Pensioni 2023, ultime su opzione donna e nuovo tavolo Governo-sindacati 10 luglio

Sebbene si avvicini il periodo estivo e dunque le vacanze potrebbero nuovamente ritardare le decisioni dell’esecutivo su alcuni fronti, al momento pare che il dibattito Governo-sindacati stia proseguendo, il prossimo incontro, come si comprende anche dai lunghi post inserito su Facebook da Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del CODS, é stato fissato al 10 luglio. Purtroppo le donne questa volta non scenderanno in piazza, pare, infatti, con profondo rammarico di Armiliato che non ci sarà la solita delegazione in rappresentanza delle lavoratrici che ambiscono alla ‘vecchia’ Opzione donna. Di seguito ricostruiamo il punto della situazione ad oggi relativamente al ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna e ad eventuali nuove misure ipotizzate dal Governo.

Pensioni 2023, Opzione donna: si pensa al ripristino o a nuove misure? Il punto al 5 luglio

L’amministratrice del CODS in data 4 luglio ha subito comunicato alle sue iscritte le ipotesi a cui il Governo sta lavorando che sembrerebbero andare non tanto in direzione del ripristino dei requisiti come richiesto a gran voce dalle donne in piazza il 26 giugno scorso, ma di una nuova misura che rispetto all’attuale potrebbe allargare un pochino ‘le maglie’eliminando qualche paletto: ”

Per chi legge articoli, post etc. in rete e non e si domanda cosa ne sarà alla fine di tutto questo lavorio della misura dell’Opzione Donna ante LdB 2023, oggi credo si possa dire che, almeno secondo le anticipazioni della stampa maggiormente accreditata e di qualche dichiarazione giunta da parte di alcuni esponenti della politica, sembrerebbero essere due le ipotesi in corso di valutazione:

🅰️ Mantenere per tutte il parametro dell’età a 60 anni con 35 anni di contribuzione, finestre etc.

🅱️ Innalzare l’età di accesso alla misura a 61 o 62 anni, mantenendo inalterato il requisito pari a 35 anni di contribuzione più finestre etc.

L’alternativa fra queste due ipotesi in campo, viene addebitata esclusivamente all’entità delle risorse che si vorranno allocare al capitolo pensioni.

Vi informo, inoltre, che ci é stato appena comunicato dalle OO.SS che il prossimo tavolo con il Governo atto a portare avanti le concertazioni che hanno avuto avvio lo scorso 26 Giugno, é stato fissato presso il Ministero del Lavoro, per il prossimo 10 luglio

N.B./ La suggestione é quella di sempre ovvero che in piazza, a sostegno di questi incontri, é virtuosa ed importante la nostra presenza“.

Pensioni 2023, quale la reazione delle donne al nuovo incontro Governo- sindacati?

Le donne dopo aver letto le intenzioni del Governo, non in linea con le loro aspettative, forse ormai deluse non sembrano aver accolto con entusiasmo la richiesta di presenziare nuovamente il 10 luglio, ecco perché Armiliato ha scritto un post in cui comunica l’impossibilità di organizzare il presidio vista la pochissima adesione ed il poco interesse dimostrato, dicendosi però non in linea con questo atteggiamento che sicuramente non porterà ad ottenere i risultati sperati.

Armiliato ‘riproverando’ le sue donne disilluse e affrante, fa notare che non é comunque un atteggiamento buono quello della resa dal momento che come cita l’hashtag inserito a fine post’ dal cielo non viene nulla , le sue parole: “Come abbiamo letto e scritto un po’ ovunque da giorni, nell’ambito dell’ultimo incontro gli attori suddetti si sono impegnati ad incontrarsi ciclicamente per concertare e definire i perimetri ed i contenuti delle prossime proposte legislative su lavoro, previdenza in generale e pensioni, al fine di comporre i capitoli e relativi costi da inserire per materia nel DEF che deve essere redatto entro la fine del mese di Settembre.

Governo e Sindacati hanno iniziato questo percorso lo scorso 26 Giugno, quando le Donne del CODS sono scese a Roma a sostegno delle future azioni, mentre il prossimo vertice sarà quello del 10 Luglio, come ieri vi abbiamo comunicato.

