Pensioni 2023, Quota 103 (41 +62) in legge di Bilancio? Che delusione!
Tra una decina di giorni sarà pubblicata, finalmente, la legge di bilancio e verranno scoperte le carte in tema previdenziale ma tutti i buoni propositi che ci sono stati in questi ultimi mesi, più ci si avvicina alla fine dell’anno, più vengono disattesi.
Già in campagna elettorale la Lega affermava che in caso di vittoria il primo provvedimento sarebbe stato quello di smantellare la legge Fornero e di istituire da subito quota 41 per uomini e donne indipendentemente dall’età e senza penalizzazioni. Stravinte le elezioni il “mantra” era sempre lo stesso; via la Fornero e 41 per tutti. Poi man mano che passavano le settimane è spuntata una soglia di età accanto a 41 anni di contributi. All’inizio si parlava di 61 anni, poi di 61/62 adesso sento con insistenza parlare di 62 anni. Quindi in sostanza 41 sommati a 62 anni determinano la quota 103.
E no, caro Governo, così non ci siamo.
Sappiamo tutti perfettamente che con le elezioni sciaguratamente effettuate alla fine dell’estate e con un Governo che è entrato nella pienezza delle sue funzioni ai primi di novembre era assolutamente impossibile fare la riforma previdenziale equa e strutturale che tutti i cittadini italiani aspettano, ma se veramente quest’anno sarà approvato solamente il rinnovo di Opzione Donna e Ape Sociale sommati a quota 103 (41 + 62) sarebbe l’ennesimo torto e l’ennesima ingiustizia compiuta ai danni dei lavoratori italiani.
Riforma pensioni 2023, peggiorativa del Governo Draghi?
In pratica la situazione è addirittura peggiorativa rispetto al Governo Draghi che aveva approvato quota 102 (38 + 64) e che si apprestava, perlomeno a parole, ad istituire Opzione Tutti, una sorta di Opzione Donna estesa anche agli uomini.
Se le cose vanno come si legge in questi giorni ci sarebbe un regresso rispetto all’anno passato perché se fosse fatta quota 103 danneggerebbe innanzitutto i precoci, coloro che hanno cominciato a lavorare intorno ai 18 anni e che sarebbero nuovamente penalizzati nonché le donne che notoriamente hanno più difficoltà a raggiungere 41 anni e ne avrebbero un beneficio limitato.
Anche la flessibilità in uscita di cui di parlava in un primo momento così come la possibilità di rimanere oltre il limite di pensionamento ordinario con un incentivo pare che non saranno discussi ed approvati in questa legge di bilancio, con un rinvio al prossimo in attesa di miglioramenti economici dell’azienda Italia.
Mi auguro vivamente e spero che qualcuno di illuminato nel Governo ci sia, per modificare un atto che i cittadini italiani che hanno votato queste forze politiche non capirebbero. Va fatto uno sforzo già quest’anno per dare un forte segnale di cambiamento e di programmazione per il futuro.
Riforma pensioni 2023: unica soluzione quota 102 libera
È assolutamente necessario quest’anno rinnovare almeno Opzione Donna e Ape Sociale e non arrivare nel modo più assoluto a quota 103, ma restare ad una quota 102 che deve essere libera nella composizione. Vale a dire (38 + 64) oppure (39 + 63) oppure (40 + 62) oppure (41 + 61) oppure (42 + 60). Oltre a ciò, eliminare finalmente le finestre d’uscita anche per Opzione Donna ripristinando quel corretto rapporto tra cittadini ed Istituzioni da anni latitante.
Questo sarebbe il minimo che deve fare il Governo quest’anno, del resto mettere un solo miliardo per la previdenza è una presa in giro. Sarebbe bastato per recuperare due/tre miliardi che in sede di perequazione degli assegni previdenziali per effetto dell’inflazione fosse stata dimezzata per gli assegni da 3.000 a 5.000 euro al mese ed eliminata per quelli oltre i 5.000 euro al mese.
Successivamente all’inizio dell’anno, e non come si comincia a sentire entro la fine della legislatura, discutere ed approvare la riforma strutturale da approvare entro l’estate e che ricomprenda tutte le necessità già più volte enunciate a cominciare dalla separazione della previdenza dall’assistenza, dalla amplissima flessibilità da 62 a 70 anni, dai bonus per le mamme con figli, dalle pensioni di garanzia per giovani e donne, dalla stabilizzazione di Opzione Donna e Ape Sociale, dall’implementazione della previdenza complementare e dal riscatto agevolato della laurea.
Solo così si potrà recuperare quel rapporto di fiducia necessario tra cittadini ed istituzioni e, con costi molto minori di quelli paventati, si potrà dare ai lavoratori italiani una riforma previdenziale attesa da anni.
Buongiorno, Delusione tanta , potevamo almeno togliere i 3 mesi di finestra per i 42,10 mesi di contributi,alla fine lavoreremo per 43,1 anni e un Mese,e per i coefficienti di calcolo magari prenderemo meno di chi va in pensione con meno contributi .
Vergognoso…
Io non ho più parole.
Ci raccogliamo anche “dentro” questo sito per esprimere tutte le nostre comuni sofferenze, i disagi di una politica inesistente, si leggono intensamente gli interventi di tutti e a volte si risponde, si prende atto di una categoria sindacale inesistente e concussa nelle scelte politiche che riguardano anche i lavoratori, si esprimo le nostre insoddisfazioni per il “teatrino” che ogni nuova forza politica chiamata a governare mette in campo dopo le promesse elettorali firmate con “il sangue”. Ed ancora a scrivere e leggere delle nostre delusioni e delle nostre speranze, sino all’ultimo momento.
Come raccolti in un ghetto.
La prossima primavere si dovrà votare. Il messaggio deve essere unanime: non votare e non delegare, solo così possiamo manifestare la nostra opposizione.
E per la “retta” mensile sindacale (tessera) dissociarsi immediatamente.
….con quel denaro è meglio una pizza ed una birra al mese. Da asporto.
Gentile dottore, “era già tutto previsto”… diceva riccardo cocciante nel 1975.
Nulla di nuovo, hanno semplicemente fatto un qualcosa in cui ci sia il numero 41! Le altre domande che con amici più o meno trombati o più o meno fortunati (?) nel rientrare nella quota 103 sono:
a) ci sarà la finestra in uscita?
b) il conteggio terrà conto della soluzione “mista” e cioè del retributivo e contributivo? Diversamente la quota dei 50 mila possibili pensionandi penso si dimezzerebbe…
c) limiti al cumulo con altri redditi?
