Pensioni 2023, opzione donna: ultime novità dall’On.le Braga (PD), modifiche inaccettabili

Opzione donna, non si arresta il pressing delle donne iscritte al Comitato Opzione donna social, che dalla loro continuano ininterrottamente a scrivere ad onorevoli dell’opposizione, ai sindacalisti e ai membri del Governo affinché l’attenzione si tenga alta sul ripristino dei requisiti di opzione donna. Daniela Marini, membro del CODS, dalla sua ha scritto un’email al capogruppo PD alla Camera dei deputati l’On.le Chiara Briga che non si é sottratta al confronto, di seguito pubblichiamo la risposta dell’onorevole che spiega quale é ad oggi il punto della situazione e come il PD intende portare avanta la battaglia al fianco delle donne.

Pensioni 2023, opzione donna, Braga: modifiche inaccettabili

Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del CODS, ringraziando l’amica Daniela per aver scritto in autonomia ed aver in rappresentanza delle donne chiesto lumi all’onorevole, scrive sulla pagina ufficiale del CODS, prima di postare la risposta ottenuta, al fine di permettere ad ogni donna di visionare lo stato dell’arte della misura ad oggi senza alimentare aspettative: “Nulla di più di quello che ben sappiamo da mesi ma, ovviamente, tenere sempre alta l’attenzione sul fatto inoppugnabile che #questanonéopzionedonna, e mi riferisco a ciò che oggi troviamo al capito OD nel nostro ordinamento previdenziale, é più che mai necessario.

Grazie per continuare a portare avanti l’istanza, con determinazione e fermezza.

Così L’onorevole: “Gentile Daniela, la ringrazio per il suo messaggio di cui condivido anche alcune considerazioni. Per entrare più nel dettaglio sulla questione “Opzione Donna”: la miopia del Governo Meloni nel modificare “Opzione Donna” e la conseguente riduzione delle risorse stanziate per sostenere tale misura sono chiare: da 110 milioni di euro a poco più di 20 nell’ultima manovra di bilancio.

Opzione donna, On.le Braga: da 110 mil di euro a 20 mila, salto indietro inaccettabile

Si tratta di un passo indietro inaccettabile che colpisce le donne a dispetto della propaganda di chi vorrebbe difenderle… Sappia che ci siamo opposti con forza sia in Parlamento che nella società alla modifica e nei prossimi provvedimenti all’esame del Parlamento saremo a fianco delle donne e delle forze sociali e sindacali con le quali condividiamo la battaglia per il ripristino delle condizioni pre-modifica.

Inoltre, altre proposte di legge sono state presentate dai colleghi del Partito Democratico per l’indennità del caregiver familiare, nonché – ad esempio – a sostegno delle donne con disabilità nel nucleo familiare.Si tratta di un passo indietro inaccettabile che colpisce le donne a dispetto della propaganda di chi vorrebbe difenderle… Sappia che ci siamo opposti con forza sia in Parlamento che nella società alla modifica e nei prossimi provvedimenti all’esame del Parlamento saremo a fianco delle donne e delle forze sociali e sindacali con le quali condividiamo la battaglia per il ripristino delle condizioni pre-modifica. Inoltre, altre proposte di legge sono state presentate dai colleghi del Partito Democratico per l’indennità del caregiver familiare, nonché – ad esempio – a sostegno delle donne con disabilità nel nucleo familiare.

L’aiuto a donne sole e famiglie in situazioni di svantaggio socio-economico e il relativo accompagnamento nella costruzione di un progetto verso l’autonomia sociale rappresentano una battaglia di un’Italia più civile e giusta.

Cordialmente, Chiara Braga Presidente del Gruppo PD – Italia Democratica e Progressista Camera dei deputati”

Non resta che sperare per tutte le donne lavoratrici che il Governo decida fermamente di riconsiderare il rispristino dei vecchi requisiti di opzione donna, o di inventarsi con quei risicati denari messi a disposizione nell’ultima legge di bilancio una misura per le donne che abbia senso di essere chiamata tale.

