Pensioni 2025, news: sale a 67 anni il limite pubblico impiego e + 9 mesi finestre Fornero entro 2028

Proseguono i chiarimenti relativamente alla Legge di Bilancio 2025, diverse le novità, tra cui la variazione al rialzo del limite ordinamentale nel pubblico impiego che passa dai 65 attuali ai 67. In realtà, dato il Bonus Maroni, sarà possibile anche prolungare il servizio fino a 70 anni, ma a determinate condizioni che rendono indispendabili l’esperienza e le competenze del personale più anziano. Nulla vieta comunque al dipendente pubblico che ha raggiunto i requisiti dell’anticipata Fornero di accedere ai 65 anni alla pensione. Inoltre molti sono i dubbi relativi alle finestre per l’anticipata Fornero, sono cambiate al rialzo dal 2025 o sono sufficienti sempre i 3 mesi per la decorrenza della pensione? Pensiamo che la domanda posta dal nostro lettore Aldemaro sia di assoluto interesse per molti:

Pensioni anticipate, cosa cambia dal 2025 per i dipendenti pubblici e per le finestre Fornero?

Aldemaro: “Buongiorno, chiedo a Voi esperti: La Legge di Bilancio 2025 alza a 67 anni il requisito per la pensione di vecchiaia di tutti i dipendenti pubblici perchè sparisce il limite ordinamentale a 65 anni. Credo nella mia situazione siamo di molti: Ho conseguto 42 anni e 10 mesi di contributi nel 2024, ed ho quindi cristallizzato il diritto, compio 65 anni nel 2025, ho cristallizzato anche questo diritto, e posso usufruire della vecchia norma dei limiti ordinamentali a 65 anni oppure no?
Cortesemente chiedo, a chi ne ha conoscenza, se posso usufruirne e quale differenza c’è tra il pensionamento dei limiti ordinamentali e la anticipata fornero, con i tre mesi finestra.
Grazie Un saluto agli amministratori del sito

Seguendo quanto riportato dal sito Pmi confermiamo che ” Dal 1 gennaio 2025 anche i dipendenti pubblici potranno in ogni caso ( intendiamo dunque non sia obbligatorio ma facoltativo) aspettare i 67 anni per andare in pensione”. Prima chi raggiungeva il limite ordinamentale dei 65 anni ed aveva già maturato i contributi necessari per la pensione anticipata veniva collocato a riposo obbligatoriamente a 65 anni. Oggi con questa modifica può decidere di restare al lavoro fino a 67 anni e oltre. Credo che il Signore sia dunque libero di accedere alla quiescenza dai 65 anni se lo ritiene opportuno, e non desidera fermarsi ulteriormente sul posto di lavoro. Per quanto riguarda l’anticipata Fornero avendo raggiunto i requisiti nel 2024 può chiaramente, avendo cristallizzato il diritto, decidere di accedervi quando lo ritiene opportuno. L’unica differenza tra le due alternative consta nella quota contributiva che verserà in più restando a lavoro, quota che potrebbe incidere sull’assegno ultimo.

Di seguito riporto anche la risposta di due lettori, che ho trovato molto chiare ed utili, Julius che fa presente oltre a quanto abbiamo già sopra detto relativamente al limite ordnamentale nel pubblico, come cambieranno le finestre dell’anticipata Fornero per chi maturerà i requisiti dal 2025 al 2028, e di Marcella, una nostra lettrice, che conferma l’incremento delle finestre per la quota 42+10 , lavorando in un ufficio pensioni dell’ASL. Ringraziamo dunque i nostri lettori ‘esperti’ che talvolta, in termini di tempo, ci aiutano a rispondere ai nostri lettori prima di quanto riusciamo a fare noi.

Pensioni 2025, cosa cambia con la legge di bilancio per dipendenti pubblici e per le finestre dell’anticipata Fornero?

Julius: “Non sono un esperto ma ritengo che:

La Legge di Bilancio 2025 alza a 67 anni il requisito per il collocamento a riposo di tutti i dipendenti pubblici perchè sparisce il limite ordinamentale dei 65 anni, elevato fino alla soglia anagrafica del trattamento di vecchiaia (67).

Precedentemente le amministrazioni pubbliche erano obbligate a collocare a riposo il dipendente che, avendo i requisiti contributivi per il pensionamento, compiva il 65° anno di età.
Ora quest’obbligo è stato spostato ai 67 anni. L’imposizione riguardava l’amministrazione pubblica e non il dipendente, che, a mio avviso, alle volte, la subiva.

