Pensioni 2023, ultime news: Ok a quota 41 ma con soglia d’età
Quota 41? Sì ma con soglia d’età. Sarebbe questa l’ultimissima novità in termini capitolo pensioni proveniente da Giorgia Meloni, leader Fratelli d’Italia, questa ipotesi sarebbe associata alla tanto discussa opzione uomo che andrebbe ad aggiungersi alla proroga dell’opzione donna e dell’ape sociale entrambe in scadenza a fine dicembre. L’obiettivo del nuovo Governo é proprio quello di creare alternative di uscita flessibile al ritorno il toto della Legge Fornero che é nuovamente alle porte. Quota 102, lo ricordiamo, é anch’essa in scadenza al 31/12/2022. Vediamo i dettagli e gli eventuali costi della misura.
Pensioni anticipate 2023, verso la quota 41 ma non per tutti
Potremmo pensare ad un paragone per fare comprendere meglio il significato della proposta se da un lato opzione donna potrebbe essere estesa agli uomini con requisiti anagrafici leggermente al rialzo e si sta dunque parlando da giorni di ‘opzione tutti’, per quanto conerne la quota 41, che da tempo viene richiesta dai quarantunisti con il motto ‘senza se e senza ma’ e dunque ‘per tutti’, questa volta, se mai vedesse la luce, non sarebbe invece per tutti a prescindere dall’età anagrafica come si era a lungo sperato.
Infatti alla quota 41 come intesa da Giorgia Meloni potrebbero accedervi solo coloro che hanno una determinata età, al momento non é dato ancora sapere quale sia la soglia. Dunque se da un lato, visto che nei giorni scorsi la quota 41 era completamente uscita di scena, potrebbe quanto meno essere buona cosa sentirne riparlare, dall’altro abbiamo il sentore che questo paletto anagrafico creerà non poche polemiche.
Quota 41 con soglia d’età: costi sostenibili, sarà questa la via?
La Meloni starebbe pensando sì ad una quota 41 ma con l’introduzione, appunto, di una soglia d’età. Questa soluzione permetterebbe, infatti, di ridurre il costo di una quota 41 senza limiti anagrafici, ricetta per altro proposta e ribadita dalla Lega in campagna elettorale, Lega che fa parte della stessa coalizione vincente e non é detto che approvi.
La quota 41 classica, ‘senza se e senza ma’ appunto avrebbe un costo di 5 miliardi all’anno per lo Stato. Non resta che comprendere ora a quanto ammonterebbe invece questa nuova quota 41 e soprattutto a quale soglia d’età stava pensando la Meloni.
Inoltre nei prossimi giorni cercheremo di capire attraverso l‘onorevole Claudio Durigon se questa quota 41 potrebbe trovare consenso della Lega o se l’obiettivo da portare a casa resterà la quota 41 nota a tutti, dunque senza limiti anagrafici.
Voi dal canto vostro sareste comunque favorevoli alla nuova quota 41 o reputate che dopo 41 anni di lavoro tutti debbano poter scegliere se andare o meno in pensione indipendentemente dall’età anagrafica? Fatecelo sapere, se vi va, nell’apposita sezione ‘commenti’ del sito.
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Quota 41 con la soglia anagrafica minima, andrebbe bene solo se la stessa non supererebbe i 62 anni, altrimenti tutto come prima.
Ho 38 anni contributi e 58 di età io sono Dell avviso che tanto ho versato tanto uguale mi sia dato x diritto di pensione. Se mancano soldi all appello fateveli dare se vi servono soldi toglietelli a baby pensioni e ai furbetti del reddito di cittadinanza. Chi in realtà non ne ha bisogno.
Fanno benissimo quelle persone che hanno il coraggio di andare via dal nostro paese ….troppo malato che è senza futuro ….lasciate stare la Fornero altrimenti farete altri danni….i soldi non ci sono e ai miracoli non ci credo
Lasciate le cose come stanno ,altrimenti farete altri danni , non dimentichiamoci che la legge Fornero è stata firmata anche dalla Meloni e adesso cosa vuole …vuole rifarsi dimezzando la pensione ? Diceva il grande Totò ….ma mi faccia il piacere
Certo che se ognuno pensa al caso personale….
Io non capisco, in un economia 5.0 parlate ancora di lavoro, o meglio schiavitù ,senza sapere cos’è un lavoro, è pazzia, Confucio diceva , se ami ciò che fai,non lavorerai un giorno della tua vita .Viviamo nel secolo dei lavori inutili noiosi anielanti, sembra che ci siano degli idioti, che inventano lavori stupidi per tener occupata la gente, per giustificare un reddito che una truffa. Quindi quando l’inps dice che non ci sono i soldi per le pensioni, è falso, senza contari i vari sprecchi di questa istituzione “sociale ” che di sociale non ha nulla. Basts info .il denaro si crea dal nulla, quindi finiamola con questa ipocrisia, quando capisci quanta ricchezza si puo creare dal nulla, possiamo prosperare ovunque non è un problema di soldi, ma di risorse, materie prime. Vi invito alla visione del venus proget del ingeniere futuristico sociale Jacque Fresco,troverete tutte le risposte..Per uscire da questa follia planetaria, dobbiamo pensare in modo tecnico non attraverso partiti politici movimento di denaro, possiamo dare beni è servizi, case ecc a tutti, perché non è un problema di soldi, ma di risorse, è logica, I soldi sono un unità di misura, come il peso o il metro, nati per sostituirsi al baratto, dando il giusto valore alle cose, non per fare schiavitù, controllo sociale.
Tridico manderebbe in pensione con 800€ lui quanto guadagna?.. e quanto ci costa lui e gli innumerevoli dirigenti Inps. Se la legge Fornero prevede 67 anni la clausola età non può essere superiore ai 62 altrimenti sarebbe inutile
sono daccordo con 41 di controbuti e massimo 62 di eta
Secondo me il massimo di anni contributivi non deve essere più di 35. Tanti sono che a 30 anni non hanno ancora contributi. Se tiriamo le somme mi dite a quanto arriva l’età pensionistica.
Signori miei come la mettiamo con quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare presto diciamo dai 14 ai 19 anni.
Parlo delle classi dal 1960 al 1975.
potremmo trovare queste situazioni:
eta anagrafica dai 55 ai 61 contributi versati 41 anni (sudati) ipotizzando fascia inizio lavoro dai 15 anni ai 20 anni.
Se viene inserito il limite minimo di eta li costringiamo a lavorare per molti anni ancora. Per loro cosa cambia rispetto alla Fornero?
Si va i pensione quando si è troppo vecchi, punto . Quanto vecchi? Credo che 67 sia troppo . Solo perché si è dovuto lavorare a nero?!? I contributi devono servire SOLO ad avere un assegno più corposo , giustamente. Ma pretendere di andarsene a 60/62 va è totalmente ingiusto . Oppure ci sono i vecchi di serie B?
Gentimente mi date risposta quando potrei andare in pensione ho 64 anni e 36 di contributi grazie attendo vostre comunicazioni.grazie saluti
Con la normativa attuale a 67 anni
ottima risposta e mi offri l’occasione per dirti 2 cose: vero, una volta molti facevano così; ma a 75 anni ancora lavorare stona molto ma ne ho conosciuti; ricordo un signore in pensione a 60 anni che mi diede una risposta che mi raggelò: se mi fermo muoio; aveva 75 anni e ancora continuava; saluti a te e ai gestori del sito
Buongiorno vorrei una risposta se possibile prendo il mio caso esodato con 38 anni e sei mesi di contributi 59 anni di età che fine farò io e tanta gente che si trova nelle mie stesse condizioni? Qui sembra che si parli solo di pensioni maturate con contributi fino alla fine ma chi e stato licenziato come me ?
vai a un patronato e chiedi cosa puoi fare; dimenticavo: reddito di cittadinanza; chiedi anche all’inps; in bocca al lupo; saluti
Sono d’accordo è proprio il tipico contentino e non tiene conto di quanti(la maggioranza)non ha trovato presto un lavoro continuativo o con contratto.ricordiamoci che prima del 1994 se non sbaglio le partite Iva non versavano contributi Inps e comunque quei contributi valgono molto poco rispetto al lavoro dipendente.Chi ha perduto degli anni per varie problematiche deve andare in pensione anticipando l’ età anagrafica non in base agli anni di contributi.
Sono d’accordissimo purtroppo questo sito è infestato da quarantunisti sfegatati.
Prova ad alzarti al mattino allle 6 e tornare a casa alle 19,30 per 40 anni, poi forse capirai cosa significa lavorare per tanto tempo e perche ogni mese in più di lavoro pesa come un macigno. Personalmente sono a quota 41 e 10 mesi..
Ho cominciato a 14 anni a lavorare ora ne ho 53 nn riesco ad arrivare a sera senza avere dolori ovunque ,penso che tanto siano nelle mie stesse condizioni ..41 penso siano abbastanza x chiunque…ma la vedo dura…..
Quota 41 ed età anagrafica?????
A me sembra un ulteriore misura divisiva (divide et impera…..) messa in atto IN AMBITO PREVIDENZIALE dal 2011 in poi.
Dalla legge n. 214/2011 in primis ……. legge adottata ed approvata con maggioranza bulgara dall’allora PD (incluso Damiano, Orlando, Letta, Bersani) E PDL (inclusi Razzi, Meloni, La Russa)
Premesso che le pensioni per anzianità contributiva sono ATTUALMENTE assegnate con i seguenti requisiti contributivi:
42 ANNI E 10 MESI DI CONTRIBUTI SE MASCHI
41 ANNI E 10 MESI DI CONTRIBUTI SE FEMMINE
Nota bene: unico ambito con requisiti differenziati per sesso ……………….
requisiti PER ORA congelati dal governo giallo-verde del Conte1 fino al 31/12/2026.
