Non convincono per nulla quelle che i lavoratori definiscono le ultime trovate, nonché ‘furbate’ , da parte dell’esecutivo. Post Nadef non si é ancora compreso quali saranno le intenzioni circa il futuro previdenziale di quanti sono prossimi alla pensione, quel che pare ormai certo però é la direzione presa dal Governo nei riguardi di quanti pur raggiungendo la Quota 103 opteranno per rrestare al lavoro, per loro scatteranno incentivi. Peccato che molti lavoratori si siano detti sul portale in totale disaccordo. Anche Ape donna che pare dagli ultimi rumors voler sostiuire quel che resta di opzione donna, ormai cambiata completamente, non convince. Tanti i paletti e poche le possibilità di uscita a anticipata che restano ai lavoratori.
Pensioni 2023, No Quota 103 con incentivi e Ape donna
Alcuni scrivono ironizzando sul portale: ‘ Ma Salvini e Durigon non erano quelli che dovevano abolire la Fornero, permettere alla gente di poter giustamente uscire dopo 41 anni di lavoro, ed ora propongono di restare di più dando incentivi ? Come a voler sottolineaare come le promesse elettorali si siano tramutate in altro una volta al Governo.
La Quota 103 con incentivo per chi resta non raccoglie grande consenso, vuoi per i paletti imposti, vuoi perché la gente desidera uscire altroché proseguire nel proprio mestiere, e confidava sparisse addirittura il limite anagrafico e/o contributivo facendo così parlare davvero di quote, ossia una quota 103 formata solo dalla somma tra contributi ed età, invece il vincolo pregresso 41 anni e 62 resta confermato.
Sergio scrive: “E bravi…..incentivi a chi raggiunge quota 103 con 62 anni di età , mentre invece a chi ha tra 63 e 66 anni e non ha i 41 anni , viene dato il solito calcio nel sedere, mentre giustizia e democrazia imporrebbero di dare un giusto e logico incentivo a costoro, fra cui mi metto anch’io…….cioè dare la possibilità di uscire al raggiungimento della quota 103, indipendentemente dai contributi, quindi con la quota 103 pura e semplice- come al solito si va avanti a figli e figliastri e in migliaia rimangono a bocca asciutta, dando premi a chi è più giovane (62) e lasciando nel limbo i poveracci (63-64-65-66) che con tanti problemi di salute fisica e mentale e cosi via, devono attendere nelle gabbie previdenziali“. Sorte analoga, a livello di consensi, APE DONNA che vede le donne sempre più affrante per la poca attenzione di un Governo guisato da una donna, alle donne.. Volente o nolente, penalizzante o meno, dicono tante lavoratrici, l’opzione donna restava comunque una possibilità ad oggi svanita senza nessuna alternativa. Anzi l’APE DONNA, ridice la platea.
Pensioni 2023, APE DONNA insulto al significato di Opzione donna
William scrive facendo un paragone tra Stato e famiglia che le decisioni previdenziali attuali sono frutto di scelte erronee passate e soprattutto del debito pubblico che affligge l’Italia e che porta inevitabilmente a tagliare: “Ormai le scelte che vengono fatte sono dettate solamente da criteri economici . Dal 2004 al 2020 OD ha rappresentato un risparmio per INPS perchè il ricalcolo contributivo faceva perdere alle donne che sceglievano l’opzione un 30 % e inoltre uscivano ad età bassa con coefficiente di trasformazione basso . Quindi anche calcolando una vita residua di 25 anni , l’INPS risparmiava . Il 2020 andava in pareggio , ma dal 2021 OD per l’INPS rappresenta un costo infatti venendo a mancare nel tempo la trasformazione della parte retributiva OD diventa una perdita nei 25 anni di vita residua media. Quindi ecco spiegata la trasformazione di opzione donna in qualcosa di simile all’ape sociale con una riduzione del 95 % delle aventi diritto con i paletti esistenti . Tutte le scelte del governo attuale e del governi precedenti derivano dal disastro Debito pubblico / PIL che inizia negli anni 80 o anche prima . Se pensiamo ad una famiglia come esempio e il PIL sono gli stipendi e il Debito Pubblico sono le spese allora la famiglia cercherebbe per tirare avanti e arrivare al 27 ( si diceva una volta ) o di aumentare gli stipendi o di calare le spese . Se non ci si riesce allora la famiglia va in banca prende un prestito ma poi deve pagare gli interessi e quindi lavorare sempre di più o avere meno spese ma c’è un limite che lo stato chiama default . Lo stato è messo allo stesso modo di una famiglia , Il PIL non aumenta le spese crescono e così pure gli interessi quindi si abbattono tutte le spese possibili , e stavolta è toccato ad Opzione Donna poi toccherà alla quota 103 nel 2024 oppure al retributivo …. chi lo sa ? P.s. Prima che si arrivi a tassare le macchine automatiche per fare aumentare le entrate (proposta lo ricordiamo più volte lanciata dal nostro esperto previdenziale il Dott. Cludio Maria Perfetto) a mio parere passano 50 anni se va bene, ma ci sono altre soluzioni sia sul fronte delle entrate che delle uscite ma ci vuole coraggio e applicare soluzioni che non portano voti … anzi“
Giovanna adirata e delusa scrive, in parte avvalorando la disamina di William sul fatto che OD oggi convenga meno al Governo: “Noi Donne siamo state tradite da questo Governo Meloni che con criteri inaccessibili di uscita non ci permette la scelta di pensionati con Opzione Donna. Preciso dai dati INPS che la detrazione sull’importo di questa pensione non è più del 30 per cento ma dell’8 per cento. Per questo il Governo non ci dà più la possibilità di quiescenza perché non gli conviene. Ma noi donne i soldi li abbiamo versati e sono ben 35 anni ed è giusto riavere quello che ONESTAMENTE ABBIAMO VERSATO. FACILE CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA perché fa comodo così“.
Purtroppo non ci sembrano essere grandi cambiamenti all’orizzonte, non resta che attendere comunicazioni ufficiali.
