La notizia sullo slittamento dell’incontro tra Governo e sindacati é stata annunciata dalla stessa Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del CODS, che per il 18 luglio, data in cui era stato calendarizzato il tavolo di confronto sulla previdenza nelle settimane precedenti, aveva organizzato un presidio dinanzi al Ministero del Lavoro. Purtroppo molte donne hanno perso i soldi del biglietto del treno non avendo optato per la modalità ‘flessibile‘, mai immagianndo un così poco preavviso alla comunicazione ufficiale del rinvio del tavolo. Quindi alla delusione ed alla rabbia si é aggiunto anche il malumore per i denari spesi a ‘vuoto’. Il nuovo tavolo é già stata rinconvocato per la data del 26 luglio, ci sarà, si chiedono in tante vista la prossimità al mese estivo? Dalla sua la Cgil, chiede che si cambi la modalità del prossimo confronto portandola da tecnica a politica e richiede tramite Lara Ghiglione, segretara confederale, che questa volta sia presente la Ministra Calderone
Pensioni 2023, slittato il tavolo di confronto tra Governi e sindacati
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo in quanto un nostro lettore, Roberto, ha scritto nei commenti piuttosto adirato criticando tra le righe il nostro pezzo in cui annunciavamo il confronto del 18 luglio e in cui enunciavamo le tematiche che sarebebro state affrontate: “Scusate ma da dove o da chi arrivano queste notizie visto che ieri non c’è stata nessuna riunione?“
Non avevamo subito potuto darne notizia, ma come abbiamo risposto nei commenti, la colpa non é da imputare a noi o alla comunicazione fallace, ma al rinvio repentino ed inaspettato del confronto tra Governo e sindacati, tanté che la stessa Orietta Armiliato, il 17 tardo pomeriggio, scrive alle lavoratrici che sarebbero dovute da lì a poche ore essere al Ministero in rappresentanza di tutto il Comitato perchiedere il ripristino dei vecchi requisiti opzione donna: “ AT T E N Z I O N E : Abbiamo appena ricevuto comunicazione dai nostri contatti Sindacali che il tavolo programmato per domani 18 Luglio c/o Ministero del Lavoro é stato rimandato al 26 Luglio p.v. Il nostro presidio é stato dunque annullato“
Pensioni 2023, Le richieste della Cgil al Governo: vogliamo risposte politiche
Riportiamo la nota stampa del 18 luglio dell’Ansa che riporta le richieste della Cgil, dalla voce della segretaria confederale Lara Ghiglione, che pochi giorni fa abbiamo avuto il piacere di intervistare anche noi sul nostro portale
“L’incontro tra Governo e parti sociali sulla previdenza inizialmente previsto per oggi slitta al 26 luglio (sempre alle 14) ma la Cgil chiede che si cambi la modalità del confronto portandola da tecnica a politica.
Al momento gli incontri sono fissati con i componenti dell’Osservatorio sulla spesa previdenziale e la riunione del 26 sarà sulla flessibilità in uscita ovvero su come rivedere le regole per il pensionamento anticipato rispetto all’età di vecchiaia.
“Chiediamo – ha detto la segretaria confederale Lara Ghiglione – la presenza della ministra Calderone, Vogliamo risposte politiche, vogliamo sapere quante risorse si mettono su questo capitolo. Deve cambiare la modalità del confronto”.
Siete concordi con le richieste di Lara Ghiglione? Giusto che il Governo ‘mostri finalmente le carte’? ed espliciti quante risorse abbia per la previdenza per l’anno prossimo? Fatecelo sapere nell’apposita sezione commenti del sito.
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Non capisco come non si renda conto che un’ insegnante di Scuola dell’Infanzia non può andare in pensione a 67 🤬a 60 sarebbe l’età più giusta. E si dovrebbe innanzitutto scendere oltre l’età anagrafica anche gli anni dei contributi … ci vogliono “FORZE NUOVE”….. 🙏🏼🙏🏼🙏🏼
Ma il governo non nota che i decessi sul lavoro per questo caldo sono soprattutto gli ultra sessantenni
Va tutto male non ci sono i soldi non si fanno più figli il lavoro ē povero e precario ma soprattutto non ci sono più i nonni disponibili ad aiutare le famiglie perché devono lavorare famiglie che difficilmente si potranno formare con il lavoro povero e precario e senza l’aiuto dei nonni.come non pensare che i politici siano incompetenti e coglioni?
O ,semplicemente , farabutti…..