Durante i tre governi piddini dal 2013 al 2018 i requisiti sono aumentati di 22 mesi e l’allora PdC, vincitore seriale di primarie piddine ad una intervista in merito rispose con supponente e visibile ironia: suvvia per qualche mese in più (22mesi in totale) , li fà pure il mi zio………………!
Allora: con quota 100 si pose il limite anagrafico a 62 anni….. mettiamo per ipotesi lo stesso limite ANAGRAFICO per QUOTA41.
E’ probabilissimo che contemporaneamente a persone di 62anni di età con 41 anni di contributi si affianchino persone con 61-60-59-58 di età e con 41 anni e sei/otto mesi di contributi se donne , o 42 anni o 42 anni e sei/otto mesi di contributi se uomini ed ai secondi/ terzi e quarti …… si dice no tu devi lavorare ancora.
Non sarebbe più onesto ridurre a tutti l’anzianità contributiva necessaria di almeno 6/8/10 mesi, a scelta del pensionando invece che dividere le generazioni ed avvelenare il clima creando ad arte …… fortunati e meno fortunati ….. magari solo per il fatto di essere nati qualche mese prima o dopo.
Poi basta con questo feticcio squallido QUOTA41 se …… e ma ….. ha creato dietro ad alcune categorie più o meno sfortunate categorie …. più privilegiate di altre ……ed ha creato solo malessere sociale …….. e se flessibilità ci dev’essere quella basata sulla diminuzione dei contributi pagati mi sembra la più trasparente…..un poco per tutti/e senza ulteriori divisioni giustificate solo per mantenere formalmente QUOTA41, ……… non piombando i conti e riducendo di poco gli importi delle future pensioni ……
Sono pienamente d’accordo, se si fa una quota che sia 41 o che sia abbinata all’ età (102) deve essere aperta a tutti
60 + 42 > 61 + 41 > 62 + 40 e cosi via. Equà e che non crei come successo in questi ultimi anni dissapori tra colleghi
Concordo totalmente…
Io che ho iniziato al lavorare a 14anni ottobre 1984 e ho 38anni di contributi qual è la mia quota, dimmelo tu
Ti ricordo che ho iniziato con i 35anni di contributi poi passati a 38poi 40
Poi 41ora 42e10mesi +3di finestra
Saluti
running, legge fornero; e prega sempre che non la aumentino; potrebbero dire: causa guerra, crisi energetica, debito pubblico aumentiamo; prima del covid prevedevano per il 2023 quasi 44 anni + finestra; saluti a te e ai gestori del sito
Su una cosa non sono d accordo,l Inps parlava di un costo per i 41 di circa 4,3 miliardi,qui si parla di 5 miliardi,chi offre di più? possibile che nessuno si prende la briga di controllare quali siano i dati reali?i sindacati hanno fatto i calcoli e risultano circa 1,2miliardi,basta controllare i dati Istat e vedere quanti sono i lavoratori che vanno in pensione ogni anno,sono circa 400mila per un importo medio di 2000€fanno 800milioni,i restanti miliardi sono solo chiacchiere e invito tutti a verificare,in primis i giornalisti
Buona sera Giampi.
Effettivamente parte del suo discorso sembra giustificato da un esempio familiare che riporto.
Moglie, nata nei primi giorni del 60 che alla fine di quest’anno maturerà i 41anni, 10 mesi più tre di finestra.
La Società della quale è tuttora dipendente, palleggiata da quasi una decina d’anni tra fondi di investimento che hanno nel tempo ridotto di un 40 % il numero dei dipendenti, quest’anno ha colto l’ennesima occasione per invitare, più o meno forzatamente, tutti quei dipendenti prossimi a maturare il diritto di pensione anticipata entro i due anni a dimettersi (con incentivi irrisori).
Si è fatto pertanto ricorso a cassa integrazione a zero ore e/o Naspi; niente contratti di espansione o isopensione.
Quasi tutto comunque in carico allo Stato!
Dai calcoli fatti col simulatore INPS, nel caso familiare, visto il livello retributivo stabile di quinto livello impiegatizio, molto diffuso sia tra gli uomini sia tra le donne che nel caso presente è stato per non meno di 39 anni, il risultato che si ottiene è di 1.910 euro lordi mensili.
Questo, fortunatamente, potendo vantare al 1995 almeno 15 anni di versamenti col metodo retributivo.
Da questo esempio deduco: per giustificare 4 o 5 miliardi di esborso, o parliamo solo di settimi livelli, di quadri e di dirigenti tutti comunque ad elevata retribuzione; oppure di fuoriuscite dal mondo del lavoro di un paio di milioni di “quinti livelli” ormai 63enni con stipendio lordo, a fine carriera, contenuto in 2.400 euro lordi mensili.
Saluti
Da ottobre 1981 a settembre 2022 sempre con la stessa Azienda, a parte 12 mesi di servizio militare svolto tra il 1983 e 1984, con i relativi contributi figurativi già riscattati gratuitamente. Trovano i soldi per tutto, se si impegnano un poco riusciranno a trovare quelli per noi “41”. Io ho 61 anni (il mio “102” non è valido perché per usufruirne ci vogliono 64 anni e “solo” 38 di contributi) e francamente vorrei poter dare spazio ai giovani.
Hai perfettamente ragione. A dicembre faccio 64 anni e 34contributi. Che fine faremo??? Non lo so
Purtroppo anche il mio 102 non è valido 60 anni e 42 di versamenti.
C’è la vie… per la nostra generazione son solo dolori.
Se quota 41 è troppo dispendiosa, basterebbe aumentare di un anno, senza vincoli di età, calcolando l’assegno con l’attuale calcolo misto ed abolire l’adeguamento all’aspettativa di vita, così si modificherebbe la legge Fornero in maniera più sostenibile
Non sarebbe meglio scontare di un anno la riforma? Agli uomini 41 e 10 mesi, alle donne 40 e 10 mesi ( alle fine sarebbero 42 invece di 43 per gli uomini e 41 invece di 42 per le donne) per quanto riguarda l’anticipata, e 66 per la vecchiaia? La sua proposta garantirebbe un anno in meno agli uomini e alle donne un bel nulla. Grazie, non ci sto.
Mi sembra veramente ridicola la differenziazione tra uomini e donne nel 2022. Punto.Detto ciò, e premesso che ho mia moglie ancora lontanissima e che io , maggio 1956 , sto ancora in pieno lavoro, manderei TUTTI in pensione ad una certa età,ma certo più bassa dei 67 attuali, almeno 64/65, perché in molti sono obsoleti. Poi chi più ha versato , a tal un importo superiore e stop. Trovo penoso che alcuni vadano a 67 e altri a 62: la vecchiaia è uguale per TUTTI.
Carissima minerva, certo che sarebbe giusto quello che dici, ma in Italia………………..; speriamo bene; saluti a te e ai gestori del sito
QUOTA 41 SENZA PENALIZZAZIONI senza se e senza ma.
Altrimenti in piazza con o senza sindacato come fanno in Francia.
A proposito quello si che è un sindacato che lavora. In questi giorni sono scesi in piazza per adeguare gli stipendi in base all’inflazione mentre i nostri memmeno ci pensano (poveri noiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii).
I francesi possono farlo, non hanno il debito spaventoso che abbiamo noi accumulato in anni di malgoverno. Ecco, a questi politici incapaci bisognerebbe togliere lo stipendio, se qualcuno c’è ancora lì a scaldare la poltrona, visto il danno che hanno procurato. Perché chi sbaglia non dovrebbe pagare?
Penso si debba spingere per 41 per tutti senza paletti anagrafici né penalizzazioni.
Consideriamo che queste sono le ultime generazioni che hanno iniziato a lavorare presto, cioè prima dei 20 anni, mentre le generazioni successive a quella dei baby boomers hanno col tempo iniziato l’attività lavorativa sempre più tardi.
Dunque facciamo uno sforzo e mandiamo in pensione questa gente che, anche se non ha raggiunto un’età cosiddetta avanzata, ha il sacrosanto diritto di mettersi a riposo!
Si farebbe così una riforma lineare, senza troppi cavilli, da affiancare a Opzione Donna e Ape Sociale.
Se invece si volesse seguire la strada di questa proposta (41 per tutti con vincolo di età anagrafica), questa dovrebbe essere comunque legata ad altri accorgimenti, in modo da non farne l’ennesima porcata ai danni di alcune categorie di lavoratori.
Ad esempio quanto segue:
– partire da un limite di 61 anni;
– no penalizzazioni;
– mantenere il sistema misto, qualora previsto;
– no paletto età per: precoci, usuranti, disabili e caregiver;
– i caregiver devono poter accedere svincolati dall’obbligo di essere anche precoci;
– permettere di coprire i buchi contributivi antecedenti il 1996;
– ulteriore sconto contributivo per donne (soprattutto se di reddito medio basso).
Sempre grazie al sito Pensionepertutti!
Grazie a lei Veronica!
Buongiorno a tutti, quello che non riesco a capire, dopo aver contattato anche INPS vari CAF, è se rimandando il mio pensionamento (oggi ho 61 anni di età e 46 di contributi) rischio di perdere il beneficio del calcolo misto (retributivo + contributivo dal 2012). Spesso si sente parlare di un passaggio al contributivo per tutti. Sapete quanto fondate siano queste notizie.?
