Pensioni 2023, Opzione donna e proroga altre misure: ultime news post Nadef
Il consiglio dei ministri ieri sera ha approvato il documento di economia e finanza, la Nadef, che pone le basi per la legge di bilancio. La Meloni si è detta contro gli sprechi del passato, e sui social, ha sentenziato: “Tutte le risorse disponibili, 14 miliardi circa, saranno destinate a sostenere redditi più bassi, tagliare le tasse ed aiutare le famiglie”. Sebbene vi siano 31 provvedimenti collegati alla legge di bilancio indicati nella Nadef, tra cui “interventi in materia di pensioni e politiche per il lavoro e per il contrasto alla povertà’ , al momento non sembrano esserci riferimenti specifici di alcun tipo, e le risorse parrebbero poche per poter confidare in grandi stravolgimenti, anche se le ultime dichiarazioni della Calderone, prima della Nadef, sembravano aprire almeno ancora d un confronto con le parti sociali proprio in tema di pensioni, si sa che l’irrisolto ad oggi in campo previdenziale resta la proroga della quota 103 e il ripristino dell’opzione donna vecchi requisiti, entrambe le misure parrebbero stando agli ultimi rumors andare in direzioni differenti e più stringenti.
Pensioni 2023, Calderone apre alle parti sociali
La ministra del Lavoro, Calderone, a margine di un convegno promosso dalla Cisl a Roma, prima dell’approvazione della Nadef si era detta ottimista su misure da prorogare per il 2023 anche in ambito previdenziale, asserendo: “ Sono tempi in cui la prudenza è l’elemento che deve caratterizzare il nostro agire. Mi rincuora il fatto che la presidente Meloni ha più volte detto che le risorse verranno messe sul lavoro e l’impegno del ministero è quello di riconfermare le misure del 2023 anche in termini di riduzione del cuneo contributivo a favore dei lavoratori dipendenti e poi gli interventi per i frange benefit e la gestione delle politiche di welfare delle aziende quindi la possibilità di agire sulla tassazione agevolata dei premi di risultato. Abbiamo tante cose da fare anche sul fronte delle pensioni, attendiamo quelle che sono i dati che verranno divulgati, sulla base di quelli poi faremo le nostre considerazioni”
Per poi aggiungere, come batte l’Ansa, : “ Aspettiamo di chiudere i dati della Nadef e poi certamente ci sarà un altro incontro con le parti sociali, ovviamente terranno conto dei vincoli di bilancio e della disponibilità di risorse”.
Ora i dati ci sono non resta che aspettare la convocazione da parte del Ministro per le parti sociali al fine di capire quale sarà la direzione del Governo: proroga quota 103 con incentivi per chi resta? Pensione part time? Ape donna al posto di Ape sociale o come da ultimi rumors post approvazione Nadef, fonte RaiNews24: “valutano le risorse per ridurre il requisito anagrafico a 58 anni, ora previsto solo per le lavoratrici con almeno due figli (il requisito pieno di 60 anni diminuisce di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni)”.
Pensioni 2023, post Nadef: dichiarazioni a ‘caldo’ di Armiliato, CODS
Nel mentre abbiamo sentito Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del CODS, che ci dice riferendosi alla Nadef: “ Dal Comunicato pubblicato dal CdM ieri, dopo il varo della NaDEF e che trovate nella sua versione integrale al link, questi gli interventi previsti dal disegno di legge di bilancio che il Governo intende presentare:
▪️conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024;
prima fase della riforma fiscale;
▪️sostegno alle famiglie e alla genitorialità;
▪️prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità;
▪️conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR;
rifinanziamento delle politiche invariate.
Per ora il capitolo pensioni non viene menzionato, fermo restando che sappiamo esserci un “tesoretto” di cui il governo dispone generato dal minor utilizzo di “Quota 103”, rispetto alla stima effettuata dal Governo nella LdB2023.
L’orientamento, stando ai Rumors di Palazzo, sarebbe quello di utilizzare questo ammontare residuo per confermare la norma pensionistica che lo ha prodotto, oltre che a proporre un incentivo per coloro che, anziché pensionarsi anticipatamente, decidano di restare al lavoro.