Mi sembra che ora la norma abbia poco senso visto che è prevista la possibilità di rimanere al lavoro volontariamente anche superando il limite dei 67 anni e fino ai 70 anni. Della serie …… a 65 non ti butto fuori ma, a 70 ………… sono costretto !

Il dipendente pubblico che, nel corso del 2025, intende utilizzare la pensione anticipata ordinaria della “Fornero” può farlo quando raggiunge il requisiti previsti ovvero 42+10 mesi per gli uomini e 41+10 mesi per le donne ma ………. la finestra NON E’ PIU’ di tre (3) mesi,
INFATTI, a termine dell’ art. 1 co.162 L. n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024)

“” il periodo di finestra, a partire dal 2025, sarà ampliato sino a raggiungere 9 mesi nel 2028, per gli iscritti alle ex Casse amministrate dal Tesoro, ossia CPDEL, CPS, CPI e CPUG.””

Per cui il dipendente pubblico che intende usufruire dell’anticipo pensionistico “Fornero” maturato nel corso del 2025 sappia che la finestra é stata già incrementata di 1 mese, e così via verrà annualmente incrementata fino al raggiungimento dei famosi 9 mesi nel 2028.

“ A Trick of the Tail “ del Governo GIORGETTI/MELONI, traduzione: “ lo scherzo della coda “ del Governo Giorgetti/Meloni”

Marcella dalla sua aggiunge: “Buonasera, lavorando in un ufficio pensioni di una ASL vorrei precisare che con la legge di bilancio 2024 (del 29/12/2023) (ved. circolare INPS n. 78 del 03/07/2024 da 157 a 163) il Governo ha peggiorato per i dipendenti pubblici le pensioni sia economicamente che per quanto riguarda le finestre che prima erano sempre 3 mesi e cioè:

4 mesi se i requisiti sono maturati nel 2025
5 mesi se maturati nel 2026
7 mesi se maturati nel 2027
9 mesi se maturati dal 2028.

Molto importanti sono poi i tagli a livello economico che vengono fatti se non hai raggiunto i limiti di età pur avendo i requisiti Fornero! Purtroppo la maggior parte dei dipendenti se ne accorge al momento del pensionamento perchè non è a conoscenza di tutto ciò in quanto viene detto che anzi hanno aumentato le pensioni!”

Ringraziamo i nostri lettori che utilizzano il servizio l’esperto risponde e speriamo di esservi almeno in parte utile nel risolvere i vostri dubbi, ricordandovi che non vigliamo in alcun modo sostituirci ai Patronati di riferimento a cui dovete necessariamente fare affidamento per avere un bilancio chiaro di quello che sarà il vs futuro previdenziale o il vostro assegno pensionistico.

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87 commenti su “Pensioni 2025, news: sale a 67 anni il limite pubblico impiego e + 9 mesi finestre Fornero entro 2028”

  1. Attualmente il limite ordinamentale prevede che al compimento dei 65 anni il dipendente pubblico debba OBBLIGATORIAMENTE essere licenziato dalla pubblica amministrazione purché abbia raggiunto i requisiti minimi dell’anticipata Fornero, in mancanza di questi requisiti l’amministrazione può trattenere il dipendente fino al raggiungimento del requisito minimo e comunque non oltre i 67 anni.
    La finanziaria di quest’anno sposta il limite ordinamentale in avanti di 2 anni, quindi L’OBBLIGO di licenziamento non viene meno purché il dipendente pubblico al compimento dei 67 anni abbia raggiunto almeno i requisiti della pensione anticipata.
    DOVE STA LA FREGATURA?
    La fregatura sta nel fatto che dal 2027 sia la pensione anticipata che quella di vecchiaia galopperanno a botte di 2/3 mesi a biennio… per cui un disgraziato che comprerà 67 anni nel 2032 sarà licenziato obbligatoriamente solo se ha raggiunto i requisiti minimi che per quell’anno potrebbero essere 43,7 + 9 di finestra ovvero 44,4 mesi.
    La mancanza di questi requisiti portera’ il dipendente ad andare on pensione di vecchiaia a 67 anni e 9 mesi.
    Mi sa che c’è poco altro da aggiungere……

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    • Dimenticavo, qualcosa da aggiungere c’è…. i 67 e 9 mesi diventeranno 68 se i 67 anni si compiono da Aprile in poi… perché probabilmente ci sarà un ulteriore adeguamento di 3 mesi da gennaio 2033.