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Qui l’equivoco è dato dal fatto che ciascuno di noialtri, in un angolino, umanamente, crede ancora che quantomeno il principio di concedere una certa flessibilità al sistema sia un obiettivo effettivo dell’attuale esecutivo. In realtà, purtroppo, ma con onestà verso sé stessi (e la realtà delle cose), va sgombrato il campo sul fatto che questo esecutivo non ha in realtà né alcuna volontà né alcun concreto stimolo a dare veramente una svolta, neppure nel senso di concedere una minima flessibilità rispetto alle rigidità scaturenti dalla Fornero del novembre 2011. L’esempio lampante è stato innanzitutto, e fin da subito, il trattamento riservato ad opzione donna. La quale, pur con la “cautela” dell’esser stata lasciata nominalmente in piedi, è stata in realtà immediatamente del tutto svuotata di qualsiasi contenuto (ed il numero quasi nullo di domande a settembre 2023 lo dimostra in maniera inequivocabile). Dall’altro, a fronte della sbandierata enunciazione di principio di voler trovare comunque soluzioni strutturali (si vedano le numerose dichiarazioni realizzate in tal senso a fine 2022 e nel corso di tutto il primo quadrimestre del 2023 dal ministro Calderone) di fatto – per l’ennesima volta (ed ora senza alcuna scusa legata al recente giuramento dell’esecutivo) si procede, anche per quota 103, a centellinare il rinnovo (al momento peraltro ancora solo eventuale, e siamo ormai ad ottobre…) che beninteso sarà ovviamente sempre e solo a termine (31.12.2024). Ovverossia, l’ennesimo (eventuale) intervento appare comunque del tutto privo di continuità, svuotato di vita, esclusivamente e strettamente una tantum, mero simulacro di cartapesta di una riforma che non è e giammai sarà. Occorre infatti sempre preparare sin da subito il campo per l’immediata marcia indietro, già per 12 mesi dopo. In sintesi, ogni misura nasce pronta per esser sconfessata alla prima occasione. Superata, defunta. Prim’ancora di nascere. Sempre pronti per introdurre ex novo una nuova soluzione, sempre strettamente a termine, non appena – una volta tastato il polso del Paese – il momento appaia opportuno per introdurre una nuova misura sempre ovviamente deteriore rispetto alla precedente.
Ancora discriminazioni: gli insegnanti fra i privilegiati…… Vergogna….
fammi capire luciana perchè siamo i privilegiati; ma forse si ma anche no; dipende……….; comunque ti saluto ……..saluti ai gestori del sito
Paolo … ma dopo tutti questi anni di discussione è possibile che ancora ti meravigli che ciascuno di noi, alla fine dei CONTI, poi guarda nel giardinetto del vicino!
Su una cosa posso dire che ti vedo concorde da tempo: che i CONTI vanno fatti in relazione al debito e, ora per necessità, agli anni anagrafici.
Saluti
caro wal, cercavo di capire in base a cosa diceva che gli insegnanti sono privilegiati; ma la storia è infinita ; sicuramente il luogo comune parla di ore di lavoro, di ferie estive, di vacanze natalizie, pasquali etc; chi fa o è stato professore sa bene la realtà qual’è; saluti a te e ai gestori del sito
Il prof. è un privileggiato!, Lo sanno tutti che ti sei ritirato con la RITA e che è partito per un lungo viaggio.
Più privileggiato di così…
Un caro saluto e un BUONA SALUTE.
certo, sono un privilegiato; per il lungo viaggio sono tornato da 4 mesi; ma i sacrifici si fanno e alla fine si viene premiati; e credimi, di sacrifici ne ho fatti tantissimi; se una persona si comporta come una formichina alla fine………; un dato è certo: io non godo di pensione ufficiale , mi mangio quella integrativa; e torniamo ai sacrifici………………………………; un saluto ai gestori del sito
LE PENSIONI IN ITALIA DAL 2011 AD OGGI.
Un riassunto delle puntate precedenti.
E’ un po lungo, ma non è uno slogan elettorale e la lettura non è obbligatoria.
Nell’autunno del 2011, Elsa Fornero prima che diventasse ministro nel governo monti intervistata d Radio Padania (ora estinta) …. radio leghista …in seguito a specifica domanda del giornalista valutava la possibilità di pensioni per anzianità contributiva con 40 anni di contributi previdenziali se gli eventuali fruitori avessero già versato almeno 20 anni di contribuzione …… meglio che le promesse fasulle del pinocchio legaiolo, poi molto parzialmente mantenute …… con dosi di metadone previdenziale …. privilegiando solo gli almeno 62enni e/o alcune categorie di lavoratori precoci più o meno disagiate e/o più o meno meglio rappresentate …. e con quota 100 con solo 38 anni di contributi …… meno dei 40 anni di contributi, squallido e irridente per coloro che avevano già superato i 40/41/42 anni di contributi ma non ancora 62enni. Poi ha insistito con quota 102/103 ….. sempre solo per 62enni …. e 41 anni di contributi.
La reazione dei/delle rappresentanti sindacali fu tiepida.
Purtroppo diventata ministro, la singhiozzante Fornero si presentò in conferenza stampa con l’algido senatore a vita monti ….. e con 40 anni di contributi andarono solo le donne e per un anno soltanto …… poi anche loro, malgrado con già 40-41- anni di contribuzione previdenziale ma non 62 enni, dovettero continuare a lavorare per altri 6/12/24 mesi..…
Durante i governi PD Letta, Renzi, Gentiloni, dal 2013 al 2018 i contributi previdenziali minimi per una pensione “anticipata” per anzianità contributiva aumentarono a rate (ogni due anni) …. automaticamente e silenziosamente, in base alla aspettativa di vita, calcolata dall’Istat ….. di 37 mesi per gli uomini e di 25 mesi per le donne.