Parrebbe altresì certa anche la proroga dell’Ape sociale ma le poche risorse a disposizione non consentirebbero una ulteriore estensione della platea dei beneficiari come era stato fino ad oggi ipotizzato mentre, per quanto all’istituto dell’Opzione Donna, stanti sempre le voci che circolano nei corridoi dei Palazzi, al momento non vi é alcuna conferma in nessun senso. Insomma: siamo ancora in alto mare…..che peraltro risulta molto ma molto agitato“.
Ringraziato Orietta per il confronto a ‘caldo’ e vi chiediamo una vostra percezione circa il futuro previdenziale, a vostro avviso cosa si farà concretamente?
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Unica alternativa a quanto già in vigore: QUOTA 103 SI’ MA A QUOTE APERTE TIPO 62+41 – 63+40 – 61+42 ETC.
Il Governo continua a mettere paletti creando discriminazioni ingiuste ed ingiustificate. Tutte dobbiamo avere gli stessi diritti e doveri, indipendentemente dal lavoro, dai figli o dai requisiti, assurdi, presi in considerazione. Ritornare ai vecchi requisiti di opzione donna sarebbe una vera dimostrazione di quanto Meloni, in primis, ha promesso e sbandierato. Ma evidentemente per il Presidente non siamo tutte uguali. È una vergogna inaudita.
Siamo rane ormai tutte bollite … che non si sono accorte che hanno alcuni seri problemi?
Il debito pubblico.
La migrazione incontrollata.
L’Ucraina.
L’inflazione.
Il costo delle materie prime alle stelle.
Mentre non abbiamo:
L’Europa.dei popoli.
La Moneta Sovrana.
Il corretto rapporto lavoratori/pensionati.
Per questo e altro non avremo una riforma pensione che mitighera’ la Fornero.
Inutile dare la colpa alle mancate promesse quando chi è stato al governo prima non la ha mai neppure vagamente immaginata.
E anche qui, nei diversi commenti, siamo la esatta copia dei nostri politicanti che vediamo scontrarsi tutte le sere in TV.
Il mercato ci ha ormai cucinato a puntino e ora, come nel 2011, si appresta a divorarci.
Buonasera purtroppo questo Governo Meloni in campagna elettorale ha promesso il rinnovo Di Opzione Donna e molte donne ci hanno creduto invece quando è arrivata all’anno nuovo e con la legge di bilancio dovevano riapprovarla hanno messo dei criteri di uscita inaccessibili. Le sembra giusto che noi donne dopo una vita lavorativa pesante fatta di rinuncia e di doppio lavoro perché oltre alla famiglia lavoro magari dobbiamo occuparci di genitori magari disabili adesso che abbiamo raggiunto l’età e i contributi versati ci tolgano l’unica possibilità di andare in pensione. Che poi sia conveniente o meno questa è una scelta ma ormai siamo vecchie e piene di acciacchi non ce la facciamo più. Il NOSTRO è un Urlo disperato ma questi Governanti non ci ascoltano perché per loro non contiamo nulla.
Almeno quota 103 senza penalizzazione FATELA!!! I Sindacati che ci stanno a fare? Ovviamente anche opzione donna senza penalizzare! Ma cosa volete penalizzare la gente che ha lavorato per 40 anni? Penalizzatevi voi che guadagnate 14.000 euro al mese! Quante promesse avevate fatto in campagna elettorale? Almeno sul lato pensionistico siate coerenti! Altrimenti fate veramente una figura meschina!
Completamente d’accordo!
Direi figura di m… altro che meschina!
È fiato sprecato, questi sono peggio del diavolo e non ammettono mai le loro colpe…..tanti proclami e tanta fuffa – la loro parola è uguale a – 0 – l’importante è che si riempiono le tasche , gli altri possono morire.
il centrodestra governerà per altri 20 anni per mancanza di concorrenza!
Ma invece di penalizzare sempre noi xche non si frugano un po’ nelle loro tasche altro che soldi verrebbero fuori forza fateli uscire questi soldi e mandateci in pensione povere donne che come me sono arrivate ad un passo all’opzione donne e hanno visto sfumarela possibilità di fare la nonna a tempo pieno e mandare i giovani al lavoro levate questi palettianzi paloni una volta x tutte cercate i soldi dove sono porca miseria xche ci sono eccome se ci sono
Quando in una famiglia si anno problemi di soldi tra le priorità c’è efficentare la spesa, tutta la spesa. Non sto a fare l’elenco, che è noto a tutti, ma in Italia gli sprechi e le mancate entrate intoccabili appunto non si toccano. In più la responsabilità del deficit monstre è costantemente della spesa welfare e non di chi non sa spendere. In Europa abbiamo stati con welfare migliore del nostro e deficit di circa metà. E questo per i nostri soloni non dice nulla mostrando la nullità delle loro capacità.
