Pensioni 2025, ultime proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin: non peggiora la Fornero, il confronto

Quest’oggi riportiamo un lungo commento del nostro esperto previdenziale ove si fa esplicito riferimento alle differenze tra la Riforma Fornero e la riforma proposta da Perfetto-Armiliato-Gibbin e sopratutto si cerca di eliminare i dubbi dei lavoratori che seppur incuriositi dalla misura proposta temono come sempre che una qualsvoglisa proposta alternativa possa essere peggiorativa di quella attuale. Visto che la disamina é davvero molto corposa, vi lasciamo subito alle sue parole senza nulla aggiungere.

Pensioni 2025, le parole di Perfetto: i punti di forza della riforma Perfetto-Armiliato-Gibbin

“Continuo a notare da parte dei lettori di Pensionipertutti una cauta propensione verso la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin che viene però smorzata dal “sì, va bene, però per il momento è meglio che non tocchino la Fornero”. Farò quindi una lunga spiegazione, che richiederà come tempo di lettura circa 10 minuti.

Vorrei tranquillizzare innanzitutto i lettori di Pensionipertutti sul fatto che, eliminando la Riforma Monti-Fornero (in quanto oggi si rivela del tutto inadeguata per la crescita e lo sviluppo economico) non si rimane affatto in balia di una possibile Riforma peggiorativa da parte del Governo, in quanto la Proposta di Riforma Perfetto-Armiliato-Gibbin è la Riforma che prenderebbe il posto della Riforma Monti-Fornero.

Per riuscire nel mio intento di tranquillizzare i lettori di Pensionipertutti, mi limito a riportare quanto è scritto nel capitolo 7 del documento di 50 pagine che descrive la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin.

Il documento di 50 pagine si intitola “E se fossero i robot salvare le nostre pensioni? Proposta per una riforma previdenziale flessibile e strutturale” (14 febbraio 2024). Il documento attinge ad informazioni di ben 40 Riferimenti (References), tra cui quelli di: Agenzia delle Entrate, Parlamentari europei (Dalvaux), Parlamentari italiani (Damiano, Baretta, Gnecchi, Durigon, Pastorelli, Locatelli, Marzano, Rizzetto, Serracchiani), Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Esperti di Diritto tributario internazionale (Oberson, Allevi), INPS, Patronato INCA CGIL.
Il titolo del capitolo 7 del suddetto documento è il seguente: “Programma per una Riforma Previdenziale basata sulla libertà di scelta e flessibilità”:

“Con la nostra Proposta di Riforma Previdenziale intendiamo capitalizzare il lavoro, ovvero far tesoro del lavoro, che dal 2013 ad oggi hanno elaborato i nostri Parlamentari, i quali si sono impegnati (ma con risultati non in linea con quelli attesi) per introdurre quel grado di flessibilità di cui necessita il nostro attuale sistema previdenziale.

La nostra Proposta di Riforma Previdenziale:

segue le orme della Pdl 857 di Damiano-Baretta-Gnecchi del 2013: offrire ai lavoratori e alle lavoratrici la libertà di scegliere se andare in pensione o restare al lavoro;

accoglie e fa proprie le istanze del Gruppo social “Comitato Opzione Donna Social” (CODS), di cui è fondatrice e coordinatrice la Sig.ra Orietta Armiliato. Dette istanze vengono riportate nel paragrafo 7.7 “Opzione Donna” (dette istanze sono per la massima parte anche incluse nella PdL 376 dell’On. Serracchiani esposta nel paragrafo 6.1.4);

accoglie e fa proprie le istanze del Gruppo social “Uniti per la Tutela della Pensione” (UTP), di cui è promotore il Sig. Mauro Marino che espone i dettagli al seguente link “Programma UTP” (https://www.facebook.com/photo/?fbid=747303860732863&set=a.528102155986369). Dette istanze vengono riportate in più paragrafi del capitolo 7.

Avendo individuato i mezzi per rimuovere gli ostacoli che sino ad oggi hanno impedito di approdare ad una Riforma Previdenziale flessibile e strutturale, siamo in grado di avanzare una Proposta che riteniamo possa soddisfare le aspettative del Governo, dei Sindacati, delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Pensioni 2025, la Riforma Fornero ormai inadeguata ai nostri tempi

Ecco, dopo avere estremamente sintetizzato la Proposta, mi corre l’obbligo di ribadire perché ritengo che la Riforma Monti-Fornero (inclusa nel DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011, n. 201 dal titolo “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”) sia inadeguata ai nostri giorni per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici.

La Riforma Monti-Fornero è inadeguata per la crescita economica, perché tende a mantenere i lavoratori anziani più a lungo a lavoro, impedendo quindi il ricambio generazionale, ovvero impedendo ai giovani di trovare lavoro, di formarsi una famiglia, di allevare dei figli, di innescare nuovi consumi, nuova produzione, nuovi investimenti, e quindi di ottenere più elevata “domanda effettiva” (per usare il termine di Keynes): tutto ciò significa “mancanza di crescita economica”.

La Riforma Monti-Fornero è inadeguata per il rispetto della equità “tra le generazioni” ed “entro le generazioni”. Equità “tra le generazioni” significa “essenzialmente evitare la vecchia pratica di promettere a qualcuno presente oggi trasferendo l’onere di questa promessa a qualcuno che oggi conta poco o magari che non c’è ancora, cioè le generazioni future” (parole della Prof.ssa Fornero”). Ma se non nascono bambini perché i giovani non possono formarsi una famiglia in quanto non hanno lavoro perché ci sono i lavoratori anziani che occupano i posti di lavoro, di quale equità “tra le generazioni” si sta parlando, se non ci saranno generazioni future? Ancora, equità “entro le generazioni”: significa eliminare posizioni privilegiate. Già, ma oggi occorre contemplare anche un’altra generazione che la Riforma Monti-Fornero non contempla: la “generazione robotica”. Come pensiamo di stabilire l’equità tra la generazione corrente umana e la generazione corrente robotica?

La Riforma Monti-Fornero è inadeguata per il consolidamento dei conti pubblici. In base a quanto detto precedentemente, se non ci saranno nuovi consumi, nuovi investimenti, nuova occupazione umana, che sono tutti indotti dal ricambio generazionale, le casse dello Stato tenderanno a svuotarsi sempre di più, e quindi i conti pubblici saranno destinati a peggiorare, peggiorando quindi soprattutto i servizi sanitari, i servizi pubblici in generale, l’istruzione scolastica a tutti i livelli (medie, superiori, università). Confidare sul made in Italy (moda e vino) e sul turismo (mare e musei) è ben poca cosa.

Prima di concludere, desidero aggiungere ancora un fattore importante che riguarda l’economia in senso esteso: l’approccio economico utilizzato dal Governo e dalle Istituzioni (in particolare dal Dipartimento del Tesoro e dalla Banca d’Italia) non è adeguato a sostenere la crescita economica e lo sviluppo economico.

Tra i tanti modelli che il Dipartimento del Tesoro utilizza per valutare misure alternative di politica economica, per studiare la risposta dell’economia italiana a shock temporanei di varia natura ed anche per effettuare analisi di lungo termine (riforme strutturali), vi è il modello macroeconomico IGEM (Italian General Equilibrium Model) che è un modello di equilibrio generale dinamico di tipo medium scale pensato specificatamente per l’economia italiana (https://www.dt.mef.gov.it/it/attivita_istituzionali/analisi_programmazione_economico_finanziaria/modellistica/igem.html).

