Pensioni 2023 l’editoriale: dall’ 8 febbraio si scoprono le carte

Finalmente ci siamo. Mercoledì 8 febbraio si cominciano a scoprire le carte in questa lunghissima ed estenuante partita a poker che si sta giocando tra i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni e le varie organizzazioni sindacali e datoriali, per raggiungere un obiettivo comune e ormai non più procrastinabile di una nuova riforma previdenziale in sostituzione della troppo rigida legge Fornero.

Pensioni anticipate 2023 ultime news: nuovo incontro Governo sindacati

Sono anni che stiamo assistendo a dichiarazioni ed affermazioni da parte di tutti gli schieramenti politici sulla necessità di operare una flessibilità in uscita nell’ambito di una riforma complessiva che abbracci tutte le varie problematiche esistenti nel variegato mondo della previdenza ma, in realtà, si è andati nella direzione diametralmente opposta, creando le varie “Quote 100, 102, 103” rivelatesi divisive, costose, e destinate di fatto solo ad alcune categorie di lavoratori.

Ora, finalmente, si entrerà nel vivo del problema anche se sono molte le lavoratrici ed i lavoratori che visto quello che è successo con Opzione Donna che è stata stravolta e destinata solamente a persone svantaggiate riducendo le possibili destinatarie da ventimila a poco più di mille, temono che l’attuale Governo a causa della crisi economica possa adottare provvedimenti addirittura peggiorativi rispetto alla situazione esistente e soprattutto coloro che si stanno avvicinando al pensionamento vogliono che il tutto rimanga come è ora.

Ci si interroga sul fatto che dopo aver ripetutamente affermato in campagna elettorale dalla colazione che poi ha vinto le elezioni che Opzione Donna sarebbe stata riconfermata con gli stessi requisiti anche nel 2023, questo non si è verificato. Nonostante l’impegno dei sindacati, dei partiti di opposizione e delle donne che anche con presidi in piazza hanno perorato la giusta causa e nonostante le promesse non si sono ancora trovati novanta milioni per tornare alla versione ante legge di bilancio 2023, appare molto difficile che adesso come d’incanto si materializzino alcuni miliardi per finanziare la riforma che tutti aspettano da oltre un decennio.

Poi, come purtroppo avviene sempre in Italia, poco prima di iniziare seriamente le consultazioni per giungere ad una riforma che interessa milioni di cittadini vengono pubblicate notizie sulla situazione delle pensioni in Italia che presentano un quadro con prospettive disastrose per la previdenza con il rischio concreto che in futuro il sistema collassi.

Pensioni anticipate 2023: la preoccupazione dell’INPS

In particolare, l’INPS pochi giorni fa ha comunicato che il nostro sistema previdenziale che è a ripartizione (in pratica chi lavora paga la pensione a chi è già pensionato) per restare in equilibrio abbisogna che ci sia almeno 1,5 lavoratore per ogni pensionato. Già adesso il rapporto è a 1,4, tra sei anni saremo a 1,3 e nel 2050 tale rapporto sarà di 1 a 1. In pratica per ogni pensionato ci sarà un solo lavoratore.

Quasi sotto silenzio invece è passato il dato relativo agli importi medi delle nuove pensioni relative all’anno 2022. Nell’anno appena passato è continuato per effetto del sistema contributivo istituito nel 1996 il trend in discesa che ha determinato che l’importo medio nel 2020 fosse di 1.240 €, nel 2021 1.198 € e nel 2022 appunto 1.153 € e stiamo parlando di importi lordi. Si comprende, quindi, l’importanza di questo inizio di contrattazione. Sarà molto complicato giungere ad un accordo che soddisfi tutte le parti in causa.

Le idee, comunque, non mancano. Si potrebbe, per esempio, cominciare concedendo una amplissima flessibilità in uscita che vada dai 62 a i 70 anni con lievi penalizzazioni ed incentivazioni. Dare un forte impulso alla previdenza complementare trasferendo il proprio TFR ad un fondo pensione, che sotto il controllo dell’INPS e con investimenti tutelati, possa arrivare a quel 30% di assegno previdenziale che in aggiunta all’importo garantito dallo Stato determini assegni previdenziali decorosi e perché no, dopo una verifica giuridica di fattibilità pensare ad un tetto di importo sulle pensioni non supportate da adeguati versamenti contribuitivi.

Pensionipertutti.it grazie alla sua informazione seria e puntuale è stato selezionato dal servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.

109 commenti su “Pensioni 2023 l’editoriale: dall’ 8 febbraio si scoprono le carte

  1. We’re a bunch of volunteers and starting a new scheme in our community. Your web site offered us with useful info to work on. You have performed a formidable job and our whole neighborhood will probably be thankful to you.

  2. La flessibilità è l’unica soluzione equa.

    Si può uscire dai 63 anni con un minimo di contributi di 20 anni e con penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo dagli attuali 67 previsti per la pensione di vecchiaia.

    Questa soluzione andrebbe a favore di tutti coloro che hanno avuto carriere discontinue, disoccupati anziani e persone con problemi di salute.

    Chi non fosse interessato potrà continuare a lavorare fino a maturare i 42 anni e 10 mesi.

    E cosi avremmo risolto tutti i problemi, anche quelli delle coperture!

    1. Vai a farlo capire a queste teste di legno che ne combinano di tutti i colori e il mio timore è che domani, al solito tavolo tarlato , creino un altro pasticcio che massacrera’ ulteriormente tutti noi……..qualcuno li fermi o gli metta un po di sale in zucca .

