Pensioni 2019, ultime opzione donna, quota 41, si amplia quota 100

Le ultime novità sulle pensioni riguarda quanto il Governo potrebbe decidere di fare a fronte del tesoretto che deriverebbe dalla riforma pensioni di quest’anno. Pare infatti che l’esecutivo abbia affermato che le spese stimate per quota 100 e reddito i cittadinanza siano state sovrastimate rispetto alle attuali domande presentate, ragione per cui potrebbero aprirsi nuovi spiragli per quanti sono attuamente rimasti fuori dall’attuale riforma per mancanza di risorse. Nella prossima manovra finanziaria potrebbero dunque esserci dei correttivi, che potrebbero passare attraverso l’ampliamento della quota 100, che riguarderebbe soprattutto le donne. Stando a quanto più volte affermato da Durigon, uno degli obiettivi dovrebbe essere la proroga dell’opzione donna per le nate del 61 dipendenti e 60 autonome, al momento fuori.

Altri interventi mirati dovrebbero riguardare le donne, con una sorta di bonus contributivo per le mamme. La quota 41 potrebbe non essere ancora tra le priorità del Governo, Durigon più volte ha affermato che sarà concretizzata ma al termine della quota 100, perché insieme sarebbero troppo dispendiose. Anche gli esodati restano in attesa e confidano nella 9 salvaguardia. Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, dalla sua si indigna e commenta la notizia di queste possibilI nuove manovre correttive a fronte del tesoretto annunciato.

Pensioni 2019, Armiliato: Ma di quale tesoretto si dispone?

Così Orietta Armiliato amministratrice del Comitato Opzione donna Sociale: “Leggo tutti questi proponimenti e leggo di tesoretti (ma che tesoretti sono se stiamo parlando di manovre in clamoroso deficit??) francamente scettica ma determinata a comprendere, auspico a soluzioni eque e di buon sensoPoi rivolgendosi a quelle che parrebbero nell’aria come future mosse del Governo aggiunge: “ Ad esempio, non vedo nel proponimento di premiare ESCLUSIVAMENTE LE LAVORATRICI MADRI: questa cosa, ogni volta, mi riporta alla letteratura del ventennio, la cui narrazione mi sarei augurata restasse tale.”

Ricordiamo che l’amministratrice del Cods si batte da tempo per il riconoscimento del lavoro di cura per tutte le donne di oggi e di domani, ragione per cui un provvedimento che vada solo nei confronti delle donne madri, seppur riconoscendone spesso nei suoi post un maggiore carico di lavoro, non rispecchierebbe comunque le richieste verso cui propende il CODS. Armiliato ternina il post ricordando dunque che: “In ogni caso, continueremo ad opporci come abbiamo fatto fino ad ora con l’aiuto di chi la vede come come un’ennesima iniquità esattamente come la viviamo noi del CODS“. Quali altri interventi ci si potrebbe aspettare?

Pensioni, cosa ci si può aspettare nel 2020?

Nel Def 2019 si legge che in previsione futura ci saranno approfondimento su Quota 100 e reddito di cittadinanza, dunque é molto probabile che si vada ad ampliare la quota 100 per ricomprendere l’obiettivo di sconto contributivo donne che aveva annunciato il Governo. Ossia per aiutare le donne a centrare i 38 anni di contributi l’esecutivo starebbe pensando ad un bonus di 4 mesi, per un massimo di 12 mensilità, per ogni figlio. Molto probabile che nel 2020 questo correttivo possa vedere la luce. Durigon ha promesso più volte la proroga dell’opzione donna anno dopo anno, ragione per cui, presupponiamo che nel 2020 potranno rientrarci, se le promesse verranno mantenute, le donne del 61 dipendenti e del 60 autonome, ad oggi fuori a causa dell’incremento anagrafico di un anno nell’attuale proroga, che salva quante hanno maturato i requisiti al 31/12/2018 ( 35 di contributi e 58/59 a seconda se dipendneti o autonome).

Nel 2020 si spera il Governo possa sanare l’ingiustizia ancora vigente circa gli esodati, in attesa della 9 ed ultima salvaguardia. Infine vi é anche la possibilità che il Governo elimini la finestra trimestrale, questa miglioria potrebbe in parte avvantaggiare anche i lavoratori precoci che almeno potranno godere a pieno dei 5 mesi di stop di adv, giacché difficilmente riusciranno ad uscire con i 41 anni di contributi. Perché la quota 41 probabilmente verrà estesa a tutti, ma solo nel 2021. Certo il tesoretto annunciato porta anche i precoci a sperare che qualcosa possa ancora venire fatto anche per la loro categoria. Voi cosa ne pensate, come verrà speso questo tesoretto, se di tesoretto si può parlare?

