Pensioni 2019, ultimissime quota 100: quanto conviene ai nati tra il 1952 e il 1959 ?

Il dibattito sulla convenienza relativa alla quota 100 continua ad essere quello dominante sui social e tra gli esperti previdenziali, conviene uscire con l’uscita anticipata proposta dal Governo o le penalizzazioni per i potenziali beneficiari della sperimentazione triennale, ossia i nati tra il 1952/59, sono troppo elevate?

Qui i pareri si dividono si passa da un parere più ottimista della Presidente della Commissione Lavoro al Senato Nunzia Catalfo a quello maggiormente pessimista della società Progetica, che ha condotto un’elaborazione sulle perdite relative all’assegno ultimo a cui andrebbero incontro i richiedenti. Facciamo il punto della situazione ad oggi 5 febbraio, giacché sebbene le domande di quiescenza presentate all’Inps per uscire con quota 100 abbiano già superato le 15.000, tanti continuano ad essere i dubbi tra gli indecisi che pur avendo i requisiti stanno facendo le opportune valutazioni.

Pensioni anticipate 2019, quota 100 penalizza o no l’assegno ultimo?

Dall’elaborazione condotta dalla società Progetica per conto dell’inserto “L’economia”, emerge che i potenziali richiedenti di quota 100 subiranno una riduzione dell’assegno che potrebbe andare fino ad un massimo del 35% qualora il pensionando optasse per l’anticipo massimo uscendo a 62 anni con uno ‘sconto’ di 5 anni rispetto ai criteri ordinari per l’accesso alla pensione di vecchiaia, oggi fissata al 67 anni.

Lo studio per prima cosa delimita la platea dei potenziali beneficiari che potranno optare per l’uscita anticiata con quota 100, che essendo una sperimentazione al momento di durata triennale, ossia dal 2019 al 2021, vede rientrare (ricordando i requisiti minimi richiesti 62 anni d’età e 38 di contributi) le generazioni nate tra il 1952 ed il 1959 che hanno iniziato a lavorare tra i 20 ed i 29 anni di età. Poi la ricerca stima le riduzioni di un assegno con quota 100 rispetto all’assegno di vecchiaia precisando che saranno direttamente proporzionali ai versamenti effettuati dal lavoratore nell’arco della sua vita lavorativa e andranno dal 10% al 35%. Va anche detto che il lavoratore che esce prima percepirà la pensione per più anni, ragione per cui la scelta irreversibile potrebbe non essere così penalizzante neanche per chi opterà per l’anticipo massimo, consigliamo comunque ai lavoratori interessati di farsi fare una simulazione prima di procedere con la domanda di uscita. Nunzia Catalfo, dalla sua, spiega i benefici della misura e puntualizza che é esente da penalizzazioni, ma in linea con quanto versato.

Pensioni 2019, Catalfo: Quota 100 : nessuna perdita, una grande opportunità

Così la Presidente della Commissione lavoro al Senato: “Vi spieghiamo #Quota100 che rappresenta la nostra rivoluzione pensionistica! COME SI ACCEDE: Si offre a chi ha compiuto 62 anni e ha versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipata rispetto ai requisiti della Fornero (che nel 2019 arrivano a 67 anni per gli uomini e 66 anni e 7 mesi per le donne)”.

Sulle penalizzazioni per chi vi opterà, la senatrice é molto chiara nonché ottimista per i lavoratori che riusciranno ad accedervi, in quanto quota 100 dice non penalizza affatto, ma offre un’opportunità oggettiva. Eccovi le sue parole: “Un anticipo che può arrivare fino a 5 anni. Si percepirà una pensione corrispondente ai contributi versati, che sarà inferiore a quella che si sarebbe ottenuta andando in pensione a 67 anni, ma sarà anche percepita per 5 anni in più. A conti fatti non c’è alcuna perdita e si offre semplicemente una grande opportunità ad almeno 1 milione di persone nel triennio 2019-2021″. Voi cosa ne pensate della quota 100?

12 commenti su “Pensioni 2019, ultimissime quota 100: quanto conviene ai nati tra il 1952 e il 1959 ?”

