Pensioni 2019, ultim’ora su opzione donna: proroga ‘di anno in anno’ giusto compromesso
Le ultime novità sulla proroga dell’opzione donna giunge dall’ultimo post scritto dall’amministratrice Paola Viscovich del gruppo opzione donna le escluse, che rivolgendosi direttamente al sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, fa notare come il loro gruppo si discosti totalmente dalle richieste avanzate dall’amministratrice del Cods, Orietta Armiliato, di una proroga immediata al 2023 della misura.
La Viscovich sostiene che il ‘di anno in anno’ sia un giusto compromesso, in quanto le donne sanno attendere e comprendono che non si può avere tutto e subito. Eccovi le sue parole, dettate probabilmente anche dal timore che richieste troppo ambiziose possano far saltare ‘il banco’ , ossia anche la probabile proroga della misura per le nate nel 61. A suo dire la battaglia, qualora la proroga venisse estesa al 31/12/2019, proseguirebbe per le altre escluse , ma é corretto ed onoesto, a suo dire, il ragionamento del Sottosegretario al Ministero del Lavoro Durigon.
Pensioni 2019, ok alla proroga ‘di anno in anno’, le donne sanno attendere
Così la Viscovich pochi minuti fa sulla pagina social del gruppo ‘opzione donna le escluse: “Gentile sottosegretario Claudio Durigon il gruppo “Opzione donna le escluse” si dissocia totalmente da quanto viene sottoscritto dal Cods, anche sulla sua pagina. Riconosciamo infatti a questo Governo il merito di aver riattivato la misura Opzione Donna, rimasta morta per anni, nell’inerzia anche di chi, oggi, invoca il “tutto e subito“. Con maturità, senso di responsabilità e spirito di collaborazione abbiamo accettato, già l’anno scorso, vista la necessità di bilancio che la situazione economica del Paese richiede, l’attesa di un anno a modifica di parametri che, viceversa, ci avrebbero viste, noi autonome del 60 e dipendenti del 61, già incluse nella scorsa ldb.
Poi aggiunge: “Ma certe Donne sanno aspettare e non perché “possano permettersi di farlo” ma perché siamo da sempre, per necessità e per indole, allenate a far quadrare i conti. Infine si rivolge direttamente all’onorevole Durigon lodando il suo operato e quello del Governo tutto e ricordando che per loro sarebbe già un segnale molto forte la prosecuzione della misura ‘di anno in anno‘.
Opzione donna, le escluse a Durigon: grate del suo impegno
Così conlcude la Viscovich: “Il suo impegno, caro Onorevole, e quello del Governo che Lei rappresenta, in merito alla prosecuzione di Opzione Donna, anche “di anno in anno” , ci sembra rispettoso della lealtà di un impegno sostenibile, scevro da annunci propagandistici che potrebbero conquistare solo gli ingenui”
Poi rassicura le compagne più giovani, facendo presente che comunque la battaglia proseguirà anche per gli anni successivi , ossia per le nate dopo il 61: “Le Donne del gruppo “Proroga Opzione Donna le escluse” non rinunceranno a sostenere anche le compagne più giovani se queste, saggiamente, riusciranno ad intravedere, nel rinnovo della proroga di OD nella prossima ldb, ulteriori elementi per consolidare l’attendibilità del vostro impegno“.
Siamo pressoché certe che non tarderà ad arrivare una replica in tal senso, giacché chiamata in causa, dell’amministrice Orietta Armiliato, del Cods. Voi con quali dei due gruppi vi trovate in maggior accordo, intendiamo, in termini di richieste? Siete per la proroga ‘di anno in anno’ ( Viscovich) o per la proroga al 2023 ( Armiliato)?
Sono x opzione donna 2023
Penso che le donne lavoratrici meritano opzione donna visto che devono acudire anche la famiglia cioè lavorano il doppio
Penso che la proroga al 2023 sia un segno di rispetto per le donne, per quello che hanno fatto e fanno nel mondo del lavoro e per la famiglia.
Prima le escluse dalla precedente proroga e che hanno già i requisiti nel 2019. Come promesso dal ON. Durigon proroga con stessi requisiti al 31.12.2019. Grazie!