Pensioni 2024: su quota 41 e anticipate i Sindacati chiedono si riapra il confronto

I sindacati tornano all’attacco del Governo sul tema delle pensioni anticipate. Durante la manifestazione unitaria che si è tenuta a Bologna lo scorso sabato, il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha richiesto che il tavolo di discussione sulla riforma delle pensioni venga aperto immediatamente, senza aspettare settembre, per creare un sistema previdenziale che garantisca equità, flessibilità e sostenibilità delle regole. Oltre a lui è intervenuto anche il segretario Generale della Uil Bombardieri, ecco le loro parole.

Pensioni anticipate 2024 ultime news dai sindacati: le parole di Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil)

Sbarra nel uso intervento ha anche sottolineato che la proposta della Cisl è già sul tavolo e ha invitato il Governo a: “Far ripartire subito un confronto immediato per garantire una pensione di garanzia per giovani e donne, incentivare la previdenza complementare, rendere strutturale l’ape sociale, negoziare una flessibilità in uscita dal mercato del lavoro e ampliare l’area della 14esima, oltre ad assicurare la piena indicizzazione.

Il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha invece evidenziato la necessità di “ripristinare l’opzione donna e rinnovare i contratti, detassando gli aumenti contrattuali”. Bombardieri ha sottolineato che attualmente esiste troppa precarietà, che colpisce soprattutto i giovani, a causa della presenza di troppi contratti a tempo determinato.

Secondo i sindacati “Non è più rinviabile una riforma strutturale del sistema previdenziale, partendo dalla distinzione tra i concetti di previdenza e assistenza, affinché si possa giungere ad una corretta rappresentazione della spesa pensionistica italiana, rispetto alla media internazionale”.

Pensioni 2024, i sindacati vogliono riaprire il confronto con il Governo su Quota 41 e flessibilità

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che la loro piattaforma sulle pensioni richiede l’estensione della flessibilità in uscita dal lavoro senza penalizzazioni per chi ha contributi anteriori al 1996, a partire dai 62 anni di età o con 41 anni di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età. Essi sostengono inoltre la valorizzazione del lavoro delle donne, del lavoro di cura e delle categorie fragili sul piano previdenziale e affermano il principio che “i lavori non sono tutti uguali”.

Secondo i sindacati, “E’ necessario introdurre una pensione contributiva di garanzia per i lavoratori giovani e per coloro che hanno avuto percorsi lavorativi discontinui o precari”. Infine, essi hanno chiesto che sia ” Sostenuta, con risorse adeguate, la legge sulla non autosufficienza, anche attraverso un fondo nazionale pubblico di natura universale”. In sostanza, i sindacati propongono un sistema di protezione sociale più equo e sostenibile, che tenga conto delle diverse esigenze dei lavoratori e delle categorie più fragili.

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110 commenti su “Pensioni 2024: su quota 41 e anticipate i Sindacati chiedono si riapra il confronto”

  1. Manifestazioni nelle tre città precedute da assemblee forse volevano dire da permessi sindacali per i sindacalisti visto che l’ultima assemblea per i lavoratori fu fatta nel 1997.buffoni.

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  2. Meloni e Salvini in campagna elettorale hanno sostenuto che avrebbero abolito la legge Fornero in quanto troppo penalizzante per i lavoratori. Ad oggi ho visto solo apportare della modifiche alla legge opzione donna che sta rendendo impossibile poterne usufruire. L’aver inserito come requisito il 74% di invalidità, assistere ad un invalido in famiglia o trovarsi in un’azienda in situazione di crisi ha ridotto a pochissime donne la possibilità di poterne usufruire. Se pensiamo che dal 2004 al 2021, solo il 25% degli aventi diritto ne hanno fatto ricorso un motivo valido c’è. Il motivo è che il conteggio della pensione avviene tutto con il metodo contributivo facendo perdere dal 30 al 35% l’importo della pensione. Aver concesso ad una percentuale del 25% di donne di andare in pensione anticipatamente chi ha guadagnato è solo lo stato che per tutta la vita decurterà una pensione dai cinquemila ai settemila euro l’anno. Sinceramente da un Presidente del Consiglio donna mi sarei aspettato un provvedimento che penalizzasse con una decurtazione massima del 20% e non mettere dei paletti per non dare la possibilità di andare in pensione.

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  3. Morti sul lavoro scelte sbagliate dei politici.non solo sicurezza ma buonsenso ad una certa età molti lavori diventano pericolosi.

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    • A Bruno serve a far finta di far qualcosa , intanto i mesi passano e si apre un nuovo anno….
      Siamo alle solite, teatrini visti e rivisti ormai da + di 5 anni.
      E noi paghiamo……..

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  4. Secondo me tutti noi che abbiamo compiuto i 60 anni di età ed oltre, dovremmo metterci in malattia ad oltranza, vedrai allora come ce la danno la pensione!!! Se i sindacati non muovono il culo, come hanno fatto fino ad oggi, forse è ora che iniziamo a muoverlo noi che ne dite?

