Pensioni 2024 l’editoriale: governo confusionario e con poche risorse

Il Governo Meloni è ormai quasi un anno che è in carica ma, a meno di un mese dalla presentazione della LdB, è ancora in grande confusione su quali azioni e quali provvedimenti adottare sulla previdenza per dare le risposte che i cittadini aspettano dopo le promesse fatte in campagna elettorale.

Riforma Pensioni 2024 ultime news, Governo è in confusione su quota 103 e quota 41?

Nel mese di maggio la Ministra Calderone ha fortemente voluto e istituito l’Osservatorio sulla Spesa Previdenziale, un organismo composto da esperti che nel corso dell’estate ha programmato quattro incontri con le forze sociali su aspetti specifici come la previdenza dei giovani, l’anticipo pensionistico, Opzione Donna e da ultimo il 18 settembre sulla previdenza complementare che si sono rivelati del tutto inutili ed inconcludenti. I tecnici dell’Osservatorio si sono limitati ad ascoltare le richieste delle parti sociali, nessun membro del Governo ha mai partecipato agli incontri, e in seguito comunicherà le sue osservazioni all’Esecutivo che prenderà le scelte definitive.

In questi giorni sono molte le ipotesi fatte filtrare dal Governo in merito alle modifiche che saranno presentate nella LdB. Pare confermata ancora per il 2024 la Quota 103 (41 anni di contributi sommati ai 62 anni di età), mentre la “Quota 41 per tutti” molto cara a Salvini sembra spostata in avanti di uno/due anni, confermata pure l’Ape Sociale e potrebbe essere varata anche una forma di staffetta generazionale rivolta a personale prossimo alla pensione che continuerebbe a lavorare a tempo parziale fino all’età di 67 anni percependo metà stipendio e metà pensione collaborando con giovani appena assunti come tutor e continuando a versare contributi che permettano al momento del pensionamento di avere un pensione completa.

Altre modifiche sarebbero attuate all’istituto di Opzione Donna che verrebbe assimilata all’Ape Sociale a partire dai 61 anni anziché ai 63 previsti mantenendo le tre categorie di svantaggio ora operative su Opzione Donna ma mantenendo il sistema misto. In pratica le donne non andrebbero in pensione ma al pari dell’Ape Sociale avrebbero un assegno solo per dodici mesi e non parametrato all’inflazione. Al momento resterebbe come ipotesi anche la possibilità di mantenere Opzione Donna con gli attuali requisiti (caregiver, invalide e licenziate) con assegno calcolato completamente con il sistema contributivo e anticipando l’età a 58 anni.

Pensioni 2024, il punto di Mauro Marino

Riesce perfino difficile fare un commento sulle iniziative di carattere previdenziale poste in essere dal Governo perché tante sono le proposte che sembrano essere formulate solamente per vedere quanti denari potrebbero costare. Si parla di tecnici del Mef costantemente al lavoro per quantificare i costi di fantomatiche proposte previdenziali per trovare quella ad effetto e che impatta meno sui conti pubblici permettendo all’Esecutivo di “fare bella figura sulle pensioni” pur impegnando poche risorse.

Il problema principale, però, sono i fondi da reperire. Su una LdB di 30-32 miliardi tra cuneo fiscale, spese militari indifferibili, perequazione delle pensioni probabilmente totalmente indicizzate solo fino a quattro volte il TM, risorse destinate al rinnovo dei contratti pubblici, qualche miliardo messo sulla sanità pubblica che ancora è in grossa difficoltà e fatica riprendersi dopo il Covid, sarebbero destinati alla previdenza meno di due miliardi importo totalmente insufficiente per attuare una seria riforma strutturale.

In pratica in undici mesi è completamente mancato il confronto e la necessaria programmazione su un tema così delicato ed ancora per l’ennesimo anno si arriva alla presentazione della LdB per vedere finalmente scritto nero su bianco quelle che sono le intenzioni del Governo sulla previdenza. Il tutto sarà deciso in Commissione e probabilmente votato in Aula con la fiducia. Non è così con proposte estemporanee, non del tutto condivise e senza programmazione che si affronta una materia così impattante per la vita dei cittadini purtroppo ormai sempre più distanti dalle istituzioni.

