Nei prossimi giorni riprenderanno gli incontri tra Governo e sindacati per parlare di pensioni, il 19 gennaio vi sarà il primo tavolo confermato anche dall’onorevole Durigon in un’intervista rilasciata a Repubblica. Nel corso della stessa l’onorevole ha espresso la consapevolezza del disagio che le donne lavoratrici stanno avendo relativamente alla proroga di opzione donna dal momento che la misura ha mutato i requisiti trasformandosi in altro.
Ricordiamo infatti che la ‘nuova’ opzione donna prevede paletti legati al numero di figli e richiede l’appartenenza a determinate categorie disagiate, che ricordano l’ape sociale. A tal riguardo Durigon ha detto che si stanno studiando soluzioni, che vi é la volontà politica di ripristinare i vecchi requisiti per almeno 6 mesi.
Si spera ora nell’intervento mirato dei sindacati sulla questione e sui tempi indicati per la proroga, già marcata la polemica delle donne circa una proroga di 6 mesi, se si ripristinassero i vecchi requisiti, dicono indignate, questi dovrebbero essere valevoli almeno per un anno. Inoltre nel Mille proroghe oltre al ripristino dei requisiti confidano si riapra il discorso sull’importanza del cumulo gratuito dei contributi versati in più casse. Troppe donne si trovano in questa situazione, e lamentano il paradosso di avere dalla loro 35 o più anni di contributi versati e di non poter accedere per una stortura, che andrebbe sanata, alla pensione. Di seguito alcuni dei tanti commenti rilasciati sul nostro sito in cui le lavoratrici chiedono a gran voce di essere ascoltate dal Governo con a capo una donna che le tuteli maggiormente e che per ora ha solo peggiorato la loro condizione.
Pensioni 2023, opzione donna: necessario il cumulo gratuito dei contirbuti versati in più casse
Stefania: “È una VERGOGNA non poter fare il CUMULO GRATUITO per accedere a Opzione Donna, quando per le altre pensioni è concesso (anticipata Fornero e quote varie)
Tra l’altro non si possono cumulare nemmeno i contributi in AGO di gestioni diverse ( per esempio tra gestione pubblica e privata, anche se entrambe rientrano nell’ AGO ).
Una discriminazione inaccettabile!!!
Giorgia: “È inamissibile e inaccettabile che Opzione Donna abbia questa stortura che dura da 18 anni e nei confronti della quale nessuno ha fatto nulla. E di governi in tutti questi anni se ne sono alternati molti. Come si può accettare che in uno Stato democratico ci sia questa aberrante disuguaglianza? Donne che possono andare in pensione a 58 anni con 35 di contributi e altre che sono costrette a lavorare fino a 67 anni o aspettare 42 anni/1 mese. Di cosa stiamo parlando?
Stefania fa eco all’amarezza di Giorgia: “Concordo: stiamo parlando di donne di serie A e di donne di serie B: quelle che hanno tutti i contributi in una cassa (serie A) che possono utilizzare appieno i contributi per Opzione Donna e poi ci sono le “sfigate”che li hanno in più casse ( serie B), che lasciano lì fino alla vecchiaia. Alla faccia..”
Vi é poi chi oltre a porre il problema del cumulo gratuito dei contributi versati in più casse, stortura esistente anche nella precedente opzione donna, puntualizza sul fatto che per giunta quella attuale nulla abbia più a che vedere con la proroga dell’opzione donna orogonaria essendo ora ancorata all’essere o meno madre e al ruolo di caregiver. Una misura che, chiedono, deve essere necessariamente ripristinata con i requisiti originari essendo discriminatoria. Anziché limare le storture esistenti se ne sono aggiunte altre, aggiungono in molte.
