Secondo quanto riportato da Adnkronos, durante la trasmissione Tagadà trasmessa su La7, Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, ha riaffermato una delle priorità del suo partito in materia di pensioni, quella dell’aumento delle minime. Altra notizia di oggi 7 marzo 2024 è l’incontro previsto nei prossimi giorni tra Alberto Brambilla e alcuni rappresentanti del Governo per discutere della previdenza complementare. Ecco tutte le news di oggi.
Aumento Pensioni minime 2024: Forza Italia ribadisce la sua proposta
Nevi ha chiarito che “sull’innalzamento delle pensioni minime a 1000 euro non possiamo accettare lezioni dai 5 Stelle. C’è un limite a tutto”. Secondo lui, i membri del Movimento 5 Stelle sono noti per ” Aver promesso di abolire la povertà o per aver promesso la casa gratis a tutti, producendo il più grande buco di bilancio mai visto negli ultimi anni”. Questo è chiaramente un riferimento a iniziative come il Reddito di cittadinanza o il Superbonus 110% promosse dal Movimento 5 Stelle.
Nevi ha aggiunto che “Siamo ‘costretti’ a governare anche per rimediare a questi danni, ma manterremo le promesse. Ci siamo impegnati a portare le pensioni a 1000 euro entro 5 anni e lo ribadiamo“. Resta da vedere se questo impegno sarà effettivamente rispettato e se sarà possibile parlarne già quest’anno o toccherà aspettare la seconda metà della legislatura.
Riforma Pensioni 2024 news di oggi: la proposta di Brambilla su pensioni complementari
Secondo quanto riportato da MF – Milano Finanza, “Nei prossimi giorni Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali), avrà un incontro con i rappresentanti dell’Esecutivo dove si discuterà, tra i vari temi, il passaggio da un modello che prevede la tassazione dei rendimenti dei fondi pensione a un modello alternativo che contemplerebbe l’esenzione fiscale – parziale o totale – dei rendimenti stessi”. Questo potrebbe avere rilevanti implicazioni nel tentativo di promuovere l’adesione alla previdenza complementare, la quale in Italia continua a essere in ritardo. Infatti, “un ulteriore alleggerimento fiscale, in questo contesto, potrebbe incentivare gli italiani ad aderire”.
Nell’articolo pubblicato si legge anche che “Nella delega fiscale si prevede la revisione del sistema di tassazione dei rendimenti delle attività delle forme pensionistiche complementari secondo il principio di cassa – attualmente è per competenza – con la possibilità, nel dibattito, di ridurre anche l’aliquota sui rendimenti (attualmente al 20%, comunque agevolata rispetto al 26% delle altre rendite finanziarie) se le condizioni di finanza pubblica lo permetteranno.
Tuttavia, un’eliminazione completa potrebbe essere più complessa a causa dei vincoli di bilancio. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi dell’incontro tra Brambilla e i rappresentanti del Governo. Inoltre, il Presidente di Itinerari Previdenziali sta anche promuovendo un processo di integrazione tra fondi pensione integrativi e sanità”.
Le minime non devono esistere. Coloro che hanno bisogno si dia assistenza. La pensione deriva dai contributi previdenziali versati.
E’ chiaro che devono comprare i voti dei pensionati con la minima, mentre i lavoratori possono anche morire che non gliene frega niente a nessuno, devono solo lavorare possibilmente fino alla morte, così risparmiano pure sulle pensioni.
Buongiorno anna.
A mio parere, se volessero comprare il voto, lo farebbero sia in un senso FI (minima) sia nell’altro LEGA (41).
Tenga poi presente che dovrà dire cosa ne pensa anche FdI.
II problema però, da sempre, è che il sistema pensionistico e paese regga. E poichè i soldi non crescono sull’albero della cuccagna, allora non solo non aumenterebbero gli emolumenti che viceversa calerebbero per tutti, aumenterebbe solo l’età e/o la contribuzione necessaria per godere di una pensione (che a me pare sia la strada tracciata).
Concludendo, se mai dovesse accadere, immagino sarà ben poca cosa, o con limiti precisi quali ad esempio: da destinarsi a chi abbia raggiunto una certa età e dunque si ritrovi con un ben misero assegno.
Vanno detassati completamente sia per i nuovi iscritti che per i vecchi, sono sempre soldi nostri.
Buongiorno,
Portare le pensioni minime a mille €uro è un’ingiustizia nei confronti di tutte quelle persone che hanno versato 43 anni di contributi e prendono 1200€!
Le persone che prendono la minima,hanno versato pochi contributi e giustamente prendono meno!
Se devono aumentare le pensioni minime,allora è giusto che in proporzione,aumentino tutte!
Saluti
Giusto portare le minime a 1000 euro, ma parallelamente aumentare in proporzione anche le pensioni di chi ha versato i contributi per 43 anni e piu’….
Io la previdenza integrativa me la sono mangiata….per mangiare. Ciao Pep!
Rendimenti fondi previdenziali?! Cosa è una barzelletta? Io con il mio Piano Integrativo Pensionistico costituito nel dicembre 2015, ad oggi ci perdo, tra spese di gestione e meno valore quote, circa il 10%, se non fosse per la deduzione fiscale ci starei sotto.
Ma questi ci prendono per il c…?!