Io sono stanca di aspettare le promesse che hanno detto è ora di rispondere a noi donne del 64 Ed a tutti OPZIONE DONNA DEVE RIMANERE COME L’ORIGINALE SE NON VA IN PORTO HO DECISO BASTA VOTARE.
Mi spiace doverle dire che non solo Lei sogna.
Forse non le è chiaro il momento e la lotta politica che sta montando in Europa.
Si rischia un nuovo 2011 e se dovesse accadere nemmeno la anticipata si riuscirà a vedere pur usando il binocolo.
E chissà se in quel caso il popolo darà un segno di vita o accetterà tutto come se niente fosse o quasi… Io penso più la seconda che la prima
Ormai le scelte che vengono fatte sono dettate solamente da criteri economici . Dal 2004 al 2020 OD ha rappresentato un risparmio per INPS perchè il ricalcolo contributivo faceva perdere alle donne che sceglievano l’opzione un 30 % e inoltre uscivano ad età bassa con coefficiente di trasformazione basso . Quindi anche calcolando una vita residua di 25 anni , l’INPS risparmiava . Il 2020 andava in pareggio , ma dal 2021 OD per l’INP S rappresenta un costo infatti venendo a mancare nel tempo la trasformazione della parte retributiva OD diventa una perdita nei 25 anni di vita residua media. Quindi ecco spiegata la trasformazione di opzione donna in qualcosa di simile all’ape sociale con una riduzione del 95 % delle aventi diritto con i paletti esistenti . Tutte le scelte del governo attuale e del governi precedenti derivano dal disastro Debito pubblico / PIL che inizia negli anni 80 o anche prima . Se pensiamo ad una famiglia come esempio e il PIL sono gli stipendi e il Debito Pubblico sono le spese allora la famiglia cercherebbe per tirare avanti e arrivare al 27 ( si diceva una volta ) o di aumentare gli stipendi o di calare le spese . Se non ci si riesce allora la famiglia va in banca prende un prestito ma poi deve pagare gli interessi e quindi lavorare sempre di più o avere meno spese ma c’è un limite che lo stato chiama default . Lo stato è messo allo stesso modo di una famiglia , Il PIL non aumenta le spese crescono e così pure gli interessi quindi si abbattono tutte le spese possibili , e stavolta è toccato ad Opzione Donna poi toccherà alla quota 103 nel 2024 oppure al retributivo …. chi lo sa ? p.s. Prima che si arrivi a tassare le macchine automatiche per fare aumentare le entrate a mio parere passano 50 anni se va bene, ma ci sono altre soluzioni sia sul fronte delle entrate che delle uscite ma ci vuole coraggio e applicare soluzioni che non portano voti … anzi . Grazie ai gestori del sito .
Perfetta disamina WilliamW, le famiglie normali questo fanno, ma le famiglie dei politici sembrano più ” la famigghia”, con il leader-boss, il vice leader di mandamento e gli eletti-picciotti. Una scala gerarchica conosciuta in certi ambienti esportata nelle istituzioni.
Egregi signori, dopo un’anno di governo Meloni/Salvini, questo è solo l’inizio, dopo i condoni agli evasori fiscali, la non riforma di quota 41, promessa in campagna elettorale ed i plastici del Ponte sullo stretto, ripresi e rispolverati da Salvini, dallo sgabuzzino di Bruno Vespa, vedrete che il prossimo passo saranno la Fla Tax e l’Autonomia Differenziata e saremo a posto!!! altro che riforma delle pensioni e quota 41 per la quale non ci saranno mai risorse!! Che schifo, che vergogna!!!
Mi auguro che, questo mio commento, pur non contenendo frasi offensive, non venga cestinato come spesso avviene. Saluti Ai gestori del sito.
