Riforma pensioni Proietti, esclusiva sui lavori gravosi

Pensioni 2023, news Proietti (Uil): serve opzione donna e doppio canale 62 anni o Quota 41

Nella giornata di ieri si é tenuto l’incontro tra Governo e sindacati, incontro che purtroppo, come ha fatto notare il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari é stato deludente e non ha portato a risposte concrete’, dello stesso parere Domenico Proietti, Segretario confederale della Uil, con cui ci siamo interfacciati stamane, che sostiene che ora sia il tempo di: passare dalle dichiarazioni ai fatti serve una vera flessibilità di accesso alla pensione e soprattutto sostiene, parlando del ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna, che “Non si possono cambiare le regole in corsa, perché non è di un gioco che si sta parlando ma della vita delle persone e dei cittadini“, Vediamo le interessanti dichiarazioni emerse in questa lunga e dettagliata intervista in esclusiva che Proietti ci ha gentilmente rilasciato.

Pensioni 2023, l’intervista esclusiva a Proietti post incontro Governo-sindacati

Pensionipertutti: Gentilissimo Proietti, ieri si é tenuto il tavolo tra Governo e sindacati aventi per oggetto ‘pensioni e giovani’, potete dirvi soddisfatti o le risposte continuano ad essere fumose?

Domenico Proietti (Uil):Diciamo che sul tema previdenziale e sugli interventi per riportare equità nel sistema ci aspettavamo delle risposte concrete dal Governo soprattutto se le aspettavano le donne, i giovani e tutte quelle persone che cercano una risposta per capire come andare in pensione.

Nel primo incontro tecnico il governo ha messo sul tavolo una prima intenzione di modificare la norma su Opzione donna, ma quello che è necessario è un ripristino della misura così come era prima della legge di bilancio. Quando si interviene su misure pensionistiche serve lungimiranza ed intelligenza, le persone, le lavoratrici in questo caso, programmano il resto della loro vita sulla base di regole note. Non si può quindi cambiare le regole in corsa, perché non è di un gioco che si sta parlando ma della vita delle persone e dei cittadini, per questo chiediamo degli interventi strutturali, stabili nel tempo e che riportino una diffusa flessibilità di accesso alla pensione“.

Pensionipertutti: Ma il Governo come ha concluso l’incontro, prenderà in considerazioni le vostre richieste, specie nei confronti delle donne e dell’uscita con doppio canale, quello anagrafico dai 62 anni o quello contributivo con quota 41 che proponete da tempo, ormai?

Domenico Proietti: “Il governo si è impegnato a modificare l’attuale norma e a darci risposta nelle prossime ore, nei prossimi giorni perché si stanno confrontando tra ministero del Lavoro e Mef. Come UIL saremo soddisfatti quando avremo risposte alle nostre richieste.

Bisogna passare dalle dichiarazioni ai fatti serve una vera flessibilità di accesso alla pensione intorno con il doppio canale anagrafico, ai 62 anni, o contributivo, con 41 anni di anzianità. Bisogna, poi, riconoscere le differenze oggettive e soggettive tra i lavoratori e tra le mansioni svolte rafforzando l’ape sociale e la norma sui lavori usuranti.

Pensioni 2023, ultime su giovani e pensioni in essere

Pensionipertutti: Invece su giovani e pensioni in essere si é aperto qualche spiraglio in sede di confronto?

Domenico Proietti:Per i giovani servono misure concrete da subito, non si può più procrastinare il varo di interventi correttivi sul sistema contributivo.

Infine, è necessario agire prontamente per sostenere le pensioni in essere. Pensionate e pensionati sono stati pesantemente penalizzati dal blocco della rivalutazione proprio quando avrebbero, invece, avuto bisogno di un concreto sostegno per contrastare l’incremento inflattivo al quale per definizione sono più esposti.

Un pacchetto di misure che affrontino concretamente e in modo multidimensionale il tema delle pensioni, misure concrete che agiscano lì dove serve per riportare piena equità sociale nel nostro sistema previdenziale“.

Ringraziamo per la solita disponibilità al confronto il segretario confederale della Uil e ricordiamo a chiunque intendesse riprendere le dichiarazioni che, trattandosi di esclusiva, si é tenuti a citare la fonte.

133 commenti su “Pensioni 2023, news Proietti (Uil): serve opzione donna e doppio canale 62 anni o Quota 41

  1. Ma quando emanate

    Il decreto attuativo per la quota 103..c’è gente che sta aspettando da gennaio per andarsene da lavoro. Con più di 41 anni…..

  2. Spero che tutti questi commenti arrivano alle orecchie dei sindacati e a chi in questo momento sta al governo infischiandosene delle lacrime e lamenti di noi popolo italiano che serve solo a tempo di ” VOTA E FAI VOTARE…” mah avete capito che vi stiamo implorando di mandarci in pensione a partire dai 62 in poi e lasciare a noi la decisione se accontentari della miseria che ci spetta!!!

  3. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. È stata una decisione vergognosa modificare o meglio stravolgere una norma come opzione donna. Nessun governo, persino la tanto crititicata ministro Fornero, si è permesso di stravolgere una legge a favore delle donne. Raccapricciante è che a modificare la norma opzione donna è stata proprio un ministro donna. Non trovo altre parole di disprezzo per definire quanto accaduto.

  4. Fate proprio sorridere sindacati per non dire piangere.

    La ministra del Lavoro, Calderone è stata chiarissima nelle intenzioni durante l’intervista:

    “Certamente anche il tema della flessibilità in uscita per alcune categorie di lavoratori, sottolinea, è sul tavolo”
    …..e qui ora si parla solo di alcune categorie !
    Alla domanda se ci sarà per tutti una flessibilità:

    “Non ho preclusioni all’interno del sistema contributivo – ha detto – a ragionare su una flessibilità allargata, più ampia di quella attuale. Tutto deve basarsi sulla necessità di dare risposte in termini di sostenibilità, non solo del sistema, anche di assegno pensionistico che si riceve.

    quindi ci si muove solo sul contributivo (tutto contributivo) e il fatto che caleranno molto gli assegni anche di lavoratori che hanno alle spalle 40 anni e oltre di attività, ora mettono nel dubbio la sostenibilità di chi prenderà quegli assegni ovviamente !

    Hanno già tutte le conclusioni confezionate per farvele arrivare a voi sindacati in barba ad ogni proposta giusta ed equa di 62 o 41 con il calcolo misto.
    Quei due valori , 62 41, sono murati sotto due metri di cemento anche da questi nuovi politici.
    Ditemi che mi sbaglio.

    1. ALESSANDRO Ti sbagli!.
      quei due valori potranno diventare realtà già nel 2038, quando non serviranno più a nessuno poichè il sistema di calcolo sarà solo contributivo – tradotto pensione da fame per tutti dopo 41 anni di lavoro – e per inciso sarà pure difficile collezionare 41 anni di contributi senza riscatti di periodi non coperti.
      Il calcolo è presto fatto, se una persona entra nel mondo del lavoro a 20 anni + 41 di contributi ecco che ne hai 61 ma sarà una mosca bianca…

    2. Hai ragione, quante chiacchiere e nessun risultato raggiunto sin qui.
      Quando basterebbe riunirsi ad un tavolo e decidere, sul principio dell’aspettativa di vita,l’aspetto più importante per chi se ne intende ,di dare la possibilita’ a tutti i lavoratori di andarsene in pensione a 65 anni.
      Lasciando in essere le altre forme di uscita dal lavoro già previste dal legislatore qualche anno fa,ovvero opzione donna,42 anni senza vincoli di eta’ ecc ecc.
      Tutto il resto sono solo chiacchiere o sogni che non potranno mai realizzarsi

      1. Concordo, a 65 anni si deve uscire , così come in altri paesi- siamo quelli più rovinati e con l’aspettativa di vita calata per tutti i morti covid, sarebbe giusto e logico farlo- ma con questi qui ci sta poco da ragionare, ci vorrebbe solo il bastone per farglielo capire.