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    • Meglio quota 103 pura ma se proprio non lo vogliono fare, anche 104 ma senza questi paletti crudeli che hanno messo- ma muoviamoci che il tempo passa , sperando che questi mostri di stato non partoriscono quota 100 anni ….. chi ci arriva la prende……tutti gli altri lo prendono in c…….

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    • Quota 104 è peggiore di quota 100 di 4 anni e lei propone una penalizzazione che i quota 100 non hanno subito ? Lo sa come finisce ? Che chi ha lavorato per 41 anni, con la penalizzazione riceverà un assegno uguale se non addirittura inferiore rispetto a chi ne ha lavorati solo 38-39. E’ questo che vuole Lei ?

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  5. Buongiorno Dopo 41/42 anni di lavoro qualsiasi età si abbia qualsiasi lavoro si faccia si deve andare in Pensione. Poi tutto il resto sono tutte chiacchiere.

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  6. Come arma di distrazione di massa…in questi giorni vanno di moda le riforme istituzionali…l’elezione diretta, ecc.. Sulla previdenza…un abisso di silenzio!…Non ci sono davvero parole!!

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    • Incontri per riforme ma di flessibilità in uscita non se ne parla, anche se qualche giornalista intravede nel cambio al vertice INPS la possibilità di fare uscire la proposta Tridico dalle mani del nuovo presidente, chiaramente vicino alla Meloni-potrebbe essere questa la strada che ha convinto Meloni e Giorgetti, visto che è la più economica e darebbe uno sbocco a chi pur di uscire, si accontenterebbe della quota contributiva a partire dai 63-64- speriamo che sia così, anche se con questo Governo c’è da aspettarsi di tutto- ma a parte la proposta Tridico, sono sempre del parere che la via maestra è la quota 103 libera da paletti assurdi e basata solo sulla somma di età e contributi- poi ape social che andrebbe resa strutturale, aumentando il ridicolo tetto di 1500 € lordi- ecco le tre soluzioni che ristabilirebbero un minimo di giustizia nei confronti di precoci con molti anni di lavoro sul groppone, nei confronti degli anziani con età vicine ai 67 che per mille motivi non arriveranno ai 41 anni di contributi, nei confronti delle donne che sono state massacrate con nuova quota donna- succederà qualcosa? Dipende soprattutto dai sindacati ancora in letargo, dalle opposizioni troppo morbide e da noi che parliamo, ci lamentiamo ma tutto qui…..purtroppo non abbiamo lo spirito combattivo del grande popolo francese.

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  7. Ci sono migliaia di casi tutti differenti tra loro, bisognerebbe dare la possibilità a chi non ce la fa più, di andare in pensione con piccole penalizzazioni, ma da poter fare una vita dignitosa.
    A mio parere le soglie sono 41 anni di contributi o 63 di età. Niente somme e quote. Chi vuole continuare a lavorare e ne ha le capacità può benissimo farlo.

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    • L’ho già scritto ma lo ribadisco: Se ci saranno penalizzazioni, chi avrà 41 anni di contributi riceverà un assegno pari se non addirittura inferiore a chi si è pensionato con soli 38-39, perchè i quotisti non hanno subito nessuna penalizzazione per ogni anno di anticipo. Vedi schema:
      Quota 100 con 62-38 = assegno per 38 anni contributi.
      Quota 41 = assegno per 41 anni di contributi meno la penalizzazione per ogni anno di anticipo.
      I secondi prenderanno uguale ai primi avendo però lavorato 3 anni in più e versato tre anni di contributi in più.

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      • Hai ragione, F.G., se proprio “quote” deve essere, che la pensione sia onestamente parametrata su quanti contributi accumulati senza penalizzazione sulla ormai piuttosto “striminzita” parte retributiva. Lavorare 41 anni è già di per sé un dato ragguardevole. Saluti Mars

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  8. Non rispondo più. Ho 61 anni di età e a fine anno avrò maturato 42 anni e 3 mesi di metalmeccanica. 40 industria 2 artigianato. Non ho voglia di discutere sindacati, INPS, politici sono dei buffoni. Ricordatevi non andrò più a votare, annullo la scheda. Ricordatevi avete fatto molto male a milioni di italiani e io credo esiste un KARMA. DISGRAZIATI COMPRESO LA FORNERO

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    • Caro Lorenzo, errore non votare; loro fanno apposta a comportarsi così perchè sperano che tantissima gente non vada a votare; tanto i loro amici voteranno e alla fine diranno: abbiamo vinto con il 35%; poi magari sono andati a votare il 60% degli italiani; tieni duro e forza e coraggio; saluti ai gestori del sito

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  9. Non ne usciremo mai da questa ingiustizia.
    Solo andando ad un sistema delle pensioni a capitalizzazione ci potrà essere un pò di equità e di libertà di scelta individuale.
    Ora abbiamo il sistema a ripartizione, secondo il quale il denaro versato da chi lavora viene utilizzato per altre persone che non lavorano più e hanno a loro volta lavorato meno anni e alcuni anche molti ma molti meno anni . Se uno ci pensa a fondo è proprio un’assurdità.
    José Pinera, economista cileno definiva il sistema “pay as you go”, come quello attuale in Italia, “un sistema regressivo, che blocca i lavoratori più poveri nella fascia inferiore dello schema piramidale, aumentando i privilegi per i lavoratori più politicamente potenti e più ricchi che si trovano più in alto”.

