una cosa che gli italiani devono considerare, siamo sicuri che con una controriforma alla Fornero il sistema pensionistico tra dieci anni ci sarà ancora?…”
    e
    “… “Dobbiamo ricordare che quando facciamo pensioni anticipate, noi creiamo nuovi poveri. Per capire chi ha bisogno, si dovrebbe cercare un criterio di reddito e anche un criterio patrimoniale. Oggi molte famiglie giovani la casa di abitazione non ce l’hanno, Il problema riguarda soprattutto i giovani e le famiglie giovani, non gli anziani che da anni sono destinatari di risorse anche quando il paese non ne creava…”.
    IO RICEVO L’IMPRESSIONE, SE POSSO PERMETTERMI, CHE LA PROFESSORESSA FORNERO, SPESSO, NON ARGOMENTI LE SUE ASSERZIONI; MA POSSO SBAGLIARE; SE SONO IO CHE NON CAPISCO CHIEDO SCUSA. Comunque sia non capisco cosa c’entri il diritto a pensione CHE RAPPRESENTA “PREVIDENZA” derivante da contributi versati con “IL PATRIMONIO”, COSA CHE, EVENTUALMENTE, ANDREBBE VALUTATA PER EVENTUALE “ASSISTENZA”.
    Innanzitutto partiamo dal presupposto che le pensioni della mia generazione, che la Professoressa mi sembra criticare, non sono state una nostra scelta ma un OBBLIGO DI LEGGE cui siamo stati sottomessi. E IO NON CREDO CHE NESSUNO ABBIA IL DIRITTO DI FARCI SENTIRE IN COLPA PER ESSERE SOTTOSTATI AD UN CONTRATTO DERIVANTE DA UN OBBLIGO DI LEGGE DELLO STATO. Inoltre nessuno mette il costo dei pensionamenti “a carico di altri”: io, per la mia pensione, ho pagato versamenti onerosi come da legislazione vigente; li ho pagati per me PAGANDOLI PER LE PENSIONI DELLA GENERAZIONE PRECEDENTE; VORREI CHE LE ATTUALI E FUTURE GENERAZIONI MI RESTITUISSERO IL FAVORE PAGANDO LA MIA; ALTRIMENTI NON SARA’ STATA LA MIA GENERAZIONE AD ESSERE “A CARICO DELLE FUTURE”, MA LE FUTURE CHE, CONTRARIAMENTE A QUANTO DALLA MIA GENERAZIONE FATTO NEI CONFRONTI DELLA PRECEDENTE, NON HANNO FATTO ALTRETTANTO; naturalmente non per colpa loro ma per colpa del cambiamento da retributivo a contributivo e di chi lo ha introdotto e caldeggiato.
    Forse sarebbe ora di finirla con quella che io ricevo l’impressione essere il ventilare una concezione che mi sembra rappresenti il contrario della realtà; il problema, inoltre, non è che i giovani devono lavorare per pagare le pensioni degli anziani, cosa sempre accaduta, ma che i GIOVANI, DIFFICILMENTE LAVORANO A TEMPO INDETERMINATO E CON STIPENDI SERI!
    Quindi io chiederei alla Professoressa di indirizzare verso chi non sappia fare politiche per il lavoro i suoi commenti relativi agli anziani che “sarebbero destinatari di risorse anche quando il Paese non ne crea”. E che, dopo una vita di lavoro, i pensionati dovrebbero anche riscendere in campo per creare risorse al posto del Paese che non ne crea per giustificare il diritto alla loro pensione?
    Anche perché, quando la mia generazione era in servizio LE RISORSE LE CREAVA, LA SUA PENSIONE SE LA E’ STRAPAGATA (33%), E, NATURALMENTE, NON E’ CHE IL PENSIONATO POSSA UCCIDERSI PER NON PRENDERE PIU’ QUANTO IN SUO DIRITTO DA CONTRATTO FIRMATO CON LO STATO , SOLO PERCHE’ “IL PAESE” NON SA’, ATTUALMENTE, CREARE NUOVE RISORSE!
    Alla domanda se, eliminando la sua controriforma pensionistica il sistema pensionistico ci sarà ancora, io rispondo rovesciando la domanda: DOPO LA CONTRORIFORMA PENSIONISTICA DEL MINISTRO FORNERO E LA CONFUSIONE CHE RICEVO L’IMPRESSIONE, POSSO SBAGLIARE, PER REAZIONE LA STESSA ABBIA PROVOCATO, SIAMO SICURI CHE, NON TRA DIECI MA TRA “UN” ANNO, IL SISTEMA PENSIONISTICO “PUBBLICO” CI SARA’ ANCORA?

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  13. Tutti parlano del costo delle pensioni, scusate signori ma io sono 40 anni che verso i contributi inps, facendo i conti della serva sono circa
    € 350.000,00, perciò quando vado in pensione non sono un costo ma riprendo i soldi che ho versato.

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  14. Tutti parlano del costo delle pensioni, scusate signori ma io sono 40 anni che verso i contributi inps, facendo i conti della serva sono circa
    € 350.000,00, perciò quando vado in pensione non sono un costo ma riprendo i soldi che ho versato.

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  15. Ma possibile che quelli del 1957 siamo così sfigati e bastonati
    Quando arriviamo noi c’è sempre qualcosa che non va.ora dopo i 41/42 di contributi anche la penalizzazioni!
    Anche oggi in trattoria io da lavoratore loro i 54/55/56 a banchettare da pensionati!
    Non è giusto!!!!! Scrivetemi !

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  16. …la somma che si percepisce quando si arriva alla pensione deve permettere di vivere decentemente…se vado in pensione a novembre 2019, con 43 anni e 3 mesi di lavoro non posso prendere meno di quello che percepisco di stipendio adesso. Quindi se si fanno delle riforme è necessario non peggiorare la situazione, almeno per quelli nella mia situazione.

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  17. infattiiiiiiiiii…non se ne può fare a meno di invitare sta fornero che ha rovinato la vita a milioni di italiani? e la invitano pure per presentare il libro che ha scritto…ma quanto la pagate? viene gratis? sieeee…..
    vergogna
    con la pensione alta che prende ed i suoi milli incarichi post pensione
    ….

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    • Cercate di non prendere per c…o i cittadini che vi hanno votato per questa promessa, chi ha lavorato per 41 anni (con contributi) a prescindere dall’età ha tutto il diritto di andare in pensione ok? Senza sotterfugi e/o penalità !

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  18. spero vivamente che mandiate in pensione all’età di 62 anni e 38 di contributi come ha stabilito Matteo Salvini e di cui è d’accordo lo stesso Di Maio e spero vivamente che questo decreto sia ufficiale per dare la possibilità ad un cambio generazionale. Grazie

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  19. Cara signora Fornero Lei dice che si creranno fra dieci anni nuovi poveri .Però Lei nel 2011 con la sua riforma ne ha già creati centinaia di mila.Poi volevo Dirle che invce di togliere i vitalizzi si è accanito contro i pensionati .I Suoi commenti mi sembrano molto ipocriti. le auguro di andare in pensione ,e non potessela godere. Baci il suo amico il corvo

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  20. VORREI PORRE UNA DOMANDA ALLA DIREZIONE DELL’ EMITTENTE LA 7 E AL CONDUTTORE FLORIS. MA PROPRIO NON SE NE PUO’ FARE A MENO DI INVITARE LA FORNERO?

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