  3. Mi sembra che la maggior parte delle discussioni si focalizzino quasi esclusivamente sul quando e pochi si chiedano invece quanto. Credo si possa fare una riforma che preveda 41 anni di contributi o altre ipotesi ventilate ma in tutti i casi per far quadrare i conti l’assegno mensile sarà per forza di cose ridotto con la prospettiva di arrivare al 50/60% dello stipendio. Chi potrà allora andare in pensione? Credo che una tale riforma obblighi gran parte dei lavoratori, possiamo forse escludere chi percepisce redditi molto elevati, a restare fino alla vecchiaia, cosa buona per l’INPS in quanto non peseranno sui suoi conti (é tutto strategicamente voluto?) oppure li costringerà a cercarsi un altro lavoro, magari in nero. Non saprei ma forse è meglio che i 42,10 della Fornero restino altrimenti metteremo a rischio un conteggio della pensione che al momento appare sufficentemete adeguato. O forse é già scontato che questo aspetto subirà modifiche a dispetto di età e anni di contribuzione? Forse le future generazioni potranno organizzarsi con la previdenza complementare ma quelli che sono già vecchiotti non hanno fatto in tempo; dando poi per scontato che la condizione economica glielo avesse permesso

  4. Sono luigi vorrei sapere se x disoccupati già fatta naspi x intero e come me del 1962 può essere fatto qualche cosa x accedere a sussidio pensione ho 33 anni di contributi compreso tutto so che ape sociale termina 2023:nel caso ci sia qualche professionista competente su paghe contributi semi può dare risposta ho contattare via mail luigi62giacometti@gmail.com ne sarei grato grazie

  5. Spero vivamente per tutte le donne italiane senza distinzione alcuna di poter usufruire della scelta di poter accedere alla OPZIONE DONNA ORIGINALE!!!!!!!!!! pertanto vi preghiamo di riportare la possibilità a tutte le donne di avere la scelta e quindi di riportare la OPZIONE DONNA 2023 ai vecchi requisiti ………..così come è stata modificata non è OPZIONE DONNA E’ PURTROPPO UN’ALTRA COSA

    1. anch’io lo spero….ho presentato la domanda a dicembre per andare in pensione il 1 luglio ed ora hanno cambiato i requisiti…non sono arrabbiata!! Di più!! anche perchè nel 2021 sono rimasta fuori per 2 mesi (34 anni e 10 mesi di contributi)

    2. Buonasera Cinzia.

      Comprendo benissimo il rancore nei confronti dell’attuale nostro governo.
      Ma non creda che certe cose riguardino solo il nostro paese.
      Se ci guardiamo un poco nell’intorno, vedremo cosa succede in altri a noi molto vicini.
      Per questo vorrei allegarle un link dal quale potrà, se lo desidera, osservare come sarà variata l’età di pensionamento delle donne all’entrare in vigore di una legge riforma chiamata AVS21.

      https://www.bsv.admin.ch/bsv/it/home/assicurazioni-sociali/ahv/riforme-e-revisioni/ahv-21.html

      Se poi avrà la pazienza di navigare nel sito, potrà anche osservare quanto “evoluta” sia la loro situazione e fare confronti con quanto accade da noi; un paese dal continuo rimestare di pastrocchi, che altro non fa che creare confusione e arrabbiature.

      Personalmente non dico che ormai mi consolo guardando alla storia della mia “fortunata consorte” la quale dal 1 di dicembre ultimo trascorso ha potuto finalmente ritirarsi dal lavoro, ma solo grazie ai 42,1 anni stabiliti dalla signora Fornero.

      In ogni caso le auguro buona fortuna.

  6. Buongiorno,
    condivido pienamente ciò che scrive e pensa MOG.
    Salvini, Durigon e sindacati non stanno facendo quello che avevano predicato e promesso.
    Ci dobbiamo comportare di conseguenza con voto e tessera sindacale….. MAI PIU’…………

  7. Caro Francesco ti vedo un po’ confuso visto che il sig. Salvini è stato praticamente sempre al governo negli ultimi anni, prima con Conte, poi dopo un paio di anni con Draghi e ora con Meloni. Se vai a guardare è la persona che negli ultimi anni ha bluffato e mentito in modo seriale più di tutti. Mimmo quaqquaraqua’ e’ un dilettante al confronto come Durigon. Se mi tolgono quota 100 e lasciano RdC faccio saltare il banco…si del pesce ….mentitore seriale ha fatto quota 100 per tre anni poi di tutto il resto che ha promesso Nienteeeee come tutti per carità ma la storia parla e nessuno in questo momento sta’ bluffando più di lui con il quale la sig. ra Meloni aveva promesso quota 41 dicendo e conoscendo i conti che non c’erano problemi per farla e che mancava solo la volontà di chi governava. Ora io non sono legato più a nessun partito ma questi due in particolare che hanno basato la loro campagna elettorale su una Bugia sulle nostre spalle vanno puniti, neanche un voto spero da chi come me scrive in questo sito così come i familiari ed i conoscenti e vedrai se poi si svegliano. In quanto si Sindacati beh in confronto ai Francesi o Spagnoli i nostri purtroppo sono il Nulla Cosmico anche loro avranno credo questa Ultima possibilità per rendersi credibili perché se non difendono veramente con le barricate il nostro giusto diritto alla Pensione allora non hanno più motivo di esistere per quanto mi riguarda. Grazie ai gestori del sito

  8. Il nostro sistema pensionistico è contributivo e quindi è logico che la soglia per andare in pensione deve dipendere SOLO dagli anni di contributi pagati e non dall’età anagrafica. Quindi quota 41 è l’unica riforma strutturale giusta e sostenibile. Chi non ha lavorato prima lavorerà dopo.

      1. Opzione donna va rinnovata come prima. Rispetto per le donne che hanno dato l’anima tra casa famiglia genitori anziani figli nipoti

    1. Che ragionamento è questo, allora chi ha iniziato tardi per studi universitari o per concorsi che fa …… va in pensione da morto? Va bene 41 ma pure 103 senza paletti, come pure OD pura come era prima- la proposta Utp poi contempla tutte le situazioni e questi governanti del cacchio non si rendono conto…… che dilettanti!

      1. Caro Sergio, mi riallaccio all’ultima tua frase: questi governanti del c….. non si rendono conto, che dilettanti; altro che non si rendono conto, lo sanno benissimo; e sanno benissimo cosa fare; la proposta utp? dai 62 anni; si l’hanno concessa con tanti paletti per scoraggiare la gente e alzando di 3 anni i contributi; in compenso hanno massacrato opzione donna; vedremo dall’incontro di mercoledì cosa esce; il loro progetto è chiaro: al di là della legge fornero poco ma veramente poco; poi la speranza è l’ultima a morire; saluti a te e ai gestori del sito

    2. MA CHE CAVOLO DICI? I MOTIVI PER CUI UNO NON HA LAVOATO POSSONO ESSERE MOLTEPLICI. IO PENSO INVECE CHE TUTTI ABBIANO IL DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE QUANDO SCELGONO DI FARLO CON I CONTRIBUTI CHE HA VERSATO. SONO ANCHE FAVOREVOLE A TOGLIERE LE DETRAZIONI PER LA PENSIONE DALLA BUSTA PAGA E AD UNA GESTIONE DELLA PENSIONE PRIVATA. OGNUNO SCEGLIE COME E SE ACCANTONARE I SUOI SOLDI PER LA PENSIONE NON TROVO GIUSTO IL PRELIEVO FORZATO DALLA BUSTA PAGA. I TEMPI SONO CAMBIATI!!