    Con questo sistema attuale a ripartizione che alla fine crea inequità, saremo sempre ricattati da chi usa l’arma demografica, e quindi la mancanza di contributi, con il fine di dimostrare che solo lavorando fino alla morte sarà garantita una pensione a chi già la prende e per i futuri fino ad un equilibrio di numero di lavoratori e pensionati oltre il quale non si potrà più erogare alcuna nuova pensione a meno di ridurle tutte. E magari quel denaro versato dai lavoratori viene usato anche male, in azioni che il singolo non farebbe mai se quei soldi li avesse in tasca per la propria vecchiaia.

    La nostra pensione in primis deve dipendere in massima parte dalla responsabilità individuale, e quindi il lavoro di ognuno e la vita di ognuno deve servire al sostentamento in vecchiaia di se stesso, non al sostentamento di altri.

    Per sostenere quella parte di lavoratori che sono in difficoltà , in disoccupazione è giusto e d’obbligo che un Paese si doti di altri strumenti di aiuto, magari aiuti provenienti dalle macchine e dai software che producono profitto a scapito di umani impiegati nel lavoro.

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  10. Io ho 39 anni di turni sulle spalle, ho 58 anni, mi sento dire che sono giovane, ma non é così!!!…si devono guardare gli anni di lavoro che si fanno e come si fanno, a me i turni atipici mi hanno distrutto e penso di non essere giovane per la pensione. Altrimenti sapete come andrà a finire, che in assenza di riforme come quota 41 dovrò aspettare almeno altri 4 anni, e sarebbero 4 anni di turni, che vanno sempre peggiorando, per cui, si!! forse a 62 anni andrò in pensione ma lascerò la terra dopo 3-4 anni, come è successo a molti miei colleghi. Mi godrei la pensione per pochi anni, un po’ poco per uno che ha versato per 40 anni, non credete ?
    Per cui fate sta ca…o di Quota 41 !!!

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    • Marco, ce la farai ; adesso il tuo lato forte non è l’età, ma l’esperienza; è fondamentale gestirsi al meglio la vita in termini di salute, alimentazione; non ho idea di che lavoro tu faccia; tutto chiaro? forza e coraggio e in bocca al lupo; saluti ai gestori del sito

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  11. Ho sentito che sono andati a Parigi per fare un bagno nella Senna … ma subito dopo mi è giunta una smentita perché giustamente per loro non era ancora stagione di bagni …

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  12. Ho 64 anni e purtroppo 39 di contributi INPS quindi niente da fare per la pensione, visto le condizioni lavorative e fisiche di un 64 enne almeno si potesse , in modo facoltativo, avere la possibilità di riduzione dell’orario di lavoro a 30 – 32 ore anche accettando la riduzione dello stipendio , oppure la possibilità di smartwork per chi può lavorare in smart work, insomma almeno che il governo ministro Calderone venisse incontro a chi ha + di 60 anni che , secondo le aziende, devono tenere il passo con i 30 enni , cosa che è fisicamente e mentalmente impossibile.

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  13. Buongiorno ho 63 anni e 41 anni di contributi ho fatto domanda di pensione il 15 marzo e ancora la devo percepire vorrei sapere xke ? E il motivo grazie buona giornata

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  14. Seguo il sito da parecchio tempo.Leggo sempre soluzioni personali.41 secco senza nessuna penalizzazione ed età anagrafica.Poi per chi come il sottoscritto che ha 43 anni di lavoro ma ne ha persi per strada quasi 4 datemi la possibilità di uscire dai 63 con la formula che vi fa più piacere.Attualmente ne ho 64.Saluti.Fac59

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  15. Che siano 38 o 40 o 41 di contribuzione, non ha senso allungare la salsa con le finestre di 3 mesi di 6 mesi e di dieci mesi per allungare di un altro anno la vita lavorativa. Per me è una forma di strozzinaggio inaccettabile!E un commento che viene ribadito poiché nella casistica dell età oscillante c è gente che ha superato l’età prevista dalla quota 103 per cui nelnuovo anno 2024 si ritroverebbe a quota 104 se non addirittura a quota 105!

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  16. la proposta più vantaggiosa e percorribile – sia per lavoratori che Governo -era quella formulata da Tridico.
    perchè i sandacati non la prendono in considerazione?
    La possibilità di scelta, alla fine, spetta al lavoratore.

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  17. Che siano 38 o 40 o 41 di contribuzione, non ha senso allungare la salsa con le finestre di 3 mesi di 6 mesi e di dieci mesi per allungare di un altro anno la vita lavorativa. Per me è una forma di strozzinaggio inaccettabile!