Il Dipartimento del Tesoro spiega che “nel modello convivono tre tipi di lavoratori, distinti per tipologia contrattuale: (i) i lavoratori dipendenti (di tipo qualificato e non qualificato) ovvero quelli che posseggono un contratto di lavoro stabile e duraturo (tipicamente, i dipendenti di una azienda); (ii) i lavoratori atipici caratterizzati da una forma contrattuale ‘flessibile’ ovvero da un contratto di lavoro temporaneo; (iii) gli autonomi ovvero coloro che svolgono attività lavorativa senza rapporto di subordinazione (liberi professionisti, commercianti ecc.)”.

Ebbene, nel modello IGEM (e presumo anche in altri modelli utilizzati dal Dipartimento del Tesoro) manca il quarto tipo di lavoratori: i lavoratori digitali (robotici e AI). Quindi, i modelli macroeconomici del Dipartimento del Tesoro sono inadeguati per valutare misure alternative di politica economica, e per studiare la risposta dell’economia italiana a shock temporanei di varia natura nell’epoca dell’economia digitale.

Per quanto riguarda la Banca d’Italia, invece, essa utilizza, tra altri modelli, il modello econometrico trimestrale che, come si legge sul sito della Banca d’Italia, è stato “sviluppato nella prima metà degli anni ottanta, descrive le interazioni fra i più importanti aggregati macroeconomici dell’economia italiana. È costituito da circa 800 equazioni, di cui quasi 100 stocastiche, con una specificazione articolata dei diversi settori economici, incluso quello pubblico. I meccanismi che governano l’evoluzione delle principali variabili sono keynesiani nel breve periodo, in cui l’andamento dell’attività economica è determinato soprattutto dall’evoluzione della domanda aggregata e vi sono rigidità nell’aggiustamento dei prezzi e dei salari; nel lungo periodo, come nello schema neoclassico, la crescita economica è il risultato della dinamica dell’accumulazione di capitale, della produttività e degli andamenti demografici. Il modello trimestrale è utilizzato per gli esercizi di previsione e per le analisi di politica economica” (https://www.bancaditalia.it/compiti/ricerca-economica/modelli-macroeconomici/index.html).

Ebbene, nel modello econometrico trimestrale di Banca d’Italia (e qui formulo una congettura, la quale andrebbe provata) si fa accenno all’“accumulazione di capitale” (in pratica la crescita dello stock di capitale reale attraverso il flusso degli investimenti) ma non c’è alcun accenno alla corrispondenza tra accumulazione di capitale e moneta digitale. In altre parole, Banca d’Italia non contempla la possibilità di trasformare l’accumulazione di capitale in moneta digitale, evitando di ricorrere, in tal modo, alla “creazione di moneta dal nulla” (come spiega John Kenneth Galbraith nel suo libro “Soldi: Conoscere le logiche del denaro per capire le grandi crisi”), oppure “al prelievo di denaro dal futuro” (come spiega Yanis Varoufakis nel suo libro “È l’economia che cambia il mondo. Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro”). Quindi, i modelli macroeconomici di Banca d’Italia sono inadeguati per effettuare esercizi di previsione e per le analisi di politica economica nell’epoca della economia digitale.

Concludo.

Pensioni 2025, la riforma Perfetto-Armiliato-Gibbin: flessibile e strutturale?

La proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin è profondamente radicata nell’economia informatica, che si riferisce alla componente reale dell’economia digitale. I modelli macroeconomico-informatici che sostengono la Proposta di Riforma Previdenziale Perfetto-Armiliato-Gibbin tengono conto anche dei lavoratori digitali (Robot e AI, che sono invece trascurati dai modelli macroeconomici del Dipartimento del Tesoro), e tengono anche conto della trasformazione dell’accumulazione di capitale in moneta digitale di Stato (che viene invece trascurato dai modelli macroeconomici della Banca d’Italia) e pertanto la Proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin è la sola Proposta ad oggi concreta che possa avviare e sostenere la crescita economica e lo sviluppo economico in Italia in armonia con l’evoluzione della Nazione verso l’economia digitale e la società digitale.

Ora alla luce delle ultime spiegazioni fornie dal sempre impeccabile Dott. Perfetto, Se vi fosse data la possibilità di scegliere, optereste per questa proposta o ancora qualcosa vi farebbe propendere per tenere la Legge Fornero?

69 commenti su “Pensioni 2025, ultime proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin: non peggiora la Fornero, il confronto”

  1. Chissà cosa ne penserà la Fornero,di questa proposta, visto che non perde occasione in TV,di criticare ogni possibile accorgimento,che possa essere fatto alla sua riforma.

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  2. Nel febbraio 2025 dovrei andare in pensione anticipata prevista dalla L.Fornero, calcolata sul sistema misto.
    Da quello che leggo, la proposta Dorigon dei 41 per essere attuata, dovrebbe basarsi sul puro contributivo. Non ho capito se vale per quelli che sceglieranno questa formula o se per tutti.
    È chiaro che in questo caso spero (e mai me lo sarei aspettato) che NON venga toccata la legge Fornero almeno fino alla sua scadenza del 2026.
    Anche per una ragione di correttezza: non si possono variare gli scaglioni di appartenenza (da misto a contributivo) a pochi mesi dalla pensione. Se avessi saputo a suo tempo che ero nel contributivo puro, probabilmente avrei pianificato diversamente i miei versamenti alla previdenza complementare nel corso di questi anni/decenni.
    Non si venga a dire che il passaggio di tutti al sistema contributivo, sia una forma di giustizia sociale.

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    • Marcog, vediamo di fare chiarezza: Durigon parla di quota 41 con il tutto contributivo; è il modo per dirti: vuoi andare in pensione prima dei requisiti Fornero? ti frego soldi; il tutto contributivo è un potente disincentivo ; vuol dire fregare da 10-12 anni di retributivo; poi entrare nella testa di chi comanda è una bella impresa; saluti a te e ai gestori del sito

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    • Non mi risulta che la legge Fornero scada nel 2026, sono solamente stati bloccati (per fortuna) i requisiti di accesso all’anticipata ordinaria fino a quella data. Come ho già scritto in altro commento, se non intervengono ulteriori modifiche, dal 2027 ripartirà la progressione infernale di tale legge.

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  3. Rispondo al sig. Williamw che, nel suo commento del 17 Agosto 2024 alle 16:23, domanda cosa si intende nella Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin (ma anche più in generale) per “forza lavoro robotica”. Inoltre, il sig. Williamw domanda se le macchine che effettuano lavorazioni in tempi estremamente più veloci rispetto ai tempi umani sono da definire “robotica”.

    Col termine “robot” (che in lingua ceca significa “lavoro pesante”) si intende una “macchina” (pongo il termine tra virgolette e poi spiegherò il perché) che è in grado di svolgere un lavoro al posto dell’uomo.

    Abbiamo quindi, per esempio, il robot-postino (chiamato Yape), o il robot-cameriere (chiamato BellaBot). Tali esempi sono ben descritti nel documento pubblicato su Pensionipertutti al seguente link: https://www.pensionipertutti.it/wp-content/uploads/2024/06/Suggerimenti-su-Riforma-pensioni-e-crescita-economica.x68512.pdf

    In un altro documento che è stato inviato ai Sindacati assieme alla Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, uno degli autori della Proposta, Maurizio Gibbin, esperto in Robotica e Intelligenza Artificiale (AI), schematizza tre modalità con cui vengono eseguiti i processi di produzione:

    1. Processo di lavorazione manuale
    2. Processo di lavorazione automatizzata (robot)
    3. Processo di lavorazione con uso dell’Intelligenza Artificiale (AI)

    Il suddetto punto 2 si riferisce al concetto di “automazione”, che è un processo automatizzato mediante automa, che è una macchina che riproduce i movimenti dell’uomo. Di più. L’automa può essere non solo “hardware”, ovvero un robot (che, se ha le fattezze di un umano, prende il nome di “umanoide”), ma può essere anche software (io, per esempio, nel mio lavoro di informatico ho usato spesso automi software per eseguire processi del tipo “emissione polizza” indipendentemente da interventi umani, al fine di valutare le applicazioni software in termini prestazionali – tempi di risposta e consumi di CPU).