Cari Italiani non so se ce ne rendiamo conto ma questi politici hanno promesso e adesso non mantengono ma non solo, secondo me stanno cercando uno stratagemma per peggiorare addirittura la legge Monti-Fornero ci vogliono morti prima della pensione. I fondi dei nostri contributi previdenziali vengono dirottati verso altri obbiettivi vedi fornitura armi in Ucraina, ripristino dei vitalizi dei politici, ecc. mi chiedo come in altre nazioni vedi Francia la gente è in grado di organizzarsi e protestare farsi sentire mentre qui in Italia tutti zitti e pipa e allora o ci svegliamo o ci riducono a polpette. Si potrebbe incominciare con l’indizione di uno sciopero generale nel prossimo mese di ottobre. RIFORMA DELLE PENSIONI STRUTTURALE SUBITO ripristino opzione donna e Q.103 senza alcun paletto.
E i sindacati? Muti! pocarirari!
Ma a chi lo diciamo Giuseppe…… a Landini, Bombardieri e Sbarra? Sai quanto se ne fregano di indire lo sciopero generale- e pure se fosse , alla Meloni fai il solletico…. ormai è chiaro che sono tutti prostrati alle sue volontà e non si mettono contro……. il trio sindacale presto arriverà in parlamento e quindi……..
Anche oggi niente e solo parole .
Io sono un magazziniere
Le quote sono inique, per pochi, e non certo per i poveri. Premiano gli impiegati statali con carriere cristalline.
Spt dirigenti…
Fine della democrazia.inizio dittatura cocomero.
Sia noi pensionandi che il governo…siamo alla canna del gas!…Soprattutto noi, purtroppo!!
Le file alle mense dei poveri aumentano. Gli italiani sono in disgrazia e paghiamo la spesa ad Ucraini e immigrati. NO COMMENT.
Se volessero fare una riforma INPS a costo zero, o quasi, che riguarda tutti potrebbero farla anche subito. Incompetenti e in malafede!
Credo che sarà proprio il requisito anagrafico insieme a tutti gli altri paletti a far sparire dalle speranze e dalla realtà la concezione di O.D. che avevamo. La stanno smantellando pezzo x pezzo fino alla sparizione. Tutto questo è evidente.
Cara Barbara, è tanto triste pensare che ad affossare Opzione Donna siano Meloni e Calderone le più “illuminate” donne figlie del patriarcato e funzionali alla più retrograda mentalità che comunque discrimina sempre le donne e le vuole inquadrare in un sorpassato modello. Un caro saluto.
Lilli Reolon
Buongiorno.Sono sempre più convinto che non faranno nulla.Ribadisco:governo di incapaci e ignoranti giuridicamente e politicamente.Fac59
Caro Marco, hai visto la farsa della firma su un manifesto del patto antinflazione: mi sembrano bambini con le intenzioni. Non ho più parole!!
Lilli Reolon
Sceneggiata alla Berlusconi…
Caro Marco, altro che sceneggiate, Berlusconi con la sua azione politica ha iniziato un’alleanza con il suo partito in posizione di forza che si è poi trasformata in una posizione sempre più debole ed ha portato a questo disastro con FI che arranca debolmente ,ma assicura che terrà la barra al centro con scarsissimi risultati e il governo è sempre più a trazione Lega e FdI, con i risultati che abbiamo sotto gli occhi. Lilli Reolon
Concordo Marco, questi assassini faranno solo spargimenti di sangue e noi sotto i pesanti colpi del duo Meloni Calderone….. soccomberemo senza opporre resistenza- questa è la triste realtà .
Buongiorno, Opzione donna vanno tolti i paletti rimessa come nel 2022 al massimo alzare l’età a 60 anni compresa la finestra, altrimenti diventano 61anni .perché anche prima dicevano che andavi con 58 anni ma non era così perché con la finestra di 12 mesi avevi 59 anni. Poi io ho 40 anni di contributi e 59 anni ( ma per il governo
sono giovane) fra il lavoro ,famiglia, genitori da seguire sono stanca e vorrei poter scegliere di stare a casa e e lasciare il posto ai giovani. Mi sembra che 40 anni di lavoro sono tanti, e visto che in campagna elettorale hanno promesso Opzione donna devono mantenere la promessa
Noi Italiani siamo come i bambini di Pompei che inizialmente giocavano con le pietre pomice. Sta arrivando la tempesta perfetta e nessuno se ne rende conto.