  1. Buongiorno,
    raggiungerò’ il requisito quota 100 con 41 anni e 4 mesi, a Settembre 2021 + 6 mesi di finestra Data Pensione : Marzo 2022

    Ad Aprile 2022, scatta il requisito della Pensione Anticipata + 3 mesi di finestra
    Data Pensione Agosto 2022
    Cosa perdo lasciando il lavoro con quota 100 e 6 mesi in anticipo?
    Mille grazie

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  2. dall’1 gennaio del 2018 sono Dimissionaria con Incentivo(in questa data avevo maturato 38 anni contributivi e 63 anni e 6 mesi di età, essendo nata il 04/07/1954)e percepirò la Pensione a Luglio del 2021 al compimento dei 67 anni.
    La mia domanda è:
    rientro nella Pensione Q100? Converrebbe in questo caso Q100 o sarebbe meglio aspettare i 67 anni di età? Distinti saluti

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    • Le consiglio di contattare in privato su Fb il dottor Domenico Cosentino, patronato Inapi, valido esperto previdenziale che le sarà certamente utile. In ogni caso le conviene fare domanda, giacché lei é disoccupata non ha nulla da perdere. Lo contatti e poi mi faccia sapere. A presto Ada.

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  3. Salve ho 66 anni e sei mesi compiuti con 38 anni di contributi , se dovessi fare la domanda con quota 100 pagherei la penale? e volevo sapere gentilmente se sono scattati qest’anno i 5 mesi e cioè portando la pensione di vecchiaia a 67 anni. grazie

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    • Non esistono penali per la quota 100, al più avrrà un assegno ridotto giacché ha lavorato per 38 anni anziché 42. Si faccia fare una simulazione all’Inps per comprendere cosa le convenga di più se quota 100 oppure attendere i 67 anni ed uscire con la pensione di vecchiaia, credo cambi nulla. Quest’anno vi é stato lo stop adv ma solo per anticipate e precoci, dunque la vecchiaia dal 2019 si raggiunge con i 67 anni d’età. Saluti

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  4. I coefficienti di rivalutazione o come vogliamo chiamare , sono stati studiati e diventata legge con Fornero-Monti. Attendo smentite.

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  5. Mi sembra di aver letto che il sito dell’ INPS sarà pronto dopo il 20 febbraio con la simulazione di quota 100 sulla base dei contributi versati dal singolo.
    Ai supporter giallo-verde consiglio la lettura di questo
    https://www.tpi.it/2019/02/05/buste-arancioni-inps-pensioni/
    se fosse vero sarebbe davvero triste perchè la logica non cambia e questi cinque scaldapoltrone avrebbero uno stipendio più che doppio rispetto al presidente Boeri

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  6. Ho già toccato l’argomento mesi fa.
    Ma io ho la lettera arancione con tutto quello versato. Ma possibile che bisogna andare di persona per una proiezione? Poi c’è tutto un mistero sui coefficenti di rivalutazione applicati. Qua boeri fa quello che vuole?
    Se c’è qualcuno che me lo spiega…..c’è troppo mistero.
    Non vorrei che sia Q100 sia pensione anticipara fosse per rapinarci a nostro danno per risparmiare e buttarli
    Sul reddito di fannullanza o nullifacenza.

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    • Sono nata il 25_10_1952, entrata in ruolo nel giorno 1-09-1987. Quest’anno ho fatto domanda di pensionamento. Ho 5 mesi di servizio preruolo, ho il riscatto di 3 anni prima Laurea conseguita (ai fini pensionistici ma non fiscali), due gravidanze ancora non di ruolo. Mi conviene andare in pensione o aspettare un altro anno? Grazie per la sua disponibilità. Saluti Carmelina

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      • Si deve rivolgere ad un patronato per chiedere lumi tecnici sulal sua personale situazione noi siamo solo un sito informativo, non siamo in grado di darle specifiche in tal senso. Però Carmelina potrebbe, se preferisce aver euna consulenza online prima di recarsi fisicamente al Patronato, contattare il Presidenete del Patronato Inapi, Domenico Cosentino, magari riusciràa darle qualche dritta sul suo specifico caso. Lo contati via messanger e faccia il mio nome. Saluti

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