      1. Certo che sono molteplici i motivi, ho omesso di elencarli tutti perché sono veramente tanti e quindi oltre ai precoci, anche gli anziani come me che hanno raggiunto quota 100 e poi 102 e tra poco 103…..SENZA I 38 E POI I 41anni di contribuzione previsti che devono fare…..spararsi? Se proprio deve passare la quota 103, che si renda equa e strutturale….SENZA VERGOGNOSI PALETTI E APERTA A TUTTI COLORO CHE RAGGIUNGONO LA SOMMA PREVISTA…….QUESTA È DEMOCRAZIA.

    3. Caro amico io ho 64 anni e 38 di contributi, e lavoro da 45 , qui in Sicilia è così all’ inizio della carriera non potevo chiedere i contributi. Allora non ho diritto alla pensione ???

      1. certo che avresti diritto alla pensione già da anni; e adesso tanto per cambiare quest’anno hanno abbassato di 2 anni l’età alzando di 3 i contributi; hanno fregato pure me; saluti a te e ai gestori del sito

    4. Proprio non si vuole capire che gli ultra sessantenni non sono occupabili. Quindi se rimangono disoccupati, possono avere una piccola pensione contributiva, CHE HANNO PAGATO COI CONTRIBUTI , O DEVONO MORIRE DI FAME?
      Si 41 ma si anche alla possibilità di andare prima con pensione decurtata su base facoltativa.

  9. Moriremo lavorando, anche se dovessero introdurre la flessibilità sarebbe così misero l’assegno pensionistico da essere costretti a schiattare lavorando. Ma cosa ve ne fate di un popolo di lavoratori “vecchi” e demotivati??? Dobbiamo lavorare per pagare mantenere un diritto che noi non raggiungeremo mai. I sindacati dovrebbero farsi sentire!!!!!

  10. Forse dopo le regionali vedremo Salvini e Company in un cantiere , o con le mani dietro la schiena o con un mano un badile .
    Troppe balle , troppe promesse da marinaio …..il popolo non è proprio fesso come pensate voi !!

    1. Anche Fratelli d’Italia penso che perderà voti, visto cosa ha fatto con Opzione Donna non avrà certo il voto delle donne …ne’ dei loro famigliari!

      1. Vedo che la pensi come me. Sono del 1964 potevo andare in pensione con opzione donna. Io come altre mi sento offesa umiliata, tradita.

  11. Spero vivamente che Opzione Donna torni come nel 2021 come promesso in campagna elettorale. È il minimo che possono fare….visto che il soldi per il calcio li hanno trovati….i vari bonus ….solo per le donne non ci sono!!!!! Ci ricorderemo alle elezioni…….

    1. Che vergogna vergogna vergogna , non è possibile siamo presi in giro .ma perché perché questi politici maledetti e sstra maledetti ci vogliono fare morire sul lavoro ,una cosa la dico gli auguro che tutti i soldi che si stanno rubando sulle nostre spalle ,le spendano in medicine per curarsi i mali peggiori che possano esserci , maledetti ,

      1. Caro Orso, capisco benissimo il tuo pensiero, noi che lavoriamo – come dipendenti- non abbiamo più soldi per curarci, mentre chi chi si può curare lo fa alla faccia nostra. Hai tutta la mia approvazione.
        Un saluto Lilli Reolon

      2. mi associo alle maledizioni, anche a coloro a cui stiamo pagando le pensioni BABY da 40 anni… e quelli che sono a Roma di pensieri nn ne hanno dopo 5 anni di legislatura, minimo 5.000 euro di pensione li prendono, senza contare i vitalizi di cui godono i parenti delle mummie che c’erano prima ; i figli di noi poveri mortali non godono di questo e i nostri soldi vanno nelle tasche di questi parassiti!!!! che schifo di paese

    2. Le elezioni regionali in Lazio e Lombardia sono tra una settimana…penso che le donne e le loro famiglie si ricorderanno del comportamento di Lega e FdI quando si sono trovati al governo

    1. Cara Antonella, stai tranquilla per modificare la Pensione Anticipata Fornero e, più in generale la Legge Fornero servono ingentissime risorse, vista la strutturalità della legge, Quindi, con i requisiti attuali, fino al 31/12/2026 non dovrebbero esserci problemi, perché questi politici parlano ancora per slogan e non hanno un progetto politico. Coraggio. Un caro saluto. Lilli Reolon

      1. Cara Lilli, almeno per quest’anno credo che tu abbia ragione, fino al 2026 in meglio la fornero è durissima, in peggio possono sempre farlo; poi speriamo di no ma come hanno massacrato opzione donna…………………………… ; vedremo; saluti a te e ai gestori del sito

        1. Caro Paolo Prof, capisco che la Legge Fornero è dura, ma almeno rende conto degli anni lavorati e non ti inguaia con le quote fisse che favoriscono pochissime persone. Quello che mi spaventa di più comunque è la qualità dei nostri nuovi governanti unita alla pavidità dei nostri sindacati che anno perso i contatti con la classe lavoratrice (sostituto d’imposta, contratti sempre in ritardo di anni!!). C’è di che preoccuparsi. Un caro saluto.
          Lilli Reolon

          1. cara lilli, mi sono espresso male io; migliorare la fornero sarà durissima, a peggiorarla , da come si è visto, non ci mettono tanto; tu non avrai problemi a terminare visto che manca poco; ciao a te e saluti ai gestori del sito

      2. Visto stanno innalzando tutti i requisiti almeno lascino la Fornero ….con la scusa di migliorare la situazione fanno proprio l’opposto

    2. SONO D’ACCORDO CON TE!!!!! INCROCIAMO LE DITA PERCHE’ COME OGNI GOVERNO SI FA CASSA DOVE CI SONO SOLDI SICURI…LE PENSIONI

  12. I sindacati non sanno quello che chiedono e se va in porto quello che chiedono sarà un’ecatombe dell’importo degli assegni, tutti contributivi. Grazie sindacati.

