Pensioni 2024, Opzione donna: le donne del CODS scrivono a Salvini, modificate Art. 30

Riceviamo in redazione e volentieri pubblichiamo questa lettera che le donne, iscritte al comitato Opzione donna social, hanno deciso di indirizzare a Salvini, per chiedere di ricordarsi le promesse fatte e di ripristinare l’Opzione donna con i requisiti originari.

Ringraziamo Orietta Armiliato, amministratrice e fondatrice del CODS, e le lavoratrice per la stima dimostrata nei confronti del nostro portale, che, lo ricordiamo ha due scopi prioritari: fare informazione e dare voce ai lavoratori, quindi cerca in ogni modo di essere da ‘portavoce’ delle rimostranze di quanti allo stato attuale si sentono delusi dal Governo in carica.

Lettera a Salvini, il CODS non ci sta: Ripristinate Opzione donna

Onorevole Salvini, aveva promesso l’abolizione della Legge Fornero, uno dei vostri cavalli di battaglia durante la campagna elettorale. Ora che siete al governo, non solo non avete messo mano alla riforma delle pensioni, ma avete arrecato un danno a tutte quelle donne che si sono viste stravolgere la possibilità di andare in pensione con OPZIONE DONNA. Avete chiesto, come Lega, che quota 104, prevista nella nuova LdB, tornasse ad essere quota 103, e invece, ancora una volta, avete ignorato nuovamente le nostre richieste, fatte più volte e da più parti, di rivedere quegli odiosi paletti messi con la LdB 2023 su Opzione Donna che l’hanno di fatto stravolta, restringendone ulteriormente la portata! Quindi, ancora una volta, le esigenze delle donne sono state messe in secondo piano a favore di una possibilità di uscita anticipata tutta al maschile. Le donne hanno notevole difficoltà a raggiungere 41 anni di contributi e se li raggiungono sono comunque gravati dal lavoro svolto dentro le mura domestiche che da sempre la società e la nostra cultura stessa impone.

Avete utilizzato lo stesso nome, “Opzione Donna”, per una misura che in realtà, e voi lo sapete bene, già dall’ultima LdB è stata COMPLETAMENTE STRAVOLTA rispetto la sua formula originaria, perché, oltre ad aumentare l’età anagrafica, basata oggi anche sul numero di figli, sono state inserite tre nuove condizioni estremamente limitanti, di cui poco si parla, tant’è che la gran parte dell’opinione pubblica non ne è a conoscenza. E voi, ci dispiace dirlo, siete ben consapevoli che questo avrebbe drasticamente ridotto il numero di donne che ne possono usufruire!

Nuova Opzione donna: discriminazioni e paletti

E poi, non vi siete accorti che addirittura nell’ambito dei tre nuovi criteri di acceso a Opzione Donna avete prodotto ulteriori DISCRIMINAZIONI? – Devi essere stata licenziata, ma solo da grande azienda con tavolo di crisi aperto; – Devi essere caregiver, ma da almeno 6 mesi e convivente; – Devi avere una invalidità civile, ma non inferiore al 74%. Per non parlare poi della discriminazione operata nei confronti di chi non ha potuto o ha scelto di non avere figli.

Come Lei ben sa, Onorevole Salvini, nella sua formula originaria la misura Opzione Donna, al raggiungimento dei soli requisiti anagrafici e contributivi, offriva la possibilità di un pensionamento anticipato (anche se con calcolo totalmente contributivo). Queste, andando finalmente a riposo, potevano vedersi riconosciuto il lavoro di cura domestica che, soprattutto per le donne che oggi sono intorno ai 60 anni, ha sempre gravato principalmente sulle loro spalle, svolto in combinazione con la propria attività lavorativa, con evidenti ripercussioni su stipendio, carriera e anni di contribuzione. Una opportunità che, chi voleva, ne poteva usufruire.

Non si dimentichi che queste stesse donne possono essere ancora oggi un grande aiuto per agevolare le nuove generazioni, a cui dite di tenere tanto, ma a cui non offrite un vero welfare. Il welfare siamo state, e siamo ancora noi! Onorevole Salvini, per dare “Ristoro” alle Donne è assolutamente necessario che si ritorni alla misura originaria, almeno fino a quando non sarà stata definita la nuova riforma delle pensioni. Nel rispetto delle Donne che sono state escluse dalle vostre manovre e nel rispetto delle promesse da voi fatte, chiediamo che l’Art 30 della manovra venga modificato nell’ottica del ripristino di Opzione Donna ante LdB 2023.

