Papa Francesco ha acceso i riflettori sulla necessità di una riforma strutturale del Fondo Pensioni Vaticano. In una lettera indirizzata al Collegio cardinalizio e ai responsabili delle istituzioni curiali e collegate alla Santa Sede, il Pontefice ha sottolineato l’urgenza di adottare misure concrete per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico e una copertura previdenziale adeguata per i dipendenti, sia presenti che futuri.
«Occorrono provvedimenti strutturali urgenti, non più rinviabili, per conseguire la sostenibilità del Fondo Pensioni, nel contesto più generale delle limitate risorse disponibili dell’intera organizzazione, e un’appropriata copertura previdenziale per i dipendenti presenti e futuri», ha dichiarato Francesco, sottolineando che le decisioni da prendere richiederanno «una particolare sensibilità, generosità e disponibilità al sacrificio da parte di tutti».
Riforma Pensioni 2025 ultime news: le parole di Papa Francesco
Papa Francesco ha evidenziato come l’attuale sistema pensionistico non sia sostenibile nel medio termine. Studi condotti da esperti indipendenti hanno infatti rilevato un disavanzo significativo del Fondo, che rischia di ampliarsi in assenza di interventi mirati.
«L’attuale gestione pensionistica, tenuto conto del patrimonio disponibile, genera un importante disavanzo. Purtroppo, il dato che ora emerge, a conclusione delle ultime approfondite analisi svolte da esperti indipendenti, indica un grave squilibrio prospettico del Fondo, la cui dimensione tende ad ampliarsi nel tempo in assenza di interventi», ha spiegato il Pontefice. La situazione, ha aggiunto, implica che «l’attuale sistema non è in grado di garantire nel medio termine l’assolvimento dell’obbligo pensionistico per le generazioni future».
L’allarme si inserisce in un contesto già segnato da altre misure di contenimento adottate negli ultimi mesi, come il taglio degli stipendi dei cardinali, ridotti in media di 500-550 euro.
Pensioni 2025, preoccupazione in vaticano: la nomina di Kevin Farrell e le reazioni dei dipendenti
Per affrontare le criticità del sistema, Papa Francesco ha deciso di affidare al cardinale americano Kevin Farrell il ruolo di amministratore unico del Fondo Pensioni Vaticano. Il Pontefice considera questa nomina «un passo essenziale per rispondere alle sfide che il nostro sistema previdenziale deve affrontare in futuro».
Farrell, già Camerlengo, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, nonché presidente di varie commissioni di rilievo, assume così ulteriori responsabilità in un momento cruciale per la Santa Sede.
Nel frattempo, cresce l’inquietudine tra i dipendenti laici del Vaticano, che lamentano una scarsa trasparenza nei dati finanziari relativi al Fondo Pensioni. Secondo l’Associazione dei Dipendenti Laici Vaticani (Adlv), «i dati non sono pubblici». «Eppure, quando si contribuisce a una gestione finanziaria o pensionistica, visto che paghiamo con i nostri contributi, i conti dovrebbero essere consultabili da tutti. In Vaticano invece questi aspetti sono a beneficio di pochi», si legge in una nota dell’Adlv.
Riforma Pensioni 2025, allarme anche per i dipendenti laici
L’Adlv ha sollevato diverse questioni riguardanti le conseguenze dei tagli sulle condizioni economiche dei dipendenti. Tra i dati resi noti, si evidenzia che il taglio di un biennio di anzianità potrebbe comportare una perdita di circa 20.000 euro a fine carriera. Inoltre, i salari non sono stati indicizzati al costo della vita, mentre gli affitti degli immobili vaticani sono stati adeguati all’inflazione.
Un altro punto critico è rappresentato dalle consulenze e dalle promozioni assegnate senza concorsi pubblici. L’Adlv si chiede se la Segreteria per l’Economia abbia considerato riforme che incrementino gli introiti della Santa Sede senza gravare ulteriormente sul personale. «Ha tenuto conto dell’attenzione particolare che il Papa pone sempre sulle famiglie e sulle loro necessità?», domanda l’associazione, che lamenta una mancanza di risposte concrete alle richieste di ascolto.
I dipendenti ribadiscono di aver già contribuito «al massimo delle loro possibilità» al risanamento del deficit e attendono nuove disposizioni, sottolineando la necessità di un incontro con l’Adlv per discutere le problematiche aperte.
Adesso non c’è tempo per pensare alle pensioni , dobbiamo fornire armi a tutto il mondo !!!
Asteroide ti aspetto…..
Intanto ha tagliato gli stipendi dei Cardinali. Anche Giorgetti aveva detto sacrifici per tutti. In realtà…….quasi tutti.
Il Papa ha sottolineato che le decisioni da prendere richiederanno «una particolare sensibilità, generosità e disponibilità al sacrificio da parte di tutti».
Che dire?! E’ proprio vero che tutto il mondo è paese!