    Oggi ci sono applicazioni software che utilizzano anche “softbot” (contrazione di software robot) che sono “agenti software” capaci di analizzare alcune informazioni prese online, e capaci di prendere determinate decisioni in base ad un determinato obiettivo da raggiungere. Tali softbot sono nella sostanza gli automi software di cui parlavo poco fa e che utilizzavo già 20 anni fa quando lavoravo in una affermata Compagnia di Assicurazioni di Torino.

    Il suddetto punto 3, invece, si riferisce al concetto di Intelligenza Artificiale. Nella presentazione di cui ho indicato il link su Pensionipertutti si fa riferimento all’Assistenze digitale “Camilla” sviluppato dal CSI Piemonte e che presto vedremo operativa nella Pubblica Amministrazione.

    Orbene, poiché Robot (come Yape e Bellabot) e l’AI (come Camilla) eseguono le stesse funzioni di un essere umano, ovvero eseguono lo stesso lavoro che esegue un lavoratore umano, sia Robot che AI vanno a pieno titolo considerati come “forza lavoro robotica”. Identificando i Robot e AI come “forza lavoro” si sta, in termini specifici della economia, parlando di “fattore di produzione lavoro” e non già di “fattore di produzione capitale” (che può essere una automobile, un edificio, un personal computer, e quant’altro). Pertanto, se la “forza lavoro umana” è soggetta al versamento dell’IRPEF (Imposta sul Reddito da lavoro prodotto da PErsone Fisiche), analogamente occorre parlare di IRAUT (Imposta sul Reddito da lavoro prodotto dagli AUTomi – Robot e AI).

    In sintesi, ROBOT e AI, dal punto di vista della proposta di Riforma Previdenziale flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin non sono “macchine” (fattore capitale) ma “Agenti” (fattore lavoro).

    Riguardo alla seconda domanda posta dal sig. Williamw, ovvero ‘se le macchine che effettuano lavorazioni in tempi estremamente più veloci rispetto ai tempi umani sono da definire “robotica”’, la mia risposta è “sì, certamente, se tali macchine fanno lo stesso lavoro che avrebbe fatto un essere umano”. E qui mi allaccio ad un documento sul quale si fonda la Proposta Previdenziale Perfetto-Armiliato-Gibbin e che cita esplicitamente il termine “forza lavoro robotica”. Mi riferisco alla Proposta di Legge 4621 del 2017 a firma degli On. Pastorelli, Locatelli, Marzano: “Le finalità che si intendono conseguire sono due e ben evidenti: la prima è disincentivare il brutale rimpiazzo di forza lavoro umana con forza lavoro robotica; la seconda, già in parte illustrata, è di incentivare le aziende alla riconversione della propria forza lavoro umana e, al contempo, di dotare i lavoratori di conoscenze e di abilità tali da garantire loro un posto nel mercato del lavoro (nonostante l’evoluzione dei processi di produzione).” (https://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=17&codice=17PDL0054410)

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  4. Riflessione: Abbiamo il Parlamento Museo più bello al mondo che costa solamente qualche finanziaria per mantenerlo. Tra lobbyne interne, parlamentari part-tim, assenteisti cronici o mondo convenienza. Si troverebbero subito i soldi per seria riforma pensionistica. Dopo 41 anni!!! ( ERANO 35!!) andare in pensione è un SACROSANTO DIRITTO per chi ha versato TUTTI i contributi!! Per furbetti o in nero, tanti, la pensione in base agli anni versati. Raccogliendo il seminato.

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  5. Fermo restando che concordo con le proposta di tassazione della forza lavoro robotica non ho capito bene cosa è la forza lavoro robotica . Nella azienda in cui lavoro abbiamo molte macchine automatiche che una volta programmate vanno a definire i pezzi che una volta si ottenevano con diversi passaggi di tornio e fresa in un passaggio unico lavorando sulle tre dimensioni . Queste macchine che sicuramente permettono di effettuare le lavorazioni in un decimo del tempo necessario solo 20 anni fa sono da definire robotica? Grazie.

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  6. Rispondo alla SIG.RA DELFINA, il cui commento del 17 Agosto 2024 alle 9:08 termina così: “Qualcosa non funziona nella scuola e nella società”.

    Quello che lei dice, sig.ra Delfina, è più che vero.

    Se l’Italia è nella condizione di precarietà in termini di docenti, di studenti, di lavoratori, c’è davvero qualcosa che non funziona nella nostra scuola e nella nostra società. Inoltre, è vero che per alcuni ruoli non si trovano giovani adeguatamente formati; ne sono un testimone oculare.

    Per il ruolo che ho ricoperto io, in qualità di esperto di sistema operativo per enterprise computing, esperto di processi e di Organizzazione di Centri di Elaborazione Dati complessi, di Sicurezza informatica, si trovano persone solo al di sopra dei 60 anni.

    Le dirò di più. Quando nel 2011 mi fu proposto di lavorare presso una Banca per conto di un’azienda fornitrice di Servizi IT, nei colloqui per valutare l’idoneità della persona (in quel caso la persona ero io, e avevo 55 anni) qualcuno osservò: “ma come mai per questo lavoro si trovano solo persone al disopra dei 50 anni?”

    La verità, sig.ra Delfina, è che le aziende non formano più le persone. A volte preferiscono esternalizzare i Servizi IT presso aziende specializzate. Poiché io ho lavorato come dipendente anche in aziende di Outsourcing (in particolare in aziende fornitrici di Servizi IT), ho dovuto sempre piano piano conquistarmi la fiducia delle persone che lavoravano da dipendenti nell’Azienda in cui mettevo piede. Alcuni di questi dipendenti (che temevano – a buona ragione – di perdere il posto di lavoro) affermavano: “Perfetto è qui per portarci via il nostro Centro di Elaborazione Dati a Pont Saint-Martin (Provincia di Aosta)”.

    Sig. Delfina, le dirò ancora di più, una cosa che potrà persino sbalordirla: nessuno sa più scrivere la documentazione come si deve. Girano solo mini appunti su fogli di carta svolazzanti.

    Io sono anche un esperto nella scrittura di documenti. Nel mio lavoro di Business Continuity Manager (quello che redige il Piano di Continuità Operativa Aziendale in caso di terremoti, alluvioni, pandemie) dovevo riuscire a scrivere una documentazione che mettesse in grado anche le segretarie di far funzionare i Centri di Elaborazione Dati in caso di inagibilità degli edifici o delle persone. Un giorno mi trovavo presso un Cliente, e quando il colloquio si spostò sulla mia caratteristica di esperto nel documentare i processi, il Cliente mi fermò e disse: “quando può cominciare a lavorare con noi?”.

    Occorre aggiungere anche questo: sono molte le aziende che ricorrono a persone esterne, cioè a persone di altre Aziende, che a loro volta subappaltano il lavoro ad altre Aziende. Tali persone (in genere lavoratori a Partita IVA) non scrivono un rigo di documentazione di ciò che fanno, per non andare incontro alla possibilità (concreta, devo aggiungere) di essere sostituite. Il lavoro dei lavoratori autonomi a Partita IVA (come lo sono stato io) è ad elevato rischio. I lavoratori a Partita IVA devono conquistarsi l’ordine non già anno per anno, e nemmeno mese per mese, ma giorno per giorno. E quando l’azienda si trova in cattive acque finanziarie, i primi ad essere “gettati in acqua” per ridurre i costi della barca aziendale sono proprio i lavoratori a Partita IVA.