Speriamo che in quest’ultimo mese il Governo trovi una sintesi tra le varie proposte sul tappeto e riesca ad attuare almeno una pensione di garanzia per i giovani, una forte tutela per le donne, uno sviluppo della previdenza complementare dando altresì la possibilità di uscire dal mondo del lavoro qualche anno prima magari con una leggera penalizzazione.

42 commenti su “Pensioni 2024 l’editoriale: governo confusionario e con poche risorse

  1. La legge fornero-monti del 2011 resterà …..
    L’unico provvedimento relativamente erga-omnes è stato fatto da Di Maio quando era ministro nel governo Conte1…(vedi di seguito) fino al 31/12/2026 ….poi le marchette elettorali (realizzate molto parzialmente e solo per gli almeno 62 enni) delle quote
    Fornero ha raccontato mezze verità ed inoltre …..per fare pensioni è necessario il lavoro = VERSARE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ….ma con la riforma che porta il suo nome, applica in modo molto più estensivo la precedente legge sacconi (che come lo stesso Sacconi aveva dichiarato era nata per le pensioni di vecchiaia….non legate ai contributi….e che correlava l’età pensionabile all’aumento dell’aspettativa di vita, peraltro metodo ed applicazione poi messi in discussione ….ed in seguito dal governo Conte1…. modificati…. le ex-pensioni di anzianità (contributiva) vengono chiamate “pensioni anticipate ordinarie” e per gli uomini dal 2012 al 2018 l’anzianità contributiva minima necessaria è passata da 40 anni di contributi a 43 anni e un mese per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne con buona pace delle pari opportunità …… e sarebbe di più se Di Maio (governo Conte 1) nel 2018 con una semplice delibera ministeriale non avesse “congelato” la progressività, lasciata “scorrere” dai governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, fino al 31/12/2026, governi totalmente assenti e caparbiamente riottosi (in particolare il governo renzi) verso una diversa valutazione di quest’aspetto previdenziale. Senza il provvedimento di Di Maio ancora vigente, i parametri minimi sarebbero già oggi oltre i 44 anni di contributi previdenziali ……
    In sintesi afferma un principio condivisibile (e vorrei vedere) …. contributi previdenziali versati e pensione relativa ….. poi alle persone che più avevano già versato …… accollò ulteriori mesi (oggì aumentati per gli uomini di 37 MESI…. per le donne 25…. in 7 anni) ……silenziosamente ed a rate complici silenti i governi già descritti ed il parlamento dal 2013 al 2018.
    Ad una intervista a Radio Padania, nel 2011 (ottobre?) prima di diventare ministro la stessa Fornero alla domanda: ….. sono ancora sufficienti 40 anni di contributi previdenziali per avere una pensione?
    Risposta (sintesi): per me si se la persona oggi ha già versato almeno 20 anni di contributi previdenziali (altro che le false e poi parziali promesse delle quote legaiole (solo per gli almeno 62enni……)
    In seguito il governo dell’algido monti e questa conferenza stampa e lo spread a 576 punti base …..
    Prima il tragi-comico teatrino dei voti (…dei responsabii) di fiducia al governo berlusconi …… poi accompagnato alla porta da Napolitano ……
    Poi la legge n. 214/2011 detta monti/fornero licenziata favorevolmente dal parlamento, in quindici giorni, con i voti dell’allora PDL di berlusconi (meloni, la russa, razzi inclusi) e del PD di bersani …..con i galloppanti parametri in aumento ogni due anni …. come già descritto.
    Poi le false promesse elettorali legaiole …… molto parzialmente mantenute a rate e solo per gli almeno 62enni.
    Montanelli diceva (e affermava che a lui gli fu detto da altro giornalista negli anni 30): gli italiani non hanno memoria …..
    Camilleri ricordava che in Italia vi sono circa 28 milioni di analfabeti e/o analfabeti di ritorno.
    Oggi 27/09/2023 ….. per ora fino al 31/12/2026 ….. salvo modifiche legislative ….. per ottenere una pensione ordinaria anticipata per anzianità contributiva (periodo di pagamento di contributi previdenziali) servono:
    42 anni e 10 mesi per gli uomini + 3 mesi di finestra
    41 anni e 10 mesi per le donne + 3 mesi di finestra
    Forse invece che le quote legaiole ridurre di sei mesi i parametri sopra descritti a tutti, ripeto a tutti …… sarebbe stato più condivisibile …. invece ancore quote e solo per gli almeno 62 enni….. per gli altri/e come sopra.
    Nel 2027 ….? Vedremo lo spread …..