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  2. Ho iniziato a lavorare nel 1986 e ho subito chiesto il riscatto degli anni universitari, ho sperato fino alla fine di avere una pensione decente! Ma a quanto pare, no! Pare che non mi verrà riconosciuto il calcolo misto ma solo retributivo. Ringrazio questo governo di ……e tutti gli italiani che non vanno a votare per protesta ma che secondo me sono in parte responsabili di questa situazione in cui si trova il paese.

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    • No, Francesca, il riscatto degli anni universitari dipende da quando hai fatto la domanda di riscattarli; se l’ hai fatta a 30 anni è un conto, a 50 è un altro e costa tantissimo; se hai iniziato a lavorare nell’86 hai una parte retributiva (9 anni) e il grosso contributivo; dipende poi dal lavoro che fai, dall’età visto che la parte contributiva viene rivalutata con coefficienti che dipendono dall’età; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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  3. Stamattina su Ansa: “Il presidente dell’Inps Fava: ‘Quota 103 poco utilizzata, ad oggi 1.600 domande’.”
    Cioè una solenne presa per i fondelli!!

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  4. È un governo che ha truffato milioni di italiani promettendo cose che sapeva già di non poter mantenere in primis le pensioni che non hanno fatto altro che peggiorare!!!
    La magistratura dovrebbe intervenire su queste promesse elettorali perché si tratta di una truffa!!!

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      • giorgio: la massa di inutili idioti non sono quelli che hanno creduto alle favole, giacchè la massa di lavoratori esasperati dalla legge Fornero, ci speravano e quando si è disperati si prova di tutto e si da il voto a chi promette di cambiare le cose. D’altra parte, vorrei ricordare che la legge Fornero fu votata dalla coalizione dei partiti che sostenevano il governo Monti: PD, PDL, Unione di Centro e Futuro e Libertà per l’Italia; mentre la Lega e Italia dei valori votarono contro questa riforma… poi di fatto, è vero, la Lega NON ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale, come anche in precedenza il M5S. (governo giallo-verde)
        Giorgio, io credo che certi partiti che si proclamano “difensori della classe dei lavoratori” non dovevano sostenere la Legge Fornero, e soprattutto i sindacati, furono e tuttora lo sono, completamente inerti.
        Un caro saluto

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        • Sono d’accordo con Lei, la sx non doveva accettare nel 2011 la legge Fornero fatta senza contropartita, cioè tutti devono essere penalizzati in egual modo non solo i lavoratori. E’ stata una disfatta che è poi costata la carriera di Bersani all’epoca segretario, autore della firma sotto quel provvedimento. Per quanto riguarda invece le promesse non mantenute, mi scusi, ma io alle favole non ci credo nemmeno se sono disperato. Basta essere un minimo informati e comprendere che quelle promesse sono solo esche per allodole. Non so se si rende conto ma sta dicendo che gli italiani sono una massa di ignoranti. Forse ha ragione lei, ma io non voglio essere associato agli ignoranti. Con rispetto Franco Giuseppe.

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        • caro Marco B, vogliamo parlare del 2011? parliamo del 2011; lo spread era a 500; crisi di governo e arrivò Monti; manovra per il 2012: legge Fornero che pianse pure; la manovra era durissima; nessuno l’avrebbe votata ma in quei casi gli onorevoli, sotto la questione di fiducia, dissero: se voto contro cade il governo, io perdo tutti i benefici dell’essere onorevoli (e sono tantissimi); tra questo e buttare a mare la gente meglio la gente che loro stessi; quindi legge Fornero; (credo che la lega fosse contraria); comunque sono passati 13 anni; qualcuno continua a dire che è una buona legge; tuttora; allora forse ci voleva adesso è proprio fuori dalla logica; saluti a te e ia gestori del sito