  5. Il nostro è un Paese che affoga nei problemi irrisolti da decenni che nessun Governo di Centro Sx e Dx ha mai risolto, vedo una straordinaria continuità specialmente negli ultimi non solo a non risolvere un bel niente ma anzi a peggiorare le cose, ,il panorama politico questo è per cui è solo un’utopia prendersela con chi decide di non votare più ricordiamoci sempre come già detto che su quelle sedie dagli anni in cui è stata partorita la Fornero si sono seduti tutti con i risultati che vediamo .
    Vorrei a questo punto rivolgermi a quelli che hanno qualche anno sulle spalle che dovrebbero ricordarsi gli imponenti scioperi e i cortei che ne seguivano ( anni 70), ricordo in particolare quelli dei metalmeccanici con tanti diritti acquisiti lottando duramente , puntualmente persi negli ultimi anni nel silenzio generale ,concludo per non dilungarmi troppo ,purtroppo la realtà è questa se non si protesta non si ottiene nulla

    1. C’è una sola soluzione:
      – introdurre sbarramento al 25% così avrai solo 3 partiti.
      – leghiamo il compenso dei parlamentari allo stipendio base dell’operaio.
      – massimo 2 legislature poi si devono fermare per 5 anni
      – Togliamo tutti i privilegi superflui.
      – pene severe a chi fa cazzate, a chi sperpera denaro pubblico, a chi porta avanti dei lavori che poi non vengono realizzati.
      – pensionamento uguale per tutti politici compresi.

      Alternativa, diventiamo una succursale europea, guidati dal parlamento europeo.

      1. Buongiorno Gioacchino.
        Mi sono chiari i 6 elenchi puntati.
        Non così la conclusione finale ovvero se sia un augurio o un incubo.
        Saluti

  6. Sono un macellaio da 40 anni quando mi ci volete far uscire dalle celle frigorifere potrei rientrare nei lavori ultimamente approvati usuranti ma ci vuole 63 anni mi volete fare lavorare ancora vergognatevi

    1. No Antonio, non è così. Desiderano solo ritardarti la pensione, o meglio, se potessero, non te la darebbe per nulla.
      Siam messi bene, … proprio bene…
      Largo ai giovani..

  7. Mentre qua’ si chiacchiera inutilmente in Francia hanno bloccato tutto ecco dove sta la differenza. Buona Gionata a tutti

  8. Bastaaaaaaaa, ma perché complicarci la Vita con tutti sti Tavoli ed incontri che non risolvono mai Nulla. Mobilitazione ed i sindacati tirono fuori le palle abolizione immediata Legge Fornero e di tutte queste quote che finiscono sempre per svantaggiare chi vuol andare in pensione. Basta semplicemente senza paletti di consentire a Tutti di andare in Pensione a 62 anni con i propri contributi ognuno poi è libero di scegliere se continuare o meno. Quindi finiamola co ste trattative estenuanti che non portano mai a cose concrete!

    1. 62 anni? Magari ma e’ solo un miraggio!!
      Forse 64/65 anni e liberi di fermarsi o continuare.
      Ma traccheggiano anche su 64/65!!!

  9. Buongiorno La Legge Fornero non hanno nessuna intenzione di Toccarla,
    aggiungeranno qualche Flessibilità ma con Penali ,come dicono loro hanno tempo 5 anni per Fare Riforma Pensioni Figuratevi questi Politici (Bacia Banchi) se andranno contro L ‘Europa che continua a dire di lasciare la riforma cosi come

  10. Vi dico in breve la mia situazione. Sono infermiere, ho 38 anni di contributi e 63 di età. Con L100 sarei andato in pensione quest’anno…non essendo stata riproposta mi trovo e come me tanti nati nel ’60 a, essere addirittura catapultato a raggiungrre 42+10..!scandaloso che nessuno abbia obbiettato..!!!! La loro flessibilità sta nell’età non nei 41 di contributi… Con un lavoro come il mio dove di fanno rianimazioni, dosaggi, e farmaci endovena è mi domando:è accettabile che x loro unilaterale decisione io debba stare in corsia o in terapia intensiva fino alke soglie dei 67 anni..????? E i pazienti sarebbero tranquilli che le mie capacita fossero quelle di prima?? Certo al governanti e sindacati accondiscendenti di questo aspetto non interessa. Per loro oarlare di quote e anni è solo un esercizio tecnico economico di convenienza politica. Nessuno ci tutela piu, questo è oramai un dato di fatto.

    1. Anche io sono nella stessa situazione non ho fatto ambo secco né con quota 100 né 102 né 103 potrei andare con opzione donna con una pensione di 1080eu al mese dopo 38 anni di sacrifici con master corsi di aggiornamento ecc. ..vorrei incontrarli i ns amministratori all’età di 67 anni in corsia che meraviglia reperire un un accesso venoso 😄😄😄

    2. Magari, farle capire ai nostri capi di governo che gli infermieri con più di 60 anni possono sbagliare le terapie,e questo può succedere a qualcuno di loro se le terapie gliele fanno gli ultrà sessantenni

  11. Ma vi state domandando, come sto facendo io, purché ancora non c’è stato un commento di Landini e Sbarra sul fiasco del sindacato nell’incontro di lunedì, a parte Bombardieri che si è presentato ad Agorà- non solo non si presentano ai tavoli, così pare, ma nemmeno la Calderone si presenta, facendo capire a tutti noi che non siamo stupidi, che piano piano addirittura prendono le distanze da tutti i problemi e le nostre aspettative che per noi sono di vitale importanza, per la nostra vita e per la vita delle nostre famiglie, mentre per loro la riforma pensionistica è chiaro che è l’ultimo problema, e non poteva essere altrimenti, coi loro stipendi e i loro benefici sai quanto gliene frega del lavoratore – quindi , preso atto che i tavoli barzelletta non servono a nulla, preso atto che Calderone e sindacati stanno allontanando il problema, mandando allo scoperto i vari Ferrari, Sganga, Durigon etc, preso atto che all’orizzonte per noi ci sono solo nubi nere, non ci resta che indossare i gilet gialli, anzi direi gilet blu , e fare i francesi, sperando che qualcuno ci piloti, magari se qualche sindacato francese vuole mandare qualche ottimo sindacalista in aiuto, siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte…..basta che ci muoviamo ……dietro l’angolo ci sono solo tuoni e saette per noi tutti e dobbiamo prevenirle con tutte le forze che ci sono rimaste.

  12. Si parla di quota 41 dal periodo PRE COVID, quindi da circa 4 anni.

    Nel frattempo molti lavoratori hanno superato i 41 anni e vi è chi si è pensionato con la legge Fornero e chi presto lo farà.

    Quindi, a questo punto o non si tocca la legge Fornero o, in subordine, se proprio i conti dell’Istituto sono insostenibili (causa assistenzialismo a pioggia) portate la quota a 42 ACCORCIANDO la legge Fornero di 10 mesi ed ELIMINANDO il trimestre bianco.

    1. E poi se i conti INPS sono insostenibili iniziamo a tagliare anche gli altri conti insostenibili. L’equità è necessaria allo stato per essere di diritto altrimenti è persecutorio. Diversamente introdurre criteri di gestione più razionali che sarebbe ora.

    2. Perfettamente d’accordo. Dovrebbero fare qualcosa uguale per tutti, non riservata a pochi fortunati che rientrano nelle odiate quote. I soldi son pochi? ne prendiamo atto: via i 10 mesi + i tre di finestra (altra ingiustizia schifosa), e siam tutti un “poco” più felici e contenti

  13. Avanti con le chiacchere !!!
    Strappate le tessere sindacali , non andate più a votare , e scendiamo in strada con un organizzazione seria , mica sti 4 scappati di casa che ci pigliano per il culo .
    Un giorno le pagherete tutte !!!