Questa procedura automatica fu prevista dalla legge Sacconi, precedente alla legge monti-fornero (con effetti reali posticipati rispetto alla sua approvazione e che come dichiarato dallo stesso Sacconi in almeno due interviste televisive, brevissime, post approvazione legge monti/fornero, era stata adottata per regolare l’età anagrafica, per ottenere la pensione di vecchiaia, oggi fissata a 67 anni di età (fino al 31/12/2026).
L’applicazione “estensiva” della legge sacconi fu draconiana durante i governi a guida PD dal 2013 al 2018 ….letta, renzi, gentiloni …i contributi previdenziali minimi per una pensione “anticipata” per anzianità contributiva aumentarono a rate (ogni due anni) …. automaticamente, gradualmente e silenziosamente, in base alla aspettativa di vita, calcolata dall’Istat ….. di 37 mesi per gli uomini e di 25 mesi per le donne….fu, finalmente, messa in discussione e stoppata fino 31/12/2026 e relativamente e minimamente modificata ….. post elezioni 2018 ….dal governo Conte1 con provvedimento dei ministeri del lavoro e dello sviluppo economico ad interim presieduti dal ministro Luigi di Maio-Cinque Stelle, l’unico intervento adottato relativamente erga-omnes e di modifica parziale degli effetti della legge monti-fornero …….tuttora vigente fino al 31/12/2026, che prevedono la possibilità di ottenere una pensione “anticipata” ordinaria per anzianità contributiva (i contributi previdenziali inps con i seguenti requisiti distinti per sesso:
donne 41 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione
uomini 42 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione
Non fosse avvenuto l’ intervento di Di Maio del governo Conte1, peraltro poco ricordato e pubblicizzato, i contributi minimi per la pensione anticipata ordinaria per anzianità contributiva sarebbero già oggi oltre i 44 anni di contributi per gli uomini e oltre i 43 anni per le donne …. con buona pace delle pari opportunità.
Il pinocchio legaiolo ha favorito solo gli almeno 62enni ed in ogni caso nel 2023 con almeno 41 anni di contributi pensioni con quota 103 assegnate dall’Inps: numero 5125.
La legge monti-fornero ottenne i voti favorevoli dell’allora PDL berlusconiano (meloni,la russa, brunetta razzi inclusi….) e del PD bersaniano (bersani, franceschini…..inclusi) è già così aveva la maggioranza assoluta ….. la Lega votò contrario ma aveva si e no una quarantina di parlamentari …. quindi ininfluente.
Nota bene: nel 2012 il PDL berlusconiano si rinominò Forza Italia e Meloni, La Russa e Crosetto fondarono Fratelli d’Italia.
L’attuale presidente del consiglio più volte sollecitata sul tema ed avendo votato (favorevole) la legge monti-fornero e la legge sacconi prima, ha chiaramente dimostrato di non averle mai lette ed ha lasciato fare al pinocchio legaiolo, promettendo genericamente più flessibilità per l’uscita dal lavoro.
La sua campagna elettorale del 2022 “forzata” si è basata sul difendersi dalle accuse peraltro deboli e confuse di essere fascista della sinistra e del PD in particolare e parlando della legge 194 di cui si parlava poco allora, meno di nulla oggi …. ed appunto di una generica flessibilità per le pensioni…….ambito che proprio non sembra conoscere o che confonde (la media dei lavoratori . non è rappresentata dai dipendenti di Camera e/o Senato…. ambienti di lavoro più privilegiati che la stessa frequenta in prevalenza da decenni).
In ogni caso la legge monti-fornero è tuttora vigente e finora sono state poste in essere solo delle parziali e/o temporanee deroghe che hanno creato malumori e ulteriori divisioni della serie ….. divide et impera ….. ed è impossibile “cancellare la legge monti-fornero” per banali ed evidenti ragioni di bilancio.
Le promesse elettorali dal 2013 ad oggi sono state fatte, come si dice, alla pancia dell’elettorato e realizzate ….. per alcuni gruppi sempre più esigui. L’intervento più corposo sono state le pensioni con quota 100 : numero 432.888
(per tre anni 2019-2020-2021 con soli 38 anni di contributi e 62 di età …particolarmente pubblicizzata da Salvini, )
Inoltre la stessa Fornero (e non solo …e poi bastava leggere) più volte ha dichiarato che per avere una pensione degna sono necessari versamenti previdenziali altrettanto degni e congrui e gradualmente le pensioni erogate sono e saranno sempre più erogate in base ai contributi previdenziali versati, cosa che avrebbe dovuto essere adottata …. almeno dagli anni 70.
In questo sciagurato paese i contributi previdenziali al pari delle tasse sono stati spesso e volentieri evasi (dai datori di lavoro oppure dagli stessi lavoratori non dipendenti, magari pagando il minimo possibile, salvo poi lamentarsi delle pensioni basse ….. ed oggi noi e le generazioni a venire ne paghiamo le conseguenze…..e da decenni all’INPS si accollano le pensioni sociali, le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento, gli assegni famigliari, oggi con altro nome ……. il reddito di cittadinanza. Fino a quando tutto ciò sarà possibile?
Dal XXII rapporto annuale INPS scaricabile al sito dell’INPS : pagina 179
pensioni con quota 100 : numero 432.888
(per tre anni 2019-2020-2021 con soli 38 anni di contributi particolarmente pubblicizzata da Salvini)
pensioni con quota 102: numero 10.563
(con 40 anni di contributi-2022)
pensioni con quota 103 : numero 5125.
(con 41 anni di contributi-2023)
Molto meglio di me il professor Brambilla (Itinerari Previdenziali) descrive ed argomenta sulla Previdenza e sulle pensioni, ma è sempre meno ascoltato anche perché non promette soluzioni irrealizzabili ed è l’unico che ha difeso le pensioni per anzianità contributiva, per quanto possibile.
Forse invece che propagandare e promettere quote da lotto ….avessero abbassato a tutti/tutte …. anche di soli tre mesi …. i limiti contributivi minimi, per ottenere una pensione, sarebbe stato più onesto e più condivisibile più realizzabile per una platea molto più ampia e sarebbe stato socialmente più condiviso.