Opzione donna: via vincolo figli e ripristino requisiti originari
Iris: “Stiamo chiedendo a gran voce il ripristino di Opzione Donna con le vecchie condizioni del 2021. Il calcolo interamente CONTRIBUTIVO riguarda contributi effettivamente già versati, è un diritto morale e sociale usufruirne. Non si può pensare di allungare i tempi all’infinito per le baby boomer, prima o poi la questione delle coperture deve essere affrontata. È ora di guardare la realtà e avere il coraggio di affrontarla con lealtà e umanità“.
Lara: “Salve, qualcuno (Governo, Opposizione, Sindacati) si ricorderà che esistono anche lavoratori e lavoratrici che ai 41 anni di contribuzione non arriveranno mai o ci arriveranno ben oltre i 70 anni di età? Perché le donne che non hanno avuto la fortuna di diventare madri (quindi non per scelta) devono essere ancor di più penalizzate? Si potrebbe anche ragionare sulla finestra di un anno che pare veramente eccessiva se, per esempio, si sceglie di uscire con opzione Donna dopo i 62/63 anni. Manteniamo alta l’attenzione!“
Antonella aggiunge la sua testimonianza: “Sono una lavoratrice di 60 anni che, come tante altre donne, ha dovuto conciliare lavoro famiglia, figli e genitori anziani da accudire. Opzione donna non può essere un privilegio di poche ma una scelta per tutte. Deve essere ripristinata e semmai migliorata nei suoi aspetti penalizzanti!!!“
Liliana adirata nei confronti di Giorgia Meloni, aggiunge: “Mi vergogno che un governo dove il presidente del consiglio e il ministro del lavoro donna abbiano modificato totalmente i requisiti per accedere alla pensione opzione donna, dove tutti i precedenti governi hanno prorogato la cosiddetta opzione donna con 58 anni di età e 35 di contributi. Rispettate le promesse fatte in campagna elettorale e cioè la proroga di opzione donna e non la modifica. Riflettete bene prima di agire…..le promesse vanno mantenute“.
Tommaso dalla sua solidale con le donne, conclude: “Questo governo predica bene e razzola male perché aveva promesso che prorogava opzione donna invece ha stravolto totalmente opzione donna. Poco seri. Gli elettori non meritano di essere presi in giro“.
Ringraziamo i nostri lettori che quotidianamente ci lasciano il loro pensiero nella sezione ‘commenti’, per noi é fondamentale leggervi per comprendere i vostri desiderata. Concordate anche voi con la richiesta di cumulo gratuito dei contributi versati in più casse e sul ripristino dei requisiti originari o dalla vostra avete altre richieste?
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Buongiorno pensionipertutti.it dovrebbe essere non solo di nome ma anche di fatto. Perché opzione donna si ,invece di opzione tutti ? Sarebbe corretto e più giusto dare la possibilità a tutti di scegliere di andare in pensione, requisiti permettendo.
Veramente triste la regola dei figli, chi non ha potuto (in gran parte per motivi di lavoro) avere figli viene ora beffato nuovamente? E sarebbe l’ora di togliere questa assurda limitazione di non potere unire i contributi per raggiungere gli anni di contribuzione. Non fate arrabbiare troppo le donne….
Opzione donna deve essere rimessa come nel 2021, così come l’hanno messa non serve, facevano più bella figura a dire che la volevano togliere . Perché così com’è non è stata rinnovata, ma stravolta che non serve a nessuna. La pensione è un diritto non un premio. Mi auguro che con mille proroghe la rimettano. Come promesso……in campagna elettorale. Altrimenti ci ricorderemo alle prossime elezioni
COMUNICAZIONI FUORVIANTI HANNO FATTO CREDERE CHE FOSSE STATA PROROGATA “OPZIONE DONNA”. NON E’ VERO. I VECCHI REQUISITI NON SONO STATI CONFERMATI. QUINDI DI QUALE PROROGA SI PARLA? HANNO LASCIATO IL NOME “OPZIONE DONNA” MA HANNO STRAVOLTO TUTTO!