  2. Mi trovo pienamente d’accordo col dr. Marino quando rileva che “riesce perfino difficile fare un commento sulle iniziative di carattere previdenziale poste in essere dal Governo”. In questo caso mi permetterei di aggiungere “riesce impossibile fare un commento…”. Saluti a Lui e ai gestori del sito

  3. Caro Franco.
    Perchè hanno messo quel paletto è talmente evidente che non credo servano spiegazini.
    Paletto che hanno messo anche sulle rivalutazioni che, se ci pensiamo bene, non hanno bloccato totalmente oltre quella cifra che indichi nel timore di ricorsi come già accaduto.
    Ma si puo credere che il buon Salvini e l’ex sindacalista Durigon abbiano un qualche peso in Europa?
    Dai un occhio a quello che succede nell’Europa dell’EST e anche un po oltre, renditi conto delle differenze di reddito pro capite in questa Europa in continua espansione, a cosa credi che puntino, per quali interessi per quale costo del lavoro.
    Io penso che li ci siano tutte le spiegazioni, una delle quali (spiegazioni) riguarda il perchè la legge Fornero debba sopravvivere a tutti i COSTI.

    1. Paletto qua …. paletto la…..ormai ci manca solo la crocifissione per i più anziani, per scendere pian piano ai giovani- così risolvono il problema pensioni definitivamente con Giorgia come Ponzio Pilato che si laverà le mani e diventerà anche Capo dello Stato.

  4. Senza risorse non si va da nessuna parte. Speriamo che non trovino la maniera di costringerci a firmare la riforma del MES che con i nostri parametri economici le pensioni ce le danno in salsa sirtaki (ovvero alla greca). Questo per una politica da sempre baronale fatta di lealismi e collateralismi di ogni genere senza capacità di progettualità politica.

      1. Ha ragione Marino quando dice che si dovrebbe dare la possibilità di uscire prima dei 67 , pagando pure lo scotto dell’anticipo con una leggera penalizzazione, ma avendo un sentiero aperto dove incamminarsi per raggiungere la libertà agognata – se pure mettono sul piatto due miliardi, che comunque sono pochi, la proposta Utp si potrebbe attuare- altrimenti c’è sempre opzione Tridico che costerebbe mezzo miliardo e sarebbe il toccasana per tanti che , pur di uscire, si accontenterebbero della quota contributiva fino si 67 anni- la tragedia è che nessuno spinge…..sindacati, opposizione e noi stessi, per convincerli o costringerli a fare la mini riforma, in attesa poi di riformare completamente la Fornero nel prosieguo- purtroppo i fatti ci dicono tutt’altra cosa….. questi tiranni che comandano, hanno tutt’altra intenzione e dietro l’angolo ho paura che ci sia un bel trappolone che non vedono l’ora di imporre….. e buonanotte ai sogni di ognuno di noi.

  5. Vedrete che quando dovranno decidere, faranno in modo di distogliere l’attenzione verso altre problematiche. Così i temi pensionisti verranno messi in ultimo piano: diciamo che arriverà una “supposta” mentre siamo piegati e diranno di farlo per il nostro bene e per il bene dei nostri figli.

      1. Sicuro Don, altro che probabile, perché la supposta è bella e pronta secondo me e si chiamerà Fornero 2….. nel senso che ci sarà una rivisitazione della fornero in peggio che farà piangere di nuovo la fornero, ma soprattutto noi poveracci che non riusciamo ad uscire a quasi 67 anni e che con la supposta finale…..avremo il colpo di grazia- maledetti tutti quanti….. con sti bastardi ci vuole il gioco duro e prima o poi qualche lavoratore isolato perderà le staffe e ne vedremo delle belle 😤

  6. La confusione regna sovrana, ogni giorno leggo di proposte pensionistiche a dir poco bislacche.
    Personalmente spero nella quota 103 anche per il 2024, ma fino a che non ci sono certezze nulla è scontato!
    Che amarezza!