Sottolineo che i pensionati con pensioni “anticipate” ordinarie per anzianità contributiva e ribadisco quali sono oggi, fino al 31/12/2026:
donne 41 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione
uomini 42 anni e 10mesi di contributi +3 mesi di finestra – poi erogazione pensione
sono le persone (per la maggioranza) che mediamente, più hanno versato contributi previdenziali
Chi esce dal mondo del lavoro a 67 anni di età, generalmente non raggiunge i suddetti “traguardi previdenziali” ed il coefficiente di trasformazione è maggiore …..
In ogni caso per ottenere una pensione degna ripeto sono necessari versamenti contributivi previdenziali congrui ed altrettanto degni e per il futuro la previdenza dovrà diventare oggetto di contrattazione.
Vedremo ….. cosa prometteranno in particolare alle prossime elezioni politiche e quanti illusi/e ancora crederanno loro.
Forse manterranno solo quota103 (62età e 41 cont)… e per le donne che possono permetterselo opzione-donna con pensioni calcolate interamente in base ai contributi versati ……. molto meno dei 41anni di contributi erga-omnes=per tutti ….. come dal 2013 hanno reiteratamente promesso, in particolare alle elezioni politiche i legaioli, ma non solo, ben sapendo l’impossibilità di realizzarlo per tutti.
Inoltre le persone con 60 anni di età, che oggi hanno un’anzianità contributiva superiore ai 35 anni sono sempre meno e l’attuale meccanismo della monti/fornero (e non è possibile diventi più generoso….anzi) prevede un calcolo sempre più contributivo ed un tasso di trasformazione, sempre meno generoso e dei limiti contributivi ed anagrafici post 2026, destinati ad aumentare
Montanelli affermava che gli italiani non hanno memoria e raccontava che la paternità di quest’affermazione spettava ad un suo collega giornalista che lo stesso Montanelli frequentava negli anni 30 (…..era fascista e mussoliniana).
Camilleri affermava che in Italia ci sono 28 milioni di analfabeti totali e/o analfabeti di ritorno.
Franco Battiato cantava: povera patria.
Ma di che cosa stiamo parlando? Non sono sicuramente così ingenuo da attaccarmi alle promesse elettorali non mantenute (al giorno di oggi credere ai politici è veramente da fessi) ma sono arrivato alla conclusione che conviene rassegnarsi e impiegare il proprio tempo in altre faccende. Per chi, come me, aspirava a una flessibilità in uscita dal mondo del lavoro (anche pagandosela) si è chiusa la saracinesca. L’attuale Governo (non me ne fotte niente se di destra o di sinistra tanto non cambierebbe nulla) sta dimostrando che non solo non c’è la possibilità di mettere in campo nessuna forma di anticipazione della pensione, a parte ingiuste quoterelle e anticipi per qualche categoria di sfigati (non me ne vogliano) ma anzi vorrebbe che si restasse quanto più possibile a lavorare sulla base di una semplice e cinica equazione matematica basata sull’aspettativa di vita a giustificazione dei bilanci finanziari. Potrei fare centomila inutili discorsi sulle risorse economiche mancanti a causa dell’enorme evasione fiscale, sui soldi sperperati per inutili spese e per ultima su questa guerra ma voglio rimarcare la totale insensibilità nei confronti di coloro e io sono uno di questi che considerano il lavoro importante ma non il solo scopo della vita. Quella vita che, tra tante difficoltà, uno vorrebbe godersi in accettabili condizioni di salute e non alla vigilia della morte. Cari governanti, non si risparmia sulla vita delle persone!
Buongiorno gestori del sito, il mio commento per Paolo Prof delle 8.53 è tanto difficile da moderare? Un saluto. Lilli Reolon
Come solito si vede lo schifo del governo, loro questi problemi non li hanno dato che lo stipendio bello sostanzioso lo prendono. Noi lavoratrici di pulizie che facciamo il par taim quand’è che andiamo in pensione mai dato che x fare 1 anno dobbiamo lavorare 2. Uno schifo ste idioti pensano solo alle loro tasche e noi un calcio nel sedere,. Mi vergogno d essere italiana.
Rivendico il diritto di decidere della mia vita, dove ti giri vedi paletti ovunque ed è palese che queste soluzioni siano studiate a tavolino per impedirci di andare in pensione. Peccato che i contributi versati sono soldi nostri ma la mala gestio dei soldi pubblici no.Credo sia pure incostituzionale negare il diritto di scegliere.
Sono pienamente d’accordo
Allo stato mancano soldi per quello che serve ma una lotta seria ad elusione ed evasione e una sana correttezza e trasparenza contabile non la si fa. Senza contare la politica degli incentivi e pioggia e senza cut down. In pratica i politici ed i loro tecnici e controllori una tribù di “anelli al naso” e da tempo e senza sostanziali differenze di metodo tra le sigle. Davanti a tutto questo bisogna andare a votare, magari nullo per abbassarne il peso artificioso, ma partecipare.
Si ma invece di affermare che non voterete stabiliamo una data in cui tutti ci asterremo dal fare benzina andare al lavoro,ecc unica forma di vera protesta anche se non efficace economicamente ma dimostrazione di dissenso
Non fanno nulla.Sono degli incompetenti fannulloni e bugiardi.Fac59
Secondo studi recenti La mucca è un animale molto intelligente. Chi ci governa non ci dà né carne né latte.
È un pezzo che non commento , siete ancora fermi, con sti concetti, contributi , anni di lavoro, nascite, quote ecc ecc, ma non avete ancora capito l ‘inganno …lo diceva Giacinto Auriti prof.diritto 20 anni fa, senza la sovranità monetaria le nuove generazioni non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione. Non è un problema di soldi, ma della mentalità del gregge. Info.le persone nascono ignoranti. Non stupidi. La loro stupidità è il risultato della loro istruzione. (Brendan russell)
Secondo studi recenti La mucca è un animale molto intelligente. I governanti non ci danno né latte né carne
Opzione donna come nel 2022!!!! Sono rimasta fregata!!! Non voto più nessuno!!! Parlano e riparlano e non mantengono!!!!