Grazie e saluti
Non penso possa accadere, lei ha già maturato i requisiti per andare in pensione con la Riforma Formero 42+10 mesi.
Buongiorno a tutti. Egregio Pasquale lei potrebbe andare in pensione e non lo fa? Fermo restando che con le persone che ci governano e con la situazione in cui versiamo io non mi giocherei nemmeno 1 centesimo ,quindi non perda tempo,inoltre,se lei vuole continuare a lavorare, stando a posto ,credo che lo possa fare,anche se ha usufruito di uscita anticipata, si informi al caf.
Buon Lavoro
Pasquale, ma sei impazzito? hai i requisiti per la pensione e non scappi con l’aria che tira? Non ho parole; svegliati; saluti a te e ai gestori del sito
SOLO LA PROPOSTA UTP TUTELA TUTTI
Quasi tutti…… visto che chi ne dovrebbe parlare la ignora. Sbaglierò ma non è un caso, la ignora il governo, o chi governerà, e la ignorano i sindacati che a questo punto diventa doveroso chiedersi di chi.
Finalmente i partiti gettano la maschera: superamento di quota 102 con “quota 41” con almeno 64 anni di età e il giochetto è fatto. Pochissime persone potranno usufruirne. Il dramma è se arriveranno ad abolire la cosiddetta anticipata Fornero con quota 41. Un solo esempio ma siamo in tantissimi in questa situazione: nel mio caso con le legge Fornero andrò in pensione a 63 anni con quota 106 (43 anni di contributi). Con quota 41 dovrò rimandare la pensione di un altro anno arrivando a quota 107! Ecco l’ennesima riforma peggiorativa per i lavoratori. Temo che questo sia il reale l’obiettivo del governo che verrà
ma dove ha letto dei 64 anno di età?
Certo che se ognuno pensa al caso personale….
Erica mi perdoni va benissimo sentire cosa ci dice Durigon, ma se posso permettermi, cercherei di intercettare qualcuno di FDI “mediamente” informato sui fatti di cui stiamo dibattendo da mesi, così da avere input che provengono dalla forza politica che alla fine farà pendere la bilancia da una parte o dall’altra…
grazie comunque per la vostra disponibilità
Rizzetto, Fratelli d’Italia, con cui ci interfacciamo si esporrà quando il Governo sarà formato. Non credo avremmo grandi uscite prima, purtroppo. Saluti, Erica
Saluti a tutti, racconto brevemente la mia storia .. Nato nel ’60 inizio lavoro ’79 mi ritrovo nel 2021 con 42 anni e 3 mesi di contributi e 61 anni .. e non ho più sopportato di vedere andare in pensione colleghi con anche 4 anni di contributi meno di me. Mi sono licenziato il 31/12/21 e fatto richiesta di contributi volontari. Fatto domanda il 11/1/2022 per i versamenti.. sapete quando INPS mi ha risposto dopo decine e decine di solleciti anche attraverso questo sito ?? Il 31/8/2022 (si sono scusati del ritardo) 🙂 .. Ho dovuto, svenandomi e utilizzando gran parte del TFR, versare gli 8 mesi in un mese solo e ora sono nel limbo dei tre mesi di finestra nonostante la legge che utilizzo per andare in pensione sia la fornero CHE NON PREVEDEVA NESSUNA FINESTRA (la finestra è stata introdotta con Quota 100 per recuperare un po’ di denari).. Ma secondo voi sono situazioni “normali” ??? Siamo in un paese “normale ?? Se cambia la legge, qualcuno mi darà gli arretrati dei tre mesi di assurda finestra o ormai a tutti toccherà una finestra senza nessun motivo ?? Io ora posso solo incrociare le dita e auguro a tutti i 1960’s di arrivare ad una soluzione perché siamo quelli che hanno lavorato di più nella storia per avere la pensione e nessuno potrà mai versare i nostri contributi dato che ora si inizia a lavorare a 25/30 anni .. V E R G O G N A
A questo punto la Meloni metta in campo la proposta Rizzetto con flessibilità a partire da 62 anni e 35 di contributi con penalizzazioni fino a 8%- sarebbe la soluzione per chi vuole uscire liberamente e visto quindi che l’hanno proposta loro di Fdi , che vadano avanti su questa linea- proposta Rizzetto e tutti d’accordo, così dal 1 gennaio passa la paura fornero e si esce dalle sabbie mobili in cui ci troviamo impantanati
Buongiorno a tutti. Con soglia di età, ma questi luminari sanno cosa significa aver lavorato 41 anni ? Secondo me non hanno idea.poi che soglia di età applicherebbero ,perché quando fanno le riforme le fanno sempre peggiorative ,63 anni per esempio? Facciamo come quota 100? Chi ha lavorato di meno è uscito e chi di più, non avendo i 62 anni ,sta ancora al lavoro? Si perché supponiamo un Lavoratore che ha iniziato a 20 a lavorare e ha raggiunto quota 41 ma ha 61 anni e mettendo il paletto età, esempio 63 anni,il resto del discorso è chiaro.
Cari politici trovate i soldi per tutto e non per quota 41?
Rimborsate il 110% nell’edilizia, date contributi ai produttori di cinema, per non parlare del 5per mille ad associazioni assurde, e l’elenco è lunghissimo e per quota 41 fate problemi?
QUOTA 41 senza limiti e basta!!!!! Siamo stufi.!!!!!!
Sindacati Vi muovete??????
Alessio
Quota 41 senza limiti. Siamo stufi e stanchi.
Anche quota 41 sarà discriminatoria, cercheranno di farci rientrare poche persone; Il problema è che uno Stato serio, con cui tutti abbiamo firmato un contratto, circa 40 anni fa ,ha modificato in modo unilaterale ed autoritario le regole di quel contratto. Se all’epoca dell’assunzione in servizio le regole per la pubblica amministrazione erano quelle di oggi, ognuno avrebbe potuto scegliere un altro lavoro. Purtroppo non abbiamo reagito mai con forza, colpa nostra e di chi ci rappresenta “Sindacati”, alle modifiche in nome della salvaguardia future generazioni, ed intanto sprechi di decine di miliardi per salvare chi poi è annegato “vedi Alitalia” ecc.; morale :Se non andiamo Noi in pensione, quando entreranno i giovani???????????
E non dimenticare i soldi buttati per salvare Alitalia, poi fallita lo stesso, Monte dei Paschi, … e via di seguito
Ha ragione Alessio 41 anni sono più che sufficienti così si fa posto ai giovani
Sono totalmente d’accordo con il signor Alessio… 41 anni di lavoro ed ho 57 anni, operaio metalmeccanico… Credo sia un Mio Diritto (iniziato a lavorare da minorenne 🔞…)
Dopo 41 anni e comunque dopo i 60 anni la fisiologia dice che sarebbe opportuna la pensione, soprattutto oggi che l’evoluzione dei procedimenti lavorativi più che una evoluzione e uno stravolgimento radicale con ritmi di uno ogni 6-8 anni. Purtroppo però siamo uno stato fortemente indebitato, cattiva amministrazione = debito abnorme, per cui, come tutti gli indebitati, siamo nelle mani del creditore che, se non compiaciuto, non ci finanzia più. Quanto sopra era ed è noto a chi ha promesso e sarebbe ora che fosse noto anche agli italiani. La proposta UTP, nel breve periodo e se non smontata sul piano della sostenibilità, è l’unica che vedo che salvi INPS e finanze dei pensionati ma non viene neanche presa in considerazione. Se il capitano o gli ufficiali di una nave che sta affondando non fanno mettere in mare le scialuppe allora vuol dire che il naufragio in forma tragica è voluto, il perchè lo sapranno loro. La proposta UTP non la sento menzionare pur essendo nota; l’idea del tutto contributivo è per pochissimi. Siamo ad un passo dal superamento della Fornero in salsa fortemente peggiorativa.
BRAVO!
SPINGIAMO LA PROPOSTA UTP
Cortesemente non toccate nulla e rimanete la legge Fornero…. perché ci farete rimpiangere anche quella legge maledetta .
Non credo ai 41 senza limiti di età..
Il problema grosso del nostro sistema pensionistico è di aver creato negli anni precedenti troppi pensionati giovani
I famosi pensionati beby ecc ..ecc.. naturalmente ad una grossa platea per uno scambio di voti
Oggi ci ritroviamo rovinati
È un buco nell’acqua ….non ci sono soldi ….non può reggere e’ solo una presa per il culo .Nessuno metterà mani ad una riforma così importante ..
Le elezioni le ha vinte la Meloni che non aveva promesso nulla in merito alle pensioni se non un vago accenno a qualche forma di flessibilità. Rassegnatevi non ci saranno fondi disponibili per interventi seri in ambito previdenziale.
Vedo dai messaggi che oramai coloro che maturano solo la pensione di vecchiaia ovvero che hanno cominciato a versare tardi per mille ragioni, sono state dimenticate. Abbiamo diviso i lavoratori e per molti tornerà la Fornero
Buonanotte .
Penso che la soluzione giusta sia 41 anni di contributi con 60 anni di età minima senza penalizzazioni, senza finestre. Altrimenti per i lavoratori che hanno iniziato presto a lavorare conviene la Fornero. Poi dico anche che chi ha studiato con impegno e profitto (e magari con sacrifici…) e poi ha fatto un lavoro impegnato creando valore nell”ambiente in cui ha operato e’ giusto che dopo 41 anni e 60 anni ci eta vada in pensione.
mahh… alla fine la proposta più sensata sembra ancora essere quella di Tridico: si può andare in pensione raggiunta una certa età (62/63 anni) o una certa anzianità di servizio (40/41 anni) e si prende l’assegno calcolato col contributivo fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (anticipandola magari a 66 anni e togliendo i riferimenti alle aspettative di vita); poi al raggiungimento di questa si prende l’assegno pieno con la speranza di poterselo godere il più a lungo possibile!