  13. Noi italiani sappiamo ribellarsi solo se ci toccano il calcio. La stampa è il governo ci distraggono col caso Cospito(un condannato in via definitiva). Prendiamo esempio dai francesi. Dimenticavo i nostri sindacati, tutti collusi con la politica per poi a loro volta fare carriera.

    1. Caro Giuseppe, ti ricordi le 10 regole del controllo sociale? – Noam Chomsky- Creare mostri da sbattere in prima pagina e lasciare solo “monitorati” i mafiosi ed i loro amici che in pratica sarebbero gli evasori ed elusori fiscali. E noi a lavorare senza controllo sui nostri stipendi e sulle tasse da pagare: percepiamo solo l’importo netto. E spesso un importo inadeguato e che no basta per arrivare a fine mese. Sono troppo cupa? Scusami. Un caro saluto.
      Lilli Reolon

  14. Se ben ricordo in campagna elettorale la Lega diceva che avrebbe tagliato gli abusi sul Reddito di Cittadinanza e con i risparmi avrebbe coperto almeno in parte la riforma delle pensioni …perché non lo ripete ora negli incontri governo sindacati ?
    Un minimo di coerenza !!!

    1. Coerenza ? Direi che se fosse coerente la Lega avrebbe fatto quota 41 secca SUBITO, come promesso prima delle elezioni !
      Nella lingua italiana SUBITO vuol dire adesso, non dopo 5 anni , a fine legislatura !!!
      Ingannare le persone è una vergogna, ingannare i lavoratori per farsi votare è una doppia vergogna !

      1. Aggiungi pure che Salvini dice di aver fermato la legge fornero (con quesa assurda quota 103!) …così la presa in giro è completa e totale !!!

        1. Anche perché con quota 41, i tanti che hanno cominciato a lavorare a 28, 29 o 30 anni andrebbero in pensione quasi o oltre i 70 anni…. se questa è l’abolizione della Fornero…. grazie a Salvini, paladino dei poveri e degli oppressi… quello che si sarebbe incatenato a Monte Citorio se avessero toccato quota 100…. ridicolo e penoso…. ma tanto a lui interessava essere al governo e basta…. chi se ne frega di chi lavora fino a 80 anni….

    2. Caro Dome 61, questo livore verso il RDC non lo capisco, c’è gente che onestamente si è comportato ed ha richiesto il RDC, non andiamo in cerca degli abusi ma denigrare così, l’unico strumento di assistenza sociale e dare retta ai politici che odiano i poveri è allucinante. Provi lei ad andare a lavorare ora come fanno i nostro giovani (contratti a somministrazione- con copertura INPS ma non assicurazione INAIL, contratti a tempo determinato e sfruttamento continuo nei grandi centri logistici– con sequestro dei documenti dei lavoratori e i raiders). Lavoratori sottopagati contro disoccupati! Chissà come se sa staranno ridendo i politici e la classe dei “datori di lavoro(SIC). Ma dove siamo finiti?
      Un saluto cordiale. LIlli Reolon

    1. Concordo, anche secondo me la Lega non prenderà neanche la metà dei voti delle precedenti regionali…direi che si è dimostrata inaffidabile e ingannatrice …ma i lavoratori hanno buona memoria …poi quando vedranno il risultato elettorale deludente …si chiedano il perché (e si rileggano magari le interviste rilasciate p.e. da Durigon in settembre, prima delle elezioni)

      1. Marina, hai ragione; il guaio è che hanno alzato di 3 anni rispetto all’anno precedente e abbassato di 2 anni l’età; comunque è una fregatura; ma d’altra parte , al di là della legge fornero, ogni anno fino al 2026 poche persone ; poi spero di sbagliarmi; saluti a te e ai gestori del sito

  15. Va recuperata assolutamente la proposta Tridico/INPS di APE contributivo, che è la più sostenibile.
    Detto questo: non siamo noi a dover suggerire come e dove recuperare le risorse, però va detto che se moltissimi bonus sociali cominciano a 65 aa (non 67) e se “i fragili” sono persone con più di 60-62 aa, un motivo c’è. A meno che non vogliamo generare morte o malattie. A 60 aa le persone devono poter correggere gli stili di vita non salutari. Almeno in Germania, negli anni che precedono la pensione, si riduce l’orario di lavoro a parità di stipendio

    1. Cara Susanna, non sono d’accordo, nulla è più illogico che percepire la pensione in due fasi successive, non esiste solo l’economicità o la sostenibilità. Veda che Tridico si è aumentato lo stipendio da 65000 euro a 150000 euro in una volta sola. Si fa abbindolare da uno così? No non è abbindolare è farci cadere in disperazione è irriderci è trattarci come pezze da piedi. ! Se ti vogliono far impazzire, beh tu devi essere forte forte e rimanere sana (o sano) per poter almeno arrabbiarsi e cercare di protestare. Ma evidentemente non siamo in Francia e neppure in Germania. Un caro saluto. Lilli Reolon

  16. Buona domenica a tutti e …..pensione per nessuno…..Scherzi a parte questo Governo abbiamo e ci dobbiamo fare i conti. Secondo me i sindacati, seil sono in buona fede, avrebbero degli argomenti validi:
    1) La diminuzione dell’ aspettativa di vita dovuta al covid;
    2) le promesse fatte di superare la Fornero;
    3) il fatto che i sessantenni sono stati definiti “non occupabili” dal governo stesso;
    4) l’obbligatorietà di fare politiche del lavoro efficaci, nel rispetto dell’ art. 1 della Costituzione;
    5) le retribuzioni e i salari italiani sono fra i più bassi d’Europa in proporzione al costo della vita;
    6) il lavoro precario, così com’era una volta,v deve essere giustificato da lavori stagionali o cicli produttivi;
    7) le povertà continuano ad aumentare.
    Questi sono quelli che mi sono venuti in mente così senza pensarci troppo.
    Io penso che, tutti al di là della loro fede politica, abbiano la speranza che questo Governo faccia qualcosa in più di quello che hanno fatto i governi precedenti.