    1. Idem per quanto riguarda quota 103….credo che si farà la proroga,solo per il fatto che contiene quel numero(41) tanto caro alla Lega ,la quale non potrebbe sopportare un’altro smacco dopo la promessa 41 per tutti senza paletti.Durigon ha già motivato che questo è un passaggio verso 41 per tutti,anche se credo sarà solo contributivo,quindi spero personalmente nella proroga.

    1. La Tridico e’ il solito metodo per dare poco adesso e nulla poi… In futuro inventeranno nuove crisi che colpiranno i bersagli piu’ facili…. le nostre pensioni

      1. Caro Max, la Tridico è ottima; è funzionale a chi ha meno contributi ; meglio la tridico che non avere niente adesso; del futuro non c’è certezza; saluti a te e ai gestori del sito

        1. Quei lavoratori che per tanti motivi hanno giustamente bisogno bisogna sostenerli con l’ assistenza, sganciata dalla pensione. Andare a toccare le pensioni in generale vuol dire dare mano libera a loro per colpirle e cercare di dare meno a tutti. Questi non hanno scrupoli… come diceva Toto’ negli Onorevoli… prometti prometti
          : case … case…. ecc

    2. Certo che è sostenibile per loro,dai 63 ai 67 anni ,ti portano via il 30% dell’assegno pensionistico perché ti calcolano solo il contributivo…..e uno come ci campa?deve per forza avere soldi da parte altrimenti devi lavorare fino ai 67 al limite dello sfinimento. Personalmente è una proposta da bocciare.

    3. Caro parassita: la logica (SIC) dei nostri nuovi governanti è questa: solo noi facciamo cose buone e gli altri sono sempre stati incapaci. Diritti? ma cosa pretendiamo? I migliori sono al governo e non ci dobbiamo preoccupare. Lilli Reolon

  7. Certo che se l’INPS propone il futuro adeguamento delle pensioni in relazione all’aspettativa di vita penaalizzando i 90 enni….siamo propri o messi male!!!! L’INPS deve essere alla frutta se pensa che chi campa di più diventa un “parassita” visto che ha la “fortuna ” di godersi per molti anni la pensione. Quando la politica regala soldi col RdC a gente che non ha mai lavorato e penalizza i pensionati “rei” di sperperare la propria pensione perchè cambia di più……..c’è il rischio che tutte le regole saltino e le chiacchere stanno a zero. Ed è inutile di parlare di pensioni quota 101,102, 103…..

  8. Ancora non riesco a capire la presa in giro della quota 103, perchè mettere il paletto dei 2830 euro lordi , non era mai successo con le altre quote .
    Se sei arrivato a quel limite tutti devono avere il diritto ad uscire dal lavoro,se hai versato di più durante la tua vita lavorativa mica è una colpa.
    Grazie. CMQ CARO SALVINI E DURIGON PER ME UNA DELUSIONE INFINITA.

    1. Vedi caro Franco ma alla fine hai aderito o no a quota 103? ti spiego: anche quota 100 aveva i suoi paletti: al di là dell’età e dei contributi quali erano i paletti: il tfr con notevole ritardo, il non poter fare altri lavori ( ricordo un’ esperta d’arte che ha rinunciato perchè ne sarebbe uscita fuori di testa nel capire cosa poteva fare e cosa no in termini di collaborazioni); quella di 5 volte la minima è stato un modo per scoraggiare la gente e dirti: ti concedo di andare in pensione a queste condizioni: se ti va bene altrimenti lavora; guarda che con la RITA è molto peggio: non hai nulla, altro che 5 volte la minima; ricordo e chiudo un collega che mi disse: come hai fatto ad andare in pensione visto che ormai non ci fa quasi nessuno? ho terminato , mi mangio la pensione integrativa; ma sono stato una formica per tutta la vita altrimenti………………………………………; saluti a te e ai gestori del sito

    2. Dovremo ricordarci del comportamento di quei due alle ormai vicine elezioni europee… prima delle elezioni Salvini parlava di pensioni a ogni comizio, ora non ne parla quasi mai… e Durigon ancora a settembre dello scorso anno prometteva Quota 41 SECCA SUBITO ( e subito non significa entro qualche anno, nella lingua italiana) !

      1. Vero! E con la quota 41 io adesso sarei nella finestra di 3 mesi e sarei andato in pensione con il primo di dicembre.. Unica consolazione è che non li ho votati.