Lei cosa ne pensa a tale proposito?
Grazie anche alla redazione.
Premesso che come al solito, coloro che ci governano hanno il”dono”? di far imbufalire noi cittadini inventandosi sempre le cose più strane e assurde, non ultimo questa quota 41 legata come sempre all’età, questa volta 62 anni. Ma non doveva essere 41 senza se e senza ma….cari Salvini e Durigon? Attenti che le elzioni in Lombardia sono molto vicine e il “popolino” ha la memoria lunga…….
Detto questo mi piacerebbe capire se chi, dal 1 gennaio 2023 ha già più di 41 anni di anzianità, con questo nuovo orpello deve comunque aspettare di compiere i 62 anni o sarà sufficiente essere nell’anno del compimento? Per semplificare al 1/1/23 41 anni di anzianità ma 62 anni compiuti a settembre/ottobre, per esempio.
Ringrazio in anticipo se qualcuno saprà rispondere al mio quesito.
A mio parere, e secondo logica, credo occorra attendere il compimento dei 62 anni di età. Il meccanismo della quota richiede il soddisfacimento pieno di entrambi i requisiti (età e periodo di contribuzione).
Buongiorno
scusate una domanda ma la legge Fornero rimane in vigore comunque?
perchè chi a Gennaio 2023 avrà 42 anni e 10 mesi di contributi ed ha 59 anni dovrebbe forse aspettare altri 3 anni per arrivare a 62????
Ma vogliamo scherzare
Qualcuno spero sia in grado di rispondere che la legge Fornero rimane comunque in vigore
Grazie
Quota 103 è soltanto l’ennesima deroga alla Legge Fornero, (come lo sono state in passato quota 100 e quota 102), che rimane comunque in vigore.
Buongiorno
scusate una domanda ma la legge Fornero rimane in vigore comunque?
perchè chi a Gennaio 2023 avrà 42 anni e 10 mesi di contributi ed ha 59 anni dovrebbe forse aspettare altri 3 anni per arrivare a 62????
Ma vogliamo scherzare
Qualcuno spero sia in grado di rispondere che la legge Fornero rimane comunque in vigore
Grazie
Durigon……… parole… parole…. parole….. e niente di più che parole e le “palle” dove sono. Con quota 103 Ti sei mangiato tutta la credibilità BUFFONE nient’altro che un BUFFONEEEEEEEEEEEEEEEEEE…………..
Sei ancora in tempo per recuperare… datti da fare BUFFONEEEEEEE…..
E il sindacato dov’è ???????? Si è di nuovo addormentato ??????
Siete tutti dei BUFFONIIIIIIIIIIIII…………
Si è passati da 41 anni O 62 anni a 41 anni E 62 anni. Che tristezza. Non ho votato i signori che sono al governo, ma sono triste per l’ennesima presa per i fondelli.
Tutti a scandalizzarsi per quota 41 a 62 anni.!
Nemmeno io sono contento, anzi attualmente rischio di lavorare 2 anni in più della fornero, il che la dice lunga.
Attenderei la riforma completa prima di comprendere fino in fondo dove stiamo andando e quali sono le decisioni dell’attuale governo.
In tutti questi anni nessuno a fatto nulla se non peggiorare, ci si aspettava di fare la rivoluzione in 2 mesi?
Mi pare logico ci voglia tempo per una riforma completa, che tutti, sindacati, governo e noi attendono. pazientiamo e vediamo cosa succederà il prossimo anno.
“Stravinte le elezioni il “mantra” era sempre lo stesso; via la Fornero e 41 per tutti.”
Diceva una celebre pubblicità dei tempi di “a letto dopo Carosello”: la fiducia è una cosa seria e si dà alle persone serie.
Vista la profusione di dati finanziari negativi sulle condizioni del bilancio italiano sarebbe stato serio accompagnare la promessa con articolati dettagliati anche dal punto di vista numerale sulle intenzioni di finanziamento ma questo ragionamento, questa metodologia non è compatibile con la mentalità da 6 politico che vale per la quasi totalità dei manovratori politici attuali di front e back office. Vedremo nei prossimi sondaggi se il popolo è da più dei propri leader. Naturalmente, per la sempre necessaria completezza, se questi dimostrano di avere problemi di coerenza gestionale degli elementi politici, le difficoltà politiche attuali sono imputabili anche, non solo ma anche, ad altri soggetti partitici che in passato hanno avuto maggiore consenso e disponibilità di mezzi di governo.
Condivido pienamente nel richiedere quota 102 libera da subito per l’anno 2023.
Quota 103 il centrodestra se la mettere nel C..O e suprattutto Durigon e suo “compare” Salvini. Dopo tante promesse ci dicono che c’è la guerra in Ucraina, che c’è il COVID, ecc. ecc. ma questi c’erano già da molto prima delle elezioni e dello loro dichiarazioni.
Si stanno dimostrando per quello che sono …… dei RACCONTABALLE.
Se fanno quota 103, il centrodestra con me a chiuso e fin che avrò vita non la voterò più e per quel che potrò le farò compagna contro VERGOGNOSI.
Solite promesse elettorali
Quota 102 variabile va benissimo a partire da qualsiasi anno di età… 60 + 42 , 61+41, 62+40 e vanti così fino ai 67+35 e poi si va anche col minimo… Le risorse per queste situazioni non si trovano mai, ma se fosse per i loro aumenti…oh come si trovano…
poveri noi che crediamo ancora a questi individui.
Vittoria, vittoria, finalmente la destra al governo, ora si che sistemiamo le cose.
Faremo quota 41, toglieremo le quote e bloccheremo la legge Fornero.
Annamo Bene, Propio Bene.
Avevamo quota 102 ora grazie a Salvini e il centro dx, avremo una mascherata quota 41 ma con 62 anni, detto in parole povere una quota 103 a partire dai 62 anni. Che vittoria!!!!!. Allo stesso tempo chi ha maturato 42 anni di lavoro ma non ha i 62 anni di età lo costringeremo a lavorare ancora, e poi ancora.
Un grande plauso a Salvini e a tutt ala combricola, che partono con il segno dle cambiamento.
Annamo Bene, Propio Bene.
Vergogna, vergogna, vergogna. Questa proposta grida vendetta, e lo fa sia nei confronti di chi ci ha fatto false promesse, ora al governo, sia nei confronti dei sindacati (Tutti quanti), che come al solito rimangono in silenzio in attesa di un eventuale convocazione che, se ci sarà, verra indetta a giochi fatti.