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    • Buongiorno.Mai sentito un sindacato così scarso di idee.Non servono proprio a nulla.Raduno per la riforma previdenziale!!!!Mi viene da ridere per non piangere.Saluti.Fac59

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  18. Finche nel bilancio INPS non verranno separate previdenza ( pensioni ) da assistenza ( naspi , reddito di cittadinanza, assegno unico etc ets… ) il bilancio INPS non sarà mai chiaro e ” l’europa” e chi si attacca a ” lo chiede l’europa” avrà sempre la scusa per potere dire che non ci sono i soldi per la flessibilità , OD , quota 41 in quanto la spesa per le pensioni è la + alta di europa rispetto al PIL E NON E’ VERO . Se si facesse si capirebbe chiaramente chi paga l’ assistenza in Italia e quanto vale l’ assistenza in Italia e in “Europa” e i nodi verrebbero a galla .

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  19. Leggo:
    “Luigi Sbarra, ha richiesto che il tavolo di discussione sulla riforma delle pensioni venga aperto immediatamente, senza aspettare settembre, per creare un sistema previdenziale che garantisca equità, flessibilità e sostenibilità delle regole.”
    QUOTA 41 PER TUTTI SENZA PALETTI!!!!!!
    NICOLA

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    • Ma Sbarra chi ? Quello che non ha scioperato con gli altri sindacati ? Quel sindacato che con il suo segretario Savino Pezzotta, percorrendo sotterranei tra due palazzi del potere, per incontrarsi di nascosto da occhi e orecchie indiscrete, con il ministro Tremonti e con Brunetta, per concordare una riforma che escludesse CGIL e UIL ? Peccato che poi la stampa è venuta a saperlo. Figura di m…a !!!!!
      Comunque se avete notato Sbarra è molto più accomodante con il governo, abbaia poco e soprattutto non morde. Saranno felici i suoi iscritti.

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    • MACCHè QUOTA 41 E CHI LI HA I 41 ANNI? DEVONO INVECE DARE LA POSSIBILITA’ A TUTTI DI USCIRE DAL MONDO DEL LAVORO DOPO I 60 ANCHE CON UNA PICCOLA PENALIZZAZIONE QUESTO DEVONO FARE. DEVONO FAR DECIDERE LE PERSONE CHE HANNO VERSATO I CONTRIBUTI COSA FARNE DEI LORO SOLDI!!!

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  20. Io penso che 40 anni di contributi siano più che sufficienti per andare in pensione, c’è chi va in pensione a 50/55 anni avendo fatto un lavoro meno faticoso di chi non può andarci.

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    • parli die politici naturlmente. L’operaio e l’impiegato pèosto che vada bene ci va con 43 anni di versamenti + 16 di eta = 59 ma proprio nei casi piu forunati..

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      • NON DIMENTICHIAMO tutte le forze di polizia che vanno in pensione al compimento dei 60 anni, e non dimentichiamo anche tutti i prepensionamenti dei privati (vedi ultimo regalo ai bancari che sono andati sette anni prima) e così via … intanto aumenta il buco dell’INPS …

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  21. Ape social (per disoccupati dai 63 anni) se non erro potrebbe già essere “la flessibilità” in uscita: da rendere pero strutturale. Ape sociale e’ applicabile anche alle donne (si potrebbe comunque inserire 1 anno in meno per ciascun figlio) e risolverebbe la questione infrazione che pende su tale strumento.
    Potrebbe effettivamente diventare l’opzione con importo assegno calcolato con sistema contributivo assicurando comunque un minimo di assegno oggi previsto.
    Sindacati bloccare immediatamente il meccanismo di aumento età pensionabile rispetto all’aspettativa di vita almeno per chi aderisce al contributivo puro: sarà l’importo dell’assegno a creare l’equilibrio finanziario, ciascuno si creerà il suo futuro pensionistico (sempre molte piu persone aderiscono ai fondi). Inoltre la vita di ciascun individuo non e’ una media.
    Riaprire la pace contributiva per chi sceglie il contributivo puro (opzione a valere anche per le persone con qualche contributo prima del 1996) con importo da versare pari al minimo inps dell’anno in cui si esercita l’operazione di recupero: puo essere un modo per anticipare incassi / recuperare incassi e volumi / creare.

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  22. Andare in pensione con 60 anni e 40 di contributi sarebbe l’ideale per tutti,salvo problemini di salute,se con questi requisiti non ci mandano in pensione dopo la suddetta età o ti ammali o ti infortuni,lo sanno che le persone arrivate a questa età la fine che fanno è la suddetta,le aziende vogliono sempre di più,ma non si rendono conto che anno il cinquanta per cento del personale 60 enni ,e con questi sistemi avanzati tecnologicamente ci vogliono i giovani che devono rispondere ai tempi delle macchine!!!!!