Opzione donna deve essere ripristinata come promesso in campagna elettorale,……… mi auguro che con mille proroghe si ritorni come l’anno scorso, le promesse vanno mantenute…….., sono molto delusa e arrabbiata, perché i soldi per il calcio li hanno trovati. Opzione Donna deve essere rinnovata com’era nel 2021 perché così come l’anno rinnovata è la brutta copia della Ape Sociale …..
Grazie di cuore alla Redazione e in particolare alla dott.ssa Venditti per aver dato visibilità e sottolineato la stortura dell’impossibilità di cumulo gratuito per OD, raccogliendo ed evidenziando le nostre rimostranze!
Con stima,
Stefania Sala
Opzione donna deve rimanere come è stata formata dalla riforma Fornero. Tante promesse in campagna elettorale di cambiare la riforma Fornero in meglio invece ecco la fregatura.
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Spero che Lazio e Lombardia diano un bel segnale alle prossime elezioni al sig. Durigon e C. . E’ ora di finirla con promesse su promesse ma fatti pochi anzi stanno facendo solo danni.
Se faranno ciò che hanno promesso in futuro riceveranno il dovuto ma ora è giusto che paghino le loro promesse non mantenute. Fatti non promesse.
Bisogna finirla di fare distinzioni tra uomini e donne e dare seguito alla proposta Utp o Damiano o Rizzetto, dando a tutti e a tutte la possibilità di uscire a partire dai 62 anni con 35 anni di contributi, abbassando poi la pensione di vecchiaia a 65 anni, visto che l’aspettativa di vita si è abbassata maledettamente col covid- infatti l’Inps ha risparmiato più di 10 miliardi con le cessazioni dovute alle quasi 200 mila morti per covid , e quindi il Governo hai voglia di fare la riforma con questo tesoretto fermo li-ed invece si tira a campare promettendo incontri coi sindacati che ormai sono mansueti e teneri, quando poi ben altro atteggiamento dovrebbero tenere con questi maghi della politica, che promettono per prendere voti e poi ci sganciano, lasciandoci marcire sul lavoro per pagare le pensioni degli altri- in Francia Macron sta facendo un’altro tentativo di alzare la pensione da 62 a 64 anni e ne vedremo delle belle coi sindacati francesi e con i gilet gialli…….altra gente ed altre forze sindacali , che qui ce li sogniamo- e noi con i 67 anni siamo i peggiori in europa e nessuno interviene e continuiamo a subire passivamente-ora ci prenderanno per i fondelli ancora una volta, con appuntamenti e slittamenti e la solita manfrina di incontri sterili con sindacati flaccidi…….tutti uniti ad ingannarci e a scannarci tenendoci al lavoro ad oltranza — basta e vergognatevi, bisognerebbe scendere in piazza come i francesi e dargli una lezione , perchè non ne possiamo più di questa casta di illusionisti che ci stanno imbrogliando da anni col gioco delle tre carte e godono a vederci soffrire, senza pietà e senza vergogna.
Purtroppo in Italia i sindacati sono organici ai partiti; lo dimostra il fatto che la maggior parte dei sindacalisti entrano nei partiti e si fanno eleggere in Parlamento per effettuare lucrose carriere politiche ed arrivare a posti di potere. I veri sindacati dovrebbero invece essere apolitici ed avere come unico obiettivo il miglioramento delle condizioni di lavoro e pensioni più dignitose ad un’età ragionevole per tutti i lavoratori! Invece li vediamo negli incontri con il governo esprimersi con voce flebile se non addirittura approvare con convinzione come la Cisl le vergognose politiche contro i lavoratori dipendenti proposte dal Governo!
Purtroppo i sindacati francesi in Italia ce li possiamo proprio scordare!