Esatto Giorgio, dietro l’angolo c’è la trappola perfetta direi che ci porterà a rimpiangere l’attuale fornero, quindi poche chiacchiere…. o si scende in piazza o si soccombe…. quando lo capiamo che questi dittatori ci vogliono morti!
Governo di ebetini e bugiardi,
Opzione tutti e quota 103 senza paletti.
Governo di truffaldini, aggiungerei Giovanni, perché nella Nasdef si parla di almeno 14 miliardi messi in campo , ma sicuramente si arriverà ad una trentina…… ed è mai possibile che non ci siano 500 milioni per almeno concedere a chi ne ha bisogno e la prende a volo l’opzione Tridico, che tutto sommato è poca roba rispetto ad una quota 103 senza pali e paletti, ma che darebbe una boccata d’ossigeno a chi non ne può più, per salute cagionevole, per problemi familiari, per sfinimento dopo anni e anni di lavoro- ma che dire ….. questi luridi sanguinari sono completamente insensibili e godono al pensiero di tenere incatenati migliaia e migliaia di lavoratori, al punto che possiamo paragonare la nostra situazione ad una vera e propria colonia penale, dove siamo costretti a scontare una pena che non meritiamo e non ci aspettavamo……… e tutto questo perché questi scellerati non mettono nel piatto 500 milioni- vergognatevi governanti da quattro soldi e vergognatevi sindacalisti pietosi….. per tutto il male che ci state facendo!
Bisogna premiare le donne e soprattutto le mamme!!
Ho 61 aa e 40 di contributi, sono caregiver ma non posso permettermi di andare in pensione con Opzione Donna, soprattutto avendo raggiunto ormai i 40 aa di contributi. Neppure quota 103 può venirmi incontro in quanto come statale dovrei lavorare 41 aa e 6 mesi x cui dopo 7 mesi sarei in pensione con l’anticipata della Fornero, ovvero 42 e un mese (delle finestre non se ne parla mai, eppure esistono eccome).
Buonasera,perché non date l opportunità di andare in pensione a 61 anni con ape sociale..noi donne siamo stanche….
Non solo voi donne.
Riportare il requisito anagrafico a 58anni perché di contributi ne abbiamo già versati tanti e non ce la facciamo più!! Pensate ad esempio ai caregiver, ma com è possibile chiedere un ulteriore sacrificio a chi è allo stremo delle forze, ma non si vergognano? Vanno evitati gli sprechi per trovare le risorse, le pensioni sono un Diritto!!!
Opzione donna per tutte le donne!!!!
Condivido!
Opzione donna per tutte le donne.
Togliete le limitazioni delle tre categorie, i requisiti dei figli e al limite, alzate l’età a 60/61anni.
Opzione tutti per tutti!
Quest’anno c’è stato un minor utilizzo di Quota 103 vincolata dai 62 anni e 41 di contributi rispetto a quello preventivato.
Quindi perché non rendere strutturale una quota 103 senza paletti?
Certo è che alle prossime elezioni europee i lavoratori si ricorderanno delle promesse non mantenute dall’attuale governo…
Personalmente penso che si ricorderanno anche dei proclami dei sindacati nello scorso anno …e dei risultati ottenuti in materia di previdenza …
Poche risorse? E i fondi stanziati per armi e sostegno ad Ucraina? Governo italiano sveglia,prima gli italiani…e basta appoggio a BCE con questi continui rialzi dei tassi… Governo,devi cavalcare il nazionalismo e il sovranismo della campagna elettorale, altrimenti a casa.
E quindi voteranno per …
Continuo a non comprendere perché il governo non faccia niente per le licenziate. È fuori da ogni logica! Hanno creato una situazione gravissima e discriminante. Altro che non ci sono soldi…
Cara Nelly, cosa vuole che contino le donne licenziate, non possono stare a casa e comportarsi come le brave donne di una volta? Questo ,in sintesi mi sembra il modo di pensare del ruolo delle donne nella “loro società”: subalternità e discriminazione perché la donna è l’angelo del focolare!!!
Un caro saluto. Lilli Reolon
Come ha detto il buon Giambruno, il compagno della NON sposata: ” Avete voluto nascere donne ? Allora ve la siete cercata, se stavate davanti al focolare OD non vi serviva”.