Le donne del Comitato Opzione Donna Social (CODS) Sede Virtuale Omonima Pagina Facebook

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20 commenti su “Pensioni 2024, Opzione donna: le donne del CODS scrivono a Salvini, modificate Art. 30

  1. GOVERNO DONNA MELONI!!!!!!!! DEVI RIPRISTINARE UNA PENSIONE PER LE DONNE TUTTE LE DONNE SENZA PALETTI DISCRIMINATORI CHE NON CI SONO MAI STATI UNA SCELTA DI ANDARE IN PENSIONE ANCHE A 61 ANNI MA SENZA ALTRI REQUISITI …..UNA OPZIONE DONNA LA VERA E UNICA NATA NEL LONTANO 2004 DALLA LEGGE MARONI SONO QUASI 20 ANNI CHE C’E’ MA CON I REQUISITI MESSI DALLA LEGGE DI BILANCIO 2022 ….E’ COME CANCELLATA NON ESISTE PIU’ E IL GOVERNO ATTUALE CI HA PRESO I VOTI IN CAMPAGNA ELETTORALE CON PROMESSE NON MANTENUTE ANZI MANOVRE PEGGIORATIVE…….NON CI SONO PIU’ COMMENTI BISOGNA SOLTANTO SCENDERE IN PIAZZA TUTTE NOI DONNE RIMASTE TRADITE……

  2. In un anno hanno smantellato quel poco di buono che c’era nella previdenza italiana.
    Sono stati ancora più duri di Draghi , riempiendo di bugie la testa degli italiani.
    Stanno facendo danni irreparabili alla nostra società.
    Sono dei bugiardi matricolati senza dignità, Tajani Salvini e meloni malvagi e ridicoli.

  3. Salvini ha in testa solo il ponte, delle donne e dei loro bisogni, non gliene frega un tubo. Governo di pura propaganda.

  4. Mi unisco a tutti. Aspettiamo che cambia qualcosa .ho 64 anni 28 di contributi con problemi di salute non lavoro più non per mia scelta sono nelle categorie protette mai chiamato . Ti rispondono alla tua età dove vuoi andare…e questo il nostro governo come ci aiuta…

  5. Quasi 60 anni e niente figli (non per scelta) 36 di contributi accudisco i miei genitori anziani invalidi ma SOLO 100 percento senza L104 sono distrutta fisicamente e psicologicamente 10 ore fuori casa x lavoro e poi subito da loro altre 4/5 ore. Ci volete vedere morte? Non reggo più …. Togliere quei paletti assurdi fatti appositamente x non lasciarci andare. Ha avuto genitori anziani anche Lei? Forse poteva permettersi una badante, io no. Prenderebbe più di me semice impiegata. Ma perché ci fate questo? Perché? Non si gioca con le vite delle donne ormai stanche

  6. Non ho avuto figli, e quindi nessuno sconto anagrafico, ma che senso ha, scusate e’ una bella discriminazione tra donne caregiver…..io ho però 2 invalidi gravi da seguire, ma non basta, no….. Non avendo figli e pur avendo 38anni di contributi versati non posso accedere ad Opzione donna per un solo anno……quindi nel frattempo che faccio…..il requisito anagrafico e’ passato da 58 a 62 anni senza tenere conto delle tante difficoltà per i caregiver, hùgli invalidi, le licenziate ma di tutte le donne che per ragioni diverse hanno i loro problemi!!!! Direi basta!!!!abbiamo il diritto ad una pensione per i tanti contributi versati!!!

  7. Opzione donna con tutti i tagli alla rendita mensile era pagata interamente da noi donne che accettavamo di uscire dal mondo del lavoro e non per andare a divertirci visto la cifra così bassa ma per poter assistere ai nostri cari per poter far fronte alle esigenze familiari perché si sa che in una famiglia è la donna nella maggior parte dei casi che si prende cura di tutto e di tutti Ora fate finta di dire che opzione donna non è stata cancellata e dall’anno scorso che avete inserito dei paletti e praticamente quasi nessuna di noi donne rientra……. perché chi è kargiver non di una mamma di un papà deve essere penalizzato non vuol dire affrontare comunque problematiche? Perché chi è licenziato deve avere determinati requisiti? non è comunque a casa senza stipendio? Per favore per favore rivedete opzione donna

  8. E lo sapete che io, pur avendo i requisiti, devo pregare che mio marito viva (lui, malato gravemente di tumore è pure preoccupato per me e spera di vivere sino al 31 dicembre visto che non ha altri pensieri, pover’uomo!) altrimenti non accettano la domanda di pensione per Opzione donna perché perdo “il requisito” (cioè mio marito!!!) e non posso nè andare in pensione nè mantenere il posto di lavoro ( ti dimetti per andare in pensione). È pazzesco!!!!!!!! Legge scritta da cani.

