quanto incide la rivalutazione del 5.4%?

Pensioni 2023, Opzione donna Addio? si va verso Ape donna? Prime reazioni

Il Governo pare indirizzano a fare una misura ad hoc per le donne, ma non sembrerebbe al momento dell’idea di ripristinare opzione donna con i vecchi requisiti, come avevamo più volte detto l’attuale opzione donna assomiglia ad un ape sociale donna, ed ecco che ora l’esecutivo pare proprio studiare questa possibilità. Ne abbiamo parlato nei precedenti articoli, che vi invitiamo a leggere se ancora non vi é chiaro cosa s’intenda per ape donna, al momento invece abbiao raccolto le prime reazioni a caldo di alcuni lettori, sono emersi come sempre spunti di riflessione interessanti. Vi é chi é totalmente contrario, chi pur essendo contro l’ultimo rumors elenca anche le criticità della precedente opzione donna e chi invita a riflettere sul doppio carico di lavoro che pesa ancora sulle donne che, meriterebbe dunque, una qualche forma di tutela per potersi approcciare prima alla quiescenza. Di seguito i commenti raccolti, ringraziamo sempr ei nostri lettori, che lasciandoci le loro considerazioni e testimonianze ci permettono di poter acoltare la nostra ‘piazza’ virtuale:

Opzione donna addio definitivo? Si intravede ape donna

William:Addio ad OPZIONE DONNA . La nuova formula deriva da ape social ed è destinata a veramente poche donne perchè i paletti sono stringenti: il licenziamento ha al suo interno altri paletti per esempio l’azienda deve essere in crisi , ci deve essere la giusta causa oppure deve essere concordato . Il licenziamento concordato ha poi al suo interno altri paletti serve un accordo presso l’ispettorato del lavoro . Insomma paletti all’interno di paletti e il numero si riduce ulteriormente . Poi l’ape social si ottiene solo dopo la Naspi altro paletto . Ma c’è anche la carota oltre il bastone che non sarà un calcolo completamente contributivo . Peccato però che sia una falsa carota infatti ormai gli anni di retributivo si sono ridotti nel tempo infatti come risulta dal XXII rapporto INPS chi ha optato per opzione Donna ha subito all’inizio del provvedimento una perdita di circa il 25 % mentre negli ultimi anni la perdita era dell’8% circa per il ridursi della parte retributiva. Quindi chi ci governa sembra incompetente ma i conti li sanno fare molto bene quando hanno altre priorità. Aggiungo una nota finale prima o poi bisognerà che lo stato ammetta che il sistema attuale a ripartizione sta fallendo a causa della situazione economica/demografica attuale e occorre passare ad un sistema a capitalizzazione , certo in maniera progressiva egestito dallo stato, ma non vedo alternative

Barbara scrive decisamente amareggiata: “Quello che ormai è chiaro è che non ci sarà più l’opzione donna di prima ne tantomeno opzione tutti. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato scurdammoce ‘o passato“.

Pensioni 2023, Opzione donna: non é tutto oro ciò che luccica

Vi é anche chi come Giorgia, ne approfitta per far notare che comunque Opzione donna, a suo dire, già dall’origine non era equa e che faceva profonde distinzioni tra donne di Serie A, quelel che potevano rientrarci, e quelle di Serie B, che per svariate ragioni sono comunque rimaste al palo, sicché, fa intendere, forse una misura differente potrebbe anche andare bene, l’importante é che sia ‘giusta’, così Giorgia rivolgendosi ad un’altra nostra lettrice: “Mi scusi Tiziana ma citare Opzione Donna come esempio di giustizia sociale è un esempio che non regge. OD è nata già con una stortura e questo dall’agosto 2004 anno di approvazione. Tutte quelle donne che si trovano ad avere 35 anni di contributi sommati i tra lavoro privato e pubblico per poter accedere a OD devono pagare una ricongiunzione onerosa che in molti casi ammonta a decine di migliaia di euro (nel mio caso per 14 anni da commerciante a dipendente pubblica mi sono stati chiesti 39.500 euro) OD senza ricongiunzione onerosa è solo per alcune donne…e questa lei la definisce giustizia sociale?” Vi é da dire che su questo punto, così come sul riconoscimento del lavoro di cura ai fini previdenziali, l’amministratrice nonché fondatrice del Comitato Opzione donna si é sempre battuta, sebbene in questi anni purtroppo nulla sia cambiato.