      1. Sulla “Francia” però un chiarimento. Hanno iniziato con la rivoluzione francese a mostrare la loro capacità di andare in piazza. Tale capacità è stata utile per togliere l’assolutismo e non ci si sarebbe arrivati altrimenti. Per costruire la democrazia però sono serviti i pensieri politicamente razionali di chi da anni aveva iniziato a teorizzare, e successivamente gradualmente e per quanto possibile praticare, la separazione dei poteri, l’eguaglianza dei soggetti pubblici e privati davanti alla stesa legge, ecc. Molti principi sono incompiuti, altri richiedono manutenzione concettuale e dispositiva ma io ho paura che se gli italiani andassero in piazza in massa per protestare potrebbero anche far cadere la prassi corrente, ma per sostituirla con cosa? Sarebbero i sindacati ad esempio, o i partiti, altro esempio, capaci di guidare un cambiamento che da potenza in mutande del G4 ci porti a essere quello che le nostre potenzialità possono legittimamente farci auspicare? Mi astengo dall’elenco assai lungo e complesso quanto reale sulle cause delle mie perplessità che basti fare casino, quasi che ciò forzi le istituzioni necessariamente ad un ordine migliore, e personalmente credo di più nella pressione razionale che ad esempio si attua anche attraverso questo forum con i suoi articoli e le sue discussioni e la risonanza a proposte organiche e qualificate oltre a mostrare una diffusa capacità di approfondimento che nei palazzi è ritenuta molto più bassa. In sintesi, andiamo pure in piazza ma dietro a che proposte sostenibili e per ciò cogenti? I sindacati mi sembrano più che altro attendisti e le loro proposte non arrivano fino all’indicazione del finanziamento quindi non sono stringenti, sono compiacenti ma non almeno moralmente cogenti.

      2. Infatti Franco, bisogna almeno provarci, altrimenti proclamiamo la nostra resa al nemico…….e non mi sembra il caso….

        .mettiamo i gilet blu e andiamo allo scontro frontale.

  14. Io dico una cosa ai sindacati, il vero spreco dell’Italia sono loro tutti i politici che con gli stipendi d’oro che prendono, e pure i pensionati d’oro, altro che deficit si salverebbe, con i loro soldi in più che prendono l’economia sarebbe al massimo, come mai un operai che si alza x 40 anni alle 5 di mattina, a spaccarsi la schiena x otto ore al giorno prenderà di pensione poco più di mille euro, a differenza di loro onorevoli, parlamentari senatori a vita, che con 5 anni di legislatura seduti in poltrona a dormire prenderanno una pensione dai 5 ai 10mila euro al mese, sono loro che ci stanno facendo morire di fame, ditegli se si accontentano di 1500 euro al mese di stipendio, oppure una pensioncina di mille euro al mese, questo dovrebbero dire i sindacati, purtroppo il sindacato è sempre a sfavore del povero cittadino, sono loro che dovrebbero ridursi di almeno la metà dello stipendio, no il povero cittadino

    1. Hai ragione Però io penso che qualsiasi lavoro dopo 41 anni che lo fai sia pesante Io lavoro nel commercio sto in piedi tutto il giorno 10/12 ore lavoro il sabato e la domenica e festivi non viene calcolato come lavoro usurante tante troppe cose andrebbero cambiate Comunque qualsiasi governo molte chiacchiere e pochi fatti questo è vero

  15. Al momento di fare campagna elettorale sono tutti bravi a fare promesse, una volta che hanno la poltrona se ne sbattono del tutto i……… Quello che la prende sempre in…….. Sono sempre i cittadini che lavorano sudando x 8 ore al giorno e a spesso anche x 10 ore x un misero stipendio che non aumenta da più di 20anni

  16. Io dico una cosa ai sindacati, il vero spreco dell’Italia sono loro tutti i politici che con gli stipendi d’oro che prendono, e pure i pensionati d’oro, altro che deficit si salverebbe, con i loro soldi in più che prendono l’economia sarebbe al massimo, come mai un operai che si alza x 40 anni alle 5 di mattina, a spaccarsi la schiena x otto ore al giorno prenderà di pensione poco più di mille euro, a differenza di loro onorevoli, parlamentari senatori a vita, che con 5 anni di legislatura seduti in poltrona a dormire prenderanno una pensione dai 5 ai 10mila euro al mese, sono loro che ci stanno facendo morire di fame, ditegli se si accontentano di 1500 euro al mese di stipendio, oppure una pensioncina di mille euro al mese, questo dovrebbero dire i sindacati, purtroppo il sindacato è sempre a sfavore del povero cittadino, sono loro che rubano i soldi allo stato ( i parlamentari d’oro) ministri ecc ecc

  17. La mia richiesta per la redazione è che facciano un’intervista al ministro Calderone o in subordine al sig. Durigon, anche se a quest’ultimo non riesco a credere più, dopo le promesse elettorali…almeno parlando con il ministro si potrebbe capire dove porterà questo teatrino degli incontri governo-sindacati, che dovevano essere settimanali ma facilmente diventeranno uno al mese o uno al bimestre, e che finiscono sempre e solo con generiche promesse per gli incontri futuri .
    Se l’intenzione del governo è di non finanziare la riforma promessa per quest’anno lo dicano subito …se ben ricordo Salvini aveva parlato di copertura con i risparmi sugli abusi del reddito di cittadinanza …ora di questa idea non ne parla neanche Durigon , che per la verità ultimamente mi sembra che non parli quasi più riguardo a pensioni e riforma …

  18. Ma nessuno si lamenta del metodo calcolo contributivo, è una vergogna!!! Avremo delle pensioni da fame, anche chi guadagna discretamente, le pensioni saranno meno del 50% dello stipendio attuale, quindi fatevi due conti, il sindacato deve lottare per rivedere i coefficienti di trasformazione troppo penalizzanti per il calcolo contributivo, altro che discorsi di quota 41!!! Questi ti vogliono fare lavorare fino a 70 anni e basta, non faranno mai niente

    1. Caro Andrea, io ho fatto 41 anni di lavoro il 16/11/2022, andrò in pensione il 01/01/2024 all’età di 63 anni e mezzo, dopo esattamente 41 anni +10 mesi+ 3mesi (finestra)= 42 anni e un mese con il calcolo misto 14 anni di retributivo e 28 di contributivo. E non sono single ma sposata e madre di famiglia. Io al lavoro ci ho sempre tenuto, mi hanno insegnato così. Non ho dato retta a OD perché non sono una cittadina di serie B. Un caro saluto. Lilli Reolon

      1. visto che commentiamo ma poi alla fine non risolviamo nulla si potrebbe fare una bella manifestazione , dico io, in 2-3 posti e mi viene in mente venezia, milano, roma; sperando di non essere in 2 come l’altra volta a venezia (ottobre 2021);spargete la voce ; io la butto là; saluti ai gestori del sito

  19. Dottor Proietti giustamente lei evidenzia: “NON SI POSSONO CAMBIARE LE REGOLE IN CORSA, PERCHÈ NON È DI UN GIOCO CHE SI STA PARLANDO MA DELLE VITA DELLE PERSONE”. Per questa ragione dottor Proietti sia ben chiaro CHE NESSUNO PROVI A TOCCARE L’ ANTICIPATA della FORNERO!!! Molti di noi i 41 anni di lavoro li hanno già passati da parecchio tempo e fra pochissimo passeranno anche i 42 anni ! Dottor Proietti ABBIAMO GIÀ DATO !!! IN TUTTI QUESTI ANNI SIAMO STATI RIPETUTAMENTE MASSACRATI E DERUBATI CON LA VOSTRA “INDIFFERENZA e INESISTENZA” ! Ora però BASTA ! Fate quello che volete con la vostra richiesta di “vera flessibiltà” ma noi a un passo dall’ agogniato traguardo a questo punto vogliamo essere lasciati fuori da “finte concessioni” e altre ignobili “rapine di Stato” mimetizzate dalla parola “flessibilità ” !