Prendiamo atto che non sarà organizzato alcun presidio, per l’indisponibilità e/o il disinteresse e/o per la poca fiducia che in molte ripongono oggi in queste azioni, così come si evince dagli svariati commenti al post che dava l’annuncio per confermare l’imminente tavolo. Tanto per vostra opportuna conoscenza. #dalcielononvienenulla“.

Dal canto vostro sperate ancora si ottenga qualcosa per le donne e soprattutto sareste favorevoli alle modifiche proposte o a vostro dire l’unica soluzione é il ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna? Fatecelo sapere nell’apposita sezione ‘commenti’ del sito.

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35 commenti su “Pensioni 2023, ultime su opzione donna e nuovo tavolo Governo-sindacati 10 luglio

  1. Opzione donna se deve essere alzato il paletto dell’età (60/61) allora il calcolo non deve più essere col contributivo. Doppia penalizzazione anche NO

  2. Io ho lavorato per 25 anni di contributi senza lavoro per 10 anni il governo deve fare qualcosa per tutti le persone che sono in difficoltà se se arriverà peggio della Francia i nostri diritti dove sono!? Economia 0 in Italia dobbiamo svegliarci si arriverà una guerra civile non ci crediamo più….. abolite la legge Fornero

  3. Opzione donna deve ritornare ai vecchi requisiti!!!! Dateci la possibilità di andare in pensione dopo 38 anni di lavoro nel mondo della scuola.
    Noi donne del ’64 lo chiediamo a gran voce.

  4. 0pzione donna almeno non oltre i 6o anni con 35 di contributi. (senza paletti) Per le donne già è difficile arrivarci considerando famiglia, genitori, suoceri, ecc. che si sono aiutati nel corso degli anni. Grazie, saluti Delfina

  5. Condivido di tornare alle modifiche opzione donna al più presto come era stato promesso.. Ho 64 anni 35/36 contributi versati lavoro in un negozio in piedi ho problemi alle gambe e ora anche ad un ginocchio.. Sono stanca.. Per favore va bene a 60 anni senza paletti e 35 anni versati.. Grazie

  6. Dopo 36 anni di contributi e con invalidità civile…non riesco a stare in piedi dai dolori alla schiena alle mani ….ai piedi alle anche ….in terapia ….ad ottobre faccio 58 anni…. carissima Meloni …io i contributi li ho versati tutti….e se una donna sta male ha diritto di ritirarsi dal lavoro….non è più produttiva….e va a discapito di tutti. Quindi le sue promesse elettorali cerchi di mantenerle, nessuna di noi chiede regalie…ma solo i nostri diritti…..lei è una donna …. certamente non una donna qualsiasi…si può permettere tutto….noi no…. abbiamo faticato per 36 anni ….ci abbiamo rimesso anche la salute …..non per questo sputo nel piatto dove mangio….ma in ospedale una come me ,in queste condizioni, non se ne fanno più niente….quindi cerchi di ragionare e mantenere le parole date.

  7. Opzione donna deve essere ripristinata come era…che vergogna non hanno mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale!!!!

  8. Ho 61 anni 36 di contributi ho svariate patologie ma non arrivo al 74×100 di invalidità, speravo di poter usufruire di opzione donna invece … xche qst paletti? Io non riesco più ad affrontare 1ora e mezzo di strada all andata e altrettanta al ritorno , xche pur perdendo una bella fetta di stipendio non riesco ad andare in pensione … xche non posso lasciare posto ai giovani , sono molto deluso e affranta

  9. Opzione Donna deve essere riportata come è stata fatta nel 2004 senza i paletti del governo Meloni, anche perché alla nostra età 58 anni non ci assumono più nelle fabbriche, quindi ci ritroviamo tutti disoccupati senza lavoro, ma sulle spalle abbiamo 35 anni di lavoro,quindi speriamo che il governo Meloni riporti opzione donna come prima dando alle tantissime donne una sepur misera pensione. Grazie buona serata

  10. Buonasera, penso che noi donne siamo tutte amareggiata da questo punto ,la signora Meloni ci aveva promesso in campagna elettorale che l’opzione donna sarebbe rimasta, ma ci ha giocato bene mettondoci dei paletti ,ha studiato tutto bene.