Orbene, alle prossime elezioni ne vedremo delle belle… E’ si alle elezioni poichè purtroppo a differenza dei francesi, noi non siamo capaci di scendere in piazza a far valere i nostri diritti e ci rimangono solo le elezioni, dove sia l’assenza alle urne che lo schiaffo del voto testimoniano la sfiducia dei cittadini nei confronti di questa classe politica che da anni sperpera i nostri sacrifici.
Fermo restando la delusione per le promesse mancate (quota 41 in primis) il tema però dovrebbe essere incentrato alla “flessibilità in uscita”. E’ questo il vero gol di una riforma del welfare che vada incontro alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini.
Ogni iniziativa che permetta di uscire dal mondo del lavoro ricevendone un adeguato e proporzionale assegno pensionistico mi trova favorevole. Ci sono tantissime situazioni diverse e oserei dire pure diverse sofferenze in merito al termine dell’attività lavorativa, venire incontro a queste esigenze è comunque un segnale di attenzione (ripeto: per quanto debole e deludente per molti).
Scusate nel 2023 faro 61 anni e 41 dicontributi e a febbraio 2023 terminero la disoccupazione….. ennesima beffa
Assurdo… non votero mai piu…. Questa volta hanno superato il limite. 41 di contributi e 61 eta… e sono disoccupato…. BASTA
Praticamente hanno scontentato tutti, personalmente sono percettore di naspi per tre settimane non riesco a centrare la 102 a Gennaio compio 65 anni devo praticamente sopravvivere con 700 euro al mese ,già perchè la naspi prevede ogni mese una decurtazione del 3% serve a spronarti a trovare lavoro nel mio caso a 65 anni !!!!! ma questi dove vivono??? VERGOGNATEVI
Se volevano dimostrare di far incazzare la gente ci sono riusciti, pensano di aver a che fare con dei fessi, questa si chiama promessa ingannevole e non ci sono altre scuse.
È una truffa ai danni dei lavoratori per la conquista delle poltrone e basta.
Vergognatevi.
Ps non toccate la fornero ,giocate con altre cose.
E io ho 64 anni e 39 di contributi quindi 103 ma non posso andare in pensione.
Mi sembra una vergogna. Non ho potuto iniziare a lavorare prima altrimenti lo avrei fatto. Quindi fregato per quota 100 e 102 e pur facendo 103 non ho l’ambo giusto.!!
Vergogna. Si deve prorogare anche quota 102.
Ma i sindacati dove sono????
Se votare servisse a qualcosa, non ce lo farebbero fare…. disse qualcuno.
finche’ continueranno a prenderci automaticamente i soldi dei contributi inps dai nostri stipendi, non potremmo avere voce in capitolo.Morale : e’ come mettere le volpi a guardia del pollaio.
In merito ad Opzione Donna leggo come anche Lei sia allineato con Sindacati e politici nel mantenere il più assoluto silenzio sulla possibilità, per non dire necessità, di permettere il cumulo gratuito dei contributi versati in più Ago. E di permettere, veramente, a tutte le donne di poter accedere a questa Opzione.
Per come sono ora le condizioni ci sono donne che risultano “invisibili” come se il loro lavoro non possa essere considerato tale e nei loro confronti si sta perpetrando, dal lontano 2003, una iniqua discriminazione. Ma nessuno ne parla, neppure Lei.
Bonus per le madri con figli? Vorrei farle presente che non ci sono Donne Madri e Donne Non Madri, ci sono solo Donne. Orietta Armiliato docet! Vogliamo fare un’ulteriore discriminazione tra donne? Nel caso non fosse sufficiente quella contributiva.
Riassumendo il suo editoriale, Lei propone Opzione Donna strutturale, eliminate le relative finestre e dovrà essere concesso un bonus per le madri con figli…ovviamente il tutto riservato solo per “alcune” donne. Non ci siamo dott. Marino, non ci siamo proprio
Parole, solo parole per illudere le aspettative di tanti lavoratori. Ma chi paga per i lavoratori con 41 anni di servizio e 63 anni di età, per i lavoratori con 42 anni di servizio e 62 anni di età e via di seguito nelle diverse combinazioni o dei tanti lavoratori soggetti deboli con patologie che rimangono emarginati? Pensate seriamente a sostenere quest’ultimi con i fatti. Non va. Le discriminazioni create con le quote ad hoc sono tante. Vorrei conoscere cosa c’è dietro a tutto questo. Dove sono i sindacati? Dove sono i parlamentari eletti? Il silenzio e la misteriosa approvazione di tutto questo perché? Siamo solo noi a pagare in tutti i sensi. Quelli che rimangono a sostenere gli aumenti degli stipendi e le pensioni di coloro che fanno il bello e il cattivo tempo una volta raggiunto il loro scopo.
Applicatela quota 102 flessibile elibera date spazio alla classe 1960, togliete il 41 altrimentialle prossime elezioni la gente si comporterà di comseguenzs.
Che non si azzardino a toccare la Legge Fornero dei 42 anni e dieci mesi per gli uomini , fosse cosi’ nelle loro previsioni, questa volta la vedo dura per i vari Salvini, Durigon e compagnia bella , perderanno la loro faccia , se di faccia di vuol parlare,
penso solo a chi li ha votati , alla bella presa in giro che hanno avuto da questi signori.
Condivido le considerazioni di Marino che dimostra piena conoscenza e serieta’ in materia di pensioni. Questa quota 41 messa in piedi frettolosamente penalizza i lavoratori anziani che erano piu’ tutelati dalla 102. Dov’è finita la volontà di fare uscire i più anziani, dov’è finita la flessibilità in uscita e il ricambio generazionale? Nel mio caso con 63 anni di età e 38 anni di contributi quest’anno, mi “regalano” improvvisamente uno scalone di 3 anni esattamente stile Fornero. Sono disgustato e preoccupato per una gestione che introduce una discontinuità nella linea che la stessa Lega finora aveva mantenuto con i 38 anni di contributi per ben 4 anni. Adesso la virata a freddo su quota 41 senza nessuna considerazione per chi è più anziano e ha meno contributi. Una legge ingiusta verso i più anziani, una vergogna, alla faccia di tanti impegni presi verso le agevolazioni in uscita. Perche’ non aver voluto introdurre una 103 mista con combinazione di età e contributi, per esempio 62/42 e 64/39? Provo una profonda rabbia e delusione per trovarmi di fronte a una situazione di rinnovata, inaspettata incertezza.