    La Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin rappresenta il 50% di un percorso da costruire. Il restante 50% consiste in un’altra Proposta che è stata inviata (da me personalmente) al Ministero dell’Università e della Ricerca (Senatrice Anna Maria Bernini), al Ministero dell’Istruzione e del Merito (Professor Giuseppe Valditara), a 7 Università italiane (tra cui la Bocconi di Milano, la Cattolica di Milano, la Luiss di Roma, La Sapienza di Roma). La Proposta è di inserire nel Piano di Studi dei Corsi di Laurea il nuovo Insegnamento di “Economia Informatica con esercitazioni di laboratorio”. Tale insegnamento è nuovo, e non ci si lasci confondere dai titoli del tipo “Economia e Informatica per l’impresa” (che è altra cosa, e non è “Economia Informatica”, la quale, concettualmente, è qualcosa tipo “Ingegneria Informatica” così come tale disciplina viene definita sul sito web del Politecnico di Milano).

    L’Insegnamento di “Economia Informatica con esercitazioni di laboratorio” ha lo scopo di formare i futuri economisti digitali (in grado di trovare ricette economiche per l’economia digitale e per la società digitale nelle quali si stanno trasformando la nostra economia corrente e la nostra società attuale) ed i “nuovi” informatici che, appena terminato il Corso di Laurea, potranno trovare immediatamente lavoro. Ho inviato Ai suddetti Ministeri ed Università il Programma di Economia Informatica e una presentazione di circa 120 slide. Avranno capito ciò che ho scritto? Non lo so. Nessuno mi ha risposto. Forse, le zelanti ed efficienti segreterie avranno fatto da filtro. Ma io sono un CAT (Caterpillar) e vado avanti con altre 60 università italiane, per poi passare ai centri di Ricerca e alle Università telematiche (che, sotto la forte spinta dettata dalla pandemia, stanno sempre più prendendo piede), fino a quando qualcuno mi risponderà.

    “Qualcosa non funziona nella scuola e nella società”. È un’osservazione più che corretta la sua, sig.ra Delfina.

    Da parte nostra stiamo cercando di far funzionare la scuola e la società (checché ne dicano Bernini, Valditara, Meloni e Giorgetti. O i loro futuri sostituti).

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    • Io ho lavorato per tanti anni nella azienda che adesso si definisce così:
      “THE DIGITAL TRANSFORMATION COMPANY” che è la più grande azienda italiana di consulenza informatica, sono uscito recentemente attraverso un ottimo incentivo all’esodo e sono in Naspi da Maggio, questa azienda ha proprio i il centro elaborazione dati a Pont Saint Martin! Ho i requisiti di quota 103 ma aspetto l’anno prossimo dove maturerei i 42 e 10 mesi della Fornero, per questo che spero non tocchino tale legge perché non mi fido dei nostri governanti.

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      • Il Centro di Elaborazione dati che oggi si trova a Pont-Saint-Martin è di Engineering.

        Sul sito di Engineering si legge che “Engineering è la Digital Transformation Company, leader in Italia e in continua espansione nel mondo, con circa 15.000 dipendenti e oltre 80 sedi distribuite in Europa, Stati Uniti e Sud America”.

        Engineering ha preso il Centro di Elaborazione Dati di Pont-Saint-Martin da Atos Origin.

        Atos Origin ha preso il Centro di Elaborazione Dati di Pont-Saint-Martin da Schlumberger SEMA (in cui lavoravo io).

        Schlumberger SEMA ha preso il Centro di Elaborazione Dati da SEMA Group (société d’économie et de mathématiques appliquées in cui lavoravo io).

        Sema Group ha preso il Centro di Elaborazione Dati di Pont-Saint-Martin da Syntax Processing (Gruppo Olivetti in cui lavoravo io).

        Syntax Processing ha trasferito il Proprio Centro di Elaborazione Dati da Ivrea a Pont-Saint-Martin nel 1998 grazie al gruppo di sistemisti di cui facevo parte anch’io dopo che sono rientrato in Italia da Bruxelles dove per 2 anni ho gestito i sistemi operativi per mainframe (i computer quelli “veri”, per intenderci) della New Holland e di Raychem.

        Tutto ciò è perfettamente documentato nel mio profilo linkedin (sempreché il sistema di intelligenza artificiale che vigila su linkedin lasci accedere senza dover necessariamente inserire le proprie credenziali).

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    • Grazie,signor Perfetto. Io la vedo molto dura cercare di fare funzionare scuola e società. Apprezzo le persone determinate nel provarci (spero non sia già tardi). Auguri

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      • Ha proprio ragione, sig.ra Delfina, nel vederla dura cercare di far funzionare scuola e società.

        È più facile che Terra e Sole si scambino di posto tra loro, piuttosto che attuare la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin assieme alla mia Proposta di dare una ventata di innovazione agli Insegnamenti accademici e in tal modo far funzionare come si deve la nostra scuola e la nostra società.

        Ma posso assicurarle che ce la metterò tutta per farmi ascoltare, da Istituzioni e da Accademici, perché sono convinto delle mie idee. Anzi, sono le mie idee che hanno convinto me.

        Al tempo stesso, posso assicurarle che Terra e Sole rimarranno al loro posto per almeno altri 5 miliardi di anni (stando a quanto affermano gli astrofisici).

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    • Dott. Perfetto, non demorda mai, chi la dura la vince alla fine; le faccio un esempio banale: a me piace fare i sudoku; ora faccio quelli complicati e di solito alla 1°, massimo 2° volta li risolvo; ho visto che esiste il sudoku everest, il più difficile al mondo; richiede tanti di quei passaggi da far spavento; avrò fatto almeno 15 tentativi e non ne uscivo; alla fine ho detto: devo risolverlo; con calma , usando almeno 2 fogli e altri tentativi ho capito la chiave per risolverlo e l’ho risolto; non demorda mai ; noi siamo con lei; un saluto a lei e ai gestori del sito

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  7. Negli anni 70 /80 lavoratori/trici del comparto sanitario e del comparto ferroviario andavano in pensione dopo pochi anni di lavoro ,di conseguenza x 40 anni hanno percepito o ancora percepiscono l’ assegno pensionistico è vergognoso che ora si debba ricorrere a espedienti tipo cure pagliative, penalizzando milioni di lavoratori con le varie quote.Nel periodo COVID era proprio necessario istituire il bonus monopattino? E il bonus vacanze?soldi che si potevano risparmiare così come il reddito di cittadinanza che addirittura veniva percepito da detenuti ,proprietari di attività ecc.. un sistema efficace x recuperare i soldi che dicono non ci siano esiste
    1°) basterebbe eliminare il numero di parlamentari andando a mandare in pensione anche loro con la legge Fornero,e limitando l’ ordinamento politico allo stile inglese o americano cioè laburisti e conservatori democratici e repubblicani con presidente della repubblica eletto dal popolo limitando la figura polica al solo presidente della repubblica ,presidenti di camera e senato , presidenti delle due fazioni politiche, dell’ interno e degli esteri tutto il resto affidato a personale tecnico qualificato assunto dallo stato a dirigere i vari dicasteri e, l’ addove venissero meno al loro impegno prontamente licenziati.
    2°) eliminare i vitalizi.
    3°) eliminare il compenso ai senatori a vita ,riconducibile al solo capo dello stato e a titolo di onorificenza
    A conti fatti se eliminiamo i compensi dei 10/12 senatori moltiplicati x i dodici mesi,se conteggiamo i parlamentari mandati a casa e moltiplichiamo x i 12 mesi dell’ anno i loro compensi sicuramente si risparmierebbero milioni di euro .
    Togliendo tutti i partiti al di fuori dei due riconosciuti a formare il governo e,se si estende lo stesso criterio di governo a regione, provincia ,comuni, sicuramente si risparmierebbe parecchio. Pensate ..ora mettiamo che un consigliere regionale finisca ,con la legge attuale,il suo mandato ,e nn venga più rieletto,ebbene questa persona va a casa prendendosi intorno ai 5000 euro al mese di pensione e può continuare a svolgere la sua attività precedente ora con sistema assunzione non ci sarebbero come ora decine di elezioni ,referendum ,se vieni licenziato,ti trovi un altro lavoro e il periodo dedicato alla politica sarà inserito ai fini pensionistici le elezioni a questo punto si possono fare ogni 7 anni come x il capo dello stato ai solo politici

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    • Nonostante la diminuizione del numero di deputati e senatori, i costi di gestione del parlamento italiano sono aumentati..
      La sua proposta non funziona..