    3. concordo al 100%, mai vista una porcata del genere.
      è vero che che hanno trovato (questi nuovi governanti rispetto ai precedenti) un via di uscita con 103, ma ogni volta ne inventano una nuova pur di limitare l’accesso ad un diritto sacrosanto.
      il bello è che, di questo paletto, oramai nessuno ne parla: stai a vedere che la prossima 103 portano l’assegno max a 4 volte il minimo…..
      d’altronde bisogna risparmiare sui lavoratori che devono andare in pensione.
      roba da pazzi.

  9. L’ anticipo pensionistico deve riguardare tutti e si può fare a costo quasi zero. Il resto sono chiacchiere da bar incostituzionali. Chi appoggia le quote non sa di che parla.

  10. fino al 2026 a parte legge fornero poco o nulla; anzi tenteranno di tutto per rubare gli anni di retributivo visto che a oggi 1/3 degli anni sono nel retributivo oltre 2/3 sono nel contributivo; ho sentito un discorso che chi vive di più prenderà meno soldi ma sicuramente sono voci; saluti al dott. Marino e ai gestori del sito

  11. Che senso ha applicare le stesse caratteristiche di Ape Social a opzione donna? Perché il governo insiste su questa strada che non soddisfa nessuno. Un governo retto da una donna che non fa certo i nostri interessi. Perché si deve sempre è per forza preservare solo chi ha determinati requisiti. Chi come me non ha figli, non è invalida o non lavora presso un’azienda in crisi è considerata una persona di serie B. Paghiamo anche più tasse e contributi rispetto alle c. d. categorie rientranti nei requisiti imposti dal governo , che invece godono di altre, seppur non esose, agevolazioni. Inutile continuare a ribadire che non ci sono fondi perché non è così: per i vitalizi ci sono, per gli stipendi dei parlamentari e dei senatori ci sono,. È ora di dire basta alle prese in giro e alle falsità che ogni giorno ci propinano. Lavoro da oltre 37 anni in uno studio professionale come impiegata dove il cervello deve essere sempre attivo e non può staccare la spina se non in vacanza. Ma non viene considerato lavoro usurante svolto per almeno 11 mesi all’anno, mentre per le maestre d’asilo o per chi fa i turni ad esempio, con tutto il rispetto per le categorie, si. Il lavoro mentale è meno usurante del lavoro fisico?

  12. Non faranno nulla, forse una riforma seria alla fine della legislatura, quando la maggior parte delle persone col sistema misto sarà già andata in pensione con la Fornero. Una presa in giro totale dei lavoratori, è vero, non ci sono soldi, ma guarda caso solo per le pensioni. Cominciate a tagliare le spese militari, per finanziare guerre di cui non si sente alcun bisogno.

    1. Perfettamente d’accordo con Giovanni E con qualche vantaggio eventualmente a chi è disoccupato o invalido . O dai 62 anni in su…..Di solito chi ha più di 62 anni ha lavorato senza una parte di contributi non versati o quando era molto giovane anni 80 o perché ha avuto problemi durante il percorso quindi in realtà 43 anni di lavoro è stato fatto….È così difficile capirlo?

    2. Confusione allucinante, governo alla frutta,urge tagliare spese militari a favore uomo con maglietta e relativa moglie che fa shopping a Parigi con i ns soldi,ma lasciare la libertà di uscita dopo una certa età, no?Prendendo quello che hai versato?

    3. Egregio Giovanni E. sono cose sacrosante, opzione tutti + quota 103 senza paletti. Io ad esempio arriverei nel 2024 a Q.103 con 63 di età ma mi manca un solo anno per i 41 personalmente credo che faranno in modo che non si raggiuga mai l’obbiettivo puntualmente viene sempre spostato in modo che non sia mai possibile raggiungerlo. Le risorse per le nostre pensioni sono state erose dirottate verso altro, per non dire nelle tasche di questi politici attuali e precedenti. Allora o ci svegliamo con una protesta di massa o ci faranno morire sul posto di lavoro.

      1. Io sono rimasto fuori da quota 103 quest’anno per un mese…..pensa come posso sentirmi(62 anni e a dicembre 40 e 11 mesi)spero nella proroga 2024 .

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