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  23. La lega ha promesso a gli elettori la quota 41dove sta? Sono un OSS mi chiamo Raffaele ho più di 41anni di contributi, ho fatto la domanda di pensione per categoria PRECOCI perché ho iniziato a lavorare giovane mi è stato risposto dall’INPS che il mio codice ISTAT 531104 non corrisponde alle categoria gravosa com’è possibile baaaaaa speriamo bene per tutti

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  24. Mi fa piacere leggere che le ipotesi di anticipo pensionistico vengano pensate “senza penalizzazioni per chi ha contributi anteriori al 1996”, perché credo che diversamente sarebbe una profonda ingiustizia. Da un lato vanno tutelati i lavoratori precoci, dall’altro le contribuzioni discontinue o più brevi (bene anticipo contributivo Tridico, o vera quota 103 come somma, non solo coi 62 aa). Altrimenti, con i 67 aa, il rischio è arrivare alla fine del lavoro trascinandosi, sfibrati e con una eccessiva fragilità fisica. Altro che prevenzione sanitaria per evitare i guai di salute! Meglio di niente, almeno la settimana di 30 ore lavorative a parità salariale dopo i 64 aa.

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    • cara susanna, mi pare di ricordare che tu sei un medico ma potrei sbagliarmi; nella scuola esiste il partime; io, a suo tempo, dissi: a 60 anni comincio il partime; mi informai come funzionava e mi dissero che le domande, per il mese di settembre, si facevano a marzo; io negli ultimi 2 anni di lavoro, ma a quel tempo non lo potevo sapere ancora, ho fatto partime; meno ore, meno soldi ma meno fatica; informati come funziona; saluti a te e ai gestori del sito

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  25. Oramai tutti gli italiani sanno che dopo 41 anni di contributi versati allo stato solo pochi se non nessuno potrà riavere in pensione tutto il versato… la vita non dura in eterno basta pensare ai pensionati morti di covid che la pensione di certo non la prendono più.. lo stato di questo non ne parla ovviamente..vorrei vedere loro politici dover lavorare 41 anni allora cambierebbero ieri la riforma delle pensioni.

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    • Hai perfettamente ragione….chissà perché lo stato italiano di tutti i morti che percepiamo la pensione non ne parlano affatto e l’INPS piange miseria e non ci permette di andare in pensione con 41 anni di contributi a qualsiasi età e senza penalizzazioni….

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  26. Forse il governo non ha ancora capito che dopo i 60, sono più i giorni di malattia che di lavoro e di sicuro non è un buon affare per tutti… E allora cosa si aspetta a mandare in pensione le persone che lo vogliono! Consapevoli che l’assegno pensionistico sarà calcolato in base a età e contributi versati, facendo sparire una volta per tutte le maledette quote 100, 102, 103 e così via…

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  27. Buonasera,
    Ad oggi ho 60 anni e 42 di contributi,
    Dovrei andare in pensione nel 2024,
    Con la legge Fornero.Chi vuole andare prima,per problemi personali,deve sapere che deve rinunciare a qualcosa.La legge Fornero non si deve toccare,
    Altrimenti la nuova riforma, sarà sicuramente peggiorativa per tutti!
    Tutte le volte che hanno messo mano alla previdenza è stato per alzare l’età o per tagliare l’assegno! I sindacati si preoccupano solo delle loro pensioni!
    Non sono mai scesi in piazza,neanche contro l’ultima riforma fatta dalla Fornero!

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  28. Stabilire tre fasce di pensione.
    1^ almeno di €.1.000,00 per chi non ha contribuzione o ne ha pochissima, perché magari è stato sfruttato per tutta la vita
    2^ tra €.1.500 e 2.500 per chi ha avuto la fortuna di avere una buona contribuzione e grossomodo regolare
    3^ al massimo €.3.500 per qualsiasi lavoro il soggetto abbia svolto, operaio, imprenditore o manager, una sorta di LIVELLA di Toto’.
    La contibuzione di ognuno non deve essere considerata “personale” ma sociale, destinata cioè a tutti, al sistema pensionistico di tutti, bravi, fortunati e ciucci e sfortunati.
    Grazie a tutti.

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  29. Nessuno pensa a noi operatori della sanità che a più di 60 abbiamo retto tre anni tremendi di pandemia . Vorrei vedere i nostri politici cosa avrebbero fatto…….

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    • Ovviamente mi levo tanto di cappello per quel periodo buio ed imprevedibile.
      Ma mi chiedo e gli altri 35 anni cosa facevate – vi meritavate la pensione. Chiedo questo perchè le mie esperienze dirette (poche per fortuna) nelle strutture sanitarie sono risultate tutte pessime. E sinceramente non è che il personale si dia da fare più di tanto anzi nel privato ne avrebbero licenziati almeno la meta’.
      Parlo per la mia esperienza e sono lieto di ricevere tanti pareri contrari perchè significherebbe che la sanità funziona e che io sono stato sfortunato.