Cara Nelly, cosa vuole che contino le donne licenziate, non possono stare a casa e comportarsi come le brave donne di una volta? Questo ,in sintesi mi sembra il modo di pensare del ruolo delle donne nella “loro società”: subalternità e discriminazione perché la donna è l’angelo del focolare!!!
Un caro saluto. Lilli Reolon per i gestori del sito Non è un duplicato
Il problema su OpzioneDonna sono i vari ” paletti”,fosse solo l’ età!
Giusto devono eliminare i paletti nuovi requisiti ripristinare Op donna com èra prima di mettere tutti questi impedimenti
Non c’è molto da aggiungere. Quello che stanno facendo farà capire a molti elettori la cattiva gestione della loro politica, nulla per il sociale, i soldi preferiscono indirizzarli altrove e questo è un dato di fatto. Ci penseremo molto bene durante le europee.
Buona sera.
Giampiero, oggi ascoltavo un intervento a radio radicale e parlando di cifre riferite a interessi sul debito pubblico per l’anno 2023 dicevano: Italia 80 miliardi, Francia 50 miliardi, Germania 20 miliardi.
Per il prossimo anno quello italiano salirà a 100 miliardi
Per cui temo che qualsiasi sarà il partito a cui lei deciderà di dare o non dare il suo voto alla prossime elezioni europee nulla cambierà, se non in peggio per il votante italiano certamente non per il votato europeo.
Io non guardo nel mio giardino…dico che opzione donna è un opzione per la donna per mettersi a riposo dal lavoro per patologie di vario tipo ,per aiutare la famiglia e i figli , perché non ha più un lavoro per motivi vari e non importa licenziata o dimissionaria per disperazione! È un opzione della donna che non raggiungerà mai i 41 anni. È per tutte le donne che liberamente scelgono accettando il contributivo.
Perché è così difficile capirlo? Perché pasticciare con ape rosa quando ape sociale già esiste? Perché bisogna essere invalide o avere invalidi a casa quando per loro possono esserci o magari già ci sono canali social diversi?
Buona sera.
Alcune certezze non le comprendo e la ragione sta nell’esperienza di questo ultimo decennio quando nella società dove lavorava la mia consorte ho visto tutte le donne pensionarsi attraverso l’anticipata, nessuna con opzione donna e con una età variabile dai 59 ai 63 anni.
Come mai?
Caro wal, la ragione è semplice: anche opzione donna ante 2023scontava il tutto contributivo; la cifra era bassa; qualcuna aderiva potendo essere supportata da altre entrate del consorte; quest’anno il ragionamento è stato diverso: anche se vieni penalizzata del 30% non ti mando in pensione a quell’età perchè comunque la pensione te la devo dare e non voglio dartela a meno di 60 anni; ieri leggevo dati istat: calo demografico potentissimo pur con entrate di stranieri; invece di usare la ricetta del dott. Perfetto usano un’altra ricetta: tenere la gente a lavorare più possibile; saluti a te e ai gestori del sito
Buon giorno Paolo.
Concordo con la tua affermazione “supportata da altre entrate del consorte” ma ti preciso che tutte coloro che ho portato ad esempio lo erano. Ora poiché più passa il tempo più pesa il contributivo questo dovrebbe far presupporre il contrario, ovvero che più donne – che disponessero del lavoro – guardando al futuro incerto dovrebbero pensare di raggiungere la anticipata ( io lo chiamo mettere fieno in cascina).
Ma pare che raggiunta la età non avanzata dei 58 anni (vista la carriera continuativa) alcune ritengano di averne a sufficienza.
E questo, visto nell’ottica chiaritaci innumerevoli volte da Perfetto si scontra con la stessa sopravvivenza del sistema – leggi rapporto pensionati lavoratori –
Saluti
capisco il tuo ragionamento ma ti pongo dei quesiti: qualcuna non ne può più a 58 anni? il problema è che per chi comanda non te lo puoi permettere salvo che tu decida di non avere nulla; se vuoi qualcosa devi tenere duro e andare avanti; tutto qua; anche nel caso mio mi hanno permesso di terminare (non a 58 anni, a 62 compiuti) ma lo stato non mi dà nulla; la pensione ufficiale , con l’aria che tira, sarà nel 2027 e non nei primi mesi dell’anno, speriamo negli ultimi; o , come già detto da me tante volte, devi essere in quelle situazioni estreme di opzione donna del 2023; saluti a te e ai gestori del sito
Caro Paolo Prof, ogni giorno se ne sente una nuova dai nostri governanti, e mai che fosse una novità della quale si capisca l’utilità per chi aspetta la pensione. Mi sbaglio?
