Pensioni 2024, nasce l’osservatorio per il post quota 103: a cosa servirà?

Nasce l'osservatorio per monitorare, analizzare e fare una revisione del sistema pensionistico post quota 103: ecco come funziona

Osservatorio Pensioni

Il Ministro del Lavoro, Nunzia Calderone, ha recentemente approvato un decreto che darà vita ad un nuovo organismo tecnico. Tale organizzazione sarà impegnata nell’attività di monitoraggio dell’andamento e della composizione della spesa previdenziale. Inoltre, avrà il compito di formulare proposte per una revisione del sistema pensionistico. Tra le questioni che saranno al centro dell’attenzione dell’organismo, vi è anche quella relativa alla separazione tra le voci previdenziali e quelle assistenziali e cosa accadrà alla riforma delle pensioni dopo la scadenza di quota 103.

Riforma Pensioni 2024: cosa farà l’osservatorio per le pensioni voluto dal ministro Calderone?

La nuova riforma delle pensioni non è ancora all’orizzonte. Ma il dossier sull’introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita non è stato affatto congelato dal governo e non solo perché il 31 dicembre si esaurirà la sperimentazione di Quota 103. La conferma arriva dalla nascita dell’Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell’impatto della spesa previdenziale e l’analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico. Che sarà composto da 14 membri, oltre al presidente. Ad attivarlo è un decreto firmato il 23 marzo scorso dal ministro del Lavoro, Marina Calderone.

Per delineare le linee guida di questa revisione l’Osservatorio dovrà indirizzare il suo lavoro anzitutto in due direzioni: sul fonte dei pensionamenti anticipati avrà il compito di verificare l’efficacia e la sostenibilità di ulteriori forme di “staffetta generazionale”, mentre sul versante del cosiddetto “secondo pilastro” sarà chiamato a sintetizzare proposte di interventi utili al rilancio della previdenza complementare. Da non dimenticare poi un ulteriore problema su cui dovrà confrontarsi: la questione della separazione delle voci assistenziali da quelle previdenziali.

Pensioni 2024: per il post quota 103 l’osservatorio dovrà trovare nuove soluzioni

Il prossimo 31 dicembre segnerà la fine dell’esperienza annuale di Quota 103, la possibilità di uscire con 41 di versamenti e 62 anni d’età, introdotta dal governo Meloni per il solo 2023 dopo la sospensione di Quota 102. Il governo attuale mira a introdurre Quota 41, che consentirebbe di uscire con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. Tuttavia, questo obiettivo potrebbe richiedere più tempo rispetto alla durata della legislatura appena iniziata anche a causa di costi elevati e difficoltà di realizzazione.

Pertanto, è probabile che per il 2024 sarà necessaria un’altra misura “ponte” in attesa che venga definito lo schema di riorganizzazione del sistema previdenziale, che al momento risulta in uno stato di “stand-by” dopo il confronto con le parti sociali. Al fine di raggiungere una riorganizzazione dell’impalcatura pensionistica, il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha comunque deciso di istituire l’Osservatorio con il compito di monitorare l’andamento della spesa pensionistica e formulare adeguate proposte.

Come suggerito da Calderone durante la seduta alla Camera, l’Osservatorio dovrà concentrarsi sulla valutazione della sostenibilità dei sistemi di prepensionamento e di ricambio generazionale. In particolare, l’attenzione sarà rivolta alla ricerca di forme di anticipo pensionistico che non gravino solamente sulla spesa pubblica, ma che possano creare un circolo virtuoso tra lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori che si avvicinano alla pensione. Per scoprire se sarà utile non ci resta che attendere.

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17 commenti su “Pensioni 2024, nasce l’osservatorio per il post quota 103: a cosa servirà?