Ma conoscendo il metodo, ti fidi di questi quacquaraqua’ ?
Questi promettono sempre e poi creano crisi, e poi ti dicono o questo o niente… per cui ti danno poco oggi e niente domani… fidati…
Buongiorno a tutti. Egregio Pieffe64, rispetto tutte le opinioni per carità, ma credo che la proposta Tridico sia una delle proposte adatte a chi tiene i soldi o chi dopo la pensione continua a lavorare ,in regola e non , perché prendere in due tranche i soldi e facendo una stima dell’importo, se tutto va bene ,di pensioni che si aggirano su I 1500 euro al mese ,non credo si bella cosa visto i tempi che corrono.Inoltre lei è sicuro che raggiunto i 67 anni daranno la seconda tranche ,visto i personaggi, e magari diranno non ci sono soldi diamo tutto contributivo?poi lei ché farà
Buon Lavoro
mahh… alla fine la proposta più sensata sembra ancora essere quella di Tridico: si può andare in pensione raggiunta una certa età (62/63 anni) o una certa anzianità di servizio (40/41 anni) e si prende l’assegno calcolato col contributivo fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (anticipandola magari a 66 anni e togliendo i riferimenti alle aspettative di vita); poi al raggiungimento di questa si prende l’assegno pieno con la speranza di poterselo godere il più a lungo possibile!
Nel gergo marinaro di pescatori, dicasi totano o calamaro di quei cefalopodi invertebrati che abboccano ad esche finte ed è una definizione azzeccata anche per molti esseri umani. Non vi era bastato l’esempio di 5 anni fa quando una gran massa di lavoratori con più anni di lavoro e di contributi versati sulle spalle è stata costretta a continuare a lavorare e a raggiungere comunque la Fornero vedendosi sorpassare da lavoratori meno meritevoli con meno anni di contributi. E ‘ cambiata solo la generazione ma di totani ce n’è sempre in abbondanza anche sulla terra. L’esempio lo abbiamo anche dai vostri commenti, uno su tutti Fabrizio che ammette di averli votati. Quanti voti in meno avrebbe preso in realtà la Lega se certe cose si fossero sapute prima ma soprattutto se i totani fossero più furbi. Senza offesa, non me ne vogliate ma non è che fate una bella figura.
Certo, ma di totani, cefalopodi e invertebrati, l’altra sponda fortunatamente per noi ne è stracolma, tanto che, ancora fortunatamente, abbiamo almeno al momento scongiurato il rischio di finirci ancora in mano: alla stessa “casta”, peraltro mai più eletta ormai da anni e anni, ma sempre li in mezzo…….. sebbene …….
Proprio loro facevano presagire, sul tema pensioni, scenari addirittura peggiori della Fornero, in barba ai sindacati ben evidentemente collusi.
Sicuramente i neo eletti non sono certo fulmini di guerra, ma almeno sono stati democraticamente eletti.
Ancora non è possibile esprimere giudizi. NON ESISTE ANCORA UN GOVERNO. Vedremo, ma non mi aspetto molto.
Ripropongo un mio recente intervento per esprimere un pensiero:
Il problema è: quota 41 è stata “sbandierata” solo da Salvini e, purtroppo, MAI dalla Meloni, del ché quota 41 NON SI FARA’.
Una cosa però è certa: non è pensabile che per il 2023 sul tema pensioni non si intervenga in alcun modo. Poi, se faranno solo una banale ed inutile (OLTRE CHE IRRITANTE) proroga dell’attuale quota 102, penalizzando per l’ennesima volta i nati nel 60 con gIà 42 anni di contribuzione, favorendo invece chi ha 4 anni in meno di contributi, facciano pure, è possibile che sia così.
Si trincereranno dietro alla attuale situazione generale, dicendoci che “al momento non è possibile fare interventi diversi”.
Ma se invece la Sig.ra Meloni fosse così scaltra e lungimirante (essendo donna è possibile), potrebbe invece dire:
“Nel 2023 non è possibile attuare una quota 41 estesa, MA, dal 2023 possiamo però partorire una quota 42 estesa, dal momento che si accorcerebbe la Fornero di SOLI 10 mesi”. Poi chi vorrà aspettare altri 10 mesi, “nulla quaestio”. Quindi nulla di estremamente sovversivo rispetto ai “desiderata” della UE.
Probabilmente in questo caso per la lobby EUROPA, sarebbe certamente più “digeribile”, anche perché le giustificazioni ed i benefici da addurre sono enormi, importanti e NON smentibili dalla UE:
– creazione di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani (E SAREBBE ORA !!!!!!), con relative positive conseguenze (nuovo impulso all’economia, natalità ecc.)
– esponenzialmente minori costi per le aziende (contratti di formazione a costi ben diversi rispetto ad un anziano di 63-64 anni e maggiore capacità di spesa pro-capite, minore ricorso ad assistenza a carico Inps, ecce…. ecce….);
– costo contenuto a carico dell’Inps rispetto ad altre forme di previdenza ed assistenza
– Maggiore equità nei confronti di chi ha più contributi rispetto a chi magari ha un anno in più ma 2 anni in meno di contribuzione.
Questa ipotesi forse accontenterebbe più o meno tutti, aggiungendo alla riforma anche la riduzione della FOLLE, FOLLE, FOLLE, soglia di vecchiaia dei 67 anni, almeno a 66.
Non credo che possiamo aspettarci di meglio, anzi ………
Questo sarebbe un giusto compromesso in una situazione come quella attuale.
Come pensate ne uscirebbe la Sig.ra Meloni (ma anche lo stesso Salvini) con questa riforma ??
A mio avviso fortemente rafforzata, dimostrando di avere quanto meno attenzione al problema.
MAGARI CI FOSSE QUALCUNO A PROPORLO !!
Un cordiale saluto a tutti.
carlo cl 1960
Grazie per il suo puntuale commento Carlo, saluti. Erica
Innanzitutto un applauso per il commento sui cefalopodi che stanno sulla sponda mancina.
Aggiungo.
La Società in cui è in carico mia moglie ancora per un mese, in attesa che il Big Ban dica Stop per raggiunto diritto all’assegno di pensione, ha risolto il problema ovviamente ponendolo in carico allo Stato.
Chi ha raggiunto i 41 anni di contributi e si presume possa entro 2 anni pensionarsi è stato calorosamente invitato a dimettersi; poi, come già successo in passato, cosa ci sia dietro l’angolo, se qualcuno ci troverà “Via Esodati”, nessuno al momento lo sa.
Saluti.
Suggerimento per il nuovo Governo:
Prendete la proposta del gruppo UTP e fatene legge.
E’ la soluzione più completa, economicamente sostenibile ed equa per tutti.
Inoltre risparmierete tempo, basta fare un copia/incolla e dare il giusto merito a chi l’ha sviluppata.
Un saluto a tutti
PAROLE SANTE!
I veri conti da fare non sono sulle quote. Quanto si risparmia sui, purtroppo per loro, morti di covid ? Quanto si può recuperare mettendo dei sacrosanti paletti al reddito di cittadinanza ? Siamo intenzionati a mettere questo gruzzolo a disposizione di coloro che, per una vita, hanno versato contributi allo stato ed ora dovrebbero passare all’incasso ? Ci forniscono dati fumosi per convincerci che il costo non è sostenibile.
E se magari si mettesse un bel paletto agli stipendi, alle pensioni d’oro ed ai vitalizi ai piu di 900 politici che attualmente stiamo mantenendo? Lei crede che eliminando 500€ ad una persona che percepisce la pensione d’invalidità (di 300€ al mese) e che magari si è ammalata prima di avere il numero di contributi necessari ad avere una pensione, aiuti lei ad avere una pensione equa e ad un’età giusta? Già che lei pensi alle migliaia di persone morte di Covid (ed alle famiglie che hanno subito questo lutto) come un bene per le pensioni risparmiate è veramente disgustoso, comunque venga impostata la frase. Allora, perché non mettere paletti nel cuore di noi invalidi? Anche da questo potreste recuperare qualche euro. Abbiamo i politici meglio pagati di tutta Europa, mentre la sanità, le scuole (giusto un paio di giorni fa è crollata tutta un’ aula universitaria in Sardegna. Sfortunatamente per lei di notte, quindi non è morto nessuno da cui recuperare qualcosa per la sua pensione) disservizi di ogni genere, ma nessuno ha fatto notare che la proposta di legge che avrebbe dovuto abbassare questi privilegi politici (compresa la possibilità di andare in “pensione” dopo 4 anni 6 mesi ed un giorno), a parole appoggiata da tutte le forze politiche, è poi stata bocciata già in Parlamento. Meglio contare quanto si può recuperare da chi (purtroppo eh) è morto di Covid. E perché non conteggiare anche tutti i pensionati morti di vecchiaia, di malattie diverse, di incidenti? Tutto fa no?
Se non ci stanno a fare quota 41 per via dei conti pubblici magari iniziamo un anno con quota 42 per tutti così anche un diciottenne che ha iniziato a lavorare presto va in pensione a 60 anni, poi scaliamo verso 41 negli anni a seguire. Ma finché c’è il misto non si tocca, sennò in ogni caso a chi è sulla soglia dei 40 conviene la Fornero…su sindacati un po’ di fantasia!