    1. Certo cara Elena,
      la vergogna è questa assurda norma che impedisce di accedere allo sconto pensionistico se il disabile che viene assistito dal caregiver decede prima che questi acceda alla pensione.
      Uno cura il disabile magari per 20 anni e poi si vede sfumare il diritto con la dipartita dello stesso…. geniale, anzi, diabolico!
      Almeno potevano sistemare questa schifezza insieme all’altro obbrobrio incostituzionale, rendendo possibile la pace contributiva per tutti, anche per chi ha buchi contributivi antecedenti il 1996.
      Brucino all’inferno per gli eoni a venire!

  9. …io 61 anni, licenziata ma senza tavolo di crisi aperto,avrei dovuto essere in pensione ad aprile u.s….ora Ono senza anche quel poco di naspi,lavorare non è possibile dicono che son vecchia!!!…ci dica il governo come dovremmo fare per campare!!!…dopo anni di lavoro, sacrifici e gli ultimi anni aver accudito mia mamma ,speravo finalmente di potermi godere la pensione con opzione donna…spero che il governo ascolti il nostro grido di aiuto e trovi la giusta soluzione per tutte noi quasi 40000 escluse da OPZIONE DONNA…

  10. è giusto che tentiate; prospettive: quasi nulle; perchè? allo stato opzione donna come era nel 2022 non conviene più; troppi soldi con 35 di contributi; provateci; chissà che vi ascoltino; in bocca al lupo; saluti ai gestori del sito

  11. Ho 62 anni, a 57 anni sono stata licenziata da ditta individuale, che poi ha chiuso. A quest’ età non solo non c’è lavoro per noi, ma nemmeno possiamo usufruire delle politiche di reinserimento al lavoro perché siamo over 59. La misura nella sua forma attuale, non mi consente di poterne usufruire perché NON sono stata licenziata da una azienda con tavolo di crisi aperto. Ma stiamo scherzando?? Una discriminazione del genere non è giustificabile ed è inaccetabile

  12. Da quasi sessantenne mi unisco all appello delle donne derubate di un diritto quasi raggiunto e tanto atteso ….e oltretutto promesso con i vecchi requisiti….

  13. Questo non è un governo per donne
    Dichiarato, promesso, ma da quasi un anno disatteso
    Solo frasi di circostanza quali “daremo ristori” “ci stiamo lavorando”
    Continueremo a sostenere la nostra istanza perché siamo #DonneAutodeterminate

  14. Grazie a te che hai pubblicato questa verità. Io spero che riescano a capire le difficoltà di noi donne e che opzione donna torni come prima. Grazie ancora

  15. si grazie a questa lettera possiamo dire che viene messa in luce la situazione della donna come donna e che nella nostra società non conta nulla ,infatti, sentiamo parlare in tv di proponimenti di pensionamento anticipato ma per la donna niente come se non esistesse……SEMBRA DI ESSERE IN UN MONDO NON OCCIDENTALE ….POI CI FACCIAMO MERAVIGLIA DI ALTRI PAESI CHE NON DANNO NESSUN DIRITTO ALLA DONNA ……ANCHE IL NS PAESE NON FA GRANDE DIFFERENZA NEL CONSIDERARE LA DONNA
    I

    1. Ho 59 anni e 36 anni di contributi.  Nel 2015 ho accettato volontariamente la procedura di mobilità eseguita dalla mia azienda ma unicamente per far fronte alla gestione di varie problematiche familiari. In primis l’assistenza ai miei genitori malati ormai purtroppo entrambi deceduti. In pratica sono stata caregiver, un ruolo che ora viene richiesto come requisito per accedervi.
      Ho avuto tre figli e sono nonna di due nipoti per cui “ho dato” anche in questo! Visto che parlano tanto di decremento delle nascite. Quindi non trovo affatto giusto che non venga preso in considerazione tutto quello che si è fatto nel corso della propria vita, soprattutto in termini di assistenza e cura per la famiglia. Ogni donna una storia, siamo tutte uguali.

  16. Cara Orietta, grazie per quello che fai per le donne che non sono state trattate equamente durante la loro carriera: discriminate allora e discriminate oggi. Non credo che Salvini risponderà, ma se lo farà avrà il suo solito “paternalismo fuori moda” e cercherà solo di imbonirvi. Un caro saluto.

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