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      • non si preoccupi che tra qualche anno non esisterà neanche quel misero sistema sanitario che lei ha trovato: sarà tutto PRIVATO e chi avrà i soldi si curerà, gli altri no. Nella sanità chi può fugge all’estero o nel privato (dove gli stipendi sono più alti e non ci sono vincoli), nel pubblico ci rimangono o le grandi eccellenze che sono adeguatamente finanziate o le piccole realtà locali fatte per accontentare i politici locali (qui mancano tutte le risorse e pure gli utenti si lamentano anche in modo aggressivo)

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  30. I Sindacati chiedono che si riapra il confronto?ma quale confronto,non c’è mai stato,il governo li ha convocati come al solito per dirgli che non ci sono i soldi e loro con la coda in mezzo alle gambe si sono ritirati senza fiatare,ma da quando si ottengono risultati in questo modo? Ma questi sanno come si chiedono e ottengono le cose?non certo chiedendo il solito incontro,siete solo degli incapaci senza spina dorsale e a farne le spese sono soprattutto i giovani che non hanno di sicuro un grande futuro,il sindacato in Italia e morto e sepolto da almeno 30 Anni,sveglia e basta credere ai tre non vedo non sento non parlo, saluti

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  31. Onestamente non ci sarebbe problema per uno come me che il 06052023 ha compiuto 57 anni e tra giusto 6 mesi fa 41 anni di lavoro dover lavorare ancora un paio d anni.Ma ormai la mia tabella di marcia e piena di problemi (salute) che oggi da inizio 2023 non so se sono più i giorni di lavoro oppure i giorni di mutua.Ma che vogliamo fare il governo per Q41 a la coperta corta io sto messo peggio di loro.Pazienza andiamo avanti così che va bene a me ma anche al governo

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  32. Le uniche cose serie le scrive il dottor Claudio Maria Perfetto. Tra cui dare pensione ai non occupabili. E subito, la povertà aumenta.

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  33. Ho 57 anni e mezzo, ho iniziato a 14 anni, a ottobre saranno 44 anni che lavoro, purtroppo 42 di contributi, sono stato operato di ernia del disco, ernia inguinale, ho un bicipite strappato ( al epoca 2 punti invalidità), per ultimo, 6 mesi fa ho avuto un incidente e ho subito una frattura trimalleollare che mi da dei problemi…
    Sono un metalmeccanico, quindi non un lavoro da giacca e cravatta (senza togliere niente a nessuno) , precoce ma non rientro in quelle categorie per poter usufruire del prepensionamento…
    …Non aggiungo altro…

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    • Ciao Bruno, intanto ti auguro buona salute. Cio’ detto ti dico di rivolgerti ad un sindacato poichè in pensine ci puoi andare con i 42 anni e 10 mesi della fornero + 3 mesi difinestra.

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    • bruno, forza e coraggio; come ha detto ezio vai da un patronato; dal tuo medico per la riabilitazione dall’infortunio; tieni conto di una cosa: ti diranno di fare terapie ed esercizi: non ci son santi, li dovrai fare ; non te lo dice un medico o un ortopedico ma un prof di ginnastica che di infortuni ne ha avuti tanti facendo sport; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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  34. ho votato per questo governo e adesso purtroppo sono molto delusa ….pensavo e speravo che la riforma delle pensioni fosse una priorità … soprattutto per opzione donna !!! bisogna tornare assolutamente subito al vecchio sistema

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  35. Non rientro nella nuova opzione donna con i nuovi requisiti (troppo stringenti)ho 35 di contributi 59 di età e ho un marito malato(emorragia cerebrale) con esami in corso,finestre di o.d. troppo lunghe ditemi voi cosa devo fare.

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  36. Da anni sono un agglomerato di abbuffini che sanno portare avanti solo i loro affari o quelli dei loro amici, hanno destabilizzato tutta la società italiana con un progetto studiato a tavolino la nostra società massacrata livello politico sociale famigliare economico la tarantella delle pensioni è solo un esempio ,le pensioni si potrebbero pagare solo con il mancato spreco di soldi amministrando con competenza e onestà per quanto rigurda i sindacati che sono tutti politicizzati devoti al proprio potere poltronato e economico come si puo pensare che risolvono i problemi del popolo cioè di coloro che li arricchisce .siamo in un mondo sbagliato.

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  37. Maturati i vecchi requisiti OD al 31-12-22, in pensione nel 2024 con 36 anni di contributi e ormai 62 anni di età e il 30% in meno di importo pensionistico……è inaccettabile, è impossibile vivere in modo decoroso. Capisco sia un’opzione e capisco vada ripristinata per tutti quelli che non percepiscono alcun stipendio e per chi deve immediatamente uscire dal mondo del lavoro per svariati motivi, ma stiamo pregando i politici di toglierci un 30% di pensione per sempre, senza sostenere a gran voce anche ulteriori soluzioni, meno penalizzanti e che ci permettano di andare in pensione prima dei 67 anni

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  38. E basta col solito disco rotto, ci siamo rotti le scatole delle solite frasi e discorsi del trio meraviglia landini sbarra bombardieri- sono anno che dicono che la piattaforma sindacale è stata consegnata con la richiesta di flessibilità a 62 anni di età o con 41 anni di contributi- ma cosa credete che faccia la Meloni con la vostra piattaforma, se alle parole non seguono azioni incisive alla francese per metterli in difficoltà! Ma poi che chiedete a fare la luna , tanto non la otterrete mai , piuttosto lottate se ne avete il coraggio e la voglia su quota 103 libera da paletti, in modo da salvare i precoci con molti anni di lavoro e gli anziani che a 41 anni non ci arriveranno mai! Quota 103 data dalla somma di età e contributi, questa deve essere la piattaforma sindacale da portare avanti, il resto è pura utopia perché la carnefice al governo col fido scudiero giorgetti, non faranno passare mai la vostra obsoleta piattaforma con 62 o 41…scordatevelo- impostate la richiesta e cominci la lotta per metterli alle corde- se poi il nuovo presidente inps vorrà proporre la proposta Tridico e farla sua, per tanti di noi va benissimo, sempre una via d’uscita è per chi è alla frutta e vuole uscire dall’inferno- raggionateci su cari sindacalisti e cercate di alzare la testa, che qua ci siamo rotti le scatole con la vostra piattaforma bucata.