  20. Avevo già programmato la mia pensione perché ho maturato i 58 a gennaio 2022 e 36 contributi, ma purtroppo mi sono svegliata una mattina di dicembre e leggo Opzione Donna stravolta..non è possibile che questo Governo di incapaci giochi con la vita delle donne , che alla soglia dei 60 anni ,vogliono godersi un pò di vita perché non sappiamo questa vita cosa ci riserverà.
    La mia speranza, è rimasta solo quella ormai,è che si ravvedano e che ritorni, MA AL PIÙ PRESTO,O.D. VECCHI REQUISITI.

    1. meglio se ti informi al riguardo questo governo con opzione donna non c’entra niente vai a vedere i tuoi amici comunisti che con Draghi la volevano togliere dal tutto inoltre opzione donna è una misura fatta da MARONI Lega nel lontano 2004 se non si sanno le cose meglio stare zitti

      1. Signor Nicola, la prego di considerare che in Italia non abbiamo nessun partito comunista e che quando c’era, mai è stato al governo. Qui ci sono stati i fascisti.
        Questa è la verità. E non sono ancora scomparsi. Non insulti nessuno. Non sia antistorico e viva questa realtà.
        La saluto. Lilli Reolon

    2. Buongiorno cara … esatto ….le do pienamente ragione ….tra pochi mesi compio i 59 e sempre tra 3mesi entro ormai nei 41anni …..stanca fisicamente e delusa nell’ anima.buonagiornata

  21. Questo governo ha tradito le 20.000 donne che stanno girando dentro ad un labirinto da mesi ormai. Opzione Donna non è una scelta facile visto che le donne ci rimettono, ma nella vita a volte bisogna fare delle scelte per non sprofondare, io licenziata nel 2021 da una piccola ditta dopo il covid, mi ritrovo senza lavoro e nessuno mi accetta perché “troppo vecchia”, mi rimaneva soltanto OD. Ma per questo governo la parola LICENZIATA evidentemente non è uguale per tutte le donne!!! Grazie per il vostro sostegno.

  22. Tutto questo non ha senso perché dobbiamo pagare noi donne del 64 lei dice che non è un gioco ma voi state giocando con la vita delle donne noi non siamo di serie b le promesse vanno mantenute siamo rimaste molto delluse specialmente con una presidente donna che dovrebbe capire di più io avevo appena raggiunto i miei requisiti che tra l’altro sono partime ci smenavo il 30%dell’assegno più di tante persone la decisione era la nostra li abbiamo versati i nostri contributi questa scelta mi ha tagliato le gambe è non sapere cosa fare della mia vita senza una riforma pensione anticipata soffro di fibromialgia quando potrò stare a casa ?devo lavorare con il bastone ingiustizia pura questa i soldi li spendete x cose inutili.

  23. Ho maturato il requisito contributivo per OD nel 2022 e ho sperato tanto che venisse rinnovata….dalla sera alla mattina hanno cambiato i requisiti. Adesso mi trovo ancora a far passare il 2023 senza sapere cosa decideranno di fare . Abbiamo un mistro del consiglio donna ministro del lavoro donna ma per le donne cosa han fatto?

    1. Buongiorno Tiziana, le donne che ha nominato sono il frutto del paternalismo e del maschilismo e non godono di nessuna autonomia, ma servono come specchietto per le allodole! Anselmi, Merlin, Bonino e tutte le partigiane queste sono ed erano donne e non burattine in mano ai maschi della destra e hanno portato avanti politiche serie per le donne per liberale dall’asservimento e dalla “casa” spesso luogo di violenza. (anche ora). Vede cosa anno fatto a OD , che già era penalizzante, ma così è irricevibile: non siamo galline. Tanto affetto a te e a tutte le donne che si sono divise tra casa e lavori sottopagati e senza speranza di carriera. E che non sono nemmeno considerate tra gli occupati ma ma insieme ai giovani (occupazione di risulta). Ti saluto con tanto affetto. Lilli Reolon

    2. ANCH’IO MI TROVO NELLA,STESSA SITUAZIONE, ma in questi giorni dall’INPS è arrivata una notizia per me incredibile! Risulta che ho 42 anni di contributi avendo anche 60 anni di età compiuti a Gennaio scorso. Per cui io avevo scelto opzione donna per ritirarmi dal lavoro e nel gennaio del 2021 potevo far domanda, senonché sia io che il patronato avevamo fatto un conto dei contributi che risultavano 35 al 2022, quindi l’anno precedente no pensai a far domanda. Ora sto aspettando che l’Inps risponda di nuovo alle mostre domande! Andrò cn opzione donna oppure con la legge Fornero? Boh…speriamo che alla fine del mese possa fare domanda di pensione senza dubbi, la scadenza è al 28 febbraio, c’è la farò, che Dio mi aiuti!!

  24. Solo due parole , ribadendo un concetto riportato nell’intervista….questi signori devono rendersi conto che stanno giocando con la vita delle persone che tra l’altro avevano ILLUSO in campagna elettorale..!! Ed è molto grave ! Dovrebbero immedesimarsi in una delle tante storie raccontate ….visto tra l’altro che abbiamo due donne al potere ….grazie

  25. Buonasera! Spero che il Governo Italiano pianifichi interventi strutturali a favore dei giovani, delle donne, di tutti i futuri pensionandi, e dia risposte concrete. Grazie mille a tutti!

    1. Cara Teodora, grazie per le parole piene di fiducia. Chissà de la sua fiducia è ben riposta, ma tu sei sempre gentile. Un caro saluto Lilli Reolon

  26. Buongiorno,
    scrivo in merito all’ultimo provvedimento assunto dal nuovo governo relativo alla nuova possibilità di andare in pensione con la cd quota 103 in particolare in riferimento al requisito dei 41 anni di contributi, che sembra essere l’unico requisito essenziale e necessario per andare in pensione, sia pure nel 2023 con 62 anni di età. Chiedo al riguardo, se i 41 anni di contributi sembrano essere la base per la nuova riforma delle pensione che mi auguro si faccia presto, un lavoratore che ha cominciato a lavorare a partire da 28 anni di età e di seguito, quando andrebbe in pensione a 70 anni e più? Non si parla infatti minimamente di stabilire un’età anagrafica massima e si parla solo della quota 41 per chi comincia a lavorare in età piu’ avanzata viene solo penalizzato e non considerato. Ritengo che sia na discrepanza assurda che manda in pensione gente meno meno anziana e mantiene al lavoro gente con maggiore età.
    Ringraziando per la disponibilità porgo cordiali saluti

    1. La quota 103 si riferisce ad un opzione aggiuntiva per la Pensione Anticipata, quella di Vecchiaia legata all’età con un minimo di 20 anni di contribuzione rimane comunque a 67 anni almeno fino al 2026.

    2. Maurizio sei andato fuori tema. Quando una persona ha lavorato 41 anni deve potersi ritirare, sia che abbia iniziato a 15 anni a lavorare o a 30 come nel tuo caso. Non possiamo chiedergli di lavorare ancora solo perchè non raggiunge i 60 anni di età. E non va penalizzato perchè ha iniziato a lavorare da giovane, mentre qualcun altro studiava e o gozzovigliava. Oggi purtroppo se vuoi andare in pensione devi lavorare 43 anni e un mese, ti pare normale? io ne ho le tasche piene, faccio 2 ore di strada tutti i giorni 8 ore estenuanti in fabbrica e per cosa? 1250 euro. E credimi dopo 42 anni ne ho proprio le ….. piene. Eta 60 ( un anno di lavoro perso per strada)
      Avanti i giovani…

      1. Ma, se devo essere onesto io il lavoro/gozzoviglia, lasciami sognare in un’ottica di giustizia, lo avrei reso riscattabile. Sarà che ai miei tempi qualcuno, certamente meritorio , “preferiva” la fabbrica creando così una disparità potenziale in termini di periodi contributivi.

