Pensioni 2020, ultimi aggiornamenti su quota 41, Cosentino in piazza al loro fianco

Le ultime novità sulla riforma delle pensioni giungono dalle ultime diatribe inerenti la quota 100, vi é chi come Baretta sostiene che una riforma debba avvenire in simultanea alla sospensione della quota 100, e dunque ne prevede una scadenza anticipata, chi , invece, come il Ministro Catalfo rispondendo ad un question time della Lega, ha assicurato che quota 100 non é in discussione e resterà fino a naturale scadenza.

Molti lavoratori chiedono con urgenza che negli incontri calendarizzati tra Governi e sindacati si tenga conto di coloro che più hanno pagato sulla loro pelle le ristrettezza determinate dalla Riforma Monti-Fornero, tra questi i precoci, i quarantunisti, le donne e gli esodati. Proprio per rivendicare i loro diritti il 25 marzo prossimo scenderanno in piazza Montecitorio i lavoratori precoci e non che condividono gli obiettivi postisi dal gruppo ‘ Andiamo a Roma per la pensione di tutti’. Domenico Cosentino, esperto previdenziale e Presidente Inapi, si é detto pro Quota 41 ed ha dato massima disponibilità a prendere parte alla Manifestazione. Sarà dunque al fianco dei lavoratori, ieri attraverso il suo ufficio stampa ha diffuso un comunicato tra gli amministratori del gruppo che ci ha prontamente girato, eccovi le sue parole.

Pensioni 2020, Cosentino in piazza il 25 Marzo pro quota 41

Domenico Cosentino, Presidente del patronato Inapi, é lieto di comunicarvi che sarà al vostro fianco in piazza Montecitorio il 25 marzo prossimo affiancandovi nelle vostre rivendicazioni.

Fermamente convinto che 41 anni siano più che sufficienti per poter accedere alla quiescenza e altrettanto convinto che una pensione calcolata col contributivo produrrebbe una pensione eccessivamente bassa, é disposto a scendere in piazza per darvi il suo sostegno in modo attivo. Certo che solo uniti e mettendoci la faccia si possa essere ascoltati dal Governo, vi offre fin da ora la sua disponibilità per promuovere in ogni modo tale iniziativa“.

Riforma pensioni, i precoci anche in Tv il 19 febbraio

A seguito di tali informazioni abbiamo dunque deciso di contattare Gino Bartoli, un degli amministratori del gruppo che sta organizzando la Manifestazione su Roma, che soddisfatto della presa di posizione di Cosentino ci conferma che il Presidente di Inapi e CONF.LAI sarà al loro fianco non solo in piazza, ma già mercoledì prossimo, il 19 febbraio nella trasmissione Tv Vox Popoli

Così Gino Bartoli: “Ho parlato telefonicamente con Domenico Cosentino che mi ha confermato l‘ adesione del patronato alla manifestazione del 25 marzo e il suo aiuto per la piena riuscita della protesta.. mercoledì 19 sarà ospite della trasmissione VOX POPULI a Well TV con noi per discutere delle problematiche previdenziali del mondo del lavoro del nostro paese… È pienamente d’ accordo con me di non avere cappelli né politici né sindacali, ma di presentarci come liberi cittadini che manifestano la loro protesta in maniera civile, affinché possano giovarne tutti i gruppi dai medesimi intenti uniti, siano essei lavoratori dipendenti, quanto autonomi”.

Ringraziamo Bartoli e Cosentino per le informazioni in esclusiva che ci hanno fatto pervenire e ricordiamo a chi volesse diffondere l’evento, citando tali specifiche, che é tenuto a riportare la fonte.

8 commenti su “Pensioni 2020, ultimi aggiornamenti su quota 41, Cosentino in piazza al loro fianco”

  1. E’ proprio uno scandalo ! Bisogna lottare per avere una pensione dopo 41 anni di contributi !
    Hanno alzato l’età pensionabile dai 35 ai 43 anni e hanno abbassato i coefficienti come se nulla fosse e in più ci prendono per il culo chiamandola anticipata !!
    Non molliamo , abbiamo diritto alla quota 41 PER TUTTI , senza limiti di età e senza altre penalizzazioni

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  2. Condivido pienamente quello che hai scritto , altro che andare a 15 o 20 anni per i voti ai ladri del governo,
    come hanno fatto negli anni passati . Chi si spacca le ossa siamo noi che a 60 anni e 40 di servizio siamo ancora a tribolare.

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  3. ANCHE IO C SARÒ BISOGNA FARSI SENTIRE 41 ANNI DI CONTRIBUTI SONO PIÙ CHE SUFFICIENTI DIREI X ANDARE IN PENSIONE LARGO AI GIOVANI 41 SENZA SE E SENZA MA BASTA PRESE X IL CULO ALTRO CHE REDDITO DI CITTADINANZA DOBBIAMO LAVORARE NOI X MANTENERE CHI NN HA MAI LAVORATO RIDICOLO C SIAMO ROTTO I COGLIONI DI ESSERE PRESI IN GIRO È ORA DI FINIRLA

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    • Condivido pienamente quello che hai scritto , altro che andare a 15 o 20 anni per i voti ai ladri del governo,
      come hanno fatto negli anni passati . Chi si spacca le ossa siamo noi che a 60 anni e 40 di servizio siamo ancora a tribolare.

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  4. Sindacalisti, ministri, professori, esperti, tutti a lavoro (quanto costano?) per fare in modo che tutto rimanga come ha stabilito la Fornero. Forse un giorno i tartassati, tutti insierme potranno capire e ribellarsi

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    • I POLITICI E LE FORZE SINDACALI NON DEVONO PRENDERCI PER STUPIDI..IO E MILLE ALTRI CHE ABBIAMO 60 ANNI CON QUASI 41 ANNI DI LAVORO… MERITIAMO LA PENSIONE MA IL GOVERNO HA DECISO DI METTERE IL MALEDETTO PALETTO DEI PRECOCI PER CUI CHI HA COMINCIATO A LAVORARE A 17 ANNI ANCHE SE HA 36 O 38 ANNI DI LAVORO CI VA… ADDIRITTURA CI VANNO PERSONE CON 20 ANNI DI LAVORO …QUESTA È LA GIUSTIZIA VERSO CHI HA VERSATO PIÙ DI 40 ANNI DI FATICA E DI NOTTI … GIÀ PERCHÉ IO CHE AVREI DIRITTO ANCHE AL NOTTURNO FACENDO PIÙ DI 73 GIORNI ALL’ANNO NON POSSO PRENDERLO SEMPRE PERCHÉ NON SAREI PRECOCE!! EMBÈ SCUSATEMI SE SONO ANDATO A SCUOLA E SE HO FATTO IL SERVIZIO MILITARE …PER LA PATRIA E SCUSATE SE HO MESSO NELLE CASSE INPS 40 AD AGOSTO 41 … ANNI DI MARCHE … VADANO DUNQUE QUELLI CHE NE HANNO VERSATE 20 … UNA GUERRA TRA POVERI…!!!

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