23 commenti su “Pensioni 2019, ultime opzione donna, quota 41, si amplia quota 100

  1. Buongiorno,

    per favore, si faccia arrivare al Sottosegretario Durigon la richiesta di eliminazione delle finestre per i requisiti Fornero, ma da subito! Senza aspettare il 2020, altrimenti un altro anno se ne va.
    I 7 miliardi di avanzo sono per il corrente anno.
    La finestra equivale a una ADV di 3 mesi.
    Semplicemente assurdo.

  2. Buongiorno io ho 51 anni e dicembre ho 35 anni di contributi sono precoce alle età di 16anni sono stato in regola con i contributi quando potrò andare in pensione

    1. Massimiliano per poter andare con la quota 41 deve essere oltre a precoce anche apaprtenente a categorie disagiate: disoccupato di lungo corso senza ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi, care giver di parente disabileconvivente da 6 mesi, inabile al 74%, appartenente a 15 categorie di lavoratori gravosi

  3. Quindi i 41 promessi in campagna elettorale restano un miraggio mi par di capire.Dateci un contentino anche a noi precoci togliete almeno un anno fateci uscire con 41 e 10 mesi che è il minimo che possiate fare.Sig.Durigon le garantisco che 41 anni di fabbrica sono piu’ che sufficienti.Se poi nel 2021 verra’ estesa 41 per tutti ne saremo ben felici ma pensate anche a noi che a 15 – 16 – 17 anni eravamo gia’ a farci il mazzo.Nel 2021 io personalmente ci andrei con l’attuale legge fornero e come me ce ne sono tanti.Buona giornata.

    1. Vorrei si tenessero in considerazione i lavori usuranti e gravosi…..chi li ha svolti per 41anni sono più che sufficienti….invece deve aspettare 42 anni e 1 mese ( ci mancavano le finestre!!!!!)

  4. Sono nata ad Aprile del 1961 e maturerò 35 anni di contributi a fine 2020
    Cosa mi conviene fare, opzione donna oppure aspettare quota 100 nel 2023?

    1. Maria Se ha ancora modo e forza di lavorare indubbiamente quota 100, priva di penalità, rispetto al calcolo contributivo che porterebbe con sé la scelta di opzione donna.

  5. Le donne sono sempre quelle più penalizzate, e questo non è giusto, io sono del 1960, perché non devo usufruire della quota 100, visto che compio gli anni il 2022?e oggi a richiedere la quota 100, sono più gli uomini che le donne? Quando poi noi, oltre che a lavorare in ufficio, dobbiamo essere gravante anche dal lavoro da svolgere in casa? Da precisare che io lovoro da quando avevo 20 anni ma i contributi hanno cominciato a versarmeli solo dopo che ho compiuto 24 anni e, questo non è giusto! Certo la colpa non è del Governo, ma comunque col tempo ci si stanca, e la strada diventa sempre più lunga.

  6. A novembre compio 64 e 35 di contributi ad aprile, speravo in quota 100 , tutti a dire 64 +36 . Mi sono fidata e sostenuto con il mio voto. Ma al solito poi le cose cambiano , diventano 62 e 38 di contributi. Risultato devo andare in pensione con la vecchiaia e vi assicuro che non ne posso più. Ho cresciuto 4 figli. Mia madre colpita da ictus l’ho curata in casa, si è coricata a 65 anni e non si girava nel letto. Mia madre l’ho assistita per 18 anni.Perché non posso anche io riposarmi? Non ho già dato abbastanza? Sono un’insegnante di Sostegno, e mi occupo di ragazzi gravissimi, in un Istituto Superiore. Scusate lo sfogo.

  7. Alle prossime elezioni ci ricorderemo le promesse non mantenute ( aboliremo la fornero , non si puo’ andare in pensione poco prima di morire, ecc. ecc.)

  8. Prima di pensare ad altro sarebbe bene rispettare i 65enni e i 66enni anche se non hanno 38 di contributi, senno’ inutile dire che e’ stata abolita la Fornero

  9. Prima di pensare ad altro sarebbe opportuno mandare in pensione i sessantaseienni con 37 di contributi.

  10. Come giustamente detto dalla Sig.ra Armiliato non c’è nessun tesoretto visto che le due promesse sono a debito, ragion per cui ci stanno nuovamente propinando promesse in vista delle elezioni europee. Questo governo è di una scaltrezza spaventosa e disarmante, il loro fine non è fare cose eque e giuste , ma attirare voti. Basterebbe chiudere il capitolo dei 6000 esodati che non mi sembrano un numero enorme e per fare un po di giustizia, eliminare fin da subito la finestra di 3 mesi per i precoci. Questo prima delle elezioni, perchè dopo non faranno assolutamente niente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su