Un caro saluto Lilli Reolon
cara lilli, hai perfettamente ragione; stringi stringi non vogliono mandare in pensione la gente; per loro esiste praticamente solo la legge Fornero e anche anche; però se hai iniziato presto non si accontentano neanche di questo; poveri noi; saluti a te e ai gestori del sito
Mi piacerebbe sapere quali sono questi canali social e perché non riesco a usufruirne a 61 aa e con 40 aa di contributi, mi può aiutare lei visto che li conosce? Perché io non li conosco.
Cara Eugenia, si rivolga ad un patronato, le sapranno dare le informazioni che la interessano. Mi auguro di essere stata utile. Un caro saluto Lilli Reolon
La realtà è che si crea questo pasticcio per far sparire pian piano dalle speranze e dalla realtà O.D. così nessuno se ne accorgerà e ne darà più peso.
Rimanendo ferma sul fatto che Opzione Donna dovrebbe essere ripristinata come era perché appunto un’opzione non un obbligo, credo che le Donne licenziate siano comunque tutte uguali con o senza tavolo di crisi che è una possibilità data solo alle grandi aziende. In Italia esistono più piccole e medie realtà quindi tante, come me, non hanno potuto usufruire di questa opzione, pur avendo comunque i requisiti in regola, ma sono comunque senza un reddito e senza la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro data l’età (59 anni).
Ritengo sia una grande discriminazione al pari del numero dei figli.
La limitazione del 74% di invalidità non dovrebbe essere incluso in Opzione Donna ma bensì avere un iter apposito perché come tale va trattato.
Ricordiamo ai nostri politici che tutte noi Donne abbiamo lavorato sia in casa che fuori e che nessuno ci ha mai riconosciuto il lavoro di cura.
Se scegliamo di rinunciare al 30% della nostra pensione abbiamo, sicuramente, tutte le nostre buone ragioni che per la maggior parte sono, comunque, per dedicarci ad accudire qualcuno senza doverci giustificare.
#opzionedonna è un nostro diritto che comunque abbiamo pagato con il doppio della fatica di un uomo.
Stessa situazione. Brava Donatella
Hai riassunto in modo impeccabile questa benedetta OPZIONE che migliaia di donne stanno chiedendo di ripristinare senza discriminazioni di alcun genere! È già penalizzante l’importo della pensione che andremo a prendere perché devono rincarare con paletti assurdi!!!???
Giustissimo noi Donne siamo state tradite da questo Governo Meloni che con criteri inaccessibili di uscita non ci permette la scelta di pensionati con Opzione Donna. Preciso dai dati INPS che la detrazione sull’importo di questa pensione non è più del 30 per cento ma dell’8 per cento. Per questo il Governo non ci dà più la possibilità di quiescenza perché non gli conviene. Ma noi donne i soldi li abbiamo versati e sono ben 35 anni ed è giusto riavere quello che ONESTAMENTE ABBIAMO VERSATO. FACILE CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA perché fa comodo così ma per Avere I Nostri voti ed essere al GOVERNO ADESSO AVETE AVUTO BISOGNO DEI NOSTRI VOTI. PROMESSE TRADITE
Cara Giovanna, non ho avuto l’impressione che il governo Meloni, con tutta la sua prosopopea potesse portare a qualcosa di valido per chi aspetta la pensione. Ed ecco il risultato: OD praticamente affossata, quota 103 che favorisce i più giovani (62 anni) e sfavorisce i più anziani, che trattamento per tutti donne e uomini! Tanti saluti. Lilli Reolon
Buonasera purtroppo questo Governo Meloni in campagna elettorale ha promesso il rinnovo Di Opzione Donna e molte donne ci hanno creduto invece quando è arrivata all’anno nuovo e con la legge di bilancio dovevano riapprovarla hanno messo dei criteri di uscita inaccessibili. Le sembra giusto che noi donne dopo una vita lavorativa pesante fatta di rinuncia e di doppio lavoro perché oltre alla famiglia lavoro magari dobbiamo occuparci di genitori magari disabili adesso che abbiamo raggiunto l’età e i contributi versati ci tolgano l’unica possibilità di andare in pensione. Che poi sia conveniente o meno questa è una scelta ma ormai siamo vecchie e piene di acciacchi non ce la facciamo più. Il NOSTRO è un Urlo disperato ma questi Governanti non ci ascoltano perché per loro non contiamo nulla.