    1. In Francia stanno bloccando il paese per l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni. Da noi si parla di quota 41 che porterebbe gente a lavorare fino ai 70….. e noi cosa facciamo? Come sempre aspettiamo rassegnati senza neppure reagire….

  17. Penso abbia ragione Fausto .
    Dopo quello che definisco l’INGANNO ELETTORALE sulla riforma pensioni e quota 41 SECCA SUBITO la Lega alle elezioni regionali avrà un tracollo … è ovvio che seminare inganni non è una buona strategia politica …e anche Fratelli di Italia penso che accuserà il colpo, anche se meno della Lega

    1. L’inganno è stato convocare le elezioni in settembre a ridosso del 31/12 data ultima per la legge finanziaria per non finire in un esercizio provvisorio. Perchè? Non dite che sono dietrologa , ma la cosa non mi convince le elezioni si sono sempre tenute in altri periodi dell’anno. Ora aspettiamo i risultati delle elezioni Regionali.
      Un saluto Lilli Reolon

    1. Meglio cosi’… e’ la solita strategia della rana bollita… dare poco adesso e niente poi…
      Poi ovviamente c’ e’ chi si puo’ permetterselo…

      1. Caro Max hai fatto bene a dire così a Marco, la proposta Tridico fa accapponare la pelle, anche perché é facile parlare quando per prima cosa quando è diventato presidente INPS ha chiesto ed ottenuto un’ aumento di stipendio 65 mila euro a 150 mila (TUTTO SUBITO). Un saluto Lilli Reolon

        1. Cara lilli, e se ti dico che ha chiesto poco ci credi? vatti a vedere quanto percepiscono il personale degli enti pubblici; nelle carriere dirigenziali guadagnano tanto; noi prof. pochino; facciamocene una ragione; sulla proposta tridico abbiamo opinioni diverse anche se capisco la tua posizione; ma anche quella non ce la concederanno mai; un saluto a te e ai gestori del sito

    2. no marco guarda che è una delle ipotesi in campo ; c’è stato un commento su mi pare proiezioni borsa che parla della proposta tridico; quanto sia proposta elettorale non lo sappiamo ma esiste; parlano addirittura dai 60 anni; vedremo; saluti a te e ai gestori del sito

  18. Bravo Andrea.
    Hai centrato il punto, come dire, ci hai riportato “all’origine del male”.
    Al 1995 e alla riforma Dini, a cui ha fatto seguito nel 2011 la Fornero.

    Ma non è che abbiamo imparato poco riguardo ai retroscena politici ed economici che fanno parte di questo mondo attuale.
    Quando osservo che nel suo ultimo commento, il buon Giovanni, ci dice che: a suo parere la riforma deve riguardare tutti … cosa che da sempre, nel bene o nel male avviene.
    Che non si devono sconquassare i conti ma applicare penalizzazioni “ragionevoli!!!” e allora mi domando per chi sarebbero ragionevoli???
    Sembra poi, ribadisco sembra, che si confondano i molti desiderati; quelli di mantenere viva la: “pensione anticipata” più che formulare: “uscite anticipate”
    le cui penalizzazioni non avranno modo di essere equilibrate.
    Dei due fini, è il primo che si teme possa essere cancellato, non il secondo che si desidererebbe essere instaurato; almeno da coloro che ormai più a lungo hanno lavorato.

    Ma purtroppo è probabile che ci si dimentichi di essere da tempo rinchiusi in un recinto, quello di un pollaio, e se la cosa a qualcuno è sfuggita bisognerebbe andare a cercare le spiegazioni necessarie: “Nuovi diritti epocali, e non il diritto di respirare in quattro metri quadri di cacca piuttosto che in due.” Cit. P. Barnard.

    Ma vedo che oggi ci hanno convinto a parlare di pensioni integrative.
    Ci hanno persuaso a dibattere sul dubbio amletico, sui due sistemi: ripartire o capitalizzare, questo è il problema?
    Cosa stia sotto realmente a tutto questo: il venire incontro ai lavoratori oppure il rifilarci la terza fregatura, lo si potrà dire o scoprire solo lavorando ancora!

    Perché non ci parlano di stipendi quando il contenuto dell’articolo è più che chiaro.
    La dove basterebbe tracciare la curva delle pensioni per capire dove si stia andando nonostante un 33% devoluto in versamenti.
    Oppure perché in rete si scomodano perfino nel mostrarci articoli d’oltre oceano quali: il New York Times che titola: l’Italia è destinata a sparire?
    E’ un tentativo di convincerci a fare figli per sostenere in futuro le pensioni, o quello di rassegnarsi a una immigrazione necessaria a ridurre ancor più le retribuzioni.

    E mentre ormai viviamo di sole frustrazioni, ci si ritrova sempre ad attendere o il prossimo otto di Febbraio o di mimare le piazze dei francesi.
    Resta il fatto delle esigenze, alle volte solo personali, o delle più semplici, umane, se non universali ormai ignorate.
    Tra queste la mancanza o la difficoltà a trovare il lavoro che latita forse perché esportato, e la giusta retribuzione.

    Dimenticavo di ricordare che, al momento, la Wonder Woman, non la Meloni, la Leyen, non sta guardando alle nostre pensioni, perché è in tutt’altre faccende affaccenda, urge ridisegnare i confini di questo bel mondo!

    Vorrà pur dire qualcosa!

    1. Wal52 il tuo commento mi è piaciuto come anche la citazione che non fa una piega!! aggiungerei ai fondi integrativi ed ai sistemi da applicare (ripartizione o capitalizzazione) anche la paventata suddivisione delle due gestioni (assistenziale e previdenziale) presso l’inps che per alcuni sembrerebbe la soluzione ai “problemi delle pensioni” mentre per altri una (altra) emerita stronzata!
      In linea generale concordo con il denominatore che mi pare sottostante al tuo pensiero: ci stanno opportunamente distraendo per penalizzare ancora una volta il tema pensioni o semplicemente non risolverlo!
      Se non ricordo male l’8/2/23 non si parlerà di riforma delle pensioni ma di fondi pensione integrativi e altro.
      buon domenica
      Fab60
      Ps: andate a votare!!!