Opzione donna ad oggi era comunque unica via d’uscita

Vi é chi come Anna M appunto fa notare come Opzione donna sebbene a molte potesse non piacere per il ricalcolo contributivo dell’assegno restava comunque un’opzione, una scelta, laddove il carico famigliare e di care pesa tutto o quasi sulle spalle delel donne, perché la parità do genere o il supporto esterni sono ancora lontani dall’essere nella bvita di tutte: “Sei una mosca bianca, io come molte donne che conosco, non hanno mariti come il tuo, sei fortunata, la stessa fortuna non tocca però a molte. Opzione Donna è una scelta, sacrificata ma deve rimanere una scelta, valida da 20 anni, chi dice il contrario vive in un contesto familiare facilitato. Punto.

Dello stesso parere Sonia che risponde ad un lettore che chiede le donne e gli uomini abbiano la stessa possibilità di accesso alla pensione anticipata considerando opzione donna discriminante per il sesso maschile: “Un semplice e non provocatorio consiglio ..esca dai sogni e scenda nella realtà.. In una famiglia media, con figli e genitori anziani, il 90% delle donne si trova a dover accudire prima i figli e poi i genitori/suoceri (forse la sua fa’ parte del 10%) continuando a lavorareriproponga il suo pensiero quando la tanto millantata parità non sarà più un’utopia tanto comoda al genere maschile..saluti.

Voi di che parere siete? fatecelo spaere, se vi va, nell’appositaz sezione commenti del sito.

31 commenti su “Pensioni 2023, Opzione donna Addio? si va verso Ape donna? Prime reazioni

  1. Io sono una delle tante esodate che sono stata dietro a mio fratello a mia madre mia figlia e mio marito oltre alle 40 ore settimanali di lavoro e 35 anni di contributi e sarei andata volentieri in pensione anche con una pensione misera perché sono stanca fisicamente e mentalmente, ma era una mia decisione se fermarmi o andare avanti, comunque non voterò più la Meloni.

  2. Buongiorno! Penso che il Governo Italiano ed il Parlamento, debbano ideare delle misure pensionistiche, che siano concretamente attuabili e che consentano a tutte le lavoratrici, di uscire dal mondo del lavoro più facilmente Grazie di cuore a tutti!

  3. Questi politici sono ridicoli? Siamo ridicoli noi che andiamo a votare pensando che ce ne siano di migliori. Sono TUTTI interessati soltanto a fare i propri calcoli per sistemarsi, noi siamo carne da macello e non vediamo l’ora di tornare alle urne.
    Un saluto a tutti ed un grazie ai gestori del sito

    1. Ho iniziato a manifestare nel ’74 (1974) da studente. Ho continuato nel 1979 da neolavoratore e proseguo ora da neo Pensionato 43.2 di contributi e 63 di età (la bellezza di quota 106!). Molti di voi saranno più giovani ed è certo che non sanno cosa sono state le manifestazioni del 1977/78 e cosa si rischiava.
      Ma dove eravate quando c’era da lottare contro l’abolizione della scala mobile, o da scioperare anche per un solo morto sul lavoro, da fischiare Lama, da fischiare Tentin e la” concertazione”…
      Mi dispiace dirvelo ma, per molti, i pensionati e i pensionandi sono dei rompicoglioni, malthusianamente “mangiatori a sbafo”, che però hanno il pregio lentamente ma regolarmente di sparire…quindi da sopportare solo un po’.