donatella, per la situazione tua mi pare che esista la naspi ma non me ne intendo ; chiedi a un patronato; per il resto sarà sempre peggio e speriamo in bene; saluti a te e ia gestori del sito
Buonasera io ho 61 anni da compiere a dicembre e 34 anni di contributi non ho figli svolgo lavoro gravoso quando potrò accedere all’ape?
Buonasera, stando alle ultime notizie, per quanto riguarda OD stanno valutando l’ipotesi di rimuovere il requisito anagrafico per allargare la platea. Ma valutare di prendere in considerazione anche le donne lincenziate da tutte le aziende e non soltanto da quelle che hanno aperto un tavolo di crisi?? Anche questo sarebbe un paletto da rimuovere in quanto discriminatorio. Una donna licenziata è licenziata. Per quanto mi riguarda ho 59 anni con 37 anni e 3 mesi di contributi, una figlia e licenziata a luglio 2023. Attualmente in NASPI.
Credo che ognuna di noi abbia un motivo di censura importante per la sconvolgente riforma di opzione donna. Ma a monte di tutto, emerge l’errore assoluto che ha commesso il governo Meloni nel prevedere i tre requisiti ( quelli uguali ad ape sociale, per intenderci) condizionando gravemente l’accesso all’istituto O D.
Questo perché la ratio della legge Maroni , ben nota alla nostra Orietta Armiliato, tutelava l’anticipo pensionistico a favore della Donna in senso lato: operaia, dirigente , medico , commessa … la Donna che a 58 anni anagrafici e 35 di lavoro sulle spalle poteva optare per il collocamento a riposo, in cambio di un trattamento previdenziale inferiore di almeno il 28/30 per cento rispetto alla normale pensione di anzianità, e per tutto il resto della vita . Lo capiscono i nostri politici cosa significa ? Essere Donna non vuol dire soltanto assistere il congiunto disabile ( attività che personalmente ho svolto per mia madre dai 36 ai 44 anni, ma adesso non conta) , essere invalida al 74% ( neanche se ti ammali di cancro e sopravvivi) o licenziata da azienda con tavolo di crisi ( e se non c’è il tavolo di crisi e sei licenziata ?) . Questa è una mortificazione dell’essere femminile frutto dell’ottusità maschile retriva ( che si chiede “ e perché non opzione uomo?”) e della diversa impostazione delle attuali giovani donne , che magari ci governano, che non hanno dominante cultura della gestione della casa, dei genitori anziani, dei figli , del lavoro quotidiano , quello che quando rientri e ti ritrovi tutto da fare ti fa sentir male … E non cambia se sei operaia o dirigente d’azienda , la Donna gestisce tutti i ruoli che la vita le richiede. Scusate, ma a che serve Ape donna a 61 anni, clone di Ape sociale ? Oppure il contentino dei 58 anni alle non mamme ( è stata una trovata abominevole quella dei figli) per adire opzione donna con tutti i limiti che abbiamo detto ? Sarebbe accettabile e politicamente corretta soltanto una riforma che abolisca i tre requisiti, per restituire dignità alle Donne e riportare l’istituto OD nell’accezione originaria, perpetrata con fondate motivazioni sino al governo Draghi . Ce lo auguriamo !
Niente da aggiungere, la pinocchia si sta rimangiando tutto assieme al bugiardo matricolati felpato .
Quindi un operaio agricolo o un muratore deve per forza di cose morire sul posto di lavoro per ricevere la meritata pensione.
Paese allo sfascio ….
Da quello che ho letto in giro per le pensioni parrebbe esserci un budget di circa un miliardo di euro, e si parla appunto come da articolo, di rinnovo quota 103, Ape sociale ma non allargata, e opzione donna, su quest’ultima non sono chiari gli intendimenti, perlomeno negli articoli che ho letto io.
Vedremo!