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27 commenti su “Pensioni 2023, opzione donna: ultime novità dall’On.le Braga (PD), modifiche inaccettabili”

  1. Buongiorno! Auspico che il Governo Italiano ed il Parlamento, stanzino maggiori risorse, per finanziare Opzione Donna e tutte le altre misure previdenziali. Ringrazio tutti infinitamente!

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  2. Mia moglie lavora da 44 anni. In campagna elettorale udimmo con le nostre orecchie Giorgia Meloni dire ad un programma TV “manterremo Opzione Donna”.
    Mia moglie, se i requisiti non fossero stati cambiati da una donna, tra pochi mesi avrebbe goduto della meritata pensione.
    Motivi economici, è stato detto. Già. 80 milioni effettivamente sono tanti (per me); ma 840 milioni per i presidenti delle squadre di calcio sono di più.
    Blocco navale, Opzione Donna, “l’Europa farà i conti con l’Italia”…devo elencare altre menzogne di questa donna che ha ingannato così tanti italiani per anni e anni e poi si è rivelata come la peggiore disgrazia che ci poteva capitare?
    p.s.: sono un elettore di centro-destra, ma questo aumenta ancora di più il mio dolore; Berlusconi, quando scrisse in Parlamento quel foglietto in cui definiva Meloni per quello che era, ci aveva visto lungo.

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  3. Onorevole Bragaaaaaaa, ma Lei dov’era quando il PD appoggiò la legge Fornero? Quindi ora l’Unica vera riforma per tutti non è Opzione Donna o quote 100 102 103 96 o peggio Ape Social ma ABBASSARE SUBITO L’età pensionabile per tutti e consentire ad ognuno di andare in Pensione con i propri contributi. Poi ognuno sceglie, ma basta favoritismi è una questione di Giustizia Sociale.

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  4. È vero che il PD non ha fatto alcuna riforma strutturale delle pensioni come il governo draghi o il governo conte però è anche vero che il PD non ha cancellato di fatto OD ma questa operazione la ha fatta il governo meloni. Una donna per le donne . Ora poi abbiamo la calderone . Altra donna. Se volessimo tenere conto di una uguaglianza uomini donne allora servirebbe una proposta flessibile contributiva per tutti che tenga conto di età e contributi insomma una opzione tutti. Personalmente penso che trattare le donne come gli uomini non sia corretto e una opzione tutti con uno sconto per le donne potrebbe essere una soluzione.

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  5. Portare il diritto per tutti a 62 anni con una decurtazione in base agli anni di contribuzione. Poi ognuno sceglierà in base alla propria situazione personale. In FRANCIA SI VA ANCORA normalmente a 62 anni e forse si arriverà a 64 nel 2030. Noi cosa siamo? I MULI dell ‘Europa..!

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  6. vorrei ricordare che il PD è il maggior sostenitore della legge fornero. Fatta questa premessa (non indifferente), siamo alle solite: tante parole e belle promesse da parte dei politici, mentre i sindacati continuano a recitare la commedia dei “grandi” condottieri pro-lavoratori… ed intanto noi sessantenni dobbiamo lavorare fino alla morte. VERGOGNA !!!

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  7. Mi vien da ridere: per decenni le femministe ci hanno fatto una “capa tanta” predicando l’uguaglianza tra uomo e donna in tutti i campi e settori, lavorativa, di carriera, di scienza; uomo e donna sono uguali, hanno le stesse capacità, le stesse potenzialità, la stessa forza fisica e mentale, le stesse identiche doti, in pratica uomo e donna sono la stessa cosa e devono avere eguali diritti di espressione in qualunque ambito. Ora, quando si tratta dei doveri che teoricamente dovrebbero essere uguali per una questione di coerenza, salta fuori che le donne sono stufe di lavorare, devono andare in pensione prima perchè sono esaurite e via dicendo. Mi domando: un pò di coerenza, no? Allora: siete uguali agli uomini o non lo siete? Oppure volete gli stessi diritti (anzi, più diritti degli uomini) ma meno doveri? Care donne, un bel bagno di umiltà e di sano realismo è quello che vi serve!