Nasce l'osservatorio per monitorare, analizzare e fare una revisione del sistema pensionistico post quota 103: ecco come funziona

  1. Buongiorno a tutti.Sono sempre d’accordo con Sergio.Proposta Tridico già fatta.Semplice e con poca spesa.Altra gente non serve se non per pagare personale in più che deve fare lo stesso lavoro di un ente che esiste da tempo;INPS.

  2. Un altra ”rana bollita”
    cercano modalita’ per narcotizzare meglio la questione pensioni.
    far si che siamo noi a chiedere decurtazioni.

  3. E’ solo una presa in giro per non fare la riforma neanche quest’anno.
    Peccato che Salvini da un po’ non parli più di pensioni …in campagna elettorale ne parlava sempre …vi lascio immaginare i commenti dei lavoratori, che di tradurranno in scelte elettorali alle elezioni Europee

  4. Comunicazione per la Redazione:

    Nella prima riga dell’articolo avete indicato il ministro del lavoro ibridando la precedente Nunzia Catalfo (Governo Conte II) con l’attuale Calderone.

    Saluti

  5. Un’altra trovata vergognosa per far guadagnare soldi ai 14 componenti, per fare cosa poi ? Visto che l’INPS può benissimo fare e prevedere con il polso della situazione che ha a disposizione quotidianamente con i potenti mezzi informatici e di personale ferrato in materia- tanto è vero che Tridico ha tirato fuori da tempo la soluzione, con la sua proposta che permette di uscire prima con la quota contributiva già a 63 anni , per poi aggiungere a 67 il resto, per una spesa di 500 milioni- certo non sarà il massimo, ma almeno da la possibilità a chi non vuole continuare per motivi di salute e personali, di dire basta, valutando la scelta con le proprie tasche e la propria testa- ma purtroppo questi torturatori al governo, non ne vogliono sapere, col sindacato assente e complice e noi che ci facciamo maltrattare senza nemmeno tentare azioni alla francese per ribellarci a questo regime dittatoriale e spietato , che andrebbe affrontato per strada coi forconi – solo la rivoluzione ci potrebbe sottrarre a questo stillicidio di stato.

    1. parole sante le tue caro sergio; vedremo con questo osservatorio e la nota al def di martedì cosa ne verrà fuori ma ho non pochissima fiducia, quasi nulla; saluti a tutti e auguri di buona pasqua a tutti ma in particolare ai gestori del sito e famiglie

  6. L’osservatorio è l’ennesima stupidaggine.
    Con l’informatica si possono fare tutte le simulazioni che si vogliono. Ma questi spendono 10 miliardi per il ponte e non per la sanità. R.I.P.

  7. Grande 👍 si sono inventati anche l’osservatorio per non fare quello che avevano promesso. Vi ricordo che avevamo promesso quota 41 da subito senza se e senza ma VERGOGNA…… E ANCORA VERGOGNA….. BUGIARDI….. Dovete smetterla di prenderci per i fondelli e il sindacato zitto che dorme. Buona Pasqua a tutti.

  8. Ha un solo scopo: dare un compenso ai componenti. Per il resto i dati compresi i costi li potrebbe dare l’Inps.

  9. Solo solo escamotage per prendere tempo.
    Pensione flessibile facoltativa a tutti con decurtazione 3% annuo o ricalcolo contributivo. Costo zero per INPS. Che i Sindacati tacciano, ognuno sceglie per se.

  10. mi viene da ridere ma penso che ci sarebbe da piangere; nasce l’osservatorio: come se già non avessero le idee chiare; è il classico modo per non fare nulla: 14 membri compongono l’osservatorio? per formulare proposte? poi passeranno 6 mesi e verrà fuori che non si sono messi d’accordo; io la proposta l’avrei: a scuola se tu non produci ti cacciano a pedate nel se………..e; ti do 2 mesi di tempo; se non produci qualcosa di serio per evitare che la gente muoia sul posto di lavoro altro che gettone di presenza, ti caccio e te ne torni a lavorare invece che perdere tempo; già che ci siamo auguri di buona pasqua a tutti e tutte

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