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  8. Io sono d’accordo di abbassare la riforma Fornero di 10 mesi senza nessuna penalità, con il sistema di calcolo misto e la finestra di 3 mesi

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    • Soprattutto evidenziare di lasciare ancora oggi a tutti il calcolo misto e soprattutto l’integrazione al trattamento Dov’è necessario cosa che la legge Fornero ha abolito

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  9. Io sono d’accordo di abbassare la riforma Fornero di 10 mesi senza nessuna penalità, con il sistema di calcolo misto e la finestra di 3 mesi

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    • Io sono d’accordo di abbassare la riforma Fornero a 41 anni per tutti senza nessuna penalità, con il sistema di calcolo misto e senza la finestra di 3 mesi.

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    • Forse lei non sa che se un lavoratore in età giovanile muore o si ammala a causa delle legge Fornero avrà una pensione contributiva di invalidità così banale che non permetterà a lui gli ultimi mesi della sua vita con dignità. Lascerà il figlio di 18 mesi con una pensione di reversibilità di 45 euro mensili non integrabili al trattamento minimo perché non previsti dalla legge Fornero. Immagino che se le dica questo è perché sia una pensionata mantenuta oggi da queste nuove generazioni

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  10. Come tutte le riforme fatte sulle pensioni dalla Dini in poi le hanno santificate, fatte passare come risolutive, mentre sono metodi progressivi che ricalcano il metodo ”Rana bollita”, cioe’ passo dopo passo arrivare ad spolpare il diritto alle pensioni

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  11. La proposta è ottima e prima o poi i tempi matureranno perché sia effettivamente presa seriamente in considerazione da chi di dovere.
    Il problema sono i nostri governanti che sono completamente sordi a queste innovazioni, per cui amaramente mi sento di affermare per adesso giù le mani dalla Fornero essendo io a pochi mesi da tali requisiti.

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  12. Tutti parlano ma nessuno ha l’ idee chiare .Siamo l’ unico paese europeo allo sbando! non sappiamo ancora cose ci riserverà il futuro.Sono preoccupata per le nuove generazioni, non vengono né stimolate né aiutate in cose importanti come( istruzioni,lavoro, formazione,cultura ,figli ecc) per non parlare noi prossimi futuri pensionati i quali rischiano di non godersi la pensione dopo aver lavorato per una vita .

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  13. La “sindrome dell’ultimo treno”.
    Credo sia questo una corretta epigrafe che può in qualche modo descrivere lo stato d’animo di chi ormai fiuta il traguardo agognato, ma tuttavia nel contempo ha il (forse fondato) motivo di vederselo sgusciare per l’ennesima volta fra le dita.
    Umanamente, dopo anni, o meglio decenni, di continui peggioramenti, di raggiri, di promesse mai mantenute e sempre tradite, di frottole, quando non di autentiche panzane, di assicurazioni scritte col dito nell’aria, credo si sia installata una tale paura collettiva in tutti che qualsivoglia cambiamento è visto immediatamente come sicuro apportatore di rovina.
    L’ennesima mazzata travestita da qualcos’altro.
    Per cui, vi è solo l’affanno di riuscire a salire su quell’ultimo vagone dell’ultimo treno, prima che si apra un nuovo diluvio.
    In realtà, tuttavia, la paura dovrebbe esser quella legata al fatto che la corrente alla fine venga definitivamente a mancare, onde sarebbe del tutto inutile salire su quell’ultimo treno, posto che andrebbe a fermarsi poi nel nulla.
    Ecco, questo dovrebbe probabilmente indurre a un cambiamento. Prima che la corrente manchi. Poiché sinceramente, continuando così mi pare questo sia ormai un evento certo, solo da collocare nel mese e nell’anno giusti. Come mi diceva il mio professore di diritto romano, un evento certus an sed incertus quando (per restare allegri: l’evento certo ‘se’ ma incerto ‘quando’ era la morte).
    Ora, veniamo invece al ministro Giorgetti, e a tutti coloro che lo hanno preceduto, del tutto indipendentemente dal cosiddetto ‘colore politico’, sul quale tanto piace vanamente discettare.
    Ebbene, la paura del ministro Giorgetti – mi limito a lui, ma come detto il discorso va ampliato – osserva (ma che osservazione acuta, mi verrebbe da dire) che l’attuale curva demografica non permette modifiche di sorta in senso migliorativo per l’aspirante pensionato. Ed anzi… lo sforzo deve essere quello di porre dei paletti ancora più severi. In sostanza, il ministro Giorgetti ci sta venendo a dire che anche Lui – ahinoi – soffre della ‘sindrome dell’ultimo treno’. Difatti, Lui NON si pone il problema che la corrente sta per mancare, onde TUTTI i treni, inclusi quelli partiti prima, stanno per fermarsi nel nulla, così come tutto il resto delle cose. Lui – viceversa – si pone il problema di parare, rallentare, sgambettare, tenere fuori dalla stazione le persone che si affannano a salire su quell’ultimo treno. Come se il problema fosse rappresentato da coloro che vogliono salirvi, su quell’ultimo treno, così che la soluzione di tutto sarebbe farvi salire meno gente possibile. NON quello di far sì che la corrente non manchi cambiando completamente il sistema fin dalle sue radici. Un sistema che da vent’anni è completamente diretto nel vuoto.
    In sostanza la cura della demografia calante (che ovviamente in ogni comunità umana – e non solo umana – rappresenta l’ultimo tassello che si guasta quando tutto va già a scatafascio) è quella di far continuare a lavorare i vecchi. Un po’ come far guarire delle persone dalla fame nascondendogli il cibo.
    Ora, come osserviamo oramai da un ventennio, siamo incanalati inesorabilmente verso un devastante blackout, ma come detto si fa finta di non vederlo, essendo presi tutti dall’affanno dei propri calcoli personali, perché – umanamente – ciascuno pensa innanzitutto di salvare sé stesso.
    Purtroppo, però, non funziona così. Quando si arriva a un punto tale di non ritorno, non ci sono ancore di salvataggio per nessuno. L’unica cosa che può salvarci? Be’ diciamo che la risposta è ovvia, uscire da questa gabbia terrificante, ammettere di aver sbagliato, cessare quest’esperimento fallimentare malriuscito e sostanzialmente antidemocratico che contraddistingue tutto il ns continente ma che alla fine per mille e un motivo penalizza più noi di altri, e riappropriarci di tutte le facoltà di autodeterminazione che stanno già scritte in Costituzione. Nessuna esclusa, nessuna più di quelle. Ma tutte.