      2. ti capisco rosario; una domanda: a che ora ti alzi la mattina? puoi in alternativa fare un pezzo con l’auto e usare i mezzi pubblici tipo corriere? e comunque l’hanno fatto apposta a mettere i paletti a questa quota 41; hanno detto: se allarghiamo ai 60 enni quanti potenziali? troppi, mettiamo un limite d’età; il loro scopo è legge fornero per quasi tutti; poi spero sempre che cambino idea ma la vedo dura; saluti a te e ai gestori del sito dimenticavo: io sono mattiniero, a volte vedo persone in bici che vanno a lavorare (i neri) ; ho sentito di 1 che tutte le mattine fa 20 km in bici per andare a lavorare ;

        1. Buongiorno Prof., mi alzo ogni mattina alle 5,45 – traffico permettendo ci impiego circa 35-40 minuti all’andata e un po’ di piu’ al ritorno. Purtroppo i servizi pubblici dalle mie parti sono pessimi, inoltre non risparmierei molto. Trent’anni fa circa mi sono fatto anch’io un bel periodo di bicicletta, ma oggi girare in bici è rischioso, specie dove non ci sono le ciclabili. In pensione ci vorrei arrivare in buona salute, fisico permettendo.
          Ciò detto auguro a tutti voi buona salute e un ringraziamento ai gestori del sito, il mio slogan..
          Spazio ai giovani…..

          1. benedetto, attenzione; dici che non risparmieresti molto? e invece risparmieresti ; ti spiego come: se tu raggiungi un punto dove c’è una corriera o un treno magari risparmi poco tempo ma risparmi in fatica perchè alla guida è una cosa, se l’autista è un altro è diverso; comunque tieni duro e forza saluti a te e ai gestori del sito

      3. Benedetto la penso esattamente come te stessa situazione mia basta e avanza dopo aver lavorato per più di quarant’anni largo ai giovani svecchiare le aziende e ricambio generazionale

      4. Hai ragione!
        Io 40 anni e 6 mesi a fine mese fatti e 61 anni al 3/5/2023.
        Lavoro in ufficio paga buona ma non ne posso più……
        Liberateciiiiiii!

        1. caro Don 62, neanche 61 anni? troppo giovane; neanche 41? troppo pochi; sarà dura l’anno prossimo ma mai dire mai; tra 2 anni sei vicino alla legge fornero; una domanda: se ti dicono: l’anno prossimo ma tutto contributivo cosa fai? bella domanda; rifletti su questo perchè è molto probabile; poi spero tanto di sbagliarmi; tieni duro, saluti a te e ai gestori del sito

      5. Esatto, dovrebbero essere i giovani a poter trovare facilmente lavoro, questo andrebbe incentivato! Non ha senso avere lavoratori ultrasessantenni,tra l’altro che hanno magari cominciato a lavorare giovanissimi, e ventenni a casa perché alle aziende non conviene assumere

    3. Il concetto che hai esposto è sbagliato. Se io sono un lavoratore precoce e imparo un mestiere, come meccanico, falegname, elettrista,muratore, gruista………a 16 anni, come si faceva una volta, dove vigeva l’apprendistato, ebbene, raggiungi la Legge Fornero tranquillamente a 58 anni!!!! Tu avresti il coraggio di prolungare la pensione ad un povero cristo che ha lavorato ininterrottamente 43 anni ed ha contribuito a sostenere il sistema previdenziale facendo un lavoro duro? E’ stata una sua scelta!!! Altri hanno fatto la scelta di studiare e fare l’Università col rischio di prolungare l’età pensionabile, magari stando in ufficio al caldo dietro un computer. Ma è stata una loro scelta!!!!! Nelle pensioni sono stati fatti tanti di quegli errori da parte dei politici creando delle profonde iniquità anche tra gli stessi pensionati. Ma a me sembra semplicemente ridicolo che un pensionato, solo per invidia, dica ad un’altro pensionato che non è certo stato sulla poltrona: tu sei un privilegiato!!!!! Sei il Baby pensionato dell’era moderna!!!! Ma scherziamo?E magari questo povero cristo ha perso anche il lavoro per fare il militare quando qualcuno, al giorno d’oggi, manco lo fa più!!!!

  27. Dobbiamo smetterla di improvvisarci tuttologi, economisti e politici … Dobbiamo approcciarci al problema in modo diverso. Se abbiamo accantonato 5 euro per le nostre pensioni, senza sperare di averli con gli interessi, ci devono ridare quanto abbiamo dato senza la regola del credito ai “novantenni accompagnati dai genitori”… Se è necessario affrontiamola alla francese maniera … Raccogliamo firme su charge.org … Scendiamo in piazza e smuoviamo l’inerzia tipica di noi italiani … Riportiamo il cervello nella giusta sede fuori dalla pancia…

    1. Bongiorno Guido, qui da noi molta gente (che ha cominciato da giovane senza studiare) non ha avuto tutti i contributi versati, perché allora non si tiene conto di questo e non si fa come in Svizzera dove tengono conto dei contributi e anche se non raggiungono il totale possibile. Qui a 67 se non hai 20 anni di contributi non prendi nemmeno la pensione sociale (abolita dalla Riforma Fornero). In quale paese civile le persone di 67 anni sono senza alcuna tutela e rischiano di non riuscire a pagare cibo, vestiti e bollette ad un’età che non lascia molto tempo per raggiungere i famosi 42/43 anni di lavoro? Perché prendersela con i più deboli? Un saluto cordiale Lilli Reolon

  28. Scendiamo in piazza uomini e donne! Non permettiamo che riaccada uno sciempio come quando passò la Fornero!
    Noi li abbiamo eletti ma non significa che ci si trincea dietro questo diritto non ascoltando più il popolo!

    1. Cara Gabriella, io questi non li ho votati ma pure se l’avessi fatto adesso mi darei le pacche sulla testa.
      Un caro saluto Lilli Reolon

    2. se aspettiamo i sindacati per scendere in piazza, hai voglia; visto che ci sono comitati fanno qualcosa oppure no? decidono qualcosa oppure no? saluti ai gestori del sito

    1. Caro Paolo, comunque la novità c’è: il prossimo incontro parleranno di giovani e donne mentre prima era donne e giovani; per farla breve avverrà il…………………………29 febbraio 2023……………………… ops (il giorno non esiste); possiamo solo dire che il velo non è più pietoso, peggio; saluti a te e ai gestori del sito

      1. Caro Paolo Prof, in Italia siamo così a) Uomini indice disoccupazione si calcola su
        di essi
        b) Donne e Giovani lavoro di risulta per
        persone non persone ma “minus habens”.