Vorrei dire a questo Governo che se proprio vogliono fare questo obbrobrio di quota 62-41 , fregandosene della flessibilità promessa e delle migliaia di lavoratori che rimarranno fuori e mazziati a dovere, cioè i precoci con meno di 62 anni con 41 di contribuzione e , i vecchietti da 63 a 66 che non hanno i 41 anni di contributi, così come non avevano o hanno i 38 attuali, rimanendo già fregati dopo aver raggiunto le quote 100 e 102, perdendo pertanto la grande occasione per uscire dal limbo in cui ci hanno cacciato , dico allora a questo illustre Governo che, se proprio non ne vuol sapere di quota 100 e 103 flessibile, libera e aperta a tutti, oppure della proposta UTP o della proposta Rizzetto o, della proposta Damiano, allora in ultima ipotesi mettete in campo la proposta Tridico, affiancandola al mostro 62-41, che permetterebbe con la doppia quota di uscire dai 63 anni , dando una chance ai più vecchi e fragili di percorrere liberamente il sentiero che li porterebbe alla meta finale del pensionamento, con una proposta che costerebbe 450 milioni nel 2023 , come dimostrato dall’Inps, pesando quindi poco e niente sulle casse statali- e non venissero a dire che non ci sono 450 milioni per questa soluzione, perché i soldi ci sono eccome e vengono spesi per tutto, ma quando si tratta di tirarli fuori per noi lavoratori sfortunati di questo tempo, acciaccati e stanchi di lavorare per garantire la pensione di chi la prende da 30- 40 anni, trovano mille scuse per tenerci fermi nell’inferno a marcire- cara Meloni passati la mano per la coscienza e allenta i cordoni della borsa e metti sul piatto almeno questi 450 milioni per attuare la proposta Tridico e facci scegliere di uscire, CE LO MERITIAMO !!!!!!!!!!!
Dalla sinistra…….sono passato alla destra…….dalla destra…..al mai più andare a votare il passo è breve….grazie per questa riforma delle pensioni……
Buongiorno, qualunque sarà il nuovo meccanismo, bisogna anche modificare l’attuale sistema di riscatto della laurea. Occorre cioè trovare un modo che consenta di conteggiare i periodi di formazione per la laurea senza pagare cifre esagerate, in particolare per chi userebbe tali periodi per raggiungere i limiti contributivi e ricopre una posizione lavorativa per la quale è necessaria la laurea.
Ancora una volta, nessuno ci vuole mettere la faccia ne
le risorse. Si parla bene e si agisce malissimo in questo paese.
Questo governo aveva detto che avrebbe fatto una riforma delle pensioni strutturale e duratura, adesso dicono che non c’è tempo e quindi si fa una cavolo di proposta che lascia tutto come prima. Avevate detto che opzione donna sarebbe stato strutturale, Salvini che avrebbe fatto quota 41,adesso si scopre che se io ho iniziato a lavorare a 20 anni pur avendo 41 di contributi devo aspettare un anno per andare via. Se mi dice bene!!!!
Non va bene per niente.
Se anche questo Governo non riesce a strutturare una riforma che ringiovanisca il mondo del lavoro, ad esempio pensionando dai 62 anni in poi con un numero di contributi corrispondente alla realtà e non alla luna vuol dire che tutto è cambiato per non cambiare nulla. Si tolgano un pò dei loro privilegi prima di sacrificare sempre e solo il popolo sull’altare della perenne crisi economica di questo paese!!!!!
Vera riforma per il 2024 e se nel frattempo cade il Governo?
La riforma Fornero vi ricordate in quanto tempo fu fatta?
Destra sinistra centro sopra e sotto tutti uguali quando arrivano al ponte di comando
Leggo molti commenti con l’esternazione del tipo “ridadeci la Fornero”, come se questa “ipotetica” quota 103 la sostituisse ma, da quanto si legge, non è così.
Quota 103 è una opzione che si affiancherà alla Fornero che rimane per 2023.
Sono i…….to nero! Vorrei farlo sapere a lor signori! Io non dormo più la notte, ma loro bruceranno per sempre all’Inferno (ne sono certo!) rincorsi dalle nostre maledizioni! Grazie ai gestori del sito, che consentono il libero e spontaneo sfogo nei limiti della civiltà (che lor signori invece non hanno) ovviamente.
Concordo al 100℅
I lavoratori Docenti e ATA del comparto scuola qualora vogliano accedere a questa riforma non potranno farlo in quanto la domanda deve essere compilata entro il 31 ottobre. Qualcuno della redazione potrebbe gentilmente chiedere se hanno intenzione di dare la possibilità con l’anno nuovo di procrastinare almeno sino a gennaio/febbraio questa domanda di pensionamento?
certo luigi che è possibile; quella di ottobre riguardava i requisiti legge fornero; ora nuova situazione; allertati con lo spid perchè in linea di massima avrai 20-25 giorni per la domanda con i nuovi requisiti; tutto chiaro? saluti a te e ai gestori del sito
Un UOMO..mantiene sempre la sua parola.
SALVINI CHE UOMO SEI?
Se uno dice 41 x tutti ….non prende scuse.. non viene ds Marte.. x non conoscere le situazioni..
Da domani tessera elettorale bruciata.
Salvininti vedrai bene in galera!
Ormai e certo che ci hanno fregato anche questa volta.Peccato che fregare il prossimo e molto semplice.Lo fanno i politici nei nostri confronti ma lo possiamo fare anche noi Q41 verso il mondo del lavoro …………
Ma io che ricado sia nella Fornero sia nella quota 102?
che faccio, scelgo?? sono in NASPI e maturo 42+10 a fine novembre e a gennaio farò 63 anni
Sottoscrivo la delusione e anche la proposta Marino, non c’è altra strada se si vuole un minimo di equità.
Invito tutti ad andare a rivedersi le regole con le quali si andava in pensione subito prima del varo della Roforma Fornero.
Per realizzare una riforma equa, basterebbe riprendere quelle regole (quota 95, 35 anni di contributi e 60 anni di età) e correggerle attualizzandole con l’incremento dall’aspettativa di vita ad oggi.
Si vedrebbe che una quota 100 libera da paletti sarebbe più che sufficiente perché soddisferebbe le due condizioni:
– riparametrare le regole pensionistiche con l’incremento dell’aspettativa di vita (ben 5 punti e 5 anni in più della precedente ante Fornero)
– permettere l’accesso alla pensione a TUTTE le categorie di lavoratori (esattamente come avveniva in passato).