      Ma a tale proposito, basta con le lamentazioni a vuoto, basta col NON VOTO QUALUNQUISTICO; se solo vi foste sforzati un pochino (senza arrivare a immaginare rivoluzioni infattibili) se solo vi foste informati avreste visto che c’erano formazioni politiche (oggi non in parlamento)
      con programmi nettamente diversi in materia sociale, previdenziale , del lavoro , di guerra, di NATO, di libertà di cura, contro NWO…
      Almeno si poteva scegliere diversamente senza credere alle promesse dei soliti.
      Guardate che l’anno prossimo si rivota! GUARDATE cosa propongono in Grecia.
      Ho iniziato a scrivere su questo sito 5 anni fa e mi ero ripromesso di non farlo più. Poi però…
      Un saluto comunque ai gestori, ai “vecchi” Franco Giuseppe e Paolo prof.
      Una curiosità: Teodora Moira, sei un loop informatico o esisti davvero? Se si un saluto anche a te.

      1. Mi ricordo di te, eri quello che proponeva prima di scrivere di mettere l’età e i contributi se non vado errato. Non era una brutta idea.
        Mi fa piacere leggere che sei in pensione, noi siamo ancora qua a sperare su un anticipo della Fornero… Con la paura che la peggiorino pure!
        Buona vita da pensionato!
        Don62

        1. Grazie veramente.
          E attenti a farvi allettare da promettenti sirene o da frasi tipo “meglio qualcosa che nulla” : dopo 43,2 anni, e col sistema misto, senza più i ticket mensa, si va a perdere più
          del 20 % dello stipendio netto.
          Fatevi bene i calcoli!
          Un saluto a Don e a tutti gli altri. Continuerò a seguirvi e, avendo più tempo anche a lottare.

  4. 37 anni di contributi e col contributivo 800 €. La minima a 600 € a persone che hanno versato per 100 €. Vergognoso. Si dia quanto si merita, il resto si chiami assistenza a chi ne ha bisogno.

  5. OPZIONE DONNA è una soltanto….quella storica senza alcun paletto e quindi una scelta per TUTTE LE DONNE……..MELONI …DEVI RIPRISTINARLA COME AVEVI PROMESSO DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE ADDIRITTURA STRUTTURALE…..QUESTI VOTI CHE HAI PRESO DALLE DONNE CHE TI HANNO CREDUTO LI HAI PRESI MA RICORDATI CHE SONO VOTI RAGGIUNTI CON LA FALSITA’ NON SEI PIU’ CREDIBILE

  6. Finalmente un po’ di giustizia. Eravamo l’unico paese dell’Occidente a continuare a perpetrare un privilegio tanto assurdo e inaudito quanto del tutto anacronistico. Oltretutto assolutamente incostituzionale, in quanto basato su una palese discriminazione di genere. Un vero scandalo, oserei dire. Oggi come oggi, checche’ se ne dica, le donne lavorano tanto quanto gli uomini. Hanno le stesse carriere, sono in larga parte impiegate pubbliche e insegnanti, perciò col posto fisso e sicuro e per lo più senza mansioni faticose, diversamente dagli uomini, costretti a svolgere i lavori più pesanti e pericolosi. Viceversa, i mariti e padri moderni non sono più come quelli di una volta: fanno da mangiare, si occupano dei figli, aiutano i propri genitori e suoceri anziani. Se a ciò aggiungiamo che la donna vive mediamente 5 anni più dell’uomo, allora veramente abbiamo sfatato tutti i cliché’ che finora hanno consentito di perpetuare questo assurdo privilegio, cioè donne a riposo con soli 35 anni di servizio, uomini costretti ad accumulare ben 42 anni e 10 mesi di contributi per vedere l’agognata pensione, un vero sproposito.