Credo sia tempo di dimostrare che il popolo può ancora essere unito facendo una manifestazione massiva, imperterrita e silenziosa.
Non ci sono giustificazione suo ricercati e costruiti perché di questi slittamenti. La pensione è un diritto che il lavoratore ha acquisito, le forze calano con gli anni, non possono obbligarci al lavoro per così tanto anni, 37 anni di contributi sono più che sufficienti per far valere il proprio diritto alla pensione. Se i soldi per le casse previdenziali mancano, li facciano ricomparire così come li hanno fatti sparire anche destinandoli ad altri usi. Sono loro gli amministratori, hanno accettato l incarico laurtamente retribuito, e questo devono fare. Noi il nostro lo abbiamo fatto. Basta con ragionamenti artifiziosi e ridondanti per ammaliare quella parte del popolo che si crede particolarmente intelligente nel momento in cui dice ‘ho capito, hanno ragione loro’. Il lavoratore ha pagato sapendo di acquisire un diritto alla pensione al raggiungimento di certi requisiti e quelli devono essere! Se si cambiano i requisiti dovrà essere per i nuovi lavoratori che si organizzano fin dall inizio in altro modo. Diversamente si può dire che è uno scippare la vita al lavoratore?
È ora che diano gustizia alle lavoratrici stanche di sentire fandonie. Sono stata tagliata fuori da Opzione donna con la finanziaria 2023. MA IO HO MATURATO I REQUISITI NEL ’22…NON SI TOCCANO I REQUISITI MATURATI. O NO? POI… NON È ORA CHE SEPARINO L’ ASSISTENZA DALLA PREVIDENZA! ALTRIMENTI NON SI ARRIVERÀ MAI ALLA NECESSARIA PENSIONE! OGNI VOLTA SFUGGE, CONNTUTTI QUI PUZZLE DA COMPORRE!! CHI HA VERSATO NON HA DIRITTO, MA SCHERZIAMO??? OPPURE PERCHÉ NON DANNO LA POSSIBILITÀ A NOI DONNE DI USCIRE VOLONTARIAMENTE DAL LAVORO E RICEVERE UNA PENSIONE ADEGUATA AI CONTRIBUTI VERSATI??? A QUALCUNO POTREBBE ANCHE BASTARE, EH!?!!
D’accordo con Liviana , lo scippo è il loro passatempo preferito e noi scippati e umiliati da questi quattro taglieggiatori di diritti, ne stiamo pagando le conseguenze come mai successo prima, al punto che dopo aver sperato e implorato di abolire la fornero, ora dobbiamo addirittura pregare a che la fornero rimanga- siamo purtroppo arrivati ad un punto di non ritorno e credo in cuor mio, che mai come in questo momento storico, si debbano fare manifestazioni, scioperi , cortei e quant’altro, perché altrimenti non ne usciremo incolumi da questa mattanza nei confronti dei lavoratori, da parte di gente crudele e senza scrupoli- alll’orizzonte c’è buio pesto ed in arrivo si prevedono tuoni e saette che ci devasteranno……. a meno che !!!!!!!!!!
Sono d’accordo con Sergio ma aimè come si fa ad organizzare scioperi e manifestazioni quando non c’è uno straccio di sindacato che ci sostenga, loro i sindacati, sono a mio avviso più corrotti dei governanti attuali e passati, letteralmente spariti. Non so come ma bisogna con urgenza scendere in piazza e far sentire le voci di tanti lavoratori che sono allo stremo. “SUBITO QUOTA 103 SENZA PALETTI E OPZIONE DONNA COME PRIMA”. Se qualcuno ha delle idee per organizzare uno sciopero faccia delle proposte.
Siamo prigionieri in una rete di illusioni politiche?
Il nome stesso del sito “pensioni per tutti” e molti dei commenti lo confermano.
Quando poi, amaramente, scopriamo l’esistenza dell’altra faccia della medaglia quella delle illusioni economiche nelle quali abbiamo vissuto per molti anni in una società basata sul debito (in particolare quello pubblico, ma non solo), ci accorgiamo che nel frattempo ci hanno mangiato gran parte delle conquiste sociali guadagnate nel tempo.
Ai tempi di M. Monti, il 2012, per giustificare i sacrifici si veniva detto che eravamo in una guerra “economica” e ci chiedevano sacrifici.
Oggi che le guerre le si chiamano “ibride” e che sono tornate ai confini dell’Europa il risultato è immutato e ci richiedono nuovi sacrifici.
E noi dopo i lamenti per lo sperpero sui baby pensionati, su parte del RDC e in ultimo riferito anche ai baby booemer perché, oggi, il bussare alla porta dell’INPS per alcuni è senza effetto; torna il ritornello di separare i conti della previdenza da quelli della assistenza.
Ora che il piatto del “debito pubblico” piange più di prima e dopo che le illusioni si sono fatte nuovamente realtà, in molti/e dimenticano che:
La legge Fornero per l’accesso all’anticipata o a quella di vecchiaia in questi anni la hanno subita o accettata in molti.
Le richieste di pensionamento aggiuntive di coloro che, purtroppo, non riescono a vantare nemmeno gli ormai fantomatici 41 anni di versamenti (io aggiungerei esenti da figurativi), e dunque le regole al momento vigenti, ha quasi sempre a che fare con una parte di assistenza talvolta goduta e purtroppo esaurita.
Ma che il rapporto lavoratori/pensionati non regga più e che, se non risolto, sarà un crescendo nel peggio per tutti ormai lo hanno compreso anche i sassi.
La conclusione quale è: “piove, Governo ladro?” … no!
Perché se il prossimo anno avremo 100 miliardi di interessi sul debito e se “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”; sarebbe bene che iniziamo a guardarci attorno, perché le battaglie politiche in Europa e in casa nostra stanno aumentando quando il ricordo del 2011 non mi sembra molto lontano.