      1. certo che parleranno di pensioni integrative: se tu calcoli che per chi sarà nel tutto contributivo o avrà pochi anni nel retributivo diranno: fatti la pensione integrativa visto che quando andrai in pensione riceverai , dico una cifra e spero di sbagliarmi, il 50% dell’ultimo stipendio; e allora? saluti a te e ai gestori del sito

    2. Volevo solo chiarire che, essendo i 60enni non occupabili, dovrebbero poter avere una pensione. Io ho quasi 65 anni e prendo RDC, una miseria di neanche 500 euro. Dopo 36 anni abbondanti di contributi veri e figurativi, compreso il militare. Purtroppo INPS+;Cassa Ragionieri obbligatoria.
      Noi che abbiamo diversi regimi non dovremmo essere discriminati.
      Ma è il sistema che è sbagliato,dovrebbe essere facoltativo.
      Posso decidere io quando andare in pensione e se magari accettare qualcosa di meno? La proposta Tridico non era esattamente così ma andava in quella direzione e costa poco.

  19. C e poco da scoprire le carte.Le carte sono scoperte
    Asso di denari.Q41 altrimenti come già scritto non mi dai la mia pensione mi paghi con la mutua fino a 42,10 Fornero.
    Asso di cuori.Votazioni lega in Lombardia e Lazio porteranno il partito a essere un animale in estinzione.
    Asso di fiori.Se ci costringete a lavorare dopo Q41 ormai è assodato che molti imprenditori/lavoratori trovano accordo per naspi.
    Asso di picche.Asso di picche lo lascio come carta allo stato.

    1. L’asso di Picche te lo hanno lasciato quelli che hanno governato negli 11 anni precedenti e non hanno fatto praticamente nulla in materia pensionistica.

  20. Se questo governo di centro destra con il suo ministro del lavoro e sottosegretario Durigon prenderà in giro ancora una volta i sindacati l’8 febbraio promettendo solo ‘tavoli’ …c’è di buono che laziali e lombardi domenica potranno votare alle elezioni regionali …e penso che ai partiti di governo arriverà un segnale forte dai lavoratori, che tra l’altro non hanno dimenticato che ancora a settembre Durigon prometteva ‘QUOTA 41 SECCA SUBITO ‘ per poi inventarsi invece una assurda quota 103 con paletti-piloni, come l’INCOSTITUZIONALE taglio all’assegno fino ai 67 anni !
    Ma domenica 12 …la parola torna agli elettori, probabilmente nuovamente delusi dall’incontro dell’8 febbraio !!!

      1. Per dire le stupidaggini che ha detto, meglio che si occupi davvero di altro…. anche perché lui la sua pensione e il suo vitalizio se l’è già assicurato. Noi? Noi aspettiamo, che problema c’è?

  21. Devono riformare il sistema contributivo, altro che quota 41!!! Siamo stati troppo penalizzati e avremo una pensione da fame, anche se guadagnavi uno stipendio medio alto, i coefficienti di trasformazione sono troppo bassi, la mia pensione contributiva è molto bassa rispetto a quello che prendo, 45% lordo, fatevi fate i conti e vi rendete conto, poi ho il retributivo che per fortuna mi salva, ma non è giusto che siamo stati penalizzati cosi tanto, con questo sistema chi ha iniziato dopo il 1995 prenderà una pensione minima, anche con stipendio medio

    1. credi andrea che non l’abbiano fatto apposta a suo tempo? certo; dovevano far partire le pensioni integrative; si parla di 50% dell’ultimo stipendio al momento che si va in pensione; lo fanno apposta; se una persona prende poco è praticamente costretta a stare al lavoro il più possibile; chi ha iniziato dopo il 1995 deve per forza fare la pensione integrativa, che gli piaccia o no; ma anche noi che abbiamo iniziato ben prima; adesso la partita si gioca sul fregarti la parte retributiva ; stendiamo un velo pietoso ; saluti a te e ai gestori del sito

  22. Ormai la riforma delle pensioni 2023 è arrivata a un bivio anche perchè molte delle promesse fatte nel 2022 non sono state mantenute. E qual’è la richiesta dei sindacati?Abolire la legge Fornero per uscire dall’attività lavorativa a 64? oppure a 62 anni? Oppure quella del Ministero del lavoro che vorrebbe una quota 41 per tutti? Sta di fatto sono partiti i conteggi attraverso il nuovo simulatore dell’Inps che ha restituito dei dati impietosi in particolare per i giovani e per le donne……………….Conti alla mano, con quota 41 per tutti, come promesso Marina Calderone, l’uscita pensionabile sarebbe a 61 anni e quindi sarebbe valido per tutti quei lavoratori con una continuità contributiva a partire dai vent’anni di età. Sta di fatto che nelle migliori delle ipotesi se passasse Quota 41 sarebbe una mazzata per i giovani a causa della precarietà lavorativa. Come si fa a garantire la continuità lavorativa per un giovane se più andiamo avanti e più le cose peggiorano? Poi scusate un’attimo….. quelli di destra ed i Meloniani saranno dei cazzoni, non discuto, ma la Sinistra quanti anni è stata al governo per non proporre lei un tavolo di discussione con i Sindacati? Visto che per 4 anni è sempre stata affiancata dal M5S che è sempre stato sensibile a certi argomenti? Ora il Sindacato si mette in ginocchio davanti alla Destra?

    1. Secondo me i sindacati non fanno nulla di concreto per la riforma delle pensioni, si limitano a ripetere frasi tipo ‘auspichiamo che…’ o ‘ci aspettiamo che …’ ma non sembrano neanche in grado di farsi sentire con continuità su stampa e web…se va bene si legge una loro dichiarazione sulla riforma una volta al mese … come possono i lavoratori sentirsi rappresentati ?
      E poi lo sanno benissimo che adesso che le elezioni sono alle spalle il governo dirà loro che non ci sono le risorse e la coperta è corta …come minimo dovrebbero prepararsi una risposta concreta su questo punto !

    2. È così, questi sciagurati si sono completamente prostrati ai piedi del governo di centrodestra, invece di dar man forte all’opposizione, cavalcando la protesta di noi tutti, vittime inermi di questi vampiri che ci stanno succhiando il poco sangue che ci rimane- evidentemente i tre della triplice si stanno spianando il terreno per entrare in pompa magna in parlamento, così come Camusso , Polverini e altri……..quindi poche speranze cari miei……continueremo a farci spennare come polli…..fin quando non avremo il coraggio di invadere strade e palazzi del potere……con la forza della disperazione che ci è rimasta!