  7. Ribadisco che bei Paesi progrediti i soldi che hai versato per la previdenza sono tuoi. Il fatto che manchino i fondi sono giustificazioni che non reggono. Bisogna vedere gli e/c individuali.
    Se poi vengono erogate pensioni senza copertura, ci deve provvedere l’ Erario. Infatti abbiamo l’evasione fiscale più alta del mondo. I pensionati e pensionandi pagano colpe che non sono loro. Dove è finito il Welfare? Dove è finita la Giustizia Sociale? Qui manca la Politica, quella con la P maiuscola.

  8. Ape donna è un paliativo per far digerire che si toglie l’opzione donna, così siamo tutti felici e contenti perchè si dirà che almeno l’ape donna se fatta.

  9. Quello che emerge è che al governo poco interessa la questione opzione donna. Ora ci sono donne che hanno molti più anni nel sistema contributivo e non c’è più da gaudagnare nella piccola parte retributiva da parte Inps. Perciò si metteranno più paletti e le si farà andare più tardi.

  10. Ogni giorno che passa dimostrano di essere oltre che incompetenti anche ignorati in tutto ciò che riguarda le regole più elementari.Comincio ad essere veramente preoccupato.Fac59

  11. Opzione donna, altra fregatura: mia moglie è riuscita (per poco) ad andare in pensione con opzione donna, dopo 37 anni di lavoro e per motivi di salute, con una pensione da “fame”. Una sorta di paghetta vergognosa, pari a 810 € al mese (circa come il RdC). Ditemi voi come si fa a vivere con quei soldi.
    NB* i parlamentari, non rinunciano ai loro vitalizi, non si abbassano lo stipendio e loro, NON vanno in pensione con la disumana legge fornero. “Ringraziamo” come sempre i sindacati

    1. vedi marco, poi dipende dal lavoro che faceva e tieni conto che essendo tutto contributivo quello è; adesso tua moglie pensi a riposarsi, alla salute; non pensare ai parlamentari e lascia perdere i sindacati; saluti a te e ai gestori del sito

    2. Vergognoso l’importo della pensione dopo aver versato 37 anni di contributi, a fare due conti sarebbe stato meglio lavorare in nero per 37 anni senza pagare tasse e avrebbe preso la pensione sociale di 600 euro. Veramento scandaloso…ma è la fine che faremo tutti noi prendere pensioni da fame.

  12. Spesso noto la difficoltà nell’afferrare la realtà del momento e la convinzione, da parte di non pochi, di avere la soluzione seppur formulata in assenza dei dati necessari a validarla; certamente illusi da promesse elettorali non mantenute.

    Se le soluzioni, come spesso accade, si pensano sulla base della condizione personale, condizionati forse dall’aver consumato tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, espulsi dal mondo del lavoro, o perché ingabbiati da regole che te ne impediscono l’abbandono, alla fine si resta solo in compagnia di un mare di rancore, di insulti e di intenzioni di non voto.

    Tutto questo nonostante il paese dedichi in media il 25% del PIL alla spesa sociale: pensioni, sanità e, in gran parte, in sostegni economici.
    Cosa non va, cosa non funziona e come vedere se aleggia solo uno spauracchio o se è la reale situazione dei conti che ci impedisce di essere sereni per il presente e per il futuro?

    Certamente lo scontro politico perenne a cui assistiamo tutte le sere sui media tra governo e opposizione, le accuse reciproche riguardo a qualsiasi argomento che qui è inutile elencare, accuse che vedo trasferirsi anche nei commenti su questo sito, sono solo lo specchio di quanto male siamo messi qui e in una Europa un tantino ipocrita, carica di propaganda, di suonatori di vuvuzela (tanto rumore e niente più).
    La saggezza popolare la riassumerebbe nel detto: fratelli coltelli.