“Quando il crepitare degli spread fa vacillare la fiducia in noi stessi e lo spirito dell’Unione Europea, è chiaro il rischio che emergano qua e là e a partire proprio dalla civilissima Europa, i primi segni di un tipo nuovo di fascismo: il fascismo finanziario, il fascismo bianco” Cit. dalla quarta copertina di: “Uscita di sicurezza di Giulio Tremonti”.
Parlano di flessibilità… e nn capiscono anche dai tempi di quota 100 che le quote devono essere libere. Fra anzianità contributiva ed età anagrafica. In modo che 103 si possa fare aumentando al massimo l’età a 66 ed avendo un minimo contributivo di 37 anni.
Togliendo tutte le altre uscite Ape Social e opzione donna. In questo modo si semplifica e si riducono i costi anche futuri DELL’INPS.
Esattamente.
Sono tre anni che resto sempre a bocca asciutta a causa dei continui cambiamenti da parte dei governi che si sono succeduti. Sembra ci sia per me la maleducazione di Tutankhamon.
Si faccia la somma dei contributi e dell’ età anagrafica con quota 103.
I 41 anni di contributi si raggiungono quando ormai si giace nella tomba
Concordo totalmente con Adriana ed aggiungo che siamo in buona compagnia, perché siamo in tantissimi a rimanere a bocca asciutta per colpa dei soliti noti , che ormai abbiamo capito che con noi ci giocano- eh si, perché il loro gioco preferito è il gioco dell’oca….. mentre stiamo per raggiungere il traguardo… ci bloccano e ci fanno tornare indietro, divertendosi a più non posso sulla nostra pelle- questa storia finirà solo se siamo compatti e invadiamo le strade a fare casino, almeno potremo dire dì averci provato…… a fargli entrare nella zucca che noi anziani abbiamo dato e meritiamo l’uscita con la quota 103 libera- basta con le torture e basta col giochino dell’oca….. avete rotto e state certi che prima o poi qualcuno perderà la testa e vi aspetterà sotto casa……. per dirvene di tutti i colori in faccia!
La dico semplice: è mai possibile che possa non esistere nessun tipo di opzione per chi ha oltrepassato i 65 anni e vorrebbe un piccolo anticipo accettando una piccola penalizzazione? Invece di pensare solo a chi vuole restare fino a 70? Ce ne sono, e va benissimo, ma anche la salute e le energie non sono uguali per tutti eh…
se come dici hai superato i 65 manca veramente pochissimo; tieni duro; diciamo che in una salita sei arrivata all’ultimo chilometri; magari fanno qualcosa nel 2024 anche per te altrimenti 2025; speriamo bene; un saluto a te e ai gestori del sito
Che dire…ho 39 anni di contributi e 64 anni il prossimo febbraio…nel 1985 le mie colleghe andavano in pensione anxhe con 15 anni di contributi. La gestione della ” famiglia Italia” e’ in mano a “Gentori” incapaci, poco lungimiranti, ingiusti ed egoisti.Diciamo che viviamo in una ” Famiglia Tossica”.Fanno bene i nostri giovani a cambiare nazione. Da simili andazzi e personaggi incoerenti e irresponsabili bisogna solo allontanarsi. Potremmo stare tutti benissimo con le ricchezze e la cultura dell’Italia. Ma occorrono altre e alte menti.
Io dovevo andare in pensione quest’anno con opzione donna,ma visto tutti i paletti che hanno messo purtroppo andrò a 67 anni stanca e rincoglionita.e poi dicono di tutela alle donne…ma dove?ho maturato 35 anni e vorrei godermi i miei soldi ,non quando lo decidono loro
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Lo dico da sempre…..se le cose stanno così….a livello tasse …..non cambierà nulla…. perché i poveri lavoratori prenderanno sempre meno soldi quindi meno tasse …..nascono meno bambini ….quindi solo una strada é percorribile……I RICCHI DEVONO PAGARE MOLTO DI PIÙ…..
Meloni hai deluso tutte le donne che hanno creduto in te! Ci aiuti a mandarci in pensione ……forse un uomo al governo xi avrebbe capito e aiutato di più
Ma proprio non riuscite a rendervi conto che la Meloni non decide niente di importante oramai la sovranità nazionale è persa.
Cosa centra la sovranità nazionale, il governo Meloni sta stravolgendo l’ordine costituzionale, i vari provvedimenti sono pieni di “sgrammaticature” costituzionali che tolgono ogni volta un diritto a qualcuno, parla solo di famiglia e imprenditori: gruppi di persone. In uno stato democratico il diritto è soggettivo non collettivo, in una una dittatura vengono negati i diritti soggettivi. La pensione è uno di questi e guardate cosa sono capaci di fare: scontentare e spaventare i lavoratori e le lavoratrici. un saluto a tutti. Lilli Reolon
mi dispiace dirtelo, cara Lilli, ma Giorgio ha ragione; sul tema pensioni, e rimaniamo su questo, conta il debito pubblico e conta cosa ha detto Giorgetti; ogni giorno devo pensare come vendere debito pubblico; e gli interessi sul debito costano; e lo spread costa; e dato che le nascite sono sempre di meno e che siamo arrivati agli anni per la pensione nostri del famoso boom economico in cui nascevamo 1 milione all’anno è sempre peggio; poi sperare non costa nulla: magari facessero quota 103 libera , opzione donna del 2022, nessun tetto a 5 volte la minima; secondo me però poi in europa direbbero: la vuoi la 4° rata del pnrr? e la Meloni risponderebbe: certamente; e l’altro risponderebbe: l’avrai; e la Meloni risponderebbe: grazie; e l’altro le direbbe: non ringraziarmi, non ti ho detto quando: prima aspetta che l’uomo vada non sulla luna, su Marte (calcolano nel 2035-40); poi siccome non sono un economista sicuramente sbaglierò tutto; saluti a te e ai gestori del sito
Non occorre essere economisti , ma dal poco che ho capito il problema è politico: perché tutte le “promesse elettorali” di chi ha vinto erano chiaramente “fuori dal vaso”. Ma sono stati creduti e adesso si dimostrano incapaci ed inetti favorendo solo gli imprenditori e lasciando i cittadini e le cittadine allo sbando e trattati non come persone ma come membri di “famiglie”! Siamo precipitati nella storia passata quando il diritto soggettivo non era neanche in discussione e potevi essere incarcerato per avere espresso un’opinione. Un saluto Lilli Reolon
Cari gestori del sito, sono stanca di vedere sempre “commento duplicato”; mi sembra che oramai non si possano fare più commenti “vari” il problema è che siamo in una situazione in cui possiamo solo ripeterci: le grane sono sempre quelle derivanti dal malgoverno. Vi ringrazio . Lilli Reolon
Caro Paolo Prof E avanti con sempre meno nascite, non hanno in testa altro che questo: spiare nell’intimità delle persone, non vi fa venire in mente niente?. Detto questo, con la riforma Dini la pensione è cambiata(contributivo) ora abbiamo il sistema a ripartizione il che equivale a dire che le pensioni non sono più i contributi versati, ma dipendono dall’andamento economico-finanziario. Ci resta solo la Fornero che si basa unicamente sull’anzianità di servizio.Per chi ha contributi prima del 1995 vale il sistema misto Ma dopo il 31/12/2026 quanti saranno ancora i lavoratori e le lavoratrici ad aver lavorato prima del 1995 in quella data? E per gli altri quali saranno le tutele?