Vado oltre Uomini
2023 42
2024 41,6
2025 41
Donne
41,6 2023
41 2025
Ci si mette 5 minuti senza sperchi di tempo
Ecco che se ne inventano un altra. Solo proposte inique atte a generare confusione, a togliere diritti acquisiti, a creare ingiustizie, senza minimamente pensare a quei lavoratori che da oltre 40 anni si alzano alle 6 per guadagnarsi faticosamente la pagnotta.
Possibile che sta gente non veda la realtà. Vivono forse in un altro mondo?
Possibile che nessuna di queste menti geniali abbia sfornato la proposta di cancellare immediatamente la finestra di 3 mesi – un furto legalizzato-.
Possibile che nessuna di queste menti abbia preteso il ricalcolo dei requisiti per la pensione in funzione dei nuovi dati statistici sulla speranza di vita a seguito del COVID. Credo onestamente che solo queste due considerazioni se prese nel giusto modo basterebbero a far diminuire di almeno 18 mesi il traguardo alla pensione. Ma credo che il ragionamento sia troppo difficile da affrontare per i nostri rappresentanti……..
Scusate, quota 41, rispetto alla Fornero, riduce di 1 anno e dieci mesi la pensione per gli uomini, per le donne soltanto 10 mesi… Proprio una bella trovata!
Ma sarà Logico, Realistico fare uscire dal mondo del lavoro chi ha già 40 e passa anni di
contributi consecutivi ,ma perché devono sempre dico sempre vincere i più Furbi ..
A me non mi hanno insegnato cosi ….
Credo che ormai siamo nel “delirio” più totale. Suggerirei di attendere notizie più certe su un tema che ormai sta assumendo contorni “stravaganti e direi imprevedibili”.
Più che i “seguaci” di questo spazio virtuale ora dovrebbero parlare, fuori dalle dichiarazioni ad effetto della campagna elettorale, i gentili signori governanti.
Sperem
Ma sanno cosa dicono sti signori o no! oggi per i lavoratori precoci(fragili, disoccupati, invalidi oltre 74%,gravosi ecc.)l’uscita dal mondo del lavoro é con appunto 41 anni di contributi, quindi chi ha iniziato a lavorare molto giovane es, 14 15 16 17 anni esce di conseguenza, 55 56 57 58 anni, se mettono una soglia , supponiamo 60 anni, questa gente di contributi quanti ne farebbe? Spero che la Meloni e compagni siano capaci a contare perché a conti fatti farebbero 45 anni di contributi, altro che Fornero!!!
Caro Bruno,
condivido pienamente quanto scritto, io sono uno di quelli che ha iniziato a 14 anni, per mia FORTUNA ho sempre lavorato senza alcun buco contributivo.
Quando ho iniziato a lavorare e versare i contributi come tanti altri, lo Stato, NON ci ha detto: “siete troppo giovani non potete lavorare”, ha preso i nostri soldi e ne ha fatto ciò che voleva.
Ora che siamo vicinissimi alla pensione (CON Legge Fornero) lo Stato CI DICE che siamo troppo giovani perché a 57/58 anni e 43 anni di contributi siamo troppo giovani, possiamo continuare a lavorare e trainare la carretta.
Sono precoce, ma non rientro nei lavori gravosi, non usufruisco della L. 104, non sono disoccupato ne invalido (per mia fortuna).
A questo punto meglio rimanga la Fornero, con un forte dubbio e SPERO NON ACCADA altrimenti vado a Roma di persona e cavo gli occhi a tutti, che tra qualche anno quando toccherà il nostro turno, la pensione verrà erogata totalmente con il sistema contributivo, così cornuti e mazziati.
Buona serata
Vengo con te e, penso che saremo in molti Cia Lorenzo
Pregiatissimo Bruno……QUOTA41 …………….per lavoratori precoci con tanti se …… e ma ……. categorie più o meno sfortunate e dietro queste ……altre…..”più fortunate” un continuo “divide et impera” dipinto da presunta e falsa equità sociale con un elenco dinamico ed aggiornato a rate ………ed in ogni caso con 41anni di contributi…. non so i numeri precisi …..ma all’anno meno di QUOTA100 (sempre annuale)….
Ora l’ultima trovata QUOTA41 e 41 è inteso come contributi previdenziali con soglia d’età anagrafica ????? un ossimoro !!!!
E’ come dire mi serve un’ armadietto a tenuta stagna …. con lo sfiato….. un non senso utile solo a mantenere lo spot QUOTA41 …… e fare molto meno sempre con il principio “divide et impera” ….. ci considerano proprio idioti…..
E’ da quando è stata approvata la legge previdenziale n. 214/2011 conosciuta come legge fornero che i lavoratori specie i maschi con oltre 41 anni di contributi, vengono bastonati.
Bruno fino al 31/12/2026 i requisiti per ottenere pensioni per anzianità contributiva a prescindere dall’età anagrafica non dovrebbero cambiare……. e sono:
41 anni e 10 mesi di contributi per donne
42 anni e 10 mesi di contributi per uomini
12 mesi di differenza fra uomini e donne …. unico ambito dove questo succede…..divide et impera……
Quota41 di contributi con soglia anagrafica dividerà ancora questa categoria
e poi ……..manterranno ancora la distinzione per sesso? …….
Succederà che persone …… magari con 2/3 mesi di differenza di età anagrafica otterranno trattamenti diversi…..e succederà che persone con 10-12-18 mesi di contributi in più di altre ma più giovani di altre …..saranno costrette a lavorare ancora……
Il fattore tempo lavoro regolarmente retribuito e contribuito è sempre più disprezzato e condizionato all’età anagrafica ……avere oltre 41 anni di contributi ….. specie se lavoratore precoce e maschio è diventata una colpa ……. da espiare……. una specie di fine pena mai nemmeno l’ergastolo per omicidio è cosi lungo ……..
Forse sarebbe più onesto ed erga omnes (valido per tutti……. senza continue distinzioni……impiccandosi a degli spot elettorali fuorvianti ed irrealizzabili) ridurre per quanto possibile (esempio 6 mesi) i contributi previdenziali necessari.
Vediamo se questo sarà pubblicato…..
Un panorama davvero poco edificante si prospetta all’orizzonte: si calpestano e si cancellano i valori che una volta sembravano importanti e, soprattutto, tutelati.
Maurizio Landini giustamente si oppone a determinati diktat, è una persona perbene che si è fatto le ossa nel metalmeccanico ed ha provato sulla propria pelle cosa significhi combattere le ingiustizie, cercare di lavorare per ridurre enormi, ingiustificate e inaccettabili differenze sociali ed economiche: da una parte redditi privilegiati e pensioni d’oro, dall’altra salari da fame e pensioni da elemosina.
Non sono iscritto alla CGIL, ma ho sempre pensato che i veri passi avanti si facciano lavorando sulle idee e sui programmi, non sulle differenze di appartenenza politica, un mostro ideologico che impedisce a persone di diversa genesi ed estrazione sociale di confrontarsi e collaborare per avere forza contrattuale e coesione sui tavoli che contano.
Un fronte comune di tanti lavoratori avrebbe un peso significativo nella tutela di diritti e nell’impedire che possa passare la solita e ben rodata regola del dividi et impera, dove tutti vanno per conto loro, non perseguendo un obiettivo comune ma pensando solo al proprio interesse politico e al proprio portafoglio.
La penalizzazione delle pensioni ricalcolate tutte al contributivo con perdita della quota retributiva e tagli sino al 35%, è appunto un’esemplificazione dell’assenza di giustizia sociale in questo paese.
Un paese che vede persone andare in pensione con migliaia di euro (con contributi non congrui alle cifre percepite) ed altre che devono pensare al futuro con un assegno che non raggiunge i mille, non può fregiarsi della qualifica di paese civile.
Chi avrà il coraggio di pensare e la forza di introdurre misure di solidarietà che consentano di redistribuire ed equilibrare gli importi pensionistici?
Chi cerca di far passare la logica che “non ci sono soldi per le pensioni” sa bene che i privilegi, come gli extra profitti, non si possono toccare, un gioco a somma zero che vede partecipare dall’altra parte della bilancia tanti (troppi) lavoratori e pensionati che devono scegliere se comprare mezzo chilo di pane o pagare la bolletta della luce.
Restare al buio o a stomaco vuoto: è questa l’alternativa che ci proporranno per il prossimo futuro?
Da una relazione di Antonio Brambilla di Itinerari Previdenziali, (l’unico che ha avuto il coraggio in diretta tv di affermare in un contradditorio con un politico allora pd oggi ex-pd che chi ha pagato contributi per oltre 41 anni….la propria pensione se l’è pagata …… e aggiungo io ….. non solo la propria e non con le indennità di parlamentare….)
Attualmente, oltre il 34% dei 16 milioni di pensionati beneficia del trattamento da oltre 20 anni e la metà di questi da oltre 30 anni:
circa 476mila pensioni sono in pagamento da oltre 40 anni tra settore pubblico e privato!
Prima di Landini…..nel 2011 e 2012 c’era la Camusso ….. oggi in parlamento nelle file piddine………manifestazioni contro la legge fornero: …… non pervenute.
I sindacati hanno più tessere di pensionati che di lavoratori.
Poi vorrei sottolineare che la maggioranza dei risparmi previdenziali dal 2011 derivano dai pensionandi ……. sempre più in ritardo verso la pensione ……… e non dai pensionati.