Un sistema lavoro così poco meritocratico, poco flessibile e
anacronistico rispetto all’avanzamento tecnologico, con gli stipendi più bassi d’Europa, dovrebbe come minimo restituire qualcosa ai lavoratori, questa restituzione potrebbe avvenire grazie a una riforma pensioni equa, che non penalizzi e mortifichi oltremodo i lavoratori italiani.
Farebbe meglio al paese un lavoratore che finalmente spende i suoi risparmi, facendo girare l’economia, oppure un lavoratore che si trascina di malavoglia al lavoro e tiene quel poco che ha ibernato in banca?
Si tratterebbe di una spesa iniziale che rientrerebbe raddoppiata nelle casse dello Stato.
Suvvia, non siate miopi!
Ritengo che quota 103 con i paletti sia un’ altra trovata bestiale del governo!!! La quota 103 andrebbe anche bene, ma senza paletti !!! Delusione anche con questo governo, che si e’ riempito la bocca di promesse e non vuole fare niente, anzi anche di meno. Poi si lagnano che non andiamo piu’ a votare !!! E’ che siamo veramente stanchi di essere presi per i fondelli !!!
Mio marito 40 e 59 anni..fregato in pieno
concordo pienamente col dott M. Marino…”È assolutamente necessario quest’anno rinnovare almeno Opzione Donna e Ape Sociale e non arrivare nel modo più assoluto a quota 103, ma restare ad una quota 102 che deve essere libera nella composizione. Vale a dire (38 + 64) oppure (39 + 63) oppure (40 + 62) oppure (41 + 61) oppure (42 + 60). Oltre a ciò, eliminare finalmente le finestre d’uscita anche per Opzione Donna ripristinando quel corretto rapporto tra cittadini ed Istituzioni da anni latitante.”
spriamo che Salvini e Durigon ci leggano e traggano consiglio, poi non e’ che a votare per le regionali ci saranno i giovani a fare la fila per votare….
Una solenne presa per il culo
Quota 103 non cancella la Fornero, anzi, con 42 anni e 10 mesi iniziando a lavorare a 19 anni andresti a 62 anni come quota 103
Lo hanno capito pure i bambini che la quota 41 e 62 , inventata dalla mente contorta di qualche feroce esponente del governo, altro non è che una TRUFFA ai danni dei precoci che non arrivano a 62 anni pur in possesso di 41 di contribuzione e, soprattutto per chi ha superato i63 anni , fino ai 67, già totalmente ingannati dalle quote precedenti, raggiunte ma non centrate per mancanza dei 38 anni – ed ora cosa si inventano questi pagliacci , un qualcosa di irraggiungibile e indecoroso, una quota folle che basandosi sul requisito inverosimile dei 41 , fa capire a tutti, compresi i bambini , la cattiveria e la crudeltà del governo Meloni, che alza l’asticella a livelli astronomici, punendo in maniera penosa specialmente i più fragili, ormai vicini ai 67 anni, malati , stanchi e nauseati dal modo barbaro di fare di questa combriccola di pazzi criminali- hanno pure il coraggio di prendere tempo , ingannando ancora di più, sull’eventualità che se ne discuterà nel 23- basta , non se ne può più, siamo rassegnati e disorientati come un pugile suonato, col sindacato che latita ancora più di prima, passando agli occhi di tutti ormai , come una carcassa vuota di spirito e di energia.
Non c’è governo che passi ma sono tutti uguali hanno tutti la risposta pronta promesse promesse ma poi come sempre non ci sono I soldi la frase più usata negli ultimi 20 anni ..E QUOTA 41 X TUTTI SE NE VA TRALLALLERO TRALLALA
Nessuno e’ in grado di fare qualcosa….
magari qualche voce disseziente c’ e’…. ma una volta arruolato si adegua al sistema
Giuda a confronto di questi era un santo…
Buonasera Erika, vorrei porre alcuni numeri all’attenzione dei frequentatori del sito : nel triennio in cui è stata in vigore quota 100 lo stato ha risparmiato 2,7 miliardi rispetto a quanto stanziato (1 nel 2019, 1 nel 2020 e 0,7 nel 2021),per quota 102 sono stati stanziati 1,7 miliardi che saranno spesi soltanto parzialmente; a ciò occorrerebbe aggiungere quanto di meno è stato speso per i pensionati morti di covid (calcolo più complesso perché molte pensioni si sono trasformate in reversibilità). Questo montante, aggiunto ad 1 miliardo che il nuovo governo ha deciso di destinare entro fine 2022 dovrebbe, interamente, entrare nel cumulo per decidere di quanto si dispone. Magari ci fosse, al governo, qualche esperto in grado di quantificare il tutto; con questi dati alla mano riuscirebbero a valutare quali soluzioni adottare. Utopia ? Temo di sì.
Grazie perché ci tenete aggiornati e ci permettete di sfogarci.
Un articolo di ieri del Corriere della Sera sottolinea che, nonostante il taglio dei parlamentari, il costo totale per il parlamento rimarrà invariato per gli anni 2023 e 2024. Ogni parlamentare ci costerà quindi annualmente 77 mila euro anziché 49 mila euro.
Se non fosse stata attuata questa bella furbata, non dal governo attuale ma nessuno ha fatto una piega, si sarebbero risparmiati circa 5 milioni e mezzo di euro. Una bazzeccola certa ma indice di come tutta la classe politica tutta non meriti alcuna fiducia. Perché chi è disonesto nel poco sarà disonesto anche nel molto.
Da quello che ho letto l univa soluzione sarebbe la quota 102 flessibile e libera senza il 41 vincolante.
Sono stati di parola, hanno tolto la legge fornero, e hanno approvato quota 41 come predicavano in periodo elettorale, peccato che con il cavillo dell’età io a 62 anni, né debba versare 43 di contributi esattamente come prima.
Ma la mia preoccupazione è di cosa saranno capaci in futuro.
Staremo a vedere lavorando come al solito per il bene del Paese.
e la trovo ancora ingiusta; è come se gli sfigati del 1960 non esistessero; arrivati ai nati del 1959 si passasse ai nati del 1961; perchè 41 e 62 si riferisce ai nati del 1961; abbassamento di 2 anni dell’età e innalzamento di 3 anni di contributi; e chi ha 63 e 40 o 63 e39 cosa ne facciamo? ma che vadano a fan……………………… ; saluti al dott. marino e ai gestori del sito
Salve io ho 42 anni di contributi e 58 d’età ma l’anno prossimo posso andare in pensione con 42e10 mesi, grazie
Peggio della riforma Fornero, bisognerebbe trovare il modo di organizzarsi e scendere in piazza come fanno i francesi!
e che dire di quelli del ’62 con già 41 anni e 10 mesi di lavoro sulle spalle.