        Il PIL crescerebbe se alle donne fosse consentito di lavorare con stipendio pari a quello degli uomini in grande maggioranza e non in piccola percentuale. Io intanto veleggio per la pensione anticipata Fornero sperando di evitare pescecani, pirati e le opere dei nostri fini costituzionalisti al governo. Chiedo troppo?
        Un caro saluto. Lilli Reolon

        1. nella scuola gli stipendi non guardano se uomo o donna; fuori hai ragione tu; non chiedi troppo, io incrocio sempre le dita per te che non accada nulla di strano da qui al 1 gennaio 2024; un caro saluto a te e ai gestori del sito

          1. Ciao Paolo Prof, in generale i dipendenti pubblici sono trattati e trattati allo stesso modo, il problema lo hanno i dipendenti privati, probabilmente avrei dovuto indicarlo. Un caro saluto. Lilli Reolon

  29. E’ chiaro che non c’è la volontà politica, sia della sinistra che della destra, ad affrontare il problema di una seria riforma pensionistica, siamo stufi di essere presi in giro da tutti i governi, e questo si vede anche nella bassissima affluenza alle urne come nel Lazio e in Lombardia, i reali problemi dei cittadini vengono solo menzionati ma mai concretamente risolti, ma a ai politici l’importante è arrivare ad occupare il “seggiolone”; I francesi non saranno certo simpatici, ma gli va dato atto che quando scendono in piazza lo fanno con grandissima determinazione, al contrario di noi, ultimamente oltre tre milioni di francesi hanno dimostrato, mettendo a ferro e fuoco le città, seriamente contro la riforma previdenziale che prevede di alzare l’uscita dal mondo del lavoro da 62 a 64 anni, noi dopo oltre dieci anni della Fornero a 67 anni siamo capaci soltanto di lamentarci e basta, non capisco la semplice proposta, per ora, di portare l’uscita a 70 anni per i dipendenti pubblici, su base volontaria, mentre per chi vuole lasciare anticipatamente, con una vera flessibilità in uscita, anche solo con contributivo, e percependo una misera pensione in base ai contributi versati (e alle tasse pagate) non sia possibile; e poi non sono d’accordo sulla flessibilità a favore delle donne, per il semplice motivo che una donna che ha 60 anni si presume che abbia dei figli più che maggiorenni, e quindi non vedo dove sia il problema, è vero che la donna lavora anche, e di più, a casa, ma ci sono tantissimi uomini, come il sottoscritto, che sono single e che hanno gli stessi carichi di lavoro di una donna. Rassegniamoci, l’unica arma che abbiamo è quella di aumentare la percentuale di astensionismo in ogni tornata elettorale, devono essere ripagati per quello che ci danno in cambio.

    1. Personalmente capisco una scheda nulla e molto meno l’astensione ma tu mi convincerai sicuramente del contrario.
      I motivi sono due.
      1) il voto è un diritto conquistato a caro prezzo per condizionare in senso democratico la vita politica. E’ vero che il voto da solo non basta, ma deprimerlo totalmente potrebbe essere un buon elemento, sia pure in concorso, per una svolta antidemocratica, che per ora non si vede, o comunque per una gestione sempre meno democratica, e qui ognuno valuti l’attualità, cioè gli ultimi 70 anni, come crede. Le società in cui non si votava sono note e generalmente si stava molto peggio. Io penso che se non ti riconosci per nulla vota nullo ma vota. Gli autolesionismi ed il butto tutto all’aria non sono proteste efficaci anzi sono controproducenti.
      2) Se vogliamo dare segnali di malcontento, più che legittimo, basta considerare che i consensi dei partiti sono presentati in percentuale rispetto ai votanti, un indice sicuramente poco descrittivo ma utile ad attutire i disastri partecipativi come quello di domenica scorsa. Se con il 40% dei votanti vanti il 50% dei consensi con il 100% degli aventi diritto, con gli stessi votanti, vai al 20% dei consensi e per dei rappresentanti democratici è un problema altrimenti non spenderebbero tempo e denaro in propaganda. Comunque, con un indice così costruito, se tutti gli astenuti avessero votato, le percentuali dichiarabili sarebbero meno della metà e il segnale di protesta molto più forte.

      1. Vallo a spiegare a questi turisti della democrazia che non capiscono che l’astensione è un vantaggio per certi partiti. Se vuoi dare un segnale, voti contro e forse capiranno che hanno preso la direzione sbagliata. Questi invece si sono astenuti e le percentuali dei partiti sono rimaste invariate.

      2. Bravo Stefano. Ricordare la storia fa sempre bene, perché il voto é un diritto. Questi di scarsa memoria e legata a ragionamenti mistici (1=2=3) non si accorgono quando gli viene tolto il diritto al voto o il voto viene banalizzato. La maggioranza ha vinto con una percentuale maggiore rispetto alla percentuale degli astenuti. Il corpo elettorale è maggiore dei pochi votanti in Lazio e Lombardia. Ma questi si beano in illusioni false di maggioranze straordinarie quando il 60% degli aventi diritto è rimasto a casa. Ciao Lilli Reolon

    2. Come se interessasse a qualcuno la scarsissima affluenza alle urne! Se ne parla giusto il giorno dopo e poi chi si è visto si è visto.
      Chi non vota sbaglia sempre.
      Ci vuole una mobilitazione vera, con numeri alla francese!
      Tutte le promesse in tema pensionistico sono state disattese, a partire da opzione donna in giù.

  30. Sarebbe così semplice riformare in modo equo e sostenibile il sistema pensionistico.

    Usando la semplice aritmetica.

    Prendiamo la pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni con una aspettativa di vita media nazionale fissata nel 2022 a 82,4 anni.
    In questo caso INPS erogherà la pensione per un totale medio pari a 15,4.
    Ipotizzando la pensione annua media pari a 100 unità, significa che, complessivamente, saranno erogate 1540 unità di pensione.
    Volendo introdurre una flessibilità in uscita che vada incontro alle esigenze delle categorie sofferenti o svantaggiate, è sufficiente una semplice riduzione che permetta al sistema di restare in equilibrio.
    Sempre prendendo l’esempio sopra riportato ed ipotizzando di introdurre il pensionamento a 62 anni, sarebbe sufficiente suddividere le 1540 unità di pensione per 20 anni anzichè i 15,4 anni.
    Tutto ciò porterebbe la pensione annua a 77 unità invece di 100, pertanto con una penalizzazione del 23% nel caso del massimo anticipo pari a 5 anni.
    E questo sarebbe a costo zero per le casse dell’INPS.

    Se poi si prendesse in considerazione un giusto stanziamento dello Stato per una riforma pensionistica seria, invece delle varie Quote del c…o fino ad oggi implementate, ecco che quella penalizzazione del 23% potrebbe essere ridotta in base alle disponibilità finanziarie reali.

    Che dite…… è così difficile?

    1. Ma io sono sempre stato d’accordo anche se la penalizzazione mi sembra eccessiva. Sicuramente la mia pensione di 64enne sarebbe più alta del reddito di cittadinanza che prendo. E POI SONO ANNI CHE LO DICO: LA PENSIONE DEVE ESSERE UN FATTO FACOLTATIVO E VOLONTARIO. SE VAI PRIMA PRENDI DI MENO SE VAI DOPO PRENDI DI PIÙ.
      RIPETO CHE NON CI VUOLE EINSTEIN GALILEO GALILEI O LEONARDO DA VINCI.

      1. Facoltativo! Ognuno decida per conto suo. Posso decidere io se avere una pensione decurtata? Grazie della concessione. L’alternativa è il nulla.
        È difficile da capire?

    2. Sarebbe pure un vantaggio per le casse dell’INPS considerato la speranza di vita la realizza solo il 20% dei candidati e il conto si farebbe ex ante su una data presunta e non a consuntivo. Anche se io, che sono preoccupato per le casse dell’INPS, non lo sono fino a questo punto.

