Pensioni 2019, ultime novità su Ape, stop adv, opzione donna: l’intervista a Rizzetto

Per cercare di avere maggiormente chiaro il quadro sulla riforma pensione ad oggi 4 gennaio 2019 ed evitare possibili illusioni circa l‘annunciato decreto onnicomprensivo da parte di Claudio Durigon, ci siamo confrontati con l‘onorevole Walter Rizzetto, di Fratelli D’Italia, eccovi l’ intervista che ci ha rilasciato in esclusiva.

Pensioni 2019, Rizzetto su Dl quota 100: ‘non so più cosa pensare’

Onorevole cosa ne pensa del decreto onnicomprensivo di cui ha parlato Durigon che dovrebbe prevedere al suo interno anche la proroga dell’ape sociale, dell’opzione donna e lo stop dell’adv? Possiamo dire che é fatta dunque per le donne (sebbene nulla si sappia sulla platea, su requisiti e sui tempi della proroga) e per i disoccupati ( penso alla proroga ape sociale) che verranno inseriti nel Dl quota 100?

Non so più cosa pensare, è da tempo che vari esponenti della maggioranza dichiarano che “è fatta” per Quota 100 ed Opzione Donna ma, ad oggi, dopo aver varato la manovra non vedo ancora nulla. Speriamo arrivi un decreto entro Gennaio, 2019 si intende. Sarà, mi auguro, un provvedimento che tratti del solo tema pensionistico e non sia un omnibus dentro al quale mettere qualsiasi cosa, annacquandola. Ma veramente non sappiamo nulla sulla platea, sui requisiti e sulla durata; sarà quindi tutto scritto nel testo. Certo che se avessimo dovuto fare affidamento sulla parole del Ministro Di Maio o sui proclami della Vice Presidente della Camera on. Spadoni avremmo già dovuto avere qualcosa dal primo di Gennaio. Al contrario, dal primo Gennaio, è aumentato il requisito per l’accesso alla pensione.

Pensioni 2019, Rizzetto: adv va abolita, purtroppo esodati ignorati

Eppure nel decreto Quota 100, che dovrebbe, resta d’obbligo il condizionale, vedere la luce tra il 10/12 gennaio, il sottosegretario al Ministero del Lavoro, ha assicurato che vi sarà lo stop dell’adv per il 2019, mentre sono scomparsi dai rader gli esodati, che ne sarà delle 6.000 persone in attesa di salvaguardia definitiva?

L’aspettativa di vita è un paramento che va abolito, non congelato, così come l’impegno di dividere la previdenza dalla assistenza in pancia al nostro welfare. Spiace constatare, infine, che nulla si vuole fare per i 6000 esodati residui, anche se hanno tutti votato la mia risoluzione in Commissione: una cattiveria praticamente gratuita considerate le scarse coperture che servirebbero per garantire una dignità a queste persone.

Pensioni 2019, Rizzetto: quota 41 era la priorità

Lei cosa avrebbe fatto al Governo, quali le misure prioritarie che avrebbero dovuto vedere la luce nella legge di bilancio 2019?

Con i miliardi in deficit avrei fatto solo due cose: abbattimento del cuneo fiscale per le aziende con relativo abbassamento del costo del lavoro per i contratti a tempo inderterminato veri e partenza del protocollo Quota 41, vera priorità al posto di Quota 100.

3 commenti su “Pensioni 2019, ultime novità su Ape, stop adv, opzione donna: l’intervista a Rizzetto”

  1. PARDON. HO COMPLETATO E RIVISTO MEGLIO IL MIO PRECEDENTE COMMENTO:
    TFS con prestito bancario? Ci prestano i nostri soldi?
    Riguardo al diritto al TFS subito e allo scongelamento del “congelamento” temporaneo effettuato dalla legge Fornero, quella che si dichiarava di “abolire”:
    Leggo che l’Esecutivo stia lavorando a quota 100 e allo scongelamento del TFS per gli statali con una ipotesi che coinvolga l’Associazione Bancaria Italiana con un accordo per scongelare il TFS, ora “congelato” per sei, dodici o ventiquattro mesi e permettere ai pensionati con quota 100 (istituto da non chiamare, peraltro, “pensionamento anticipato” se doveva sostituire quello derivante da una legge da “abolire”) di ottenerlo (come, secondo me, sarebbe loro normale diritto) “subito al pensionamento”, invece che secondo il tipo di uscita o importo del TFS: la proposta, se ho ben capito quanto leggo, sarebbe quella di accedere ad un prestito bancario da restituire in cinque anni con interessi a carico dello Stato!!!
    Ma vogliamo scherzare od ho capito male quanto letto?
    Eventuale scherzo 1): Io, per avere la “restituzione dei miei soldi” che (perlomeno da parte dei privati, prima che la gestione del TFR fosse devoluta all’INPS) dovevano essere “accantonati” e vincolati, e, quindi, non usati per altro, fino al mio pensionamento (o licenziamento) e poi “restituitimi subito”, dovrei chiedere un prestito bancario?
    Eventuale scherzo 2): “Da restituire in cinque anni”? Immagino non da me, ma da parte del datore di lavoro, ovvero lo Stato!
    Eventuale scherzo 3): “Con interessi a carico dello Stato”? Ovvero della fiscalità generale? Ovvero dei cittadini e contribuenti e, di riflesso, anche dei pensionandi stessi in questione? Soldi relativi ad interessi, quindi, anche a “nostro” carico perché occorre scongelare qualcosa che “ci” spetterebbe subito e, quindi, che doveva “in qualsiasi momento” essere tenuta a nostra disposizione perché “soldi di noi lavoratori” da “restituire” subito al pensionamento o licenziamento?
    Eventuale scherzo 4): Nel frattempo che si continua, come posso sbagliare ma questa impressione ricevo, a far cassa sui pensionati, permangono 110 miliardi di evasione fiscale!
    Non ho parole. Sono esterrefatto.

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  2. opzione donna è solo un’illusione, basta leggere i vari articoli e ogni articolo porta requisiti diversi. Come si può parlare del requisito di 58 anni e 35 anni di contributi e dire che possono usufruire le nate del 1958-1959. SE LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE NEL 2019 QUESTE DONNE COMPIONO 60 E 61 ANNI. QUINDI LA MAGGIOR PARTE POTEVA GIA’ USUFRUIRE DELL’OPZIONE DONNA IN ESSERE IN PRECEDENZA.
    QUINDI SOLO PAROLE…..

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  3. Io ho 58anni e 36 di contributi.vorrei usufruire dell opzione donna.ma mi pare di aver capito che I requisiti bisogna averli maturati al 31/12/2016.e’assurdo.

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