Pensioni 2019, ultim’ora: le finestre per uscire con quota 100 passano da 4 a 2?

Le ultimissime novità sulle pensioni anticipate al 25 ottobre 2018 riguardano il braccio di ferro tra Bruxelles e il Governo, l’oggetto della sfida chiaramente la manovra 2019, uno dei nodi più critici da risolvere è relativo al comprato previdenziale, dunque anche sulla misura quota 100, tanto discussa. Cosa potrebbe cambiare? Stando a quanto riporta Il Messaggero vi potrebbe essere una grande novità relativo ai tempi di uscita, le finestre per poter accedere al pensionamento anticipato potrebbero non essere più le quattro trimestrali di cui si era parlato, ma solamente due. Lo scopo del Governo? ovviamente, spiega l’articolo, cercare di risparmiare sulla misura e renderla più appetibile anche agli occhi dei più critici. I dettagli dell’ultima ora.

Pensioni anticipate, Governo conferma 13 mld stanziati per quota 100 per 2019/20

L’esecutivo ha fatto sapere che nella prossima Legge di Bilancio saranno almeno 13 i miliardi messi a disposizione, per consentire l’avvio della nuova misura previdenziale, ossia della quota 100, 6.7 per il 2019 e 7 per il 2020. Il Mef però scrive il Messaggero, annunciando un’ ipotetica grande novità, starebbe pensando di studiare una modifica al provvedimento Quota 100 che porterebbe le finestre di uscita ad essere ridotte a cadenza semestrale, dunque due sole uscite utili nell’arco di un anno, anziché le quattro a cadenza trimestrale precedentemente ipotizzate.

Questo servirebbe per ridurre i costi considerati troppo esosi per la Riforma previdenziale, anche se il Messaggero precisa, che questa modifica non dovrebbe comunque essere inserita nella lettera che l’Italia invierà alla Commissione Europea entro novembre.

Pensioni 2019: Le finestre dipenderanno dallo spread?

Il ministro dell’Economia Tria ha fatto sapere di essere effettivamente preoccupato per l’andamento dello spread, facendo notare che “ il differenziale tra i bund tedeschi e i btp non può certo essere sostenuto a lungo“. La soglia psicologica dello spread che potrebbe portare ad una rivisitazione di quota 100, si legge ancora  sul Messaggero,  risulta per ora indicata a 350 punti.

Cosa significa?  In caso di ulteriore aumento, oltre tale soglia, il Ministro dell’Economia potrebbe attuare il piano per una modifica del provvedimento di uscita con quota 100, tarando in modo differente le finestre, e riducendole, a partire dagli statali, appunto dalle 4 attuali, a due sole uscite a cadenza semestrale. Dunque si può dire sintetizzando che il piano per la riduzione delle finestre potrebbe, stando alle ultime indiscrezioni, essere fortemente condizionato dall’andamento dello spread. Tria ha confermato dicendo : “Se si dovesse verificare una crisi come quella del 2008, il Mef controlla ciò che accade ed è pronto ad intervenire“.

Non resta che attendere per comprendere se il Governo per fronteggiare i mercati dovrà mettere o meno in campo queste ed altre contromosse, il rischio è che vadano nuovamente ad incidere sui lavoratori, che vedrebbero, chiaramente, allungare i tempi per poter accedere alla quiescenza, qualora non rientrassero nella prima finestra utile.

7 commenti su “Pensioni 2019, ultim’ora: le finestre per uscire con quota 100 passano da 4 a 2?

  1. Che la democrazia rappresentativa si sia trasformata in un’oligarchia impunita è ormai esperienza di tutti coloro che non militano per fede nei partiti che possiamo tranquillamente definire se non cricca, ditta ( azzeccatissimo il termine che il lessico bersaniano involontariamente ci pone alla valutazione).
    L’unica soluzione praticabile attualmente è l’introduzione di forme legalizzate di controllo da parte dei cittadini: referendum senza quorum obbligatori indetti con nr di firme relativamente basso ( on line per ridurre i costi), recall, limite di due legislature nelle istituzioni pubbliche, cariche gratuite o semi-gratuite, leggi di iniziativa popolare da valutare obbligatoriamente, nessun finanziamento pubblico, referendum obbligatorio per ogni proposta che modifichi pesantemente lo status sociale o ambientale (sopratutto per il livello locale).
    Il tentativo in atto in Italia, al contrario, va decisamente invece nell’esclusione dei cittadini dalle decisioni: vedi abolizione del voto popolare in senato, preferenze, provincie, uso sistematico di decreti legge e di fiducie e tagliole parlamentari. La crescita che sta diventando maggioranza di movimenti e partiti antioligarchici è ormai fenomeno comune in EU: M5s, Podemos, Syriza, Front national, farange, occupy vari.
    Lo scontro epocale è in atto.

  2. Novità ogni giorno, quota 100 così come è stata concepita serve solo a liberare posti di lavoro nel pubblico impiego per poter fare una GRANDE ASSUNZIONE ELETTORALE ( maggio si avvicina )Il problema è che richiede grandi risorse perché comprende anche il TFR che lo stato deve sborsare. Essendo in gran parte statali ad usufruire di questo privilegio di andare in pensione con 38 anni di contributi , non sanno più cosa inventarsi per ritardare il giorno della quiescenza. E noi precoci qui ad aspettare almeno il blocco dell’ADV,intanto continuiamo a rimpinguare le casse dell’INPS altrimenti chi ci pensa

  3. Buonasera ,sono una maestra di Scuola dell’Infanzia, sono al 42^anno di servizio.Oltre la possibile uscita a quota 100,vorrei sapere se il mio lavoro classificato come usurante,mi consentirà di andare in pensione nel 2019 con 41 anni e svariati mesi di anzianità . Grazie

    1. Cara Margherita non mi ha detto quanti anni ha, comunque ipotizzo almeno 62, dato che è certa di poter, tra le alternative, optare per la quota 100. Infatti per potervi accedere non sono sufficienti i 42 anni di contributi, in realtà ne basterebbero 38, ma occorre centrare il paletto imprescindibile dell’età, almeno 62 anni. Nel suo caso essendo la maestra dell’Infanzia nella lista dei 15 mestieri considerati meritevoli di tutela dalla legislatura precedente, potrà optare per la quota 41, resa strutturale e dunque valevole anche dal 2019, a patto che però sia una precoce: ossia abbia almeno versato 12 mesi di contributi anche non continuativi prima del compimento del 19esimo anno d’età. Se questo requisito è rispettato, potrà, avendo svolto un mestiere gravoso per più di 41 anni, optare per la quota 41. Si ricordi però che dal 2019 scatterà l’incremento dei 5 mesi dovuti all’aumento dell’adv, dunque dal 2019 occorreranno 41 anni e 5 mesi. Nella speranza di aver soddisfatto con precisione la sua richiesta, le chiedo cortesemente, dato il tempo che impieghiamo per darvi risposte accurate, di aiutarci e sostenere il nostro sito con una piccola donazione. Questo è l’unico modo che ci consentirà di procedere con questo servizio. Confidiamo dunque nella sua comprensione. Le modalità per donare sono 2:accedere a questo link : https://paypal.me/ericavenditti oppure con un bonifico bancario su Istituto Bancario: Fineco Bank IBAN: IT82D0301503200000005830165 intestato a: Erica Venditti . Grazie molte Margherita. Saluti, A presto.

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