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          • Caro Paolo, ti invito volentieri a non scrivere la parola “qualcuno”, metti pure il mio nome. Forse tu in quella situazione che hai descritto, avresti preferito che si passasse direttamente al tutto contributivo subito senza passare al sistema misto ? Àvresti preferito che tagliassero stipendi e pensioni dei lavoratori statali ? Te lo chiedo perché è quello che è successo in Grecia. Se ti informi sul passaggio dalla legge Sacconi a quella Fornero vedrai che all’inizio non era particolarmente penalizzante, si passava dai 40+1 della Sacconi ai 42 della Fornero. Certo se si fossero fermati lì sarebbe stato meglio, ma come hai detto tu, purtroppo era necessario. La Fornero in tutti questi anni, l’avevamo metabolizzata e se non fossero intervenute opzioni strane che hanno favorito solo qualcuno, probabilmente oggi non ci sarebbe bisogno di correttivi e nel lungo periodo si sarebbe passati al sistema contributivo senza grossi scrolloni. Questa è la mia opinione che ritengo rispettabilissima quanto la tua. Differiamo però dal fatto che io disapprovo alcuni favoritismi avvenuti in questi ultimi 5 anni, mentre tu sei contento che almeno qualcuno sia stato favorito. Pensavo che tutti dovrebbero avere le stesse possibilità ma probabilmente per te non è cosi. Cordialmente Franco Giuseppe.

  5. Se non erro i limiti ordinamentali dei 65 anni per la P.A. sarebbero decaduti tra un anno. Solita boutade di un INCAPACE, per gettare fumo e distrarre dalla sua inadeguatezza. Dividi et impera, così giorgetti ( minuscolo dovuto) ha spostato l’interesse, per sembrare un fenomeno, pacificatore ed equalizzatore di diritti, per equiparazione il TFS agli statali dovrebbe essere erogato subito e non dopo 2 anni. Ma il problema è che la manovra, pensioni comprese la fa l’europa (minuscolo dovuto), non il governo, ed anche alla luce della ottima proposta del Dr. Perfetto et altri, chi ci governa ha il compitino da fare imposto da bruxelles e segue alla lettera il dictat che gli hanno imposto. Alla luce anche dei disastri di banchi a rotelle, reddito di cittadinanza, bonus monopattini, bonus facciate e sopratutto bonus 110%, che hanno sottratto ingenti risorse da INPS. Che abbiano almeno il coraggio di dire come stanno le cose.
    Il prossimo passo, entro il 2028 ,al grido e’ l’europa che lo vuole, oltre l’allungamento a 70 anni, che da base volontaria diventerà strutturale, ci saranno le modifiche al ribasso dei coefficenti, per contenere la spesa pensionistica.

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    • Beh, Aldemaro, non esagerare; obbligatoria fino ai 70 anni?; non penso proprio; quella dei coefficienti al ribasso…………. mi sa tanto che hai ragione ma speriamo di no; certo con l’aumentare degli anni della parte contributiva non diranno che è obbligatorio ma daranno incentivi affinchè si arrivi ai 70 anni; speriamo in bene; saluti a te e ai gestori del sito

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  6. Buongiorno, forse faccio una domanda un po stupida lo so ogni governo cambia sempre le carte in tavola ma se rimanesse tutto come è ora vorrei sapere quando andrei in pensione.
    Sono nata nel 1967 ho iniziato a lavorare nel settembre del 1991 in Pubblica amministrazione (vecchie ASL) ho ricongiunto 1 anno e 7 mesi. Quando avrò 65 anni se ho maturato i 42 anni di contributo posso andare in pensione.
    Grazie.

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    • Se restano le regole attuali, sinceramente dubito che ciò avvenga, ti mancherà qualche mese dovuto all’aspettativa di vita che riprenderà a galoppare nel 2027.

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    • cara Sonia, facendo a spanne un po’ di calcoli, ma poi dovrai andare da un patronato ma non adesso, chiedi se andrai a 65 anni nel 2032? quasi impossibile; perchè? te lo spiego: perchè i 42 allora non basteranno; più probabile 2034, cioè tra 10 anni; domanda tecnica: hai fatto una pensione integrativa? se si anche prima con la RITA; comunque ragiona su 2033-34; poi potrebbero cambiare le regole; non pensare alla pensione; in bocca al lupo e non odiarmi; saluti a te e ai gestori del sito

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      • Ma si è mai pensato di considerare l’aspettativa di vita al ribasso ? Molti miei colleghi sono andati via, cioè volati in cielo intorno ai 63-65 anni. Quindi se come soggetti sotto studio per decidere l’aspettativa di vita, vengono presi i Napolitano i Matrarella e tutti i politici in generale, allora è logico pensare che la vita si è allungata, ma perché? Perché questi soggetti vivono in un altro mondo, non fanno, possiamo dire ; un cazzo di faticoso ne fisico ne mentale. Allora fa comodo aumentare l’aspettativa di vita così, in modo che dopo 42-43 anni di lavoro, parlo del mioil lavoratore vola in cielo e l’INPS e tutto il comparto politico/Europa compresa, ci gode. La mia categoria prima della Fornero, a 58 anni andava in pensione e vi assicuro che dopo 40 anni di turni, notti, festivi lavorati, rumori, alta velocità, non rubavano la pensione, a noi è stato un furto bello e buono colpa anche di CGIL CUSL UIL e di noi lavoratori che non abbiamo mai protestato e abbiamo sempre lasciato passare tutto.
        Comunque in conclusione, la pensione deve essere regolata in base ai lavori svolti e due, abbassare e non aumentare l’aspettativa di vita…