    3. Caro Andrea, facciamo 2 calcoli: 41 per tutti e 61 anni; quanti avranno questa combinazione? 1 su 100 persone, forse 2 data la precarietà di lavoro; per cui cosa accade? che per arrivare a 61 uno ci riesce ma non è sufficiente; per arrivare a 41 con la precarietà attuale basteranno 67 anni? forse si ma per molti 68-69-70 anni; poi siccome non sono un economista ma un prof. di ginnastica e ragioniere sicuramente mi sbaglio; saluti a te e ai gestori del sito

      1. Purtroppo questi non sanno fare neppure un’addizione. Chi ha cominciato a lavorare a trent’anni cosa fa? Lo sanno questi che 30+41 fa 71? E questo sarebbe “abolire” i 67 anni della Fornero? Lasciamo pure nei cantieri e nelle fabbriche i settantenni a lavorare…. o anche semplicemente in un ufficio…. si rendono conto questi “geni” che anche il cervello ha 70 anni????

        1. sanno fare le addizioni; e sai cosa ti rispondono? non è colpa mia se hai iniziato a lavorare a 28 anni, potevi iniziare prima; la filosofia ormai è questa: i tempi in cui si finiva a 60 anni sono finiti; o vai avanti o ti mangi la pensione integrativa; e conviene farsela perchè senza non vai avanti: se una persona abituata a una cifra di stipendio si trova la pensione a metà cosa fa? stendiamo un velo pietoso; saluti a te e ai gestori del sito

  23. Con i chiaroscuri di questa politica falsa e arrogante a questo punto spero che veramente non tocchino la Fornero, questi sono capaci dall’oggi al domani di passarci tutti al contributivo puro… e a quel punto voglio vedere se si occuperebbero le piazze, io ho i miei dubbi.
    Ripeto, non toccate in alcun modo la Fornero!
    Saluti Donato

      1. Sono d’accordo con te Alberto se ci toccano la Fornero spacchiamo tutto !!!
        Già la fregatura di quota 103 e quest’anno ho fatto 41 + 61 anni quindi esclusa !! Ho pensato se hanno fatto tanti danni in due mesi di governo figuriamoci in un anno intero !!! Cosa potranno mai partorire ?? Sarà una sofferenza fino alla fine con rimandi e rimpalli incontri su incontri senza arrivare ad una decisione perché I SOLDI NON CI SONO DICONO !!! lo sapevo che finiva così GUAI SE TOCCANO L’ANTICIPATA FORNERO : a che punto siamo arrivati !! VERGOGNA!!!

          1. Davvero? E quando? E come? Chi le organizzerà ste barricate? Ah quei Francesi……che popolo!!!!! Ah quei sindacalisti Francesi……brillanti !!!!!

      2. Si ma quando spacchiamo tutto? Già avremmo dovuto farlo nel momento in cui hanno calato la mannaia con quota 103 e opzione donna con paletti e invece…….siamo stati fermi , facendo il gioco del governo e dei sindacati ruffiani dell’esecutivo, rimanendo a guardare con ammirazione ed invidia la discesa in campo del popolo e dei sindacati francesi- ma quando ci svegliamo? Quando qualcuno, chiunque esso sia ci pilotera’ , invadendo vie e palazzi ……anche senza spaccare tutto…. .ma copiando i cugini francesi…..non c’è altra scelta, se vogliamo veramente ribaltare le scelte scellerate di questi farabutti che muovono i fili.

  24. …e i mesi trascorrono…e gli anni passano!!…e accampati sulla riva del fiume, osserviamo pietrificati lo scorrere degli eventi!!!

  25. Concordo con Sergio, penso che i sindacati usciranno anche dall’incontro dell’8 febbraio senza niente di concreto, solo la promessa di continuare con qualche ‘tavolo’, magari una volta al mese che poi presto diventerà una volta ogni due o tre mesi…poi la solita promessa di una commissione per separare assistenza e previdenza, magari impiegandoci un anno …intanto i lavoratori possono continuare a lavorare 43 anni e un mese, che problema c’è per i ns sindacalisti ?
    Se fossero i sindacalisti francesi penso che da settimane vedremmo loro dichiarazioni in prima pagina sui giornali e social, per preparare l’incontro, invece i ns sindacati ne parlano pochissimo perfino sui loro siti web, figuriamoci se rilasciano dichiarazioni alla stampa …leggeremo solo poche righe dopo l’incontro, quando diranno che prosegue qualche tavolo …se fosse possibile proporrei ai sindacati francesi di aprire una sede in Italia, si iscriverebbero tantissimi lavoratori e si sentirebbero davvero rappresentati !

      1. Ahahah , ottima questa, Infatti è meglio a questo punto che cambiano mestiere…….landini = mastro geppetto- Sbarra = pinocchio- Bombardieri = mangiafuoco – e se non riescono come falegnami, c’è sempre il teatrino dei burattini e loro hanno un futuro la .

    1. Magari Dome, magari potessero intervenire i sindacalisti francesi in questa tragedia che stiamo vivendo……metterebbero subito in chiaro la faccenda con questi illusionisti della politica, mettendoli con la forza con le spalle al muro e avremmo finalmente vittoria…..alla faccia di questi quattro burattini sindacalisti che ci ritroviamo ahinoi!

  26. Altro che partita a poker, mi sembra di assistere al tressette col morto, dove il morto è chiaramente il sindacato, perché non c’è stato alcun loro impegno , come dice Marino, ma solo indifferenza e pressapochismo , lontano anni luce dalla forza e tenacia dei sindacalisti francesi , che sono ancora per le strade, fino a quando non avranno piegato Macron- e allora cosa aspettarsi mercoledì 8 , se non il solito tavolo di tressette col morto , con risultato 0 e appuntamento al prossimo tavolo -qui è bella e pronta la proposta Utp che darebbe una svolta alle trattative fasulle che si rincorrono da mesi e che da tutte le soluzioni per abbandonare la fornero, che tanti danni ha fatto e tanti ne farà se non scendiamo in piazza decisi ed ad oltranza, sostituendoci alle deboli e vili sigle sindacali , che tutto dicono e tutto fanno , tranne che sfidare i potenti politici in una vera partita a poker, alzando la posta e giocandesela ad armi pari fino allo stremo delle forze- signori miei, non illudiamoci più di tanto, che tanto Landini e company usciranno di nuovo sbeffeggiati dall’incontro, Calderone e compagnia con il risolino beffardo, i sindacati invece col tono dimesso, tentando di farci credere che si sono battuti e noi un’altra volta con le pive nel sacco……ma quanto tempo ancora andrà avanti sta triste storia? Che sia Piazza, una volta per tutte….. anche gli anarchici ci stanno dando una lezione di coraggio e perseveranza……è arrivato il nostro momento ora…….fermiamoli prima che sia troppo tardi.