Il fattore tempo lavoro regolarmente retribuito e contribuito è sempre più disprezzato e quando viene raggiunto ……. è sempre più condizionato all’età anagrafica ……avere oltre 41 anni di contributi ….. specie se lavoratore precoce e maschio è diventata una colpa ……. da espiare……. una specie di fine pena mai ………….nemmeno l’ergastolo per omicidio è cosi lungo …….. e quelli che pontificano su questa quantità di anni e mesi di contribuzione oltre 41 anni non propria ma di altri …. spesso sono personaggi ….che o sono già pensionati prima del 2010 con al massimo 40 anni di contribuzione (e magari qualcuno figurativo o da riscatto) oppure non raggiungeranno i 42 anni e 10 mesi di contribuzione nemmeno a 67 anni od a 71 anni……..
Grazie prof. e senatore a vita monti , prof. fornero e parlamentari dell’allora PD E PDL (tra cui molti attuali) che hanno votato favorevole allora ed oggi si meravigliano degli automatismi subdoli e sottotaciuti che da allora al 2018 oggi hanno aumentato i requisiti previdenziali contributivi ed anagrafici di 22 mesi + 3 mesi di finestra!
Purtroppo Indro Montanelli nel 1991 in un intervista ad Elkann affermava:
gli italiani non hanno memoria.
Quota 41 per tutti senza vincoli di età e senza penalizzazioni punto e basta,ma quanto volete farci lavorare!!!!
a qualcuno le ipotesi non piacciono ma è giusto farle; il nostro amico flavio parla che avrebbe senso con i 61 anni la quota 41; se accadesse una cosa del genere l’Italia sprofonderebbe per un semplice motivo; la BCE non comprerebbe più il debito pubblico italiano e l’UE ti direbbe : i soldi del piano di riserva e resilienza li avrai: quando? nel 2050; a 62 anni? la vedo molto dura; a 63 anni ? sarebbe che per la1° volta noi inc. del 1960 non verremmo inc. ; la concedono? difficile che retrocedano dai 64 attuali ma speriamo; forse la Meloni ha capito che se non agisce bene il suo 26% se ne va in frantumi perchè la lega e forza italia le fanno saltare il governo; sempre che qualcuno, che non vuole perdere tutti i benefici da parlamentare , non supporti la meloni; cosa succederà? lo vedremo a breve; saluti ai gestori del sito
Caro Paolo prof.
E dopo che la Meloni sarà andata in frantumi chi si tornerà a votare?
Abbiamo avuto quelli bravi con quella parte del gruppo dei migliori; quella che sostiene da sempre i tecnici e la compagine sindacale, sia quando è tempo di lotta, sia quando portano i sindacalisti di fine carriera in parlamento per governare.
Un insieme di teste pensanti che in fatto di riforma pensionistica ci ha recentemente “menato il can per l’aia” per quasi due anni e che ora torna a casa sostituito da chi ha avuto maggior consenso da parte di quanti sono andati a votare.
Dall’altra parte sembrano tornati quelli che devono prestare attenzione alla scelta dei ministri per evitare la bocciatura del Presidente.
Il duraturo, seppur talvolta litigioso, gruppo di centrodestra che il 90% dell’informazione mainstream e il 99% del mondo progressista “finto sinistra” da sempre considera: antidemocratico, F……a, R…..a e ora pure P…….a, (riempi tu i puntini).
Questi ultimi arrivati devono per caso servire in quattro e quattr’otto, su di un piatto d’argento, quanto in 10 anni su 11 il mondo degli altri, quello dei: B……i, E……..i, I………….i (riempi sempre tu i puntini) non ha riconosciuto ai lavoratori?
Guardando ai numeri del voto fatico a credere che la maggioranza attuale abbia vinto per le promesse nel merito delle pensioni.
Saluti, collega pensionato.
Caro Wal 52; guarda cosa è successo al Senato; mancando i voti di Forza Italia hanno eletto comunque La russa; il dibattito è stato: chi ha supportato altri? non si sa; nell’urna del voto segreto fanno quello che vogliono; detto questo: anche se la Meloni ha stravinto credo che da sola non possa fare niente; sul tema pensioni questa uscita su quota 41 con il paletto dell’età che ancora non ha detto è il classico modo per sondare il terreno; quale sarà l’età? a mio parere sempre alta visto il debito pubblico italiano, quello che dice la BCE, l’ Unione Europea; quanto alta lo scopriremo credo a breve; saluti a te e ai gestori del sito
Non scherziamo !!! Vediamo se la Lega manterrà quanto ripetutamente promesso !!!
Trenta volte al giorno per due mesi, ovunque, l’onorevole Salvini ha garantito QUOTA 41 SENZA PENALIZZAZIONI DAL 1° GENNAIO 2023 , “SENZA SE E SENZA MA” !!! Lo stesso ha fatto a nome di tutto il centrodestra l’onorevole Durigon, più volte interpellato su questo importantissimo punto .. anche qui su pensionipertutti.it ribadendolo e confermandolo poco prima delle elezioni ! Ora vediamo se sono persone di parola con la “P” maiuscola o nuovamente, dopo aver preso il voto, per l’ennesima volta, calpesteranno l’aspettativa di migliaia di lavoratori “sfiniti” “esausti” che hanno già più di 41 anni di lavoro alle spalle !! Era già successo con QUOTA 100 che doveva essere senza “paletti” !!! ORA SE ANCHE CON QUOTA 41 SENZA PENALIZZAZIONI , “senza se e senza ma”, non manterranno nuovamente la parola urlata e promessa ( .. che non si provino a toccare l’anticipata della Fornero ! ), la Lega e il centrodestra ai prossimi appuntamenti elettorali non prenderà più un voto .. è certo. Ma è anche certo che il disagio sociale sarà tale che anche le persone più tranquille e normali non saranno più in grado di intendere e di volere ! ATTENDIAMO .. MA, ATTENZIONE ! ATTENZIONE !
Perché non si inventano quota 41 ma solo per quelli che il cognome inizia con la y oppure con la x? Forse risparmiano ancora di più?
Siamo alla farsa ormai- ora si inventano quota 41 accoppiata a 62 anni , così da inventarsi un altro ambo secco che privilegia chi è entrato presto al lavoro …. E gli altri che non ci arriveranno mai per disoccupazione, studi e carriera discontinua , specie al sud, che cavolo fanno, aspettano fino alla morte ? la verità è una sola …… ci stanno ancora sfottendo questi prestigiatori maledetti, specialisti del gioco delle tre carte- la soluzione è una sola….. fermiamo il paese e facciamo i francesi per una volta e se i sindacati vogliono riconquistare la fiducia di noi lavoratori pilotino la discesa in campo al nostro fianco, così come sta avvenendo in Francia dove la lotta è dura senza esclusione di colpi , al punto di far indietreggiare qualsiasi governo.
Buongiorno Sergio.
Comprendo benissimo le incavolature come la tua.
Ma, forse molti fra noi, non comprendono che si tratta di una lotta contro un sistema che va ben oltre l’Italia (anche i francesi faticano a sostenerla).
Siamo in un sistema, quello che detiene il “vero potere”, che è in grado di schiacciarti economicamente quando e come vuole, non solo a livello del singolo lavoratore ma anche l’intera nostra piccola e media imprenditoria.
Il voto è andato come è andato c’è chi dice bene chi ne è contrario.
Alcune sere fa sentivo in TV l’ex deputato Rizzo, un compagno vecchio stampo, una persona che, al di la delle idee politiche, apprezzo ascoltare.
Lui sosteneva che se elezioni si fossero tenute tra qualche mese, visto quello che con convinzione sostiene accadrà nel mondo del lavoro, il suo attuale partito e le sue idee avrebbero potuto vincere.
Non so … ma la sua affermazione mi ha fatto riflettere; vuoi che dopo PD, 5S, Lega, FdI potrebbe arrivare il suo turno ????
Saluti
io invece sono d’accordissimo con Sergio. Sottoscrivo ogni sua parola. E’ ora di finirla con queste prese in giro. A partire dai 60/62 anni tutti dovrebbero avere riconosciuto il diritto di poter accedere alla pensione e indipendentemente dai contributi versati. Chi ha una carriera discontinua, me lo spieghino questi soloni, come può raggiungere i 41, ma anche i 35, anni di contributi? Inoltre non è già previsto che l’importo della pensione venga commisurato agli anni di contributi versati? Chi va con 40 avrà un tot, chi con 30 un importo inferiore; l’importante che si vada ad un’età di 60/62. Non ci sono i soldi? Per le armi pare che si trovino nel giro di poche ore!!!! In Francia Sono scesi nelle piazze perchè si vuole ritoccare l’età della pensione attualmente fissata a 62. A noi a 67: il che è tutto dire!
E’ così ……. per far felici le fornero, i draghi, i monti, i cottarelli, i cazzola, i boeri con pensioni retributive e difficilmente con 40 anni di contributi effettivi da lavoro……….ci vorrebbero tutti suicidati o con pensioni tutte contributive.
Pensioni di anzianità per 2/3 contributive dopo 42 anni e 10 mesi di contributi vengono definite “anticipate” ……… una presa per i fondelli semantica…….
Attualmente, oltre il 34% dei 16 milioni di pensionati beneficia del trattamento da oltre 20 anni e la metà di questi da oltre 30 anni:
circa 476mila pensioni sono in pagamento da oltre 40 anni tra settore pubblico e privato!