Non fanno niente perché non sono politicamente in grado di fare qualcosa di giusto e corretto.Sono degli incompetenti assoluti.Fac59
In italia ci sono circa 18 milioni di pensionati. Ora se si volesse mandare in pensione tutti coloro che sono disoccupati e vicini alla pensione oppure tutti gli ultrasessantenni , basterebbe interrompere per 2/3 anni la tredicesima e quattordicesima a tutti i pensionati e devolvere questa quota a questi bisognosi. Cosa ne pensano i pensionati?
Mi domando come mai i sindacati pur sapendo di essere presi in giro ai continui tavoli perché non cambiano strategia facendo della piazza unica risorsa per battere i politici da strapazzo?sarà che non vogliono quello che chiedono?.
I sindacati come prima cosa fattibile da subito dovrebbero chiedere di eliminare la incostituzionale finestra di 3 mesi…imposta dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro…un’autentica vergogna che non credo esista in altri Paesi
E meno male che il ministro Calderone aveva detto esplicitamente, solo sei mesi fa, stop agli interventi non strutturali che hanno validità solo un anno. Ed ora, viceversa, l’unica prospettiva sembra esser l’ennesimo rinnovo per il solo anno 2024 di quota 103, la solita ambata secca. E sempreché si faccia, oltretutto (poiché siamo già ad oltre metà luglio)… Incredibile la faccia tosta di costoro
I poveri devono avere la precedenza. Lo capiscono i sindacati? Disoccupati ultrasessantenni in primis
I poveri devono avere adeguata assistenza che come tale va contabilizzata. La previdenza è un’altra cosa. E il ragionamento è evidentemente anche nell’interesse dei poveri stessi.
Perché non avete pubblicato la notizia la ragioneria dello stato già’qualche mese fa’ha deliberato che fino all’anno 2026 per accedere alla pensione di vecchiaia ci vorranno sempre 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.nessun adeguamento di aspettativa di vita almeno fino al 2026!
😂😂😂 non hanno neppure il coraggio di perdere tempo
Buongiorno! Mi auguro che il prossimo incontro tra Governo Italiano e Sindacati rimandato al 26 luglio abbia luogo. Ringrazio tutti vivamente!
Il suo ottimismo è fuori da ogni logica e dalle sue speranze senza fondamento, traspare poca afflizione, come se non fosse sotto i colpi inferti da questo esecutivo, cosa che riguarda invece migliaia di persone, tra cui in tanti che scriviamo su questo sito- tanto per porre l’accento su troppa fiducia e speranza che Teodora pone su Governo e Sindacati e su poco avvilimento che mi consenta, a me suscita anche un po’ di invidia……o mi sto sbagliando?
” Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte”. ( Khalil Gibran).
I governi servono solo a fare i cazzi loro come aumentarsi gli stipendi pensioni e vitalizi.
La situazione è semplice .
Sono due ipotesi concrete , o il governo è d’accordo con i vari Landini , Sbarra ecc ecc , oppure lo stesso governo ha capito che gli urlatori di piazza si possono manipolate come bambini .
Poveri noi pecoroni …..
Ma è chiaro che sono d’accordo e perciò non fanno casino portandoci in piazza- la solita vergognosa azione contro i lavoratori che ormai contraddistingue la galassia sindacale- il brutto della faccenda è che tanti lavoratori ci credono ancora e non strappano le tessere sindacali e noi tutti rimaniamo stritolati dalla tirannia governativa e dalla infingardaggine sindacale…….poveri noi !!!!!!!
Lo da sempre più coglioni di politici e sindacati ci sono solo quelli sotto il pene.
Il governo le carte le ha già mostrate con i pochi fatti messi in campo: VUOLE PEGGIORARE QUALUNQUE ISTITUTO PENSIONISTICO TOCCHI. Fino a quando non toccherà nulla e ci sarà una robusta contestazione avrà difficoltà a farlo.
Consiglieri regionali, parlamentari in pensione con soli 5 anni di contributi.
OPZIONE DONNA non dev’essere abolita. 60 anni senza paletti. Le donne debbono poter scegliere.
La CGIL ha ragione nel chiedere un incontro politico, è inutile ritrovarsi a parlare con dei tecnici che non hanno alcun potere decisionale e non sono in grado di dare delle risposte! È una inutile perdita di tempo e il sindacato avrebbe dovuto pretenderlo già dal tavolo (poi saltato) del 18 luglio….. piuttosto non è ancora chiaro la risposta del Governo a questa richiesta……
Ora i sindacati devono intervenire una volta per tutte e far ripristinare opzione donna con le vecchie norme. Qui ora si tratta di smetterla di farsi prendere in giro, altrimenti chissà dove ci porteranno. Il sindacato in tutto questo avrà molto da perdere. E mi riferisco a CGIL e UIL in quanto la CISL con il segretario Sbarra non è degno di stare dalla parte dei lavoratori ma le altre due sigle devono darsi da fare altrimenti interverrà sempre il Salvini della situazione a precettare gli scioperi. Io credo in Bombardieri ma ora si deve dar da fare, perché qui è in gioco il futuro del sindacato.