Un caro saluto. Lilli Reolon
Caro Paolo Prof. il pnrr non ha niente a che vedere con le pensioni. Si tratta di progetti che vanno presentati e poi realizzati. Ma i progetti non sono stati presentati tutti completi e cosi ci hanno finanziato il possibile. Si tratta di incapacità del governo, il grande lavoro di preparazione non è opera del governo Meloni che proprio non sa trattare le questioni più importanti.. Vedasi la figura di Giorgetti che ha portato a casa poco dalla UE. Un caro saluto. Lilli Reolon
👌
Si vuole mettere sullo stesso piano chi ha raggiunto i 41 e passa anni di contributi con chi anche se più vecchio di età ha lavorato meno? Ok..allora chi ha i requisiti richiesti deve percepire di più di chi non li ha raggiunti..a me non frega niente se hai 64 anni e hai lavorato 38 anni..io ne ho 62..e ho lavorato 3 anni più di te..devi andare tu in pensione?
A questo punto basta quote e opzioni si pasasse direttamente al contributivo dai 60/62 anni.
Non capisco perché non fanno quota 103 libera chiaro costerebbe un po di più ma zittirebbe molti furboni che precedentemente a questo governo si sono sempre mostrati supini all’ingiusta legge Fornero. Certo i subdoli attacchi all’italia da parte di certi speculatori che guarda caso si mettono in evidenza ad ogni legge di bilancio non aiuta certo a fare quel qualcosa in piu che un minimo di giustizia obbligherebbe a fare
Anche in questo articolo non ci sono certezze .
Avanti col prossimo ….
A sembra sempre più lontano opzione donna Si-No, e basta prendete una decisione si fa il tira e molla. Ho 36 anni di contributi non posso andare fino al raggiungimento dei 60 nel 2024 che poi saranno 37anni di contributi, purtroppo non ho figli e sono stata penalizzata però in compenso assisto mia madre 91anni non autosufficiente in questo caso non ho 63anni mi sembra un incubo.
Il governo peggiore di sempre e si vede anche da come stanno trattando i lavoratori a cui erano state fatte precise promesse di pensionamento. Hanno avuto voti da uomini e donne anche per questo ed ora fingono il nulla. Mai più il voto alla destra, è una promessa.
Mai più…..e spero che le donne lo capiscano.
Caro Andy, uomini e donne hanno votato l’attuale schieramento governativo e per la minoranza, ma molti di più uomini e donne sono stati a casa e sono da considerare più responsabili per l’attuale situazione che sta disgustando tutti fatta eccezione per gli elusori ed evasori fiscali, tra i quali trovare un dipendente o una dipendente è impossibile. Passerà, non posso fare altro che pensare così. Un caro saluto Lilli Reolon
dici che il pnrr non c’entra con le pensioni? io la penso diversamente ma forse sbaglio io; arriveranno un sacco di soldi dall’europa ma dobbiamo considerare che l’europa gradisce tantissimo la legge Fornero; quindi? al di là della Fornero quasi nulla; potrei sbagliarmi ma credo di no; saluti a te e ai gestori del sito
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Quote per pochi = truffa di stato e i poveri aumentano
Ma Landini tace………?
Purtroppo le notizie che riguardano le pensioni non sono positive.
Probabile proroga quota 103, Ape sociale e un Ape donna tutta da scoprire.
Se dovessero prorogare quota 103 altro che incentivo me ne vado via più veloce di Bip Bip!
E noi più veloci di vip bip restiamo nella melma , aspettando che questi maiali al governo ci facciano altro male- ormai subiamo solo malvagità, nell’indifferenza totale del mondo politico e sindacale- a quando la svolta?
Intendevo bip bip e naturalmente Meloni andrà avanti più rapida di bip bip , con la sua macchina schiacciasassi che tutto distrugge….. senza fare prigionieri!
Ti accompagno anch’io
Liberiamo due posti
Io ti seguo a ruota,non vorrei che nel 2025 ,abolissero i diritti acquisiti della probabile proroga 103 per il 2024:questi sono capaci di tutto.