“Se votare servisse a qualcosa, non ce lo lascerebbero fare” (cit.) Nè con il voto, ne con le rivoluzioni (che mai il popolo ha condotto, ma sempre e solo subito) può cambiare lo stato delle cose. Nel corso della Storia solo in rare circostanze, Uomini valorosi hanno sacrificato la loro vita, non pensando di poter cambiare le cose, ma semplicemente perché le vessazioni della classe dominante avevano raggiunto livelli insostenibili e a qualcuno,giustamente, partiva l’embolo….
Poi ovviamente c’è il giudizio di Dio, ma i criminali sociopatici che condizionano la vita delle persone se ne fregano… se ne accorgeranno
Ed al giudizio divino non sfuggiranno certo, e finalmente la pagheranno cara , per tutto quello che stanno facendo a noi povere vittime di questi assassini massacratori .
Francesi, mi sa che questa volta dovranno scendere anche loro a compromessi.
Grazie alla signora Elisabeth Borne, quella del “vigileremo”.
Questo articolo ha evidenziato chiaramente lo stato d’animo delle Donne in questo momento!
Delusione , tradimento,rabbia per come siamo state trattate. Il Governo è ancora in tempo a rimediare a questa “strage” di donne.
Chiediamo ad alta Voce la Proroga di Opzione Donna con i requisiti originali,senza paletti al 31-12-2022.
La pensione ce la siamo guadagnata e i contributi sono i nostri soldi!.Ci hanno ingannato facendosi eleggere, facendo promesse che non sono state mantenute!!
Grazie mille per darci la possibilità di essere “viste”…
Ma vogliamo parlare della proroga almeno di 6 mesi???
Diventa opzione zodiaco?????
Grazie per darci voce…continuate a scrivere di questa ingiustizia… non è possibile essere discriminate per il numero di figli.
Vorrei ringraziare la Redazione tutta e in particolare Erica Venditti per aver dato spazio alle giuste rimostranze di tutte quelle donne alle quali non è concesso di sommare gratuitamente i contributi versati in AGO di gestioni diverse. La colpa è in parte anche nostra di non aver “gridato” a sufficienza ma imperdonabile è il comportamento di chi non ha voluto ascoltarci
Tutti, al solito, a stracciarsi le vesti per presunte iniquità a danno delle donne. Come se a questo mondo esistessero solo loro e non anche gli uomini, i quali a ragion veduta dovrebbero avere almeno gli stessi diritti. Per questo è necessario non che il Governo ripristini opzione donne nella sua versione obsoleta e ormai anacronistica, bensì che consenta a TUTTI, uomini e donne, di poter andare in pensione a partire dai 62 anni con 35 di contribuzione. Anche soltanto con il pieno regime contributivo, se necessario. Quota 41 da sola non serve a niente, perché premia pochissime persone, ossia i dipendenti pubblici e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di iniziare a lavorare presto senza mai interruzioni di sorta. Perciò sì alla proposta Rizzetto, Damiano e UTP.
SACROSANTO! Chissà che a forza di ripeterlo alla fine entri nella testa di sempre più persone. Purtroppo non entrerà mai nella testa ( nella migliore delle ipotesi, vuota) di chi, queste semplici, corrette misure dovrebbe proporle e adottarle!
Quando sento dire storture in Opzione Donna oppure che sia Giusto con quota 41 andare in Pensione a qualsiasi età, viene la pelle d’oca. Bastaaaaaaa, bosogna subito fare una riforma previdenziale dove chiunque possa andare in Pensione dai 62 anni in poi con i propri contributi, se gli conviene bene se no prosegue sino a 67 anni. Semplice no? Togliere qualsiasi altro anticipo o quote ed equiparare tutti allo stesso modo.
Questo governo guidato da una donna ha disatteso totalmente le aspettative di tutte le donne, sembra quasi sadismo!
Per una manciata di milioni vogliono rovinare la vita a migliaia di donne e famiglie (soprattutto quelle nate nel 1964) che aspettavano solo la proroga strutturale come promesso in campagna elettorale 3 mesi fa non 3 anni fa!