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    • Francesco concordo pienamente scrissi le stesse parole un mese fa ma visto e considerato che viviamo nel paese dell’ipocrisia della satira e della polemica per sviare e distrarre le persone non mi stupisco più e poi da che mondo è mondo la donna è sempre stata più cinica dell’uomo quindi è tutto nella norma loro guardano al proprio orticello e degli uomini (nonostante vengano criticati da loro stesse ma cercati) non gliene importa un fico secco.

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    • Caro Francesco, da marito incazzato di una donna vergognosamente esodata da Meloni dopo che questa aveva rassicurato sul mantenimento di Opzione Donna – una menzogna volontaria tra le tante -, ti sottolineo 2 aspetti.
      il primo: l’atto sessuale reca enorme piacere a tutti, ma le donne – a differenza nostra – a volte ne subiscono una pesante postilla;
      il secondo: le donne che avrebbero potuto fruire di Opzione Donna sono state giovani e poi madri negli anni 80-90, anni in cui la società era molto diversa da oggi, anni in cui la donna lavoratrice tornava a casa e doveva svolgere il secondo lavoro, quello non retribuito. Noi nel frattempo andavamo al bar.

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  8. Ora tocca alla ministra Calderone. Potrà solo scaldare la poltrona. Non può e soprattutto non deve fare niente ,deve solo perdere tempo. Oh !! Poveri noi.

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  9. Nel 2022 il PD ha avuto una occasione storica per fare la riforma delle pensioni con il ministro del lavoro Orlando. Ha perso solo tempo seguendo strade improbabili e non andando mai al nocciolo della situazione. Ora cosa mi vengono a dire??? Vergogna.

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  10. Se non vogliono ripristinare opzione donna che inseriscano una misura strutturale a misura di donna ma con gli stessi requisiti 58/35 perché le donne fanno fatica ad arrivare ai 60 anni,sono distrutte dal lavoro fuori casa spesso molto faticoso e stressante e dal lavoro a casa e di cura,sono troppo sotto pressione ad una certa età non ce la fanno più.Flessibilita’ ci vuole flessibilità non possono pensare di lasciare le donne senza risposte e senza possibilità…

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  11. Il PD che in passato ho votato si è dimostrato un partito inetto ed incolore dove purtroppo non ha difeso gli interessi di noi lavoratori ne tantomeno dei pensionati…a mai più!

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  12. Ci aspettiamo misure che realmente vadano incontro alle donne. È una questione di giustizia e civiltà. Invece al momento hanno di fatto soppresso l’unica forma di flessibilità che c’era seppur estremamente penalizzante. Vorrei continuare a credere che è successo perchè se ne sta studiando una meno penalizzante (che di sicuro le donne meriterebbero) ma è difficile avere fiducia di questo governo.

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    • Si,è anche quello che ha cancellato l’articolo18,sono stati al governo fino a ieri e no hanno fatto nulla,adesso si fanno sentire su pensioni,salario minimo ecc ecc…ridicoli,non c’è mai fine alla vergogna!

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  13. Opzione donna da questo esecutivo è del tutto osteggiata, i fatti parlano chiaro, cosa riserverà il 2024 lo scopriremo solo da metà novembre nell’imminenza del varo della legge di bilancio.
    Zero illusioni!

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  14. Inaccettabile e senza vergogna è che qualsiasi esponente del PD abbia ancora il coraggio di parlare di pensioni quando loro al governo non hanno mosso un dito se ne sono stati zitti zitti. Confermano sempre più la loro ipocrisia e disonestà intellettuale anche se per loro parlare di intelletto è proprio usare un parolone.

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    • Completamente d’accordo, dovrebbero cucirsi la bocca tutti indistintamente , a cominciare dal centro destra che ha fatto proclami roboanti sulle pensioni e poi zero assoluto ora che comandano- poi il Pd nulla ha fatto e nulla farà, se non fare attacchi sterili fondati sul nulla- e vogliamo parlare dei sindacati? LASCIAMO PERDERE!!!!!!!

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