Anche questi poveri sfi…i hanno perso tutti i treni pur avendo un sacco di anni di lavoro alle spalle. Queste fantomatiche trovate penalizzano sempre tutti coloro che hanno iniziato a lavorare in gioventù.
Una presa in giro per tutti i lavoratori. Posso solo dire VERGOGNAAAA..solo promesse in campagna elettorale e poi niente.
Sante parole. Bravo.
Salve, sintesi chiara e proposte ragionevoli da portare al tavolo delle trattative, ma c’è ancora tempo? Non c’è bisogno solo di “qualcuno illuminato” ma di persone competenti ed oneste. Nell’articolo si chiede in alternativa alla quota rigida 103 (con “paletti” da ambo secco su una sola ruota), la flessibilità della quota 102 attualmente in vigore che potrebbe essere un punto di aggregazione che i sindacati dovrebbero trovare il modo di costringere il governo a discuterne. Solo un’osservazione: nell’elenco delle possibili combinazioni di esempio fatte dal dott. Marino spero che ci sia anche (38 + 66) vale a dire quota 104. Grazie.
Gent.mo dr. Marino
la situazione economica era come quella attuale già durante la campagna elettorale, durante la quale FDI ha scritto un programma elettorale in cui si parlava – in tema di pensioni – di flessibilità e la Lega ha sempre promesso quota 41, senza paletti e senza parlare di un’orizzonte temporale lungo anni (la legislatura puo’ durare 5 anni, come noto).
Ora i partiti di governo tirano in ballo difficoltà legate alla situazione economica (che era questa anche prima..); anche il caro energia era già in essere …
A mio avviso moltissimi elettori si sentono presi in giro !
Lei che ne pensa ? A lei sembra che i partiti eletti siano coerenti con le promesse elettorali ?
E cosa ne pensano redattori del sito ?
Sono d’accordo e aggiungo ci hanno rubato voti facendo promesse elettorali che già sapevano di non poter mantenere, mi aspettavo comunque che dei segnali di cambiamento li avrebbero dati invece prorogando quello che già c’era e modificano in peggio quello che c’è deludono i più. Mi metto nei panni dei under 62 enni con 42 anni e dei 63 enni che avrebbero potuto andare con quota 102. Ma è così difficile dare benefici a TUTTI, i voti li hanno ricevuti da tutti o solo dai 62 enni
Stavamo male ( quota 102), per stare meglio ora stiamo peggio ( quota 103). Contenti??????? Ridatemi la Fornero.
Ma la Fornero rimane se ho ben capito, questa è una possibilità in più anche se scontenta parecchie persone purtroppo.Si vedrà il prossimo anno che succede, ma se non ci sono soldi cambierà poco
In questo paragrafo estratto dall’Editoriale del dr. Marino c’è l’essenza di tutto :
“È assolutamente necessario quest’anno rinnovare almeno Opzione Donna e Ape Sociale e non arrivare nel modo più assoluto a quota 103, ma restare ad una quota 102 che deve essere libera nella composizione. Vale a dire (38 + 64) oppure (39 + 63) oppure (40 + 62) oppure (41 + 61) oppure (42 + 60). Oltre a ciò, eliminare finalmente le finestre d’uscita anche per Opzione Donna ripristinando quel corretto rapporto tra cittadini ed Istituzioni da anni latitante.
Questo sarebbe il minimo che deve fare il Governo quest’anno, del resto mettere un solo miliardo per la previdenza è una presa in giro”.
Non aggiungo altro se non di ricordarci bene alle prossime elezioni in Lombardia di chi ci ha preso in giro e … comunque cercherà il nostro voto!!!
Buongiorno Stefano.
Mi sbaglierò ma non mi sembra ci sia proprio tutto se visto da chi ha iniziato a 15 anni.
Ovvero, ecco che l’età entra in ballo!
Il fatto è che è veramente dura poter accontentare molti se non tutti.
Poi, quando il dottor Marino afferma che il governo precedente si: “apprestava, perlomeno a parole, ad istituire Opzione Tutti, una sorta di Opzione Donna estesa anche agli uomini”, la risposta che a me pare semplice ma corretta è perché pensava di proporla tutta contributiva.
Inutile sarebbe chiedere ai lavoratori nel misto quanti di loro l’avrebbero accettata di buon grado, quando i commenti sono da sempre espliciti al riguardo.
Resta il fatto che il sistema contributivo continua a marciare spedito anche da noi e i nati dal 1980, forse, non sarebbero interessati alla questione come proposta.
Poco interessati dopo che quasi nel silenzio, la riforma Dini di fine 95 ne ha rivoluzionato quel futuro che sembriamo scoprire solo in età avanzata, ovvero nel momento di avanzare domanda di pensione.
Troppo bassi sono stati per anni molti stipendi e sempre più ridotte ormai si sono fatte le pensioni mentre ora sia il dottor Marino sia il governo pensano di rendere gli assegni sempre più avulsi dalla perequazione.
Saluti
Nel 2021 60anni e 38 contributi nel 2023 62anni e 40 contributi, non faccio mai ambo. Lasciateci la Fornero.
Stefano
Mi domando solo , i sindacati reagiranno o saranno dormienti come quando e’ stata approvata la lurida fornero
In effetti quota 102 flessibile sarebbe più giusta sia per i precoci che per i più anziani, si uscirebbe dalla forzatura dell’ambo secco. Qualcuno al governo si è preso la briga di valutarne il costo?
Infatti.
Quota 102 nel 2023 sia prorogata con 64 anni anagrafici e 38/39 anni di contributi.
Non è giusto per chi è vstato tagliato fuori da quota 100 in passato e di nuovo con l’ uscita a 41 anni proposta da Salvini.
Il famosissimo specchietto per le allodole a scapito degli elettori… quota 41? Con tanti se e ma…. Quota 102 variabile va benissimo a partire da qualsiasi anno di età… 60 + 42 , 61+41, 62+40 e vanti così fino ai 67+35 e poi si va anche col minimo… Le risorse si trovano se c’è volontà politica.