  11. Opzione donna è una scelta che le donne devono poter fare….dopo 35 anni di lavoro dentro e fuori casa ne hanno tutto il diritto ,penso che dovrebbero essere ascoltate da questo governo che non sembra abbia voglia di sentire….promesse in campagna elettorale non mantenute, ma quello che fa più rabbia veder cancellare ( perché così sembra) una opzione pensionistica da un Donna …..

  12. Che la Meloni non provi vergogna ad avere promesso di mantenere opzione donna per poi rimangiarsi tutto a me sembra strano…penalizzare le donne, evidentemente si è scordata di essere una donna anche lei… ha preso in giro per avere i voti…qualsiasi altro commento mi sembra inutile! Grazie

  13. Coerenza fatta persona vergognosi .LADRI.
    i miei contributi me li sono pagati loro invece…..rivolto a politici e sidacati.
    nessuno dei due fa il proprio mestiere CHE DELUSIONE.

  14. Coerenza fatta persona vergognosi .LADRI.
    i miei contributi me li sono pagati loro invece…..rivolto a politici e sidacati.
    nessuno dei due fa il proprio mestiere CHE DELUSIONE.

  15. Opzione donna deve essere ripristinata come era stata attuata in precedenza, magari con minore penalizzazione contributiva… l’ultima versione è scandalosa! Da due donne (Meloni e Calderone) mi sarei aspettata più solidarietà, non un colpo di scure sulla misura, arrivano alla pensione solo pochissime donne con determinati requisiti… questa versione è simile all’Ape sociale, che senso ha? Siamo state gabbate!!!

    1. Il fatto che non ci sarà un presidio non diminuisce l entità del torto subito…anzi forse la amplifica, xchè un governo e più in generale una classe politica che si dimostra così POCO DISPONIBILE ad essere un interlocutore serio dei propri cittadini (che lo mantengono) non può guardarsi allo specchio e definirsi democratico. Detto questo, l innalzamento dell’ età che escluderebbe le “boomers” del 64, proprio quelle che hanno maturato i requisiti ante ldb nel 2022 e avrebbero completato la finestra quest’ anno potendo accedere ad OD e’, chiamiamola con il suo nome, una VIGLIACCATA, considerato quanto previsto ,enunciato a gran voce, sbandierato come una certezza(non solo ventilato) nei programmi elettorali. Ed ancora di più lo e’ dire che il problema e’ la mancanza di risorse, considerato le altre finalità per le quali invece sono state reperite. Ed ancora più vigliacco e volgare e’ chi dice “e’ per il vostro bene, altrimenti prendereste troppo poco”. E non faccio il nome tanto lo conosciamo tutti. Detto questo, non c e soluzione che tenga se non ripristino vecchi requisiti. Tutto il resto avrà il valore di un tradimento. Bene che lo sappiate

  16. Assolutamente 60 anni di età e 30 di contributi, le persone devono essere libere di decidere se fermarsi o no , non è possibile lasciare a casa giovani che potrebbero dare molto di più e obbligare altri a lavorare senza forze entusiasmo ecc ecc . Deve essere una scelta singola in base ai contributi percepisci la propria pensione .

  17. Opsione donna, Deve tornare come era prima. Chi ne ha usufruito ha potuto scegliere di usarla. Vorrei anch’io poter scegliere. Ho 58 anni, 35 di contributi e sono molto stanca. Non sopporto il cambiamento di orario imposto dalla mia azienda.

  18. I requisiti ristretti di Opzione donna attuale non sono accettabili! Sono caregiver, assisto genitore invalido con legge 104/92 , ma sono esclusa solo perché NON convivente con l’ assistito.Questa è l’Italia reale delle lavoratrici, sono necessarie misure più flessibili!

  19. Sindacatiiiiiiiii, ora fuori le palle, basta chiedere e fare 3 cose semplicissime 1) Abolizione della Legge Fornero 2) Abbassare ora come in Francia l’età pensionabile per tutti a 64 anni al limite alzando i contributi da 20 a 25 anni 3) Mantenere solo opzione donna ed abolire tutte le varie quote compreso l’APE sociale così favorendo veramente il Ricambio Generazionale. Le risorse, ci sono, ci sono, quando vogliono per tante altre situazioni si trovano vedi la sciagura del COVID dove sono stati trovati e sperperati miliardi di euro che si potevano pagare le pensioni per tutti per 100 anni.