    3. vedo giuseppe 61 che sei bravo in matematica; c’è però un problema: la legge di riferimento è la fornero e tu sai quanti anni d’età ci vogliono e/o di contributi; per l’europa quella è la base; tu mi dirai : che cosa c’entra l’europa? c’entra:; ti dice: mantieni sotto controllo la spesa pubblica visto il debito italiano attuale; poi ti dice: vuoi i soldi del pnrr? te li do, non usarli per le pensioni altrimenti mi inc………. e i soldi non li vedi più (200 miliardi di euro); tutto questo discorso per dirti che faranno tutti provvedimenti , credo fino al 2026, per far andare in pensione non 4 gatti ma 1 gatto e mezzo; la prossima partita sarà sul fregare la parte retributiva della pensione, quella che tiene a galla la pensione; sui giovani dicono: fatevi la pensione integrativa, vi conviene; sulle donne dicono: vuoi andare in pensione a prima di 60 anni? ma se voi campate 3-4 anni più degli uomini volete andare a 59 quando l’uomo va a 62? oppure ti dicono: io ti lascio andare: non prima dei 62 anni e ti mangi la pensione integrativa; e se ne ho 61? puoi pure terminare ma non la attivi prima dei 62 anni compiuti; tutto chiaro giuseppe? poi magari succede qualcosa tipo proposta tridico e/o proposta utp e allora la cosa sarà migliore; spero tanto di sbagliarmi; saluti a te e ai gestori del sito

      1. La sig.ra Fornero ha sicuramente creato malcontento ad alcuni ma la sig.ra Fornero ha le idee chiare.I politici e sindacalisti più o meno navigati non hanno la minima idea di cosa si sta parlando.Quindi non andremo da nessuna parte.Marco

    1. Oltre le guerre Max, gli costeranno fior di milioni anche le malattie di tanti lavoratori anziani e non , per problemi di salute…… mica si può tirare avanti fino a 70 anni in perfetta salute – non ci fanno uscire e quindi si aspettino tante assenze dal lavoro- cari politici e menestrelli sindacalisti, vi conviene far uscire gli anziani e far entrare giovani forti ed in gamba, perché specialmente noi che ci avviciniamo ai 67 anni , ne abbiamo le palle piene di voi tutti e sacrifici non ne facciamo più…… perché non ne abbiamo più la forza!

  31. Bravo Sergio condivido pienamente.
    In piazza……. a protestare da soli perchè questi se ne stanno infischiando di noi che paghiamo le tasse e contributi da più di 40 anni.
    VERGOGNATEVI……………
    MUOVETE IL CULO……… VI PAGAVO PER QUESTO non per scaldare i tavoli.

  32. Siccome leggo tanti commenti sui sindacati e in particolare su Landini e la cgil volevo dire anch’io la mia, sono iscritto alla Fiom-Cgil e sono rsu nell’azienda dove lavoro: non nego che in questo paese ci sia un problema sindacale però ognuno si assuma le proprie responsabilità, che la Cisl sia da sempre asservita ai governi che si sono succeduti è un dato di fatto basta vedere tutti i contratti e gli accordi al ribasso firmati nel passato autonomamente per arrivare al presente ,piattaforma unitaria il governo non ti ascolta nemmeno e la cisl è soddisfatta e a dicembre si dissocia dallo sciopero indetto da Cgil e Uil.Io non nego che laCgil abbia fatto i suoi errori e che la Camusso sia stata un pessimo sgretario tant’è che si è arrivati allo scontro con la Fiom segretario Landini,il quale viene dalla fabbrica ed è sempre stato coerente e dalla parte dei lavoratori senza stare a guardare il colore del governo che c’era: in piazza contro i governi, Berlusconi ,Monti,Letta, cinque volte dal 2013 al 2015 contro le politiche del governo Renzi, nel 2014 a Roma con i lavoratori della AST di Terni a prendere le manganellate dalla polizia,io posso dire queste cose perchè c’ero, mi piacerebbe sapere dov’erano tutti quelli che sparano a zero, così come il16 dicembre scorso in piazza a Roma sciopero e manifestazione indetta daCgil e Uil. Tanti inneggiano alla Francia, ai sindacati francesi etc. vi è mai venuto in mente che noi non siamo purtoppo come il popolo francese e che anzi molto spesso non riusciamo nemmeno da essere un popolo? Saluti

    1. Concordo su tutto ciò che dici ma penso che due sigle sindacali siano più che sufficienti per rompere i tavoli…..invece non lo fanno, aspettano sempre il prossimo incontro .

      1. Purtroppo oggi quando s’indice uno sciopero bisogna pensarci non una ma cento volte, togliere una o più giornate a chi vive con un solo stipendio diventa pesante e si rischia che la gente non aderisca. Nel 2010 quando Berlusconi voleva togliere l’art.18 alla manifestazione a Roma eravamo tantissimi da tutta l’Italia si disse un milione di persone ma eravamo molte di più, da allora ho partecipato a tante altre manifestazioni ma purtoppo siamo sempre meno.Saluti

        1. Caro Francesco c, ha cominciato Berlusconi con lo stravolgimento dell’articolo18 e più in generale ha svuotato tutto lo Statuto dei Lavoratori.
          E adesso questi nuovi fini legislatori, perfetti nella conoscenza della Costituzione proseguono l’opera berlusconiana ,Berlusconi è capogruppo al Senato di FI ricorda, ed è completamente nelle mani della destra, e destra non vuol dire modernità e progresso, ma infilarsi nella vita privata dei cittadini e delle cittadine con norme liberticide, ma non delle condizioni del lavoro o dei morti sul lavoro, o delle pensioni. Ciao e grazie per quanto hai evidenziato. Lilli Reolon

    2. Scusa Francesco ma fare 5/6 manifestazioni in praticamente 11 anni di governi di sinistra non ha portato praticamente a nulla anzi lavoratori più poveri, precariato e legge Fornero che ormai è stata fatta da Monti quasi 12 anni fa. Non puoi trovarmi nessuna giustificazione al comportamento del sindacato che è stato pessimo e non ha inciso su nulla ma solamente subito tutte le decisioni dei vari governi tecnici e non.
      Ti ricordo che in Francia hanno messo a ferro e fuoco Parigi e altre città quando la benzina era aumentata di 15 centesimi al litro e non come da noi che ha superato i due euro, per le pensioni stanno facendo barricate e alla fine la spunteranno e solamente perché il governo Macron vuole aumentare di 2 anni l’età per i nuovi assunti. Quelli sono veri sindacati non i nostri e scusami tanto la colpa è anche di 10 anni di governo della sinistra senza mai aver vinto le elezioni dimmi qualcosa che hanno fatto per i lavoratori e o per i pensionati. PRATICAMENTE IL NULLA, Di sicuro non i aspetto che faccia adesso un governo di destra ma almeno i sindacati devono alzare i toni altrimenti meglio che spariscano tutti.

      1. Infatti Landini era in piazza a manifestare contro i governi di”sinistra” soprattutto Renzi e sono state più di 5/6 manifestazioni ,poi i risutati dipendono da tanti fattori:sindacati divisi,scarsa adesione agli scioperi e alle manifestazioni etc.nel 2010 Berlusconi che aveva un buon consenso dovette desistere sull’abolizione dell’art.18 perchè a Roma eravamo tantissimi,con Renzi non ci si è riusciti non perchè non si è andati in piazza ,anzi ci si è andati anche più volte,ma si era sempre di meno.Secondo te non sarebbe più semplice per Landini fare una conferenza stampa e indire uno sciopero generale con manifestazione a Roma,piuttosto che stare a prendere critiche e igiurie varie? il rischio poi sarebbe di ritrovarsi 4 gatti e perdere del tutto quel pò di credibilità che è rimasta nei confronti del governo.Saluti

        1. Ma quale credibilità allora mi stai dicendo che Landina sa che farebbe una brutta figura perché oltre a non ottenere nulla dal governo a pure paura di noi lavoratori o futuri pensionati perché non parteciperemo ad uno sciopero? Allora meglio che si dimetta e vada a fare altro…magari il politico come la Camusso. Mi dispiace Francesco non ci sono giustificazioni per come si comporta il Sindacato, anche Landini è bravo ad andare in TV ad alzare la voce dicendo noi faremo.. noi vogliamo…ma poi…il nulla. E guarda lo dico con rispetto perché ritengo Landini una persona valida ma bisogna tirar fuori le palleeeeee