Caro Seba,”diritti acquisiti” per i lavoratori e lavoratori e lavoratici non esistono. Per gli evasori ed elusori fiscali esistono, visto che non sono mai perseguiti. Se qualcuno vuole metterci rimedio non sono questi governanti che li coccolano sempre più con sanatorie o con sanzioni che sono la minima parte di quello che doveva essere versato (ravvedimento operoso). Noi dipendenti non siamo utili se non per le tasse che paghiamo “alla cieca” con il sistema fiscale vigente. Per le pensioni invece dobbiamo “accontentarci” per salvare l’Italia. Sarà. Un caro saluto. Lilli Reolon
Caro Seba, il commento al tuo messaggio non è stato ritenuto accettabile dai gesiori sito Ribadisco che gli unici ad avere “diritti acquisiti” non siamo noi lavoratrici e lavoratori ma 1) gli evasori e i ed elusori fiscali e 2) i Parlamentari-
Un caro saluto Lilli Reolon
Don, certezze non te le daranno mai; anzi mi sbagliavo: le vedrai a dicembre; ma basta leggere cosa ha detto Giorgetti: con il trend di nascite attuale l’orientamento del governo, più che sulle pensioni, è incentivare la gente che potrebbe andare in pensione a rimanere al lavoro; riepilogando: 9,9 su 10 legge fornero ; 0,1 altri modi e devi essere mezzo cadavere; io la penso così; saluti a te e ai gestori del sito
E’ stato dimostrato che procrastinare la pensione diminuisce le nascite
Caro Paolo Prof, da questo Grande Guazzabuglio Governativo otteniamo risposte ondivaghe su tutto: hanno solo una certezza “incentivare la natalità: i giovani non accettano queste imposizioni sulla loro vita – noi nella nostra gioventù non sentivamo queste proposte e mai le avremmo prese in consderazione – e adesso dobbiamo accettare questo trattamento per avere la pensione quasi fosse un ghiribizzo invece di una necessità. Un caro saluto. Lilli Reolon
Buongiorno Paolo Prof., e avanti con il calo delle nascite, non hanno in testa altro che entrare nell’intimità delle persone, come se si tornasse ai “figli per la patria”. L’avessero detto a noi, a suo tempo come avremmo reagito? e non parlano mai di diritti soggettivi ma solo di famiglie e dei vari gruppi sociali, come fanno a negare i diritti fondamentali? Nessuno sente un “olezzo politico” che non avremmo mai voluto annusare? Un caro saluto. Lilli Reolon
Anche oggi gran parole e nulla di concreto .
Giorgetti ipotizza scelte difficili=impopolari.
In un Paese serio si tagliano gli stipendi dei politici. E si fanno cose serie contro l’evasione.
Sono sempre più disgustato. Santanchè è ancora ministro. Che schifo.
Caro Guidobis, sono del tuo stesso parere, ma non da ora , da quando sono arrivati al governo promettendo con la grancassa le politiche più desiderabili dalla gente. Mi dicevano, non avere preconcetti, aspetta di vederli governare, li ho visti e non ho cambiato parere. Un caro saluto. Lilli Reolon
….. ma l’ incentivo a rimanere poi quale sarebbe da parte del Governo se poi sono i soldi dei contributi che lo stesso lavoratore avrebbe versato all’ Inps a rientrare nella busta paga di chi pur avendo raggiunto i requisiti decide di rimanere al lavoro?…..
Una presa in giro…..
Ed in più pur rimanendo al lavoro la pensione futura subisce una riduzione….
Lasciamo perdere
Facciamo un poco di polemica.
In qualche mio cmmento ho, più o meno, sostenuto che siamo prigionieri in una rete di illusioni politiche che il nome stesso del sito “pensioni per tutti” e i commenti continuano inutilmente a riproporre dimenticando che esiste l’altra faccia della medaglia quella delle illusioni economiche che nel frattempo ci hanno mangiato gran parte delle conquiste sociali guadagnate nel tempo.
Ora con l’aggiunta che a distanza di 80 anni siamo di nuovo coinvolti in sconvolgimenti geopolitici che un “Europea incapace”, crede di risolvere ripetendo i medesimi orrori del passato quando il futuro, soprattutto quello delle giovani generazioni, rischia di essere tragico.
Ai tempi di M. Monti, il 2012, per giustificare i sacrifici si asseriva che eravamo in guerra (economica) ma ora lo siamo anche nei fatti ad EST quando a NORD, da oltre un decennio, continua lo scontro quotidiano interno alle Istituzioni Europee; una “guerra ibrida” tra paesi di una comunità difficile da spiegarsi.
Il debito pubblico comanda … e da sempre ci si è lamentati dei baby pensionati, ora alcuni lo fanno riferendosi ai Baby boomers o per il RDC, rivendicando la necessità di separare i conti della previdenza da quelli della assistenza.
Dimenticando però due cose:
1) Che molti la legge Fornero per l’accesso alla anticipata o a quella di vecchiaia la hanno subita tutta.
2) Che le richieste non supportate da 41 anni di reali versamenti si riversano sempre più o meno limitatamente nella assistenza -ammortizzatori sociali compresi – vuoi perché alcuni non riescono, vuoi perché alcuni non vogliono o non possono traguardare i limiti contributivi o anagrafici stabiliti.
3) Che il rapporto lavoratori pensionati non regge più e che, se non risolto, sarà sempre peggio.
La conclusione quale è: “piove, Governo ladro?” … no!
Perché se il prossimo anno avremo 100 miliardi di interessi sul debito “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova” che il sistema potrebbe non reggere.
Salve, per assistere ad un genitore invalido al 100%, l’unica strada è stata L’APE social. A 66 anni ho dovuto chiedere L’ANTICIPO, ma di che, se in Italia ed Europa l’età reale della pensione è 63/64 anni. Ma qualcuno mi dirà non hai la quota 103; NO, ho raggiunto quota 104 e l’anno prossimo quando mi toccherà la pensione di diritto avrò quota 106. In cambio con l’Anticipo PEnsionistico mi tolgono 300/400 euro al mese (l’indennità è 1500 LORDI) e la tredicesima. A chi devo ringraziare di questa “agevolazione”?
Scusate ma io continuo a pensare che si debbano fare pensioni facoltative a costo zero INPS. Facile e accontenta soprattutto chi ne ha bisogno.