  20. Opzione donna deve essere rimessa come nel 2021, come promesso in campagna elettorale…lo deve soprattutto a quelle nate nel 1964 che erano arrivate al traguardo ….di andare in pensione nel 2023 invece con la legge di bilancio hanno stravolto Opzione donna….e se vogliono mettere 60 anni anagrafici, però senza finestre….

    1. Buon giorno io faccio 60 a settembre ero autonoma e ho quasi 39 di Contributi la sto inseguendo da 1 anno, dico basta! che ogni anno siamo con l’ansia che cambi tutto, che sia una cosa per sempre si possa fare o 58 59 o 59 60 per tutte e dai 35 anni in su

  21. Io sono disoccupata da 4 anni ho 37 anni di contributi e 58 anni l anno prossimo vorrei andare in pensione anche se opzione donna ti toglie qualcosa ma almeno c è booooo non commento su questo governo che è meglio sennò …………

    1. Coerenza fatta persona vergognosi .LADRI.
      i miei contributi me li sono pagati loro invece…..rivolto a politici e sidacati.
      nessuno dei due fa il proprio mestiere CHE DELUSIONE.

  22. Opzione donna com’era fino al 2022.
    Io lavoro da 24 anni in una struttura disabili e psichiatrici.
    Ho 60 anni e 36 di contributi.
    Direi che ho dato, forse andrò a cambiare i pannoloni io con il pannolone. Come tante altre come me.
    Ma qualcuna inizierà a vergognarsi prima o poi? È una donna votata dalle donne per le sue promesse. I soldi per le squadre di calcio, per rifornire armi li hanno trovati, per le nostre pensioni, tra l’altro pagate tutte da noi non ci sono.
    Urlo solo vergogna, ma vergogna per davvero.

  23. Opzione Donna l’unica via d’uscita per le donne che come me del 64, si trovano senza lavoro a 59 anni senza poter andare in pensione e troppo vecchie per trovare un nuovo lavoro. Questo Governo dovrebbe ragionare e non studiare l’impossibile per eliminare questa nostra ultima possibilità..

  24. Quando si parla e si legge di Opzione Donna non si sente mai menzionare la possibilità che venga allargata anche a quelle donne che hanno i contributi in due Ago (lavoro pubblico e privato). Si parla di “tutte le donne” per quanto sono quasi 20 anni che viene riservata ad una specifica platea di beneficiarie (in questo caso le Fortunate). Non è sufficiente perorare la causa di Opzione Donna per mettersi la coscienza in pace e far credere che in questo modo si è agevolato l’anticipo pensionistico delle donne. E questo lo dico soprattutto ai politici e alle OO.SS. ai quali chiedo di avere un’onestà intellettuale che ad oggi latita. Hanno contezza che, da questa Opzione, stanno escludendo una parte di donne, che senza nessuna colpa, si ritrovano a rincorrere una pensione con parametri di anzianità e contributi irraggiungibili? A noi è riservata una pensione a 67 anni oppure a 41 anni e 13 mesi. In cosa siamo diverse dalle altre donne? Noi non abbiamo Comitati e Movimenti che ci appoggiano, nessuno si spende per noi. Invisibili agli occhi di tutti. Perchè, allora, non pensare ad un anticipo pensionistico che possa veramente essere trasversale senza distinzione di genere (soprattutto) in quanto licenziamenti, problemi di salute, e quant’altro l’età si porti appresso, non è riservato alle sole donne con 60 anni di età e 35 anni di contributi in una sola Ago

  25. Speriamo che OPZIONE DONNA torni quella che era fin dalla sua nascita nel lontano 2004 …il prossimo anno compierebbe 20 anni (uso il condizionale perché non è più la stessa ok)…..pertanto se vogliamo fare il compleanno dei 20 anni a questa OPZIONE DONNA il governo attuale deve ripristinarla SENZA PALETTI almeno questo deve farlo…..poi se vuole lasciare l’età a 60 anni e 35 anni di contributi per tutte le donne questo potrebbe essere accettato…….così credo

    1. Anche io condivido che torni come era prima, senza i ristretti vincoli che hanno messo questo anno, poi si può accettare anche la proposta a 60 anni con 35 anni di contributi e senza sconti per i figli.
      Purché la rinnovino aperta a tutte le donne.

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