Condivido pienamente i contenuti dell’articolo. Quota 103 rigida è solo una presa in giro per migliaia di lavoratori e l’ennesima promessa da campagna elettorale non mantenuta. Auspico, in sede di discussione parlamentare, che coloro che sbandieravano ‘41 per tutti ‘ modifichino, almeno in senso flessibile, questi assurdi paletti. Saluti ai gestori del sito.
Ma i sindacati dove sono? Perché non fanno pressioni, manifestazioni, scioperi? Era stato detto che costava 1 miliardo per il primo anno 41 senza età. Che li avrebbero presi dalla rimodulazione del RDC. I soldi dei contribuenti sono soldi nostri che dobbiamo avere indietro per passare alcuni anni in santa pace, ed invece insistono a rinviare e mantengono la Fornero che con 42 anni e 10 mesi per alcuni è meglio della 103
Non è giusto si va in pensione sempre ogni anno con delle Quote ci vuole una legge che sia uguale per tutti non per solo certe persone ,e gli Over (64,65,66.).che non hanno quei requisiti .
Speriamo che i sindacati fanno qualcosa !!!!
Scordatelo Must che i sindacati facciano qualcosa- oramai il loro principale compito non è più la difesa dei lavoratori , ma la complicità coi governanti – morale…… se non ti metti di traverso in situazione di disagio , come quella che stiamo vivendo sulla nostra pelle, per provvedimenti folli come la quota maledetta 62-41 che stanno per imporci, vuol dire solo una cosa…….. siete loro complici…….. meditiamo gente e leghiamocela al dito !
Ma anche 63 anni di età più 40 anni di contribuzione fa 103, applicare il 41 significa tagliare le gambe alle lavoratrici madri che hanno raggiounto quasi il massimo di comtribuzione. Ma che riformina è, atta sola a penalizzare?
infatti Renzo, l’unica spiegazione logica, se c’è qualcosa di logico, è che 63 e 40 esclude amici e amici degli amici che non raggiungono i 63 anni l’anno prossimo come noi sfigati del 1960; tutto qua; non ci resta che attendere e sperare ; saluti a te e ai gestori del sito
Perfettamente in accordo con la tua delusione credo lo siamo tutti, chiaramente a meno dei vincitori dell’ambo secco 62-41 che si sono salvati buon per loro…
Purtroppo non abbiamo nel DNA la capacità di riunirci, protestare e bloccare il paese…ci vuole un impegno che non abbiamo, vivacchiamo alla meno peggio e aspettiamo inermi, come hanno fatto finora i sindacati (VERGOGNOSO IL LORO ATTEGGIAMENTO) ciò che altri decidono per noi dopo aver conquistato il potere, per l’ennesima volta, con le solite promesse disattese.
Tutto questo incrementerà ancor di più la scarsa fiducia, già molto bassa, verso la politica e i suoi paladini infondendoci un qualcosa di davvero pericoloso per il nostro futuro di democrazia, l’allontanamento dalla vita politica, l’indifferenza, il pensare che tanto non cambierà nulla. Arriverà il momento che nessuno più andrà a votare. Dobbiamo ringraziare questa massa di idioti che non riescono proprio a capire come operare in funzione del bene comune, di equità, di giustizia, di pace e di come infondere la speranza in determinati valori per poter poi cambiare.
Rimarremo al lavoro, nessun problema, anche fino 70 anni ma i nostri datori se ne renderanno ben presto conto come…
Che risate. Avevamo quota 102 ora grazie a Salvini e il centro dx, abbiamo quota 103. Che vittoria!!!!!. Ridateci la Fornero. Contenti??????? Dai diamo fiducia alla dx
Considerato che chi ha scritto l’articolo è un esperto sul tema.
Quali sono i numeri delle possibili uscite e i costi delle sue, pur correte, proposte?
Vorrei leggerli nel dettaglio.
Ah, mi scusi, già che ci siamo guardi che ha dimenticato di elencare i 1.000 euro minimi per opzione donna e, a questo punto, ci aggiunga pure 1.000 Euro di pensione minima per tutti desiderati da Berlusconi.
Se tra qualche mese il governo attuale andrà a farsi benedire, si faccia avanti, o quanto meno ci pensi perché leggendo molti commenti quello che Lei propone nel merito pensionistico potrebbe farle raggiungere facilmente il 40% dei consensi.
Europa permettendo!
Le quote genereranno sempre iniquità per cui l’unico modo per fare qualcosa uguale per tutti, come ha fatto la legge Fornero è ridurre un po’ i due limiti, -6, -7, -8, -9, -10 conteggiando in mesi anche l’età ed abolendo il furto legalizzato dei 3 mesi di finestra. Questo metodo sarebbe a mio parere l’unico che mi dice che con il nuovo governo qualche cosa sta cambiando. Oppure il governo si assuma le sue responsabilità e non faccia nulla e usi quel miliardo per aumentare le pensioni di invalidità.
Un semplice ritocco è una grandissima delusione!!
Il governo consiglia: “un’abbondante spalmata di vaselina…e il bruciore passa!”. Come con gli altri governi!!…alla faccia dell’ “adesso rinnoviamo l’Italia!!”
Se le cose saranno così, il comportamento del governo sarebbe indecoroso, men che meno serio e del tutto inaccettabile!!
Il buon Tomasi di Lampedusa, col suo Gattopardo, continua a ridersela alla grande!!
Prevedo che il recupero del rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni, già ai minimi storici, sarà inevitabilmente rinviato alle calende greche. Come le nostre pensioni!!
Quota 103 sarebbe addirittura offensiva.
41 + 62 vuol dire mandare in pensione quattro o cinque persone beffandosi di tutti gli altri.
Ma al governo sono ciechi ? Non vedono che alle prossime elezioni regionali (tra pochi mesi) dovranno pagare il conto di questo tradimento ?