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    • Con l’attuale normativa, secondo la legge Fornero, potrai andare in pensione, indipendentemente dall’età, con 41 anni e 10 mesi, a cui, nella tua situazione, dovrai aggiungere altri 9 mesi di “finestra”, per un totale di 42 anni e 7 mesi. Al 31 dicembre 2024 avrai già maturato 34 e 11 mesi. Pertanto, fra 7 anni e 8 mesi, salvo variazioni, potrai andare in pensione. A meno che non sceglierai la quota 103. Spero di esserti stato d’aiuto. Cordiali saluti.
      Sebastiano

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      • sebastiano, secondo te tra 7 anni e 8 mesi rimangono i 41 anni e 10 mesi? ho tanti dubbi, ma proprio tanti; saluti a te e ai gestori del sito

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  7. Dopo anni di promesse mancate e di chiacchere per cancellare la Fornero, questi politici che su quanto promesso ci hanno vinto le elezioni, oggi temono l’impopolarità di alzare i requisiti di quella legge e quindi aumentano solo le finestre nella speranza che la gente non se ne accorga. Ma chi è quel lavoratore che può stare 7-9 mesi senza stipendio e senza assegno pensione ? Io non ne conosco. Comunque fatevi coraggio e continuate a sperare, perchè Durigon ha detto nuovamente che entro fine legislatura si farà la quota 41. Lui è certo che la denatalità sparirà a breve e che l’economia riprenderà a correre, l’ha visto nella sua sfera di cristallo. A volte mi domando se è proprio lui o Vanna Marchi.

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    • Per adesso le finestre le hanno aumentate su dipendenti pubblici ma il prossimo passo per me sarà equiparare anche i dipendenti privati, io temevo che lo facessero già per il 2025…

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      • aggiungo che l’aumento della finestra per i dipendenti pubblici, è legge delle scorsa legge di bilancio.. ( art. 1 co.162 L. n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024), non di questa…… perchè creare allarmismi ingiustificati?

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        • Infatti l’abbiamo citata e stracitata la normativa nell’articolo di ieri, ma molti non lo sanno, quindi abbiamo risposto ad enntrambe le questioni. Perché se diciamo chw nulla é cambaito sulle finestre e le persone si sono persi il pezzo della legge di bilancio dello scorso anno, allora diamo cmq informazione distorta, perché le finsetre da qui al 2028 aumenteranno.

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  8. Dessero possibilità di andare con quota 41 X tutti,anche col contributivo,io ci andrei subito,ci perderei circa 70 euro,ma ci guadagnerei in stress e salute.

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    • caro Andrea, 70 euro? ti sei fatto fare i calcoli precisi? pare strano, molto strano; vai in 2-3 posti compreso l’inps e se tutti ti dicono 70 euro credici ma mi pare tanto poco; ma anche tutto contributivo, se hai 60 anni, ad esempio, non ti fanno andare, troppo giovane; saluti a te e ai gestori del sito

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      • Basta guardare sul proprio profilo Inps,dove ti fa il riepilogo e ti da ipotesi delle due pensioni,Fornero,anticipata,vecchiaia o tutta col sistema contributivo.

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      • Intendevo se mettono quota 41 X tutti col contributivo,anche con 60 anni ci andresti xké senza vincoli di età.Come avevano ipotizzato di fare

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        • Andrea, il 41 per tutti senza limiti di età non lo faranno mai; perchè? perchè comunque ti devono dare una pensione; a quell’età lì, anche se tutto contributivo, non vogliono dare pensioni; con il minimo a 62 anche ma con la finestra così lunga lo stanno facendo, anzi incentivi perchè la gente rimanga a lavorare; siamo proprio messi male; saluti a te e ai gestori del sito