  13. Quale reazione su Ape Donna ? Dopo aver letto l’articolo di oggi del FQ sulla Grecia, più che una reazione è una seria preoccupazione. Il governo di dx conservatore sta promulgando la nuova riforma del lavoro per i dipendenti pubblici tra cui insegnanti, medici, trasporto pubblico etc. : 13 ore di lavoro giornaliero e pensione a 74 anni. Forse non sarà per quest’anno ma per il prossimo sarà meglio che vi preparate al peggio. Il quasi default del paese provocato nel 2011 dal governo di dx italiano era solo l’antipasto, ora arriva il menù completo.

    1. Se mai avvenisse una cosa simile nel nostro Paese ( e non penso mai arriverà in quei termini) è meglio che anche tutti gli attuali pensionati si preparino ad una bella sforbiciata di euro al mese…proprio come è avvenuto in Grecia.
      Torneremo TUTTI ai tempi delle caverne perchè si fermerà tutto.

      1. Più ci si allaga ad EST e più concorrenza, per alcuni decenni, si subirà nelle retribuzioni dell’area occidentale storica.
        Non dice nulla lo scontro verbale di questi giorni tra Polonia-Ucraina sulle esportazioni dei prodotti agricoli (lascite perdere che debbano votare) andate al sodo, sono aree pensate per immensi investimenti (molti già in atto) … (ma fatti da chi?) negli enormi spazi agricoli disponibili e non solo.
        Intanto nei Paesi Bassi gli agricoltori sono incavolatissimi perchè vogliono riddurre loro le dimensioni degli allevamenti … dove si può pensare mai li sposteranno poi?
        Inflazione e nuova disoccupazione faranno il resto.
        E quando arrivasse la sforbiciata alla greca che ci diremo ancora: … colpa di Salvini, colpa dei sindacati degli anni 70, colpa dei baby boomer, colpa degli extra terrestri.

  14. “il diritto all’autodeterminazione dei popoli”… siamo sempre fermi lì … eterodiretti, perdiamo il nostro senso di comunità, perdiamo la dignità, la speranza stessa

  15. È UN OPZIONE E SE LA PRENDIAMO È PERCHÈ CI STA BENE COSI. MENTRE È STATO DA VIGLIACCHI METTERE IL SUPER PALETTO CATEGORIE PER NON FARE USCIRE 20.000 DONNE CON I DIRITTI MATURATI GIÀ NEL 2022.ORA RIPETONO CON APE SONO DEI FARABUTTI E LO RIPETO FARABUTTI E VIGLIACCHI

    1. Infatti la Costituzione se la mettono sotto i piedi e nessuno dice niente- l’ultima poi è da brividi……sembrerebbe che in futuro l’INPS punirà chi vive più a lungo, riducendo la pensione…. roba da matti e roba da galera- ma come …..una persona che magari arriva a novant’anni e ha bisogno di cure ,medicinali e badante, gli riduciamo la pensione? E noi speriamo che tolgono i paletti alla quota 103? Questi sono capaci di mandare gli squadroni della morte casa x casa per eliminare i più vecchi, per passare pian piano ai pensionati meno vecchi e così via- solo la rivoluzione ci potrà salvare da questa dittatura.

  16. Una guerra tra poveri, ed è esattamente quello che vogliono!
    Ogni giorno ribadiscono che soldi non ce ne sono per cui faranno le solite cose che accontentano pochi fortunati dei vari ambo secchi e scontentano la moltitudini.
    Entro un mese abbondante sapremo chi saranno i fortunati vincitori delle quote e pastrocchi vari!

  17. Sarebbe incredibile, aumentare improvvisamente di alcuni anni il lavoro alle donne senza alcuna gradualità e con una pensione di importo bassissimo, al limite della sopravvivenza. Il governo perderebbe di colpo il voto di molte donne ma anche dei loro mariti e dei loro figli. Speriamo che applichino questi criteri restrittivi anche a loro, deputati e senatori, che dopo pochi anni di lavoro (per molti lavoro davvero poco faticoso) maturano pensioni a vita di importo rilevante. Perdono credibilità.

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