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  39. Prima il governo lega M5S con quota 100, poi M5S con quelli che dovevano rappresentare la sx nulla di nulla poi il governo del migliore con il ministro del lavoro del PD solo chiacchiere con una quota 102 e nessuno a lamentarsi tutti zitti ed impotenti di fronte al migliore. Adesso quota 103 con 41 anni di contributi quindi ennesima presa per il c..o. signori la verità??? Noi non siamo Francesi. Se loro fanno casi.o per un innalzamento a 62 anni qui si parla di 67 e 71 anni e tutti muti. Solo a lamentarsi e basta. I sindacati fanno politica vedi il signor Landini un esempio emblematico. State sereni che qualcosa faranno ci prenderanno ancora in giro. Appena si accenna a una modifica delle pensioni spunta un galantuomo in TV e inizia a sparare caz…e sulla non sostenibilità della spesa in ultimo i pensionati superano i lavoratori. A parlare non sono altro che chi ha affossato questo paese. Iniziano a non applicare più i diritti acquisiti e livellare le pensioni uguali per tutti via tutti col contributivo anche per chi et già inmpendione ad iniziare dai sindacalisti e politici.

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  40. X quasi un anno non si è parlato adesso che ci sono in molte regioni le votazioni si parla di nuovo della riforma pensioni 41 senza limiti di età,chi è andato a lavorare a 18anni x andare in pensione ci vogliono 41e 62 anni di età SIGNIFICA LAVORARE X 44 DI LAVORO,meglio la Fornero

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  41. Il Governo deve assolutamente riaprire subito le trattative per il ripristino di Opzione Donna senza aspettare settembre, le 20.000 donne rimaste al palo devono poter accedere alla pensione subito, è vergognoso essere trattati in questo modo dopo oltre 35 anni di lavoro e quasi 60 anni di età !!!!

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  42. Si,si deve ripartire da una riforma vera. Uscita da 62 anni con almeno 35 anni di contributi . Questa sarebbe la vera flessibilità, magari con una minima penalizzazione. E fare soprattutto una differenziazione tra sistema previdenziale e assistenziale

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    • Michelke e come la mettiamo con i precoci? Intendo quelli che hanno iniziato a 16 anni e che a 57 anni hanno gia 41 di lavoro sul groppone. Li mandiamo in pensione o li facciamo lavorare anche per quelli che vogliamo far uscire dopo 35 anni di servizio?

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  43. Purtroppo continuiamo a prendercela con i sindacati, ma putroppo non siamo come in Francia dove centinaia di migliaia di persone scendono in piazza.
    Qui in piazza ci andrebbe un decimo delle persone ed è per questo che i sindacati non si espongono troppo.
    Farebbero un figura meschina e perderebbero credibilità.
    Tocca a noi, ma come al solito siamo solo capaci di criticare e al governo fanno quello che vogliono.

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  44. E basta con la storiella che non ci sono fondi per ripristinare Op donna tutti i bonus che nessuno recepisce ne parlano tanto ma dove vanno a finire bisogna ripristinare Op donna dare spazio ai Giovanni

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    • Donne in pensione con 35 anni di contributi i dipendentemente dall,età uomini 40anni di contributi punto…..niente finestre solo per chi viene riconosciuta un,invalidità io ho 38 anni di contributi versati ho 56 anni basta voglio stare a casa 🏡 e fare la nonna prima che mi venga halzaimer.

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      • Brava condivido il tuo pensiero in tutto… Chiediamo solo di fare le nonne e aiutare i figli a lavorare.ma pozione donna come ne parlano ora è una miseria.. Non è giusto

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  45. Sarebbe giusto ripristinare opzione donna con i vecchi requisiti per agevolare le donne che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua. Arrivarci con l’età a 67 anni non è umano!

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    • Sig. Franco lei ha perfettamente ragione.
      Il tetto massimo va messo sia alle future pensioni che a quelle già esistenti.
      Basta con questa storia che si tratta di un diritto acquisito.
      Se questo “diritto” ha un impatto così negativo sulle tutte le generazioni future va modificato.
      Del resto, anche noi che abbiamo iniziato a lavorare prima delle varie riforme, avevamo sottoscritto un tacito accordo con l’INPS (quindi con lo Stato…) di poter accedere alla pensione raggiunti i 35 anni di contributi.
      Cosa che poi non è avvenuta per (chiamiamola con il giusto nome) una serie di truffe nei nostri confronti.