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    • I nostri governanti continuano a non fornire i dati contabili della previdenza e dell’assistenza. Perché? Perché se si scopre che la previdenza è in attivo, tutte le panzane che dicono svaniscono nel nulla. Ci hanno già penalizzato rimodulando in negativo il coefficiente di trasformazione ogni due anni anziché tre anni,ma queste sono cose che la maggior parte dei lavoratori non conoscono. Detto questo,lasciate in pace la legge Fornero,che scade comunque a dicembre 2026.

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  14. MIA RISPOSTA AL SIG. MARCO B

    Il sig. Marco B., nel suo commento del 16 Agosto 2024 alle 11:24, esprime un giudizio sulla UE piuttosto negativo.

    La UE vigila costantemente sull’Italia esercitando talvolta delle “pressioni” sotto forma di “raccomandazioni” perché non può permettersi che la terza maggiore economia dell’Europa porti a fondo l’intera Unione europea. L’Italia si rivela essere il tallone di Achille della UE.

    Il problema non è da ricercare nella UE. Il problema è da ricercare nell’Italia. Un’Italia senza sovranità monetaria; un’Italia con scarsa forza industriale; un’Italia appiattita su idee vecchie e pertanto prive di vigore.

    Se l’osservazione è che “i soldi non ci sono”, la contro-osservazione non può essere “i soldi ci sono”, ma: TROVALI!

    Nella Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin è indicato proprio come trovare i soldi che servono al Governo per attuare le misure necessarie per la crescita e lo sviluppo.

    Desidero precisare che la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin è in linea con le attese della UE (né deficit di bilancio, né aumento del debito pubblico) ed è in linea con la Costituzione della Repubblica Italiana la quale, se da un lato acconsente ad una “limitazione” della sovranità monetaria, dall’altro lato non parla affatto di “cessione” di sovranità monetaria.

    “Ma perché nessuno al Governo ha mai pensato alla Proposta alla quale hanno invece pensato Perfetto-Armiliato-Gibbin?”, potrebbe essere la domanda.

    La mia risposta è la seguente: perché nessuno al Governo, e nessuno che sia consigliere economico del Governo, e nessuno che sia nelle Istituzioni che si occupano dei Conti pubblici (e qui aggiungo anche l’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali) sembra davvero conoscere l’“economia digitale”, che è l’economia nella quale si sta trasformando la nostra “old economy”, e che sarà a pieno titolo “economia digitale” quando uscirà la moneta digitale, l’euro digitale.

    Il modo per trovare i soldi NON consiste nel rispolverare la “idea vecchia” di combattere l’evasione fiscale, ma di ricorrere all’“idea nuova” (ma poi tanto nuova non è perché risale al 2016) di applicare l’imposta su Robot e AI, nonché di utilizzare la moneta digitale di Stato, circolante solo in Italia e parallelamente all’euro.

    MIA RISPOSTA AL SIG. GUIDO

    Il sig. Guido, invece, nel suo commento del 16 Agosto 2024 alle 13:32, teme che tassando i robot quelle poche aziende rimaste vanno all’estero.

    Si teme forse che la FIAT-FCA-Stellantis smonti tutto in Italia e vada a produrre all’estero?

    Si teme forse che la Ilva-Mittal smonti tutto a Taranto e vada a produrre all’estero?

    Si teme forse che i ristoranti che impiegano camerieri robot, o i bar che impiegano i baristi robot, o le cliniche che impiegano infermieri robot, o le aziende che impiegano assistenti virtuali e digitali, o i supermercati che impiegano le casse automatiche facendo lavorare i clienti, o le banche che impiegano servizi digitali chiudendo le filiali e facendo lavorare i clienti smontino tutto in Italia e vadano a produrre all’estero?

    Se tutto ciò dovesse accadere, sarei propenso a credere che si farebbe la felicità dei cinesi, i quali verrebbero allettati dalla prospettiva di poter trasferire i loro impianti in Italia (anche con l’applicazione dell’imposta su robot e AI), dal momento che è questa lo loro sottile strategia economica: depositare l’uovo nel nido degli altri.

    MIA RISPOSTA AL SIG. BIAGINO POPOLI

    Il sig. Biagino Popoli, nel suo commento del 16 Agosto 2024 alle 13:41, ha catturato in pieno lo spirito della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin.

    È con tali persone, come il sig. Biagino Popoli, che si desidererebbe portare avanti un progetto; con persone che remino nella stessa direzione in cui remano gli altri; nella stessa direzione in cui si vorrebbe che la barca andasse.

    Credo anche che, in fondo, sia per questo che ogni Governo che nasce tenti di collocare in ruoli, o funzioni, o Enti strategici persone di propria fiducia, per agevolare l’immane impegno di attuare Riforme che restano spesso allo stato di “cantiere”.

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  15. E’ impossibile attuare qualsiasi riforma delle pensioni se non viene adeguata l’età per la pensione di vecchiaia uguale in tutti i paesi della comunita’ Europea, invce noi come da tabella siamo quelli che vanno dopo gli altri. Ma perche si dice che siamo in europa e quindi dobbiamo attenerci alle regole europee e poi a noi italiani lo infilano sempre in quel posto?

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  16. Ma Durigon ancora oggi,leggevo sul C.della Sera,come cavolo fa a sbandierare quota 41 solo col contributivo??????Come.ca**o fa,con quale faccia??? Ma proponi almeno 42 anni senza i 10 mesi della Fornero.42 anni,x tutti,ma.almeno uno va col sistema misto,come giusto che sia,visto che è un diritto acquisito. Fornero 42 anni X gli uomini e 41 X le donne,alleggeritadei 10 mesi Almeno che vi si illumini la mente su questo!!

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    • Concordo al 1000% con te. Già per quest’anno hanno messo quota 103 tutto contributivo, e naturalmente non sono andato. Con questa proposta, in pensione ci vado subito e di corsa.

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    • Andrea, Oltre alle Finestre Ti sei Dimenticato quei Schifosi Mesi Aggiunti dalla Maestrina Fornero per L’ Aspettativa di Vita … Io da 42 Anni di Bersamenti ne ho fatto 43+3 mesi e l’ Eta 67+ 3 mesi… Una Porcheria , eravamo a

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    • Signor Roberto nessuna censura se sono commenti critici ma non volgari o se esprimono opinioni, ieri era il 15 per tutti, oggi é il 16 e sono in vacanza anch’io, datemi solo del tempo e verso sera tutti i commenti di senso verrranno pubblicati. La censura non rientra nel modus operandi di pensionipertutti

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      • Ben vengano nuove proposte di riforme delle pensioni per rendere il sistema in equilibrio.
        Ma mi chiedo e vi chiedo: nell’universo mondo dei professori degli economisti dei politici ecc, ecc, non c’è nessuno che riesce a trovare un modo per equiparare il modello fiscale nell’europa intera?
        Non c’è nessuno che trova una idea per stroncare l’elusione e l’evasione fiscale in Italia?
        100 miliardi di elusione ed evasione fiscale ogni benedetto anno solo in Italia e tutti noi ci domandiamo ancora che il problema sono i costi del welfare?
        Tutti a guardare l’asino che vola!!!!!
        P. S. Ho la terza media, diplomati, laureati, professori, economisti, politici mi fate pena.

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        • Caro Francesco, evasione ed elusione fiscale non vengono contrastate adeguatamente perché sono fatte da milioni di italiani, i quali votano (ed un’idea per chi votano me la sono fatta specialmente negli ultimi 30 anni circa….). Stessa cosa vale per le varie corporazioni, ecc.
          Ma è più facile magari dare la colpa all’Europa, non ad un Paese che sta arrivando ad avere un debito pubblico di 3.000 miliardi….

