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Pensioni 2020 ultime oggi 21 novembre dai sindacati: le richieste di CISL e UIL

Il segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, Ivan Pedretti è tornato a parlare della riforma delle pensioni 2020 in un interessante video su facebook, e ha spiegato la situazione attuale dopo la manifestazione dello scorso 16 novembre. I sindacati hanno infatti “Mandato al governo e al Parlamento i nostri emendamenti alla legge di bilancio. Presidieremo i lavori parlamentari giorno per giorno per verificare se li approveranno”. Nel video (che trovate nell’articolo) Pedretti spiega la situazione ecco la trascrizione delle sue parole. Infine vediamo anche le ultime dichiarazioni rilasciate in una nota ufficiale UIL da parte del segretario confederale Domenico Proietti.

Ultime novità Pensioni 2020 oggi 21 novembre: Pedretti e gli emendamenti

Pedretti per quanto riguarda le pensioni 2020 e l’iter attuale in parlamento ha spiegato: ” Il 16 novembre abbiamo fatto una grande manifestazione al Circo Massimo per chiedere con forza di essere ascoltati. Successivamente abbiamo proposto degli emendamenti assunti dal Parlamento che adesso vi spiegherò quali emendamenti abbiamo fatto e verificheremo se il Parlamento li accetterà e li voterà.

Il primo emendamento riguarda la rivalutazione: noi vogliamo una rivalutazione piena per tutte le pensioni fino a sette volte il minimo. Il secondo emendamento riguarda la quattordicesima: vogliamo aumentare la platea degli aventi diritto oltre i mille euro. Il terzo emendamento riguarda la non autosufficienza, un tema importante per dare al Paese una legge di civiltà. Questo è quello che abbiamo chiesto e che vorremmo verificare che il parlamento accettasse. Entro il 31 dicembre il Parlamento varerà la Legge di Bilancio. Noi presidieremo il Parlamento giorno per giorno e verificheremo se risponderanno agli obiettivi che ci siamo posti”. Di seguito ecco il video:

Riforma Pensioni 2020 e sindacati: ultime oggi da Proietti (Uil)

La Uil ha rilasciato questa mattina una nota stampa, con le parole del suo segretario Domenico Proietti che chiede di insediare una commissione per separare spesa assistenziale da quella previdenziale. Nella nota si legge: “La UIL da sempre sostiene che la spesa pura per pensioni, in Italia, è sotto la media europea. L’affermazione odierna del Presidente dell’Inps, che quantifica la spesa previdenziale al 12%, conferma questo dato. È quanto mai necessario insediare immediatamente, una volta approvata la Legge di Bilancio, la Commissione istituzionale per separare la spesa assistenziale da quella previdenziale.

Questa Commissione deve realizzare, in tempi ragionevoli, il lavoro che consentirà di attuare una “operazione verità” sui conti previdenziali, così da permettere al Governo di portare in Europa e all’Ocse dati rispondenti al vero.  Ciò consentirà di varare, nel confronto avviato con il Governo, un pacchetto di provvedimenti quali la flessibilità diffusa di accesso alla pensione, Quota 41, la valorizzazione del lavoro di cura e la maternità delle donne, la futura pensione dei giovani, il completamento delle salvaguardie degli esodati e la rivalutazione piena delle pensioni. Finalmente – conclude Proietti – così potranno reintrodursi principi di equità e giustizia nel sistema previdenziale italiano”.

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3 commenti su “Pensioni 2020 ultime oggi 21 novembre dai sindacati: le richieste di CISL e UIL

  1. Si può essere in disaccordo con il Segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, Ivan Pedretti, che chiede la rivalutazione piena delle pensioni e la quattordicesima a più pensionati? Direi proprio di no, che non si può essere in disaccordo con Ivan Pedretti.
    Si può essere in disaccordo con il Segretario confederale Uil, Domenico Proietti che chiede la valorizzazione del lavoro di cura, il completamento delle salvaguardie degli esodati, e Quota 41? Direi proprio di no, che non si può essere in disaccordo con Domenico Proietti.
    I sindacati sono carenti non nelle intenzioni. I sindacati sono carenti nelle azioni.
    Se pensano di presidiare il Parlamento giorno per giorno per verificare se i parlamentari risponderanno agli obiettivi che si sono posti, hanno proprio sbagliato luogo. Il “Parlamento” (dove “si parla veramente”) non è a Roma (lì c’è l’Istituzione). È a Bruxelles che bisognerebbe andare a presidiare.
    A Bruxelles ci vanno il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Certamente non ci vanno il Segretario generale del sindacato pensionati della Cgil e il Segretario confederale della Uil.
    I sindacati, come sempre (e lo vedremo nei prossimi giorni), accetteranno le scelte già fatte dal Governo italiano su persuasione morale (moral suasion) della Unione Europea.

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