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      • Dipende dagli anni retributivi dalle interruzioni fatte durante la vita lavorativa e dalla costanza delle retribuzioni cioè se si ha avuto uno stipendio senza grandi aumenti negli anni…..conosco persone che hanno fatto fare i conti e si passa dai 50 ai circa180 euro a secondo dei casi

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  9. Buonasera, vorrei un chiarimento se possibile: sono una docente, maturero’ i requisiti della fornero ordinaria (41 anni e 10 mesi entro agosto 2025, non ho intenzione di continuare a lavorare fino a 67, ma mi preoccupo se il mio assegno pensionistico subirà dei tagli. Mi potete dare chiarimenti a riguardo? Grazie

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    • Francesca ma lei non é obbligata a lavorare, se matura i requisiti ed ha 65 anni può andare, esattamente come prima. Chieda comunque lumi al patronato, ma non veod impedimenti

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    • Può andare tranquillamente in pensione con l’anticipata ordinaria Fornero e con il sistema misto senza nessun taglio. Inoltre voi della scuola avete un solo giorno per pensionarvi ed è quello da lei scritto. Dal 1 settembre a casa.

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    • Cara collega, spero che tu abbia già fatto la domanda a ottobre per la pensione; comunque di solito c’è una finestra verso gennaio- febbraio per terminare al 31 agosto 2025; penalizzazioni? assolutamente no; considera che sei nel sistema misto; l’assegno di pensione è rapportato all’età dato che la parte contributiva viene rivalutata con coefficienti in rapporto all’età; in bocca al lupo e saluti a te e ai gestori del sito

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    • Gentile Francesca, mi scuso per il ritardo, ma le chiedo: Per andare in pensione nel 2025 dovrebbe aver presentato domanda su Polis entro il 21 ottobre. Questa domanda è solo un preavviso all’INPS e al suo centro regionale dell’istruzione pubblica ( provveditorato ), non è la domanda di pensione vera e propria che puo fare anche in seguito. Ma il suo ufficio personale non le ha detto niente ?

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  10. compio 67 anni a febbraio 2026 con 42 anni di servizio. con quale sistema ci andrò quello contributivo oppure retribuito. grazie

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    • Se matura 42+10 mesi andrà con il retributivo, nulla é cambiato per le anticipate Fornero, per ora. Se va con la Quota 103, ma mi pare i requisiti da lei maturati siano decisamwnte maggiori, andrà con il contributivo

      Rispondi
    • Rocco, facciamo chiarezza; intanto tu nel 2026 andrai in pensione; quale tipo di pensione?: vecchiaia con i 67 anni; sei nel sistema misto: gli anni fino al 1995 sistema retributivo; quelli successivi con il contributivo; rivalutazione con i coefficienti dei 67 anni; vai da un patronato a farti fare i calcoli di quanto prenderai; saluti a te e ai gestori del sito

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      • Buon giorno
        Sono un dipendente pubblico che a Febbraio 2025 avrà maturato 35 anni di contributi a cui si aggiungono altri 4 anni di riscatto della laurea (sono in servizio dal 01.02.1989), quando, secondo lei, sarà previsto il collocamento a riposo d’ufficio? Qualora poi decidessi di andare via a 65 anni, che tipo di penalizzazioni economiche subirei con la nuova finanziaria 2025?
        Attualmente ho maturato complessivamente 11 anni di retributivo e 24 anni di contributivo (sistema misto)
        Grazie

        Rispondi
    • Andrà comunque con il sistema misto. Dal 2011 tutti sono soggetti al sistema contributivo ma chi ha maturato contributi prima del 1996 è soggetto ad un sistema misto. Se ha 18 anni o più di contributi, il calcolo verrà effettuato con un sistema misto che prevede il calcolo retributivo fino al 2011 e il resto contributivo. Altrimenti se avrà meno contributi rispetto ai 18 anni, sarà retributivo fino alla fine del 1995, poi tutto contributivo. Detto calcolo è considerato misto. Chi versa contributi a partire dal 1996 è considerato totalmente nel calcolo contributivo.

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      • Certo Barbara, ho dato per scontato che il signore parlando di retributivo intendesse misto….rispetto al contributivo puro. Giusta la specifica

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  11. Con l’abolizione del limite ordinamentale dei 65 anni viene automaticamente eliminata anche la deroga all’applicazione delle aliquote di rendimento, meno favorevoli, approvate con la legge di Bilancio 2025, per chi va in pensione con i requisiti dell’anticipata Fornero. Di conseguenza dal 2025 anche i 65enni subiranno il taglio all’assegno pensionistico.