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  46. Sono anni che ci prendono in giro tutti, si apra subito un confronto immediato , quota 41 senza limiti di età e penalizzazioni

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  47. Buongiorno,
    pur avendo 39 anni di contributi e 64 anni di età, non riesco ad andare in pensione anche se arrivo lo stesso a quota 103, perchè quella attuale prevede 41 anni di contributi e 62 anni di età
    Non trovo assolutamente giusto questo sistema anomalo

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    • Hai ragione, dovrebbe essere matematica ed invece mettono sempre dei vincoli sull’età e sui contributi per fregare più gente possibile; devi essere fortunata e c’entrare l’ambo secco!

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    • cara anna, è da sperare che ritornino ad alzare l’età e abbassare i contributi ma qualcuno potrebbe dire l’esatto incontrario; tanto non decidiamo noi; saluti a te e ai gestori del sito

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  48. La ministra Calderone ha recentemente dichiarato che a luglio incontrerà le parti sociali.
    Poi se davvero si incontreranno decideranno di decidere la prossima volta.
    Basta prese in giro.

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    • Don … lo sai che è tradizione un incontro prima delle vacanze: Come sempre ci si fa gli auguri per le imminenti vacanze e si festeggia con un pranzo a nostre spese. Su via … le tradizioni vanno rispettate.

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  49. Tanto fanno quello che vogliono io quest anno sarei riuscita ad andare con pensione donna e l hanno trasformata a loro piacimento lavoro in un posto dove si viene veramente trattati malissimo, e poi basta con tutte le agevolazioni x la 104 lo sanno tutti che non viene effettivamente utilizzata x come deve essere utilizzata ma la usano per cose private loro……

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  50. A 62 anni e giusto che uno scelga di continuare ,o lasciare ,e prendere una pensione in base ai contributi versati.piu tardi dei 62 anni ci fanno solo morire….

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    • Ad agosto compirò 62 anni e il 30 settembre 42 anni di contribuzione continuativa da ottobre 1981, compreso 12 mesi figurativi (1983-84) del servizio di leva, già riscattati. Ogni giorno sempre più deluso da governi e politichetti vari, nessuno escluso.

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  51. Buongiorno! Anch’io ritengo che il Governo Italiano debba confrontarsi, al più presto, con i Sindacati per affrontare i temi più importanti che riguardano la Riforma pensionistica. Ringrazio tutti vivamente.

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    • 35 anni di Contribbuti sono più che sufficienti bisogna dare spazio ai.giovani com’era una volta e abbassare l’età pensionabile

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    • E assurdo,mandare in pensione a 62 anni e 41 di contributi , e tenere al lavoro a 64 anni a 38,39,40 di contributi.Si manda in pensione i giovani e al lavoro gli anziani! ASSUrdo…..

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  52. E vai… si ricomincia il teatrino… e in tanto il tempo se ne va…..
    Son più di 5 anni che chiedono le stesse cose e non ottengono nulla.
    Fossi un sindacalista, qualche domanda me la porrei.

    – Forse la strada che stiamo percorrendo è sbagliata?
    – Forse il governo non crede più alle nostre richiesta e sa che comunque vada ci accontenteremo del poco che ci daranno?
    – Forse sono troppi anni che non facciamo una seria contestazione sull’operato del governo?
    – forse che siamo diventati inutili e che siamo talmente distanti dal lavoratore che non sappiamo più come si lavora in fabbrica.
    – Forse che siamo delle pecore a confronto dei cugini Francesi?
    – Forse che non serviamo più a nulla?
    – Forse è venuto il momento di sciolgliere i sindacati e trasformarli in società di servizi che si occupano solo delle pratiche burocratiche.
    – forse, forse,forse….

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    • Forse Eugenio quando il governo Meloni inizierà a perdere consensi e magari alle prossime comunali avranno una sonora lezione, allora incominceranno a valutare di attuare un minimo di flessibilità, con 103 libera o ape social rivista e strutturale e magari OD come prima…. e tanti stai certo ringrazieranno e alle urne faranno quello che è giusto fare – mah ….incrociamo le dita

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    • Sapete cosa vi dico, che ci prendono per il culo, si parla tanto di prevenzione medica ma secondo Voi costringere le persone a lavorare per 43 anni raggiungendo età oltre i 65 anni significa prevenire le malattie, no significa incrementare in modo esponenziale le patologie e le malattie per non parlare degli infortuni.Ma siamo così sicuri che per le imprese e per lo stato sociale sia meglio fare lavorare i vecchi e tenere a casa i giovani senza lavoro o offrendo retribuzioni da fame e lavori sempre più precari, costringendoli a scappare dal nostro paese?
      VERGOGNA POLITICI TUTTI NESSUNO ESCLUSO
      VERGOGNA SINDACATI CHE VANNO AI TAVOLI PER DIRSI BUON ANNO BUONE FERIE BUON NATALE

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  53. Per carità: “chiedere è lecito…rispondere è cortesia”…viste le distanze tra sindacati e governo, temo che sia il solito balletto delle parti…anche se mi auguro che sul tema riprendano a parlarsi, per cominciare a fare qualcosa davvero…con una consapevolezza: più che una speranza è un’illusione…

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