  27. Quindi la domanda è: se chi aspetta di andare in pensione deve, a sua volta, aspettare che altri lavoratori entrino nell’INPS in modo chi gli paghino la pensione e le liquidazione è quindi chiaro che l’INPS è un salvadanaio mezzo vuoto!!!! Non ci sono più i contributi che sono stati versati dai lavoratori!!!!!. Come se un cliente andasse in banca a sottoscrivere un investimento e, dopo dieci anni, la banca gli rispondesse che per riavere il suo investimento rivalutato avrebbe dovuto aspettare altri investitori per la restituzione del capitale. SAREBBE UNA TRUFFA!!!!! E difatti è una truffa perpretata dal nostro Stato Italiano con la complicità dei propri cittadini………E chi sono gli autori della truffa? Nè più nè meno tutti i partiti politici che negli anni si sono susseguiti in tutti i governi. Facevano delle belle promesse per compiacere i propri elettori promettendo a destra ed a sinistra con i soldi delle tasche degli ignari elettori. E gli elettori pensando che i soldi fossero saltati fuori magicamente dal nulla dal cilindro del prestigiatore di turno ringraziavano e osannavano il politico di turno come eroe della patria………Salvo accorgersi che il frutto del lavoro della propria vita aveva fatto la fine che si meritava per avere creduto alle lusinghe dei vari ammaliatori di turno. Complimenti popolo italiano.

    1. Buongiorno Andrea.

      Ipotetico colloquio tra amici che si ritroveranno qui sul sito nel 2025; quando, forse, ci torneremo di nuovo per parlare del voto e di pensioni e potremo ricordare e completare il seguente virgolettato e sposarlo con alcune promesse elettorali che si volevano realizzare.

      …”per effetto del sistema contributivo istituito nel 1996 il trend in discesa che ha determinato che l’importo medio nel 2020 fosse di 1.240 €, nel 2021 1.198 € e nel 2022 appunto 1.153 € e stiamo parlando di importi LORDI .”…

      Tutto chiaro Presidente … ci conferma che si è trattato solo di un equivoco, di un uso improprio dei due termini.
      Quando lei parlava di pensione MINIMA a 1.000 Euro in effetti intendeva 1.000 Euro di pensione MEDIA LORDA!

      Con Giovanni invece ricorderemo … quando accennavi che pensano ai fucili, ti seguivo e ti 👏, ma per il resto trovavo che … di semplice vi era solo leggere una curva dettata dalle cifre sopra riportate … e allora la ragione stava dalla parte di Andrea.
      Ci trovavamo per caso in una filiale bancaria che di nome faceva: TOM e di cognome faceva: PONZI?

      Che tragedia, purtroppo..

      Saluti

  28. Per me l’unica riforma possibile deve riguardare tutti. Una certa età oppure un certo periodo di contribuzione. Le quote, cioè questo più quello, riguardano pochi e penalizzano tanti.
    E la possibilità di uscire prima con delle penalizzazioni ragionevoli che non sconquassino i conti dell’INPS. Per una volta cerchiamo di fare una cosa che rispetti la Costituzione. Se accompagnate da serie politiche fiscali e del lavoro la vedo una cosa semplice da fare. Piuttosto che fare ancora pastrocchi discriminanti, meglio tenersi la Fornero con possibilità di uscita anticipata per tutti i “non occupabili”.

    1. Vediamo se questa volta si ricordano che L’Europa proibisce le discriminazioni di genere e non accetta che la legge tratti diversamente gli uomini dalle donne.
      Finora, come già segnalato più volte, i politici hanno ignorato che l’Europa ci ha aperto una procedura di infrazione, la 2013/4199 perché la legge fornero costringe i maschi a lavorare un anno in più …ma, come già detto…molti politici tirano in ballo l’Europa solo quando c’è da penalizzare i lavoratori …non certo quando bisogna risparmiare a molti un anno di lavoro !!!

      1. Caro Dome 61, a proposito di procedura d’infrazione sai cosa pensano i nostri politici? non di abbassare di 1 anno agli uomini, ma di alzare di 1 anno alle donne; così non c’è più disparità; a parte che l’incontro dell’8 parleranno di giovani e donne; per gli altri chissà quando; stendiamo un velo pietoso; saluti a te, al dott. Marino e ai gestori del sito

        1. E’ proprio così.

          Di soldi, dicono, che ve ne siano pochi, di dedito pubblico sappiamo che ve ne è troppo.
          I soldi da contributi non hanno nemmeno il tempo di finire nella “cassa comune” perché da li escono immediatamente.
          Pertanto se il rapporto lavoratori pensionati arriverà come da articolo a 1, come si può lontanamente immaginare che certe promesse o richieste possano essere mantenute nel tempo.

          Per questo ci dicono di affidarci alla finanza (lo ho fatto anche io col fondo di settore).
          Speriamo solo che quando si discute di passare da un sistema a ripartizione a un sistema a capitalizzazione, dando il TFR in gestione al mondo del privato perché con 1.000 Euro al mese lordi non si sopravvive.
          Non si finisca dalla padella alla brace come può capitare se poi ti ritrovi in uno SCHEMA di cui, il PONZI (Charles Ponzi) è stato il più noto; schema o concetto reiterato e aggiornato anche di recente, in tempi di crisi ripetute.

          Non diamo sempre colpa allo Stato; si tratta si avere uno Stato ben governato e, nel caso ci si debba affidare, in parte, a un sistema a capitalizzazione, si pretenda che vi siano regole non deregolamentazioni.

          Saluti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su