Cominciassero a ridursi le loro e le sopra indicate pensioni (per equità) ……… invece continuano ad accanirsi sui pensionandi ………… attuali che finora e da più di 40 anni hanno pagato le loro pensioni e quelle sopra indicate ……. pensioni di invalidità, reddito di cittadinanza prima rei, bonus famigliari, è ora di chiedere a chi ha avuto, avuto ed ancora avuto……. senza dimenticare …….. ed invece ……
Ripeto chi è andato in pensione con meno di 41 anni di contributi ….. magari anche con il metodo retributivo…..dovrebbe astenersi dal pontificare sui pensionandi sempre più contributivi attuali e futuri……..
Il perché questo non è avvenuto? …….. perché votano …….. e pagano tessere sindacali e sono 16 milioni……… e non c’è stata nessuna manifestazione sindacale degna di questo nome contro la legge-fornero…….passata in parlamento con maggioranza bulgara con i voti pd (di Damiano, Bersani, Zingarelli….) e pdl (dell’attuale 86enne, Meloni, La Russa, Razzi, …..)
I pensionandi …… sono diventati il bancomat preferito …….. e versare oltre 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali ……. quasi una colpa, una pena da espiare…..(l’ergastolo per omicidio prevede un massimo di 28 anni) e se chiedi una pensione …… qualcuno ti chiede l’età …… magari qualcuno che nemmeno a 80 anni avrà versato 42 anni di contributi….
Se gli italiani/e cominciassero a leggere a ricordare ed a capire …….
La soglia di età abbinata a quota 41 serve solo per fare discriminazioni, inch……are i soliti ragazzi che hanno iniziato a lavorare in giovane eta dai 14 ai 20, dando una parvenza di aver superato la riforma Fornero. Un inutile farsa per far credere di aver trovato un uscita anticipata, obbligando questi lavoratori ad andarsene con la Fornero (43,1mese).
Anzichè perdere tempo con queste furbate per ritardare l’uscita, non facciamo prima ad eliminare quella famigerata finestra di 3 mesi e a ridurre di un anno i contributi necessari per la pensione fin dal 2023.
Esatto ri-promettere iniziative spot …… con la quasi certezza di non riuscire a realizzarla …..invece che promettere cose meno vistose e realizzabili …….. esempio ridurre erga-omnes (a tutti) di sei mesi l’anzianità contributiva richiesta ed abbandonare il feticcio QUOTA41…. per sventolarlo e non farlo o farlo per pochi e male come quota100
Quota 41x tutti senza penalizzazioni da subito, tutto il resto è fumo negli occhi.
senza se e senza ma! Prima lavorate 40 anni e poi venite a raccontarmelo se siete ancora disponibili a lavorare
Chi disprezza l’anzianità contributiva …… con spocchia ed alterigia sono quelle “personcine” che i 42 anni e 10 mesi di contributi non gli avranno versati nemmeno a 67 o 71 anni di età e se ci arriveranno o ci sono arrivate proprio all’ultimo o sono in pensione da prima del 2010 con pensioni tutte o quasi retributive e con indennità parlamentari o vitalizi ……i monti, i cazzola, i cottarelli, i draghi, le camusso, le fornero, i boeri……
L’unico che ho trovato onesto e intervistato al volo in merito ……..è stato Passera:
Nel 2012 disse far lavorare le persone oltre i 42 anni è immorale.
Quota 41 a qualsiasi età senza penalizzazioni ,assieme 62/63 anni di età con minimo 20 anni
di contributi ,poi ognuno deciderà cosa Fare ,le opzioni devono riguardare tutti altrimenti non e equo ….
ci hanno preso in giro ancora ed ancora, l’ennesima una volta? questo lo dovevano dire prima delle votazioni, perché io ho votato salvini solo per la sua campagna elettorale e la parola, ma se la sua parola vale quella di uno zingaro o di uno spacciatore di p.ttanate, è meglio che mi venga un ictus sulla mano dx, perché non lo voterò mai più, anzi, se le prerogative future sono queste, è meglio se salta il governo ed andiamo a ri – votare un’altra volta. voglio vedere in campagna elettorale che caz. mi promettono domani, almeno di Majo il reddito di cittadinanza ai napoletani, promesso e dato, salvini adesso tira fuori la presa per il c.lo? ma copite subito..!
Io compio61 Anni a dicembre con 41 di contributi ci sarà la possibilità di andare in pensione…dopo che già mi hanno penalizzato di 4 anni!!!!!!!!
Mettere un paletto a quota 41 significa aver fatto prima i conti e cioè:
se aumentano l’età è probabile che molti di noi si ritrovino appieno con la vecchia legge
fornero e quindi non vi sia alcun cambiamento, staremo a vedere…….
Giusto così! Non si può fare andare la gente in pensione a 59 anni a fronte di una pensione di vecchiaia a 67, cerchiamo di essere realisti.
Caro Emilio se capisco bene quello che ha 59 anni ha versato almeno per 41 anni, mentro quel lavoratore che andra’ in pensione a 67 non avrà versato per 41 anni. Se così è non vedo dove sta l’ingiustizia. forse che uno a fatto il suo dovere mentre l’altro non ha lavorato (o ppure a lavorato a nero?).
Condivido Santo …….. chi è arrivato a 67 anni di età prima di versare 42-43 anni (o tre mesi di meno …..)o a lavorato coscientemente in nero o è stato sfortunato e/o poco accorto nel pagare o farsi pagare i contributi (anche a chi scrive mancano più di 10 mesi età di allora 15 e 16 anni …… ed avevo purtroppo problemi più urgenti …. che occuparmi dei contributi previdenziali, …… certo con il senno di poi …. e nemmeno avendo tuttora i testimoni …..posso recuperarli … nemmeno pagando io….. e non sono certo solo ….. conosco persone che hanno le buste paga di 5 anni di lavoro ……ma non esistono contributi ….. ed essendo passati troppi anni … non possono fare nulla ) oppure ha potuto studiare ed è entrato nel mondo del lavoro dai 25 anni di età in poi …… magari da subito con redditi importanti …. ed è possibile che 400.000 di loro …. siano già andati in pensione con QUOTA100-102(62-64Età+38Cont) perchè il loro reddito ha consentito una pensione decente (altri con redditi medio-bassi hanno rinunciato per l’esiguità della pensione con soli 38 anni di contributi).
Aggiungo la pensione a parità di valore e di periodo di contribuzione è moltiplicata da un coefficiente di trasformazione che varia in aumento in proporzione all’età anagrafica …… più alta l’età …. più alta la pensione….. a parità di contributi.
Quando ho cominciato io a lavorare …. pubblici dipendenti a parte, per andare in pensione bisognava avere almeno 35 anni di contributi ……. e con 40 anni si raggiungeva il massimo per una pensione retributiva (80% dell’ultima retribuzione lorda….. che al netto pareggiava o aumentava l’ultima retribuzione)
Questo è durato fino al 2010.
Oggi ….. l’aver pagato (non lavorato…….) 42 anni e 10 mesi di contribuzione e pensare ad aver diritto ad una pensione …….viene addirittura disprezzato.
Sottolineo che coloro che hanno versato 42 anni e 10 mesi di contribuzione oltre che pagarsi la propria pensione anche prima dei 67 anni di età, ricevendo anche meno a parità di contributi di eventuali 67 enni, hanno consentito nei precedenti 42 anni ……. si chiama sistema a ripartizione ……le seguenti pensioni:
Attualmente, oltre il 34% dei 16 milioni di pensionati beneficia del trattamento da oltre 20 anni e la metà di questi da oltre 30 anni:
circa 476mila pensioni sono in pagamento da oltre 40 anni tra settore pubblico e privato!
Aggiungo: le pensioni d’invalidità civile, l’assegno di accompagnamento ….. assegnato anche a miliardari, le indennità di maternità, il reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione……. e sicuramente dimentico qualcosa.
Questi sono fatti e quindi realismo …….. ma il realismo senza onestà ……. diventa opportunismo qualunquistico.
È difficile ingoiare pure questa, è chiaro ed evidente che non vogliono mandare in pensione le persone prima dei 60 anni…. Speriamo non superino i 61 anni…..
Don 62, cosa stai dicendo? speriamo non superino i 61 anni? se sono già arrivati a 64 anni proprio per impedire alla gente di andare in pensione; io a 62 anni e mezzo con quasi 41 di contributi sono in pensione grazie alla RITA; la pensione ufficiale la vedrò nel 2027; è evidente che non vogliono mandare in pensione la gente; o legge fornero oppure tutti provvedimenti per far andare in pensione pochissime persone; e pensate che non stiano facendo calcoli del tipo: se metto il limite a 62 anni quanti potenziali? e se lo metto a 63 quanti? e a 64 quanti? certo che questi calcoli li fanno; poi ci sono sempre i furbi………………. che potendo andare rimangono; sai quanti a scuola mia ex ne conosco? speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito
Buongiorno Paolo.
Non direi che siano furbi coloro che potendo andare restano!
Direi piuttosto che i furbi, e io ne ho conosciuto molti, erano quelli che ai miei tempi preventivamente si accordavano con la Società per dimettersi appena raggiungevano i 35 anni di contributi che allora vigevano ( anni 90 o giù di li) per poi, a distanza di un mese, essere riassunti e continuare imperterriti nella medesima posizione.
Pensione e stipendio … ovviamente poi, nel tempo, hanno avuto la rivalutazione della pensione.
Alcuni me li ritrovavo ancora, alla veneranda età di 75 anni, sul posto di lavoro.
Nella ex Società dove ero occupato i numeri di questo modo di concepire l’occupazione riguardavano fino al 10%, se non oltre, dei dipendenti.