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  17. L’UE già da molto tempo intelligentemente sollecita i Paesi Membri ad attuare riforme che contemplino il versamento dei contributi da parte del lavoro robotico. In un Paese come il nostro dove partiti politici difendono con ferocia i privilegi di categorie di poche migliaia di lavoratori ignorando e sbeffeggiando le istanze di milioni di lavoratori e pensionati senza più alcuna rappresentanza politica e sindacale ci vorranno secoli per un cambiamento come quello previsto dalla straordinaria proposta Perfetto-Armilliato-Gibin. Nessuno di noi e forse nemmeno i nostri figli potranno vederla realizzata

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    • Buona sera.
      L’UE sollecita riforme pensionistiche di altro tipo!
      Che io sappia in fatto di “ROBOT” si è fermi al 2016; quando la signora Mady Delvaux è stata, presso il parlamento europeo, la relatrice di una commissione di deputati per la presentazione di una proposta che tra: argomenti etici e legali, accennava anche alla necessità di nuove leggi per imporre tasse sulla proprietà di Robot e A.I. a tutela della previdenza sociale”.
      Se le cose stanno così, sono quasi 8 anni, io non so se da allora sia scaturito qualcosa di nuovo che vada nel senso per il quale qui noi discutiamo.
      Si deve tenere però presente che il parlamento Europeo ha una funzione quasi “scenografica”; le persone che noi votiamo hanno incarichi informativi e di approvazione non poteri esecutivi che stanno a livelli ben più alti (Commissione, BCE e Corte Europea di giustizia).
      I votanti, la massa dei popoli europei tra cui noi, da questo punto di vista, sono tutti alquanto indeboliti in quella che pensiamo essere ancora una nostra prerogativa, ovvero di influenzare politicamente l’Unione. Resta il timore che con questa struttura, alla fine dei conti, i favoriti nelle decisioni prese siano le èlite (lobby) … e loro capitali.
      Saluti

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  18. Io penso che 60 anni per le donne e 65 per gli uomini
    Sono più che sufficienti.
    Basti pensare che 40 di contributi sono più che sufficienti per un calcolo
    Contributivo senza penalizzazioni.

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  19. PARLATE TUTTI SENZA CONOSCERE COSA C’È DIETRO QUESTA RIFORMA!!!!!!!!!! SAREBBE INUTILE SE LE USCITE PREVEDONO PENALIZZAZIONI. QUINDI CHIUDIAMO SUBITO IL DISCORSO. FATTE LA RIFORMA DEI 41 ANNI PER LE DONNE E 42 ANNI PER GLI UOMINI SENZA FINESTRA O CON MINIMA FINESTRA DI 3 MESI. CIOÈ TOGLIETE I 10 MESI SIA AGLI UOMINI CHE ALLE DONNE. FATTE QUESTA DI RIFORMA. NON FATTE I FURBI. LA GENTE È STANCA DI QUESTE FREGATURE NASCOSTE.

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  20. La proposta flessibile e strutturale Perfetto-Armiliato-Gibbin, :
    1. favorisce il ricambio generazionale nel mondo lavorativo, che necessita di menti digitalmente più preparate, al passo con i tempi;
    2. contribuisce alla risoluzione della disoccupazione giovanile e, quindi, di riflesso, alla risoluzione del problema della denatalità;
    3. sostiene la crescita economica e lo sviluppo economico ( grazie alla occupazione giovanile);
    4. migliora “Opzione Donna”;
    5. concede alle lavoratrici e lavoratori la libertà di scegliere se andare in pensione o restare al lavoro (e questo ad esclusivo vantaggio dei lavoratori anziani);
    6. trova le relative coperture finanziarie;
    7. etc.
    La Legge Monti – Fornero va nella stessa Direzione?
    IO CREDO DI NO.
    SINDACATI COSA ASPETTATE? PROPONETELA SUBITO AI TAVOLI DI TRATTATIVA, VISTO CHE SIETE STATI GIA’ ATTENZIONATI.
    SE FATE QUESTO, CERTAMENTE, RECUPERERETE CONSENSI E NON PEREDERETE ALTRI ISCRITTI.

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  21. Se tassate i robot quelle poche aziende rimaste vanno all’estero. Intelligente invece eliminare privilegi e discriminazioni. I soldi ci sono.

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  22. Siamo arrivati all’assurdo di sperare che rimanga la Fornero perché il calcolo contributivo della pensione non consentirebbe alla stragrande maggioranza dei futuri pensionati di fare una vita dignitosa. L’idea del signor Perfetto è ottima ma bisogna convincere le imprese che usano robot e AI a pagare tasse e contributi che ora non pagano, e vi sembra una cosa facile?

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  23. Non c’è una spiegazione tecnica che spiega nel dettaglio come funziona veramente questa nuova proposta di legge, ma solo l’obiettivo che si propone… Quindi è tutto da verificare se effettivamente potrebbe andare bene per i cittadini e per le casse dello Stato

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    • Caro Alessandro, vedo una certa tua perplessità su questa proposta del Dott. Perfetto e te la spiego in parole molto semplici; questa proposta non avrebbe senso se fossimo negli anni 60 quando siamo nati con 1 milione di nascite all’anno; adesso siamo nel 2024 e adesso non solo ha senso ma è l’unica strada percorribile; perchè? intanto perchè viaggiamo sulle 400 mila nascite all’anno; la popolazione invecchia, sempre meno lavoratori, sempre più pensionati; che cosa fa il governo: visti sempre meno lavoratori e sempre più pensionati blocca i pensionamenti stravolgendo la fisiologia umana; tiene a lavorare i vecchi; nel frattempo tutte le fasce d’età stanno peggio perchè i vecchi bloccano il ricambio generazionale; l’economia va male, i consumi vanno a rilento, la produzione latita etc; questa proposta dice: vista la mancanza di persone e con l’utilizzo sempre più elevato di macchinari, automazione etc applichiamo un’imposta sui macchinari; l’ho spiegata in maniera semplicissima; non ci sono alternative al riguardo; saluti a te , al dott. perfetto e ai gestori del sito

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  24. Non è più sostenibile che non si facciano pagare le tasse agli evasori fiscali ( oltre 80 miliardi) ed i contributi a migliaia di dipendenti che si sa lavorano in nero ( ad ogni controllo nei cantieri edili,agricoltura,ristorazione
    , balneari ecc. ecc. la metà delle aziende non ha i dipendenti in regola.
    NON TOCCATE LA FORNERO!!!

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    • Condivido tutto ed anche di non toccare la Fornero, il che, è abbastanza esemplificativo.
      La proposta proposta non è per niente chiara e priva di dettagli comparativi fondamentali.

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    • DAVIDE: purtroppo la crudele legge Fornero, l’hanno già toccata in peggio !!! Hanno infatti aumentato le finestre.
      Io ad esempio con la disumana legge Fornero, dovevo andare in pensione il 15 luglio 2026 invece andrò il 15 dicembre 2026

      Rispondi
      • Mi trovo nelle tue stesse condizioni maturerò la Fornero il 26.03.2026. + dovremo fare finestra di 5 mesi x quell’anno, ma credi che ci lasceremo in pace……! Tranquillo che si inventeranno qualcosa x penalizzarci ancora……la rabbia che noi nel passato ne abbiamo visto di cotte e di crude avendo grosso modo la stessa età e stessa carriera lavorativa

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  25. Il sig. Stefano, nel suo commento del 16 Agosto 2024 alle 8:30, ritiene che la reticenza nell’eliminare la legge Fornero sia più psicologica che reale. Ovvero, i cittadini hanno timore che anche una buona proposta (che risulti ovviamente fattibile, praticabile) possa essere interpretata dal Governo in maniera peggiorativa rispetto alla legge Fornero.

    Questo è certamente possibile. Ma quali sarebbero le alternative praticabili?
    Lasciare la legge Fornero così com’è? Non va bene. Perché condurrà piano piano all’estinzione della società (però questo non riguarda la generazione corrente, ma solo quelle future).