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    • Ha una fonte di riferimento? Oppure ne ha parlato col patronato o va ad intuizione?Solo perché non ho letto di questo dettaglio e vorrei averne certezza. Grazie sempre per i vs spunti

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    • Esattamente!!!! Se il limite ordinamentale fosse rimasto a 65 anni chi veniva pensionato non avrebbe subito i tagli messi da Meloni nella legge di bilancio 2024 che riguardano la parte retributiva fino al 31.12.1995 invece così anche chi va in pensione ai 65 anni subisce il taglio che subiscono i pensionati dell’anticipata Fornero a meno che non avesse già maturato ( mi pare) 18 anni nel 1995. Quindi continuano a massacrare le pensioni pubbliche senza che ce ne accorgiamo, il taglio è notevole su pensioni già basse, dati gli stipendi bassi (mica siamo tutti dirigenti come nella Capitale) in periferia la carriera è minima e quindi la parte retributiva rendeva accettabile la pensione ora con i tagli si perdono 300/400 euro come niente per chi ha 6/7 anni circa prima del 1995 e magari ha pure pagato già il riscatto di laurea che a queste condizioni è stato un furto!!!!

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      • Buongiorno, fatemi capire, io sono anni che rincorro la pensione, non ho potuto usufruire della quota 103 perchè, pur avendone i requisiti, l’assegno pensionistico con le penalizzazioni introdotte lo scorso anno sarebbe stato troppo basso. Attendevo con ansia di avere 65 anni per il collocamento a riposo obbligatorio nella P.A. perchè così non avrei avuto tagli sull’assegno. Ora state confermando le mie peggiori paure, ovvero che con l’abolizione del limite ordinamentale, se fra due anni vorrò andare in pensione, subirò gli stessi tagli imposti per chi non ha 18 anni di lavoro prima del 1996. E con quell’importo non potrei sopravvivere. Credo che ognuno abbia diritto ad una vecchiaia dignitosa con la possibilità di poter almeno acquistare viveri e medicine, di poter fare visite mediche specialistiche, avere un tetto sopra la testa e riscaldare il posto in cui si vive. Nulla di più. Ma con mille euro al mese sarà un pò difficile. E quindi dovrò aspettare altri 4 anni prima di poter (forse) andare in pensione senza tagli. Ma per il 2029 l’età pensionabile sarà già stata alzata. E forse non sarò nemmeno ancora in vita, così non dovranno nemmeno pagarmi la pensione!! Cortesemente fatemi sapere se con la decadenza dell’obbligo a riposo a 65 anni hanno esplicitato chiaramente se e che tipo di tagli verranno applicati. Grazie e perdonate lo sfogo

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  12. Leggo oggi la dichiarazione di Landini riguardo a Salvini :

    “Il vicepresidente del Consiglio diceva di voler cancellare la legge Fornero. Invece alza l’età pensionabile a 70 anni. Chi è ridicolo? Ha preso in giro il Paese. Il 29 novembre, in piazza a scioperare, ci saranno tanti che hanno creduto alle sue bugie”

    Dopo le frecciatine a Salvini della Fornero (e di Monti) arrivano quelle della CGIL …a mio avviso pero’ i sindacati (almeno quelli non filo-governativi a priori) dovrebbero farsi sentire molto di più nei primi trimestri dell’anno, dopo – a legge di bilancio già predisposta -difficilmente serve a qualcosa

    Poi sappiamo bene che ci sono sindacati “allineati” , ma non mi riferisco a quelli

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  13. Non c’è solo INPS. Bisogna agevolare cumulo e totalizzazione. Già l’Ape Social discrimina i non INPS. Vedremo mai un sistema che metta tutti sullo stesso piano….. Costituzionale?

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  14. E avanti con le penalizzazioni, al peggio non c’è mai fine, per adesso noi privati ci salviamo da questa finestra aumentata ma fino a quando?

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    • In una gestione meramente giuridico -finanziaria le penalizzazioni sono una delle poche leve disponibili quanto poco efficaci e certamente non risolutive. Se penso invece a stati con una prospettiva più totale dell’economia allora vedo ad esempio la Danimarca e vedo uno sforzo enorme per generare ed attrarre competenze al suo interno. Un amico general manager di una grossa azienda DK, in virtù della sua abituale frequentazione di vari contesti economici, mi diceva già alcuni anni fa che secondo lui la differenza più rilevante che aveva riscontrato tra i vari stati era la corrispondenza del livello economico generale e la generale valorizzazione delle competenze. In Italia si valorizza sempre e prima di tutto la disponibilità alla sottomissione anche in molte aziende private, anche a preezzo del sacrificio di una superiore competenza..