Vi dovete solo vergognare se non la ripristinate o la rendete strutturale troppo facile prendere i voti cosi (compreso il mio).
Aiutando il calcio con quasi 1 miliardo di euro si e’ visto fin da ieri a cosa e’ servito!
Avete la possibilita’ di ricredervi con il decreto milleproroghe sarebbe un vero atto di giustizia sociale nei confronti di persone che pur di alleggerire la pesantezza degli impegni della loro vita sono disposte anche a perdere il 30% di quanto faticosamente versato con 35 anni di contributi.
Provate a chiedere ad un calciatore se farebbe altrettanto
Una enorme ingiustizia che penalizza le nate nel 64 a cui non è consentito accedere, dopo aver tradito le
loro aspettative, sbandierando a gran voce la proroga di OD, anzi di renderla strutturale, addirittura si era parlato di estenderla agli uomini, creando “ Opzione Uomo!! ”. Quante bugie! Le promesse vanno mantenute!La misura non può essere snaturata come in manovra ed essere chiamata “proroga OD”. E’necessario ripristinare i vecchi requisiti per un anno. Le vie di mezzo non hanno senso e i fondi se si vuole si trovano, visto che fino anche a subito dopo le elezioni, una manciata di mesi fa, non sono mai stati messi in discussione.
Mi vergogno ancora di più sapere che qst Governo ha trovato fondi per il Salvacalcio….e sappiamo tutti quello che è successo ieri….vergognoso….indigniso……e non si trovano fondi per rinnovare opzione donna??? Ma stiamo scherzando…….per favore mantenete le promesse fatte in campagna elettorale e prorogate opzione donna così come è sempre stato. Le donne nate dal 1963 e 1964 abbiano tutti i diritti di andare in pensione come le loro colleghe che fortunatamente sono riuscite ad andare senza limitazioni di nessun genere. Mantenete le promesse fatte in nome del buon senso….senza predicare bene e razzolare male.
Sono pienamente d’accordo anche io sono novembre 64 con 37 anni di contributi appena compiuti 58 non è giusto fare un’altra manovra di 6 mesi dove non rientriamo non ha senso.
Concordo pienamente,noi del 64 siamo escluse.Bisogna rinnovare OD almeno x un anno,non è giusto escludere ancora altre donne.Rinnovare x 6 mesi non ha senso e non è giusto!!!!!Ricordatevi di noi!!!!!Grazie e scusate lo sfogo
Sicuramente una ingiustizia che penalizza le nate nel 64 a cui non è consentita la possibilità di “Optare”. La misura non può essere snaturata come in manovra ed essere chiamata “proroga OD”. E’necessario ripristinare i vecchi requisiti per un anno. Le vie di mezzo non hanno senso e i fondi se si vuole si trovano, visto che per altro non sono mai stati messi in discussione.
Buon pomeriggio! Spero che il Governo Italiano, nel decreto Mille proroghe adotti dei provvedimenti che facilitino le donne ad accedere alla pensione. Mille grazie a tutti!
Speriamo che “opzione donna” venga prorogata con i vecchi requisiti. La versione attuale è impossibile! Non serve a nessuno.
Grazie Sig.ra Venditti per darci voce. Ciò che questo governo ha fatto ad Opzione Donna è davvero allarmante.
Grazie Luisa, lieta di essere utile.
Già era penalizzante la trattenuta del 30% sulla pensione nella vecchia opzione donna. Ma che vogliamo fare adesso? Bisogna avere 1 gamba e 8 figli per non non lavorare fino a 67 anni? Siamo donne, mamme, mogli e molto più. Meritiamo molto di più.
Ringrazio il giornale per aver dato voce alle donne!
Mi accodo a Gabriella, grazie per tutto quello che fate. Un grazie speciale
Erica Venditti
Grazie per la stima, Erica
Grazie a voi per seguirci