    Sperare nella Proposta che uscirà dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL)? Al momento non la si conosce ancora nei dettagli. Ma sulla stampa non sono emerse da parte del CNEL indicazioni innovative, e pertanto è facile immaginare che la sua Proposta sarà a favore del Bilancio Statale e quindi a sfavore dei lavoratori (più che altro, a sfavore delle aspettative che ad oggi nutrono i lavoratori).

    Sperare nella Proposta che uscirà dalla Lega (che mantiene ancora uno stretto riserbo sulla sua idea, che, a quanto si apprende dalla stampa, dovrebbe addirittura far guadagnare soldi allo Stato)? Al momento, proprio a causa dello stretto riserbo, non è ancora dato di conoscere in dettaglio l’idea della Lega (a meno che non sia quella già nota di Quota 41 tutto contributivo, contenuta nella Proposta di Legge 2855 del 2021 a prima firma Durigon, che riguarda però solo la pensione anticipata Fornero e non quella di vecchiaia a 67 anni di Fornero).

    Sperare nella Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin (la sola Proposta che ad oggi contiene caratteri davvero innovativi, concreti, e perfettamente in linea con i requisiti dell’economia digitale e della società digitale)? Lo riconosco, è una speranza davvero fievole, appena percettibile, in quanto originata da esperti che appartengono al popolo comune e non alle Istituzioni.

    Per attuare la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin occorrere un Governo che prima di dire “L’Italia cambierà l’Europa”, dica “L’Italia cambierà”.

    Per attuare la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin occorre un Governo che prima di dire “tasseremo gli extra profitti delle banche” (per poi fare marcia indietro) dica “applicheremo l’imposta su Robot e AI” (innescando la marcia in avanti).

    Per attuare la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin occorre un Governo che abbia (o si formi) una visione, che trovi il coraggio di attuare quella visione (anche chiedendo supporto a lavoratori esperti che non appartengono alle Istituzioni), che sappia dove andare (senza vacillare nelle intenzioni, come oggi accade), e che, soprattutto, sappia mantenere il passo.

    Noi abbiamo la presunzione di poter supportare (in qualità di consulenti esterni, senza remunerazione) il Governo su come applicare la Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin.

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  26. Riletto più volte.
    A me non sembra molto chiara questa proposta.
    Mancano, a mio avviso, i dettagli comparativi con la legge vergogna Fornero, sia in anni di contribuzione richiesti, età anagrafica e metodologia di calcolo sull’assegno pensionistico con impatto relativo comparato.
    Non mi pare poco …..!

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  27. Ottima proposta, ma finchè è l’UE che vuole farci morire per non pagarci le pensioni, è tutto inutile. La loro intenzione è quella di privarci di vivere, tenerci succubi fino alla fine dei nostri giorni. I SOLDI CI SONO

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    • L’ EU, non è altro che il braccio armato della finanza internazionale, la quale, attraverso il sistema del debito truffa, strangola gli Stati Nazionali, ormai privi di sovranità, e annienta la vita delle persone. I SOLDI CI SONO, occorre scriverlo a caratteri cubitali, perché il denaro si crea dal nulla, solo le risorse naturali sono limitate e andrebbero allocate in maniera equa per tutta l’umanità, cosa mai peraltro verificatasi nella storia della stessa! Ci prendono per il c…o da sempre, quattro stronzi prendono per il c…o miliardi di persone da sempre e non rischiano nulla, se non le pene dell’Inferno, quelle sicuramente a loro riservate ( anche se qualche dubbio mi sta venendo).

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  28. il problema è complesso: premetto che, come già detto altre volte, sono favorevolissimo a questa proposta del dott. perfetto e c; perchè è complesso: i lettori , prossimi alla pensione, ormai si sono abituati alle norme Fornero e non vogliono cambiamenti nell’immediato; altri , a cui manca qualcosa in più, hanno paura, come dice Stefano, che della proposta perfetto venga presa solamente la parte che fa comodo; ma il problema più grosso è un altro: la filosofia di chi comanda è: guardo i miei interessi, guardo gli interessi dei grandi potentati finanziari, il popolo deve soffrire affinchè io stia bene; spero tanto di sbagliarmi; saluti ai gestori del sito

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  29. La Riforma Monti-Fornero tende a mantenere i lavoratori anziani sempre più a lungo al lavoro. Sì o no?

    La popolazione dei lavoratori anziani, che sono nella fascia di mezzo della piramide demografica, cresce sempre di più. Sì o no?

    Più la fascia di mezzo della piramide demografica viene occupata dalla popolazione di lavoratori anziani, e meno spazio disponibile c’è per la popolazione di lavoratori giovani di occupare quella stessa fascia in un’economia stagnante (che cresce poco, come quella dell’Italia) o che non cresce affatto. Sì o no?

    Nell’organismo umano, se non c’è rigenerazione delle cellule (chiamiamola “ricambio cellulare”) di un particolare organo (per esempio il fegato) ma continuano a crescere a dismisura solo le cellule “vecchie” (quelle che non obbediscono all’apoptosi – una forma di morte cellulare programmata), siamo in presenza di quello che viene chiamato “tumore”. Sì o no?

    I chirurghi esperti tendono ad asportare il tumore di un organo al fine di evitare che tale tumore, crescendo sempre di più, possa compromettere il funzionamento di altri organi sani. Sì o no?

    CONCLUSIONE.

    La Riforma Monti-Fornero, che fa crescere la popolazione di lavoratori anziani senza permettere il ricambio generazionale, compromette il buon funzionamento dell’organismo “società”, è una sorta di “tumore sociale” che gli esperti “chirurghi previdenziali” dovrebbero asportare per non compromettere il funzionamento di “organi sociali vitali” quali “famiglie”, “imprese”, “Stato”.

    Sì o no?

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    • SÌ. (Conosciamo tutti alcuni pensionati 70 enni ancora al lavoro in nero. Uno di questi m’ha detto che la ditta non trova un giovane per quel ruolo. Qualcosa non funziona nella scuola e nella società).

      Rispondi
      • cara Delfina, mettiamo dei puntini sulle i tanto per chiarirci; la scuola non funziona? lasciamo stare: la scuola pone le basi ma poi è sul lavoro che impari il mestiere; finchè una ditta trova la persona di 70 anni che per mille motivi vuole sentirsi attivo piuttosto che andare al bar la ditta non formerà nessuno; non funziona così; ho amici che ragionano così: finchè mi sento bene lavoro; io ho un’altra filosofia: finchè sto bene cerco di godermela; quando cominci a star male non te la godi più; e poi? SI MUORE; saluti a te, alla persona 70enne che conosci e ai gestori del sito

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      • Semplicemente le ditte non hanno voglia di formare persone e preferiscono delegare alle agenzie…a livello operaio sono tutti gelosi e vogliono conservare il loro status economico…anche dopo i 70…al massimo diranno che sono i giovani che non hanno voglia di lavorare…

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  30. Certamente se la proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin fosse attuata porterebbe benefici per tutte le persone che aspirano ad andare in pensione qualche anno prima dando lapossibilità di scegliere. Ma credo che la reticenza nell’eliminare la L. Fornero sia piu’ psicologica che reale nel senso che i cittadibni italiani hannopaura che partendo dalla riforma proposta dai nostri 3 esperti il Governo possa applicarne solo una parte peggiorando la L. Fornero visto che negli ultimi anni ogni riforma è stata peggiorativa nei contfronti dei futuri pensionandi aumentando l’età pensionabile e diminyuendo in vari coefficenti di calcolo in moso che l’importo dell pensione sia sempre piu’ basso e lontano nel tempo.

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