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      • Esattamente, confermo anch’io per le mie esperienze e conoscenze ciò che hai scritto, gente meritevole messa da parte per il solito lecchino.

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    • Andrea, dopo 2 anni? certamente; pensa però, e qualcuno dice che non avevano penalizzazioni, che ci sono persone che lo ricevono dopo 6-7 anni; riteniamoci fortunati dopo 2 anni; saluti a te e ai gestori del sito

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      • Pensionato con 43,2 della Fornero ho ricevuto il TFR dopo 2 anni e 8 mesi. Chi si è pensionato con qualche opzione pensionistica anticipata, sapeva già da prima che avrebbe dovuto attendere di più, quindi nessuna sorpresa e nessun sopruso, anzi mi sembra fosse doveroso. Quindi, anche se un lavoratore ha avuto il privilegio e l’agevolazione di potersi pensionare prima dei requisiti Fornero, dovrà attendere di raggiungere quei requisiti e solo da quel momento partirà la pratica di attesa e calcolo del TFR. Questa pratica per i dipendenti pubblici è regolata da due anni di attesa e di tre mesi di istruzione pratica. Come ho descritto prima, invece che 2,3 anni di norma, ho dovuto attendere 2,8 mesi per la prima rata io che mi sono pensionato con la Fornero. Quindi, per esempio, chi si è pensionato con la quota 100 con soli 38 anni di contributi, ha dovuto attendere prima di raggiungere i 42,10 del requisito e solo da quel momento è partito l’iter del TFR, cioè 2 anni di attesa e 3 mesi di istruzione pratica. ( 7 anni ). Ma come ho detto lo sapeva già che avrebbe dovuto attendere.

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        • Diciamo tutta la verità. Il TFR viene erogato a rate praticamente tre anni dopo e senza alcuna rivalutazione. Significa che l’alta inflazione di questi anni ne ha eroso una parte significativa. Però i contributi versati per 43 anni sono invece sempre stati regolarmente incrementati. A me sinceramente sembra una truffa

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    • Nel pubblico per l’esattezza il TFR lo ricevi dopo 27 mesi vergognoso altro che fortunati. Comunque visto i danni che almeno alzino le pensioni al costo della vita che in Alto Adige è alle stelle

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      • Ben detto Guido, che taccia Landini, perché se si mettono di mezzo i sindacati rischiano di peggiorare la situazione e soprattutto che non tocchino l’anticipata Fornero in nessun modo! Aspettiamo poi la risposta di Bruxelles alla legge di bilancio, altra incognita…
        Un saluto a tutti.

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      • Fatti rappresentare allora da Sbarra!!!
        Landini e Bombardieri sono gli unici che fanno qualcosa contro questo governo di incapaci.
        O poi che riforma, non è stata fatta nessuna riforma prendono quello che c’è e lo peggiorano oltre le finestre che ingrandiscono, a livello economico ci troveremo con un pugno di mosche. Sole le banche hanno fatto 90 miliardi profitti e questo governo l’unica cosa che è riuscito a fare è quello di ottonere un prestito di 3 miliardi (che dovremmo poi restituire fra 3 anni). E poi dite che Landini deve stare zitto? Ma ascoltate ogni tanto cosa dice se non riuscite a fare altro!

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          • Ok, moderare i toni, però Luigi ha ragione, la CISL è sparita dai radar da un bel po e forse Lei cara Marinella, non si ricorda di quando Pezzotta segretario della CISL nell’anno 2010, si incontro segretamente con Sacconi e Brunetta, all’insaputa di CGIL e UIL, passando dai sotterranei di due palazzi per non far trapelare la notizia dell’incontro. Non fu una bella cosa.

          • Moderare i toni? ma anzi dovrebbero dare segnali di vita, dovrebbero tutti alzare la voce e farsi sentire di più! CISL inesistente, UIL e CGIL non pervenuti, UGL consilieri del governo, e così si pensa di ottenere qualcosa? e noi tutti? Se dobbiamo stare zitti e buoni preferisco farmi rappresentare dai Maneskin

    • Ma uno che sfila un giorno si e l’altro pure ai cortei del pd è puo essere credibile agli occhi del governo?oppure si sta preparando l’orticello per le prossime elezioni…il sindacato.

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