Condivido in pieno il tuo pensiero!!
Incontri rimandati, niente di nuovo, la diversità sta nel fatto che sta volta manco si sono visti, ma alla fine cambia nulla.. Fino a metà novembre ci saranno mille ipotesi!
Infatti
A cose fatte
I sindacati da che parte stanno????
D’accordo sulla richiesta della CGIL di un incontro politico. Sulle risorse disponibili per la previdenza la risposta è su tutti i giornali: 1 miliardo e mezzo. I sindacati più che sapere QUANTO, dovrebbero orientarsi a CHIEDERE IL COME SPENDERLI. Quota 103 è un’opzione “maschile” , mentre OPZIONE DONNA è data come perdente dai “bookmakers” e soppiantata da una sedicente APE ROSA, di cui non se ne sentiva certo il bisogno. Se mi è chiaro cosa vuole il governo, non mi è chiaro Qual’è lo spazio negoziale proposto dai sindacati, specialmente su OPZIONE DONNA nel caso (quasi assodato) che non la confermino nella edizione del 2022. Grazie
Per gli uomini le quote da centrare, le donne invece come minimo devono essere disabili
La colpa non è del governo ma dei sindacati che gli permettono di agire in questo modo. Il governo ha capito che i sindacati hanno il ventre molle e ci giocano cone il gatto con il topolino. È inutile incavolarsi perché siamo in mano a dei rappresentanti sindacali che probabilmente non sono all’altezza di affrontare certe tematiche.
Penso abbastanza la stessa cosa, ciò non toglie che le relazioni con i sindacati dovrebbero essere condotte con più correttezza e rispetto. Far slittare gli incontri e/o fare incontri “finti” è anche questo sintomo di un governo altrettanto “molle”.
Sono all’altezza, ma per motivi politici e personali ….. prima o poi i tre della triplice li vedremo in Parlamento…. sparano a salve sul Governo, facendo volutamente il solletico alla Meloni- con queste prospettive, che speranze abbiamo di ottenere la flessibilità in uscita? Meno di zero!
Buonasera,
la richiesta è lecita visto che da mesi ci tengono in sospeso, rimandando i tavoli e dimenticandosi le parole dette. La ministra Calderone aveva infatti detto che avrebbe contribuito con le casse del MdL.. chissà se se ne ricorda. Intanto noi siamo qui che aspettiamo. È ora che il governo smetta di prenderci in giro. Le donne, e in particolare quelle che avevano raggiunto i requisiti alla fine 2022, non possono aspettare la fine della legislatura per sapere cosa ne sarà di loro.
In merito ai soldi spesi per il treno e persi a causa del rinvio dell’incontro, c’è soprattutto solidarietà da parte di chi non avrebbe potuto partecipare alla manifestazione ma contava sulla presenza della nostra delegazione. Tante hanno chiesto di potere contribuire a risarcirci il danno subito e questo, oltre che a scaldare il cuore, dimostra che anche le donne sanno essere solidali.
Grazie
Oramai la strategia è chiara: tirare più a lungo possibile, far credere che si vuole affrontare la questione pensione, sia per quelli che a breve ci dovranno andare sia per quelli più giovani che purtroppo dovranno subire il colpo più duro e cioè pensioni misere a età elevate: si parla di oltre i 70 anni. Nessun governo vuole veramente affrontare la questione pensioni, perché si dovrebbero giustificare i costi di qualsiasi riforma che vada a intaccare la legge Fornero.
Non c e nessun confronto in atto. La legge fornero rimarra’ intatta alla faccia delle promesse elettorali di salvini. Nessuno partito politico che siede in parlamento , dalle forze di maggioranza a quelle di opposizione ne chiede la modifica.Lo stesso sindacato non ha fatto niente per ottenere il cambiamento. Segnalo inoltre che dal 2026 riprenderà ad aumentare l età richiesta per andare in pensione, anche di questo poco si parla. Le risorse economiche ci sono e si possono trovare in un grande bilancio come quello italiano, ma non si vuole per ragioni politiche.
…giunti a questo punto dopo mesi di tira e molla senza alcun risultato,trovo sia giusto chiedere confronto politico,devono dare risposte ,noi donne siamo stufe e stanche!!!…io e tante altre siamo senza lavoro e senza pensione!!!…non possiamo più aspettare!!!…