          1. Io esprimo le mie idee con il massimo rispetto per quelle degli altri e non pretendo di avere ragione,secondo me se Landini avesse detto dopo l’ultimo incontro: ci stanno prendendo in giro adesso basta noi siamo per indire uno sciopero generale con una grande manifestazione a Roma da concordare con le altre sigle sindacali, sarebbe successo che la Cisl si sarebbe dissociata, avrebbe detto che in un momento difficile,ci vuole pazienza che il governo ha tanti problemi etc. laUil al 70%avrebbe seguito la Cisl (il passato insegna) e comunque ti saresti ritrovato ad essere contato e se non porti almeno 800 mila o più persone in piazza e che fanno casino , hai chiuso ,ai prossimi tavoli siederebbe solo la Cisl come è successo in passato.Saluti

      2. Stefano, mi spieghi perché il colore che andava per la maggiore nelle manifestazioni francesi del 2019 era giallo e oggi sembra essere il rosso!
        La benzina suppongo si a cara anche oggi.
        Saluti

      3. Caro Stefano da quando in qua Monti e Fornero sono di sinistra? Prego astenersi dal chiamare sinistra i governi di destra , centrodestra o di centro. Un po’ di onestà intellettuale ci vuole o no? Un saluto Lilli Reolon

    3. Si vabbè, Landini era combattivo quando era alla Fiom, ora non mi sembra proprio che sia un lottatore nei confronti di questi governanti feroci- a proposito, dopo l’incontro farsa di ieri, Landini non parla ? ha perso la voce ?

      1. Il 16 dicembre scorso Landini era a Roma contro la manovra di questo goerno che non affrontava nessun tema “sociale”dalle pensioni,alla sanità, alla scuola,al lavoro etc.

  33. “Piu che “atto di presenza ai tavoli sgangherati” come hai riportato, questi vanno per sedersi intorno a tavole “imbandite” a mangiare a scrocco sulla pelle dei lavoratori.
    Bruciate le tessere !!!

  34. Forse è meglio se facciamo una raccolta firme per chiedere di non fare nessuna riforma e lasciare la Fornero così com’è ! Questi sono capaci solo di peggiorare le cose, fermiamoli!

    1. No Attilio, lascia stare, non metter loro in testa qualcosa. Fanno già tanto danno questi incompetenti politicanti che si ispirano ad un modello di civiltà ,(così retrograda per i diritti umani e civili e che arricchisce solo i ricchi), che non vogliamo vivere!!!
      Un caro saluto Lilli Reolon

  35. Non dovrebbe essere difficile per il governo, si stabilisce un’età di pensionamento, vuoi andare prima, ti trattengo un tot %, vuoi andare dopo, ti aumento di pari passo. Tutto il resto lo deve fare la vita lavorativa personale. Buona giornata

    1. Sarebbe troppo semplice e giusto. Sono due anni che lo scrivo. Evidentemente l’Italia è diventata l’ ufficio complicazioni affari semplici.
      E intanto le povertà aumentano.

  36. Buongiorno a tutti, abbiamo sentito UIL, nessuna novità, solo parole “programmatiche” senza legami con la realtà: con nessun legame tra i lavoratori e le lavoratrici intesi come una spesa e divisi in ogni modo da leggi pensionistiche confuse . Certo non siamo in Francia, ma quanto in basso siamo caduti? Nessuno sente odore di bruciato? Vedrete cosa succederà in tutti i dannati tavoli ai quali parteciperanno sindacati dimezzati e politicanti di dubbia fama e di scarsa capacità politica.
    Un caro saluto a tutti. Lilli Reolon

  37. 41 per tutti è ragionevole. E se non si può fare 62 per tutti, abbiamo
    3 possibilità:
    – Dai 62 anni pensione ai disoccupati che altrimenti devi assistere con sussidi;
    – una graduale riduzione dei 67 anni, a cominciare dal 2024, magari con 65/66:
    – dai 64 anni con calcolo interamente contributivo, senza paletti che pone il demenziale Contributivo 63.
    L’ Europa ci ha già ammonito che, i sussidi alla povertà, e/o alla disoccupazione, sono doverosi e non possono essere smantellati.
    Aggiungo io, riformati di sicuro, in modo da evitare il lavoro nero. Si al lavoro di cittadinanza con obbligo di presenza e no al reddito di cittadinanza per i c.d. occupabili. Al di là delle mie proposte, se si ha la volontà politica, qualcosa, gradualmente si può fare.

      1. Infatti dell’Europa non mi piace quasi nulla. Non sei d’accordo per i sussidi alla povertà o disoccupazione o RDC – chiamali come vuoi – che hanno tutti i Paesi europei? Evidentemente mi sono spiegato male.

        1. E’ vero i sussidi o ammortizzatori o quel che è li hanno in tanti ma da altre parti funzionano e in alcuni casi è meglio non prenderli a conforto del proprio favore. L’organizzazione dell’RDC è unico in Europa per inefficienza basti dire che per sostenere 1 milione di poveri ( dato Banca d’Italia) viene erogato a 2,9 milioni di nuclei (sito gov.it) ed in assenza di centri per l’impiego efficienti trasformando così l’RDC in un parcheggio a lungo termine che, al pari delle pensioni di invalidità, trova particolari concentrazioni in alcune aree del paese ( la nota razzista non mi piace ma non è colpa mia se la distribuzione, con la complicità dello stato, non è geograficamente omogenea). Come detto altre volte sono favorevolissimo ad istituti di sostegno alla povertà ma di tipo marcatamente sussidiario, responsabilizzante ed a tempo determinato.

          1. Il problema vero sono i disoccupati in tarda età. O sistemi con un sussidio o gli dai una pensione anticipata. Propendo per la seconda ipotesi. Io prendo il reddito di cittadinanza dal 2021 E ti assicuro che è una miseria. Soprattutto per uno come me che in 37 anni ha pagato tante imposte e contributi. Il problema è che i controlli dovrebbero essere ante e non post.
            Il reddito di cittadinanza è una misura necessaria che peggio non potevano farla.

  38. Ecco ,immancabile e lo stavamo pure aspettando, il commento di Proietti che da mesi o meglio dire anni, dice sempre le stesse cose , pensando che qui c ‘è un esercito di fessi che aspetta con ansia le sue dichiarazioni- ma di che parla….ormai la proposta del sindacato , o per meglio dire la piattaforma , dei 62 di uscita o 41 per tutti , fa solo ridere, perchè questi non vogliono tirare fuori nemmeno 90 milioni per ripristinare OD , figuriamoci quanto se ne fregano della piattaforma sindacale- se il Sindacato ieri, come in altri incontri, avesse abbandonato il tavolo, proclamando lo stato di agitazione con date precise di discesa nelle piazze , allora si che Meloni e company se ne sarebbero fregati e ci sarebbero state buone possibilità di spuntarla- ma di che stiamo parlando…..questi qui vanno a fare atto di presenza ai tavoli sgangherati , giusto per far vedere che ci sono….. si vabbe’ ma mi chiedo a fare cosa…… ad ascoltare e a fare i segretari di riunione, per poi informarci di quanto è forte il governo…….si forte……ma perchè lor signori sindacalisti fanno i deboli apposta, per non stuzzicare l’esecutivo, per contropartite personali certe che ottengono- risultato ? noi rimaniamo con i nostri problemi a soffrire nel limbo e questi vanno avanti come bulldozer, infischiandosene dei sindacati, di noi, e di tutti, facendo il bello e cattivo tempo, tanto non siamo francesi e non abbiamo i cazzuti sindacalisti francesi a coprirci le spalle.

    1. “Piu che “atto di presenza ai tavoli sgangherati” come hai riportato, questi vanno per sedersi intorno a tavole “imbandite” a mangiare a scrocco sulla pelle dei lavoratori.
      Bruciate le tessere !!!

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