Io mi stupisco che ci sia qualcuno che si stupisce con 4 anni di ritardo. La mancata promessa di revisione o cancellazione della Fornero seguirà papale papale quello che è successo nel 2018. Migliaia e migliaia di lavoratori abbindolati da promesse irrealizzabili anche agli occhi di bambini dell’asilo, sono stati obbligati a continuare a pensionarsi con i requisiti Fornero, chi con i 67 della vecchiaia, chi con i 43,1 dell’anticipata, nonostante il loro voto fosse andato a chi quelle promesse ha poi disatteso. Dopo 4 anni cambiano solo i volti delle persone illuse, sostituiti dai volti della generazione successiva che saranno fregati a loro volta. Cose già viste e soprattutto risapute. E’ stato falso nel 2018 dire che 67 anni di età erano troppi, così come è stato falso dire che 43 anni di contributi fossero tantissimi promettendo di abbassare tali requisiti. C’è stato un’infinità di lavoratori costretti e obbligati a raggiungere quei requisiti, maggiore di quelli che hanno beneficiato delle quote. D’altronde, chi ha inventato le quote, faceva parte di quella parte politica chiamata “Popolo delle libertà” !! Come diceva il buon Guzzanti : ” Si, la libertà di fare un po come cazzo gli pare, una volta ottenuto il voto di un popolo che a 60 anni è più ingenuo dei bambini dell’asilo.
P.S. Il dimezzamento della perequazione degli assegni per effetto dell’inflazione porterebbe a una miriade di ricorsi. Già in passato molti di quei ricorsi hanno avuto esito positivo e lo Stato ha dovuto reintegrare quei tagli.
Ormai pare ufficiale che ci sarà quota 103. Praticamente andranno in pensione in ambo secco solo 50.000 fortunati. E Durigon ha detto che il costo sarà un miliardo. Una stupidaggine del genere non erano riusciti a farla neanche i governi di centro-sinistra. Praticamente andrà in pensione chi ha avuto carriere continue e ciò riguarda soprattutto il pubblico impiego. Quindi anziché aiutare i sessantenni disoccupati o fare una cosa che valga per tutti faranno questa bestialità. Proprio in un momento in cui le povertà aumentano e c’era bisogno di una riforma tipo Tridico. Da notare che la auspicata riforma Tridico costava di meno dei sussidi di stato e bonus che dovremo continuare a dare agli ultrasessantenni soprattutto disoccupati. Chiedo l’intervento dei gestori e degli esperti perché non se ne può più. A questo punto non si capisce se questa gente è in malafede o incompetente o entrambe le cose.
No ho parole!
In malafede no, ma incompetenti SI, a fronte di poter dire visto che abbiamo fatto 41 creano una quota che con la “41 per tutti” non ha nulla a che vedere e cerco di spiegarmi meglio; la 41 per tutti è una richiesta di pensionamento anticipato con una quota contributiva che dovrebbe smantellare la legge Fornero anticipata che recita ad oggi 42,10 per gli uomini e 41,10 per le donne, appunto altra quota contributiva, l incompetenza di cui parlo è riferita a questo una quota contributiva che va a sostituire un altra quota contributiva, cosa c’entra una quota legata all età se parliamo in entrambi i casi di quote contributive. La quota 103 (62+41) può andare a sostituire la 102 (64+38) ma non possono vendermi che è un anticipo di smantellamento della Fornero. Sarebbe più logico iniziare a smantellare la Fornero andando ad abbassare le quote 42,10 e 41,10 di qualche mese e togliendo le finestre .
Ben detto hai perfetttamente ragione, e io preciso che sono TUTTI in malafede.
Il mio parere è che la Tridico o altre simili non la fanno perché sono consapevoli che andrebbe via troppa gente e sia privato che pubblico non saprebbero come sostituirli., saluti
Enorme delusione anche se prevedibile.
Come al solito campagne elettorali piene di promesse e poi all’aspetto pratico fanno tutti le stesse cose rimandando,
come al solito, alla prossima volta…e via così.
Quota 41 e 62 anni è una presa in giro, accontenta certamente poche persone, e lascia i problemi inalterati: che amarezza!
Come ci aspettavamo tutti, ecco la sintesi di Marino su quello che sta per succedere a noi lavoratori che stiamo da tempo alla finestra in attesa che qualcuno ci salvi dalla fornero- non ci sono parole per descrivere questo triste momento che vede protagonisti noi vecchi ultrasessantenni che i 41 anni di contributi se li sognamo, pur avendo raggiunto le quote 100 e 102, senza aver avuto via libera, e naturalmente i precoci che pur avendo i 41 anni, non possono uscire per mancanza dei 62 anni- risultato finale è che l’ abolizione tanto decantata della Fornero, con questa scelta scellerata di 62-41, non ci sarà e ci troveremo catapultati a migliaia in un baratro da cui non usciremo più, che ritengo ancor peggio della Fornero- questo massacro fatto ad arte da questo ridicolo governo, traditore dei propri proclami, ci proietta in uno stato di sofferenza e dolore che mai avremmo immaginato, nella speranza vana che entro l’anno si cambi qualcosa, ma ne dubito parecchio, perché lo stile di questi illusionisti ormai è chiaro e incontrovertibile, basato cioè sulla politica del pugno duro senza tentennamenti, incurante dei bisogni e della sofferenze dei lavoratori- come dice Marino bastava aggiungere alla porcata 62-41 la quota 102 libera, con parametri variabili, subito in questa finanziaria, ed ecco che la credibilità era riconquistata, facendo scelte appropriate per aumentare la miseria stanziata di 1 miliardo, toccando cioè le pensioni d’oro che tanto denaro costano alle casse statali, e impiegando le risorse avanzate dalla scarsa uscita con la 100 e 102, per non parlare dei 12 miliardi risparmiati coi morti covid- quindi per concludere, pur perdendo ogni speranza, ci augureremmo in extremis un miracolo per uno slancio di democrazia e equità nei confronti nostri da parte di qualche politico con sale in zucca, magari tirato per la giacchetta da qualche sindacalista sveglio, che porti ad un ritocco della disgraziata soluzione dell’esecutivo, con sospiro di sollievo di noi tutti, che sapremmo perdonare e ricambiare nelle prossime tornate elettorali.
Quota 102 che deve essere libera, vale a dire (38 + 64) oppure (39 + 63) oppure (40 + 62) oppure (41 + 61) oppure (42 + 60). Oltre a ciò, eliminare finalmente le finestre d’uscita anche per Opzione Donna. NON SI PUÒ FARE UNA SORTA DI DOCUMENTO CONTROFIRMATO DAI LETTORI DEL SITO E RECAPITARLO A CHI DI DOVERE E FAR CAPIRE CHE NON SIAMO D’ACCORDO SU QUOTA 103 COSI COME È CONCEPITA.
Prima di rinnovare Opzione Donna date la possibilità di cumulare i contributi in modo che tutte le donne che hanno età e numero di contributi necessari per usufruirne possano andare in pensione anche se hanno versato in casse diverse. E 41 anni di contributi secondo me sono assolutamente sufficienti per andare in pensione senza il vincolo dell’età.