Hai voglia a creare occupazione per i giovani.
Occhio ora a non ripetere le medesime situazioni!!!!
Uscite a 35, seppure col contributivo, e rientro dalla finestra perché l’assegno, questa volta, non è sufficiente.
Saluti.
era ironico il termine furbi; ma comunque ce ne sono ancora tanti in giro che potevano approfittare di quota 100, quota 102 e sono ancora lì a lavorare; un collega dell’anno scorso ha attualmente 66 anni; mi diceva che la moglie è arrabbiatissima con lui perchè fosse per lui non andrebbe mai in pensione; così si sente attivo; io in questi giorni mi faccio vedere a scuola per presentare ai miei alunni i nuovi professori di scienze motorie e spiegare un attimo ai colleghi alcune cose; lo ritengo doveroso; poi basta ; saluti a te e ai gestori del sito
E’ vero la pensione per anzianità contributiva l’hanno chiamata “anticipata” con 42 anni e 10 mesi di contributi pagati (un anno in meno per le donne……….. divide et impera …….. dalla legge fornero in poi)
Quando ho cominciato io a lavorare …. pubblici dipendenti a parte, per andare in pensione bisognava avere almeno 35 anni di contributi ……. e con 40 anni si raggiungeva il massimo per una pensione retributiva (80% dell’ultima retribuzione lorda….. che al netto pareggiava o aumentava l’ultima retribuzione)
Questo è durato fino al 2010.
Oggi ….. l’aver pagato (non lavorato…….) 42 anni e 10 mesi di contribuzione e pensare ad alla pensione è addirittura disprezzato, spesso ed in particolare da coloro che nemmeno arriveranno a quella contribuzione ……..nemmeno a 67 anni o da coloro che sono già andati magari con pensioni retributive………. credo più interessati che il sistema tenga per loro….. quindi meno pensionati ………. una tristezza.
A me con la fornero piena mancano mesi….. come ai 60 anni ….. mese più mese meno.
Peraltro molti italiani hanno capito cosa vuol dire …… legge fornero…… o quando sono andati ai vari patronati ……. pensando che gli mancassero 2/3 mesi ……. e si sono accorti che erano 10-12-18 in più ……. o con i diversi programmi on-line …… successivi alla fornero.
La progressività semi-occulta dei requisiti sia per età anagrafica ed anzianità contributiva ……….è stata appunto quasi occulta ed automatica (dal 2013 al 2018 è aumentata di 22 mesi e sottotaciuta e sottovalutata dai governi piddini )
se si inizia a non mantenere le promesse elettorali si parte molto male!
E che è, una novità ?!?
L’italiano medio (lo sono anche io, senza offesa per nessuno quindi) non si ricorda molto di quello che è successo qualche settimana fa, figuriamoci degli ultimi 30 anni!!!!
Purtroppo la Storia da noi NON è maestra di vita.
Inoltre, almeno un paio di generazioni di italiani hanno “usufruito” di baby pensioni, prepensionamenti (quindi non solo politici & co.), pensioni d’oro e d’argento varie, sarebbe da chiedere anche a loro un “contributo”, per compensare non tanto quelli come me (del ’62) ma i giovani, che avranno ancora meno.
Ma di questo non sento mai parlare…..
Ci vogliono far schiattare di lavoro… Oppure andare in pensione e morire di fame. Basta, vorrei godermi qualche anno senza lavorare e, possibilmente, ancora in salute…
La maledizione delle quote proseguirà imperterrita peggio di quella di Tutanhkamon. Ci sarà sempre chi dovendo raggiungere quel paletto accumulerà anni in più di lavoro. Non esiste la 41 x tutti !!! Se ho già i 41 ma non l’età giusta per arrivare a quel paletto accumulerò anche anni di lavoro. Che incapaci !!!!
Che accuratezza nel valutare i costi pensionistici! Devono essere costi particolarmente mefitici per suscitare tanta, comunque doverosa, attenzione.
Non come i profumatissimi costi del reddito di cittadinanza nelle parti indebite come pure delle pensioni di invalidità o della cassa integrazione sempre nelle parti indebite, o i costi per mancata entrata da evasione fiscale, tutti elementi di costo su cui non si agisce con la dovuta determinazione, anzi, se qualcuno trova roba grossa salta pure. E non sono certo favorevole perchè la spesa pensionistica non sia adeguatamente presidiata, anzi. Sono invece convinto che con un adeguato presidio della spesa in generale uscirebbero anche e non solo, i fondi per finanziare un sistema pensionistico sostenibile anche per i singoli e non solo per lo stato. Ma qui i soldi devono girare ai fondi pensione.
Con l’attuale quota 41 (precoci) oggi si può andare in pensione a 58 anni. Il limite di età se messo a 62/63 avvicinerebbe molto alla Fornero, nelle varie forme dell’anticipata, e quindi non avrebbe senso. La soglia a 61 invece sarebbe una via di mezzo che limiterebbe la spesa mantenendo una platea di aventi diritto bilanciata e soddisferebbe anche le promesse politiche
Bella furbata, proprio per fregare sempre gli stessi, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare a 16-17-18 anni, costringendoli ancora una volta a lavorare fino a 43 anni (con la legge Fornero) e premiando invece chi ha lavorato meno iniziando + tardi, o lavorando a nero. Ottimo inizio direi. All’italiana, premiamo i soliti furbi!!! (o amici e parenti)
Forse non ne ho capito il senso è una quota 100 / 102 modificata e in peggio per molti, almeno che il limite non venga messo ai 60 anni
e spiego il perché, per chi ha 64 anni è peggiorativa di 3 anni per contributi, in più 64+ 41 fa 105 (tantino)
Per chi ne ha meno, dai 61 ai 63 stesso discorso se vedeva il limite a 38 oggi lo vede a 41 qualsiasi età abbia. Se un 58 59 enne che oggi ha già 41 o 42 anni di contributi dovrà aspettare i 60 ci sta, siamo a livello della Fornero, ma se fosse 61 gli si allunga di un anno, perciò peggiorativa, non oso pensare un precoce che non è disoccupato o non ha la 104 o non fa parte degli usuranti, che ha iniziato a 15 16 anni dovrebbe lavorare per 46 45 anni molto
peggiorativa.
Spero che sia dai 60 o sia un alternativa e che non vada a sostituire la Fornero, se no per molti sarà l ennesima fregatura.
caro inizio a pentirmi , forse non ci siamo capiti; questo discorso di quota 41 con il paletto dell’età è stato buttato lì affinchè la gente faccia 2 calcoli; i calcoli li fanno anche loro e sanno farli molto bene; se metto il limite a 60 anni quanti potenziali? se a 61, 62, 63 quanti potenziali? Se il limite attuale è 64 anni sarebbe un mezzo miracolo se lo abbassassero di 1 anno; 2 anni? a mio parere è impossibile; perchè? debito pubblico, spread, , Unione Europea se non tocchi la legge Fornero etc; cosa faranno? dicevo tra Novembre e Dicembre lo sapremo e lo confermo; saluti a te e ai gestori del sito
Saluti a lei Poalo
sempre importanti e utili gli articoli che fa e di questo la ringrazio, cordiali saluti
grazie di cuore Paolo
Concordo con Flavio. la soglia d’età a 62 o 63 anni sarebbe inutile, meglio andare con l’attuale Fornero. Se davvero…e ripeto davvero si vuol parlare di flessibilità, questa quota “ragionevolmente” potrebbe essere posta a 60/61 anni. E non vero quello che scrive oggi qualche testata giornalistica che sarebbe una fotocopia di quota 101 o 102 (41+60 o 61), perchè altrimenti anche la quota 64 anni d’età e 41 di contributi sarebbe una quota 105 (altro che la discusssa quota 102 di Draghi!)
Buongiorno a tutti .Chiaramente come osserveto da lei e concordo ,al massimo devono fare il limite a 61 anni ,considerando appunto inizio lavoro a 20 anni + 41 di lavoro = 61 ,altrimenti parleremo di precoci se in meno e legge Fornero se è in piu’.Vediamo cosa dice la Lega e il Ministro Durigon e vediamo se i costi sono cosi’ alti come asseriscono o sono bassi come dice Durigon e il Sindacato ,sperando che facciano presto altrimenti andiamo con la Fornero.
Buon Lavoro
Non so’ di che classe è lei Raffaele, ma le ricordo che i nati dal 1958 al 1975 iniziavano a lavorare a 15 anni. Ciò significa che se gli metti il limite di 61 anni avranno contribuito con circa 45 anni di lavoro. Le pare giusto?
Mia personale proposta; 42 agli under 60
41 agli over 60
38 agli over 64
Opzione tutti per chi vuole e con qualsiasi età con minimo 25 anni minimo 1,5 della sociale, con il contributivo e dai 67 misto se a diritto.
Caro Agostino, quel limite lì fa riferimento a persone che non hanno iniziato a 15 anni; è chiaro che per quelli una volta erano i 40 anni e adesso sono diventati 42 anni e 10 mesi + finestra; comunque sarà, come già detto un mezzo miracolo se si accontentano dei 63 anni; poi vedremo a brevissimo; saluti a te e ai gestori del sito
Giusta osservazione. Concordo.
Non penso sia così, anche io sono precoce, ho 60 anni e mi hanno detto che non posso andare perché devo avere determinate caratteristiche, tipo invalidità, oppure lavori usuranti o o carvinger, quindi fornero
E ho 40 anni di servizio
Quota 41x tutti senza se e senza ma sopratutto senza penalizzazione!